8a Tappa: Limoges > Puy de Dome 198 km
Inviato: 31/07/2013, 17:38
8a TAPPA: LIMOGES > PUY DE DOME 198 km
Planimetria
Altimetria
Col du Chevalard
Puy de Dome
Dopo una giornata relativamente interlocutoria, tornano di scena i grandi del Tour, per quello che sarà il primo arrivo in salita della 100a edizione della Grande Boucle. Come da tradizione, il Puy de Dôme sarà probabilmente l'unico teatro di battaglia fra i big, ma il percorso che condurrà ai piedi del gigante che sovrasta Clermont-Ferrand sarà quanto mai nervoso.
Risparmiando ai corridori la fatica di un trasferimento alla vigilia di una tappa così significativa, l'ottava tappa muoverà ancora da Limoges, per dirigersi quindi verso Est, per affrontare dopo una quarantina di chilometri di quiete le prime asperità. Si comincerà con la Côte de Bourganeuf, 4 km e 300 metri al 3,9% posti dopo 49 km, per proseguire con la Côte de La Rouge, 4 km ad una media del 3,5%. Poco più di un riscaldamento, come d'altro canto sarà anche la tripletta di ascese che i corridori si troveranno ad affrontare a cavallo dell'ideale passaggio di metà gara: la Côte de Quioudeneix - 5,9 km al 3,3% -, la Côte des Roches - 3,4 km al 3,9% - e la Côte du Bois de Calvaire - 2,9 km al 4% -, collocate rispettivamente dopo 90,5, 98 e 108,5 km.
Un tratto più agevole di una ventina di chilometri precederà quindi la scalata alla Côte de Ballot, 4800 metri all'insù per una pendenza del 4,4%, con vetta a 63 km dall'arrivo, e più avanti del facilissimo Col de la Nugère, 6 km e 600 metri ad una misera media del 2,5% (cima ai -41). Una lunga discesa di una quindicina di chilometri porterà quindi al traguardo volante di Cébazat, collocato 174 km e mezzo dopo il via, poco dopo il quale i corridori potranno finalmente assaggiare le prime vere pendenze.
A fare da antipasto al primo totem del Tour sarà infatti il breve ma arcigno Col du Chevalard, appena 1800 metri di salita per una minacciosa media dell'11,2%, con punte che arrivano, intorno a metà ascesa, anche al 18%. In vetta mancheranno 18 km alla conclusione, e questa rampa sarà probabilmente già sufficiente a scremare sensibilmente il plotone prima dello scoppio della battaglia.
L'inizio della salita finale è ufficialmente segnalato ai -14 dall'arrivo, anche se il primo tratto sarà poco più di un falsopiano a salire. Le prime rampe selettive si registreranno fra gli 11 e gli 8 chilometri al termine, dove la media sarà del 7,8%. Una sezione più agevole di un paio di chilometri al 3,3% farà quindi da preludio al vero Puy de Dôme, a quei 6 km finali con media del 10,9% (addirittura 11,8% fra i -5 e i -1) e picchi del 16% sui quali il Tour ha visto scrivere alcune delle sue pagine più memorabili. Sarà qui che avrà luogo una battaglia che assegnerà un pezzo di maglia gialla, ma in cui tutti penseranno anche ad imprimere il loro nome nella leggendaria storia del Puy de Dôme.
GPM: Côte de Bourganeuf (4a categoria, 579 m, 4,3 km al 3,9%, km 49); Côte de La Rouge (4a categoria, 599 m, 4 km al 3,5%, km 64); Côte de Quioudeneix (4a categoria, 637 m, 5,9 km al 3,3%, km 90,5); Côte des Roches (4a categoria, 672 m, 3,4 km al 3,9%, km 98); Côte du Bois de Calvaire (4a categoria, 765 m, 2,9 km al 4%, km 108,5); Côte de Ballot (3a categoria, 752 m, 4,8 km al 4,4%, km 135); Col de la Nugère (4a categoria, 927 m, 6,6 km al 2,5%, km 157); Col du Chevalard (3a categoria, 551 m, 1,8 km all'11,2%, km 180); Puy de Dôme (Hors Catégorie, 1415 m, 14 km al 7,5%, arrivo)
TRAGUARDO VOLANTE: Cébazat (km 174,5)
Planimetria
Altimetria
Col du Chevalard
Puy de Dome
Dopo una giornata relativamente interlocutoria, tornano di scena i grandi del Tour, per quello che sarà il primo arrivo in salita della 100a edizione della Grande Boucle. Come da tradizione, il Puy de Dôme sarà probabilmente l'unico teatro di battaglia fra i big, ma il percorso che condurrà ai piedi del gigante che sovrasta Clermont-Ferrand sarà quanto mai nervoso.
Risparmiando ai corridori la fatica di un trasferimento alla vigilia di una tappa così significativa, l'ottava tappa muoverà ancora da Limoges, per dirigersi quindi verso Est, per affrontare dopo una quarantina di chilometri di quiete le prime asperità. Si comincerà con la Côte de Bourganeuf, 4 km e 300 metri al 3,9% posti dopo 49 km, per proseguire con la Côte de La Rouge, 4 km ad una media del 3,5%. Poco più di un riscaldamento, come d'altro canto sarà anche la tripletta di ascese che i corridori si troveranno ad affrontare a cavallo dell'ideale passaggio di metà gara: la Côte de Quioudeneix - 5,9 km al 3,3% -, la Côte des Roches - 3,4 km al 3,9% - e la Côte du Bois de Calvaire - 2,9 km al 4% -, collocate rispettivamente dopo 90,5, 98 e 108,5 km.
Un tratto più agevole di una ventina di chilometri precederà quindi la scalata alla Côte de Ballot, 4800 metri all'insù per una pendenza del 4,4%, con vetta a 63 km dall'arrivo, e più avanti del facilissimo Col de la Nugère, 6 km e 600 metri ad una misera media del 2,5% (cima ai -41). Una lunga discesa di una quindicina di chilometri porterà quindi al traguardo volante di Cébazat, collocato 174 km e mezzo dopo il via, poco dopo il quale i corridori potranno finalmente assaggiare le prime vere pendenze.
A fare da antipasto al primo totem del Tour sarà infatti il breve ma arcigno Col du Chevalard, appena 1800 metri di salita per una minacciosa media dell'11,2%, con punte che arrivano, intorno a metà ascesa, anche al 18%. In vetta mancheranno 18 km alla conclusione, e questa rampa sarà probabilmente già sufficiente a scremare sensibilmente il plotone prima dello scoppio della battaglia.
L'inizio della salita finale è ufficialmente segnalato ai -14 dall'arrivo, anche se il primo tratto sarà poco più di un falsopiano a salire. Le prime rampe selettive si registreranno fra gli 11 e gli 8 chilometri al termine, dove la media sarà del 7,8%. Una sezione più agevole di un paio di chilometri al 3,3% farà quindi da preludio al vero Puy de Dôme, a quei 6 km finali con media del 10,9% (addirittura 11,8% fra i -5 e i -1) e picchi del 16% sui quali il Tour ha visto scrivere alcune delle sue pagine più memorabili. Sarà qui che avrà luogo una battaglia che assegnerà un pezzo di maglia gialla, ma in cui tutti penseranno anche ad imprimere il loro nome nella leggendaria storia del Puy de Dôme.
GPM: Côte de Bourganeuf (4a categoria, 579 m, 4,3 km al 3,9%, km 49); Côte de La Rouge (4a categoria, 599 m, 4 km al 3,5%, km 64); Côte de Quioudeneix (4a categoria, 637 m, 5,9 km al 3,3%, km 90,5); Côte des Roches (4a categoria, 672 m, 3,4 km al 3,9%, km 98); Côte du Bois de Calvaire (4a categoria, 765 m, 2,9 km al 4%, km 108,5); Côte de Ballot (3a categoria, 752 m, 4,8 km al 4,4%, km 135); Col de la Nugère (4a categoria, 927 m, 6,6 km al 2,5%, km 157); Col du Chevalard (3a categoria, 551 m, 1,8 km all'11,2%, km 180); Puy de Dôme (Hors Catégorie, 1415 m, 14 km al 7,5%, arrivo)
TRAGUARDO VOLANTE: Cébazat (km 174,5)