Tour 2011, La Sègue su Canal +

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Gigilasegaperenne
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Tour 2011, La Sègue su Canal +

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Il co-direttore della Grande Boucle La Sègue è stato ospite ieri sera della rete Canal +, alla quale ha rilasciato un'intervista relativa al prossimo Tour de France.

La Sègue, il percorso del Tour è stato globalmente ben accolto, ma non sono mancate alcune critiche, per di più spesso di segno opposto.
Siamo soddisfatti di come il tracciato è stato salutato dai direttori sportivi. Complessivamente i pareri sono stati positivi. E' chiaro che un percorso non può piacere a tutti, e ogni DS parla anche in base all'interesse dei propri corridori. D'altro canto, il fatto che le critiche vadano in direzioni opposte, con squadre che hanno lamentato l'eccesso di salite come la Radioshack e chi la mancanza, come la Euskaltel, dimostra che globalmente abbiamo trovato un buon equilibrio.
La Radioshack ha lamentato la mancanza di una cronosquadre, ma c'è chi dice che siano critiche frutto dei cattivi rapporti tra la direzione e il DS Tamburini.
Tra Tamburini e ASO ci sono stati dei problemi, ma ci sta che lui abbia delle idee diverse dalle nostre. Noi crediamo che la cronosquadre vada proposta una volta ogni tanto: c'è stata l'anno scorso, anche se breve, e tre anni fa, quando invece fu molto più lunga. Sicuramente in una prossima edizione tornerà la cronosquadre, non sappiamo ancora se l'anno prossimo o nel 2013.
Anche Angelo Zomegnan non ha avuto parole lusinghiere per il tracciato.
Zomegnan e io abbiamo due concezioni diverse del percorso di un Grande Giro. Lui va sempre alla ricerca della novità, della sperimentazione, della salita nuova e più estrema. Io e Hemme Méas ricerchiamo salite nuove con moderazione, evitando di ripetere sempre le stesse salite, ma anche salvaguardando la tradizione della corsa. Per esempio, senza offesa per gli organizzatori del Giro, Zomegnan e Castellano prima di lui, di certo noi non avremmo trascurato lo Stelvio per 16 delle ultime 18 edizioni. E poi credo che il percorso abbastanza duro da far contento Zomegnan lo si debba ancora inventare.
L'interesse per un arrivo sul Glacier de Mont de Lan però non è un po' sulla scia delle scelte di Zomegnan?
A parte che non c'è ancora niente di definito, ma comunque, se e quando ci arriveremo, sarà un unicum, non una delle tante salite estreme dentro il Tour.
Secondo lei c'è qualche corridore a cui questo tracciato potrebbe essere particolarmente adatto?
Questa domanda è molto scomoda per un organizzatore, è come chiedere ad un arbitro se tifa per qualche squadra. Ad ogni modo, proprio perché ritengo sia stato raggiunto un buon equilibrio, non penso ci sia qualcuno che debba rallegrarsi più di altri per il percorso.
Abbiamo visto che siete passati da tre a un traguardo volante per tappa.
Sì, in realtà è stata una scelta che è dipesa solo in parte da Hemme Méas e dal sottoscritto. L'idea sarebbe quella di dare maggior peso a quell'unico traguardo volante, mentre con tre, tutti di peso lieve se considerati singolarmente, tendevano un po' a passare inosservati.
Siete già proiettati con il percorso al 2012?
Se intende che ci stiamo lavorando, quello no. Siamo presi dalla preparazione del Tour 2011. Se intende che abbiamo già delle idee, quelle le abbiamo anche per il 2013 e il 2014.
Qualche ripensamento sul fatto di aver levato gli abbuoni?
No, crediamo che la scelta sia stata corretta. Nel complesso i corridori, sapendo che il successo di tappa di per sé non porta altro che il prestigio, sanno che per guadagnare terreno devono attaccare, e questo favorisce lo spettacolo. Senza contare che credo che lo spunto veloce non debba essere tra le qualità che più incidono nell'assegnazione di un Tour de France, perciò non penso sia giusto che un corridore lento allo sprint paghi magari un minuto solo per quello.
Cosa pensa della polemica Leopard - Radioshack?
Aso si è già espressa sull'argomento, se permette preferirei non ritornarci.
E del ritorno di Armstrong?
Penso che non sia affar nostro. La Radioshack può schierare tutti i suoi tesserati. Se poi sia una buona scelta o no, questo non ci riguarda.
Una tappa di questo Tour che le piace particolarmente?
In generale sono molto soddisfatto del tracciato. Diciamo che la prima e la terza tappa alpina secondo me si prestano a varie soluzioni. La tappa del Granon probabilmente è più dura ed è quella più affascinante, con l'arrivo in quota a 2400 metri e tre salite leggendarie come Croix-de-Fer, Télégraphe e Galibier. Quella della Cret-du-Merle mi piace molto perché condensa quattro salite di 1a categoria una dietro l'altra, ognuna delle quali buona per attaccare, fra cui l'accoppiata Romme-Colombière. Fra le altre tappe, menzionerei quella di Corte, che potrebbe prestarsi a colpi di scena già ad inizio Tour, e quella di Millau, una tappa su e giù per il Massiccio Centrale come al Tour mancavano da un po'.
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