Prologo: Briançon ITT (6,5 Km)
Inviato: 14/06/2012, 19:21
Prologo: Briançon ITT (6,5 Km)
C'è chi lo vuole vincere e chi è qui solamente per preparare il Tour. E' la 63° edizione del giro del Delfinato, un giro duro giusto prologo ad un Tour de France ancora più duro. I corridori l'hanno capito già dal prologo, in quel di Briançon, che si configura decisamente come atipico. Dopo quattro abbondanti chilometri "classici", infatti, la prima salita della corsa sarà già affrontata nel finale con la salita di 1,5 Km al 7% di media del Fort du Chateau, salita spezzata in tre tronconi con il primo, più duro, con punte del 15%. Sorprendentemente il primo corridore a prendere il via è già uno dei favoriti: si tratta, infatti, di Andy Schleck.
Il lussemburghese chiude la propria prestazione in 11 minuti e 12 secondi, ponendo il primo, assoluto, riferimento per quanto riguarda la corsa, a 35,6 Km/h di media. Il tempo di Andy viene però già battuto dal 12° corridore a prendere il via, Luis Leon Sanchez Gil, della Rabobank, che chiude la propria prova in 11 minuti e 7 secondi, 5 meglio del Lussemburghese. Nemmeno però il tempo di esultare che dopo l'11:27 di Michel Nieve, l'11:06 di Roux, per la FDJ, diventa il nuovo riferimento per tutto il gruppo. A 14 e 12 secondi dal Francese chiudono la propria prova Majka e Rolland a 15 Vanedert mentre il nuovo miglior tempo lo fa segnare dopo il Belga una maglia Astana, quella del già campione nazionale Janez Brajkovic: 11 minuti e 3 secondi.
Buona la prova di Geraint Thomas, che chiude a 11'07'' a soli 4' dal corridore Astana, positiva anche quella di Frank Schleck a 11'06'' vale a dire tre secondi dal Leader e cinque meglio del fratello Andy. Valverde fa ancora meglio: 11 minuti e 5 secondi per lui. Al tempo di Brajkovic si avvicina solamente Van de Walle che chiude a 11'07''. Poco dopo viene invece sfondato anche il muro degli undici minuti da Richie Porte.
L'australiano della Sky chiude infatti la propria prova a 10'54'' riuscendo a risultare complessivamente il migliore sia nel tratto in pianura sia in quello in salita. Popovych chiude quindi ad 11'' dal nuovo Leader. Male Rujano, 11'21'' per lui e 27 secondi già di ritardo da Porte, mentre parte il secondo corridore che abbatterà il muro degli 11 minuti: Levi Leiphemier.
L'Americano chiude la sua prova temporaneamente secondo a 10'58'', 4 secondi da Richie Porte. 25 secondi il distacco di Kruijswik dal primo, 28 quello del giovane Boaro, promessa della Saxo Bank proprio mentre Andreas Kloden si porta davanti.
Con 37 km/h netti di media il tedesco si porta davanti a tutti chiudendo la propria prova in 10 minuti e 48 secondi. Adriano Malori e David Millar subito dopo il corridore Radioshack accusano la salita finale chiudendo a 22 e 14 secondi rispettivamente dal tedesco. Buona invece la crono di Cristophe Riblon, a 11 minuti e 1 secondo, 13'' da Kloden. Due secondi peggio del Francese la prova di Froome, del Team Sky, uno in più invece per Cristopher Horner.
Soddisfacente per la Lampre nel complesso la prova di Michele Scarponi che limita, nel tratto finale, il distacco a soli 14'' - 23 invece quelli di ritardo del vincitore della scorsa Vuelta, Juan Josè Cobo. Buone anche le prove di Jakob Fulgsang - 11'03'' e Damiano Cunego, 11'04'', meglio del compagno di squadra. Malino Daniel Navarro, a 37'' dal primo mentre sui tempi di Cunego e Scarponi troviamo Thomas Voeckler: 11'05''.
Benissimo Denis Menchov che va a sfiorare la prima posizione con 10:52, a soli 4 secondi dal miglior tempo di Kloden. Boasson Hagen chiude a 11'' aspettando il tempo di uno dei grandi favoriti di giornata: Fabian Cancellara.
Lo svizzero fatica sulla salita finale, dopo un tratto comunque positivo in pianura, chiudendo a 10'52''. 11'05'' invece il tempo dell'eroe dello Stelvio, Thomas de Gendt. Pelizotti chiude il suo ritorno alle corse in 11:11 mentre Nibali si porta tra i migliori con un 10:58 che lo porta temporaneamente in top 10. 11' netti per Rui Costa dopo il quale parte il campione del mondo, Tony Martin.
Il tempo del tedesco è pressochè pauroso: 10 minuti e 28 secondi, 20 meglio di Andreas Kloden, relegato al secondo posto, grazie ad una prova maiuscola ad oltre i 38 chilometri orari di media, una prova che fa paura ai rivali e che in virtù dei soli 13 corridori partenti dopo l'uomo Quickstep danno concrete possibilità al tedesco di portarsi a casa tappa e maglia. Dopo di lui infatti Robert Gesink chiude ad 11'01'', Samuel Sanchez si porta al terzo posto con il medesimo tempo di Andreas Kloden. Peraud chiude a 31'' da Martin, Rodriguez completamente fermo come sempre in questa specialità a 52'', Van Den Broeck a 46'', Vinokurov a 26''. Mancano quindi solamente due corridori alla partenza, ma sono i due principali candidati ad insidiare la maglia di leader: Cadel Evans e Bradley Wiggins.
L'Australiano parte forte, fortissimo, ma accusa 20 secondi da Martin al primo intertempo, li ricuce nella salita, chiudendo al secondo posto, a 13'' dal primo, portandosi comunque in testa agli uomini di classifica. Wiggins invece stecca completamente la prova accusando un finale non adatto alle sue caratteristiche a causa delle continue variazioni di pendenza, chiudendo diciannovesimo, a undici minuti e due secondi e assegnando quindi la tappa e la prima maglia gialla del Delfinato 2012 all'Omega Pharma Lotto. E a Tony Martin.
C'è chi lo vuole vincere e chi è qui solamente per preparare il Tour. E' la 63° edizione del giro del Delfinato, un giro duro giusto prologo ad un Tour de France ancora più duro. I corridori l'hanno capito già dal prologo, in quel di Briançon, che si configura decisamente come atipico. Dopo quattro abbondanti chilometri "classici", infatti, la prima salita della corsa sarà già affrontata nel finale con la salita di 1,5 Km al 7% di media del Fort du Chateau, salita spezzata in tre tronconi con il primo, più duro, con punte del 15%. Sorprendentemente il primo corridore a prendere il via è già uno dei favoriti: si tratta, infatti, di Andy Schleck.
Il lussemburghese chiude la propria prestazione in 11 minuti e 12 secondi, ponendo il primo, assoluto, riferimento per quanto riguarda la corsa, a 35,6 Km/h di media. Il tempo di Andy viene però già battuto dal 12° corridore a prendere il via, Luis Leon Sanchez Gil, della Rabobank, che chiude la propria prova in 11 minuti e 7 secondi, 5 meglio del Lussemburghese. Nemmeno però il tempo di esultare che dopo l'11:27 di Michel Nieve, l'11:06 di Roux, per la FDJ, diventa il nuovo riferimento per tutto il gruppo. A 14 e 12 secondi dal Francese chiudono la propria prova Majka e Rolland a 15 Vanedert mentre il nuovo miglior tempo lo fa segnare dopo il Belga una maglia Astana, quella del già campione nazionale Janez Brajkovic: 11 minuti e 3 secondi.
Buona la prova di Geraint Thomas, che chiude a 11'07'' a soli 4' dal corridore Astana, positiva anche quella di Frank Schleck a 11'06'' vale a dire tre secondi dal Leader e cinque meglio del fratello Andy. Valverde fa ancora meglio: 11 minuti e 5 secondi per lui. Al tempo di Brajkovic si avvicina solamente Van de Walle che chiude a 11'07''. Poco dopo viene invece sfondato anche il muro degli undici minuti da Richie Porte.
L'australiano della Sky chiude infatti la propria prova a 10'54'' riuscendo a risultare complessivamente il migliore sia nel tratto in pianura sia in quello in salita. Popovych chiude quindi ad 11'' dal nuovo Leader. Male Rujano, 11'21'' per lui e 27 secondi già di ritardo da Porte, mentre parte il secondo corridore che abbatterà il muro degli 11 minuti: Levi Leiphemier.
L'Americano chiude la sua prova temporaneamente secondo a 10'58'', 4 secondi da Richie Porte. 25 secondi il distacco di Kruijswik dal primo, 28 quello del giovane Boaro, promessa della Saxo Bank proprio mentre Andreas Kloden si porta davanti.
Con 37 km/h netti di media il tedesco si porta davanti a tutti chiudendo la propria prova in 10 minuti e 48 secondi. Adriano Malori e David Millar subito dopo il corridore Radioshack accusano la salita finale chiudendo a 22 e 14 secondi rispettivamente dal tedesco. Buona invece la crono di Cristophe Riblon, a 11 minuti e 1 secondo, 13'' da Kloden. Due secondi peggio del Francese la prova di Froome, del Team Sky, uno in più invece per Cristopher Horner.
Soddisfacente per la Lampre nel complesso la prova di Michele Scarponi che limita, nel tratto finale, il distacco a soli 14'' - 23 invece quelli di ritardo del vincitore della scorsa Vuelta, Juan Josè Cobo. Buone anche le prove di Jakob Fulgsang - 11'03'' e Damiano Cunego, 11'04'', meglio del compagno di squadra. Malino Daniel Navarro, a 37'' dal primo mentre sui tempi di Cunego e Scarponi troviamo Thomas Voeckler: 11'05''.
Benissimo Denis Menchov che va a sfiorare la prima posizione con 10:52, a soli 4 secondi dal miglior tempo di Kloden. Boasson Hagen chiude a 11'' aspettando il tempo di uno dei grandi favoriti di giornata: Fabian Cancellara.
Lo svizzero fatica sulla salita finale, dopo un tratto comunque positivo in pianura, chiudendo a 10'52''. 11'05'' invece il tempo dell'eroe dello Stelvio, Thomas de Gendt. Pelizotti chiude il suo ritorno alle corse in 11:11 mentre Nibali si porta tra i migliori con un 10:58 che lo porta temporaneamente in top 10. 11' netti per Rui Costa dopo il quale parte il campione del mondo, Tony Martin.
Il tempo del tedesco è pressochè pauroso: 10 minuti e 28 secondi, 20 meglio di Andreas Kloden, relegato al secondo posto, grazie ad una prova maiuscola ad oltre i 38 chilometri orari di media, una prova che fa paura ai rivali e che in virtù dei soli 13 corridori partenti dopo l'uomo Quickstep danno concrete possibilità al tedesco di portarsi a casa tappa e maglia. Dopo di lui infatti Robert Gesink chiude ad 11'01'', Samuel Sanchez si porta al terzo posto con il medesimo tempo di Andreas Kloden. Peraud chiude a 31'' da Martin, Rodriguez completamente fermo come sempre in questa specialità a 52'', Van Den Broeck a 46'', Vinokurov a 26''. Mancano quindi solamente due corridori alla partenza, ma sono i due principali candidati ad insidiare la maglia di leader: Cadel Evans e Bradley Wiggins.
L'Australiano parte forte, fortissimo, ma accusa 20 secondi da Martin al primo intertempo, li ricuce nella salita, chiudendo al secondo posto, a 13'' dal primo, portandosi comunque in testa agli uomini di classifica. Wiggins invece stecca completamente la prova accusando un finale non adatto alle sue caratteristiche a causa delle continue variazioni di pendenza, chiudendo diciannovesimo, a undici minuti e due secondi e assegnando quindi la tappa e la prima maglia gialla del Delfinato 2012 all'Omega Pharma Lotto. E a Tony Martin.