8a Tappa: Chamonix Mont-Blanc > La Roche-sur-Foron 210,5 Km
Inviato: 25/06/2016, 18:18
8a Tappa: Chamonix Mont-Blanc > La Roche-sur-Foron 210,5 Km
Planimetria
Altimetria
Ultimi Km
Sarà una tappa regina decisamente diversa e a rompere la tradizione degli anni passati l'ottava tappa del Delfinato 2016. Nonostante un dislivello complessivo non dissimile dalla tappa del Mont Ventoux - infatti - i corridori potranno e dovranno stare attenti anche e soprattutto per via delle numerose cime - ben 9 - che dovranno affrontare nella giornata odierna.
Partiti da Chamonix Mont-Blanc sarà subito salita per il gruppo che al km 10.8 scollinerà il Col du Vaudagne. La salita - 2,8 km al 4,2% - sarà l'ideale trampolino di lancio per un gruppo che vorrà provarci da lontano: al termine della discesa seguirà, infatti, il primo degli unici due falsopiani che affronterà il gruppo oggi - lungo solamente 8 chilometri.
Inizierà quindi qui una scalata di 4 colli di lunghezza e difficoltà decisamente differente che imporrà la prima e pesante selezione al gruppo: il menù si apre con la Cote du Cretotal: 7,1 km al 6,7% - con pendenze oltre il 9% nella prima parte che ne faranno la salita più dura delle quattro in programma: chi vorrà osare troverà al termine della discesa il TV di Targnines che porterà in dote punti ed abbuoni.
Di diverso tono sarà il susseguente Col des Gets, già sede d'arrivo in passato, coi suoi 11,2 km al 4,7% - pendenze mai eccessive ma che accumuleranno dislivello nelle gambe dei corridori: superato il rifornimento di Morzine gli stessi incontreranno pendenze più dure nella salita verso l'Ecrenaz.
L'ascesa somiglierà decisamente più alla prima salita con pendenze intorno all'8-9% nella prima metà e nella parte finale, intervallate da un breve pezzo al 5% ove si potrà respirare. Di tono intermedio l'ultima delle quattro ascese, quella verso la Ramaz, coi suoi 6,7 km al 6,8% - pendenze non eccessive ma nemmeno troppo blande col duro distribuito prevalentemente nella prima parte d'ascesa.
La lunga discesa e i 18 chilometri successivi verso Cluses, ove è posto il secondo ed ultimo TV, saranno quindi il secondo ed ultimo punto dove si potrà rifiatare durante la tappa prima di cominciare il trittico di salite che presumibilmente deciderà questo Dauphinè.
Si comincia con l'accoppiata Romme + Colombiere che tanto male fece alle gambe dei corridori nella tappa di la Clusaz del Tour 2011, vinto da Samuel Sanchez. Le salite sono arcinote, le pendenze pure: i primi 8 chilometri del Romme sono quasi tutti sopra il 9% ad eccezione di quello centrale con punte del 12,8 nella parte iniziale - una breve anteprima di quello che capiterà poi dopo ai corridori. I 7,4 all'8,5% della Colombiere invece sono disposti diversamente con la scalata alla cima che porterà le pendenze ad aumentare fino al chilometro finale, il più duro, dove si tocca anche il 12,6%.
Dalla cima mancheranno quasi 60 chilometri al traguardo, i primi 20 di una discesa decisamente pedalabile dove non ci si potrà riposare e bisognerà dar fondo a tutte le proprie energie per rimanere davanti, discesa al termine della quale inizierà la scalata decisiva alla salita simbolo di questo delfinato, quella verso Plateau des Glieres.
La salita è inedita al ciclismo professionistico ma è stata percorsa nella tappa dell'Avenir 2013, vinta da Julien Alaphilippe su Mohoric e Yates dall'altro versante, quello meno duro. I 6 chilometri che aspettano i corridori sono i più duri di tutti, con l'11% di pendenza media che diventa 15% nel terzo e nel settimo chilometro, i più duri. Solamente nell'ultimo i corridori potranno "riposarsi" con pendenze al 9% che porteranno verso lo striscione del GPM. A rendere ancora più difficile il tutto superato quello i corridori non troveranno subito la discesa ma si immetteranno sull'altopiano che porta al Col des Glieres. Solo al chilometro 184 inizierà la discesa - ripida e dura, tecnica solo nella parte centrale, che porterà la carovana verso Thorons-les-Glieres. Altri cinque chilometri di fondovalle e sarà quindi la volta dell'ultima ascesa di giornata, quella verso Montpiton.
La salita, di 5,5 km al 4,8%, non è certo designata per creare nuovi distacchi, semmai per ampliare gli esistenti: chi vorrà vincere il Delfinato dovrà farlo nelle salite precedenti e dovrà sperare di trovarsi nella giusta situazione di gara. L'arrivo di La Roche-sur-Foron potrà quindi essere l'occasione giusta per tutti coloro che in classifica dovranno rimontare minuti
TRAGUARDI VOLANTI: Taninges (628 m, Km 58.8), Cluses (482 m, Km 128.1).
GPM: Col du Vaudagne (4° Categoria, 1114 m, 2.8 Km al 4.2%, Km 10.8), Cote du Cretotal (2° Categoria, 963 m, 7.1 Km al 6.7%, Km 47.6), Col des Gets (2° Categoria, 1164 m, 11.2 Km al 4.7%, Km 70.2), Col de l'Ecrenaz (2° Categoria, 1424 m, 6.3 Km al 7.6%, Km 83.2), Col de la Ramaz (2° Categoria, 1605 m, 6.7 Km al 6.8%, Km 96.3), Col de Romme (1° Categoria, 1321 m, 10.3 Km al 8.1%, Km 140.8), Col de la Colombiere (1° Categoria, 1607 m, 7.4 Km al 8.5%, Km 153.4), Plateau des Glieres (Hors Catégorie, 1397 m, 6.1 Km al 11.0%, Km 180.9), Montpiton (3° Categoria, 931 m, 5.5 Km al 4.8%, Km 202.2).
PUNTI DI RIFORNIMENTO: Morzine (983 m, Km 75.8), Mieussy (632 m, Km 110.6).
Planimetria
Altimetria
Ultimi Km
Sarà una tappa regina decisamente diversa e a rompere la tradizione degli anni passati l'ottava tappa del Delfinato 2016. Nonostante un dislivello complessivo non dissimile dalla tappa del Mont Ventoux - infatti - i corridori potranno e dovranno stare attenti anche e soprattutto per via delle numerose cime - ben 9 - che dovranno affrontare nella giornata odierna.
Partiti da Chamonix Mont-Blanc sarà subito salita per il gruppo che al km 10.8 scollinerà il Col du Vaudagne. La salita - 2,8 km al 4,2% - sarà l'ideale trampolino di lancio per un gruppo che vorrà provarci da lontano: al termine della discesa seguirà, infatti, il primo degli unici due falsopiani che affronterà il gruppo oggi - lungo solamente 8 chilometri.
Inizierà quindi qui una scalata di 4 colli di lunghezza e difficoltà decisamente differente che imporrà la prima e pesante selezione al gruppo: il menù si apre con la Cote du Cretotal: 7,1 km al 6,7% - con pendenze oltre il 9% nella prima parte che ne faranno la salita più dura delle quattro in programma: chi vorrà osare troverà al termine della discesa il TV di Targnines che porterà in dote punti ed abbuoni.
Di diverso tono sarà il susseguente Col des Gets, già sede d'arrivo in passato, coi suoi 11,2 km al 4,7% - pendenze mai eccessive ma che accumuleranno dislivello nelle gambe dei corridori: superato il rifornimento di Morzine gli stessi incontreranno pendenze più dure nella salita verso l'Ecrenaz.
L'ascesa somiglierà decisamente più alla prima salita con pendenze intorno all'8-9% nella prima metà e nella parte finale, intervallate da un breve pezzo al 5% ove si potrà respirare. Di tono intermedio l'ultima delle quattro ascese, quella verso la Ramaz, coi suoi 6,7 km al 6,8% - pendenze non eccessive ma nemmeno troppo blande col duro distribuito prevalentemente nella prima parte d'ascesa.
La lunga discesa e i 18 chilometri successivi verso Cluses, ove è posto il secondo ed ultimo TV, saranno quindi il secondo ed ultimo punto dove si potrà rifiatare durante la tappa prima di cominciare il trittico di salite che presumibilmente deciderà questo Dauphinè.
Si comincia con l'accoppiata Romme + Colombiere che tanto male fece alle gambe dei corridori nella tappa di la Clusaz del Tour 2011, vinto da Samuel Sanchez. Le salite sono arcinote, le pendenze pure: i primi 8 chilometri del Romme sono quasi tutti sopra il 9% ad eccezione di quello centrale con punte del 12,8 nella parte iniziale - una breve anteprima di quello che capiterà poi dopo ai corridori. I 7,4 all'8,5% della Colombiere invece sono disposti diversamente con la scalata alla cima che porterà le pendenze ad aumentare fino al chilometro finale, il più duro, dove si tocca anche il 12,6%.
Dalla cima mancheranno quasi 60 chilometri al traguardo, i primi 20 di una discesa decisamente pedalabile dove non ci si potrà riposare e bisognerà dar fondo a tutte le proprie energie per rimanere davanti, discesa al termine della quale inizierà la scalata decisiva alla salita simbolo di questo delfinato, quella verso Plateau des Glieres.
La salita è inedita al ciclismo professionistico ma è stata percorsa nella tappa dell'Avenir 2013, vinta da Julien Alaphilippe su Mohoric e Yates dall'altro versante, quello meno duro. I 6 chilometri che aspettano i corridori sono i più duri di tutti, con l'11% di pendenza media che diventa 15% nel terzo e nel settimo chilometro, i più duri. Solamente nell'ultimo i corridori potranno "riposarsi" con pendenze al 9% che porteranno verso lo striscione del GPM. A rendere ancora più difficile il tutto superato quello i corridori non troveranno subito la discesa ma si immetteranno sull'altopiano che porta al Col des Glieres. Solo al chilometro 184 inizierà la discesa - ripida e dura, tecnica solo nella parte centrale, che porterà la carovana verso Thorons-les-Glieres. Altri cinque chilometri di fondovalle e sarà quindi la volta dell'ultima ascesa di giornata, quella verso Montpiton.
La salita, di 5,5 km al 4,8%, non è certo designata per creare nuovi distacchi, semmai per ampliare gli esistenti: chi vorrà vincere il Delfinato dovrà farlo nelle salite precedenti e dovrà sperare di trovarsi nella giusta situazione di gara. L'arrivo di La Roche-sur-Foron potrà quindi essere l'occasione giusta per tutti coloro che in classifica dovranno rimontare minuti
TRAGUARDI VOLANTI: Taninges (628 m, Km 58.8), Cluses (482 m, Km 128.1).
GPM: Col du Vaudagne (4° Categoria, 1114 m, 2.8 Km al 4.2%, Km 10.8), Cote du Cretotal (2° Categoria, 963 m, 7.1 Km al 6.7%, Km 47.6), Col des Gets (2° Categoria, 1164 m, 11.2 Km al 4.7%, Km 70.2), Col de l'Ecrenaz (2° Categoria, 1424 m, 6.3 Km al 7.6%, Km 83.2), Col de la Ramaz (2° Categoria, 1605 m, 6.7 Km al 6.8%, Km 96.3), Col de Romme (1° Categoria, 1321 m, 10.3 Km al 8.1%, Km 140.8), Col de la Colombiere (1° Categoria, 1607 m, 7.4 Km al 8.5%, Km 153.4), Plateau des Glieres (Hors Catégorie, 1397 m, 6.1 Km al 11.0%, Km 180.9), Montpiton (3° Categoria, 931 m, 5.5 Km al 4.8%, Km 202.2).
PUNTI DI RIFORNIMENTO: Morzine (983 m, Km 75.8), Mieussy (632 m, Km 110.6).