Giornalista: Come imposterete la stagione?
Beattie: A grandi linee posso dirvi che un gruppo di corridori farà classiche e Tour, e un altro nucleo Giro e Vuelta. Ma non sono divisioni rigide. Ad esempio, uno scalatore come Cataldo farà sicuramente il Giro, ma può tornare utile anche per la causa di Leipheimer al Tour. Per farvi alcuni nomi, Boonen e Martin faranno sicuramente parte del gruppo classiche/Tour, insieme a Chavanel e Steegmans. Per quanto riguarda Giro e Vuelta ci saranno di certo Chicchi, Terpstra che farà anche il pavè in appoggio a Boonen, e Ciolek.
Giornalista: Cosa pensa dei due percorsi dei maggiori Giri?
Beattie: Quello del Giro mi sembra più "modulato" rispetto alla precedente gestione. Per capirci, non ci son più 9 tappe di alta montagna e manca lo Zoncolan, le tappe di montagna "vera" sono 5 e questo favorisce indubbiamente una squadra come la nostra, priva di scalatori puri in grado di fare la differenza su certe pendenze, e i velocisti hanno l'ultima opportunità alla 18a tappa e non durante la seconda settimana come accadeva negli ultimi anni. Per quanto riguarda il Tour sono felice che i "piattoni" che tradizionalmente aprivano la corsa siano stati sostituiti da tappe più spettacolari. A Elm il primo giorno, ma soprattutto a Geraadsbergen ci sono tappe vallonate e una squadra come la nostra sul pavè del Fiandre può fare molto bene. Le due tappe alsaziane mi piacciono, mentre temo per caratteristiche dei nostri corridori quella di Pragelato. Anche i gpm HC sono stati suddivisi bene sulle varie tappe e non può che farci piacere una crono di 51 chilometri al penultimo giorno.
Giornalista: Crede che a quasi 39 anni Leipheimer abbia ancora gli stimoli, e soprattutto la forza, di correre un Tour ad alti livelli?
Beattie: Rispondo solo se mi passate le partite del 6 Nazioni in diretta, dopotutto siete irlandesi come me (ride). Comunque sì, l'anno scorso ha fatto 21° ma c'è anche da dire a sua discolpa che correva in una situazione di squadra a dir poco anomala in cui non si sapeva chi fosse il capitano tra lui, Horner, Brajkovic e Kloden, oltre alle continue polemiche extrasportive che coinvolgevano il suo ds. Quest'anno corre con una squadra al suo servizio e con gregari equamente divisi tra montagna e pianura, perchè è inutile avere una squadra di scalatori fortissimi se poi con un ventaglio puoi prendere 2' e nella cronosquadre altri 2', e viceversa. A ogni modo faremo il nostro stage di preparazione, una volta tornati dall'Argentina, proprio nel sud della Francia, per visionare bene gli arrivi in salita.