2a Tappa: Saint Florentin > Chalon-sur-Saone 212 km
24 ore dopo la vittoria di Marcel Kittel la carovana della Parigi Nizza riparte da Saint Florentin per un'altra tappa completamente pianeggiante che, probabilmente, darà luogo per gli sconfitti alla rivincita. Pronti via ed al km 0 è subito l'italiano Enrico Gasparotto a fuoriuscire dal gruppo, seguito subito da Belkov della Katusha, Larsonn della Iam Cycling, Gatto della Cannondale, Breschel della Tinkoff-Saxo, Diego Rosa della Androni Giocattoli, De Backer della Giant-Shimano.
La fuga non trova però il benestare della Lotto che si mette subito davanti con Bak, Monfort, Gallopin e Roelandts per chiudere sul tentativo, con esito positivo - non appena ripresi i primi fuggitivi, parte un'altro attacco.
E' l'esperto Fabian Wegmann a lanciarlo - gli si accodano Wesley e Michael Kreder della Wanty, Teklehaimanot e Russom della MTN Qhubeka, Elia Viviani della Cannondale e Nicola Ruffoni della Bardiani CSF.
La Lotto non ancora soddisfatta della composizione della fuga, si lancia all'inseguimento dei battistrada ponendo fine al secondo tentativo di fuga. Dopo attimi di surplace, parte il terzo tentativo, quello buono.
E' Fabio Sabatini a lanciare l'attacco buono di giornata, nel quale si inseriscono, Ruffoni della Bardiani, Navardauskas della Garmin, Felline della Trek, Van Hummel dell'Androni, De Kort della Giant e Breschel della Tinkoff Saxo. La Lotto scocciata dall'essere la sola a cercare di creare una fuga non troppo pericolosa si ferma, e il tentativo prende il largo.
Il gruppo se la prende comoda, con i soli Terpstra e Verona dell'Omega Pharma Quickstep a controllare la fuga. Il vantaggio dei fuggitivi al rifornimento di Avallon è di 8'02'' e non tende a scendere in prossimità del primo sprint piazzato a Saulieu, dov'è è Matti Breschel a passare per primo, seguito da Kenny Van Hummel e Navardauskas. Il distacco qui è di 11' e 23''. Dietro, nel totale disinteresse di molte squadre, è ancora la Lotto a prendere veemente il comando del gruppo con Bak, Gallopin, Roelandts e Monfort, aiutato da Steven Cummings della BMC e i due Omega che controllano da tempo il plotone.
Ad Arnay-Le-Duc, sede del secondo sprint in 27 km e mezzo il gruppo è riuscito a mangiare solo 3 minuti circa, infatti il cronometro segna 8' e 14''. Qui è Kenny Van Hummel a spuntarla, seguito da Sabatini e Felline.
La fuga va con un discreto accordo, mentre dietro la composizione delle prime posizioni resta tale, con solo 3 squadre di cui 2 in minima parte ad aiutare la Lotto. La Giant e la Cannondale, forti dell'uomo in fuga, si disinteressano della questione.
Il distacco dei fuggitivi scende, ma non in maniera catastrofica. A Chagny il distacco è di 6 minuti e 37 secondi - troppi da colmare per il gruppo: saranno i fuggitivi a giocarsi la vittoria di tappa.
Si arriva dunque agli ultimi 3 km, dietro finalmente la Omega inizia a formare il suo treno per tenere davanti Tom Boonen, la Lotto ancora li davanti con Henderson ultimo uomo per Greipel, la Giant-Shimano con il treno per Greipel, e molti velocisti che lottano per avere le ruote dei migliori mentre davanti inizia il classico rito di scatti e controscatti.
Navardauskas, timoroso che il distacco possa degenerare, piazza uno scatto secco subito seguito da Felline e Breschel. De Kort fa buco tra Breschel e Van Hummel e il tentativo dei 3 prende il largo. Cambi regolari tra i 3 fino ai -500, dove i 3 iniziano a studiarsi con Fabio Felline in prima posizione, alla sua ruota si piazza il furbo corridore danese della Tinkoff Breschel e Navardauskas a seguire. Si studiano per circa 300 metri, ma non appena vedono il rinvenire del gruppettino dei loro ex compagni di fuga è Fabio Felline a lanciare lo sprint, Breschel fuoriesce poco dopo dalla scia dell'italiano avendo una velocità maggiore, ma proprio negli ultimi 50 metri è Navardauskas a superare il danese e a vincere la seconda tappa della Parigi > Nizza.
13'' dopo arrivano i restanti fuggitivi regolati da Ruffoni, a seguire Sabatini Van Hummel e De Kort. Dopo 1' e 58'' arriva il gruppo con Bouhanni che vince lo sprint del gruppo, avanti Kittel e Greipel. Poi Rojas, Boasson Hagen, Modolo, Kristoff e Nizzolo. Gran colpo per il lituano Navardauskas, che oltre alla vittoria parziale porta a casa anche la maglia gialla di leader almeno fino alla tappa di domani, quando a Cours La Ville si scriverà la storia della Paris > Nice.