Paris > Tours 2015: Chartres > Tours 223 Km
C'è un nuovo campione del mondo in gruppo che vuole ancora vincere. A conclusione di una stagione che ha visto Froome vincere il Terzo Tour de France, Contador il Terzo Giro d'Italia e Vincenzo Nibali rompere il digiuno italiano nelle classiche monumento con una doppietta Liegi-Lombardia arriva, come accade dal 2012, la Parigi > Tours. L'ultima chiamata per i velocisti in 223 chilometri tornati forse più facili - ma non per questo meno pericolosi.
Molta la bagarre nei primi 20-30 chilometri - ne nasce una fuga che vede al suo interno Pirazzi, Pichot, Saramontis, Bauhaus, Kadri, Montaguti, Kolar e Malaguti - dietro sono Haga della Giant, due Orica ed il Team Sky a controllare in blocco la fuga.
I fuggitivi arrivano ad avere 4 minuti al primo rifornimento, 3 a Blois dove la Sky accelera e per la BMC subentrano Zabel e Quinziato. 1'30'' ad Amboise con fuga ripresa e Tinkoff che si porta davanti insieme ad Oss e Burghardt. C'è bagarre per prendere davanti la prima Cote di giornata - si portano davanti anche Trek e Orica. Volano spallate, una di troppo, e arriva l'inevitabile caduta proprio all'imbocco della Cote de l'Epan
Costretto al ritiro André Greipel nelle retrovie, rimangono attardati anche Bouhanni e Nizzolo tra gli altri - davanti Bakelants riesce ad allungare con Barguil, Nordhaug, Chavanel, Albasini e Felline. Dietro un gruppetto di 30 corridori tra cui Sagan, Viviani, Kirienka, Colbrelli, Van Avermet, Gilbert, Gerrans, Paolini, Degenkolb, Sanchez Gil, Mezgec e Van Poppel. 10'' per questi in cima mentre dietro il primo gruppo inseguitore ad uscire dalla caduta è il gruppo di Guardini e Bouhanni dato a 45''. 8 i secondi di vantaggio per i primi sul gruppo sotto l'Epan - davanti c'è scarsa collaborazione con Albasini e Nordhaug che non danno cambi. Parte subito appena inizia la salita, Philippe Gilbert.
Lo scatto del belga è violentissimo e nessuno riesce a stargli dietro dal gruppo anche grazie a Van Avermet che fa da tappo e a Tinkoff-Giant che tengono comunque alto il ritmo per portare in volata i propri capitani. Gilbert rientra sui primi e li stacca portandosi dietro Albasini che rimane a ruota in cima all'Epan - ad una decina di metri dietro ci sono Bakelants e Nordhaug - 11'' per il gruppo.
Non c'è però collaborazione da parte di Albasini e Nordhaug con Gilbert che prova a sacrificarsi scattando a ripetizione in faccia all'australiano - viene quindi aspettato Balekants che collabora prima che i due decidano di mollare favorendo il rientro del gruppo a causa della passività di Nordhaug e Albasini.
Si arriva quindi all'inevitabile volata? Non è dello stesso parere Julien Simon che prova l'anticipo sotto la Flame Rouge, mentre la corsa entra in Avenue de Grammont
Il tentativo è però inutile poiché, nonostante la penuria di uomini, i treni di Sky e Giant sono ben lanciati. Prova ad anticipare Van Poppel, preso un po' impreparato Degenkolb che non riesce a chiudere sul corridore della Trek, Viviani lancia a sua volta la volata con Sagan che esce dalla ruota del veronese saltando anche Van Poppel a doppia velocità e portando a casa la sua seconda Parigi > Tours, la prima in maglia di campione del mondo.
Secondo posto per Van Poppel, terzo per Viviani, quarto per Degenkolb - si chiude quindi con la Tinkoff protagonista l'ultima classica della stagione.