14° Tappa: Gap - Cuneo

Il percorso della seconda edizione, partita da Nantes e che vide trionfare Cadel Evans

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14° Tappa: Gap - Cuneo

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14a TAPPA: GAP - CUNEO 195 km

Due Gran Premi della Montagna caratterizzano la tappa con la quale inizia il secondo sconfinamento del Tour de France 2009 in terra straniera, dopo la parentesi spagnola. Dopo un inizio vallonato in terra francese, la corsa vivrà la prima difficoltà degna di nota al partire dal centoduesimo chilometro, quando inizierà il Colle della Maddalena, o Col de Larche, come è chiamato dai francesi, e come è dunque denominato ufficialmente. La vetta è posta a 1991 metri, ragion per cui, per trovare nuove vette oltre i 2000 metri, dopo il Tourmalet, scalato nella 10a tappa, sarà necessario attendere il giorno successivo. L'ascesa misura 16,1 km, per una pendenza media del 4,2%, ed è pertanto classificata come colle di 2a categoria. Dalla cima all'arrivo mancheranno ancora 77 km.
Dopo la discesa vera e propria, la strada continuerà a tendere a scendere fino ai -29 dal traguardo, quando gli atleti approcceranno le prime rampe dell'ascesa più impegnativa di giornata, la Madonna del Colletto (1305 m), ascesa classificata come 2a categoria per la lunghezza ridotta (6,7 km) ma non certo per la pendenza (8,2% di media). L'andamento della salita è abbastanza regolare, senza rampe mostruose, ma il suo mantenersi costantemente su pendenze medio-alte potrebbe consentire a qualche coraggioso, magari anche in classifica, di costruire un discreto margine sugli avversari. Dopo la vetta mancheranno solo 22 km, ma solo 6 di questi saranno in discesa, peraltro molto tecnica. Dopo di che, gli ultimi 16 km saranno interamente pianeggianti, ma se davanti dovesse essersi formato un gruppetto l'azione potrebbe anche andare in porto. Nel caso in cui tutti i tentativi dovessero essere riassorbiti, sarà un gruppetto ristretto a giocarsi la vittoria.

GPM: Col de Larche (2a categoria, 1991 m, 16,1 km al 4,2%, km 118); Madonna del Colletto (2a categoria, 1305 m, 6,7 km all’8,2%, km 173)
TRAGUARDI VOLANTI: Borgo San Dalmazzo (km 187)


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Re: 14° Tappa: Gap - Cuneo

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Normalmente, alla vigilia di una due-giorni come quella che i corridori si troveranno ad affrontare domani e dopo, con Agnello, Izoard, Monginevro, Jafferau, Echelle, Galibier, Télégraphe, Madeleine e Courchevel da scalare in due giorni, si parla di quiete prima della tempesta. Purtroppo per i corridori, però, quest'oggi non si può proprio parlare di quiete: pur senza presentare le rampe verticali di Jafferau o il mostruoso dislivello della cavalcata alpina verso Courchevel, il Tour de France assaggia quest'oggi le prime vette alpine, il Colle della Maddalena e la Madonna del Colletto, da affrontare nella tappa che vedrà il primo dei due traguardi in terra italiana.
Il Tour riparte da una nuova maglia gialla, David Moncoutié, che ha strappato il simbolo del primato a Cadel Evans nella tappa di Gap, ventiquattro ore dopo la conquista della maglia gialla da parte dell'australiano nella cronoscalata del Mont Ventoux, e dal nervosismo che portano con sé le prime vette alpine, solo in minima parte attenuato dal sole che le illumina, e che promette di continuare a riscaldarle per tutta la giornata. Nervosismo che avrebbe volentieri provato anche Alejandro Valverde, che invece, non essendo mutata la situazione rispetto al via da Nantes, è stato costretto ad abbandonare la carovana, chiudendo il suo Tour de France con una vittoria di tappa all'attivo (la Albi - Carcassonne), e con un giorno in maglia gialla.
Il via viene dato a mezzogiorno in punto da Gap, e non c'è neppure il tempo di scaldare le gambe che subito parte il primo attacco, portato da Carlos Barredo.

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Il più lesto ad accodarsi allo spagnolo è Pavel Brutt, della Katusha, imitato poco dopo da Jens Voigt (Team Saxo Bank), Cozza (Garmin Slipstream), Stroetinga (Milram) e De La Fuente (Fuji - Servetto). In gruppo c'è un attimo di attesa, che consente a questi primi attaccanti di acquisire un piccolo margine, intorno alla quindicina di secondi. Dopo 4 km di corsa, arriva però la riposta, da parte di Mikel Astarloza.

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La QuickStep, estremamente combattiva in questo avvio di quattordicesima tappa, infila subito un atleta anche in questo contrattacco, mandando Kevin Seeldrayers alla ruota di Astarloza. Seeldrayers è il primo uomo discretamente piazzato in classifica a muoversi, essendo 25° in generale a 17'52'' da Moncoutié. Il suo attacco non desta comunque particolare preoccupazione nei big, dal momento che nessuno se la sente ancora di prendere in mano il controllo delle operazioni. Alla ruota di Seeldrayers si fiondano invece Pauwels, della Cervélo, Veltis, della Milram, e l'altro Saxo Bank Van Goolen. Il drappello al comando, complice anche il fatto che diversi suoi componenti hanno nel secondo gruppetto un compagno di squadra, decide di rallentare, per attendere i rinforzi provenienti dal gruppetto Seeldrayers. Si forma pertanto al comando, dopo 9 km, un gruppo di undici unità, la cui composizione definitiva vede Seeldrayers e Barredo della QuickStep, Pauwels della Cervélo, Brutt della Katusha, Voigt e Van Goolen della Saxo Bank, Cozza della Garmin, Velits e Stroetinga della Milram, De La Fuente della Fuji - Servetto e Astarloza della Euskaltel.
Al momento della formazione del drappello, il margine sul gruppo è di 24'', destinati però a dilatarsi nei chilometri successivi. Il ritmo della Cofidis non è infatti per nulla indiavolato, dal momento che Moncoutié, dopo aver conquistato ieri il simbolo del primato, ha intenzione unicamente di mantenerlo quest'oggi, e non certo di chiudere su ogni tentativo di fuga per andare ad inseguire il successo di tappa. I chilometri che precedono la prima salita alpina di questa Grande Boucle, il Colle della Maddalena/Col de Larche, si traduce in un testa a testa a distanza tra gli undici battistrada e il plotone, prima su un percorso vallonato, che caratterizza la tappa per una cinquantina di chilometri, quindi sul lungo falsopiano a salire che porta a Les Gleizolles, ai piedi della Maddalena. Il vantaggio dei fuggitivi si dilata, lentamente ma progressivamente, per una cinquantina di chilometri: 46'' dopo 20 km, 1'01'' dopo 30, 1'18'' al 40° chilometro, 1'34'' al 50°. Improvvisamente, prende però il controllo della situazione, in gruppo, una formazione che non ci si attenderebbe in testa a questo punto della tappa: la Barloworld di Juan Mauricio Soler.

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Gli uomini in rosso non impongono un ritmo forsennato, con Cheula, Longo Borghini, Froome e Augustyn al comando a scandire un passo in grado di comunque di tenere a distanza di sicurezza i battistrada. Dopo 60 km di gara il margine dei primi è sceso a 1'28'', per poi risalire a 1'36'' 10 km più tardi, e stabilizzarsi a 1'35'' all'80° chilometro. Dopo altri 10 km, il margine di Seeldrayers, Barredo, Brutt, Pauwels, Astarloza, De La Fuente, Velits, Stroetinga, Voigt, Van Goolen e Cozza è di 1'31'', mentre al chilometro 102, a Les Gleizolles, ai piedi del Colle della Maddalena, il divario tra i due gruppi è di 1'24''. Mancano a questo punto 93 km al traguardo di Cuneo, e i corridori approcciano la prima vetta alpina di questo Tour de France, verso i 1991 metri del Col de Larche/Maddalena. L'ascesa procede sostanzialmente a gradoni, diventando più costante solamente dopo aver superato il paese di Larche, a 6 km dalla vetta, restando comunque sempre su pendenze generalmente attorno al 6-7%. Sono sempre i quattro Barloworld a scandire il ritmo in gruppo, mentre davanti è Barredo il più attivo, in funzione del capitano Seeldrayers. Dopo 7 km di salita, una trenata di Augustyn fa calare il vantaggio dei primi a 1'14'', ma il colpo di scena è un altro: parte dal gruppo maglia gialla Felix Cardenas, portandosi a ruota il capitano Juan Mauricio Soler.

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Il colombiano è il secondo uomo di classifica a muoversi, essendo attualmente 23° in classifica generale a 14'32'' da David Moncoutié. L'azione del duo Barloworld non viene rintuzzata da nessuno sul momento, e i due si lanciano soli all'inseguimento del drappello di testa. Gli uomini in rosso si spostano dalla testa del gruppo, lasciando spazio a maglie di colori piuttosto simili, quelle della Cofidis del capoclassifica. Soler resta per il momento a ruota dell'esperto compagno di squadra, e i due iniziano a mettere da parte un discreto gruzzolo nei confronti del plotone. A Larche, a 6 km dalla vetta, il loro vantaggio è di 23'', e pagano 1'02'' al drappello di testa. Un chilometro e mezzo più tardi, a Maison Méane, il margine sul gruppo è salito a 33'', mentre il distacco dalla testa della corsa è di 55''. Soler decide a questo punto di dare a sua volta qualche sgasata, conscio di dover recuperare sul drappello di testa prima della discesa, dove né lui né Cardenas sono draghi. I due colombiani si scatenano quindi nei successivi 4 km, riuscendo a ricongiungersi con i primi quando mancano 600 metri dal Gran Premio della Montagna di 2a categoria del Colle della Maddalena. Cardenas e Soler superano di slancio gli undici, mettendosi al comando a fare il ritmo in vista del GPM, salvo essere superati a 150 metri dallo scollinamento da De La Fuente, che va a prendersi i 10 punti in palio per il primo a transitare sulla salita che immette il Tour in territorio italiano, dove nuvole minacciose promettono di costringere la carovana a dimenticare il sole che aveva accompagnato le prime pedalate. Cardenas scollina 2° davanti a Soler, quindi Barredo, Seeldrayers e Van Goolen. Ancora compatti i battistrada, mentre il gruppo transita con un distacco di 1'59'', aumentato decisamente negli ultimi chilometri di salita.

TO BE CONTINUED...
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LA CORSA, PARTE 2:
Il gruppo dei battistrada si alterna con cambi regolari in testa per tutta la lunghissima discesa del Colle della Maddalena, che conduce direttamente ai piedi dell' erta finale. Isolati i rientri nel plotone, magari di qualche buon passista consapevole di poter limitare il gap in salita e di rientrare in discesa. I Cofidis non si ammazzano in testa al gruppo, anzi in testa più che le maglie biancorosse dei francesi fanno capolino quelle rossoblu dei Silence-Lotto di Evans, apparentemente svincolato da obblighi di generale nella tappa odierna. Il lavoro dei Silence è però più che altro contenitivo e il vantaggio della fuga aumenta ugualmente, non però con la stessa rapidità degli ultimi kilometri di salita. Dopo 15 kilometri dallo scollinamento si attesta sui 2' 29", al trentesimo kilometro di picchiata è invece di 2' 38", ai piedi della salita di Madonna del Colletto i fuggitivi hanno 2' 44" sul gruppo maglia gialla. Sono subito Soler e Cardenas a guadagnare la testa del drappello e con cambi regolari imprimono un ritmo decisamente selettivo. Il primo a farne le spese è Wim Stroetinga, il passistone della Milram. Dopo circa 1200 metri di ascesa si stacca, abbastanza sorprendentemente, anche Pavel Brutt. Il rallentamento del russo si rivela però volontario e non dovuto ad una carenza di energie, quando dopo il primo kilometro di salita evade dal gruppo maglia gialla Vladimir Karpets, leader Katusha, 18° in generale ad 11' 04" da Moncoutié. Al vincitore del Tour de Suisse 2007 si accodano subito gli spagnoli Juanjo Cobo Acebo, leader Fuji Servetto, e Carlos Sastre, nono in generale ma a soli 2' da Evans. Il leader Saxo Bank è marcato subito da tutti i grandi big: si appiccicano alla sua ruota Evans, Contador, Menchov, Moncoutié, Kreuziger, Armstrong, Samuel Sanchez, Gerdemann, Andy e Frank Schleck. Il gruppetto dei big assume subito in discreto vantaggio sul plotone, ma Sastre si rende conto che sarebbe inutili forzare nuovamente perché non gli verrebbe lasciato spazio e il gruppetto maglia gialla viene riassorbito. Insiste invece Karpets, che dopo altri 1700 metri piazza una nuova rasoiata

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Alla nuova sortita del pietroburghese si uniscono Cobo e Chrisitan Vandevelde, 13° in generale a 9'43" dal leader. Prova a seguire il trio Rein Taaramae, della Cofidis, che però non può proseguire perché della squadra francese, oltre all'estone e la maglia gialla, è rimasto nel plotone solo Amael Moinard. Davanti, intanto, prosegue l'azione dei due colombiani della Barloworld in un gruppo battistrada che, dopo 4 kilometri di scalata, è composto, oltre ai due sopracitati, anche da Seeldrayers, De La Fuente, Pauwels, Voigt e Van Goolen. A 19" Cozza e Astarloza, a 31" Steven Cozza, Carlos Barredo e Peter Velits. A 1'55" Karpets, Vandevelde e Cobo, che guadagnano già 23" al plotone. Ai -2400 dallo scollinamento perdono le ruote della testa della corsa i due Saxo Bank Van Goolen e Voigt. Cardenas dà un' ultima trenata micidiale ai - 1700, restando solo con il compagno di squadra Soler al comando della gara, mentre si staccano prima Pauwels, poi Seeldrayers ed infine anche David De La Fuente: il corridore Quickstep e quello Fuji si ricongiungeranno in corrispondenza delle insegne del -1 alla vetta. Notevole il cambio di ritmo del trio Karpets-Vandevelde-Cobo quando si è messo in testa quest'ultimo, che ha permesso ai tre di raddoppiare abbondantemente il vantaggio: 58". In cima, scollina per primo Mauricio Soler, quindi Felix Cardenas. Seeldrayers e De La Fuente a 13", Pauwels a 21", Van Goolen e Voigt a 44", Barredo, Velits e Cozza a 1' 03", Brutt si è invece unito al suo leader Karpets, dando fondo alle sue energie residue con una trenata finale nell'ultimo kilometro di salita che ha portato il trio a 1'47" da Soler e Cardenas e 52" sul gruppo maglia gialla, tirato dai Silence e Moinard. In discesa Barredo, Velits e Cozza si ricongiungono con il duo Saxo Bank. Il quintetto viene ripreso dal Karpets, Cobo e Vandevelde dopo 2 kilometri di pianura, si va quindi a costituire un gruppo di otto corridori, con 57" sul plotone e 1' 38" da recuperare alla coppia al comando. Seeldrayers, De La Fuente e Pauwels, riunitisi nei primi kilometri di pianura ed a 42" dal duo Barloworld, comprendono di non poter più rientrare ed attendono il gruppo Karpets-Vandevelde-Cobo. Plotone a 2' 49". All' unico traguardo volante di giornata, Borgo San Dalmazzo (km 187), Cardenas transita senza volata prima di Soler, Voigt guida il gruppo inseguitore a 22" dal gruppetto Seeldrayers e 1'01" dalla coppia al comando. Plotone a 1' 48". Ai -300, Cardenas e Soler si mettono uno a fianco all' altro, pronti a disputare uno sprint alla pari, senza scorrettezze, sicuri di poter portare la vittoria in casa Barloworld. Cardenas parte forse troppo forte e, nonostante guadagni qualche metro al compagno di squadra, viene poi passato ai -120, con vittoria di Juan Mauricio Soler.

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Il plotoncino di Karpets, Vandevelde e Cobo è regolato da Velits su Barredo, Karpets, Voigt, Cobo, Vandevelde, Seeldrayers e Cozza a 34" dal vincitore. Plotone, che ha ripreso Stroetinga, a 1' 23".

CLASSIFICA DI TAPPA
1° Juan Mauricio SOLER HERNANDEZ- Team Barloworld
2° Felix CARDENAS- Team Barloworld s.t.
3° Peter VELITS- Team Milram +34"
4° Carlos BARREDO- Quickstep s.t.
5° Vladimir KARPETS- Katusha s.t.
6° Jens VOIGT- Team CSC Saxo Bank s.t.
7° Juan José COBO ACEBO- Fuji-Servetto s.t.
8° Christian VANDEVELDE- Garmin-Slipstream s.t.
9° Kevin SEELDRAYERS- Quickstep s.t.
10° Steven COZZA- Garmin-Slipstream s.t.

David MONCOUTIE'- Cofidis, le credit en ligne- +1'23"
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CLASSIFICA GENERALE:
1° David MONCOUTIE
2° Cadel EVANS +4’06’’
3° Alberto CONTADOR +4’10’’
4° Denis MENCHOV +4’32’’
5° Lance ARMSTRONG +4’58’’
6° Roman KREUZIGER +5’10’’
7° Samuel SANCHEZ GONZALEZ +6’01’’
8° Andreas KLODEN +6’03’’
9° Carlos SASTRE CANDIL +6’21’’
10° Andy SCHLECK +6’26’’
11° Vincenzo NIBALI +7’28’’
12° Christian VANDEVELDE +8’54’’
13° Oscar PEREIRO SIO +9’12’’
14° Juan José COBO +9’28’’
15° Frank SCHLECK +9’49’’
16° Vladimir KARPETS +10‘15‘‘
17° Linus GERDEMANN +10‘42‘‘
18° Kim KIRCHEN +11’41’’
19° Levi LEIPHEIMER +13’06‘‘
20° Juan Mauricio SOLER HERNANDEZ +13’09’’
21° Michael ROGERS +13‘32‘‘
22° Ivan BASSO +14‘21’’
23° Jurgen VAN DEN BROECK +15’02’’
24° Kevin SEELDRAYERS +17’03’’
25° Rein TAARAMAE +17’08’’

CLASSIFICA A PUNTI:
1° Oscar FREIRE GOMEZ 83
2° Mark CAVENDISH 72
3° Daniele BENNATI 69
4° Thor HUSHOVD 68
5° Andy SCHLECK 60
6° Alberto CONTADOR 58
7° Tyler FARRAR 53
8° Juan Mauricio SOLER HERNANDEZ 51
9° Fabian CANCELLARA 47
10° Sylvain CHAVANEL 41

Heinrick HAUSSLER 38
Mikhail IGNATIEV 37
Koldo FERNANDEZ DE LARREA 32
Samuel SANCHEZ GONZALEZ 31
Cadel EVANS 31
David ZABRISKIE 30
Carlos SASTRE CANDIL 29
Frank SCHLECK 28
Gert STEEGMANS 28
Roman KREUZIGER 26
Edvald BOASSON HAGEN 26
Felix CARDENAS 26
Lance ARMSTRONG 25
Denis MENCHOV 25
Greg VAN AVERMAET 25
Andreas KLODEN 25
Jens VOIGT 25
Andrey AMADOR BIPKAZACOVA 24
Samuel DUMOULIN 22
Filippo POZZATO 22
Leonardo DUQUE 22
Gerald CIOLEK 22
Benat INTXAUSTI 20
Dominique ROLLIN 20
Murilo FISCHER 19
George HINCAPIE 16
Kurt Asle ARVESEN 16
Carlos SASTRE CANDIL 15
Peter VELITS 15
Fabian WEGMANN 14
Giampaolo CHEULA 11
Tom BOONEN 11
Aleksandr KUSCHYNSKI 10
Juan Antonio FLECHA 10
Sergey LAGUTIN 10
Juan Antonio FLECHA 10
Carlos BARREDO 10
Vladimir KARPETS 8
Frederik WILLEMS 8
Alessandro BALLAN 8
Koos MORENHOUT 6
Maxime MONFORT 6
Marcel SIEBERG 6
Yaroslav POPOVYCH 6
Stuart O’GRADY 6
Wim STROETINGA 6
Julien EL FARES 6
Johannes FROHLINGER 6
Haimar ZUBELDIA 5
Mickael BOURGAIN 5
Alberto CONTADOR 5
Juan José COBO 4
Samuel DUMOULIN 4
Gustav ERIK LARSSON 4
Kasten KROON 4
Daniel MORENO FERNANDEZ 4
Cyril DESSEL 4
Daniele RIGHI 4
Martijn MAASKANT 3
Inigo LANDALUZE 3
Vincenzo NIBALI 3
Christian VANDEVELDE 3
Steven COZZA 3
Kevin SEELDRAYERS 2
David MONCOUTIE 2
José Ivan GUTIERREZ PALACIOS 2
Christian VANDEVELDE 2
Chris FROOME 2
Sandy CASAR 2
Fabio SABATINI 2
Christian KNEES 2
Yoann LE BOULANGER 2
John LEE AUGUSTYN 2
Linus GERDEMANN 1

CLASSIFICA SCALATORI:
1° Haimar ZUBELDIA 96
1° Andy SCHLECK 96
3° Juan Mauricio SOLER HERNANDEZ 86
4° Alberto CONTADOR 84
5° Carlos SASTRE CANDIL 68
6° Rein TAARAMAE 57
7° Cadel EVANS 56
8° David DE LA FUENTE 51
9° Denis MENCHOV 44
10° Koos MORENHOUT 43

Johannes FROHLINGER 42
Roman KREUZIGER 38
John Lee AUGUSTYN 33
Yaroslav POPOVYCH 28
Felix CARDENAS 24
Fabian WEGMANN 24
Serge PAUWELS 20
Kansantsin SIUTSOU 19
Inigo LANDALUZE 15
Frank SCHLECK 14
Amael MOINARD 14
Kevin SEELDRAYERS 14
Volodymir GUSTOV 13
Daniel MORENO FERNANDEZ 13
Mikel ASTARLOZA 12
Leonardo DUQUE 12
Lance ARMSTRONG 12
Mikhail IGNATIEV 11
Aleksandr KUSCHYNSKI 10
Sandy CASAR 9
Pietro CAUCCHIOLI 9
Samuel SANCHEZ GONZALEZ 8
Chris FROOME 8
Alessandro BALLAN 7
Jurgen VAN GOOLEN 6
Vincenzo NIBALI 6
Julien EL FARES 5
José Ivan GUTIERREZ PALACIOS 5
Christian VANDEVELDE 4
Leonardo DUQUE 4
David MONCOUTIE 4
Carlos BARREDO 4
Juan Antonio FLECHA 3
Cyril DESSEL 3
Pierrick FEDRIGO 3
Thomas VOECKLER 3
Alan PEREZ 3
Linus GERDEMANN 2
Joost POSTHUMA 2
Alejandro VALVERDE 2
Jens VOIGT 2
Maxime MONFORT 1
Dominique ROLLIN 1
Nicolas JALABERT 1
Steve COZZA 1
Giampaolo CHEULA 1
Paolo LONGO BORGHINI 1
Kurt Asle ARVESEN 1
Sergey LAGUTIN 1
Christophe LE MEVEL 1
Matthew LLOYD 1

CLASSIFICA GIOVANI (UNDER 25):
1° Roman KREUZIGER
2° Andy SCHLECK +1’16’’
3° Vincenzo NIBALI +2’18‘‘
4° Kevin SEELDRAYERS +11‘53‘‘
5° Rein TAARAMAE +11‘58‘‘
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