6a Tappa: Serres > Ceuse 2000 196.5 Km
Inviato: 14/03/2016, 20:58
6a Tappa: Serres > Ceuse 2000 196.5 Km
Planimetria
Altimetria
Ultimi Km
E' la tappa regina della Parigi-Nizza. 8 GPM, ben 4 salite di prima categoria e ben pochi chilometri di pianura, per una tappa che promette scintille. Pochi chilometri dopo la partenza da Serres, i corridori inizieranno già a salire verso quello che può essere considerato come l'antipasto di giornata, il Col de Faye (4,8 km al 3,8%), la salita più facile di giornata.Dopo lo scollinamento e la successiva discesa, i corridori affronteranno l'unico vero tratto di pianura, una buona quarantina di chilometri per risalire lungo il corso della Durance, e nel corso dei quali sarà affrontato anche il primo traguardo volante di giornata, posizionato al chilometro 39 a Tallard. Da qui, circa 20 chilometri condurranno i corridori all'imbocco del Col Saint-Jean, salita lunghissima (ben 22 chilometri), ma con una misera pendenza media del 3%, con pochi tratti nel corso di tutta la salita che supereranno il 4%, tra cui la rampa iniziale al 7%. Questa lunghissima salita avrà però il compito di aprire la serie di salite che accompagnerà i corridori da qui al traguardo. Infatti, a fine discesa, i corridori imboccheranno immediatamente la dura salita al Col de Pontis (5,3 km al 9,3%). La salita non fa respirare un attimo: mai sotto l'8% le pendenze, con ampi tratti che superano anche il 13%. La successiva discesa porterà i corridori a Savines-Le-Lac, dove i corridori troveranno un quantomai utile rifornimento, utile per tirare il fiato in vista dell'accoppiata di salite che li attenderà. Si parte col Puy de Saint-Apollinaire (7,1 km al 6,9%), salita divisa in due parti: una mediamente impegnativa, l'altra asfissiante, costantemente sopra il 9%. Scollinamento a quota 1271, discesa non particolarmente tecnica e infine falsopiano, quindi si risale, ancora una volta, e sarà la quinta. Col de Moissiere, probabilmente la salita più dura di oggi (9,5 km al 7,5%), di certo quella con le pendenze più alte (si arriverà sino al 15% di pendenza, merce rara in Francia). La salita è comunque molto regolare, ma due tratti in particolare, all'inizio e a metà salita, presentano pendenze molto alte, e probabilmente sarà qui che potrebbe esplodere la corsa, anche se in cima mancheranno ancora 55 km, tutti ripartiti tra salite e discese. Le due salite successive, però, sono le più facili dei 100 chilometri finali di tappa, ma arrivando con un dislivello già considerevole scalato, potrebbe accadere di tutto. Al termine della discesa dal Col de Moissere inizia la sesta salita di giornata, la Cote de Jaussauds (5,5 km al 6,3%), salita piuttosto regolare ma con un bel tratto centrale piuttosto ripido (si parla di un chilometro circa al 9,6%). Si scollinerà a quota 1141 metri, e si inizierà una discesa piuttosto tecnica che porta i corridori a Gap, sede del secondo ed ultimo traguardo volante (km 174). Usciti da Gap, si imbocca immediatamente il Col de Correo, penultima salita di giornata (9,6 km al 4,6%). E' probabile però che quest'ascesa non lasci particolari segni nell'economia della corsa, e che quindi tutto sia rimandato alla dura ascesa finale, verso la stazione sciistica di Ceuse 2000 (7,7 km al 7,7%). Nei primi 5 chilometri l'ascesa produrrà probabilmente la selezione determinante: è qui infatti che si riscontrano le pendenze maggiori, con molti tratti al 10% ed oltre. Il tratto più duro inizia ai -5 dall'arrivo, con due chilometri durissimi al 9,6%, al termine dei quali, probabilmente, vedremo già i corridori abbastanza frazionati. Il tratto finale della salita tende invece a ridurre le pendenze, pur rimanendo sempre intorno al 6-7%. In sostanza, una tappa che per dislivello e lunghezza (comunque vicina ai 200 km) vedrà i corridori di fondo esaltarsi in queste condizioni, e i distacchi potranno essere decisamente poco contenuti. Una tappa che lascerà un segno probabilmente indelebile sulla classifica della Parigi-Nizza 2016, ma occhio a dare per scontati gli ultimi due giorni.
TRAGUARDI VOLANTI: Tallard (606 m, Km 39.2), Gap (741 m, Km 173.6).
GPM: Col de Faye (3° Categoria, 916 m, 4.8 Km al 3.8%, Km 13.7), Col Saint-Jean (3° Categoria, 1336 m, 22.0 Km al 3.0%, Km 78.3), Col de Pontis (1° Categoria, 1286 m, 5.3 Km al 9.3%, Km 99.4), Puy de Saint-Apollinaire (1° Categoria, 1271 m, 7.1 Km al 6.9%, Km 116.7), Col de Moissiere (1° Categoria, 1564 m, 9.5 Km al 7.5%, Km 141.3), Cote de Jaussauds (2° Categoria, 1141 m, 5.5 Km al 6.3%, Km 165.9), Col de Correo (2° Categoria, 1175 m, 9.5 Km al 4.6%, Km 183.3), Ceuse 2000 (1° Categoria, 1519 m, 7.7 Km al 7.7%, Arrivo).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Savines-Le-Lac (788 m, Km 108.4).
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Ultimi Km
E' la tappa regina della Parigi-Nizza. 8 GPM, ben 4 salite di prima categoria e ben pochi chilometri di pianura, per una tappa che promette scintille. Pochi chilometri dopo la partenza da Serres, i corridori inizieranno già a salire verso quello che può essere considerato come l'antipasto di giornata, il Col de Faye (4,8 km al 3,8%), la salita più facile di giornata.Dopo lo scollinamento e la successiva discesa, i corridori affronteranno l'unico vero tratto di pianura, una buona quarantina di chilometri per risalire lungo il corso della Durance, e nel corso dei quali sarà affrontato anche il primo traguardo volante di giornata, posizionato al chilometro 39 a Tallard. Da qui, circa 20 chilometri condurranno i corridori all'imbocco del Col Saint-Jean, salita lunghissima (ben 22 chilometri), ma con una misera pendenza media del 3%, con pochi tratti nel corso di tutta la salita che supereranno il 4%, tra cui la rampa iniziale al 7%. Questa lunghissima salita avrà però il compito di aprire la serie di salite che accompagnerà i corridori da qui al traguardo. Infatti, a fine discesa, i corridori imboccheranno immediatamente la dura salita al Col de Pontis (5,3 km al 9,3%). La salita non fa respirare un attimo: mai sotto l'8% le pendenze, con ampi tratti che superano anche il 13%. La successiva discesa porterà i corridori a Savines-Le-Lac, dove i corridori troveranno un quantomai utile rifornimento, utile per tirare il fiato in vista dell'accoppiata di salite che li attenderà. Si parte col Puy de Saint-Apollinaire (7,1 km al 6,9%), salita divisa in due parti: una mediamente impegnativa, l'altra asfissiante, costantemente sopra il 9%. Scollinamento a quota 1271, discesa non particolarmente tecnica e infine falsopiano, quindi si risale, ancora una volta, e sarà la quinta. Col de Moissiere, probabilmente la salita più dura di oggi (9,5 km al 7,5%), di certo quella con le pendenze più alte (si arriverà sino al 15% di pendenza, merce rara in Francia). La salita è comunque molto regolare, ma due tratti in particolare, all'inizio e a metà salita, presentano pendenze molto alte, e probabilmente sarà qui che potrebbe esplodere la corsa, anche se in cima mancheranno ancora 55 km, tutti ripartiti tra salite e discese. Le due salite successive, però, sono le più facili dei 100 chilometri finali di tappa, ma arrivando con un dislivello già considerevole scalato, potrebbe accadere di tutto. Al termine della discesa dal Col de Moissere inizia la sesta salita di giornata, la Cote de Jaussauds (5,5 km al 6,3%), salita piuttosto regolare ma con un bel tratto centrale piuttosto ripido (si parla di un chilometro circa al 9,6%). Si scollinerà a quota 1141 metri, e si inizierà una discesa piuttosto tecnica che porta i corridori a Gap, sede del secondo ed ultimo traguardo volante (km 174). Usciti da Gap, si imbocca immediatamente il Col de Correo, penultima salita di giornata (9,6 km al 4,6%). E' probabile però che quest'ascesa non lasci particolari segni nell'economia della corsa, e che quindi tutto sia rimandato alla dura ascesa finale, verso la stazione sciistica di Ceuse 2000 (7,7 km al 7,7%). Nei primi 5 chilometri l'ascesa produrrà probabilmente la selezione determinante: è qui infatti che si riscontrano le pendenze maggiori, con molti tratti al 10% ed oltre. Il tratto più duro inizia ai -5 dall'arrivo, con due chilometri durissimi al 9,6%, al termine dei quali, probabilmente, vedremo già i corridori abbastanza frazionati. Il tratto finale della salita tende invece a ridurre le pendenze, pur rimanendo sempre intorno al 6-7%. In sostanza, una tappa che per dislivello e lunghezza (comunque vicina ai 200 km) vedrà i corridori di fondo esaltarsi in queste condizioni, e i distacchi potranno essere decisamente poco contenuti. Una tappa che lascerà un segno probabilmente indelebile sulla classifica della Parigi-Nizza 2016, ma occhio a dare per scontati gli ultimi due giorni.
TRAGUARDI VOLANTI: Tallard (606 m, Km 39.2), Gap (741 m, Km 173.6).
GPM: Col de Faye (3° Categoria, 916 m, 4.8 Km al 3.8%, Km 13.7), Col Saint-Jean (3° Categoria, 1336 m, 22.0 Km al 3.0%, Km 78.3), Col de Pontis (1° Categoria, 1286 m, 5.3 Km al 9.3%, Km 99.4), Puy de Saint-Apollinaire (1° Categoria, 1271 m, 7.1 Km al 6.9%, Km 116.7), Col de Moissiere (1° Categoria, 1564 m, 9.5 Km al 7.5%, Km 141.3), Cote de Jaussauds (2° Categoria, 1141 m, 5.5 Km al 6.3%, Km 165.9), Col de Correo (2° Categoria, 1175 m, 9.5 Km al 4.6%, Km 183.3), Ceuse 2000 (1° Categoria, 1519 m, 7.7 Km al 7.7%, Arrivo).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Savines-Le-Lac (788 m, Km 108.4).