1° Tappa (1° Semitappa): Pointe-à-Pitre > Pointe-à-Pitre
Inviato: 19/05/2012, 0:02
1° Tappa (1° Semitappa): Pointe-à-Pitre > Pointe-à-Pitre
Anche questa è Francia, anche questo è ciclismo. Per la prima volta i corridori si troveranno infatti in un terreno a loro sconosciuto che mai era stato protagonista di corse ciclistiche. Si corre nel punto più ad ovest del territorio francese, più precisamente nei caraibi, nell'isola di Martinica. Non cambia invece la tradizione del Criterium International, forse la corsa Continental più prestigiosa al mondo, con la sua struttura che si sviluppa su due giorni nei quali vengono disputate due tappe delle quali la prima di queste è divisa in due semitappe per consentite nel totale dei tre la disputa di uno sprint, una cronometro ed una tappa favorevole agli scalatori. Sarà lo sprint, la prima di queste tre, la più semplice, quella che solo per la brevità della stessa in passato è stata risolta molto spesso con fughe da lontano. Ci prova quindi, sapendo questo, Dimitri Champion, della Bretagne Schuller.
L'attacco viene apportato con a ruota il compagno Geoffroy Lequatre, seguito dal BMC Adam Blythe. Seguono Jan Bakelands della Radioshack, Alexandr Dynachenko dell'Astana, Ivan Murillo dell'Euskaltel-Euskadi, Pierre-Luc Perichon del Team La Pomme-Marseille e Nicolas Bazin dell'Auber 23. Il tentativo non sembra andare però bene al Team Sky che mette due uomini nelle prime posizioni del gruppo e ricuce dopo pochi metri. Knees e Dowsett quindi dopo aver ripreso i fuggitivi tirano dritto e provano loro stessi ad allungare. Li seguono altri due Euskaltel tra cui Landa Meana e Urtasun, quindi Roe per la BMC, Muravyev per l'Astana, Buffaz per la Cofidis e Antomarchi per il Team Type 1.
La fuga riesce quindi a prendere un paio di minuti di vantaggio in cima alla Cote de Massioux sulle cui facili rampe Muravyev riesce a prendere i sei punti in palio sprintando di fatto da solo davanti a Roe e Knees. Vantaggio che si attesta a 1'45'' in prossimità dello sprint con abbuoni posto in località Anse Bertrand dove Urtasun batte Buffaz e Antomarchi
Ad assumersi la responsabilità dell'inseguimento è quindi l'Europcar guidata da Gautier, Bernandeu e Quimeneur aiutati dalla Sky con Salvatore Puccio e dalla Argos Shimano con Ludvingsson e Sinkeldam riesce a portare il gruppo compatto a quindici chilometri dall'arrivo. Ai meno cinque è la Rabobank a prendere le redini del gruppo provando a formare un treno che vede Boom, Brown e Bos provarci in quest ordine per provare a passare Mark Renshaw in volata. Alla sua ruota l'Europcar prova Pelucchi mentre Cancellara tira la volata di Gallopin - l'Ag2r ci prova per Mondory mentre per l'Androni Monsalve ed Ochoa provano a portare in volata Roberto Ferrari. Per la formazione colombiana, tuttavia, le armi non si limitano al velocista italiano con uno scatto, all'ultimo chilometro, di Fabio Felline
Mondory segue lo scatto dell'uomo androni nel tentativo di anticipare il gruppo ormai lanciato verso la volata. Il tentativo risulta però vano quando ai -400 dal traguardo sulla propria sinistra vedono sfrecciare la ruota della maglia Argos Shimano di Roger Kluge che agganciandosi al treno Rabobank porta perfettamente Marcel Kittel in volata. Al tedesco non resta quindi che superare Renshaw e Apollonio e alzare le mani per la prima vittoria di tappa in questo Criterium, la prima della storia del ciclismo in Guadalupa.
Anche questa è Francia, anche questo è ciclismo. Per la prima volta i corridori si troveranno infatti in un terreno a loro sconosciuto che mai era stato protagonista di corse ciclistiche. Si corre nel punto più ad ovest del territorio francese, più precisamente nei caraibi, nell'isola di Martinica. Non cambia invece la tradizione del Criterium International, forse la corsa Continental più prestigiosa al mondo, con la sua struttura che si sviluppa su due giorni nei quali vengono disputate due tappe delle quali la prima di queste è divisa in due semitappe per consentite nel totale dei tre la disputa di uno sprint, una cronometro ed una tappa favorevole agli scalatori. Sarà lo sprint, la prima di queste tre, la più semplice, quella che solo per la brevità della stessa in passato è stata risolta molto spesso con fughe da lontano. Ci prova quindi, sapendo questo, Dimitri Champion, della Bretagne Schuller.
L'attacco viene apportato con a ruota il compagno Geoffroy Lequatre, seguito dal BMC Adam Blythe. Seguono Jan Bakelands della Radioshack, Alexandr Dynachenko dell'Astana, Ivan Murillo dell'Euskaltel-Euskadi, Pierre-Luc Perichon del Team La Pomme-Marseille e Nicolas Bazin dell'Auber 23. Il tentativo non sembra andare però bene al Team Sky che mette due uomini nelle prime posizioni del gruppo e ricuce dopo pochi metri. Knees e Dowsett quindi dopo aver ripreso i fuggitivi tirano dritto e provano loro stessi ad allungare. Li seguono altri due Euskaltel tra cui Landa Meana e Urtasun, quindi Roe per la BMC, Muravyev per l'Astana, Buffaz per la Cofidis e Antomarchi per il Team Type 1.
La fuga riesce quindi a prendere un paio di minuti di vantaggio in cima alla Cote de Massioux sulle cui facili rampe Muravyev riesce a prendere i sei punti in palio sprintando di fatto da solo davanti a Roe e Knees. Vantaggio che si attesta a 1'45'' in prossimità dello sprint con abbuoni posto in località Anse Bertrand dove Urtasun batte Buffaz e Antomarchi
Ad assumersi la responsabilità dell'inseguimento è quindi l'Europcar guidata da Gautier, Bernandeu e Quimeneur aiutati dalla Sky con Salvatore Puccio e dalla Argos Shimano con Ludvingsson e Sinkeldam riesce a portare il gruppo compatto a quindici chilometri dall'arrivo. Ai meno cinque è la Rabobank a prendere le redini del gruppo provando a formare un treno che vede Boom, Brown e Bos provarci in quest ordine per provare a passare Mark Renshaw in volata. Alla sua ruota l'Europcar prova Pelucchi mentre Cancellara tira la volata di Gallopin - l'Ag2r ci prova per Mondory mentre per l'Androni Monsalve ed Ochoa provano a portare in volata Roberto Ferrari. Per la formazione colombiana, tuttavia, le armi non si limitano al velocista italiano con uno scatto, all'ultimo chilometro, di Fabio Felline
Mondory segue lo scatto dell'uomo androni nel tentativo di anticipare il gruppo ormai lanciato verso la volata. Il tentativo risulta però vano quando ai -400 dal traguardo sulla propria sinistra vedono sfrecciare la ruota della maglia Argos Shimano di Roger Kluge che agganciandosi al treno Rabobank porta perfettamente Marcel Kittel in volata. Al tedesco non resta quindi che superare Renshaw e Apollonio e alzare le mani per la prima vittoria di tappa in questo Criterium, la prima della storia del ciclismo in Guadalupa.