18a Tappa: Saint-Girons > Luz Ardiden 208 km
Inviato: 02/09/2012, 11:29
18a Tappa: Saint-Girons > Luz Ardiden 208 km
Planimetria
Altimetria
Port de Bales
Col de Peyresourde
Col d'Aspin
Col du Tourmalet
Luz Ardiden
Terza, ultima e più impegnativa tappa pirenaica, nonché forse la tappa regina del Tour de France, che torna per l'ottava volta nella stazione sciistica che visse la sua giornata più memorabile nel 2003, quando Lance Armstrong risolse a suo favore l'entusiasmante sfida con Jan Ullrich e Alexander Vinokourov per la conquista della Grande Boucle del centenario.
La frazione forse più attesa dagli appassionati scatterà da Saint-Girons, mantenendosi per una quindicina di chilometri su strade totalmente pianeggianti. Una trentina di chilometri di saliscendi faranno quindi da prologo alla salita del Col des Ares, 6 km e 700 metri al 4,6% di pendenza media, leggerissimo antipasto di ciò che attenderà i corridori da lì a qualche decina di chilometri. Dopo la discesa, il tracciato si manterrà ancora nervoso per una decina di chilometri, fino a raggiungere il traguardo volante di Mauléon-Barousse, dopo 70 km di gara. Sarà lì che inizierà ufficialmente il primo gigante di giornata, il Port de Balès, seconda ascesa Hors Catégorie del massiccio pirenaico. I 18,9 km della scalata, avente una pendenza media del 6,3%, diverranno realmente selettivi solamente nella seconda metà, con gli ultimi 10 km all'8,6% e punte dell'11%. Il GPM sarà al km 89 di gara, e se qualcuno vorrà giocarsi la carta della disperazione, o semplicemente tentare di far saltare il banco accettando il rischio di saltare per aria, potrebbe essere proprio questa l'ascesa giusta per muoversi.
Dopo una lunga discesa di una quindicina di chilometri, la strada tornerà quindi quasi subito a salire, per raggiungere i 1569 metri del Col de Peyresourde, al termine di una scalata di 9 km e 700 metri ad una media del 7,8% che contribuiranno certamente ad incrementare la salita che il più duro Balès avrà già prodotto. Al GPM, collocato dopo 114 km di corsa, seguiranno circa 7 km e mezzo di discesa discretamente ripida, prima di una decina di chilometri di velocissimo falsopiano a scendere per raggiungere l'abitato di Arreau. Sarà lì che i corridori approcceranno il quarto colle di giornata, il classicissimo Aspin, con i suoi 12 km al 6,5% di pendenza media. L'ascesa, decisamente più selettiva nella seconda metà rispetto alla prima (ultimi 6 km al 7,7%), terminerà a 63 km dal traguardo, i primi cinque dei quali in ripida discesa, seguiti da un tratto più simile ad un falsopiano che ad una picchiata vera e propria, fino a raggiungere Sainte-Marie-de-Campan.
A quel punto, a 50 km circa dalla conclusione, la tappa e forse il Tour de France entreranno nella loro fase decisiva, con l'attacco dell'ascesa più scalata nella storia della Grande Boucle, il Col du Tourmalet. I 17 km e 200 metri della salita presentano una pendenza media del 7,2%, che schizza però all'8,8% considerando solamente gli ultimi 12 km, con picchi dell'11%. Il Gran Premio della Montagna, in corrispondenza del quale sarà assegnato anche il Souvenir Jacques Goddet, sarà posto a 33 km dal termine, pressoché privi di tratti di respiro. Dopo la lunga picchiata su Luz-Saint-Sauveur, infatti, gli atleti dovranno solamente attraversare il paese prima di tornare ad arrampicarsi fino ai 1720 metri dell'ultimo traguardo in quota della Grande Boucle 2012. L'arcinota ascesa finale misura 14 km, e presenta una pendenza media del 7,4% che, alla luce dei precedenti arrivi a Luz Ardiden - sempre incisivi ai fini della classifica finale a dispetto di un tracciato mai selettivo come quest'anno prima dell'erta conclusiva -, e della collocazione della tappa all'interno delle tre settimane, che autorizza a pensare ad una condotta di gara spregiudicata da parte di chi avrà necessità di guadagnare terreno in vista dell'ultima crono, minaccia di generare divari anche molto pesanti tra gli aspiranti al successo finale. Difficile immaginare che possa non essere un grandissimo a presentarsi a braccia alzate sotto lo striscione d'arrivo di una tappa che sin da oggi si candida seriamente al titolo di snodo fondamentale del 99° Tour de France.
GPM: Col des Ares (3a categoria, 797 m, 6,7 km al 4,6%, km 54,5); Port de Balès (Hors Catégorie, 1755 m, 18,9 km al 6,3%, km 89); Col de Peyresourde (1a categoria, 1569 m, 9,7 km al 7,8%, km 114); Col d’Aspin (1a categoria, 1489 m, 12 km al 6,5%, km 145); Col du Tourmalet (Hors Catégorie, 2115 m, 17,2 km al 7,4%, km 175); Luz Ardiden (Hors Catégorie, 1720 m, 14 km al 7,4%, arrivo)
TRAGUARDO VOLANTE: Mauléon-Barousse (km 70)
Planimetria
Altimetria
Port de Bales
Col de Peyresourde
Col d'Aspin
Col du Tourmalet
Luz Ardiden
Terza, ultima e più impegnativa tappa pirenaica, nonché forse la tappa regina del Tour de France, che torna per l'ottava volta nella stazione sciistica che visse la sua giornata più memorabile nel 2003, quando Lance Armstrong risolse a suo favore l'entusiasmante sfida con Jan Ullrich e Alexander Vinokourov per la conquista della Grande Boucle del centenario.
La frazione forse più attesa dagli appassionati scatterà da Saint-Girons, mantenendosi per una quindicina di chilometri su strade totalmente pianeggianti. Una trentina di chilometri di saliscendi faranno quindi da prologo alla salita del Col des Ares, 6 km e 700 metri al 4,6% di pendenza media, leggerissimo antipasto di ciò che attenderà i corridori da lì a qualche decina di chilometri. Dopo la discesa, il tracciato si manterrà ancora nervoso per una decina di chilometri, fino a raggiungere il traguardo volante di Mauléon-Barousse, dopo 70 km di gara. Sarà lì che inizierà ufficialmente il primo gigante di giornata, il Port de Balès, seconda ascesa Hors Catégorie del massiccio pirenaico. I 18,9 km della scalata, avente una pendenza media del 6,3%, diverranno realmente selettivi solamente nella seconda metà, con gli ultimi 10 km all'8,6% e punte dell'11%. Il GPM sarà al km 89 di gara, e se qualcuno vorrà giocarsi la carta della disperazione, o semplicemente tentare di far saltare il banco accettando il rischio di saltare per aria, potrebbe essere proprio questa l'ascesa giusta per muoversi.
Dopo una lunga discesa di una quindicina di chilometri, la strada tornerà quindi quasi subito a salire, per raggiungere i 1569 metri del Col de Peyresourde, al termine di una scalata di 9 km e 700 metri ad una media del 7,8% che contribuiranno certamente ad incrementare la salita che il più duro Balès avrà già prodotto. Al GPM, collocato dopo 114 km di corsa, seguiranno circa 7 km e mezzo di discesa discretamente ripida, prima di una decina di chilometri di velocissimo falsopiano a scendere per raggiungere l'abitato di Arreau. Sarà lì che i corridori approcceranno il quarto colle di giornata, il classicissimo Aspin, con i suoi 12 km al 6,5% di pendenza media. L'ascesa, decisamente più selettiva nella seconda metà rispetto alla prima (ultimi 6 km al 7,7%), terminerà a 63 km dal traguardo, i primi cinque dei quali in ripida discesa, seguiti da un tratto più simile ad un falsopiano che ad una picchiata vera e propria, fino a raggiungere Sainte-Marie-de-Campan.
A quel punto, a 50 km circa dalla conclusione, la tappa e forse il Tour de France entreranno nella loro fase decisiva, con l'attacco dell'ascesa più scalata nella storia della Grande Boucle, il Col du Tourmalet. I 17 km e 200 metri della salita presentano una pendenza media del 7,2%, che schizza però all'8,8% considerando solamente gli ultimi 12 km, con picchi dell'11%. Il Gran Premio della Montagna, in corrispondenza del quale sarà assegnato anche il Souvenir Jacques Goddet, sarà posto a 33 km dal termine, pressoché privi di tratti di respiro. Dopo la lunga picchiata su Luz-Saint-Sauveur, infatti, gli atleti dovranno solamente attraversare il paese prima di tornare ad arrampicarsi fino ai 1720 metri dell'ultimo traguardo in quota della Grande Boucle 2012. L'arcinota ascesa finale misura 14 km, e presenta una pendenza media del 7,4% che, alla luce dei precedenti arrivi a Luz Ardiden - sempre incisivi ai fini della classifica finale a dispetto di un tracciato mai selettivo come quest'anno prima dell'erta conclusiva -, e della collocazione della tappa all'interno delle tre settimane, che autorizza a pensare ad una condotta di gara spregiudicata da parte di chi avrà necessità di guadagnare terreno in vista dell'ultima crono, minaccia di generare divari anche molto pesanti tra gli aspiranti al successo finale. Difficile immaginare che possa non essere un grandissimo a presentarsi a braccia alzate sotto lo striscione d'arrivo di una tappa che sin da oggi si candida seriamente al titolo di snodo fondamentale del 99° Tour de France.
GPM: Col des Ares (3a categoria, 797 m, 6,7 km al 4,6%, km 54,5); Port de Balès (Hors Catégorie, 1755 m, 18,9 km al 6,3%, km 89); Col de Peyresourde (1a categoria, 1569 m, 9,7 km al 7,8%, km 114); Col d’Aspin (1a categoria, 1489 m, 12 km al 6,5%, km 145); Col du Tourmalet (Hors Catégorie, 2115 m, 17,2 km al 7,4%, km 175); Luz Ardiden (Hors Catégorie, 1720 m, 14 km al 7,4%, arrivo)
TRAGUARDO VOLANTE: Mauléon-Barousse (km 70)