Tour 2012, Hemme Meas parla all'"Equipe"

Tutte le notizie relative al gioco

Moderatore: Direttori di Corsa

Rispondi
Avatar utente
emmea90
Direttore di Corsa
Direttore di Corsa
Messaggi: 9275
Iscritto il: 17/05/2011, 15:47
Località: Parigi
Contatta:

Tour 2012, Hemme Meas parla all'"Equipe"

Messaggio da emmea90 »

Dopo aver intervistato nella giornata di ieri Mathieu La segue l'Equipe raddoppia. Ci ha concesso infatti oggi una intervista l'altro co-direttore del Tour de France, Alexis Hemme Meas. Ne riportiamo il testo qui di seguito

Buonasera
"Forse lo sarà per lei, non certo per me"
Cosa intende dire?
"E' la seconda volta che intervistate Lasegue prima del sottoscritto, inoltre non apprezzo la scritta "l'altro direttore". Le ricordo che la mia venuta lo scorso anno ha portato parecchie innovazioni"
Allude per esempio alla scomparsa di tappe decisive di soli 100 chilometri?
"Per esempio - anche se ho ancora molti rimpianti sullo scorso Tour de France"
In che senso rimpianti?
"Le svelerò - avevamo intenzione di mettere anche il col de la Madeleine nella tappa del Granon, ma abbiamo dovuto cedere a pressioni esterne"
Alcuni team si sono lamentati del fatto che il percorso del Tour 2011 lasciasse poco spazio alle fughe. Lei cosa risponde?
"Non è l'altimetria di una tappa quella che determina lo spazio in una fuga, abbiamo spesso visto troppe volte corridori passivi in frazioni che presentavano le ultime asperità troppo lontano dall'arrivo invece di cogliere l'occasione per mandare in crisi i big della generale. Le ricordo che a Pamplona nel 96 in una di queste frazioni Indurain perse il sesto Tour. Sono le squadre le prime a non meritare frazioni del genere con il passivismo che le contraddistingue. Non sono personalmente contrario ad inserirle, ma voglio vedere prima battaglia in tutte le tappe e non alcune di queste percorse come se fossero dei trasferimenti. Il tour si deve decidere dal Km 0 a Berlino fino all'ultimo chilometro dei campi elisi a Parigi. Nessuno deve essere certo della vittoria fino all'ultimo metro"
Sta alludendo alla possibilità di una cronometro individuale anche quest anno?
"E' una ipotesi, stiamo valutando anche se non vorremmo rompere la tradizione che vede comunque una volata di gruppo sui campi Elisi, considerato che in caso di cronometro non potremo forzare troppo il chilometraggio. E' stata comunque paradossale la situazione dello scorso anno quando a cambiare l'ultimo giorno è stata la maglia verde, destinata solitamente ai velocisti, in una frazione a cronometro, specialità che di punti ne dà pochi"
Ha suscitato polemiche invece la scelta di partire da Berlino, potrebbe spiegarcela?
"Il tour de France è ormai una corsa internazionale. E' l'evento più seguito nel mondo dopo mondiali e olimpiadi, e - se lo è - lo è proprio per questo. E' necessario a volte sapersi anche promuovere nel mondo. Apprezzo l'impegno dei nostri colleghi del giro d'Italia che partiranno quest anno dalla Danimarca nonostante le forti polemiche incontrate"
Allude al fatto che il Sud italia è poco presente nel percorso?
"Esattamente. Non capisco perché vi siano delle regioni che pretendano a tutti i costi per diritto divino di essere inserite nel percorso di un grande giro tutti gli anni. Qui in francia ad esempio si accetta tranquillamente l'alternanza tra Nord est e Nord Ovest per questioni altimetriche. In Italia la Val d'Aosta non è inserita nel percorso del giro dal 2006 ma non per questo se ne lamenta ogni anno."
Quindi lei non ha mai ricevuto lamentele da regioni francesi per il mancato inserimento nel Tour?
"Assolutamente no - anche perché nel caso ne ricevessi non mi farei scrupoli nel tenerle fuori per altri quattro o cinque anni"
Qualcuno l'ha accusata di non avere come La Segue un passato di corridore e quindi di proporre percorsi troppo duri, lei cosa risponde?
"Il giro d'Italia 2011 è stato criticato per essere troppo duro, è risultato una corsa a tappe spettacolare. Sono i corridori che devono fare la corsa e noi cercheremo come sempre terreno per farla. Stiamo valutando l'inserimento di una cronometro prima delle grandi montagne per costringere gli scalatori all'inseguimento fin dal primo metro"
A proposito di Montagne: Alpi-Pirenei o Pirenei-Alpi?
"Penso che a questa domanda saprebbe rispondere anche un bambino di due anni, quindi passi alla prossima"
E per quanto riguarda le tappe di media montagna, non rischiano di essere svalutate come lo scorso anno?
"Non so quale Tour lei abbia visto, ma lo scorso anno sia in Corsica, sia nel massiccio centrale sia in Vallonia con l'arrivo sul Muro di Huy sono uscite tre tappe spettacolari dove qualche big ha dovuto pagare dazio. Lo stesso Contador ha pagato i secondi persi con l'attendismo nella tappa di Corte"
Sarà un Tour duro come il 2011 quindi?
"Ripeta <duro> ma mentre carico il fucile a pallini per favore"
Da dove li ha tirati fuori, e perché gira con gli occhiali da sole dall'inizio dell'intervista?
"Regali di un amico, comunque per quanto mi riguarda la concludiamo qui. Sono scaduti i cinque minuti pattuiti per 250.000 €. Arrivederci, ma anche no."
Direttore di corsa.
Rispondi

Torna a “Notizie”