1a tappa: Ajaccio > Porto Vecchio 172,5 km
Inviato: 05/07/2011, 13:49
Anteprima 1a tappa: Ajaccio > Porto Vecchio 172,5 km
Sarà come da tradizione per velocisti la prima tappa in linea del Tour de France, ma, rispetto al passato più o meno recente, le squadre degli sprinter dovranno faticare ben di più per garantire ai propri portacolori la chance di giocarsi il prestigioso traguardo parziale; non soltanto, ma anche il finale potrebbe riservare sorprese, in virtù di un ultimo chilometro tutt'altro che banale.
Lasciata Place de Gaulle in Ajaccio, i corridori si addentreranno nell'entroterra corso, fino a scalare, dopo 17 km scarsi, la prima côte della corsa, quella di Saint-Pierre-de-Cardo, 2100 metri di ascesa al 5,1% di pendenza media. Ben più ostica la seconda asperità, il Col d'Aja Bastiano, ascesa di 2a categoria che sarà valicata 20 km circa più avanti, con i suoi 9,6 km al 5,1%. Una fase di relativa calma - lungo la quale, al chilometro 84,3, i corridori troveranno il primo sprint intermedio della Grande Boucle, che sarà da quest'anno unico e assegnerà 20 punti per la classifica della maglia verde, a Propriano - precederà quindi la scalata alla Côte de Sartène, 5 km e 100 metri di scalata al 5,1% di media, che segnerà l'avvio di una fase caratterizzata più da saliscendi che da reali salite. Fra questi, il più marcato, nonché l'unico contrassegnato da un GPM, sarà quello della Côte de Mont Corbo, 2600 metri di ascesa al 4,4% di pendenza media. La vetta sarà posta a poco meno di 32 km dalla conclusione, e da lì in poi il tracciato si farà piuttosto agevole, perlomeno fino ai 650 metri finali. Questi ultimi saranno però caratterizzati da una pendenza costante intorno al 5%, che non dovrebbe scongiurare la volata di gruppo, ma potrebbe rendere estremamente atipica e per nulla scontata la conclusione della frazione. Spazio dunque a possibili sorprese, che potrebbero anche arrivare da atleti non necessariamente noti al grande pubblico come pure ruote veloci.
GPM: Côte de Saint-Pierre-de-Cardo (4a categoria, 148 m, 2,1 km al 5,1%, km 16,7); Col d’Aja di Bastiano (2a categoria, 513 m, 9,6 km al 5,1%, km 37,8); Côte de Sartène (3a categoria, 312 m, 5,1 km al 5,1%, km 97,2); Côte de Mont Corbo (4a categoria, 131 m, 2,6 km al 4,4%, km 140,8)
TRAGUARDO VOLANTE: Propriano (km 84,3)
DIPARTIMENTI: Corse du Sud (km 0-arrivo)
Marino: Quand'anche dovesse giungermi malvagia novella intorno a qualche personalissimo aspetto a me vicino, non v'è alcunché su questo globo terracqueo che possa ledere la beatitudine nella quale il mio spirto guerrier, per citare l'Alfieri, trovasi nel momento corrente, se mi è concessa la velina virgiliana.
Sgarbozza: Ghe gossa?
Marino: Buongiorno a tutti, ed è un buon giorno davvero.
Sgarbozza: Becché inizia il vero Durre de Franz?
Marino: No, perché stanotte Cassani non dormiva nella stanza di fianco, e ho potuto dormire, invece di passare la notte a ridere sentendo "gonf... gonf..." quando russava.
Sgarbozza: E gome hai vatto a varlo sloggiare?
Marino: Gli ho fatto capire che tirava una brutta aria *ammicca*
Sgarbozza: Non l'ho gabida.
Marino: Strano, non succede mai *ammicca di nuovo*
Regia: Marino, smettila di ammiccare. Il grande presentatore non ammicca mai.
Marino: E il grande regista non si ritrova a 85 anni per gamba a coordinare le dirette del Giro d'Italia, peraltro con la stessa perizia con cui Felipe Massa tratta una macchina di F1. E soprattutto, un grande regista porrebbe il veto sulle ricognizioni di Davide Cassani, che invece ci apprestiamo a sorbirci. Vai Davide, narcotizzaci tutti!
*Video*
Cassani: Centosettantadue chilometghi e mezzo da Ajaccio a Pogto Vecchio: è la pghima tappa del Tug de Fgans 2011. La pghima pagte è molto negvosa, con un g-gan pghemio della montagna di seconda categoghia dopo tghentotto chilometghi, il Col d'Aja di Bastiano. Dopo la discesa il pegcogso pghesentegà molti saliscendi, ma nulla che appaia in g-gado di metteghe in c-ghisi i velocisti. Sembga una volata scontata, ma attenzione pegché gli ultimi 650 metghi sono all'insù, con una pendenza del cinque pegcento cigca.
*Parte "Chi vuol essere milionario"*
Marino: Ma che cazzo è 'sta roba? Chi minchia ha scelto la musica, Claudio Cecchetto?
Regia: ...
Marino: Oh merda, ma io dicevo per dire...
Regia: Marino, lascia parlare Cassani.
Marino: Eh sì, a casa si staranno strappando i capelli.
Cassani: Anf... siamo... anf... a 100 metghi dal... anf... tgaguagdo... qui... anf... potghebbe uscig-ne una volata anomala... vi gagantisco che qui non si ghiesce a sviluppaghe velocità...
*Cassani viene superato da un tizio in carrozzina che si sta accendendo una sigaretta*
Cassani: Qui potghebbego tgagghe vantaggio... anf... dal finale... cogghidoghi come Usciov e Fgheighe. Staghemo a vedeghe.
*In studio*
Marino: Grazie Davide. E per dimostrare che non importa quanto si scende in basso, perché si può sempre iniziare a scavare: Gigi Sgarbozza, vai coi pronostici.
Sgarbozza: Sì Barino, oggi volada adibiga, adatta ai finisserre velosci con spunto sulle montagne in pavè nelle gronosguadre. Berciò non bosso ghe indigare il mio favorido...
Marino: Gigi, non dirlo.
Sgarbozza: ... in Damiano Gunego.
Marino: L'ha detto.
Sgarbozza: Oggi il vuoriglasse di Gerro Veronesse gonguisderà anghe la magliaggialla.
Marino: Ok, adesso che hai fatto la gag può venire ai pronostici seri.
Sgarbozza: La lotta ber il zegondo bosto è risdretta a Gabbendi, Farra, Ugiov, Vreire, Betacchi, Veiù, Roas, Gibbè, Graibel...
Marino: Gigi, se era per sentirmi dire tutta la start list, me la leggevo da solo.
Sgarbozza: No, Barino, ho guassi vinido: mi mangano solo Guarnieri, Saga e Vastenberghe.
Marino: Chi, scusa?
Sgarbozza: Vastenberghe.
Marino: Di nome?
Sgarbozza: Adesso mi vai una domanda diffigile...
Marino: Sarebbe Rik Van Steenbergen?
Sgarbozza: Ah sì, ecco, Ricche.
Marino: Gigi, Van Steenbergen si è ritirato da 45 anni ed è morto da 8.
Sgarbozza: Oh gazzo...
Marino: Va beh, Gigi, non è la prima volta che sbagli un pronostico. E comunque era sempre più sensato di Cunego.
Sgarbozza: No, è ghe avevo scommesso dei soldi su ddi lui...
Marino: Sventurati di tutto il mondo, riprendetevi: come vedete c'è chi sta peggio di voi. E a riprova di ciò, diamo subito la linea a chi non è sventurato, ma rende tale qualsiasi cuoco si trovi accidentalmente nel raggio di 55 km: Ano Bulbarally, insieme a Davide Cassani.
Sarà come da tradizione per velocisti la prima tappa in linea del Tour de France, ma, rispetto al passato più o meno recente, le squadre degli sprinter dovranno faticare ben di più per garantire ai propri portacolori la chance di giocarsi il prestigioso traguardo parziale; non soltanto, ma anche il finale potrebbe riservare sorprese, in virtù di un ultimo chilometro tutt'altro che banale.
Lasciata Place de Gaulle in Ajaccio, i corridori si addentreranno nell'entroterra corso, fino a scalare, dopo 17 km scarsi, la prima côte della corsa, quella di Saint-Pierre-de-Cardo, 2100 metri di ascesa al 5,1% di pendenza media. Ben più ostica la seconda asperità, il Col d'Aja Bastiano, ascesa di 2a categoria che sarà valicata 20 km circa più avanti, con i suoi 9,6 km al 5,1%. Una fase di relativa calma - lungo la quale, al chilometro 84,3, i corridori troveranno il primo sprint intermedio della Grande Boucle, che sarà da quest'anno unico e assegnerà 20 punti per la classifica della maglia verde, a Propriano - precederà quindi la scalata alla Côte de Sartène, 5 km e 100 metri di scalata al 5,1% di media, che segnerà l'avvio di una fase caratterizzata più da saliscendi che da reali salite. Fra questi, il più marcato, nonché l'unico contrassegnato da un GPM, sarà quello della Côte de Mont Corbo, 2600 metri di ascesa al 4,4% di pendenza media. La vetta sarà posta a poco meno di 32 km dalla conclusione, e da lì in poi il tracciato si farà piuttosto agevole, perlomeno fino ai 650 metri finali. Questi ultimi saranno però caratterizzati da una pendenza costante intorno al 5%, che non dovrebbe scongiurare la volata di gruppo, ma potrebbe rendere estremamente atipica e per nulla scontata la conclusione della frazione. Spazio dunque a possibili sorprese, che potrebbero anche arrivare da atleti non necessariamente noti al grande pubblico come pure ruote veloci.
GPM: Côte de Saint-Pierre-de-Cardo (4a categoria, 148 m, 2,1 km al 5,1%, km 16,7); Col d’Aja di Bastiano (2a categoria, 513 m, 9,6 km al 5,1%, km 37,8); Côte de Sartène (3a categoria, 312 m, 5,1 km al 5,1%, km 97,2); Côte de Mont Corbo (4a categoria, 131 m, 2,6 km al 4,4%, km 140,8)
TRAGUARDO VOLANTE: Propriano (km 84,3)
DIPARTIMENTI: Corse du Sud (km 0-arrivo)
Marino: Quand'anche dovesse giungermi malvagia novella intorno a qualche personalissimo aspetto a me vicino, non v'è alcunché su questo globo terracqueo che possa ledere la beatitudine nella quale il mio spirto guerrier, per citare l'Alfieri, trovasi nel momento corrente, se mi è concessa la velina virgiliana.
Sgarbozza: Ghe gossa?
Marino: Buongiorno a tutti, ed è un buon giorno davvero.
Sgarbozza: Becché inizia il vero Durre de Franz?
Marino: No, perché stanotte Cassani non dormiva nella stanza di fianco, e ho potuto dormire, invece di passare la notte a ridere sentendo "gonf... gonf..." quando russava.
Sgarbozza: E gome hai vatto a varlo sloggiare?
Marino: Gli ho fatto capire che tirava una brutta aria *ammicca*
Sgarbozza: Non l'ho gabida.
Marino: Strano, non succede mai *ammicca di nuovo*
Regia: Marino, smettila di ammiccare. Il grande presentatore non ammicca mai.
Marino: E il grande regista non si ritrova a 85 anni per gamba a coordinare le dirette del Giro d'Italia, peraltro con la stessa perizia con cui Felipe Massa tratta una macchina di F1. E soprattutto, un grande regista porrebbe il veto sulle ricognizioni di Davide Cassani, che invece ci apprestiamo a sorbirci. Vai Davide, narcotizzaci tutti!
*Video*
Cassani: Centosettantadue chilometghi e mezzo da Ajaccio a Pogto Vecchio: è la pghima tappa del Tug de Fgans 2011. La pghima pagte è molto negvosa, con un g-gan pghemio della montagna di seconda categoghia dopo tghentotto chilometghi, il Col d'Aja di Bastiano. Dopo la discesa il pegcogso pghesentegà molti saliscendi, ma nulla che appaia in g-gado di metteghe in c-ghisi i velocisti. Sembga una volata scontata, ma attenzione pegché gli ultimi 650 metghi sono all'insù, con una pendenza del cinque pegcento cigca.
*Parte "Chi vuol essere milionario"*
Marino: Ma che cazzo è 'sta roba? Chi minchia ha scelto la musica, Claudio Cecchetto?
Regia: ...
Marino: Oh merda, ma io dicevo per dire...
Regia: Marino, lascia parlare Cassani.
Marino: Eh sì, a casa si staranno strappando i capelli.
Cassani: Anf... siamo... anf... a 100 metghi dal... anf... tgaguagdo... qui... anf... potghebbe uscig-ne una volata anomala... vi gagantisco che qui non si ghiesce a sviluppaghe velocità...
*Cassani viene superato da un tizio in carrozzina che si sta accendendo una sigaretta*
Cassani: Qui potghebbego tgagghe vantaggio... anf... dal finale... cogghidoghi come Usciov e Fgheighe. Staghemo a vedeghe.
*In studio*
Marino: Grazie Davide. E per dimostrare che non importa quanto si scende in basso, perché si può sempre iniziare a scavare: Gigi Sgarbozza, vai coi pronostici.
Sgarbozza: Sì Barino, oggi volada adibiga, adatta ai finisserre velosci con spunto sulle montagne in pavè nelle gronosguadre. Berciò non bosso ghe indigare il mio favorido...
Marino: Gigi, non dirlo.
Sgarbozza: ... in Damiano Gunego.
Marino: L'ha detto.
Sgarbozza: Oggi il vuoriglasse di Gerro Veronesse gonguisderà anghe la magliaggialla.
Marino: Ok, adesso che hai fatto la gag può venire ai pronostici seri.
Sgarbozza: La lotta ber il zegondo bosto è risdretta a Gabbendi, Farra, Ugiov, Vreire, Betacchi, Veiù, Roas, Gibbè, Graibel...
Marino: Gigi, se era per sentirmi dire tutta la start list, me la leggevo da solo.
Sgarbozza: No, Barino, ho guassi vinido: mi mangano solo Guarnieri, Saga e Vastenberghe.
Marino: Chi, scusa?
Sgarbozza: Vastenberghe.
Marino: Di nome?
Sgarbozza: Adesso mi vai una domanda diffigile...
Marino: Sarebbe Rik Van Steenbergen?
Sgarbozza: Ah sì, ecco, Ricche.
Marino: Gigi, Van Steenbergen si è ritirato da 45 anni ed è morto da 8.
Sgarbozza: Oh gazzo...
Marino: Va beh, Gigi, non è la prima volta che sbagli un pronostico. E comunque era sempre più sensato di Cunego.
Sgarbozza: No, è ghe avevo scommesso dei soldi su ddi lui...
Marino: Sventurati di tutto il mondo, riprendetevi: come vedete c'è chi sta peggio di voi. E a riprova di ciò, diamo subito la linea a chi non è sventurato, ma rende tale qualsiasi cuoco si trovi accidentalmente nel raggio di 55 km: Ano Bulbarally, insieme a Davide Cassani.