4a Tappa: Heinsberg (GER) > Geraardsbergen (BEL) 217 km
Inviato: 12/07/2012, 19:42
4a Tappa: Heinsberg (GER) > Geraardsbergen (BEL) 217 km
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Neppure il tempo per i velocisti di entrare nel vivo del Tour che subito la quarta tappa, l'ultima in territorio straniero di questo avvio di Grande Boucle, torna a proporre un tracciato decisamente fuori dalla portata degli sprinter, o perlomeno dei più puri di essi. La frazione che segnerà l'arrivederci alla Germania, ancora teatro di partenza ma non più d'arrivo, proporrà infatti, una volta giunta in territorio belga, un finale che promette scintille, con quattro GPM presi a prestito dal Giro delle Fiandre.
Lasciata la città di partenza di Heinsberg, il Tour vivrà i suoi ultimi 9 km in territorio tedesco, prima di un fugace passaggio olandese fino al chilometro 26. L'ingresso in Belgio, nei pressi di Maaseik, non muterà il canovaccio delle battute iniziali della frazione, che resterà sostanzialmente pianeggiante fino a 30 km circa dalla conclusione, animata quasi esclusivamente dal traguardo volante di Leuven ai 102 dal termine. Ben altra sarà però la musica dal comune di Brakel in poi. Al km 188 di gara, infatti, gli atleti affronteranno i 500 metri all'insù del Tenbosse, muro meno selettivo di altri, ma nobilitati dalle gesta di Johan Museeuw, che proprio su questa erta di mezzo chilometro al 6,4% di media ha costruito alcune delle più belle imprese della sua leggendaria carriera.
Il Tenbosse sarà però solamente un assaggio di quanto attenderà i corridori una decina di chilometri più avanti, una volta attraversata Geraardsbergen. Dinanzi a loro si pareranno infatti i 475 metri del muro di Grammont, l'ascesa simbolo della Ronde van Vlaanderen, con pendenza media del 9,3% e una massima del 20%. Dopo la vetta, posta a 17 km e mezzo dal termine, la corsa resterà sulle strade del Fiandre ancora per alcuni chilometri, quelli necessari ad affrontare anche la scalata del Bosberg, 1 km di salita al 5,8% di media. Il GPM sarà collocato a 14 km dal traguardo, i primi 10 circa dei quali destinati a riportare il gruppo a Geraardsbergen. Prima di piombare sotto lo striscione d'arrivo, però, gli atleti dovranno arrampicarsi una seconda volta sulle pietre verticali del Kapelmuur, questa volta con scollinamento ad appena 2100 metri dalla linea bianca, quasi tutti in discesa.
Non si tratterà certo di una tappa clamorosamente minacciosa dal punto di vista altimetrico, ma le difficoltà concentrate negli ultimi 20 km specialmente appaiono in grado di garantire una giornata di grande spettacolo. Obbligatorio, per chi aspira a presentarsi a Parigi in maglia gialla, prestare la massima attenzione a questa frazione, studiando metro per metro le fasi finali.
GPM: Tenbosse (4a categoria, 74 m, 0,5 km al 6,4%, km 188); Muur-Kapelmuur (3a categoria, 110 m, 0,5 km al 9,3%, km 199,5); Bosberg (4a categoria, 105 m, 1 km al 5,8%, km 203); Muur-Kapelmuur (3a categoria, 110 m, 0,5 km al 9,3%, km 215)
TRAGUARDO VOLANTE: Leuven (km 115)
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Neppure il tempo per i velocisti di entrare nel vivo del Tour che subito la quarta tappa, l'ultima in territorio straniero di questo avvio di Grande Boucle, torna a proporre un tracciato decisamente fuori dalla portata degli sprinter, o perlomeno dei più puri di essi. La frazione che segnerà l'arrivederci alla Germania, ancora teatro di partenza ma non più d'arrivo, proporrà infatti, una volta giunta in territorio belga, un finale che promette scintille, con quattro GPM presi a prestito dal Giro delle Fiandre.
Lasciata la città di partenza di Heinsberg, il Tour vivrà i suoi ultimi 9 km in territorio tedesco, prima di un fugace passaggio olandese fino al chilometro 26. L'ingresso in Belgio, nei pressi di Maaseik, non muterà il canovaccio delle battute iniziali della frazione, che resterà sostanzialmente pianeggiante fino a 30 km circa dalla conclusione, animata quasi esclusivamente dal traguardo volante di Leuven ai 102 dal termine. Ben altra sarà però la musica dal comune di Brakel in poi. Al km 188 di gara, infatti, gli atleti affronteranno i 500 metri all'insù del Tenbosse, muro meno selettivo di altri, ma nobilitati dalle gesta di Johan Museeuw, che proprio su questa erta di mezzo chilometro al 6,4% di media ha costruito alcune delle più belle imprese della sua leggendaria carriera.
Il Tenbosse sarà però solamente un assaggio di quanto attenderà i corridori una decina di chilometri più avanti, una volta attraversata Geraardsbergen. Dinanzi a loro si pareranno infatti i 475 metri del muro di Grammont, l'ascesa simbolo della Ronde van Vlaanderen, con pendenza media del 9,3% e una massima del 20%. Dopo la vetta, posta a 17 km e mezzo dal termine, la corsa resterà sulle strade del Fiandre ancora per alcuni chilometri, quelli necessari ad affrontare anche la scalata del Bosberg, 1 km di salita al 5,8% di media. Il GPM sarà collocato a 14 km dal traguardo, i primi 10 circa dei quali destinati a riportare il gruppo a Geraardsbergen. Prima di piombare sotto lo striscione d'arrivo, però, gli atleti dovranno arrampicarsi una seconda volta sulle pietre verticali del Kapelmuur, questa volta con scollinamento ad appena 2100 metri dalla linea bianca, quasi tutti in discesa.
Non si tratterà certo di una tappa clamorosamente minacciosa dal punto di vista altimetrico, ma le difficoltà concentrate negli ultimi 20 km specialmente appaiono in grado di garantire una giornata di grande spettacolo. Obbligatorio, per chi aspira a presentarsi a Parigi in maglia gialla, prestare la massima attenzione a questa frazione, studiando metro per metro le fasi finali.
GPM: Tenbosse (4a categoria, 74 m, 0,5 km al 6,4%, km 188); Muur-Kapelmuur (3a categoria, 110 m, 0,5 km al 9,3%, km 199,5); Bosberg (4a categoria, 105 m, 1 km al 5,8%, km 203); Muur-Kapelmuur (3a categoria, 110 m, 0,5 km al 9,3%, km 215)
TRAGUARDO VOLANTE: Leuven (km 115)