3a Tappa: Orange > Crest 167 Km
Dopo la sorprendente vittoria di Tanel Kangert sul Mont Ventoux, valsa all'estone dell'Astana la maglia di leader, il Delfinato riparte da Orange per una frazione decisamente favorevole alle ruote veloci, con un solo GPM di quarta categoria posto ad inizio tappa e l'arrivo a Crest.
Pronti via parte il primo tentativo di fuga ed è quello buono. Ne fanno parte Grmay, Haig, Stenuit, Cornu, Bystrom e Zepuntke con il gruppo che sembra lasciar fare, eccezion fatta per Bouet che si porta subito in testa al gruppo per evitare che il distacco aumenti esageratamente.
Dopo i primi chilometri, si portano in testa al gruppo con Bouet anche Morabito, Reichenbach e Elissonde per la FDJ. Tra i fuggitivi vi è una costante collaborazione e ai piedi della salita di Col de Linde, unico GPM di giornata, il vantaggio è di 3'26". In salita la situazione nel gruppo non cambia mentre davanti vi è la lotta per passare per primo in cima alla salita, a riuscirci è Bystrom, che anticipa con un buon margine Grmay e Stenuit. Il vantaggio è ora aumentato di un minuto e continua ad aumentare in vista del traguardo volante di Barjac, dove ad imporsi è Stenuit su Cornu e Bystrom e il vantaggio è di 5'10".
Dopo il traguardo volante, il gruppo inizia lentamente a recuperare secondi ai fuggitivi. De Plus e Verona della Etixx si aggiungono a tirare in testa al gruppo e in vista del traguardo volante di Montelimar, si porta in testa anche Jeremy Roy della Fdj a dare manforte ai suoi compagni. La fuga transita al tv con Bystrom in testa, il gruppo passa dopo 3'59", un vantaggio potenzialmente pericoloso visto la bassa velocità con la quale è in rimonta il gruppo.
Brambilla si porta in testa quando al traguardo mancano 40 chilometri, ma quando, dieci chilometri più tardi, il vantaggio dei fuggitivi è ancora di 2'53", si portano in testa anche Serry e Tony Martin mentre nelle retrovie del gruppo si toccano Mohoric della Lampre e Boaro della Tinkoff. Finiscono a terra e devono abbandonare, oltre ai due sopracitati, anche Curvers, Van der Haar e Stef Clement mentre Reichenbach riesce a proseguire ma non a rientrare in gruppo.
Si arriva quindi negli ultimi 20 chilometri di gara con i fuggitivi che mantengono ancora un interessante vantaggio di 1'36" ma sotto la spinta del tedesco della Etixx il gruppo rimonta velocemente e, nonostante il grande accordo tra i fuggitivi, il gruppo li raggiunge quando all'arrivo mancano solamente otto chilometri.
Ci si appresta quindi ad assistere ad una volata di gruppo con Roy e Simion che portano Demare e Ruffoni nelle prime posizioni ma quando si arriva all'ultimo chilometro, nessuna squadra che riesce ad imbastire un vero e proprio treno, quindi a provare ad anticipare sono Hepburne con Durbridge con Van Baarle che si attacca subito alla loro ruota.
Hepburn si sacrifica per Durbridge mettendosi a tutta per portarlo fino all'arrivo mentre dietro sono i Bardiani a provare a chiudere ma sono Van Baarle e Durbridge ad arrivare a giocarsi la tappa con l'olandese che parte a 250 metri dal traguardo e l'australiano che può solo guardarlo esultare.
E' Dylan Van Baarle ad esultare sul traguardo di Crest!
Secondo chiude Durbridge, poi il gruppo regolato da Greipel su Kittel e Demare. Chiudono la top 10 Hepburn, Napolitano, Theuns, Hurel e Bennet.
Classifica invariata, Kangert mantiene la maglia gialla ma da domani dovrà prestare attenzione soprattutto a Mikel Landa, nella tappa di media montagna da Crest con arrivo a Villard de Lans, dopo aver scalato il Col de St. Nizier du Mocherotte.