Tour 2011, Hemme Mèas su Canal +

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Tour 2011, Hemme Mèas su Canal +

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Il co-direttore della Grande Boucle Alexis Hemme Meas è stato ospite ieri sera della rete Canal +, alla quale ha rilasciato un'intervista relativa al prossimo Tour de France.

Hemme Meas, buonasera. Partiamo subito dalla polemica del giorno: la Radioshack continua a lamentarsi di una assenza della cronometro a squadre.
Non è colpa nostra se il ds Tamburini pensa di ottenerne vantaggio come già fece il ds simoni la scorsa stagione. Non siamo obbligati a mettere delle tappe solamente per compiacere alcune squadre.
Eppure pare che in Saxo abbiano gradito questo Tour fortemente per scalatori.
Non dica falsità. Questo Tour de France non è affatto per scalatori. Certo, difficilmente un velocista o un passista arriveranno in giallo a Parigi, ma mi sembra una cosa perfettamente normale. Il giorno in cui un corridore che non vada almeno decentemente in montagna vincerà una grande corsa a tappe, sarà la Wada a dover intervenire non noi.
Zomegnan ha già annunciato che la partenza del giro del prossimo anno sarà dalla Danimarca. Come mai voi non avete ancora sciolto alcun dubbio?
Prima di tutto le vorrei far notare che Zomegnan ha annunciato due volte la partenza del giro d'Italia 2012, prima da Washington e poi da Herning e non escludo che cambi ancora appena vedrà un profilo altimetrico della Danimarca. In secondo luogo preferiamo concentrarci sull'attuale Tour. Non che non ci siano pervenute candidature, anzi...
Berlino e Venezia si erano candidate per la Grand Depart 2011, poi avete preferito partire dalla Corsica. Sono ipotesi valide per il 2012?
Non posso assolutamente rispondere a questa domanda.
Eppure siete stati visti proprio con Zomegnan sul colle delle Finestre... potrebbe il Tour passare di lì un giorno?
Intanto non era assolutamente una ricognizione, ma una esercitazione pratica di tiro al velocista. In secondo luogo non vedo perché dovremmo affrontare quella salita, ne abbiamo già abbastanza qui, anche sterrate
Allude al Mont de Lans?
Non vedo assolutamente una valida ragione per cui dovremmo arrivarvi in vetta, almeno non finché non sarà rifatta parte della strada, ora la sicurezza dei corridori non è garantita
Proprio lei parla di sicurezza dopo aver messo le discese di Spandelles e Beillurti?
La discesa dello Spandelles è totalmente sicura. Per quanto riguarda la discesa del Beillurti, è già stata affrontata lo scorso anno quando i corridori raggiunsero la cima salendo dal col de l'Elhursaro e nessun corridore si è lamentato in quel frangente. Penso che le lamentele arrivino da un manipolo di codardi che considera il solo terreno di attacco la salita e non la discesa.
A proposito di tale ipotesi, ci sono voci che lei abbia proposto una cronodiscesa nel prossimo Tour de France. Le conferma?
Le ho già detto che non voglio dirle nulla.
Ci dica una cosa, come mai Granon e non Alpe d'Huez nel finale?
Le ricordo che sull'Alpe ci siamo già arrivati lo scorso anno e il prossimo ci arriverà proprio il giro d'Italia. Esistono altre cime, una di queste proprio il Granon celebra con questo Tour i 25 anni dalla prima scalata.
I velocisti si sono particolarmente lamentati per la cronometro finale.
Ai velocisti è andata anche troppo bene, hanno ben 8 tappe di pianura in cui provare ad arrivare in volata. Comincino a evitare che come l'anno scorso in queste arrivino fughe bidone, o potremmo limitarle ulteriormente. E' facile lamentarsi, ma è poco coerente con il fatto che poi molte tappe di pianura non sempre vengono onorate.
Direttore di corsa.
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