5a tappa: Macerata > Ascoli Piceno 255.4 km
Inviato: 29/05/2016, 18:57
5a tappa: Macerata > Ascoli Piceno 255.4 km
Planimetria
Altimetria
Ultimi km
Alla quinta tappa arriva una delle frazioni più dure di tutto il Giro, fatto abbastanza inusuale essendo solo nelle Marche, ma la tappa che da Macerata porta ad Ascoli Piceno non ha niente da invidiare a molte cavalcate alpine del recente passato, presentando inoltre come variabile di non poco conto lo sterrato. I corridori avranno almeno 35 chilometri di falsopiano per acclimatarsi con la giornata, prima di iniziare da subito una delle salite più impegnative della tappa. se non la più dura. Si scala infatti il Sassotetto, protagonista in passato alla Tirreno-Adriatico. In questo caso, sarà la salita di apertura di una tappa monstre, e non è detto che la selezione non possa iniziare sin da qui, lungo i 12,2 chilometri al 7,5%. Si scollina al chilometro 51, e in fondo alla discesa sarà posizionato il primo traguardo volante della giornata, a San Lorenzo al Lago (km 66). Quest'ultimo precede l'inizio della seconda scalata di giornata, il Valico di Cupi. La salita, in realtà, in molti punti assomiglia molto più ad un falsopiano che ad una salita vera, presentando anche un breve tratto in contropendenza. Allo scollinamento non seguirà discesa, ma un tratto in falsopiano che culmina con uno strappetto molto breve, al termine del quale si inizierà una breve discesa che conduce in località Castelfantellino di Ussita. Qui si approccerà la terza salita di giornata, quella di Frontignano (6,2 km al 6,9%), salita che presenta un settore centrale abbastanza impegnativo ma che non ha punti di clamorosa difficoltà. Ben più impegnativa sarà la salita di Passo di Gualdo (9,5 km al 7,8%), tetto di giornata coi suoi 1487 metri di altitudine. La salita nella prima parte toglie letteralmente il fiato: pendenze non più basse del 9% e mai oltre il 14%. Probabilmente la selezione verrà anche da sé, su queste rampe, pur non ancora particolarmente feroce. Verso la cima le pendenze si addolciscono, pur rimanendo abbastanza interessanti. Dopo lo scollinamento al chilometro 116 (dove mancheranno ancora oltre 140 chilometri al traguardo), non ci sarà discesa ma un tratto in altopiano che porta alla scalata della facile Forca di Presta (4,6 km al 4,7%), probabilmente la salita più facile di oggi ma che inserita nel complesso provvederà a far accumulare nelle gambe dei corridori quel tanto di acido lattico che potrebbe risultare decisivo alla fine. Tra l'altro nel tratto finale della salita le pendenze andranno a raggiungere il 10%. Seguirà a questa scalata la fase più tranquilla della corsa, una ventina di chilometri scarsi di discesa digradante che conducono al rifornimento fisso di Acquasanta Terme. Il rifornimento è piazzato ai piedi della quinta ascesa di giornata, il Valico di San Martino (10,6 km al 4,8%), salita nel complesso molto regolare e mai con pendenze particolarmente alte. Lo scollinamento è posto al chilometro 164, e sarà stata l'ultima salita in asfalto. Superata infatti la discesa dal Valico e l'ultimo traguardo volante a Valle Castellana (km 177) i corridori approcceranno la prima salita sterrata della corsa, quella di San Gregorio (6,5 km al 7,3%), non durissima ma completamente su strada sterrata. Dalla cima al chilometro 188 mancheranno ancora 67 chilometri e tre salite molto impegnative. Superata la discesa da San Gregorio e un breve tratto di pianura, i corridori inizieranno il primo dei due muri presenti nella parte finale di tappa, quello di Sala (3,9 km al 9,4%), anch'esso completamente sterrato. Questo è il punto dove la corsa potrebbe realmente esplodere, facendo uscir fuori i valori di fondo dei corridori necessari alla vittoria di una corsa di tre settimane. In cima sarà presente un falsopiano stile Redoute, ed è proprio lì che il duro sforzo impiegato per arrampicarsi sulle rampe del muro potrebbe essere pagato carissimo da qualcuno che non si trovasse immediatamente pronto a replicare al cambio di ritmo. In ogni caso, prima dell'imbocco del secondo muro, mancheranno circa 15 chilometri, ma è anche vero che chi dovesse trovarsi da solo rischia di pagare un bello scotto al traguardo. Il secondo muro, dicevamo, ovvero il muro di Mozzano. E' il più impegnativo dei due (3,2 km all'11%), e probabilmente opererà una selezione quasi decisiva tra i corridori rimasti in gruppo. Selezione che potrebbe diventare ancor più feroce sull'ultima salita di giornata, il Valico di Castel Trosino, che consta di ben 10,4 km al 6,9%, di cui 6,6 in sterrato. Sarà l'ultima fatica di una tappa pazzesca, che terminerà in fondo alla discesa dal Valico, ad Ascoli Piceno. E' più che probabile che chi vincerà qui avrà grandi chances di aggiudicarsi il Giro, ma la strada verso Milano sarà ancora molto lunga
TRAGUARDI VOLANTI: San Lorenzo al Lago (671 m, Km 66.6), Valle Castellana (643 m, Km 177.0).
GPM: Sassotetto (2a Categoria, 1438 m, 12.2 Km al 7.5%, Km 51.3), Valico di Cupi (4a Categoria, 972 m, 8.4 Km al 3.8%, Km 75.5), Frontignano (3a Categoria, 1195 m, 6.2 Km al 6.9%, Km 99.0), Passo di Gualdo (2a Categoria, 1487 m, 9.5 Km al 7.8%, Km 115.8), Forca di Presta (4a Categoria, 1525 m, 4.6 Km al 4.7%, Km 128.2), Valico di San Martino (3a Categoria, 934 m, 10.6 Km al 4.8%, Km 164.8), San Gregorio (3a Categoria, 990 m, 6.5 Km al 7.3%, Km 188.2), Muro di Sala (3a Categoria, 663 m, 3.9 Km al 9.4%, Km 206.4), Muro di Mozzano (2a Categoria, 546 m, 3.2 Km al 11.0%, Km 225.9), Valico di Castel Trosino (2a Categoria, 892 m, 10.4 Km al 6.9%, Km 244.0)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Acquasanta Terme (381 m, Km 151.8)
SETTORI DI STERRATO: 1. San Gregorio (++, 6600 m, Km 188.2), 2. Sala (+++, 7000 m, Km 209.6), 3. Mozzano (++++, 3000 m, Km 225.9), 4. Castel Trosino (+++, 6600 m, Km 244.6)
http://eseifrancesi.altervista.org/maps ... ckid=39209
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Alla quinta tappa arriva una delle frazioni più dure di tutto il Giro, fatto abbastanza inusuale essendo solo nelle Marche, ma la tappa che da Macerata porta ad Ascoli Piceno non ha niente da invidiare a molte cavalcate alpine del recente passato, presentando inoltre come variabile di non poco conto lo sterrato. I corridori avranno almeno 35 chilometri di falsopiano per acclimatarsi con la giornata, prima di iniziare da subito una delle salite più impegnative della tappa. se non la più dura. Si scala infatti il Sassotetto, protagonista in passato alla Tirreno-Adriatico. In questo caso, sarà la salita di apertura di una tappa monstre, e non è detto che la selezione non possa iniziare sin da qui, lungo i 12,2 chilometri al 7,5%. Si scollina al chilometro 51, e in fondo alla discesa sarà posizionato il primo traguardo volante della giornata, a San Lorenzo al Lago (km 66). Quest'ultimo precede l'inizio della seconda scalata di giornata, il Valico di Cupi. La salita, in realtà, in molti punti assomiglia molto più ad un falsopiano che ad una salita vera, presentando anche un breve tratto in contropendenza. Allo scollinamento non seguirà discesa, ma un tratto in falsopiano che culmina con uno strappetto molto breve, al termine del quale si inizierà una breve discesa che conduce in località Castelfantellino di Ussita. Qui si approccerà la terza salita di giornata, quella di Frontignano (6,2 km al 6,9%), salita che presenta un settore centrale abbastanza impegnativo ma che non ha punti di clamorosa difficoltà. Ben più impegnativa sarà la salita di Passo di Gualdo (9,5 km al 7,8%), tetto di giornata coi suoi 1487 metri di altitudine. La salita nella prima parte toglie letteralmente il fiato: pendenze non più basse del 9% e mai oltre il 14%. Probabilmente la selezione verrà anche da sé, su queste rampe, pur non ancora particolarmente feroce. Verso la cima le pendenze si addolciscono, pur rimanendo abbastanza interessanti. Dopo lo scollinamento al chilometro 116 (dove mancheranno ancora oltre 140 chilometri al traguardo), non ci sarà discesa ma un tratto in altopiano che porta alla scalata della facile Forca di Presta (4,6 km al 4,7%), probabilmente la salita più facile di oggi ma che inserita nel complesso provvederà a far accumulare nelle gambe dei corridori quel tanto di acido lattico che potrebbe risultare decisivo alla fine. Tra l'altro nel tratto finale della salita le pendenze andranno a raggiungere il 10%. Seguirà a questa scalata la fase più tranquilla della corsa, una ventina di chilometri scarsi di discesa digradante che conducono al rifornimento fisso di Acquasanta Terme. Il rifornimento è piazzato ai piedi della quinta ascesa di giornata, il Valico di San Martino (10,6 km al 4,8%), salita nel complesso molto regolare e mai con pendenze particolarmente alte. Lo scollinamento è posto al chilometro 164, e sarà stata l'ultima salita in asfalto. Superata infatti la discesa dal Valico e l'ultimo traguardo volante a Valle Castellana (km 177) i corridori approcceranno la prima salita sterrata della corsa, quella di San Gregorio (6,5 km al 7,3%), non durissima ma completamente su strada sterrata. Dalla cima al chilometro 188 mancheranno ancora 67 chilometri e tre salite molto impegnative. Superata la discesa da San Gregorio e un breve tratto di pianura, i corridori inizieranno il primo dei due muri presenti nella parte finale di tappa, quello di Sala (3,9 km al 9,4%), anch'esso completamente sterrato. Questo è il punto dove la corsa potrebbe realmente esplodere, facendo uscir fuori i valori di fondo dei corridori necessari alla vittoria di una corsa di tre settimane. In cima sarà presente un falsopiano stile Redoute, ed è proprio lì che il duro sforzo impiegato per arrampicarsi sulle rampe del muro potrebbe essere pagato carissimo da qualcuno che non si trovasse immediatamente pronto a replicare al cambio di ritmo. In ogni caso, prima dell'imbocco del secondo muro, mancheranno circa 15 chilometri, ma è anche vero che chi dovesse trovarsi da solo rischia di pagare un bello scotto al traguardo. Il secondo muro, dicevamo, ovvero il muro di Mozzano. E' il più impegnativo dei due (3,2 km all'11%), e probabilmente opererà una selezione quasi decisiva tra i corridori rimasti in gruppo. Selezione che potrebbe diventare ancor più feroce sull'ultima salita di giornata, il Valico di Castel Trosino, che consta di ben 10,4 km al 6,9%, di cui 6,6 in sterrato. Sarà l'ultima fatica di una tappa pazzesca, che terminerà in fondo alla discesa dal Valico, ad Ascoli Piceno. E' più che probabile che chi vincerà qui avrà grandi chances di aggiudicarsi il Giro, ma la strada verso Milano sarà ancora molto lunga
TRAGUARDI VOLANTI: San Lorenzo al Lago (671 m, Km 66.6), Valle Castellana (643 m, Km 177.0).
GPM: Sassotetto (2a Categoria, 1438 m, 12.2 Km al 7.5%, Km 51.3), Valico di Cupi (4a Categoria, 972 m, 8.4 Km al 3.8%, Km 75.5), Frontignano (3a Categoria, 1195 m, 6.2 Km al 6.9%, Km 99.0), Passo di Gualdo (2a Categoria, 1487 m, 9.5 Km al 7.8%, Km 115.8), Forca di Presta (4a Categoria, 1525 m, 4.6 Km al 4.7%, Km 128.2), Valico di San Martino (3a Categoria, 934 m, 10.6 Km al 4.8%, Km 164.8), San Gregorio (3a Categoria, 990 m, 6.5 Km al 7.3%, Km 188.2), Muro di Sala (3a Categoria, 663 m, 3.9 Km al 9.4%, Km 206.4), Muro di Mozzano (2a Categoria, 546 m, 3.2 Km al 11.0%, Km 225.9), Valico di Castel Trosino (2a Categoria, 892 m, 10.4 Km al 6.9%, Km 244.0)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Acquasanta Terme (381 m, Km 151.8)
SETTORI DI STERRATO: 1. San Gregorio (++, 6600 m, Km 188.2), 2. Sala (+++, 7000 m, Km 209.6), 3. Mozzano (++++, 3000 m, Km 225.9), 4. Castel Trosino (+++, 6600 m, Km 244.6)
http://eseifrancesi.altervista.org/maps ... ckid=39209