A quasi un anno di distanza dall'ultima intervista, il prestigioso giornale "Equipe.fr" ha intervistato il co-direttore del Tour Alexis Hemme Meas. Qui di seguito il testo dell'intervista.
Hemme Meas, buongiorno.
Le ho già detto un anno fa che non intendo perdere tempo in convenevoli. Quindi, per favore, si sbrighi.
Dunque, da dove cominciamo? Il suo bilancio del Tour 2012, ad esempio?
E' stato un bel tour. Peccato per la condotta tattica di alcuni direttori sportivi che ha fatto sì che la Sky lo dominasse dall'inizio alla fine.
Si riferisce a Parker?
Lei lo dice. Come ben sa non posso sbilanciarmi in pubblico. Però, ad esempio, una alleanza continua tra Evans e Nibali per provare ad impensierire Froome, non l'avremmo vista di cattivo occhio.
Qualcuno ha definito il Tour 2012 decisamente duro. Come risponde?
Hanno perfettamente ragione. E allora?
Come sarebbe a dire "allora"?
Sarebbe a dire che il tempo in cui la classifica del Tour de France cambiava cinque o sei volte nelle ventuno tappe è finita. Con noi bisognerà essere attivi tutti i giorni, anche una tappa in Bretagna può nascondere insidie.
Si riferisce allo sterrato?
Lo sterrato è un buon collegamento temporale tra il ciclismo del 1903 e quello del 2013. Ma non sarà la sola insidia nell'inizio del tour del centenario.
C'è altro?
Ovviamente sì, ma non dirò certamente a lei cosa.
Eppure molti direttori sportivi si sono lamentati che cinque tappe per velocisti fossero troppo poche
Ne abbiamo preso atto. Così come abbiamo preso atto che in due di queste cinque ad arrivare al traguardo è stata una fuga da lontano. Evidentemente gli stessi direttori sportivi non si comportano in base a quello che dicono.
Però sono mancate anche le tappe per i vallonari alla Gilbert
A noi pare - per inciso - che Gilbert una tappa poteva anche vincerla se non avesse deciso di cederla a Boonen per vestire la gialla. Abbiamo comunque deciso di aumentare il numero di queste in vista del Tour de France 2013.
Quindi sarà un Tour ancora più duro?
E qui si sbaglia. Sarà un Tour de France più insidioso, ma decisamente meno duro. Abbiamo ridotto drasticamente il numero di salite importanti, pur aumentando le difficoltà della corsa - cosa che renderà la corsa più adatta anche a corridori come Nibali ed Evans che possono fare la differenza più di Froome in queste frazioni.
E poi c'è Contador...
Ci è dispiaciuto molto dover tenere fuori lo spagnolo per una scelta politica dell'UCI, sono contento di rivederlo al Tour il prossimo anno.
Sta per caso contestando la scelta dell'UCI?
A lei cosa sembra?
Forse è il caso di passare al punto tre. Perché la scelta di Du Pin?
Il gigantismo del Tour sta diventando un problema. Specie se intorno al Tour de France ruotano sempre più nuove corse da valorizzare
Sta alludendo alla World Ports Classic?
Le pare che io possa definire corsa una classica composta da due piattoni?
E allora quali?
Ovviamente Parigi - Nizza e giro del Delfinato. Senza considerare Roubaix e Liegi, tutte corse che, fino al 2011, erano ancora sotto la guida di Prudhomme.
E quali sarebbero le novità da portare?
Proporre sempre più elementi ricorrenti dei Tour de France successivi in questi tracciati in modo da trovarci pronti nel momento della realizzazione.
Anche Liegi e Roubaix?
Le classiche non si toccano, si possono, però, leggermente rinnovare. Abbiamo comunque intenzione comunque di coinvolgere come già accaduto in passato anche il Belgio nella Grand Boucle avendo interessi economici con ASO.
E per la Roubaix?
La Roubaix è una corsa particolare. Abbiamo comunque intenzione di tornare sulle pietre presto anche al Tour - tutto sta a vedere se le città del Nord - Passo di Calais sono interessate ad un arrivo di tappa.
Si vedrà già la mano di du Pin nel percorso numero 100?
Lo escludo. Il percorso è già nel mio cassetto da tempo, modificato solamente con piccole variazioni dell'ultima ora.
Sempre nel 2013 avete annunciato l'arrivo più alto della storia del Tour. E' ormai tre anni che si parla di Jandri, è finalmente l'ora di tirarlo fuori dal cassetto?
Non confermo né smentisco questa voce: il col du Jandri è nei nostri interessi e qualora vi siano le possibilità logistiche, ad oggi quasi assenti, prima o poi il Tour de France vi farà tappa, non è però detto che questo accada nell'edizione numero 100.
Ringraziamo Hemme Meas, una curiosità, ma quegli occhiali da sole non se li toglie proprio mai?
Me li toglierò quando farà una domanda sensata. Arrivederci
equipe.fr
Tour 2012, Hemme Meas tira le somme
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Tour 2012, Hemme Meas tira le somme
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Re: Tour 2012, Hemme Meas tira le somme
Mi toccherà ordinare allora delle bombole d'ossigeno per il Jandri
2013 - Astana Pro Cycling Team
1° classificato 17à tappa: Dignes-les-Bains > Briançon 211Km - Vincenzo Nibali (Tour de France)
Vincitore Criterium du Dauphine - Nibali Vincenzo
Vincitore Maglia Verde - Nibali Vincenzo (Criterium du Dauphine)
1° classificato 4a Tappa: Pontarlier > Bellegarde-sur-Valserine 210,5 Km - Nibali Vincenzo (Paris>Nice)
Vincitore Maglia Verde - Nibali Vincenzo (Paris>Nice)
Vincitore Maglia a pois - Agnoli Valerio (Paris>Nice)
2012 - Lampre - ISD
1° classificato La Fleche Wallonne - Michele Scarponi
2011 - Lampre - ISD
1° classificato 7a tappa: Pau > Saint-Jean-Pied-de-Port 196 km - Cunego Damiano (Tour de France)
2010 - Lampre - Farnese Vini
1° classificato 5à tappa: Roubaix > Compiegne 176Km - Alessandro Petacchi (Tour de France)
1° classificato 6à tappa Compiegne > Troyes 181Km - Alessandro Petacchi (Tour de France)
Vincitore Maglia Verde - Alessandro Petacchi (Tour de France)
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Vincitore Criterium du Dauphine - Nibali Vincenzo
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Re: Tour 2012, Hemme Meas tira le somme
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