Gavia 1988 Award

Il meglio e il peggio del Tour de France 2012

Moderatore: Direttori di Corsa

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Gavia 1988 Award

Sondaggio concluso il 13/10/2012, 15:46

Obernai > Le Thillot
1
8%
Pontcharra > Pragelato
3
23%
Le Monêtier-les-Bains > Isola 2000
5
38%
Saint-Girons > Luz Ardiden
4
31%
 
Voti totali: 13

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Gigilasegaperenne
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Gavia 1988 Award

Messaggio da Gigilasegaperenne »

Gavia 1988 Award

Il più delle volte sono i corridori a fare la corsa, ed è per merito loro che alcune tappe entrano nella leggenda dello sport. Altre volte, il tracciato è così impegnativo o le condizioni così proibitive da arrivare dove non arriverebbero le gambe dei corridori.
Il riconoscimento intitolato alla scalata che Angelo Zomegnan tiene nella propria videoteca personale sotto l’etichetta "Per erezione istantanea" premia la frazione più spettacolare del Tour de France.


Nomination

Obernai > Le Thillot
I palati fini potrebbero obiettare che, per essere realmente godibile, una tappa dovrebbe essere animata da attacchi non lanciati totalmente alla cazzo di cane, ma - come noto - dei palati fini ce ne sbattiamo. Perciò finisce in nomination la tappa forse più pazza del Tour, con il gruppo sbriciolato già sul Grand-Ballon ad oltre 70 km dal traguardo e Nibali che andava a cogliere un successo solitario che pareva aprire scenari insperati per il Tour dell'italiano. Scenari sfumati praticamente subito dopo il giorno di riposo, ma questa è un'altra storia.

Pontcharra > Pragelato
Con 255 km e la prima scalata al Finestre della storia del Tour, preceduto da Iseran e Moncenisio, era difficile assistere ad una tappa noiosa, ma sappiamo bene che la passività di molti corridori può produrre questo ed altro. Non è stato fortunatamente così nel secondo appuntamento alpino della Grande Boucle, che ha visto il Team Sky sotto attacco già prima della scalata più dura di giornata. Nibali ed Evans capirono quel giorno che c'era bisogno di azioni fuori dagli schemi per mettere in difficoltà il colosso in maglia bianconera; quando e perché se ne siano dimenticati, invece, non è dato saperlo.

Le Monêtier-les-Bains > Isola 2000
La più massacrante delle tre frazioni alpine ha mantenuto le promesse, vedendo i migliori tagliare il traguardo alla spicciolata, e lanciando di fatto Chris Froome verso il trionfo finale. A rendere il tutto più avvincente anche un paio di attacchi a cazzo degni di nota sul Col de Vars, che hanno probabilmente azzoppato l'unico corridore che poteva opporre qualche resistenza allo strapotere del britannico (Joaquim Rodriguez). Non estranea alla grande selezione anche la neve caduta abbondantemente nell'ultima parte della Bonette, coincisa con una curiosa ecatombe dei motori degli spalaneve, sui quali sono state rivenute anche delle Z rosa. Condizioni climatiche che sono cadute a fagiolo come il cacio sui maccheroni o le manette su un pidiellino.

Saint-Girons > Luz Ardiden
La grande vittoria di Evans ha impreziosito l'ultimo tappone del Tour 2012, compensando almeno in parte la scarsa incertezza nella lotta per la maglia gialla. Entusiasmanti anche i ripetuti passaggi del testimone in vetta alla classifica scalatori, con Rolland che l'ha spuntata in una sfida che ha coinvolto anche Pellizotti, Voeckler e Rodriguez. Se Nibali non avesse corso con la stessa intraprendenza di una squadra di Ranieri in trasferta sul campo della capolista, magari la tappa avrebbe anche qualche chance di aggiudicarsi il premio.
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