Oscar Pereiro Award

Il meglio e il peggio del Tour de France 2012

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Oscar Pereiro Award

Sondaggio concluso il 13/10/2012, 16:37

Leonardo Fabio Duque
3
20%
Matteo Tosatto
3
20%
Samuel Sanchez
4
27%
Roberto Ferrari
4
27%
Cadel Evans
1
7%
 
Voti totali: 15

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emmea90
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Oscar Pereiro Award

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Oscar Pereiro Award
E' dedicato al vincitore del Tour de France 2006 il premio che rende merito a chi, tramite tattiche particolarmente acute, o approfittando di inenarrabili stronzate altrui, è riuscito a raccogliere risultati insperati.

NOMINATION
Leonardo Fabio Duque
Una cronometro, due tappe sui Vosgi e un trittico alpino che persino Zomegnan ha definito "un buon riscaldamento" sono sembrati al plotone un motivo sufficiente per battere la fiacca nella giornata che portava a Pont-à-Mousson. Ne ha approfittato quindi il corridore della Cofidis, risultato vincitore nella fuga di giornata in una tappa che i telespettatori a casa hanno, a suo tempo, già definito più noioso di "Chi l'ha visto?"

Matteo Tosatto
Isola 2000 è ormai passata, i corridori del gruppo pensano quindi, giustamente, di prendersi una giornata in cui risultano attivi quanto la vita sessuale di Gigi Sgarbozza. A beneficiarne risulta quindi essere il corridore Saxo, che poteva, fino a quel momento, vantare lo stesso palmares di Damiano Cunego dal 2006 ad oggi e che, finalmente, con la vittoria di una tappa, riesce a superare il veronese lasciandolo a quota zero.

Samuel Sanchez
Ci sono corridori come Marco Pantani che per guadagnare minuti e posizioni in classifica devono inventarsi una azione sul Galibier rischiando di saltare e ci sono corridori a cui questa impresa non riesce perché trovano una strenua resistenza tra gli uomini del gruppo. Poi c'è Samuel Sanchez che, non contento del Tour dello scorso anno, rientra in classifica vincendo anche una tappa in una azione da lontano a Genolhac per cui i corridori in lotta dalla quinta posizione in giù sono stati invitati nella sede ASO a ritirare il mongolino d'oro.

Roberto Ferrari
A Montecatini aveva vinto alla veneranda età di 29 anni il suo primo sprint di gruppo in un grande giro. Dopo aver capito che al Tour non c'era trippa per gatti e, soprattutto, la Sky se ne sbatteva i coglioni di portare tutti in volata, ha deciso di provare ad anticipare tutti, con successo, nella tappa di Bordeaux. Non può quindi non finire in nomination l'unica vittoria di tappa ottenuta in questo Tour de France dalla Androni, paradossalmente con un velocista, il che è stato ritenuto sufficiente da Zomegnan per punire Pigna e Rujano appendendoli per le orecchie dalla cima del Crostis.

Cadel Evans
E' ancora negli occhi a tutti l'impresa di altri tempi con cui Cadel Evans ha imposto pesanti distacchi a tutti nella tappa di Luz Ardiden. Una impresa, appunto, con tutto il rispetto per uno dei corridori più forti del mondo, viziata dal fatto che Chris Froome e Vincenzo Nibali hanno risposto all'attacco dell'australiano con la stessa prontezza e celerità con la quale Tuttosport pubblica sul proprio sito analisi e commenti delle sconfitte della Juventus. Non può quindi non meritare una nomination una azione che, se ci fosse stata un'altra salita, avrebbe fatto guadagnare a Evans quanto David Arroyo nella ormai celeberrima tappa de "l'Aquila"
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