Pronti, via, a tre minuti dall'altro sono infatti partiti Robert Gesink, Samuel Sanchez, Jurgen Van den Broeck, Robert Kiserlovski e Joaquim Rodriguez Oliver prima che il primo di questi, Gesink, riesca a raggiungere il primo intertempo e far segnare il tempo di 13'39'', a 21'' da Cancellara. Parte quindi subito Van Garderen mentre Sanchez passa anch'esso al primo rilevamento facendo segnare 16'' da Cancellara - quindi rimanendo davanti a Gesink. Un'altra partenza - quella di Froome - avviene prima che sia Van den Broeck a passare a Les Marches con il tempo di 13'37'' - due secondi peggio di Samuel Sanchez. Scena che si ripete di nuovo quando è Alejandro Valverde a prendere il via e, poco dopo, Robert Kiserlowski a passare nuovamente al primo rilevamento perdendo già 34'' da Cancellara e risultando il peggiore dei suoi immediati predecessori. Gesink nel frattempo è giunto al secondo rilevamento cronometrico - rilevamento che non lascia presagire nulla di buono per l'olandese: +43''. 11 secondi dopo il suo passaggio parte quindi l'unico corridore che potrebbe insidiare Cancellara per la vittoria di oggi - vale a dire Bradley Wiggins, quarto della generale.
Rodriguez e Sanchez nel mentre giungono rispettivamente al primo e secondo rilevamento cronometrico quasi in contemporanea con Rodriguez che accusa 34'' da Cancellara già dopo 9,5 km mentre Sanchez ne accusa sì 32'' ma dopo oltre 16: il corridore Euskaltel sta quindi guadagnando in maniera abbastanza netta sul connazionale. Parte quindi anche Quintana quando è però Van Garderen a destare le attenzioni delle telecamere con un 13'22'' dopo 9,5 km che lo porta a soli due secondi da Cancellara.
Van den Broeck nel mentre arriva al secondo intertempo girando sui tempi di Samuel Sanchez - +30'' dallo svizzero. Parte quindi anche Alberto Contador mentre Robert Gesink giunge al terzo rilevamento cronometrico accusando già 1'12'' nei confronti di Cancellara: sarà probabilmente pesante il distacco per l'olandese a fine tappa. Non sembra nella migliore delle giornate nemmeno Chris Froome che dopo 9,5 chilometri accusa già 12 secondi mentre è totalmente tagliato fuori da ogni gioco Robert Kiserlovski che perde 1'09'' a metà gara.
Nibali parte poco dopo, lasciando quindi tutti gli uomini sul percorso, e parte con Sanchez che è ormai a Chambery accusando 51'' da Cancellara. Valverde nel mentre giunge al primo intertempo ma i suoi tempi sono nettamente peggiori di quelli di Gesink - 25'' già bruciati in 9 km per il capitano della Movistar mentre è decisamente tagliato fuori anche Purito Rodriguez che perde, dopo 16 km, ben 1'17''.
Al terzo intertempo passa quindi Van den Broeck che aumenta il suo divario con Gesink portandolo a circa 20'' in virtù dei soli 48 persi dallo svizzero che rischia però di perdere la posizione nel momento in cui Bradley Wiggins stampa sugli schermi il suo 13:13 in quel di Les Marches, portandosi virtualmente in testa alla corsa migliorando di 5'' il tempo del diretto di Berna.
Van Garderen tiene anche al chilometro 16 accusando solamente 13'' da Cancellara mentre al primo rilevamento arriva Nairo Quintana che di secondi ne perde sì 16, ma da Wiggins. Arriva quindi al traguardo Robert Gesink che chiude provvisoriamente al 23° posto a 1'52'' da Cancellara sapendo che, probabilmente, perderà altre posizioni e arriva mentre Chris Froome, al secondo rilevamento, passa sui tempi di Samuel Sanchez a 22'51'' - ovvero a 24'' da Cancellara.
Niente da fare per Kiserlovski che perde 1'41'' da Cancellara al terzo rilevamento mentre Samuel Sanchez chiude in diciottesima posizione provvisoria a 1'29''. Ma a preoccupare non è il suo tempo bensì quello di Alberto Contador che perde già 20'' da Bradley Wiggins dopo 9 chilometri. Rodriguez intanto giunge al terzo intertempo perdendo quasi due minuti da Cancellara e dando un probabile addio ai suoi sogni di vittoria del giro del Delfinato mentre anche Valverde sembra in difficoltà dato che dopo quattordici chilometri perde già 51 secondi.
Van Garderen continua a tenere bene al secondo intertempo dove perde 22'' da Cancellara girando, anche un po' a sorpresa, meglio di Chris Froome ma è sempre Wiggins a tenersi davanti anche al secondo rilevamento dove prende 7 secondi a Cancellara. Arriva quindi nel mentre Van den Broeck che conclude al nono posto la propria prova in 40:22 accusando 1'25'' di ritardo da Cancellara e arriva anche Nibali al primo rilevamento dove paga 16'' da Wiggins girando quindi meglio dei suoi diretti rivali, Quintana e Contador.
Froome nel mentre arriva al terzo intertempo ribassando a 39'' il distacco da Cancellara guadagnando così su Sanchez e Van den Broeck - lo stesso ritardo lo ha Quintana al secondo intertempo, ma da Bradley Wiggins. Arriva al traguardo quindi Robert Kiserlovski che chiude 38esimo provvisorio a 2'33'' salutando le residue ambizioni di maglia gialla doppo il Mont Ventoux. Pesante anche il ritardo di Valverde a Chambery: 1'22' da Cancellara mentre sembra essere relativamente pesante anche quello di Alberto Contador che a Challes les Eaux perde già 40'' da Bradley Wiggins.
Arriva quindi al traguardo Rodriguez - malissimo lo spagnolo che chiude in 41'53'' a 2'56'' da Cancellara e, soprattutto, in 49esima posizione complessiva mentre Wiggins al terzo intertempo diventa, con 29'54'', il primo corridore a sfondare il muro dei 30'' rifilandone 16'' a Cancellara e mettendo una seria ipoteca sulla vittoria finale della cronometro.
Arriva anche Van Garderen - terzo provvisorio a 51'' ma sa bene che è una posizione che dovrà lasciare a fine tappa - Nibali intanto accusa da Wiggins 33'' al secondo rilevamento cronometrico mentre al terzo Quintana è già oltre il minuto dall'inglese - minuto (e 14) che prende di distacco Chris Froome all'arrivo - sesto per ora, con l'inglese che accusa una ventina di secondi da Van Garderen ma nulla è compromesso per la vittoria finale del Delfinato. Decisamente male anche Contador che arriva al terzo intertempo perdendo già 1'05'' da Wiggins mentre Valverde chiude 34'' a 2'09''.
Wiggins arriva quindi a La Motte Sevrolex tra gli applausi del pubblico presente facendo segnare 38'57'', scendendo sotto il muro dei 39 minuti e rifilando 23'' a Cancellara - le sorprese per l'inglese non sono però finite qua dato Nibali già perde più di 50'' al terzo intertempo e sia Quintana (1'21'') che Contador (1'24'') perdendo più di un minuto vengono superati in maniera abbastanza netta in classifica dal campione olimpico a cronometro. L'arrivo di Nibali - a 1'09'' - diventa quindi una formalità per Wiggins che può finalmente godersi una piccola vendetta di quanto successo a Saltara strappando dal messinese quella maglia gialla sfuggitagli tre settimane prima in un giro sfortunatissimo: tappa e maglia in casa Sky e due sole giornate di alta montagna tra Wiggins e la vittoria della corsa.
La Top 10 che ne esce è quindi completamente riscritta con Van Garderen che sale sul terzo gradino del podio, scalzando Quintana e Contador e con Van den Broeck e Sanchez che rientrano in gioco per la vittoria finale in favore di Valverde e Rodriguez