1a Tappa: Rotterdam > Anversa 195 Km
Si torna alle origini per la terza edizione della World Ports Classic, infatti si va da Rotterdam ad Anversa come nella prima edizione delal corsa dopo l'inversione del percorso avvenuta lo scorso anno. Pronti, via ed è subito Vorobyev della Katusha a lanciare il primo attacco della corsa cercando di evadere subito dal gruppo. Si accodano al russo della Katusha Le Bon della FDJ, Jarc della NetApp, Canola della Bardiani, DeClercq della Topsport Vlaanderen - Baloise e Minnard della Wanty.
Il gruppo non da il lascia passare per questi uomini, infatti è l'Astana a cercare di ricucire subito sugli uomini evasi al km 0 con Grivko e Lutsenko. Ripresi dopo qualche km, e dopo altri kilometri di attesa parte il tentativo buono al kilometro 10
E' Hondo della Trek a lanciare il tentativo, al quale si accoda subito Bak della Lotto, in seconda battuta Rowe della Sky, Ladagnous della FDJ, Lofkvist della IAM, Gasparotto dell'Astana, McEvoy della NetApp, Coledan della Bardiani e Jacobs della Wanty.
Il gruppo sembra subito prendere le giuste precauzioni per non far si che la fuga prenda troppo vantaggio e arrivi. La Omega piazza subito Terpstra e Trentin in controllo, aiutati da Dehaes e Ligthart della Lotto e Conti, Mori e Favilli della Lampre. I primi di corsa scorrono veloci senza grandi eventi da segnalare, si viaggia veloci verso lo sprint di Neeltje Jans piazzato al km 74,5.
Grande bagarre tra i fuggitivi, a spuntarla è Danilo Hondo, secondo posto per Gasparotto e terzo Lofkvist. Il gruppo transita con 4'20'' di ritardo dalla testa della corsa. Sullo stesso trend della prima parte di gara prosegue la corsa, senza grosse difficoltà per il momento. Il gruppo inizia ad accelerare l'andatura per iniziare a rosicchiare qualcosa al gruppo di testa e con parecchie squadre attente a non farsi sorprendere da eventuali ventagli, anche se oggi non sembrano esserci le condizioni per creare una frattura nel gruppo. Si arriva quindi nella fase calda della corsa, il ritardo al km 145 sarà sceso a 40'' quando c'è un piccolo incidente di percorso per il gruppo
Che incontra un passaggio livello chiuso, mentre i fuggitivi sono riusciti a passare quando questo era ancora aperto. Il vantaggio torna a salire a 1'34'' quando il gruppo riparte e qui è la Trek a prendere violentemente in mano la corsa con Busche e Sergent e che iniziano ad imprimere un'andatura altissima mettendo il gruppo in fila indiana. Sopravanzano anche gli IAM, e man mano che ci si avvicina al primo e unico tratto in pave presente oggi Hogerwaardweg a 3 stelle di difficoltà, un pò tutte le squadre cercano di guadagnare posizioni in gruppo ma è la Trek ad approciare il tratto in testa proseguendo con il suo forcing e dopo 500m di pavè è Roulston a subentrare ai 2 compagni di squadra per aumentare ancora di più il ritmo. Pavè fatale tra i grandi nomi per la vittoria di tappa, solo per Andrea Guardini che non riesce a seguire la forte andatura impressa dai Trek e si stacca assieme ad una ventina di corridori. Ormai dopo questo forte forcing che continua, i fuggitivi sono ormai a tiro ed hanno ormai soltanto 50'' di vantaggio e va via via scendendo. Però prima di essere ripresi i fuggitivi continuano a spingere a tutta per giocarsi tra loro anche il secondo sprint dove è ancora Danilo Hondo a imporsi, davanti a Lofkvist e Jacobs. Ormai il ricongiungimento è prossimo visto che i fuggitivi stessi hanno perso le speranze e si rialzano. Il gruppo viaggia spedito verso l'ormai più probabile sprint di gruppo ma..
A scombinare le carte in gruppo ci pensa Fabian Cancellara, che prova a finalizzare il lavoro fatto precedentemente dai suoi compagni di squadra e si lancia all'attacco.
E' subito l'Omega Pharma a guidare l'inseguimento piazzando in prima posizione il campione del mondo a cronometro Tony Martin a tutta, al quale si alternano anche i Lampre, i Cannondale e i Lotto. Cancellara riesce a guadagnare una quindicina di secondi, ma dopo 6/7 km il distacco inizia a scendere sotto le trainate del tedesco dell'Omega Quickstep, fino al cartello dei -10 dal traguardo dove Cancellara è ormai a vista del gruppo e il ricongiungimento sembra ormai prossimo. Sempre Martin a guidare il gruppo adesso con un ritmo più costante mentre i treni dei velocisti iniziano ad organizzarsi per l'ormai prossima volata finale proprio mentre Bennet della NetApp prova ad anticipare la volata ai -5 km dal traguardo riuscendo a guadagnare non più di 100 metri. Ai -2 Tony Martin si sposta ed è Steegmans adesso a scortare gli uomini Omega che lanceranno Mark Cavendish. In contrapposizione abbiamo il treno Lotto con Dehaes-Gallopin-Henderson-Roelandts-Greipel seguito come un ombra da Arnaud Demare, il treno Cannondale che cerca di scortare nelle migliori posizioni Viviani seguito dal treno Trek formato da Devolder Rast e Giacomo Nizzolo. Anche la FDJ scorta Bouhanni verso le posizioni migliori. Ultimo km con l'Omega sempre in testa, adesso è Renshaw in prima posizione fino ai -600 dove è Petacchi a lanciare il vero sprint con Boonen e Cavendish a ruota, Boonen sopravanza Petacchi mentre Viviani riesce a prendere la ruota di Cavendish con Nizzolo alle spalle di Viviani, parte Cavendish ai -200, Viviani dopo qualche metro esce alla ruota di Cavendish con Nizzolo a ruota riuscendo a sopravanzare il britannico dell'Omega. Dall'altra parte della carreggiata troviamo Greipel che sprinta con Demare a ruota ma Viviani sembra averne più di tutti e infatti è proprio lui a transitare per primo al traguardo alzando le braccia.
Al secondo posto si piazza Giacomo Nizzolo, terzo posto per Cavendish, Quarto Greipel, poi Demanre, Bouhanni, Pelucchi, Boasson Hagen e Boonen.