3a tappa: Corte > Bastia 182,5 km
Inviato: 09/07/2011, 12:55
Anteprima 3a tappa: Corte > Bastia 182,5 km
Ancora nessun trasferimento prima della partenza della terza tappa in linea del Tour de France, l'ultima da disputarsi sul suolo corso. La giornata dovrebbe essere favorevole ai velocisti, anche se, più o meno come avvenuto in occasione della prima frazione, le loro squadre dovranno stare attente a non concedere troppo spazio ai tentativi di fuga nella prima parte, estremamente favorevole agli attaccanti. Lasciata Corte con una partenza quasi in salita - la Côte de Pecorellu, 2,2 km al 4,3% di pendenza media, primo GPM di giornata, è posta infatti dopo appena 6 km -, gli atleti incontreranno lungo il percorso altri cinque Gran Premi della Montagna, ancorché tutt'altro che proibitivi. La Côte de Pietralba, 3,9 km al 5,6% e il Col de Vezzu, 6 km e 800 metri di scalata al 4,2% di media, animeranno l'ultima parte del primo terzo di gara, prima di una seconda fase di tappa caratterizzata da innumerevoli saliscendi, preceduti dal transito al traguardo volante di Saint-Florent. Fra questi, saranno contrassegnati da un traguardo per la maglia a pois la Côte de Mariana, 2,3 km al 4,5% di pendenza media, la Côte de Minerbio, 3200 metri al 4,7%, e il Col de la Serra, 10,2 km al 3,3% di pendenza media ripartiti in due tronconi.
Dopo la vetta, termineranno le asperità altimetriche, ma non le insidie di questa frazione. Un ulteriore fattore di disturbo per gli sprinter potrebbe infatti essere rappresentato dal vento, cui i corridori saranno esposti lungo i due lunghi tratti in riva al mare: dai -110 ai -50 circa, e ancora dai 37 km al traguardo fino al termine. Una giornata quindi che non dovrebbe sulla carta incidere sulla graduatoria generale finale della Grande Boucle, ma che imporrà a tutti gli aspiranti protagonisti delle tre settimane il mantenimento della massima attenzione.
GPM: Côte de Pecorellu (4a categoria, 523 m, 2,2 km al 4,3%, km 6,1); Côte de Pietralba (4a categoria, 459 m, 3,9 km al 5,6%, km 31,5); Col de Vezzu (3a categoria, 359 m, 6,8 km al 4,2%, km 54,0); Côte de Mariana (4a categoria, 172 m, 2,3 km al 4,5%, km 103,7); Côte de Minerbio (4a categoria, 185 m, 3,2 km al 4,7%, km 112,4); Col de la Serra (3a categoria, 353 m, 10,2 km al 3,3%, km 134,0)
TRAGUARDO VOLANTE: Saint-Florent (km 75,1)
DIPARTIMENTI: Haute-Corse (km 0-arrivo)
Marino: E' infin giunta l'ora di ritornar infra le urbane genti, obliando siffatte corbellerie di civiltà quali abbiamo incontrate sul cammin di nostra vita, se è lecito esumare il sintagma petrarchesco, su questa terra negletta da ogni impeto di novella era.
Sgarbozza: Gossa?
Marino: Finalmente oggi ce ne andiamo da quest'isola di merda.
Sgarbozza: Veramende a me biageva.
Marino: Immaginavo che in mezzo ai primitivi ti trovassi a tuo agio.
Sgarbozza: Non golgo l'ironia.
Marino: Non ne dubitavo; in compenso, a giudicare dal colorito che hai, direi che hai invece colto appieno l'occasione di scolarti una bella bottiglia di rosso.
Sgarbozza: Veramende era rumme.
Marino: Al mattino? E a cena pasteggi con alcol etilico puro?
Sgarbozza: L'idea zarebbe guella.
Marino: Mi permetterei di consigliare una virata su quello metilico *ammicca*
Sgarbozza: Ghe differenza g'è?
Marino: Giusto una M.
Regia: Marino, l'alcol metilico puro è letale.
Marino: Ah, davvero? Chiedo scusa *ammicca*. Anzi, ora devo chiedere scusa veramente ai testicoli dei nostri telespettatori, perché è il momento della ricognizione di Davide Cassani.
*Video*
Cassani: Oggi tegza tappa, da Cogte a Bastia. Dovghebbe esseghe una tappa peg velocisti, ma attenzione pegché il pegcogso pghevede vaghi GPM.
Marino: Che lui immagino abbia sapientemente bypassato su quattro ruote.
Regia: Marino!
Cassani: Un'ulteghioghe insidia sagà gappghesentata dal vento, che accompagnegà i cogghidoghi peg cigca metà pegcogso. Se qualche squadga avgà gambe e cogaggio, oggi potghebbe essegci l'oppogtunità di cgheaghe distacchi impghevisti.
Marino: Cioè, fatemi capire, ma oggi non ha fatto un cazzo?
Regia: Ha provato il finale.
Marino: Definisci "finale".
Regia: Gli ultimi 400 metri.
Marino: Richiedo formalmente che i pagamenti pattuiti a Cassani siano bloccati seduta stante.
Cassani: Il finale è molto bello, tganne peg due cugve in gapida successione a 800 metghi dall'agghivo: non sono difficili, ma date le alte velocità dovganno esseghe affgontate con attenzione.
*In studio*
Marino: Devo fare i miei più sinceri complimenti a Davide Cassani.
Regia: Ma se è fino adesso che rompi i coglioni.
Marino: Infatti, volevo complimentarmi perché dopo ogni ricognizione uno pensa che non si possa essere più pesanti di così, e invece lui riesce sempre a scassartele un pochino più del giorno prima. E parlando di rotture, vai Gigi, demolisci le speranze di successo di qualche atleta a caso del gruppo!
Sgarbozza: Sì Barino, ber oggi vedo vavorido Damiano Gunego, è la dappa ber lui. Diedrodilui Mar Cabbendi, Dailer Varra, Boassonaghe, Zaga, Gozz, Bedacchi, Vreire, Ugio e Graibe.
Marino: Premesso che non ho capito la metà dei nomi, comunque sto iniziando a pensare che Cunego non vinca mai per colpa dei pronostici di Sgarbozza.
Sgarbozza: Digi sul serio.
Marino: Manco per un cazzo *ammicca*. Cunego non vincerebbe neanche se tu pronosticassi tutti gli altri 197 corridori in gara. Pietro Plastina, ti concedo un solo messaggio prima di dare la linea a Vulvarelli, che ho ancora due tizie in camera già spogliate e legate.
Plastina: Sì, ci scrive Davide da Bastia: "Maghino, dacci subito la linea che altghimenti Augo qui mangia anche i micgofoni"
Marino: Eccellente. Io direi allora di dare spazio all'ennesimo capitolo della saga "Le ingiustizie della vita": io vado in albergo a bombarmi due venticinquenni della scuderia Jarod Parker, voi vi ciucciate 4 o 5 ore di diretta con Bulbarally e Cassani.
Ancora nessun trasferimento prima della partenza della terza tappa in linea del Tour de France, l'ultima da disputarsi sul suolo corso. La giornata dovrebbe essere favorevole ai velocisti, anche se, più o meno come avvenuto in occasione della prima frazione, le loro squadre dovranno stare attente a non concedere troppo spazio ai tentativi di fuga nella prima parte, estremamente favorevole agli attaccanti. Lasciata Corte con una partenza quasi in salita - la Côte de Pecorellu, 2,2 km al 4,3% di pendenza media, primo GPM di giornata, è posta infatti dopo appena 6 km -, gli atleti incontreranno lungo il percorso altri cinque Gran Premi della Montagna, ancorché tutt'altro che proibitivi. La Côte de Pietralba, 3,9 km al 5,6% e il Col de Vezzu, 6 km e 800 metri di scalata al 4,2% di media, animeranno l'ultima parte del primo terzo di gara, prima di una seconda fase di tappa caratterizzata da innumerevoli saliscendi, preceduti dal transito al traguardo volante di Saint-Florent. Fra questi, saranno contrassegnati da un traguardo per la maglia a pois la Côte de Mariana, 2,3 km al 4,5% di pendenza media, la Côte de Minerbio, 3200 metri al 4,7%, e il Col de la Serra, 10,2 km al 3,3% di pendenza media ripartiti in due tronconi.
Dopo la vetta, termineranno le asperità altimetriche, ma non le insidie di questa frazione. Un ulteriore fattore di disturbo per gli sprinter potrebbe infatti essere rappresentato dal vento, cui i corridori saranno esposti lungo i due lunghi tratti in riva al mare: dai -110 ai -50 circa, e ancora dai 37 km al traguardo fino al termine. Una giornata quindi che non dovrebbe sulla carta incidere sulla graduatoria generale finale della Grande Boucle, ma che imporrà a tutti gli aspiranti protagonisti delle tre settimane il mantenimento della massima attenzione.
GPM: Côte de Pecorellu (4a categoria, 523 m, 2,2 km al 4,3%, km 6,1); Côte de Pietralba (4a categoria, 459 m, 3,9 km al 5,6%, km 31,5); Col de Vezzu (3a categoria, 359 m, 6,8 km al 4,2%, km 54,0); Côte de Mariana (4a categoria, 172 m, 2,3 km al 4,5%, km 103,7); Côte de Minerbio (4a categoria, 185 m, 3,2 km al 4,7%, km 112,4); Col de la Serra (3a categoria, 353 m, 10,2 km al 3,3%, km 134,0)
TRAGUARDO VOLANTE: Saint-Florent (km 75,1)
DIPARTIMENTI: Haute-Corse (km 0-arrivo)
Marino: E' infin giunta l'ora di ritornar infra le urbane genti, obliando siffatte corbellerie di civiltà quali abbiamo incontrate sul cammin di nostra vita, se è lecito esumare il sintagma petrarchesco, su questa terra negletta da ogni impeto di novella era.
Sgarbozza: Gossa?
Marino: Finalmente oggi ce ne andiamo da quest'isola di merda.
Sgarbozza: Veramende a me biageva.
Marino: Immaginavo che in mezzo ai primitivi ti trovassi a tuo agio.
Sgarbozza: Non golgo l'ironia.
Marino: Non ne dubitavo; in compenso, a giudicare dal colorito che hai, direi che hai invece colto appieno l'occasione di scolarti una bella bottiglia di rosso.
Sgarbozza: Veramende era rumme.
Marino: Al mattino? E a cena pasteggi con alcol etilico puro?
Sgarbozza: L'idea zarebbe guella.
Marino: Mi permetterei di consigliare una virata su quello metilico *ammicca*
Sgarbozza: Ghe differenza g'è?
Marino: Giusto una M.
Regia: Marino, l'alcol metilico puro è letale.
Marino: Ah, davvero? Chiedo scusa *ammicca*. Anzi, ora devo chiedere scusa veramente ai testicoli dei nostri telespettatori, perché è il momento della ricognizione di Davide Cassani.
*Video*
Cassani: Oggi tegza tappa, da Cogte a Bastia. Dovghebbe esseghe una tappa peg velocisti, ma attenzione pegché il pegcogso pghevede vaghi GPM.
Marino: Che lui immagino abbia sapientemente bypassato su quattro ruote.
Regia: Marino!
Cassani: Un'ulteghioghe insidia sagà gappghesentata dal vento, che accompagnegà i cogghidoghi peg cigca metà pegcogso. Se qualche squadga avgà gambe e cogaggio, oggi potghebbe essegci l'oppogtunità di cgheaghe distacchi impghevisti.
Marino: Cioè, fatemi capire, ma oggi non ha fatto un cazzo?
Regia: Ha provato il finale.
Marino: Definisci "finale".
Regia: Gli ultimi 400 metri.
Marino: Richiedo formalmente che i pagamenti pattuiti a Cassani siano bloccati seduta stante.
Cassani: Il finale è molto bello, tganne peg due cugve in gapida successione a 800 metghi dall'agghivo: non sono difficili, ma date le alte velocità dovganno esseghe affgontate con attenzione.
*In studio*
Marino: Devo fare i miei più sinceri complimenti a Davide Cassani.
Regia: Ma se è fino adesso che rompi i coglioni.
Marino: Infatti, volevo complimentarmi perché dopo ogni ricognizione uno pensa che non si possa essere più pesanti di così, e invece lui riesce sempre a scassartele un pochino più del giorno prima. E parlando di rotture, vai Gigi, demolisci le speranze di successo di qualche atleta a caso del gruppo!
Sgarbozza: Sì Barino, ber oggi vedo vavorido Damiano Gunego, è la dappa ber lui. Diedrodilui Mar Cabbendi, Dailer Varra, Boassonaghe, Zaga, Gozz, Bedacchi, Vreire, Ugio e Graibe.
Marino: Premesso che non ho capito la metà dei nomi, comunque sto iniziando a pensare che Cunego non vinca mai per colpa dei pronostici di Sgarbozza.
Sgarbozza: Digi sul serio.
Marino: Manco per un cazzo *ammicca*. Cunego non vincerebbe neanche se tu pronosticassi tutti gli altri 197 corridori in gara. Pietro Plastina, ti concedo un solo messaggio prima di dare la linea a Vulvarelli, che ho ancora due tizie in camera già spogliate e legate.
Plastina: Sì, ci scrive Davide da Bastia: "Maghino, dacci subito la linea che altghimenti Augo qui mangia anche i micgofoni"
Marino: Eccellente. Io direi allora di dare spazio all'ennesimo capitolo della saga "Le ingiustizie della vita": io vado in albergo a bombarmi due venticinquenni della scuderia Jarod Parker, voi vi ciucciate 4 o 5 ore di diretta con Bulbarally e Cassani.