Premiazioni Tour Awards 2012

Il meglio e il peggio del Tour de France 2012

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emmea90
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Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da emmea90 »

Premiazioni Tour Awards 2012
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Bartoletti: No, Auro, è inutile. Io non entro.
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Bulbarelli: Marino, per favore, una volta che abbiamo i pass rompi pure i coglioni?
Bartoletti: Ho una dignità.
Bulbarelli: Ma se hai leccato il culo al Napoli per mezza Champions League...
Bartoletti: Volevo convincere De Laurentis a girare "Natale a Forlì".
Bulbarelli: Questo non toglie che la tua dignità sia pari a zero.
Bartoletti: Ha parlato quello che ha ricevuto un autografo da Parker con la dedica "al mio grande maestro"
Bulbarelli: Marino, il Tour è finito, mi spieghi perché devi continuare a sparare a zero su Parker?
Bartoletti: Auro, tu come ci rimarresti quando nel momento buono lei tira fuori una mazza da 40?
Bulbarelli: Non capisco cosa intendi...
Bartoletti: Chiedi a Nazareno, a lui è piaciuto.
Bulbarelli: Allora entriamo?
Bartoletti: Non mi muovo da qua. Non finché Lasegue ed Hemme Meas mi consentiranno di premiare un Award. Io il pass di Beppe Conti non lo sfrutto.
Bulbarelli: Marino, non fare così, o ti caccio dalla Rai.
Bartoletti: Giusto, potrei andare a commentare il giro d'Italia su Sky.
Bulbarelli: Marino, per favore, ho già detto ad Acquarone che rinnoveremo i diritti
Bartoletti: Si ma offrire Paolo Belli e il prestito secco di Beppe Conti non mi sembra una grande idea.
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Conti: la smettete di tirarmi in ballo? Vi ricordo che oggi si entra solo grazie alla mia grande competenza in ambito di ciclismo
Bartoletti: Ecco, appunto. E non ti suona proprio un filo strano, Beppe?
Bulbarelli: Marino, per favore, è la prova che Beppe sia un grande professionista
Bartoletti: A giudicare dal festino in casa Conti per la probabile partenza del Tour 2013 dai caraibi proprio non si direbbe
Bulbarelli: Perché? Magari Beppe apprezzerà il luogo.
Bartoletti: Secondo me apprezzerà di più il fatto che per le prime 4-5 tappe non farà una beata minchia
Bulbarelli: Marino... siamo in diretta, per favore. Anzi proviamo a beccare i primi ospiti.... ecco lasegue... lasegue... ci dica qualcosa, è soddisfatto del Tour? Quali novità per il 2013?
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Lasegue: Ma chi cazzo l'ha invitato sto panzone? Mi lasci passare, per favore
Bartoletti: Auro, hai lo stesso carisma di Angelino Alfano
Bulbarelli: Cosa avevamo detto? Niente Pdl....
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De Stefano: Andynucciooooo.... amoreeeee..... fermati ti pregoo....
Bulbarelli: Alessandra, che è successo?
De Stefano: Ho visto la caviglia di Andy!! Ho visto la caviglia di Andy!!!
Bartoletti: Mi ero quasi dimenticato come si stesse bene questa estate
De Stefano: Marino, per favore, Andy è stato vittima di un complotto internazionale.
Bartoletti: Certo, colpa di ASO che non ha spostato il Tour de France ad Agosto.
De Stefano: Dovevano partire il 5 di Agosto, per la precisione.
Bartoletti: A parte che con le olimpiadi non li avrebbe cagati nessuno, ma era l'unico modo perché non le prendesse anche da Contad...
(la De Stefano tira un calcio a Bartoletti)
De Stefano: Marino, attento a quello che dici.
Bulbarelli: Prima di cedere la linea alla diretta, dov'è Sgarbozza?
Bartoletti: Hai presente che a Montmatre c'è l'ultima vigna di Parigi?
Bulbarelli: Certo Marino.
Bartoletti: Ecco. Ancora per poco.
Bulbarelli: E' inquietante. Ecco intanto ospiti che si susseguono... Andrea Pigna, un parere sul Tour di Pellizotti? Possiamo dire che avete fatto proprio pena?
(Pigna fa schiantare Bulbarelli sulla parete con l'imposizione delle mani)
Bartoletti: Auro, forse è il caso che non rompi il cazzo ai discepoli di Zomegnan.
Bulbarelli: Eccoci con Tonik... Tonik... ma com'è che in squadre più decenti della Cofidis non l'ha cagata quasi nessuno?
(Tonik mette KO Bulbarelli sfiorandolo col Mignolo)
Bartoletti: Finalmente qualcosa di buono. E dato che Conti è scappato dietro le quinte, ora conduco io
*** SPINGARDINO ***
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Zomegnan: non l'ho sentita, sottospecie di bradipo baffuto
Bartoletti: Buongiorno direttore, cosa ci fa qua?
Zomegnan: Ho appena concluso un affare con Lasegue ed Hemme Meas
Bartoletti: Ovvero?
Zomegnan: Saprete a tempo debito. L'era dei tour facili è finita.
Bartoletti: Guardi che l'Equipe ha definito il Tour 2012 il più duro di sempre
Zomegnan: Se è per questo anche Tuttosport definisce la Juventus come invincibile, Pirlo come Pallone d'Oro e il campionato come regolare. Ciò non toglie che siano delle grosse cazzate.
Bartoletti: Mi scuso per avere osato contraddirla
Zomegnan: Così va meglio. Ora mi scusi, ma devo andare a parlare con Pigna
Bartoletti: Cioè?
Zomegnan: Pare che Goss ed Howard stiano provando a slegarsi a vicenda, devo intervenire prima che sia troppo tardi.
Bartoletti: Bene, ora andiamo in diretta...
Bulbarelli: Un momento solo.
Bartoletti: Auro, non eri a terra?
Bulbarelli: L'odore delle trenette al pesto fa miracoli.
Bartoletti: Oh, fanculo, linea alla cerimonia, ci rivediamo qua per i commenti.
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Gigilasegaperenne
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Gigilasegaperenne »

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La Sègue: Un saluto a tutti i presenti in sala e ai telespettatori a casa: benvenuti ai Tour Awards 2012, cerimonia che premia il meglio e il peggio della Grande Boucle appena conclusa. Accanto a me Alexis Hemme M... non è che potresti mettere giù il telefono?
Hemme Méas: No, te l'ho detto... no, la De Stefano non deve entrare, me ne fotto se ha l'accredito... non mi interessa, ci vedono anche i bambin... ah, siamo in onda?
La Sègue: Ecco, adesso arr...
Hemme Méas: Aspetta che mi sposto dietro le quinte.
La Sègue: Come dietro le quinte? Va beh, fanculo, ci penso io. Anche perché in ogni caso abbiamo un terzo presentatore, più confermato della positività di Riccardo Riccò ad un test di controanalisi: Daniele Luttazzi!

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Luttazzi: Buonasera a tutti! Stasera corridori, direttori sportivi e sponsor si ritrovano in un'unica serata in nome di una singola, unica ed immensa passione. La pubblicità.
*Gelo in sala*
La Sègue: Daniele, questa l'hai ripetuta dall'anno scorso, e già allora era copiata da Steve Martin.
Luttazzi: Ancora con questa storia che io copio le battute? Basta, avete stufato, ormai non ci crede più nessuno. E' falso come una banconota da tredici euro.
La Sègue: ...
Luttazzi: Che hai da guardare?
La Sègue: Mi chiedevo se non fosse possibile riconsiderare uno dei candidati che abbiamo scartato. Tipo Martufello.
Luttazzi: Martufello fa meno ridere di una visita dei testimoni di Geova alle sette della domenica mattina.
La Sègue: E' vero, ma almeno le battute sono sue.
Luttazzi: Volete che me ne vada?
La Sègue: E lei vuole che le neghiamo il cachet e la costringiamo a pagare una penale, che mi pare lei non possa permettersi, visto che in tv è gradito quanto un finanziere al Pirellone?
Luttazzi: Aspetti che questa la trascrivo...
La Sègue: Va beh, ho capito che da qui non usciamo più. A questo punto direi che possiamo passare ad uno dei momenti seri della cerimonia. Giacché si parla di Tour 2012, ci è sembrato opportuno preparare un pro memoria per chi avesse poco nitidi i ricordi della corsa: ripercorriamo attraverso questo filmato i momenti salienti della 99a edizione della Grande Boucle.



La Sègue: Rieccoci in sala. Vorrei congratularmi con Woody Allen.
Luttazzi: Mi associo, il suo tocco è come sempre altamente riconoscibile.
La Sègue: Veramente il filmato l'ha fatto Hemme Méas, volevo congratularmi con Woody Allen perché ho letto il copione, e le sue battute erano straordinarie.
Luttazzi: C'è Woody Allen ospite?
La Sègue: No, ma tu hai attinto a piene mani dal suo repertorio, a quanto ho visto.
Luttazzi: Nego tutto, non ho copiato niente. Ho solo riscritto fedelmente.
La Sègue: Fare la stessa battuta di "Io e Annie" cambiando "pedinare" con "copiare" non credo sia classificabile come originale. Originali sono invece molte delle stronzate cui abbiamo assistito nell'ultimo Tour e France: cedo a questo proposito la linea a Hemme Méas, per i primi premi della serata.

To be continued...
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emmea90
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da emmea90 »

Hemme Méas: dunque, bando alle ciance come direbbe Zomegnan dopo Stelvio e Mortirolo e prima di un passaggio sul Gavia per far concludere nuovamente la tappa in cima allo Stelvio, e cominciamo a presentare la serata
Luttazzi: Sta dicendo che devo già levarmi dai coglioni?
Hemme Méas: esattamente. Anzi, vada a vedere dove è finito Bradbury.
Luttazzi: Chi?
Hemme Méas: Bradbury, il pattinatore australiano. Ci siamo dimenticati di dargli l'indirizzo.
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Bradbury: Non occorre, sono qua.
Hemme Méas: Ora mi spiega come cazzo ha fatto.
Bradbury: Ho camminato per Parigi a caso, sapevo che lo avrei trovato.
Hemme Méas: Questo è culo.
Bradbury: Peraltro nel giungere qua ho trovato un portafoglio fuori da Tiffany, sono entrato per consegnarlo.
Hemme Méas: E?
Bradbury: Mi hanno detto che ero il milionesimo cliente, quindi ho vinto un collier da 10.000 euro.
Hemme Méas: Mi fa quasi schifo.

Steven Bradbury Award
Per vincere un pizzico di fortuna è sempre necessario. Certe volte, più che un pizzico, ne serve una cisterna, come ben sa il pattinatore australiano che vinse a Salt Lake City l'oro olimpico più immeritato di ogni epoca. Questo premio è quindi per coloro che hanno raccolto risultati di prestigio grazie a botte di culo che hanno fatto esclamare ai più autorevoli commentatori: "La dea bendata non l'ha baciato, gliel'ha direttamente preso in bocca".

NOMINATION
Tutti
Beh, che minchia di nomination dovremmo mettere quando al Tour de France mancano quelli che sono considerati più o meno universalmente il primo e secondo interprete al mondo delle corse di tre settimane, Alberto Contador e Andy Schleck (rigorosamente in quest'ordine)? Sostanzialmente tutti gli uomini di classifica giunti a Parigi ne hanno beneficiato, anche se sarebbe da appurare in quale misura. Ma siccome mettere "tutti" veniva più veloce e Beppe Conti ha fatto più proseliti di quanto si possa sospettare, il premio va d'ufficio all'intero gruppo.

Hemme Méas: Ritira il premio il vincitore del Tour de France 2012, Chris Froome.
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Luttazzi: Allora Chris, su di lei hanno detto un sacco di falsità. Mi chiedo se lo facciano anche sull'Afghanistan...
Hemme Méas: Luttazzi, si era detto che non avrebbe più copiato.
Luttazzi: Io non copio, ho poche esclusive
Froome: Ringrazio, ma non ritengo di meritare questo Award. In queste condizioni avrei asfaltato anche Contador
Hemme Méas: Pregherei la regia di inquadrare il pubblico
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Froome: Cosa c'è che non vi convince?
Hemme Méas: Ad esempio l'ultima Vuelta
Froome: Perché sono qua a farmi prendere per il culo da voi?
Hemme Méas: Semplice - altrimenti il Tour 2013 ve lo scordate. Nel frattempo ringraziamo Steven...
Bradbury: Ehi, un anello con diamante!
Hemme Méas: LO PORTATE VIA A CALCI IN CULO CHE NON LO SOPPORTO PIU'? Scusate l'aplomb, ma essere stato nell'Equipe di Zomegnan in passato ha i suoi pregi e i suoi difetti. Dunque ora tocca al Lebron James... per presentarlo è con noi un allenatore d'eccezione... Claudio Ranieri
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Ranieri: non capisco perché d'eccezione
Hemme Méas: Ranieri, ringrazi che la introduco io. Lasegue ha personalmente insistito per consegnarle un regalo.
Ranieri: ovvero?
Hemme Méas: Una busta piena d'antrace.
Ranieri: non ho fatto così male all'Inter.
Hemme Méas: Concordo - se paragonato con i precedenti allenatori.
Ranieri: Non siamo qui per parlare di tattica.
Hemme Méas: Giusto, per quello dopo arriveranno Mazzarri e Ferguson.
Ranieri: E Conte?
Hemme Méas: E' lassù che segue la cerimonia dal Box.

Lebron James Award
Perdere fa sempre male. Ma quando la sconfitta arriva dopo aver costruito alla perfezione un successo per larga parte della gara, è come ritrovarsi in una cella con Tiziano Ferro, Cristiano Malgioglio e Renato Zero tenuti in cella di isolamento per 3 mesi. Come il re del quarto quarto insegna. Il premio vuole onorare chi ha gettato solidissime basi per cogliere un risultato importante, salvo poi buttare tutto a donne di facili costumi nelle battute finali.

NOMINATION
Silvére Saubert
Già impostare mezzo Tour sulla conquista della classifica che a squadre, notoriamente prestigiosa quanto un riconoscimento conferito dalla redazione de "Il Giornale" (ma meno offensivo), è un'idea quanto meno discutibile - dove per "discutere" si intende fare ricorso agli stessi toni di Vittorio Sgarbi -. Ma se poi si compromette il tutto facendosi fottere da un'azione a sorpresa di De Col (dicasi De Col), e ci si sorprende che il Team Sky si ritrovi in vetta alla graduatoria avendo solo due dei primi quattro della generale, una nomination al Lebron James Award è il minimo sindacale. Se poi ti passa anche la Radioshack, la vittoria sembra già tua. Sembra, ma conoscendoti probabilmente troverai il modo di perdere anche quella.

Franco Pellizotti
Vestire la maglia a pois e perderla in vista di Parigi è materiale da film drammatico. Perderla nonostante si sia acquistato approssimativamente mezzo gruppo, inclusi alcuni dei possibili avversari, è roba da commedia, specie se a fotterti è stato uno che si è accorto a tre giorni dalla fine del Tour di poter conquistare la maglia di miglior scalatore. Perderla quando Zomegnan ti aveva dato l'ordine tassativo di prenderla, invece, è da film dell'orrore, specie per chi ha avuto la sfortuna di vedere il contenuto della scatola recapitata a casa Pellizotti con l'etichetta: "Così vediamo se la prossima volta ti fai inculare ancora da un francese".

Tejay Van Garderen
E' possibile perdere la maglia bianca essendo il più forte in salita, il più forte a cronometro e senza incappare in incidenti di sorta? Sì, se ti chiami Tejay Van Garderen. Certo, l'americano ha l'attenuante di aver dovuto lavorare per Cadel Evans, che anche grazie ha lui ha concluso sul secondo gradino del podio. Però ha anche l'aggravante di essersi fatto battere da Kruijswijk, che nell'ultra-trentennale storia della maglia bianca sembra più facile raccolga l'eredità di vincitori come Benoit Salmon, Fabrice Philipot e Raul Alcalà che quella di Laurent Fignon, Greg LeMond e Marco Pantani. L'augurio è che quanto meno non raccolga quella di Cunego.

Joaquim Rodriguez
Non c'è dubbio che Rodriguez abbia disputato un Tour di altissimo livello, giustamente coronato con un piazzamento nei cinque e due vittorie di tappa. Però, proprio perché bastava poco per mettere la ciliegina sulla torta, dormire nella tappa di Luz Ardiden e farsi fottere la maglia a pois è sembrato un po' come se Freddie Mercury, dopo aver fatto battere le mani a tempo a 80.000 persone sulle note di Radio GaGa, avesse piantato un peto nel microfono: l'esibizione sarebbe stata ancor più memorabile, ma non necessariamente migliore.

Ranieri: And the winner is.... Franco Pellizotti!
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Pellizotti: Eccomi... scusate... una scala per favore... grazie...
Hemme Méas: Rujano, che cazzo ci fa qua?
Pellizotti: Sono Franco, Pigna mi ha trasformato così per punirmi del fallimento
Hemme Méas: Io ve lo dico - se non disponessi delle medesime facoltà in quanto Cavaliere di Ovaro, Pigna mi farebbe paura.
Pellizotti: Quindi può farmi tornare Pellizotti?
Hemme Méas: Certo. Ma non lo farò, disposizioni di Angelo. Ora, cosa ha da dire a sua discolpa per aver fallito la maglia a pois?
Pellizotti: Capita a tutti.
Hemme Méas: Veramente è capitato solo a Cassani.
Pellizotti: Ok, ho capito mi levo dai coglioni.
Hemme Méas: Bene, ringraziamo Runan... ehm Pellizotti... darei la linea a Lasegue per le prossime premiazioni.
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Gigilasegaperenne »

La Sègue: Grazie Alexis, siamo pronti per il prossimo premio della serata: il poco ambito Cleveland Cavaliers Award.

Cleveland Cavaliers Awards
Denominato in onore della squadra che in una sola stagione è passata da un record di 61 vittorie e 21 sconfitte a 19-63, il premio vuole offrire un riconoscimento alla Radios... ehm... alle squadre e ai corridori che più hanno peggiorato il loro risultato rispetto all'anno scorso.

NOMINATION
Samuel Sanchez
A discolpa di Marquetz bissare il successo nella corsa a tappe più prestigiosa del mondo con Samuel Sanchez non era certamente facile, sia per le condizioni non ottimali dello spagnolo quest'anno, sia, soprattutto, perché Parker ha abbandonato la corsa a metà Tour. Non è però possibile non inserire nelle nomination la squadra del campione dello scorso Tour de France che si è dovuta accontentare del sesto posto ed una vittoria di tappa.

Radioshack
Si presenta al Tour dopo aver raccolto non l'eredità fallimentare della squadra di Tamburini, bensì quella più nobile della Leopard-Trek. Le note vicende che però costringono Andy Schleck a saltare il Tour de France costringono la Radioshack a fidarsi del fratello Schleck, le cui capacità dimostrate durante il Tour 2012 hanno dimostrato che la fiducia nel lussemburghese era meritata quasi come quella della regione Lazio in Franco Fiorito. La squadra già definita "peggio dei Charlotte Bobcats" passa dal terzo posto, la maglia a pois e quattro tappe ad un miserrimo nono posto aggiudicandosi con Jacob Fulgsang l'unica frazione vinta.

Lampre - ISD
Si può scendere una volta raggiunto il fondo? Quando in squadra hai campioni del calibro di Damiano Cunego tutto è possibile. La squadra che lo scorso anno era riuscita ad arrivare grazie a Michele Scarponi nella top 10, portandosi a casa una tappa, non riesce ad andare oltre la quindicesima piazza definendo il rinnovo firmato da Brancaleone sullo scorso contratto: "La più grande cazzata a livello di firme da quella volta che Moratti chiamò Gasperini"

Vacansoleil DCM - Pro Cycling Team
Se lo scorso anno la squadra di Otello Rinaldi poteva contare su Mosquera, nella stagione corrente l'assenza dello spagnolo ha portato abbondanti tagli alla squadra olandese. Non ci riferiamo ovviamente ai frigobar pieni di sacche di sangue al seguito della squadra quanto alle possibilità di cogliere un successo con Poels, De Gendt e Van Hummel che statistici al soldo di ASO hanno definito pari a quelle di Bulbarelli di scopare con una bella figa. Non può quindi non entrare in nomination la squadra che è passata dalla vittoria sul Mont Ventoux e l'undicesimo posto al diciannovesimo.

La Sègue: Inviterei a salire sul palco il coach della squadra cui il premio è intitolato: Byron Scott.

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La Sègue: Benvenuto signor Scott.
Scott: Fuck off.
La Sègue: Ehm... sì, bene... ma non è che lei per caso è parente di quel tizio là in alto, quello con la carabina puntata su Cavendish?
*Cavendish si nasconde sotto la poltroncina*
La Sègue: Stavo scherzando. Comunque, signor Scott, la pregherei di annunciare il vincitore.
Scott: Just because they paid me so much.
La Sègue: Ammazza, ma è uguale... d'altra parte sarei anch'io incazzoso se allenassi i Cleveland Cavaliers.
Scott: You'd better show some respect for my team.
La Sègue: Io posso anche rispettare la sua squadra, il problema è che gli avversari la stuprano regolarmente ad ogni uscita.
Scott: Shut up, I'm proud of my team.
La Sègue: E fa bene, anche se mi sfugge come si possa essere orgogliosi di allenare Azubuike e Pargo dopo aver giocato con Magic e Kareem.
*Scott si toglie la giacca*
La Sègue: Ma penso di poter sopravvivere con questo dubbio. Prego, legga...
Scott: And the winner is Team Radioshack.
La Sègue: Un plebiscito per la Radioshack, che conquista il 67% dei voti. Prego Jarod Parker di salire sul palco. Eccolo qua... congratulazioni, signor Parker.
Parker: Figlio di puttana, tira indietro quella mano di merda.
La Sègue: La quantità di affetto che continuo a ricevere mi scalda il cuore. Signor Parker, non spreco tutte le domande che vorrei farle perché ho la sensazione che la rivedremo spesso su questo palco.
*Parker si leva la giacca*
La Sègue: Guardi Parker che non era la giacca di Scott il problema, erano più i 193 cm per 89 kg e il fisico non dissimile da quando giocava che mi preoccupavano. Ad ogni modo, le risparmio anche le domande sul suo cambio all'anagrafe, vorrei solo sapere se ha qualcosa da aggiungere sulla consegna di questo premio.
Parker: Se per sbaglio vi tiro sotto in macchina, poi faccio anche la retromarcia.
La Sègue: Molto bene, grazie a Jarod Parker. A dopo. Cedo la parola a Hemme Méas.
Hemme Méas: Grazie, ma facciamo subito parlare i premi: è il momento del CTRL+C/CTRL+V Award, che purtroppo Daniele Luttazzi si è rifiutato di introdurre. Queste sono le nomination:

CTRL+C / CTRL+V Award
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico, scrivere la stessa stronzata per tre settimane è da pirla. Il premio è destinato non necessariamente a chi ha ideato una tattica particolarmente idiota, ma a chi, anche a fronte di esiti poco soddisfacenti, l'ha ripetuta più e più volte, o l'ha reiterata tanto a lungo da renderla dannosa, magari a fronte di inizi promettenti.

NOMINATION

Lampre ISD
Non poteva non ricevere una nomination la strategia della Lampre ISD, strategia che definire "tattica" oltraggia forse il genio di direttori sportivi veri. Insomma, buttare alla cazzo Cunego e Scarponi in qualsiasi fuga capitasse a tiro sperando che succeda qualcosa ci è sembrata una idea che persino Philippe Petit ha definito "decisamente rischiosa e senza senso". Come se non bastasse, ripeterla all'infinito fino a Luz Ardiden ha portato allo stremo delle forze non solo i due corridori, ma anche il guidatore del Camion Balè

Saxo Bank - Tinkoff Bank
Sulla carta Daniel Navarro doveva essere il capitano facente classifica della formazione danese. Sulla carta, appunto, dato che poi la carta che è contata per le due banche è stata quella degli assegni di Andrea Pigna dato che il corridore Spagnolo ha venduto il culo come nemmeno un caporedattore di Libero dopo la telefonata di un deputato del PDL. La cosa si è quindi ripetuta per tutto il Tour tanto che l'anno prossimo Navarro ha ben pensato di fuggire in Cofidis squadra a cui sarebbero toccati i suoi servigi il prossimo anno.

Androni Giocattoli
C'è chi dice che dopo questo Tour de France Pellizotti abbia chiesto aiuto alla croce rossa, chi che abbia preferito dedicarsi ad una vita più tranquilla come ad esempio quella che possono avere i soldati nella legione straniera. Fatto sta che il campione italiano ha imparato sulla propria pelle come la maglia a pois non sia la maglia dedicata a chi scatta di più e lo ha fatto nella tappa di Isola 2000 rivalutando la prestazione di Davide Cassani nel 1993 - fino a quel momento ritenuta ripetibile da qualsiasi essere normodotato

Radioshack
Ci sono squadre che vengono al Tour per rendere più difficile la corsa della maglia gialla costringendola ad inseguimenti interminabili quasi ogni giorno. Ci sono squadre che quindi ogni giorno lottano contro il tempo per tentare di cogliere un prestigioso successo di tappa facendo la corsa con i propri atleti. Poi c'è la Radioshack, che per tutte le prime due settimane di Tour ha risparmiato la fatica delle une e delle altre formazioni mettendosi in prima linea a fare i 50 all'ora pancia a terra senza avere particolari motivazioni. Non può quindi non finire in nomination la squadra di Parker il cui lavoro durante la prima settimana è stato gradito dagli uomini Sky quanto un minorenne nei palazzi vaticani.

Ag2r - La Mondiale
"Toh, anche oggi partono quei due pirla" è stata l'esclamazione principe nella coda delle ammiraglie durante tutto il Tour de France tanto da spingere l'organizzazione ad inserire sulle altimetrie insieme a rifornimenti e traguardi volanti il punto in cui i due scattavano ad ogni tappa. Non può non ricevere quindi una nomination in questo prestigiosissimo premio l'Ag2r le cui tattiche in questo tour sono apparse varie ed imprevedibili quanto uno sciopero nazionale dei trasporti al venerdì al fine di allungarsi il week-end

Hemme Méas: Chiederei al DS Michele Brancaleone di salire sul palco.
Brancaleone: Ho vinto?
Hemme Méas: Ci sono ottime possibilità, ma in teoria sarebbe qui per presentarlo.
Brancaleone: Nessuno mi ha avvisato.
Hemme Méas: Magari ci hanno provato, ma lei era troppo impegnato a dar vita ad una certa iniziativa fotocopiata da un'altra, di cui però si è accidentalmente scordato di fare qualsivoglia riferimento.
Brancaleone: Non so di cosa lei stia parlando.
Hemme Méas: Vuole che diamo un link in diretta?
Brancaleone: No, no, no, non c'è bisogno, sto iniziando a ricordare. Allora, consegniamo questo premio?
Hemme Méas: Ecco, consegniamo che è meglio.
Brancaleone: Sì... il premio va alla Lampre - ISD! Pregherei il DS di salire sul palco.
La Sègue: Il DS è lei.
Brancaleone: Ah già... sì, beh, che posso dire?
La Sègue: Secondo me è meglio se non dice niente.
Brancaleone: Anche secondo me.
Hemme Méas: Ecco, allora si accomodi tra il pubblico.
La Sègue: Dove cazzo va, lì ci sono i bambini...
Hemme Méas: E' comprensibile la confusione, sono alti come lui.
La Sègue: Ma hanno un naso normale.
Hemme Méas: Più che altro non c'è un addensamento anomalo di preti.
La Sègue: Che cazzo state facendo lì?
*I sacerdoti si dileguano*
Hemme Méas: Possiamo andare avanti?
La Sègue: Direi di sì...

To be continued...
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da emmea90 »

Hemme Méas: Procederei quindi col prossimo Award, è con grande piacere che abbiamo qua il vincitore dell'edizione 2006 destinato a diventare il successore di Marco Pantani nell'albo d'oro.
La Sègue: Se dice così, mi istiga all'omicidio
Hemme Méas: Pereiro, salga sul palco.
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Pereiro: Sì, no. niente rally, stasera ho la partita. Domani invece c'è il tennis al mattino quindi rinviamo il basket al pomeriggio.
Hemme Méas: Pereiro, mi dica una cosa: ha fatto 4053 sport dopo aver vinto il Tour. Per quale cazzo di motivo?
Pereiro: Semplice. Punto a vincere tutto.
Hemme Méas: Le sculate nella vita capitano una volta sola, eh
Pereiro: Io ho vinto il tour con pieno merito.
Hemme Méas: Semmai demerito per il gruppo dei coglioni che ti ha lasciato mezz'ora
Pereiro: Forse è meglio che leggo le nomination.

Oscar Pereiro Award
E' dedicato al vincitore del Tour de France 2006 il premio che rende merito a chi, tramite tattiche particolarmente acute, o approfittando di inenarrabili stronzate altrui, è riuscito a raccogliere risultati insperati.

NOMINATION
Leonardo Fabio Duque
Una cronometro, due tappe sui Vosgi e un trittico alpino che persino Zomegnan ha definito "un buon riscaldamento" sono sembrati al plotone un motivo sufficiente per battere la fiacca nella giornata che portava a Pont-à-Mousson. Ne ha approfittato quindi il corridore della Cofidis, risultato vincitore nella fuga di giornata in una tappa che i telespettatori a casa hanno, a suo tempo, già definito più noioso di "Chi l'ha visto?"

Matteo Tosatto
Isola 2000 è ormai passata, i corridori del gruppo pensano quindi, giustamente, di prendersi una giornata in cui risultano attivi quanto la vita sessuale di Gigi Sgarbozza. A beneficiarne risulta quindi essere il corridore Saxo, che poteva, fino a quel momento, vantare lo stesso palmares di Damiano Cunego dal 2006 ad oggi e che, finalmente, con la vittoria di una tappa, riesce a superare il veronese lasciandolo a quota zero.

Samuel Sanchez
Ci sono corridori come Marco Pantani che per guadagnare minuti e posizioni in classifica devono inventarsi una azione sul Galibier rischiando di saltare e ci sono corridori a cui questa impresa non riesce perché trovano una strenua resistenza tra gli uomini del gruppo. Poi c'è Samuel Sanchez che, non contento del Tour dello scorso anno, rientra in classifica vincendo anche una tappa in una azione da lontano a Genolhac per cui i corridori in lotta dalla quinta posizione in giù sono stati invitati nella sede ASO a ritirare il mongolino d'oro.

Roberto Ferrari
A Montecatini aveva vinto alla veneranda età di 29 anni il suo primo sprint di gruppo in un grande giro. Dopo aver capito che al Tour non c'era trippa per gatti e, soprattutto, la Sky se ne sbatteva i coglioni di portare tutti in volata, ha deciso di provare ad anticipare tutti, con successo, nella tappa di Bordeaux. Non può quindi non finire in nomination l'unica vittoria di tappa ottenuta in questo Tour de France dalla Androni, paradossalmente con un velocista, il che è stato ritenuto sufficiente da Zomegnan per punire Pigna e Rujano appendendoli per le orecchie dalla cima del Crostis.

Cadel Evans
E' ancora negli occhi a tutti l'impresa di altri tempi con cui Cadel Evans ha imposto pesanti distacchi a tutti nella tappa di Luz Ardiden. Una impresa, appunto, con tutto il rispetto per uno dei corridori più forti del mondo, viziata dal fatto che Chris Froome e Vincenzo Nibali hanno risposto all'attacco dell'australiano con la stessa prontezza e celerità con la quale Tuttosport pubblica sul proprio sito analisi e commenti delle sconfitte della Juventus. Non può quindi non meritare una nomination una azione che, se ci fosse stata un'altra salita, avrebbe fatto guadagnare a Evans quanto David Arroyo nella ormai celeberrima tappa de "l'Aquila"

Pereiro: Il vincitore è.... Samuel Sanchez.
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Sanchez: Sono onorato di ricevere questo premio.
Hemme Méas: Io lo darei al resto del gruppo per avere battuto la fiacca
Sanchez: E comunque stata una delle tappe più impegnative del Tour
*** SPINGARDINO ***
Sanchez: Concordo. Con quel ritmo l'avrebbe vinta persino Cunego.
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Cunego: Ehi, non esageriamo.
Hemme Méas: Damiano. Dovevi arrivare tra due minuti. Ti abbiamo fatto partire tre giorni fa per fare in tempo utile i quattro scalini che separano la platea dal palco.
Cunego: Ma avete finito di prendermi per il culo?
Hemme Méas: Dico solo che io e lasegue questa estate in ammiraglia ci dicevamo "guarda che scatta ancora il pirla"
Cunego: Ma non dovreste garantire un minimo di imparzialità?
Hemme Méas: Anche tu dovresti garantire un minimo di decenza quando corri.
Cunego: Basta, l'anno prossimo farò il giro.
Hemme Méas: Lo sai che il giro arriva sul Galibier, vero?
Cunego: Ok, vengo al Tour.
Hemme Méas: Fai quel cazzo che vuoi, basta che leggi le nominations

Damiano Cunego Award
Dopo una raffica di awards per spalare merda su qualche DS, Aso ha ritenuto opportuno istituirne uno serio, dedicato al DS che, tutto considerato, può essere definito il migliore di questa edizione del Tour de France. Inutile spiegare perché il premio sia dedicato all'uomo che vanta conoscenze calcistiche inferiori solamente a quelle che egli stesso possiede in fatto di enologia.

Nomination
Frank Schleck
Dopo questo Tour, tutti coloro che lo ritengono il fratello scarso di Andy, riceveranno una querela per il pesante insulto: fratello. Schleck ha fatto così pena che persino l'uomo che ha fatto di attendismo e secondi posti il suo credo lo ha disconosciuto facendo rimpiangere a Parker il fatto di non aver portato Haimar Zubeldia, eterno campione spagnolo che può contare in Italia su un suo fan club a Quartu Sant'Elena. Certo, mandarlo alla morte all'attacco da lontano sul Grand Ballon evidentemente non aiuta - ma non è colpa sua se corre sotto Parker.

Michele Scarponi
"Facciamo che il giro 2011 io non l'ho proprio corso?" sono state le parole di Vincenzo Nibali, secondo classificato dopo la sentenza del TAS. Non potendo nominare il corridore (sì, lo so, è una parola un po' forte) a cui il premio è intitolato, ci limitiamo quindi al suo compagno di squadra e al suo stupendo Tour in cui nelle tappe di Montagna non ha saputo una volta stare fermo in gruppo a salvare energie perdendo il titolo di "Aquila di Filottrano" per quello, meno prestigioso di "Pulcino Pio".

Robert Gesink
Sono anni che lo si attende in un GT e sono anni che, puntualmente, delude le aspettative come un parlamento sul punto di approvare una legge anticorruzione. La terza nomination è quindi per l'uomo di punta di De Col (ci dispiace per il ragazzo - non De Col, Gesink, che cazzo avete capito?) che nella tappa di Luz Ardiden, la più adatta alle sue caratteristiche, ha tagliato il traguardo a 5 minuti e 40 secondi da Cadel Evans. A lui l'attenuante di correre per la maglia bianca del compagno di squadra Krujiswijk che però - senza offesa - è un po' come se nel calcio Antoine Le Pavòn lasciasse il Real Madrid per tentare di portare in serie A il Pisa.

Tyler Farrar
In un tour de France non ci sono solo gli scalatori (scusa, Angelo) ma anche gli uomini dallo spunto veloce - spunto che Farrar deve aver lasciato in America. Non si spiega altrimenti la decisione dello statunitense di provare ad arrivare in volata non davanti a Goss, Cavendish e Greipel bensì, in ricordo dei vecchi tempi, a Petacchi e Freire dato che ormai l'ex-campione del mondo per lui era veloce come Sgarbozza ad arrivare al quinto Martini. E stiamo parlando di una velocità che, dopo essere stata rilevata, ha messo in difficoltà le teorie quantistiche del Cern.

Alejandro Valverde
Rientrare da una squalifica per doping non è mai facile, specie se le flebo non possono passare il confine franco-spagnolo. Il Murciano si è quindi trovato di fronte ad un Tour difficile da interpretare, soprattutto quando la strada saliva. Restiamo comunque del parere che non era certo lui uno dei principali favoriti per il podio di Parigi ma sempre con la certezza che al tutto c'è un limite: prendersi 30 minuti da Froome, infatti, ha riscritto ad ampi versi il significato della parola "pirla"

Cunego: E il vincitore è... Frank Schleck
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Schleck: non me lo aspettavo.
Hemme Méas: Con l'attacco sul Platzerwasel avresti dovuto intuirlo, però
Cunego: In effetti Frank mi ha fatto parecchia compagnia nel gruppetto
Schleck: E' stato un Tour difficile per me senza Andy
Hemme Méas: Più per lui. Pare che abbia urlato in continuazione "VOGLIO LA MAMMA"
Schleck: Tra me ed Andy c'è un rapporto speciale. Non è un segreto.
Hemme Méas: Certo, però esiste una cosa chiamata senso della decenza. Salutiamo comunque Frank, stia attento a fare pipì quando esce... linea a lasegue
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Gigilasegaperenne »

La Sègue: Per presentare il prossimo premio, invito a salire sul palco il direttore del Giro d'Italia, Michele Acquarone.

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Acquarone: Sì, Ivan... no, ti garantisco che anche se è corta farà danni... a vederla così sembra una cagata, ma ti assicuro che farà selezione.
La Sègue: Acquarone?
Acquarone: Sì, scusate, stavo spiegando a Basso la tappa della Val Martello.
La Sègue: Quella cagata di 130 km?
Acquarone: E' una tappa breve ma intensa.
La Sègue: I 20 km di fondovalle dalla fine della discesa dello Stelvio all'inizio dell'ultima salita li avete messi in nome dell'intensità?
Acquarone: Anche nella tappa di Isola 2000 c'era tanta pianura prima dell'ultima salita.
La Sègue: La tappa di Isola 2000 non partiva ai piedi del Vars.
Acquarone: Vuole continuare a discutere sul Giro 2013 o possiamo presentare?
La Sègue: Presentiamo, ci mancherebbe altro, più cagate fa lei, meglio è per la mia corsa.
Acquarone: Lo vedremo. Ad ogni modo, sono qui per presentare il Montevergine Award. Ecco i candidati:

Montevergine Award

Poche località come Montevergine di Mercogliano hanno saputo offrire negli anni un ricettacolo di arrivi insipidi, poco significativi ai fini della classifica generale, e processioni di gruppi ultra-corposi fino all'ultimo chilometro. A volte, a causare attacchi di orchite ai telespettatori provvedono però anche DS e corridori, con condotte tattiche vergognosamente attendiste. Il Montevergine Award va alla tappa che più ha smembrato la pazienza e i testicoli dei malcapitati telespettatori.

NOMINATION

Rethel > Pont-à-Mousson
Tappa insidiosa con strappo nel finale, ma nessuno se la sente di prendere l'iniziativa e tenere cucita la corsa. Perfino Gilbert, in maglia gialla, non si preoccupa troppo di mantenerla, lasciandola scivolare sulle spalle di Nuyens. Il risultato è l'arrivo di una fuga di corridori talmente di secondo piano che pare abbiano chiesto un autografo a Damiano Cunego.

Villefranche-sur-Saône > Yenne
Non è che si sia trattato in assoluto di una brutta tappa, anche perché sarebbe stato difficile assistere ad una processione sul Mont du Chat, a scanso di disegni prudhommiani. Però ecco, si può dire che l'idea di mettere una sola salita principale era nata più per consentire ai corridori di affrontarla con fare spavaldo, non per consentire loro di cazzeggiare così a lungo da permettere a Fuglsang di ritrovarsi davanti.

Ax-les-Thermes > Guzet-Neige - Prat Mataou
Anche qui siamo ben distanti dai livelli di greggismo della frazione che trionfò lo scorso anno, quella del Mont Ventoux. Merita però una menzione il pisolino schiacciato dagli avversari di Froome, che evidentemente ritenevano di poter ribaltare il Tour con una prova di forza nel testa a testa finale, tralasciando il fatto di essere già stati ripetutamente sculacciati dal britannico.

Acquarone: Il premio va a... Rethel > Pont-à-Mousson! Ritira il premio il vincitore della tappa, Leonardo Duque.
Hemme Méas: Duque, si muova, mi dispiace, ma a 'sto giro non c'è nessuno a trainarla al traguardo.

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La Sègue: Allora, Duque, come commenta?
Duque: Bueno, credo che devo ringrassiare tanto el mio directore esportivo Tonik, y...
Hemme Méas: Duque, se ha qualcosa di interessante da dire bene, se vuole rispondere come Vieri in un'intervista alla Domenica Sportiva può anche accomodarsi direttamente fuori dai coglioni.
Duque: Me acomodo.
Hemme Méas. Ecco, bravo, che qui siamo gente seria.
Luttazzi: Bravi, questo è parlare, questa è tv ben fatta. Non come l'altra sera: accendo la tv, sesso e violenza, sesso e violenza. Ed erano solo le previsioni del tempo!
La Sègue: Venticinque anni fa faceva ridere.
Hemme Méas: Ma soprattutto, chi cazzo l'ha invitato a salire?
La Sègue: Mi sa che ignora chi debba starci al suo post...
*SPINGARDINO*
La Sègue: Ecco.
Luttazzi: Aaaaaaaaaah! Aaaaaaaaaah! Che dolore! Aaaaaaaaaaah!
Hemme Méas: Ma... direttore!

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Zomegnan: Era un colpo d'avvertimento. Alla gamba.
La Sègue: Venga, prego. Dunque, dopo Acquarone, come vedete, abbiamo ospite l'uomo che gli ha ceduto il post...
*SPINGARDINO*
La Sègue: Che si è temporaneamente assentato dalla guida del Giro d'Italia per impegni pregressi. Inutile dire che il premio che Angelo Zomegnan ci presenterà sarà il Gavia 1988 Award, quello dedicato alla tappa più spettacolare del Tour.

Gavia 1988 Award

Il più delle volte sono i corridori a fare la corsa, ed è per merito loro che alcune tappe entrano nella leggenda dello sport. Altre volte, il tracciato è così impegnativo o le condizioni così proibitive da arrivare dove non arriverebbero le gambe dei corridori.
Il riconoscimento intitolato alla scalata che Angelo Zomegnan tiene nella propria videoteca personale sotto l’etichetta "Per erezione istantanea" premia la frazione più spettacolare del Tour de France.


Nomination

Obernai > Le Thillot
I palati fini potrebbero obiettare che, per essere realmente godibile, una tappa dovrebbe essere animata da attacchi non lanciati totalmente alla cazzo di cane, ma - come noto - dei palati fini ce ne sbattiamo. Perciò finisce in nomination la tappa forse più pazza del Tour, con il gruppo sbriciolato già sul Grand-Ballon ad oltre 70 km dal traguardo e Nibali che andava a cogliere un successo solitario che pareva aprire scenari insperati per il Tour dell'italiano. Scenari sfumati praticamente subito dopo il giorno di riposo, ma questa è un'altra storia.

Pontcharra > Pragelato
Con 255 km e la prima scalata al Finestre della storia del Tour, preceduto da Iseran e Moncenisio, era difficile assistere ad una tappa noiosa, ma sappiamo bene che la passività di molti corridori può produrre questo ed altro. Non è stato fortunatamente così nel secondo appuntamento alpino della Grande Boucle, che ha visto il Team Sky sotto attacco già prima della scalata più dura di giornata. Nibali ed Evans capirono quel giorno che c'era bisogno di azioni fuori dagli schemi per mettere in difficoltà il colosso in maglia bianconera; quando e perché se ne siano dimenticati, invece, non è dato saperlo.

Le Monêtier-les-Bains > Isola 2000
La più massacrante delle tre frazioni alpine ha mantenuto le promesse, vedendo i migliori tagliare il traguardo alla spicciolata, e lanciando di fatto Chris Froome verso il trionfo finale. A rendere il tutto più avvincente anche un paio di attacchi a cazzo degni di nota sul Col de Vars, che hanno probabilmente azzoppato l'unico corridore che poteva opporre qualche resistenza allo strapotere del britannico (Joaquim Rodriguez). Non estranea alla grande selezione anche la neve caduta abbondantemente nell'ultima parte della Bonette, coincisa con una curiosa ecatombe dei motori degli spalaneve, sui quali sono state rivenute anche delle Z rosa. Condizioni climatiche che sono cadute a fagiolo come il cacio sui maccheroni o le manette su un pidiellino.

Saint-Girons > Luz Ardiden
La grande vittoria di Evans ha impreziosito l'ultimo tappone del Tour 2012, compensando almeno in parte la scarsa incertezza nella lotta per la maglia gialla. Entusiasmanti anche i ripetuti passaggi del testimone in vetta alla classifica scalatori, con Rolland che l'ha spuntata in una sfida che ha coinvolto anche Pellizotti, Voeckler e Rodriguez. Se Nibali non avesse corso con la stessa intraprendenza di una squadra di Ranieri in trasferta sul campo della capolista, magari la tappa avrebbe anche qualche chance di aggiudicarsi il premio.

La Sègue: Prego, ci legga il vincitore.
Zomegnan: Perché, secondo lei cosa stavo per fare? Mettermi a sparare all'impazzata sulla platea?
La Sègue: ...
Hemme Méas: ...
Zomegnan: Se non vi levate dalla faccia quelle espressioni, vi manometto i freni delle macchine.
La Sègue: Non arriverebbe mai a tanto.
Zomegnan: L'ultimo che ha risposto così ha ceduto il posto di lavoro a Bettini.
Hemme Méas: Potrebbe gentilmente leggere il nome del vincitore.
Zomegnan: Se il suo collega non vuole scorticarmi ulteriormente il glande sì. Il premio va alla tappa di Isola 2000, e aggiungerei che ci mancava pure altro.
Hemme Méas: Ritira il premio il vincitore della frazione, Chris Froome.

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Froome: Su, dai, a me puoi dirlo: a quante macchine ti eri attaccato quel giorno?
La Sègue: Froome!
Froome: Arrivo. Beh, che posso dire...
*Zomegnan sputa addosso a Froome*
Froome: Ma che cazzo...
*Zomegnan estrae lo spingardino*
Froome: Grazie, è un onore. Beh, ringrazio allora tutta la squadra per avermi supportato, e il DS Camenzind che ha gestito magistralmente una tappa molto complicata.
La Sègue: Bene, visto che ho capito l'antifona, direi che può andare a sedersi anche lei. Passiamo oltre...

To be continued...
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da emmea90 »

Hemme Méas: Dunque eccoci al momento tanto atteso. E' l'ora dell'ex-ministro Brunetta
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Brunetta: Che schifo di uomo... non fa mai un cazzo...
Hemme Méas: Brunetta, con chi ce l'ha?
Brunetta: Con Beppe Conti.
Hemme Méas: A Conti toccherà dopo, su salga, o la devo prendere in braccio?
Brunetta: Se permette salgo da solo.
Hemme Méas: Guardi che l'abbiamo messa tra Brancaleone e De Col per farla sentire a suo agio eh... in ogni caso sbrighiamoci che abbiamo obblighi pubblicitari. Daniele, che ore sono?
Luttazzi: Non lo so, non porto l'orologio. Voglio che le mie braccia pesino uguale.
Hemme Méas: Luttazzi, questa l'ho già sentita da Mitch Hedberg
Luttazzi: Forse è meglio che mi ri-levi dai coglioni.
Hemme Méas: Tolga pure il forse. Brunetta, ma che fa, il cruciverba?
Brunetta: Ottimizzo.
Hemme Méas: No, lei cazzeggia

Renato Brunetta Award
Lavorare stanca, e alcuni DS lo sanno. Altri non ne hanno idea, visto che hanno iniziato a battere la fiacca a Berlino e hanno tenuto duro fino a Parigi. Il Renato Brunetta Award premia il DS più lavativo del Tour, quello che si è dato meno da fare per la sua squadra, e che quando si è degnato di dare indicazioni lo ha fatto con il piglio tipico di chi in quel momento preferirebbe leccare la zona anale di uno gnu.

NOMINATION
Jarod Parker
Fare poche tattiche non è una buona idea. Se poi, in generale, le tattiche contengono contenuti del tipo "Vincere questa tappa in tutti i modi possibili" o "Evitare fortemente cadute e fughe" pensando che basti scriverlo perché ciò avvenga. Un po' come se, una volta che voi vi rechiate in un qualsiasi studio medico, anziché prescrivervi le medicine adatte ai vostri sintomi il dottore si limiti a scrivere "guarisca al più presto". La prima nomination non può, quindi, non andare all'uomo che dopo la mitica tappa del Granon nel 2011 ha conquistato la prestigiosissima copertina del Times con la scritta: "sia chiaro, questo noi non lo conosciamo"

Jaco96
Non è facile avere a disposizione campioni del calibro di Sandy Casar. Certo, se poi la tattica che si scrive è lunga due righe di media, separate rigorosamente da un accapo dopo le parole "Casar in fuga a tutti i costi" bisogna farsi qualche domanda. La seconda nomination va quindi al direttore sportivo che ha riscritto il concetto di fancazzismo al punto tale che a metà Tour gli è stato richiesto un autografo da Beppe Conti in persona: tanto è bastato per spingerlo ad abbandonare la corsa dopo metà gara.

Andrew O'Simony
Dopo anni in cui la giuria si è dovuta sorbire paragrafi interi per una tappa di trasferimento, Andrew O'Simony ha ridimensionato fortemente il suo stile. Anche troppo, considerato che per i punti focali del Tour le tattiche molto spesso venivano mandate via Facebook e composte unicamente da una sola riga con una capacità di sintesi che persino Ungaretti riterrebbe "decisamente estrema". La terza nomination non può, quindi, non andare al direttore sportivo di Cadel Evans l'uomo che scrivendo una riga di tattica e mezza di correttivo è riuscito a trionfare nel tappone di Luz Ardiden.

Gyanno Alì Muntari - Matteo Ronchetti
Mandare una tattica di 10 righe in teoria è una buona cosa. Meno se è l'unica nella prima settimana prima di scomparire e mai più tornare alla guida della squadra con una fuga che persino Antonio Cassano ha definito "affrettata". Il sostituto, poi, non si è mai lanciato oltre le cinque righe con una media di tre per alcune tattiche, come quelle di Albasini sui Pirenei, che persino la Gazzetta ha definito "inutili quanto l'impiego di Mesbah sulla fascia sinistra": la terza nomination va quindi alla coppia della Orica GreenEDGE, squadra che non ha fatto rimpiangere l'assenza e i fasti della Saur-Sojasun

Brunetta: Il vincitore è la Orica GreenEDGE. Ritira il premio Matteo Ronchetti.
Hemme Méas: Si sta riconfermando la tradizione dello scorso anno?
Brunetta: Cioè?
Hemme Méas: Quella dei DS sotto il metro e 60
Ronchetti: Ma devo proprio salire a ricevere il premio?
Hemme Méas: Se vuole glielo porto io. Ma ho in mano anche la mazza chiodata di Zomegnan quindi, personalmente, non so quanto le convenga
Ronchetti: Salgo subito
Hemme Méas: Ecco, è meglio. Qualcuno gli passi un rampino per fargli salire gli scalini... bene. Vuole dire qualcosa?
Ronchetti: Sì. Voglio la mamma.
Hemme Méas: Parole commoventi e toccanti. Bene, ora che questi due nani di mer... ehm vabbè questi due si sono levati dai coglioni chiamerei sul palco Luca Laurenti

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Laurenti: S-s-s-si ma d-d-d-o-o-ov'è P-p-p-aolo?
Hemme Méas: Ma senza Bonolis proprio non si muove?
Laurenti: E'-è-è ch-ch-che l-l-ui ha il co-co-copione se no io n-n-n-on so c-c-c-osa di-di-dire...
Hemme Méas: Si limiti a leggere lì.

Luca Laurenti Award
In ogni coppia c'è chi vive alle spalle dell'altro. Così come Luca Laurenti con Paolo Bonolis anche Baldini con Fiorello e tutte le donne under 30 di centrodestra con Silvio Berlusconi. Questo premio è dedicato a chi, nascondendosi senza mai tirare un metro, ha sfruttato il lavoro degli altri per emergere da un oceano di mediocrità e trionfare o ottenere un vantaggio considerevole in una o più frazioni.

Nomination

Team Sky
Farsi vedere un minimo davanti al gruppo, per la maglia gialla, non sarebbe male. E' ovvio che se però trovi mezzo gruppo disposto a tirare per te fino alla tappa di Isola 2000 in montagna il simbolo del primato diventa più facile da mantenere. La prima e sacrosanta nomination va quindi al Team Sky che ha approfittato del lavoro del gruppo così come un prete approfitta dei servigi dei suoi chierichetti - e non sto parlando della messa della domenica.

Tom Boonen
Nella tappa del Grammont avrebbe potuto accontentarsi di battere l'intero gruppo in volata. Ha deciso, invece, che approfittare del lavoro di mezza BMC tra cui quello dell'eterno rivale Gilbert fosse la via più adatta per portarsi a casa la tappa più attesa della prima settimana senza nemmeno muovere un dito. Sacrosanta quindi per lui e per Beattie, che ora non può più mettere piede in vallonia, la seconda nomination

Nick Nuyens
A dir la verità il belga della Saxo Bank non ha approfittato del lavoro del gruppo ma di una giornata in cui l'attività era pari a quella dei neuroni del Trota. La maglia gialla è però un premio abbastanza prestigioso per assegnare la terza e ultima nomination alla squadra del vincitore del Fiandre 2011 - o meglio vincitore per tutti tranne che per una ben nota giornalista RAI.

Laurenti: V-v-v-v-ince la Sk-sk-sky
Hemme Méas: Bene, si levi dai coglioni. Oscar Camenzind, salga sul palco.
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Camenzind: Sono contentissimo. Questa è una vittoria contro quei DS comunisti per i quali io sono sceso in campo. Non si poteva lasciare il gruppo in mano alle sinistre.
Luttazzi: E poi quello che copia sono io.
Hemme Méas: Luttazzi, per favore.
Camenzind: Perché l'amore vince sempre sull'odio, noi in Sky siamo più forti dell'invidia, dell'ingiustizia e della sfortuna
Hemme Méas: Ho capito.
**** SPINGARDINO *** ***SPINGARDINO ****
Hemme Méas: Bene, ora il palco è libero. Giro la linea a Lasegue
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Gigilasegaperenne »

La Sègue: Siamo pronti per un altro premio che probabilmente non finirà in bella vista nel salotto del vincitore. Prego di salire sul palco per presentare il Tafazzi Award il tecnico del PSG, Carlo Ancelotti.

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Ancelotti: Porchetta o bresaola...
La Sègue: Ancelotti!
Ancelotti: Sì, eccomi qua.
Luttazzi: Ce la fa a salire le scale o le serve un montacarichi?
La Sègue: Daniele, questa è copiata da... no, aspetta... questa non è copiata.
Luttazzi: La fai sembrare una cosa strana.
La Sègue: Non dico che sia strano, dico solo che l'ultima battuta ideata da te personalmente era sulla DDR.
Ancelotti: Che cosa mi avete invitato a fare se dovete parlare voi due?
La Sègue: Volevamo un grande allenatore.
Luttazzi: Però hanno detto tutti di no, quindi abbiamo chiamato lei.
La Sègue: Non esagerare, Carlo ha un palmares invidiabile.
Luttazzi: Sarà, ma il fatto che sia qui a presentare il Tafazzi non depone a favore di questa tesi.
La Sègue: Diciamo che subentrare alla guida del PSG quando era in testa alla classifica e farsi scavalcare dal Montpellier non è stato un esordio esaltante, ma sono certo che in questa stagione si rifarà.
Luttazzi: Anche perché per perdere la Ligue 1 quest'anno, con la squadra che gli hanno costruito, potrebbero giusto provare ad ingaggiare Gasperini.
La Sègue: Che tra l'altro sarà nostro ospite più avanti.
Luttazzi: Che culo.
La Sègue: Lasciamo parlare Ancelotti. Via alle nomination per il Tafazzi Award.

Tafazzi Award

Non c'è bisogno di spiegazione per la denominazione del premio che riconosce l'eccellenza nel campo dell'autolesionismo, dell'attacco suicida, della strategia kamikaze, dello spararsi nei coglioni con un fucile a pompa. Destinatario è chi ha lanciato in offensive votate da subito al fallimento i propri corridori.

NOMINATION

Joaquim Rodriguez
Una forma invidiabile, un tracciato adatto alle proprie caratteristiche e il vantaggio di non essere oggetto di particolari attenzioni da parte degli avversari: per Rodriguez, il giorno della temutissima frazione di Isola 2000, c'erano tutti gli ingredienti per puntare forte al successo. Tutti, meno una tattica sensata; perché se è vero che il confine fra genio e follia è spesso sottile, è altrettanto vero che Rodriguez è finito senza dubbio nel territorio dell'indiscutibile pirlata, seguendo uno sconsiderato attacco della Rabobank sulle rampe del Col de Vars.

Robert Gesink
Detto di Purito, non poteva mancare il suo gemello di minchiata, Robert Gesink. La sopracitata azione Rabobank era infatti finalizzata a supportare lo scalatore olandese, salvo poi rivelarsi produttiva quanto un bidello in pausa caffè. Una cazzata che avrebbe contribuito in seguito a relegare il leader della formazione di De Col così lontano dal podio da indurre il DS a concentrarsi sulla maglia bianca di Kruijswijk. Con somma gioia di Gesink, e del cavallo la cui testa è stata asportata e nottetempo infilata nel letto di De Col.

Jean-Christophe Péraud
Scegliere un attacco idiota fra tutti quelli prodotti da Péraud e dagli altri Ag2r è difficile quanto dover selezionare l'esponente più disonesto del PDL, ma dopo attenta analisi l'opzione più quotata è risultata quella di Le Thillot. Un'azione nata a 120 km circa dalla conclusione, in perfetta solitudine, e con la fuga già partita da un pezzo. Basti dire che Engels è stato dileggiato perfino da Jarod Parker per la sua avventatezza. Poco prima che la Radioshack spedisse al macello Frank Schleck sul Grand-Ballon.

Damiano Cunego & Michele Scarponi
Poiché i coglioni vanno sempre in coppia (scusa, Lance), non poteva mancare una nomination congiunta per i due capitani Lampre, dove per "due capitani" si intende che il leader era Scarponi, ma dalla condotta tattica di Brancaleone non si sarebbe detto. Se nel caso di Péraud era difficile trovare un attacco più assurdo degli altri, nel caso dei due Lampre era praticamente impossibile, visto che le azioni dei due sono state prodotte in fotocopia per tutte le tre settimane: via alla cazzo di cane sulla prima salita, magari con un paio di compagni, e sperare in Dio. Che se esiste, ha fatto la cosa giusta: mandarli regolarmente in crisi.

Tejay Van Garderen
No, per quanto vergognoso, il modo in cui l'americano si è fatto fottere la maglia bianca (e da chi) non è il motivo della nomination. Il che deve dar da pensare circa le proporzioni della minchiata per la quale Tejay Van Gardener (cit. De Col) sia effettivamente stato candidato al Tafazzi Award. Perché farsi fottere da Kruijswijk - cioè da un corridore guidato da De Col - è grave, ma pensare di riscavalcarlo il giorno dopo attaccando nei chilometri iniziali di una frazione di 208 km, che prevede nell'ordine Ares, Balès, Peyresourde, Aspin, Tourmalet e arrivo a Luz Ardiden, è grosso modo come avvicinarsi ad un alveare cosparso di melassa, o in una sacrestia con un bersaglio da tiro con l'arco incollato sulle terga.

Ancelotti: E il premio va a... Damiano Cunego e Michele Scarponi.

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La Sègue: Magari Petacchi stia anche giù dal palco.
Luttazzi: Beh La Sègue, lo sai che dove ci sono due coglioni di solito c'è anch...
La Sègue: Salutiamo Alessandro Petacchi, sull'argomento chiederemo eventualmente delucidazioni ad una giornalista della tv italiana. Allora, Michele: com'è correre con Damiano? Ora hai capito come si sentono le guide alle Paralimpiadi?
Scarponi: ...
Cunego: Tu dovresti difendermi, siamo compagni di squadra. Dovremmo essere uniti come i fratelli Schleck.
Scarponi: Io preferirei essere come Tonia Harding e Nancy Kerrigan.
Cunego: Chi?
Scarponi: Lascia perdere.
La Sègue: L'avranno capita in due questa.
Scarponi: Io e lei?
La Sègue: Precisamente.
Cunego: Smettila di fare comunella con quello lì e pensa a qualcosa da dire in mia difesa.
Scarponi: Ma difenditi da solo, non hai sei anni.
*Cunego inizia a singhiozzare*
Scarponi: E pensi che alla sera faceva così ogni volta che Brancaleone gli diceva: "Va bene che eri in fuga, ma farti trainare in cima con un imbragatura mi è parso un po' eccessivo".
La Sègue: Bene, a questo punto io lascerei andare i nostri due vincitori e passerei al prossimo premio. Congediamo anche Ancelotti, che è rimasto fermo qui.
Luttazzi: Bloccato come il punteggio del PSG nel girone di Champions dopo la trasferta di Oporto.
La Sègue: E' il momento del Manzoni Award, per la cui presentazione chiamiamo sul palco una voce autorevole del giornalismo italiano: Mario Sconcerti.

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Sconcerti: Come sarebbe a dire che non mi possono dare venticinque minuti di monologo?
La Sègue: Sconcerti, guardi che deve salire sul palco. E comunque venticinque minuti non li avremmo dati a Roberto Benigni, si figuri a lei.
Sconcerti: State insinuando che io sia meno interessante di Benigni?
La Sègue: Leggiamo i candidati.

Alessandro Manzoni Award
C'è modo e modo di presentare qualsiasi testo scritto. C'è chi sceglie la schematicità, chi uno stile a più ampio respiro. Poi ci sono quelli che decidono di infliggere al lettore testi di pesantezza inaudita, versando fiumi di parole dove basterebbe una frase. All'uomo che senza il provvidenziale intervento di un amico avrebbe dedicato 6 capitoli alla storia della Monaca di Monza Aso intitola il premio che rende merito a chi, magari anche scrivendo le tattiche più sensate ed azzeccate del mondo, ha destato negli organizzatori istinti violenti per gli sproloqui con cui le hanno esposte.

NOMINATION
Silvére Saubert
C'è modo e modo di dichiarare le intenzioni durante una tappa. Puntare alla classifica a squadre e ribadirlo in ogni post o nominare mezzo gruppo su cui ogni volta, a seconda, deve chiudere un corridore diverso è il peggiore. Non può non finire in nomination l'uomo alla cui madre sono stati rivolti i peggiori epiteti riservati solamente alle consorti dei direttori di gara degli arbitri della Juventus. A titolo esemplificativo viene riportata la tattica di Genolhac
Spoiler!
anticipo che non ci interessano TV e GPM, a meno che non siano per togliere punti a Pellizotti per la maglia a pois
nella prima parte di corsa (prima del rifornimento) impediremo ai Radioshack, agli Sky e a tutti gli uomini tra la 5° e la 15° posizione in classifica generale di entrare in fuga andando a chiudere prontamente con Kangert, Kessiakoff, Petrov e Bozic. Se il tentativo dovesse essere abbastanza numeroso da impedire un recupero immediato ci inseriremo con un numero pari di uomini a quelli che avrà la Radioshack, i prescelti per andare ad inseguire sono quelli scritti in precedenza nell'ordine in cui li ho messi
se qualcuno dovesse creare un ventaglio ci uniremo al tentativo con tutta la squadra, se fosse necessario per non "mangiare l'erba" a bordo strada, inseriremo anche i 3 capitani nella classica rotazione del ventaglio, però non rimarranno più di un paio di secondi in prima posizione a tirare, quanto basta insomma per non perdere la posizione
se una decina di km prima del rifornimento il gruppo dovesse essere ancora compatto alle spalle della fuga, faremo avanzare la seconda ammiraglia davanti al plotone in vista di un attacco di tutta la squadra al rifornimento, quando comincerà il tratto apposito di Maurie metteremo Kangert, Kessiakoff, Petrov e Bozic in testa a tirare con a ruota i capitani cercando di creare un buco, quindi un paio dei nostri gregari raggiungeranno l'ammiraglia avanzata in precedenza per prendere i sacchetti da distribuire ai compagni
dovessimo avere successo (ovvero se ci fossero dei nostri rivali per la generale (5°>10° pos. nella generale) o più di 7 Radioshack o Sky attardati) i nostri 4 gregari tireranno fino alle pendici del Port de Pailheres, dove prenderanno in mano il gruppetto Vino e Kreuziger (solo se le altre squadre imponessero altrimenti un ritmo cicloturistico, se tireranno altri Vino e Kreuzi staranno a riposo)
se invece il buco non si venisse a creare, o comunque riguardo a quelli che saranno rimasti con noi, sul col du Garavel, Vino si lancerà su tutti gli attacchi consistenti (con almeno altri 3 corridori a meno di 50 minuti in classifica) senza collaborare più di tanto, a meno che il gruppo non si pianti completamente
a partire dal Port du Pailheres, Brajkovic risponderà ai tentativi di almeno un paio di uomini dalla 5° alla 13° pos in classifica, se dovesse andare via un singolo andremo a richiudere mettendo in testa Kreuziger e Kessiakoff se sarà ancora in gruppo
per l'ultima scalata ad Ax rimangono le stesse indicazioni del Pailheres in vista dei correttivi, a meno che Brajkovic non si trovasse senza Kreuziger per cui sarà Vino a richiudere su un singolo 5°-13° o se fosse proprio da solo lo farà in prima persona
poi Vino e Kreuziger saranno sempre necessari al top fino al traguardo per la classifica a squadre
Eros De Col
Come insegna Jonah Falcon, la lunghezza non è tutto. Specie se per due settimane hai scritto porcate alla cazzo di cane dimostrando che non è solo Gesink a non saper mai rendere in un GT ma che comunque anche una Ferrari non renderebbe se guidata da Luca Badoer. Pensate cosa può succedere se a Badoer date in mano non una Ferrari ma una Apecar: probabilmente sarebbe superato da lumache, vecchiette col bastone e, rallentando ulteriormente, anche da Damiano Cunego nel culmine dello sforzo. La tappa in questione è quella di Mont Sainte-Odile arrivo che, nonostante la vicinanza ad un convento, non ha evitato da parte dell'organizzazione dei bestemmioni che persino Germano Mosconi ha definito "volgari e blasfemi"
Spoiler!
Partiamo portando subito nelle prime posizioni Wilko e Boom più Carrara e Westra, cercando di tenere la corsa chiusa per più tempo possibile, e se la fuga va, tenerla sui 4' max e accelerare sul terza categoria. I 4 devono dividersi le tirate in questo modo, fino Corcieux, dove Renshaw farà la volata tirato da Bos, -precisamente i due si portano davanti ai 2km, ai -1 parte a trenata di bos e ai 400m parte Renshaw-, Boom e Carrara e per il resto Kelderman e Westra. Sul col du Las i due devono aumentare l'andatura e cercare di accorciare il vantaggio della fuga, e di prevenire attacchi di big, se questo succede, Wilko da il cambio a LLS prima e Mollema poi, i quali devono andare a riprenderli. Nel fra tempo, alle pendici del col du las, Mollema e LLS portano avanti Gesink e Kruijswijk, i quali devono cercare di rimanere coperti.

Nel successivo tratto di discesa, ancora i due a fare l'andatura.

I due fanno l'andatura pure sulle prime rampe de Le champ du Feu, precisamente per i primi 3 km, all'inizio del tratto duro i 2 si fermano e partono Kruijswijk e Poels, dietro portiamo subito davanti Sanchez e Valls, i quali devono cercare di rallentare il ritmo, di fare da tappo, mentre Mollema copre Gesink, che si porta davanti. In caso di scatti di big indesiderati (Vdb-Nibali-Schleck-Evans-Froome-Wiggins) Gesink si fionda sulla ruota, e raggiunti si ferma e rimane a ruota. Se invece i due riescono ad andare via, anche con altri atleti che non siano i big citati prima, devono andare su al 70/75% (70 nei tratti più duri, 75 dove la salita spiana) cercando di collaborare e di tirare regolarmente, senza staccare Poels e senza andar fuori giri, andare su regolare. Arrivati al Gpm, Poels lascia passare Steven per primo.

Nel gruppo principale invece Gesink deve stare nelle prime posizioni, sempre coperto da Mollema, e cercare principalmente di risparmiare energie, se qualche Big attacca Gesink deve limitarsi a rispondere, una volta raggiunti gli attaccanti deve stare a ruota e non collaborare, per far affaticare gli altri.

Nella discesa Kruijswijk e Poels continuano a darsi cambi regolari, e collaborare, ma sopratutto cercare di alimentarsi bene e recuperare il più possibile, se uno dei due cade, si continua senza guardarsi indietro.

In gruppo Gesink deve cercare ASSOLUTAMENTE E CATEGORICAMENTE di non prendersi alcun rischio, se Nibali attacca, portiamo al massimo LLS davanti a tirare, se invece si è staccato, che lavorino gli altri.
Se Gesink cade, se si fa male, allora che punti al tempo massimo, se invece non si fa niente, i Rabo presenti in gruppo si fermano e cercano di riportarlo in gruppo.

I due di testa all'imbocco della salita continuano a collaborare, questa volta tirando al 75/80%, non curandosi degli scatti di altri compagni di fuga, ma puntando a guadagnare il più possibile. Kruijwijk deve collaborare fino ai 4 dalla vetta, dove deve rallentare e preservare un po' di energie, e magari fingere di stare un po in crisi, ai -3 dare cambi sempre più corti, per affaticare Poels, ai 2500m smettere di tirare e piazzarsi alla ruota di Poels, rispondere in caso attacchi.
Ai 1500m parte Kruijwijk con un primo attacco, per sondare il terreno, ai 1000m e all'inizio del tratto duro, fare l'attacco decisivo. Se invece Poels non si stacca piazzarsi alla sua ruota e cercare di vincerla allo sprint.

Nel gruppo principale invece Gesink si porta davanti e resta calmo per i primi 2km, limitandosi, come già detto prima, a rispondere e stare a ruota; ai -4, portare davanti Bauke, che deve tirare a tutta, cercando di scremare il gruppo, finita la trenata di Mollema, Gesink si porta davanti e prova un primo scatto, leggero e non troppo affaticante, e poi seguiamo a ruota gli altri.
Un successivo scatto lo fa sul tratto più duro della salita, quello al 9.4%, e cercare di portar via un drappello cercando di staccare principalmente Wiggins e Froome, se i due invece riescono a tener testa, piazzarsi alla ruota di Wiggins e limitarsi a ripondere agli attacchi di Evans e fare lo sprint finale, cercando di perdere il meno possibile.
Otello Rinaldi
Premetto che apprezziamo lo sforzo fatto per scrivere in italiano corretto, lo apprezziamo talmente tanto che nonostante Manzoni si rivolterà nella tomba al solo pensiero Otello Rinaldi prende la nomination per la stessa tappa di De Col, consolidando con lo stesso quel feeling che c'è stato nella storia tra Gianni e Pinotto, Stanlio e Ollio, Cochi e Renato e non certo per le competenze ciclistiche.
Spoiler!
Squadra che da inizio tappa si mette in testa al gruppo, a tirare si mette Carrara con Boom della Rabobank, mentre Larsson mantiene De Gendt e Poels in testa al gruppo, Carrara che tira mantenendo un'andatura sostenuta per tenere a freno la fuga sui 4/4.30 di vantaggio fino al traguardo volante, da li si mette in testa Westra accompagnato da Keldermann, Westra che mantiene alta l'andatura per avvicinarsi alla fuga facendo a tutta il Col du Las e conseguente discesa, ad occuparsi di De Gendt e Poels ci si mette Rafael Valls che li mantiene in testa al gruppo, arrivati su Le Champ du Feu Westra usa le sue ultime energie rimaste per tirare nei primi chilometri di salita, fino al tratto duro dove si sposta e parte Poels con Kruiswijk con Valls che porta De Gendt avanti facendo da tappo per fare andare via i due, Poels mantiene l'andatura sul 70% facendo cambi regolare con l'altro olandese sia in salita dove passerà prima Kruiswijk al GPM, sia in discesa, se ci fossero eventuali cadute per i due si continua senza aspettare l'eventuale caduto per non farsi riprendere dal gruppo dietro, mentre i due vanno dietro se Valls non ce la fa a far stare De Gendt davanti, il belga se la deve cavare da solo mettendosi a ruota di Wiggins, se ci sono eventuali attacchi dei big in questa ascesa De Gendt li deve seguire senza muoversi in prima persona (quindi aspetta che qualcun altro scatti per primo per riacciuffare l'attacco), arrivati all'ultima ascesa di giornata Poels si mette a tirare al 77% sempre facendo cambi regolari con Kruiswijk fino ai -2 (inizio del tratto facile) per guadagnare, ai -2 Poels parte forte 90% per staccare Kruiswijk e vincere la tappa, in caso lo staccasse prosegue dritto dando fondo a tutte le energie rimaste, nel caso contrario questo sarà l'unico scatto che farà, e in altri eventuali scatti di Kruiswijk lui si limiterà a rispondere giocandosela poi in volata. Nel caso la fuga non dovesse arrivare Poels si metterà a proteggere De Gendt,i due si metteranno a ruota di Wiggins e Froome, se ci saranno eventuali attacchi De Gendt seguirà in prima persona l'affondo con Poels a ruota, nel caso in cui Poels nn ce la facesse deve cercare di limitare i danni arrivando su col minor scarto possibile per guadagnare secondi per la maglia bianca. Se De Gendt rimane con i primi ai -1.5 scatta per provare a vincere la tappa, mettendoci tutte le forze che gli sono rimaste.
Jonathan D'Arkness
D'Arkness è ormai famoso in gruppo per essere un DS preciso e puntiglioso. Ma arrivare alle dieci righe di tattica per una cronometro è sembrato troppo persino al Andrew O'Simony dei tempi d'oro. L'ultima nomination va quindi a chi come Sauber ha impostato un rigoroso schema attacco-difesa pari a quello di un albero binario ma uscendone fortunato considerando che la sua tattica veniva letta sempre dopo aver superato l'ostacolo Astana. Viene qui riproposta a titolo esemplificativo la tattica del Mont Sainte-Odile
Spoiler!
Kern in fuga dal mattino, aiutato da Bernaudeau ad entrare in fuga. L'obiettivo di Bernaudeau è di far partire la fuga e lavora a tutta nei primi chilometri per far sì che Kern ci riesca.
L'obiettivo di Kern sarà conquistare i primi punti pesanti della maglia a pois. Per cui non fa la volata al GPM di terza, ma tiene le energie per scremare fortemente il gruppetto dei fuggitivi su Le Champ de Feu, dove cerca di scollinare in testa, insistendo poi nella discesa.
Tutti gli altri Voeckler compreso, lavorano per Rolland.
A questo punto due ipotesi:
[*]Se la fuga non è stata ripresa sul Champ de Feu, Voeckler attacca a circa 3 chilometri dalla vetta, cercando di portarsi via Rolland. Se non vengono ripresi, Vockler lavora per il compagno fino a fine discesa successiva, quando Rolland accelera nuovamente. Se vengono ripresi Rolland prova in prima persona nell'ultimo chilometro della salita. Se viene ripreso anche stavolta resta comunque nelle prime posizioni del gruppo di testa, pronto a seguire un eventuale atacco di un discesista (occhi puntati ovviamente su Nibali, ma anche VDB e S.Sanchez, o chiunque altro ci provi). Se c'è ancora Voeckler nel primo gruppo, è invece lui a provarci in discesa, con Rolland che resta con i big a controllare, limitandosi a seguire eventuali attacchi ma senza mai farne in prima persona finché c'è un compagno davanti. Se a fine discesa stanno entrambi nel primo gruppo, Voeckler tiene alto il ritmo finché ne ha, quando poi ci prova di nuovo Rolland.
[*] Se la fuga è stata ripresa, Voeckler prova inizialmente ad andarsene da solo. Con Rolland che si limita a seguire gli attacchi dei big, senza agire in prima persona. Eventualmente, se dopo lo scollinamento i due si ritrovano insieme, Voeckler inizia a lavorare per Rolland, provando ad attaccare insieme prima in discesa, o comunque tenendo l'andatura alta se vengono ripresi, poi forzando l'andatura nella salita finale.
In entrambe le ipotesi, Voeckler cerca di conquistare quanti più punti possibile per la maglia a pois.
In tutto ciò, se Kern ha un vantaggio sotto i due minuti dopo lo scollinamento del Champ de Feu, si ferma ed aspetta un eventuale compagno (ovviamente non se è da solo in testa alla corsa).
Sconcerti: Il premio va a Eros de Col.
La Sègue: Sconcerti, ecco, la prego di allontanarsi.
Sconcerti: Che ho fatto?
La Sègue: Non se la prenda, ma con lei ho sempre paura che stia per partire un pippone di dieci minuti sui calci d'angolo battuti dalla Salernitana nella prima metà di ripresa.
Sconcerti: Che è un argomento molto interessante, visto che... ahi, dove... no, state fermi... guardate che l'Inter... ahia... ma Pirlo... no, ahi...
La Sègue: Sconcerti è stato portato via da impegni improvvisi. Intanto ci ha raggiunto il DS De Col. Ci teneva a questo premio?
De Col: Non direi che ci tenevo in senso stretto, semmai diciamo che non mi è dispiaciuto vincerlo. D'altra parte non mi sarei nemmeno suicidato se avessi perso, voglio dire, esistono cose anche più importanti. Comunque sì, sono contento, anche perché vuol dire che tutto il tempo che ho speso per quelle tattiche è valso a qualcosa, anche se non sono sicuro che questo premio sia propriamente un premio al merito, quanto piuttosto una scusa come un'altra per prendersi gioco di qualcuno. Ma voglio dire, fa parte dello spettacolo, sai a cosa vai incontro. Ma mi state ascoltando? Che... ma state dormendo? Oh, fanculo.
*De Col tira un calcio a La Sègue*
La Sègue: Eh? Che cos... ha finito? Ah sì, bene... grazie a De Col. Ehi! Ma che cazzo, tutti addormentati...
*La Sègue sveglia Luttazzi*
Luttazzi: Eh? Che c'è?
La Sègue: C'è che si sono addormentati tutti.
Luttazzi: Cedo la parola a Charlize Theron.
*Il pubblico si sveglia*
Pubblico: Eh? Cosa?
Luttazzi: Ho detto che cedo la parola ad Alexis Hemme Méas.
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da emmea90 »

Hemme Méas: Eccoci qua con Thomas Voeckler. Thomas, intanto ti tranquillizziamo: stasera non c'è l'antidoping.
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Voeckler: Io sono un corridore pulito.
Hemme Méas: Certo, certo.... dicevano lo stesso di Virenque
Voeckler: Posso leggere?
Hemme Méas: Faccia pure, e faccia in fretta. Dall'anno prossimo il premio potrebbe essere intitolato a Lance Armstrong
Voeckler: Si, allora, ecco le nominations...

Thomas Voeckler Award

Talvolta, dei corridori giungono a risultati inattesi tramite tattiche geniali, attacchi coraggiosi, o débacle altrui. Altre volte, tramite prestazioni monstre che scolpiscono nella mente quattro lettere: "W.A.D.A.". Denominato in onore dell'uomo che per una vita è andato in caccia di tappe, e che a 32 anni ha scoperto di essere tra i primi 10 scalatori al mondo, questo award è dedicato a chi, senza inventarsi nulla di clamoroso, ha colto risultati al di là di ogni aspettativa, lasciando immaginare che, anche dopo il ritiro di Lance Armstrong, la Omega Pharma - Quickstep continui ad ottenere finanziamenti dagli avversari.

Nomination

Chris Froome
Il precedente della Vuelta 2011 alleggerisce quanto meno la sua posizione, ma certo era difficile, prima del via del Tour, immaginarlo a questi livelli: padrone della corsa, a tratti dominante in salita e sempre competitivo a cronometro. Non soltanto veste di giallo dall'inizio delle Alpi a Parigi, ma si toglie anche la soddisfazione di conquistare la tappa regina a Isola 2000 con un'azione solitaria quando già era in vetta alla generale. Era dai tempi di Ullrich 1997 che un corridore con due testicoli non dominava un Tour in questo modo.

Steven Kruijswijk
Van Garderen ci ha messo del suo, ma è certo che la maglia bianca conquistata da Kruijswijk non fosse facile da prevedere alla vigilia. Gli ci è voluta una fuga un po' balorda, certo, ma non sarebbe bastata senza un'insospettabile costanza di rendimento. Determinante, in questo senso, anche il fatto che De Col abbia ad un certo punto sacrificato per favorirlo anche un Robert Gesink in lotta per le prime dieci posizioni della generale, con un atteggiamento che perfino Claudio Ranieri ha definito "estremamente provinciale".

Pierre Rolland
Non è tanto il fatto che il francese abbia vinto la maglia a pois a stupire, quanto piuttosto che l'impresa - condita peraltro da un brillante piazzamento in top 10 - gli sia riuscita quasi senza volerlo: fino alla tappa di Luz Ardiden, il candidato Europcar al successo nella classifica scalatori era stato Thomas Voeckler, crollato però alla distanza, al pari degli altri contendenti della prima ora, stremati dalle molteplici giornate in fuga. Rolland è stato così entusiasta del traguardo raggiunto da spedire un mazzo di fiori al principale artefice del risultato: Joaquim Rodriguez.

Leonardo Duque
"Poi mi prendete per il culo perché punto a vincere... se ci è riuscito lui, ce la posso fare anch'io". Molti corridori sono stati attraversati da questo pensiero quando hanno visto l'atleta della Cofidis imporsi a Pont-à-Mousson, e fra questi solo Damiano Cunego aveva torto. Certo, la vittoria è almeno parzialmente spiegabile con l'atteggiamento piuttosto attendista dei favoriti del giorno, dove per "piuttosto attendista" si intende che sono stati combattivi come Claudio Brachino quando deve intervistare un esponente del centro-destra. La sua vittoria è stata però talmente inattesa da indurre l'Equipe ad abbandonare il tradizionale garbo a favore di un titolo più colorito: "Ma chi cazzo è Leonardo Duque?".

Matteo Tosatto
Il corridore italiano è senz'altro un atleta estremamente stimato in gruppo, ma quasi esclusivamente per il suo impagabile lavoro di gregariato. Ecco perché, quando ha conquistato ad Apt la 13a tappa del Tour, per almeno un paio di minuti le tre lettere più presenti nelle menti degli appassionati di ciclismo sono state non "WLF", ma "EPO". Semplici illazioni, certo, anche se vanno verificate le voci che vorrebbero impossibile analizzare il campione di urina di Tosatto a causa della sua rissosità. Sua del campione.

Voeckler: And the winner is... Chris Froome.
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Froome: Non capisco le motivazioni del premio
Hemme Méas: Dobbiamo chiedere alla regia di mandare in onda la tappa del San Luca?
Froome: No, per favore!
Hemme Méas: Ecco, prenda la statuetta e faccia come la d'Addario
Froome: Cioè?
Hemme Méas: Si levi dal cazzo. Anche perché l'ospite che stiamo per presentare potrebbe mordervi. E' con noi Antonio Tamburini, alias Go lance PCM
Go_lance_PCM: Aiò, una ingiustizia bella e buona questa è. Zubeldia portato non è stato al Tour 2012
Hemme Méas: Penso che Parker abbia avuto le sue buone motivazioni.
Go_lance_PCM: Parker un infame è, il mio posto preso ha
Parker: Se ti prendo ti passo sopra con la macchina....
Hemme Méas: Incredibile ma vero, sono d'accordo con Parker. Anche perché fare peggio di Tamburini lo scorso anno era difficile.
Go_lance_PCM: Ora basta, non prenderò io parte ad un altro complotto contro Lance, eja.
Hemme Méas: Se non vuole uscire da questa stanza come Rujano le conviene leggere.

Go lance PCM Award
A volte si pretende la luna: Farrar che resiste su un prima categoria, Ivan Basso che termina una discesa prima di aver fatto due compleanni, Damiano Cunego che riesce a tenere il ritmo del camion-balè. Ci sono poi quelli che ritengono che Casar o Cataldo possano arrivare a giocarsi una tappa di montagna con quattro colli Hors Categorie, e si incazzano se non sono nel gruppo finale. Questo premio è dedicato ai DS che più si sono lamentati inutilmente durante la corsa delle prestazioni dei propri atleti, ed è titolato ovviamente a una ben nota personalità.

Nomination

Michele Brancaleone
Ci sono modi e modi di commentare di un risultato. Di certo, lamentarsi delle prestazioni di Damiano Cunego - ripeto - Damiano Cunego, alias "non vinco un cazzo dal 2008" cosa che ha portato il veronese al soprannome di "Inter del ciclismo" sembra un po' eccessivo quasi come un deputato del PDL che si lamenta della mancata moralità dei suoi colleghi. Minacciare e poi consegnare le proprie dimissioni dalla Lampre per questo, ha però portato il toscano a livelli ancora più alti: è quasi come se l'Andrologo di Armstrong si lamentasse perché, per ovvi motivi, il suo cliente gli paga solamente il 50% del normale prezzo della visita.

Jarod Parker
Non poteva mancare nemmeno qui l'uomo che ormai ha superato ogni record nella storia del Tour de France. Dopo aver infatti appreso delle (non) prestazioni di Frank Schleck ha continuato a riscrivere il significato della parola "cazzata" per tutto l'arco alpino, lamentandosi, inoltre, per non aver portato a casa nemmeno una tappa nonostante avesse tirato per tutte le montagne. Resta quindi da spiegare al Gasperini Pisano che tra due ciclisti, uno a ruota dell'altro è un po' come nei rapporti anali: il vantaggio non l'ha chi sta davanti, ma chi sta dietro.

Eros de Col
La terza nomination va per il direttore sportivo che Berlusconi definirebbe "più alto che simpatico". Memorabili i diverbi di due pagine sulla cronometro a squadre o le pubbliche lamentele sul rendimento di Gesink e Renshaw in volata o, ancora, sulle motivazioni per cui tattiche che persino Zdenek Zeman ha definito "troppo offensive" non andassero in porto. Sperando - viste le simpatie politiche del soggetto - di non venire impiccati sulla pubblica piazza di Salò.

Silvére Saubert
No, almeno in pubblico con la classifica a squadre non ha rotto i coglioni. La nomination è infatti per le continue lamentele con Pigna, le accuse vicendevoli a mezzo gruppo e, soprattutto, i continui piagnistei sul rendimento di Kreuziger e Brajkovic in montagna talmente continui da far pensare al fatto che dopo le dimissioni di Parker e la gestione Go Lance la Radioshack potrebbe aver trovato un successore ideale per la prossima stagione nelle pubbliche relazioni.

Go_lance_PCM: Il vincitore è de Col, eja.
Hemme Méas: Bene, e ora che ha finito, Tonik venga un attimo qua anche lei.
(Tonik sfiora con l'anulare Go lance, che finisce in orbita)
Hemme Méas: La ringrazio. De Col ha qualcosa da dire? Stia attento o richiamo Tonik.
de Col: Sì, è uno scandalo che non abbia vinto il Tour con Gesink
Hemme Méas: A me sembra che sia uno scandalo vincere la bianca con Kruijswijk
de Col: E' segno della genialità delle mie tattiche
Hemme Méas: Guardi che contro quelle di Parker non sfigura nessuno
de Col: Benissimo posso levarmi dai coglioni?
Hemme Méas: Ovviamente sì. E già che ci siamo restituisco la linea a Lasegue
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Gigilasegaperenne
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Gigilasegaperenne »

La Sègue: Grazie, siamo pronti ad assegnare anche il premio intitolato a Walter Mazzarri.

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*La Sègue stringe la mano a Mazzarri*
Mazzarri: Ehi! L'avete visto? E va beh, ma se non è calcio di punizione questo!
La Sègue: Mazzarri, si contenga, non stiamo giocando e non c'è l'arbitro.
Mazzarri: Comunque è colpa sua.
La Sègue: Senz'altro. Ora andiamo con le nomination.
Mazzarri: S.
La Sègue: Eh?
Mazzarri: Nominations. Perché se no sembra che sia candidato uno solo e non va bene, non è che adesso decidiamo noi chi è candidato e chi no, c'è una regola...
La Sègue: Va bene, va bene, ecco le nominations.

Walter Mazzarri Award
Ci sono DS che pensano che la propria formazione sia la più forte e venga sconfitta solamente perché era in atto un complotto contro di loro. Se anche tu ritieni che se vieni umiliato per 3-0 a San Siro senza mai tirare in porta una volta è solamente colpa dell'arbitro, o che se Andy Schleck a cronometro dovrebbe andare come Alberto Contador, insomma se hai provato le stesse tecniche dell'allenatore del Napoli per cercare lamentandoti a ripetizione favori dai giudici di gara senza successo, questo award non ti potrà mai sfuggire.

Nomination

André Du Pin
Per quanto Alexis Hemme Méas e Mathieu La Sègue siano compassionevoli, amerebbero evitare di diventare come Lance Armstrong. E' questo infatti il rischio che hanno corso durante tutto il mese di luglio dopo l'attività del DS Androni paragonabile allo stalking per conoscere le condizioni di Pellizotti e le possibilità nelle tappe successive - come se l'avvertimento di Isola 2000 non fosse bastato. Basti pensare che l'equipe ha descritto a metà Tour l'italiano come "più fastidioso di un editoriale di Travaglio per un esponente del centro-destra".

Al Luddha
Se fosse la Bindi, Berlusconi lo avrebbe descritto come "più bello che simpatico". Il ds della Liquigas, infatti, non ha fatto altro che lamentarsi delle prestazioni dei suoi corridori per tutta la corsa più famosa del mondo soprattutto nella cronosquadre fino ai Pirenei dove ha adottato una tattica definita "discutibile" quanto una guida sul mangiare sano scritta da Sgarbozza e Bulbarelli. Non può quindi non ricevere la nomination Al Luddha, definito da Lasegue: "più fastidioso del sindaco di Pau"

Jarod Parker
Se fossero i Razzie Award farebbe man bassa col filmato di Cancellara. Non sappiamo se Parker si sia impegnato per fare il record di nomination - altrimenti avrebbe ampiamente superato la linea tra l'uomo e il coglione, e non stiamo parlando del pene di Lance Armstrong. La nomination, stavolta, è per le numerose pressioni fatte alla giuria su Frank Schleck nella due giorni dei Vosgi, prima di abbandonare la squadra dimostrandosi, come sempre, la persona più lontana dal pensiero decubertiniano.

Silvére Saubert
Dell'inutilità della classifica a squadre abbiamo ormai ampiamente parlato. Cosa c'è di peggio? Rompere i coglioni e ribadirlo in ogni post durante tutta la settimana. La quarta e l'ultima nomination è quindi per l'imperatore di Pau, città gradita alla nuova organizzazione del Tour quanto una verruca sulle chiappe di Belen Rodriguez e per aver ribadito oltre tre settimane l'inutile traguardo, protestando platealmente dopo ogni tappa nella sezione privata.

Mazzarri: Il premio va ad Andrea Pigna.
La Sègue: Venga pure sul palco. Ringraziamo intanto Walter Mazzarri. Allora, Pigna... Pigna, smettila di ammiccare, lo diciamo dopo...
Pigna: Quando?
La Sègue: Alla fine, non ti preoccupare. Allora, Pigna, qualcosa da dire?
Pigna: Sì, vorrei dire che quando io sarò...
La Sègue: Pigna!
Pigna: ... quando io sarò ridotto al silenzio, non varrà più la pena di vivere. La libertà di parola è un inalienabile...
La Sègue: Sì però adesso non esageriamo, eh.
Pigna: Volevo solo dimostrare di essere di una levatura superiore agli altri DS.
La Sègue: Già questo premio dà prova di una certa unicità, a modo tuo. E a proposito di unicità, ecco l'unico uomo che ci ha costretti ad introdurre un premio a lui intitolato, ponendoci solo in un secondo tempo il problema di trovare un senso al premio stesso: Francesco Schettino.

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Schettino: Grazie mille, ecco i candidati.
La Sègue: Allora è veloce anche a presentare, non solo a tagliare la corda.
Schettino: Eh?
La Sègue: I candidati.

Francesco Schettino Award

I topi sono i primi ad abbandonare la nave soltanto nel proverbio: spesso sono i direttori sportivi. Il premio intitolato al notorio capitano della Costa Concordia è pensato per tutti coloro che, alle prime difficoltà, hanno dimostrato di non saper dirigere una squadra di ciclismo, e hanno preferito allora dirigere se stessi fuori dai coglioni.

Nomination

Jacopo Novantasei
Va detto che dirigere la FDJ può non essere l'incarico più stimolante del globo, ma nemmeno José Mourinho sarebbe andato molto lontano se si fosse stufato di fare l'assistente all'Estrela Amadora. Tanto più che i fatti hanno dimostrato che Thibaut Pinot avrebbe meritato qualcosa di più di un direttore sportivo che alla dodicesima tappa decide di mandare tutto a mignotte. Probabilmente non vincerà perché la concorrenza quest'anno è stata così spietata da obbligare all'istituzione del premio, ma per una poco lusinghiera candidatura ce n'è senz'altro abbastanza.

Giampaolo Giampaolo Jussi & Cameo87
La Garmin poteva contare su un Ryder Hesjedal fresco di successo al Giro d'Italia e su due spalle d'eccezione come Danielson e Vande Velde, ma a demolire le ambizioni del canadese hanno provveduto prima il direttore sportivo, che ha deciso di paccare coerentemente per tutta la durata della Grande Boucle, e poi il suo vice, che dopo essersi applicato fino alla seconda frazione alpina ha pensato bene di seguire le orme del titolare. Se si pensa che il canadese è arrivato nonostante tutto sedicesimo, una testa di porco nella casa di entrambi troverebbe - se non la nostra approvazione - quanto meno una certa comprensione.

Gyanno Alì Muntari
Dopo essersi segnalato nella passata edizione come uno dei vice più promettenti, il DS Muntari è invece balzato agli onori della cronaca in questa stagione come uno di quelli che hanno lavorato di meno: due sole tattiche inviate (1a e 5a tappa), per poi cedere il timone alla vigilia della 15a tappa, quando il Tour de France era ormai più compromesso della posizione di Franco Fiorito. Il nome d'arte appare sempre più azzeccato.

Jarod Parker
Dopo essersi guadagnato la riconferma per la proverbiale pelle del culo nella passata edizione, quando venti tappe corse ottimamente prevalsero sull'ormai leggendaria tattica della tappa del Granon, Parker decide di prendere il posto salvato per miracolo e gettarlo a mare, fornendo appena sette tattiche su ventuno, sei delle quali nei primi sei giorni di gara. Certo, a giudicare dalla qualità delle sette inviate, forse i corridori potrebbero averne beneficiato, ma il fatto non rientra fra i parametri per l'assegnazione del premio. Vi rientra invece il fantomatico calo di motivazioni addotto come giustificazione per i propri ritmi di lavoro beppecontiani, casualmente coinciso con le prime débacle in corsa. Quasi meno credibile delle ragioni presentate per obbligare chi scrive a modificare la sua "giornata di..." in "La giornata di Jarod Parker", anziché utilizzare il nickname come per chiunque altro; ragioni definite "quanto meno poco convincenti" perfino dall'avvocato Taormina, da Pinocchio e da Forrest Gump.

La Sègue: Pregherei Francesco Schettino di annunc... ma dove cazzo è andato? E' uscito? E ditegli di tornare sul palco. Non ne vuole sapere? Va beh, fanculo: ha vinto Jar... no, che cazzo è questa roba? Va beh... vincono Giampaolo Giampaolo Jussi e Cameo87. Prego, venite sul palco. Giampaolo Jussi, lei è un personaggio rispettato nell'ambiente, posso sapere come mai quest'anno ha abbandonato così, dopo la vittoria del Giro?
Giampaolo Jussi: Beh, diciamo che ho avuto tutta una serie di impedimenti che mi hanno costretto ad essere scarsamente.
La Sègue: Ha studiato da addetto stampa del PDL? Perché mi ha non-risposto con un giro di parole notevole, roba che neanche interrogando Bonaiuti sulle feste del suo proprietario.
Cameo: Intende il suo presidente?
La Sègue: Intendo il suo proprietario. A proposito, Cameo, lei ha fatto anche di peggio: è subentrato perché Giampaolo Jussi lavorava quanto Beppe Conti nel giorno di riposo, salvo poi comportarsi esattamente allo stesso modo.
Cameo: Fanculo.
La Sègue: Ecco, lei invece mi sembra fatto su misura per il ruolo di portavoce della Lega Nord. Ringraziamo comunque i due vincitori, e cedendo la linea a Hemme Méas chiedo scusa ai telespettatori per non aver avuto modo di porre la domanda fondamentale: quanto cazzo ha pagato Parker per non farsi appioppare pure questo premio.
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da emmea90 »

Hemme Méas: dunque questo è il momento di introdurre una delle figure eccellenti della politica italiana, una figura che spicca per moralità, disciplina, competenza e carisma. Purtroppo non l'abbiamo trovata, quindi abbiamo dovuto accontentarci di Nicole Minetti
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Minetti: Cosa sta dicendo? Guardate che vi querelo tutti.
Hemme Méas: faccia pure. Anche se mi risulta che per voi del PDL le aule di tribunale siano come l'aglio per i vampiri
Minetti: Cosa devo presentare?
Hemme Méas: per adesso il palazzo Grazioli. Poi, se ha un paio di nipoti di Mubarak, passi nel mio camerino alla conclusione
Minetti: Quelle di solito me le procurano Lele ed Emilio
Hemme Méas: diceva?
Minetti: Niente, leggo.
Palazzo Grazioli Award

Bravo o incapace che sia, un DS è abitualmente la figura che guida i corridori della propria squadra tentando di raggiungere i migliori risultati possibili. Talvolta, però, accade che un direttore sportivo decida di calare le braghe e vendersi al miglior offerente. Il Palazzo Grazioli Award è destinato al DS che più di ogni altro si è distinto nell'arte della prostituzione, vendendo i propri atleti ad altre formazioni.

Nomination

Antoine Le Pavòn
Daniel Navarro è stato uno dei corridori più combattivi dell'ultimo Tour de France, sempre in fuga in caccia di gloria. O meglio, sempre in fuga, e qualche volta a caccia di gloria. Altre volte, invece, era solo in caccia di soldi, a meno che lo spagnolo e il suo direttore sportivo non abbiano deciso di vendere il deretano a Franco Pellizotti pro bono. Da notare, peraltro, come l'iberico fosse anche uno dei principali concorrenti del campione italiano nella lotta per la maglia a pois, il cui richiamo non è stato però sufficientemente forte da evitare condotte di gara che perfino Nicole Minetti ha definito "di dubbia moralità".

Karl Tonik
Potremmo quasi copia-incollare dalla nomination precedente, limitandoci a sostituire i nomi di Antoine Le Pavòn e Daniel Navarro con quelli di Karl Tonik e Rein Taaramae. Il che sarebbe però riduttivo, visto che la Cofidis ha ceduto di volta in volta anche altri atleti, fra cui spesso David Moncoutié, ad altre squadre. Altre squadre che poi altre non erano che la solita Androni, la cui compravendita di avversari nel corso del Tour è valsa al DS Andrea Pigna la nomea di "Lele Mora del gruppo".

Otello Rinaldi
La palese vendita di terga da parte di alcune formazioni alla Androni ha indotto altri DS a cercare di porre rimedio acquistando la collaborazione di altre compagini. De Col, in particolare, ha individuato il partner ideale in Otello Rinaldi, che soprattutto nella seconda parte di Tour ha trasformato la sua Vacansoleil in una specie di succursale della Rabobank. Se non altro, va detto che De Col ha dovuto compiere un'impresa titanica per assicurarsi le prestazioni di Rinaldi: decifrare quello che diceva.
Minetti: Vince il premio Antoine Le Pavòn.
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Ronaldo: Grazie, grazie... è un premio molto prestigioso, era uno degli obiettivi di quest'anno
Hemme Méas: Anche perché, finché c'è Messi, il pallone d'oro col cazzo che lo vince.
Ronaldo: Non parlo di mafia Catalana.
Hemme Méas: Ecco, piuttosto, mi spiega perché si veste sempre a tronco nudo?
Ronaldo: Me lo ha chiesto la Minetti.
Hemme Méas: Bene... cioè no, che schifo. Andate tutti fuori dai coglioni, per favore. Ne ho pieni i coglioni dei politici, quindi passerei ad Angelino Alfano.
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Alfano: Perché la giustizia... va riformata.. Lele stasera facciamo per le otto e mezzo, ok?... i magistrati... toghe rosse... come sarebbe a dire sono ottomila euro?
Hemme Méas: Alfano, almeno in diretta, si levi l'auricolare per ripetere quello che le dice Berlusconi.
Alfano: ...
Hemme Méas: Ho capito, non sa cosa dire. Aspetti. Pronto Silvio? Si, ascolta, sì ho bisogno di un favore. No, no per stanotte sono a posto, non quello, allora leggi queste righe che ti dico così Alfano ora le ripete in onda.
Pomigliano d'Arco Award
Dedicato unicamente a chi fa del lavoro il proprio stile di vita, il pomigliano d'arco Award, in memoria degli operai FIAT, è dedicato a chi, dopo essersi messo in mostra per lungo tempo durante una tappa, ha vanificato tutto il percorso fatto fino a quel momento, soccombendo agli attacchi delle altre formazioni. Se anche voi, come l'Euskaltel-Euskadi per tutta la Vuelta 2012, vi siete messi in mostra con grandi possibilità di vittoria e avete irrimediabilmente perso, difficilmente potrete perdere questo riconoscimento.

Nomination

Radioshack
C'è bisogno di dirlo? L'attacco sul Grand Ballon portato dal vice di Parker, Lorenz Truffaut, dopo aver preso vantaggio con due uomini ha vanificato una tattica di squadra ritenuta, fino a quel momento, eccellente ripercorrendo i fasti del col du Granon. Per farvi capire è un po' come se in un derby di Milano giocate con tre attaccanti pensando che, grazie a questo, segnerete più gol dimenticandovi che in questo modo concederete il centrocampo all'altra squadra - e pensate che Leonardo l'ha fatto davvero, e per due volte.

Ag2r - La Mondiale
Anche qua non ci sentiamo di sbilanciarci ulteriormente dato che per tutto il Tour Roche e Peraud sono andati all'attacco vanificando ogni volta il lavoro portato a termine durante la tappa non riuscendo mai a finalizzare con una vittoria. A loro va dato credito di non averne mai avuto realmente possibilità, vanificando la corsa con attacchi a cazzo nei finali di gara che hanno fatto pensare, come ipotesi peggiore, che qualora i due fossero rimasti in solitaria davanti, avrebbero comunque fatto corsa l'uno contro l'altro.

Liquigas - Cannondale
Siamo all'inizio dei Pirenei, si scalano il Pailheres ed Ax-3-Domaines. La Liquigas decide di fare tappa dura, schierando in grandi forze la squadra sulla salita più importante di giornata, tattica che sembrerebbe pagare. Se non fosse che Nibali ha la cagarella e si lascia scappare, senza mezzi termini, Purito Rodriguez non solo sulla salita ma anche e soprattutto sulla successiva discesa dove Purito fa quello che vuole e dove solo Cadel Evans sceglie di seguire la ruota dello spagnolo fidandosi di Ivan Basso per chiudere il buco creato da due dei migliori scalatori del Tour e vanificando tutto il lavoro fatto fino a quel momento - e, a giudicare dalle due tappe successive, la testa di cavallo nel letto d'albergo ricevuta da Al Luddha è stata comunque inutile.

Euskaltel - Euskadi
Tirare come dei matti nella tappa regina del Tour non è una buona idea a meno che tu non abbia la maglia gialla o, perlomeno, uno dei primi tre favoriti in montagna. Jack Marquetz non è evidentemente stato della stessa idea facendo la gara prima del Col d'Aspin per poi - di fatto - non scattare mai fino alla discesa del Tourmalet dove a quel punto Sanchez perde le ruote del gruppo. La quarta e ultima nomination è quindi per la squadra che pur non avendo venduto il culo alla Sky ha fatto balenare nei direttori sportivi di mezzo Tour una fondamentale domanda durante la tappa decisiva: "Ma i cazzi loro?"
Alfano: Il vincitore è... il Team Radioshack
Hemme Méas: Pregherei Truffault di salire sul palco. Tanto per continuare la tradizione dei DS alti un metro e uno sputo.
Truffault: Ripeto, l'attacco di Frank sul Platzerwasel era una idea geniale
Hemme Méas: Probabilmente sì. Se paragonata al Granon, ovviamente.
Truffault: Parker mi ha nominato come vice. E di me si fida.
Hemme Méas: Chissà perché lo abbiamo capito. Ora, per favore, se ne vada che dobbiamo percularne altri... Alfano?
Alfano: Sì, allora, mi consenta, stasera abbiamo detto che prendiamo la Paola, poi per domani telefona a Parker che ne ordiniamo altre due... no, non mi importa se domattina ho un'udienza, la Bocassini aspetterà...
Hemme Méas: Silvio, scusa, chiuderesti l'auricolare? Ecco, grazie.
Alfano: ...
Hemme Méas: Benissimo, ora che Alfano è silenziato possiamo andare alle prossime premiazioni. Linea, ancora, a Lasegue.
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Gigilasegaperenne »

La Sègue: Se non vado errato - ed è difficile che vada errato visto che ho davanti un gobbo elettronico grosso come un cantone svizzero - dovrebbe essere il momento dell'Attack at The Dick of Dog Award. Per presentarlo, un uomo che ha fatto dello scatto a cazzo un arte, dell'azione fuori tempo uno stile di vita, della scelleratezza un vanto e - adesso che gli sono vicino - direi anche del deodorante un optional: Johnny Hoogerland.

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Hoogerland: Guardi che mi sono fatto la doccia un'ora fa.
La Sègue: Ha ragione, in effetti anche adesso che è di fianco l'odore è lo stesso... si può sapere che cosa cazzo... ah, ok, è tutto a posto. C'è il pullman della Juve parcheggiato qui fuori.
Hoogerland: Ah, sì, Juventus... Serie A... ladri...
*La Sègue abbraccia Hoogerland*
La Sègue: L'anno prossimo, se vai in fuga, ricordami di inventarmi qualche cazzata per fermare il gruppo. Vai con i candidati.

Attack at The Dick of Dog Award

L'immagine del corridore che dopo aver vinto dichiara di essere contento di essere arrivato uno è sicuramente iperbolica, ma un fondo di verità c'è sempre. Chi non ricorda gli scatti senza senso di Pirazzi all'ultimo Giro d'Italia, o quelli di Johnny Hoogerland in più o meno tutte le corse che ha disputato in vita sua? Il fatto di affidare la corsa interamente ai DS evidentemente non è servito ad evitare fenomeni di questo genere: l'award va a premiare gli attacchi più alla cazzo di cane visti durante le 21 giornate di gara.

NOMINATION

Frank Schleck
Attaccare da lontano è un'iniziativa che infiamma i tifosi, spesso portati a ritenere opportune o necessarie azioni che un'analisi più lucida sconsiglierebbe di azzardare. Neppure il più accanito fan del corridore lussemburghese avrebbe però potuto etichettare in maniera diversa da "una cazzata atomica" l'offensiva portata da Schleck sul Grand Ballon, ad oltre 70 km dal traguardo della prima tappa veramente impegnativa del Tour. E mentre vi interrogate su chi minchia possano essere questi fan accaniti del fratello meno scemo di Andy (...), vi basti pensare che perfino Jarod Parker ha dovuto ammettere che "non è stata una delle [sue] migliori idee". Parker che, quando gli hanno spiegato che la tattica non era sua ma del suo vice, ha gridato: "Minchia, ma mi imita benissimo!".

Ag2r - La Mondiale
Era troppo difficile scegliere un solo corridore da candidare, e ci è parso più giusto rendere onore all'opera omnia delle pirlate della formazione francese. Impossibile elencarle tutte, anche se nelle altre categorie ne verrà offerta una buona carrellata. Basti pensare però che, al momento di annunciare la composizione dei gruppi di attaccanti, i nomi "Roche - Péraud - Dupont" erano solitamente accolti da risate di scherno. Di Pirazzi.

Sébastien Turgot
Jonathan D'Arkness è un direttore sportivo stimato, ed è raro vedere i suoi corridori prodursi in azioni che non siano condivisibili o quanto meno comprensibili. Proprio per questo, i più sono rimasti allibiti quando Sébastien Turgot si è lanciato all'attacco nel finale della tappa di Rethel, su un tracciato favorevole agli attaccanti quanto gli ultimi 50 km di una tappa di montagna di Prudhomme. Sorpresa ulteriormente cresciuta quando è stata smentita l'ipotesi secondo cui, dopo una notte di bagordi, Jarod Parker era salito sull'ammiraglia sbagliata.

Matteo Tosatto
Avere fantasia è encomiabile, ma assai meno lo è sfruttarla per partorire attacchi che nemmeno Jacky Durand all'ottavo Martini. Se l'attacco sull'Osterberg nella tappa di Berlino o quello nel tratto pianeggiante prima dell'attacco dello strappo verso Aubenas vi hanno entusiasmato, nel senso che non ridevate così tanto dall'ultima volta che Ratzinger ha deprecato lo spreco e l'ostentazione della ricchezza, Tosatto è il vostro uomo per questo premio.

Alejandro Valverde
Una domanda rimbalzava nella mente degli appassionati di ciclismo prima della 16a tappa, da Narbonne ad Ax-3-Domaines: la battaglia si infiammerà già sul Pailhères o i big aspetteranno l'ultima salita? Domanda legittima, che non ha però avuto il tempo di trovare risposta. A bruciare tutti sul tempo - che detto così sembra una bella cosa - è stato infatti Alejandro Valverde, lanciatosi all'attacco addirittura sul Col de Garavel. Un'azione che ha indotto la federazione ciclistica spagnola ad una dura reprimenda: non si sborsano milioni di euro per bombare i propri atleti per fare stronzate del genere.

Hoogerland: And the winner is... Frank Schleck!
La Sègue: Frank, torna qui.
Luttazzi: Vieni avanti, cretino.
La Sègue: Questa era copiata, ma stavolta non mi lamento.

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Schleck: Non penso di meritarmi questo premio, francamente.
La Sègue: Ti dico solo che ti ha votato anche Parker.
Schleck: Oh cazzo...
La Sègue: Esatto. E adesso... tutti in piedi.
*Parte la "Musica per i reali fuochi d'artificio"*
La Sègue: Io... io... io non so neanche che cosa dire... io...

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*La Sègue si prostra dinanzi a Vinokourov*
Vinokourov: No, no... si alzi...
La Sègue: Un premio intitolato a Marco Pantani presentato da Vinokourov... non c'è una singola cosa o persona al mondo che possa rovinare questo momento.

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Conti: Eccomi qua, scusate il ritardo.
*La Sègue assale Conti*
Vinokourov: No, aspettate... va beh, ecco i candidati al Marco Pantani Award.

Marco Pantani Award

Molti corridori hanno il coraggio di un’ameba; altri ne hanno ancora meno, e di cognome fanno Schleck. Per fortuna, ogni tanto ne nasce anche qualcuno con le palle di rischiare il tutto per tutto, di mettere a repentaglio un risultato più o meno prestigioso pur di centrare il bersaglio grosso.
Il premio dedicato all’ultimo scalatore capace di ribaltare con un’impresa in montagna il verdetto del Tour andrà all’autore della più bella azione da lontano sulle salite del Tour 2012.


Nomination

Cadel Evans
Puntava senz'altro ad una vittoria che non è arrivata, ma l'impresa di Luz Ardiden, valsa anche il secondo posto finale, ha riscattato almeno in parte il mancato bis del trionfo del 2009. Un attacco propiziato - va detto - da un atteggiamento degli avversari che anche Giovanni Trapattoni ha etichettato come "Un po' troppo difensivista", ma il coraggio, la forza e la caparbietà dell'australiano vanno comunque applauditi.

Samuel Sanchez
Un gruppo che se ne sbatte le palle del vincitore uscente non è sempre facile da trovare e un certo impatto lo ha avuto senz'altro, ma merita comunque applausi l'azione con cui il corridore della Euskaltel ha risalito la china a Genolhac dopo prestazioni così così sulle Alpi e si è rilanciato verso un buon sesto posto finale. Difficile fare di più contro questi avversari, e la squadra più forte in salita stavolta guidata sapientemente.

Joaquim Rodriguez
E' iniziata ad Ax-3-Domaines la rincorsa di Purito al quinto posto finale, con una prestazione tanto brillante quando spavalda, che rende ancor più difficile comprendere la passività con cui ha condotto l'ultima frazione pirenaica. Già vincitore di una tappa, Rodriguez ha costruito nella prima giornata sui monti franco-spagnoli la più bella gemma di un Tour meno clamoroso solo della stronzata con cui ha buttato a mare la Vuelta a Espana.

Vinokourov: E il vincitore è... Cadel Evans!

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La Sègue: Cadel, che emozione è vincere un premio intitolato al più grande scalatore di sempre?
Conti: Beh, scusi, ma questa è un'affermazione che si presta ad essere contestata. Mi viene per esempio in mente Francesco Moser...
*SPINGARDINO*
Conti: ... intendevo dire Lucien Van Impe. Solo che adesso c'è un problema.
La Sègue: Cioè?
Conti: Non ho un cazzo da dire su Van Impe.
La Sègue: Ma infatti nessuno glielo ha chiesto.
Evans: Posso parlare?
La Sègue: Solo se Vino è d'accordo.
Vinokourov: Certo.
Evans: Sì beh, allora ringrazio la mia squadra e il mio direttore sportivo, Andrew O'Simony, insieme al quale abbiamo preparato questa bellissima azione.
La Sègue: Un grazie a Nibali che da secondo in classifica si limita a marcare il primo secondo me ci stava, ma grazie lo stesso. Ad ogni modo, ringraziamo Alexandre Vinokourov, e andiam... ah sì, ovviamente ringraziamo anche Cadel Evans, e andiam... no, Beppe Conti non lo ringrazio. Dicevo, andiamo ancora da Alexis Hemme Méas per altri premi.
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da emmea90 »

Hemme Méas: eccoci dunque al quartultimo award di giornata, pregherei Ivan Basso di salire sul palco.
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Basso: Non so se me la sento, ci sono 5 metri di pianura dopo lo scollinamento
Hemme Méas: Ma che cazzo dice?
Basso: Scusi, ero in trance agonistica
Hemme Méas: a me sembra che si stesse cagando un po' addosso. Come durante tutto il giro d'Italia 2012, ad esempio.
Basso: E' che marcavo Scarponi
Hemme Méas: Il problema è che Scarponi lo marcavano anche i sassi. E d'altronde non è che fosse chissà quale impresa - ad ogni modo, legga.
Luttazzi: Scusate, ma questo è Basso? Sarà uno e ottant...
*** Hemme Meas trasforma Luttazzi in Rujano ***
Hemme Méas: chiedo scusa ad Angelo che mi aveva detto di non esagerare in pubblico, ma quando ci vuole ci vuole. E poi a Pellizotti serviva un altro copagno di giochi. Dunque, Basso, legga.

Ivan Basso Award

A volte, anche avere una gamba esaltante non è sufficiente per convincere un corridore ad attaccare, procrastinando ogni eventuale offensiva all'ultima salita dell'ultima tappa. Spesso abortendo poi l'attacco a causa di una condizione non più così straordinaria. In onore dell'uomo che ha fatto dell'attesa un'arte, raccogliendo l'eredità di Gianbattista Baronchelli come nessuno pensava fosse possibile, Aso destina un premio a chi è riuscito a non approfittare di una gamba eccezionale vegetando tutto il giorno sulle ruote degli avversari, guadagnando l'1% di quanto avrebbe potuto, o addirittura niente.

NOMINATION

Vincenzo Nibali
Correre per difendere il secondo posto è un atteggiamento che difficilmente incontra grandi simpatie; ma se dormendo perdi pure il secondo posto mentre marchi la maglia gialla, allora sei pronto a farti etichettare come "coglione". Dopo un Tour speso all'attacco soprattutto nella prima parte, il siciliano ha infatti pensato bene di passare all'attesa nella giornata più dura, quando la condizione stratosferica di Cadel Evans avrebbe potuto ancora porre qualche dubbio sul nome del vincitore.

Chris Froome
Ora, a posteriori può essere una nomination un po' forzata, visto che in fin dei conti ha colto il risultato pieno. Però ecco, diciamo che restare nella scia di un compagno di squadra per tutta la salita più dura del giorno e forse del Tour, mentre davanti ci sono i due avversari più pericolosi che guadagnano, è una cosa che ci saremmo aspettati più da un altro corridore. Ad esempio da uno della Radioshack.

Fabian Cancellara
Ecco, uno come Cancellara. Che poi, lo sappiamo tutti che Cancellara in realtà è un attaccante nato, perciò, a meno che non sia stato posseduto per tre settimane dallo spirito di Andy Schleck, è probabile che sia stato qualcuno a dirgli di non muoversi nei molti finali nervosi proposti dal Tour. Qualcuno che potrebbe aver pensato di mettere i bastoni fra le ruote a Sagan e Gilbert con un finisseur come Frank Schleck.

Joaquim Rodriguez
Pur senza rinverdire i fasti del celeberrimo harakiri di Schleck nella tappa del Granon dell'anno passato, è probabile che la dormita di Purito sul Tourmalet spunti in più di una nomination. Lo scalatore catalano, dopo aver gettato solidissime basi per la conquista della maglia a pois a suon di vittorie di tappa e risultati che lo hanno proiettato anche nella top 5 della generale, ha infatti atteso che decedesse il pontefice per muoversi sulla salita simbolo dei Pirenei, senza nemmeno potersi consolare con l'effettiva dipartita del vescovo di Roma.

Basso: Il vincitore è Vincenzo Nibali
Nibali: Devo salire sul palco?
Hemme Méas: Vuole veramente saperlo o preferisce una risposta diversa da "se non sale le revoco il podio?"
Nibali: Salgo, anche se non ne capisco le motivazioni
Hemme Méas: Se vuole le leggo un paio di insulti a caso dopo la tappa di Luz Ardiden tra lei e Froome
Nibali: Prendo il premio e me ne vado.
Hemme Méas: Ecco, sarà meglio. Dunque andiamo avanti. Per il penultimo Award abbiamo un ospite d'eccezione: Rocco Siffredi.
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Siffredi: Ho già fatto vedere la mazza al pubblico?
Hemme Méas: L'anno scorso. E il pubblico ha già sporto reclamo.
Siffredi: Benissimo, quindi?
Hemme Méas: Quindi non saprei. Lei non è il mio tipo, preferisco la figa essendo all'antica, magari può provare a chiedere a Parker se ha qualcosa per lei, dato che la Minetti è già andata.

Rocco Siffredi Award

C'è chi non si accontenta di vincere, ma vuole stravincere, e a volte ci riesce. C'è chi non si limita alla maglia rosa, come Contador al giro d'Italia, ma cerca anche la Rossa e la Verde. C'è chi come Damiano Cunego riesce a rimanere nel tempo massimo in più di una frazione Alpina. Questo award è dedicato a chi, nonostante avesse ampiamente raggiunto gli obiettivi, non si è accontentato e ha provato a migliorarsi ulteriormente riuscendo nell'intento.

NOMINATION

Sky ProCycling
Volendo potevamo anche fermarci qui, ma visto che la presentazione delle candidature è stata scritta dopo il Bradbury, assegnarne un altro d'ufficio avrebbe potuto far sospettare che dietro i nick "Mathieu La Sègue" e "Alexis Hemme Méas" si celino due deputati del PDL, cosa infamante non meno che essere sospettati di essere gli autori dei delitti del mostro di Rostov. Perciò alleghiamo altre due nomination, anche se ci vorrebbe l'onestà intellettuale di Vittorio Feltri per non votare la squadra che ha colto primo e quarto posto in classifica generale, ha indossato la maglia gialla per 17 giorni con tre corridori diversi, ha vinto cinque tappe e ha conquistato senza volerlo la classifica a squadre.

Liquigas - Cannondale
Tre tappe, la maglia verde indossata dall'inizio alla fine, la soddisfazione di aver fatto vestire allo stesso corridore (Sagan) tutte le maglie, unendo anche la leadership nella classifica a squadre, per quello che vale (cioè un cazzo), e a coronare il tutto un posto sul podio. Pur senza riscrivere il significato della parola "coraggio" e conservando delle possibilità di battere il Team Sky per questo premio pari a quelle del sottoscritto di battere Roger Federer a Wimbledon, basta senz'altro per una nomination.

BMC Racing Team
Il ciclomercato poteva far sperare anche in qualcosa di più, e l'assenza di Contador e Schleck pareva l'occasione per il DS O'Simony di vincere un Tour dopo una serie di piazzamenti che avrebbe messo a disagio anche Raymond Poulidor (no, Beppe, non cominciare). La corazzata Sky, un direttore sportivo con meno tempo a disposizione per ordire alleanze a sedici squadre e un vice che farebbe apparire Lapo Elkann un assiduo lavoratore, hanno però impedito di cogliere il successo finale. Per la candidatura bastano comunque i non pochi premi di consolazione: secondo posto e vittoria nella tappa regina per Cadel Evans, due giorni in giallo per Gilbert e il ritorno al top di Thor Hushovd nella tappa di Apt.

Siffredi: Vince il Team Sky
Hemme Méas: No, fermi. Fermi tutti. Ma quanto fa pena l'autovoto della Liquigas?
Siffredi: Lo dice a me?
Hemme Méas: No, era una cosa sui generis. Ad ogni modo invito ancora Camenzind a salire sul palco. Come dice? Non vuole salire? Ah, ha paura di finire dietro a Rocco... vabbè, passiamo direttamente all'ultima infilata, allora, linea a lasegue
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Gigilasegaperenne »

La Sègue: Sì, siamo giunti agli ultimi due premi, i più attesi: quelli che premiano il migliore e il peggior DS. Per garantire un minimo di dignità, abbiamo lasciato per ultimo l'award per il migliore. Peccato che poi ci siamo subito giocati quella dignità invitando a presentare il penultimo premio Giampiero Gasperini in persona.

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Gasperini: Le sarei grato se smettesse di dire malignità su di me.
La Sègue: E io le sarei grato se smettesse di respirare, però non glielo vengo certo a dire in diretta televisiva.
Gasperini: Lei ce l'ha ancora con me per la stagione scorsa.
La Sègue: Ci può scommettere, come direbbe Antonio Conte.
Gasperini: Mi pare di capire che anche Conte non le è simpatico.
La Sègue: No, non mi piacciono né lui né il suo amico.
Gasperini: Chi?
La Sègue: Quell'animale che vive sulla sua testa.
Gasperini: Possiamo andare con le candidature o preferisce parlare di calcio?
La Sègue: Se volessi parlare di calcio non ne parlerei certo con lei.
Gasperini: E perché?
La Sègue: Per lo stesso motivo per cui non chiederei pareri in fatto di figa a Nichi Vendola.
Gasperini: Va beh, allora leggo i candidati.

Giampiero Gasperini Award

Ci sono DS che hanno il ciclismo nel sangue, e anche se dovessero gestire una squadra composta da Damiano Cunego e 8 suoi cloni riuscirebbero a cogliere risultati assolutamente impronosticabili, quali un top 10 ad un traguardo volante. Altri avrebbero fatto forse meglio a dedicare il loro tempo a proposte di nuove tecniche agricole, anziché azzoppare con tattiche improponibili dei valenti corridori. A costoro è dedicato il premio intitolato all'allenatore che Massimo Moratti ha scelto per guidare l'Inter dopo una montagna di "sì". "Sì" che purtroppo erano in risposta alla domanda: "Se le chiedessi di venire ad allenare l'Inter, mi manderebbe affanculo?".

Nomination

Jarod Parker & Lorenz Truffaut
Precisare le motivazione di questa nomination appare quasi pleonastico, ma lo faremo ugualmente per dare il tempo al 70% degli utenti di cercare sul dizionario il significato di "pleonastico". Dagli attacchi in massa alla membro di labrador in ogni tappa di montagna in punti scelti rigorosamente a caso, fino agli arrivi per scattisti nei quali si è puntato su Frank Schleck anziché su Cancellara, passando per un continuo cambiamento di rotta su chi dovesse essere la seconda punta dopo l'impresentabile lussemburghese: il Tour della Radioshack è stato un concentrato di errori che neanche un compito in classe di italiano di terza media di Antonio Di Pietro. Uno dei due - Parker - una cosa buona in realtà l'ha anche fatta: dimettersi.

Michele Brancaleone
Per quanto male abbia fatto Parker, gli va dato atto di avere avuto la decenza di ammetterlo. Brancaleone, invece, non soltanto non ha rinunciato al posto neppure dopo le prime catastrofi di un Tour fallimentare, ma ha anzi insistito nel riproporre le stesse nefandezze per tutto l'arco delle tre settimane. Per limitare i danni, peraltro, sarebbe bastato definire almeno degli obiettivi e delle gerarchie, anziché curare a giorni alterni la classifica generale, quella scalatori o nessuna delle due, e mandare in fuga quanti più corridori possibili senza stabilire chi dovesse lavorare per chi.

Gyanno Alì Muntari & Matteo Ronchetti
Il DS con il nome più brutto finisce in nomination per il premio meno ambito, in compagnia del suo degno sostituto. A favore di Muntari gioca il fatto di aver commesso pochi sbagli; a suo sfavore il fatto di averne commessi pochi perché ha lavorato due giorni su ventuno. Rimpiazzato poco prima dei Pirenei, Muntari ha comunque fatto in tempo a trasformare in un fallimento il Tour de France della Orica-GreenEDGE, rendendo i multimilionari investimenti del team fruttuosi quanto l'acquisto di Jonathan da parte di Marco Branca. Ronchetti, una volta passato a DS titolare, è riuscito in un'impresa ancor più ardua: far rimpiangere il predecessore.

Gasperini: E il premio va a... Jarod Parker e Lorenz Truffaut.
La Sègue: Prego Parker, salga.
Parker: Solo se si leva quel sorriso compiaciuto dalla faccia.
La Sègue: Suvvia, non si mostri così nervoso. Sono sicuro che si rifarà l'anno prossimo.
Parker: Non ho intenzione di dirigere alcuna squadra l'anno prossimo.
La Sègue: Non abbiamo un'immagine del brindisi degli sponsor?
Parker: Faccia poco lo spiritoso, ci sarebbe la fila di squadre che mi vorrebbero sulla loro ammiraglia.
La Sègue: Può darsi, non avevamo telecamere negli uffici della Auber 93 e della Topsport Vlaanderen.
Parker: Adesso le salto addosso.
La Sègue: Malgrado abbia superato i diciotto da un pezzo?
Parker: Basta con questo umorismo da osteria.
La Sègue: Giusto, evitiamo i comportamenti puerili.
Parker: Esatt... che fa, allude?
La Sègue: Giammai. Ringraziamo Parker per la disponibilità, e passiamo al premio più ambito: il Sir Alex Ferguson Award.

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La Sègue: Sir Alex, per noi è un onore avere una leggenda dello sport su questo palco.
Ferguson: E' sempre un piacere venire qui.
La Sègue: La ringrazio, soprattutto per aver avuto la delicatezza di tenere il riserbo sulle enoteche che abbiamo svuotato per convincerla. Andiamo con i candidati.

Sir Alex Ferguson Award
Dopo una raffica di awards per spalare merda su qualche DS, Aso ha ritenuto opportuno istituirne uno serio, dedicato al DS che, tutto considerato, può essere definito il migliore di questa edizione del Tour de France. Inutile spiegare perché il premio sia dedicato all'uomo che vanta conoscenze calcistiche inferiori solamente a quelle che egli stesso possiede in fatto di enologia.

Nomination

Oscar Camenzind
E che cazzo c'è da dire? Camenzind arriva al secondo Tour consecutivo vinto, portandosi a casa ben quattro tappe e, peccando, forse di generosità, lasciando agli avversari secondo posto e maglia a pois che poteva agilmente vincere. Ammazza il Tour già sul primo massiccio, cosa che non capitava dall'ultima flebo di Lance Armstrong, limitandosi poi a controllare fino a Parigi. Per farvi capire meglio, qualora allenasse il Palermo Zamparini gli concederebbe ben due settimane di fiducia prima dell'esonero.

Antoine Le Pavòn
Presentarsi al Tour de France pensando di poter schierare Contador e dovendo puntare su Navarro come capitano è come presentarsi ad una serata-buffet e scoprire che tra gli ospiti è stato invitato Auro Bulbarelli. Il portoghese comunque non si è perso d'animo, riuscendo a conquistare la maglia gialla con Nick Nuyens e vincendo una tappa con Matteo Tosatto mentre altri suoi compari mandavano la squadra a donne di facili costumi. Non può quindi non riceve una nomination il tattico della Saxo che ha fatto dichiarare a Riis: "se fosse stato in ammiraglia negli anni 90, avrei potuto vincere il Tour da pulito"

Jonathan D'Arkness
Come è ormai tradizione a D'Arkness piacciono le squadre francesi così come a Cecchi Paone piace una mazza da 40 in bocca. Il direttore sportivo dell'Europcar aveva infatti già ottenuto risultati di successo nel suo passato alla Saur-sojaun e alla Cofidis - figuriamoci cosa poteva fare alla guida di un team quantomeno semidecente. Il disegno partorito nella lotta a due Voeckler-Pellizotti per far vincere la maglia a pois al francese è risultato infatti semplicemente geniale facendo venire alla mente degli spettatori a casa molte domande sulla sua realizzazione: una su tutte, per esempio, su quale sostanza stupefacente avesse assunto Purito Rodriguez prima della gara.

Ferguson: E il vincitore è... Oscar Camenzind!

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La Sègue: Camenzind, complimenti, secondo premio di fila, e secondo Tour vinto consecutivo. Ormai lei sarà simpatico agli altri DS quanto la buoncostume a Palazzo Grazioli.
Camenzind: Non raccolgo la sua ironia su temi politici, ma la ringrazio per i complimenti.
La Sègue: In effetti deve ringraziarmi parecchio, visto che allo spareggio ho insistito per dare il premio a lei.
Camenzind: Questo è sintomo della credibilità che sono riuscito a costruirmi a livello internazionale, nonché il segno che alla fine l'amore vince semp...
La Sègue: Lo dica e cambio seduta stante il mio voto.
Camenzind: D'accordo. Allora vi saluto.
La Sègue: Bene, ringraziamo Oscar Camenzind. I premi sono finiti, ma le sorprese no... linea a Hemme Méas per il gran finale.
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da emmea90 »

Hemme Méas: Bene, il momento fatidico è giunto. Ma prima abbiamo una comunicazione importante da fare, motivo per il quale cedo la linea a lasegue.
La Sègue: Dunque, come ben sapete la macchina organizzativa del Tour è sempre più imponente
(Hemme Meas si avvicina a Zomegnan)
La Sègue: per questi motivi, e per tenere fede all'impegno organizzativo durante tutta la stagione
(Hemme Meas sbuffa)
La Sègue: sì, lo so che siamo andati ai caraibi e tu volevi andare a puttane, ma non è il caso di dirlo in pubblico.
Hemme Méas: Vai avanti...
La Sègue: dunque, ASO ci ha affiancato un terzo direttore di corsa per la prossima stagione.
(Hemme Meas e Zomegnan si stringono le mani)
La Sègue: il suo nome è noto a tutti, pregherei quindi di salire sul palco.
(Zomegnan consegna ad Hemme Meas una valigetta piena di soldi)
La Sègue: Si era detto dopo... vabbè... Andrea Pigna, sali sul palco, noi due andiamo ad incassare.
(I velocisti scappano dal teatro)
André Du Pin: Ringrazio l'organizzazione della fiducia a me concessa. Non vi deluderò.
Hemme Méas: Finalmente posso fare tappe di ottomila metri di dislivel... ehm... ma siete ancora qua? Ah, giusto, la Grand Depart...
La Sègue: Dunque, come vi abbiamo già anticipato, per il Tour numero 100, non ci saranno sconfinamenti. Per questi motivi, il Tour 2013 partirà in territorio francese.
Hemme Méas: Ma - c'è un ma. Abbiamo deciso, come sapete, di partire da un'isola dove il Tour non era mai partito in tutta la sua storia. Sarà una cornice che offrirà uno scenario stupendo per la prima settimana di gara.
Saubert: Lo so io! Lo so io dove si parte. Avanti, è Guadalupa.
Hemme Méas: E a lei chi ha detto questo?
Saubert: Ho le mie fonti.
André Du Pin: Saubert, hai finito di esistere.
Saubert: Perché un italiano dovrebbe dirigere il Tour?
Hemme Méas: Perché ha la madre francese. E perché ci hanno detto "o lui o Prud'homme"
Saubert: Fatemi vedere Guadalupe, per favore... ho detto che voglio vedere Guadalupe
La Sègue: Le divergenze dopo, per favore. Dicevo, è il momento di annunciare la Grand Depart del Tour de France 2013. Con questo video vi salutiamo - nelle prossime ore usciranno i dettagli delle prime quattro tappe. Per scoprire le rimanenti 17 l'appuntamento è a fine dicembre, con la presentazione del percorso.
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Gigilasegaperenne »

Processo ai Tour Awards 2012

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Bulbarelli: Buooooooooooonaaaaaaaaaaaaaaaaseraaaaaaaaaaaaaaaa, gentili amici............... telespettatori. Rieccoci in diretta da Parigi, dove è appena terminata la diretta dei Tour Awards 2012. Marino, possiamo dire che è stata una serata monopolizzata dal Team Sky?

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Marino: Non so, ti dico solo che Camenzind ha dovuto fare talmente tante volte su e giù dal palco che al momento di ritirare l'ultimo premio è andato in crisi di fame.
Bulbarelli: Ecco, pensate, una testimonianza drammatica quella di Marino Bartoletti.

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Marino: L'avrebbe capita anche Paolo Belli.
Bulbarelli: E va beh, scusa, non l'ho afferrato subito.
Marino: Cosa fai, adesso copi anche tu come Luttazzi?
Bulbarelli: Eh?
Marino: Sono abbastanza sicuro di aver sentito quella frase uscire dalla bocca di Nicole Minetti.
Bulbarelli: Marino, eviterei queste affermazioni.
Marino: Hai ragione, non ho la certezza. Quella bocca è un tale via vai...
Bulbarelli: Marino! Si era detto niente politica questa volta.
Marino: Veramente lo avevi detto solo tu, e io ti avevo mandato affanculo.
Bulbarelli: Non mi pare che fosse andata proprio così.
Marino: Volevo omettere di aver chiosato con un "rotolo di merda".
Bulbarelli: Io passerei a parlare della cerimonia.
Marino: Non saprei che dirti, Auro.
Bulbarelli: Beh, non mi pare che manchino gli argomenti.
Marino: Non lo metto in dubbio, ma a metà me ne sono andato dietro le quinte.
Bulbarelli: Ma ti abbiamo pagato per seguire la cerimonia.
Marino: Nel contratto non c'era scritto che Beppe Conti sarebbe salito a consegnare un premio intitolato a Marco Pantani, dividendo il palco con Vinokourov ed Evans.
Bulbarelli: Non è colpa di Beppe se tu lo sottovaluti.
Marino: Da quella volta che è riuscito a non lavorare anche quando il Tour ha fatto tappa a Bordeaux, ormai so che è capace di qualsiasi cosa.
Bulbarelli: Va beh, lasciamo stare. Ad ogni modo, dovresti aver saputo dell'incetta di premi per la Sky.
Marino: Ho saputo, ma ero più interessato a vedere quanti ne avrebbe conquistati il mio amico fraterno Parker.
Bulbarelli: Ne ha vinti cinque, ma non proprio lusinghieri.
Marino: Non ho ancora capito come abbia fatto ad evitare lo Schettino, che è stato istituito appositamente per lui.
Bulbarelli: Si vede che il suo fallimento è stato gonfiato esageratamente.
Marino: Sarà anche stato gonfiato esageratamente, ma se si azzarda ad entrare in Lussemburgo lo sbattono al gabbio.
Bulbarelli: Marino, il tuo accanimento nei confronti di Parker ha stancato.
Marino: Anche il suo accanimento nel far muovere i corridori alla pene di cocker, ma non per questo i suoi atleti vengono a sbandierarlo in diretta tv.
Bulbarelli: Veramente Frank Schleck non ha fatto mistero dei suoi rapporti tesi con il DS.
Marino: E' vero, ma Schleck che impartisce lezioni di strategia a qualcuno è un po' come far scrivere a Luca Badoer i quiz per la patente.
Bulbarelli: Comunque sia, mi pare di capire che l'argomento premi non ti interessa molto.
Marino: Non dico che non mi interessi, mi limito a far notare che perfino gli organizzatori li hanno definiti "meno prestigiosi della Supercoppa Italiana".
Bulbarelli: Non mi pare di aver sentito niente del genere, Marino. Dovresti smetterla di inventare notizie.
Marino: Hai ragione, da quando faccio comunella con quelli di spaziociclismo mi succede sempre più spesso.
Bulbarelli: Veniamo allora a parlare della nomina di André du Pin quale co-direttore di corsa. Prima di sentire l'opinione di Bartoletti, sentiamo le voci raccolte da Alessandra De Stefano.

*Video*

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De Stefano: André du Pin: dopo Jarod Parker, un altro cambio di nome apparentemente immotivato. Lei da chi deve nascondersi, da Topo Gigio?
Du Pin: Ammetto serenamente di aver cambiato nome per entrare meglio nel ruolo. E poi mia madre è francese, ne sarà sicuramente contenta.
De Stefano: Ecco, Du Pin, lei è noto per le sue posizioni piuttosto radicali in fatto di percorsi: dobbiamo aspettarci Tour con sedici tappe di montagna, o si limiterà ad abolire le cronometro?
Du Pin: Queste sono cose che devo discutere con i miei colleghi.
De Stefano: Du Pin, posso dirle che questo suo essere abbottonato è stucchevole?
Du Pin: Si chiama riservatezza, anche se forse lei non sa cosa sia.
De Stefano: Ma scherza? Io sono riservatissima, tant'è vero che mio marito e la moglie di Ale non sospettano nulla.
Du Pin: Ah, è lei che si sbatte Petacchi?
De Stefano: Non dico che abbiamo una relazione, dico solo che quando sento l'espressione "treno Lampre" non penso subito ad una volta imminente. Ad ogni modo, Du Pin, lei era giornalista, Hemme Méas era giornalista: a quando un direttore di corsa che abbia mai messo il culo su una sella?
Du Pin: La Sègue era un corridore, e comunque non mi pare che aver corso sia un requisito fondamentale per dirigere un grande giro.
De Stefano: Neanche secondo me, ma da quando è entrato in redazione questo tale, Campione Regionale, continuano a scrivermi domande del genere. Du Pin, avrei altre domande, ma mi sarei un filino rotta i coglioni, la secca se la finiamo qui?
Du Pin: Non chiedo di meglio.
De Stefano: Allora linea allo studio.

*In studio*

Bulbarelli: Grazie mille ad Alessandra De Stefano.
Marino: Grazie mille, ma adesso siamo corti di tre minuti, visto che si è autoridotta l'orario di lavoro.
Bulbarelli: C'è da capirla, è stata una giornata stressante.
Marino: Non credo che ricevere il miliardesimo due di picche da uno Schleck possa rappresentare una fonte di stress.
Bulbarelli: Se anche fosse, non deviamo dall'argomento fondamentale: la nomina di Du Pin. Quali i pro e quali i contro?
Marino: Non ne ho idea.
Bulbarelli: Grazie Marino, sei stato molto collaborativo.
Marino: Ma che cazzo ne devo sapere, l'avrò incontrato una volta in vita mia, e stava tentando di darmi fuoco per aver definito "un po' sbilanciato" il percorso del Giro 2011.
Bulbarelli: Allora possiamo almeno parlare del Grand Départ da Mont Saint-Michel?
Marino: Possiamo parlarne, ma solo se mi garantisci che Zomegnan è impegnato.
Bulbarelli: Perché?
Marino: Perché vorrei definirlo spettacolare, ma ho paur...
*SPINGARDINO*
Marino: Ecco.

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Zomegnan: Bartoloffa, si azzardi a ripetere quella frase e si ritrova il cervello sparso su Place de la Concorde.
Marino: Non credo proprio che lo farà.
Zomegnan: Cosa fa, mi sfida?
Marino: Non la sfido, ma lei fa tanto l'ultras delle salite, e poi fa comunella con gente che le vede come il male assoluto.
Zomegnan: Protozoo con eccesso di peli facciali, spero che abbia una spiegazione per queste sue affermazioni.
Marino: Prego la regia di mandare l'immagine.

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Zomegnan: Orca... ma questa foto non prova niente...
Marino: E' questa la sua difesa?
Zomegnan: Io... Pigna! Difendimi!
Bulbarelli: Mi dispiace, Vostra Signoria, ma Pigna è chiuso nella sua stanza d'albergo a quanto ne so.
Zomegnan: Perché?
Bulbarelli: Pare che Alessandra sia rimasta affascinata durante l'intervista.
Zomegnan: E ma che cazzo... io... si può sapere chi cazzo ha scattato quella foto?
Bulbarelli: Non intenderà fargli del male...
Zomegnan: Certo che no.
*Zomegnan controlla l'arsenale sotto la giacca*
Marino: E' stato Paolo Belli.
Zomegnan: Paolo Belli è un uomo morto. Arrivederci.
Bulbarelli: Non sapevo che fosse stato Belli a scattare quella foto.
Marino: Nemmeno io.
Bulbarelli: Marino! Adesso Belli potrebbe lasciarci le penne!
Marino: Non ti preoccupare, Auro, puoi ringraziarmi alla fine.
Bulbarelli: Marino! Va beh, andiamo avanti con il programma...
Marino: Perché, di che cazzo dobbiamo ancora parlare?
Bulbarelli: Abbiamo ancora Beppe Conti e altre interviste di Alessandra.
Marino: Scampiamo Plastina e Martinello?
Bulbarelli: Non potevamo pretendere anche una postazione internet per Plastina, e non essendoci una corsa non c'era neanche l'analisi di Martinello.
Marino: Pancani e Cassani a casa?
Bulbarelli: Pancani e Cassani commentano la corsa, che minchia dovevano dire?
Marino: Ma io che cazzo ne so di cosa fanno Pancani e Cassani, appena Francesco apre bocca mi abbiocco.
Bulbarelli: Va beh, possiamo andare da Conti?
Marino: Sono talmente di buon umore all'idea di risparmiarmi quella paccottiglia che quasi quasi possiamo anche andarci.

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Conti: Sì Auro, il Tour de France, come detto, scatterà da Mont Saint-Michel, dove fece tappa nel 1990. Vinse allora Johan Museeuw, fuoriclasse belga noto al grande pubblico per i suoi successi sulle pietre.
Bulbarelli: Molto bene, prosegui.
Conti: Eh?
Bulbarelli: Le altre tappe.
Conti: Ah, dovevo preparare anche le altre?
Bulbarelli: Non so, ne hanno presentate quattro e tu nei hai presentata una, fai un po' tu.
Conti: Ah sì, ma le ho preparate infatti...
Marino: E allora istruiscici.
Conti: Sì, dunque... il... dove avete detto che arriva la prima tappa?
Bulbarelli: Lasciamo perdere. Andiamo da Alessandra De Stefano, che aveva ascoltato altri protagonisti.

*Video*

De Stefano: Sì, siamo con Damiano Cunego. Damiano, oggi hai vinto un premio: ok che era una presa per il culo, ma non è stato un po' come tornare bambino?
Cunego: In che senso?
De Stefano: Nel senso che l'ultima volta che hai vinto una corsa ti hanno cambiato il pannolino prima e dopo la gara.
Cunego: Perché, adesso secondo te non me lo cambio?
De Stefano: ...
Cunego: Che hai da guardarmi?
De Stefano: Niente, figurati, grazie mille, Damiano. Siamo ora con Cadel Evans. Cadel, dalla difesa dell'Inter al Tour de France: che effetto fa?
Evans: Eh?
De Stefano: E' vero che cazzo in culo non fa figli ma fa male se lo pigl... ma che cazzo è questa roba?
Marino: Non ne ho idea *ammicca*
De Stefano: Rosso di ser... no, questa no... rossa di capelli, golos... no, neanche... va beh, improvvisiamo, che qui perdiamo la faccia se no. Cadel: quant'è grande?
Evans: Come, scusa?
De Stefano: La soddisfazione di aver vinto il Marco Pantani Award.
Evans: Ah, naturalmente... beh sì, è un grande onore, ho sempre ammirato Pantani.
De Stefano: Come corridore o come aspirapolvere?
Evans: Eh?
De Stefano: Niente, ringraziamo Cadel Evans per la disponibilità. Siamo ora con Michel... ehm... Jarod Parker. Jarod, la Sky guadagna un sacco di soldi e ha fatto incetta di premi, possiamo dire che è il "Titanic" del Tour de France. Volendo proseguire con il parallelo cinematografico, possiamo dire che la tua squadra sta un gradino sotto Natale sul Nilo?
Parker: La mia squadra sì, ma io francamente non credo di avere responsabilità.
De Stefano: Mi sembra giusto, quando mai se una squadra va male è colpa dell'allenatore... dunque, Jarod, l'anno scorso sei stato confermato dalla Radioshack malgrado alcuni errori nei momenti chiave del Tour. Possiamo dire che questa volta non ti confermerebbe neanche tua madre?
Parker: Lascia stare mia madre prima di tutto, e in secondo luogo io sono convinto della bontà del mio lavoro.
De Stefano: Parker, quando uno dice una cosa e il resto del mondo dice il contrario, quell'uno o è un genio o è un pirla. Vogliamo chiarire una volta per tutte che lei non è un genio?
Parker: Ma come si permette? Guardi che io la rovino se voglio.
De Stefano: Ho i miei dubbi, ma comunque non voglio litigare con lei. Anzi, posso dirle che da vicino fa la sua figura?
Parker: Beh, grazie, ma...
De Stefano: Dai, Jaroddino, ti faccio vedere come si approccia una discesa...
Parker: No, guarda, è meglio di no...
De Stefano: Dai che ti tiro su il morale, e non solo quello...
Parker: Non ci pensare nemmeno...
De Stefano: Dai, ti faccio vedere le Due Cime di Lavaredo...

*In studio*

Bulbarelli: Un problema sul segnale internazionale ci costringe ad interrompere il filmato.
Marino: Da quando un problema sul segnale internazionale impedisce di vedere un filmato registrato?
Bulbarelli: Marino, non ti ho interpellato. E comunque non avevo idea che Parker fosse il tempo della De Stefano.
Marino: Qualsiasi essere vivente con una mazza in mezzo alle gambe è il tipo della De Stefano.
Bulbarelli: Ma non si era mai spinta a tanto in trasmissione.
Marino: Forse perché nessuno le aveva mai offerto una valigetta di denaro per farlo.
Bulbarelli: Ma che cos... Marino!
Marino: Presente.
Bulbarelli: Hai pagato Alessandra per abbordare Parker?
Marino: Puoi scommetterci la tua riserva di sottaceti.
Bulbarelli: Sono allibito, a questo punto concluderei la trasmissione chiedendo scusa ai nostri telespettatori.
Marino: Ci sarebbe un'ultima cosa.
Bulbarelli: Ho paura di sapere di cosa si tratta.
Marino: Niente, una piccola scommessa in sospeso...
Bulbarelli: Di cosa stai parlando?
Marino: Del fatto che mi devi una cena.
Bulbarelli: E perché?
Marino: Non fare lo gnorri, Auro, il Padania l'abbiamo visto entrambi.
Bulbarelli: Embé?
Marino: Embé pregherei la regia di mandare il filmato.
Bulbarelli: Marino basta. Ecco mi hai fatto incazzare, basta con Nibali, dopo il Tour seguirò solamente il Padania
Bartoletti: Guarda che c'è Nibali anche lì.
Bulbarelli: Tanto non vincerà. Un terrone non può vincere in padania. Mi ci gioco un'altra cena.
Bartoletti: Io aspetterei di vedere se ci prendi su Vinokurov a Londra, prima di rischiare.
Bulbarelli: Marino, questa è sicura. Andiamo avanti con la trasmissione, grazie.
Bulbarelli: Ehm... sì... ma, vedi, intendevo...
Marino: Non me ne sbatte una sega, Auro: adesso paghi.
Bulbarelli: Ma... va beh, fanculo, tanto tu non mangi mai troppo.
Marino: Pensavo di portare la mia vicina di casa.
Bulbarelli: Va beh, portala. Vi porterò in un posto economico.
Marino: Per quanto economico, non credo tu possa sostenere le spese per nutrire lei. Prego la regia...

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Bulbarelli: Ma che schifo!
Marino: Siete due gocce d'acqua.
Bulbarelli: No, basta così! Sigla! Appuntamento alla presentazione del Tour!
Marino: Se vedrete uno vestito di stracci, sarà Auro.
Bulbarelli: Si-gla!
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da BubbaDJ »

Alexis Hemme Méas ha scritto:Prenotato
Mathieu La Sègue ha scritto:Prenotato
Alexis Hemme Méas ha scritto:Prenotato
Mathieu La Sègue ha scritto:Prenotato
Alexis Hemme Méas ha scritto:Prenotato
Mathieu La Sègue ha scritto:Prenotato
E' inutile che prenotate, tanto le battone ve le faccio pagare |oes
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Marquetz »

Prenotato


...ho vinto qualche cosa? :neutral:
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da emmea90 »

No...
Servono solo per avere tutta la cerimonia sopra e i commenti sotto 59@@
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Cancellara91 »

Prenotato? A quale nome? Quanti siete? Ah sì, è il tavolo là in fondo sisi
2013 - Astana Pro Cycling Team
1° classificato 17à tappa: Dignes-les-Bains > Briançon 211Km - Vincenzo Nibali (Tour de France)
Vincitore Criterium du Dauphine - Nibali Vincenzo
Vincitore Maglia Verde - Nibali Vincenzo (Criterium du Dauphine)
1° classificato 4a Tappa: Pontarlier > Bellegarde-sur-Valserine 210,5 Km - Nibali Vincenzo (Paris>Nice)
Vincitore Maglia Verde - Nibali Vincenzo (Paris>Nice)
Vincitore Maglia a pois - Agnoli Valerio (Paris>Nice)
2012 - Lampre - ISD
1° classificato La Fleche Wallonne - Michele Scarponi
2011 - Lampre - ISD
1° classificato 7a tappa: Pau > Saint-Jean-Pied-de-Port 196 km - Cunego Damiano (Tour de France)
2010 - Lampre - Farnese Vini
1° classificato 5à tappa: Roubaix > Compiegne 176Km - Alessandro Petacchi (Tour de France)
1° classificato 6à tappa Compiegne > Troyes 181Km - Alessandro Petacchi (Tour de France)
Vincitore Maglia Verde - Alessandro Petacchi (Tour de France)
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Sauber96 »

cazzo è tutto prenotato.. mi farò portare una pizza a casa da Erol sisi
Silvére Saubert - D.S.


Cannondale Pro Cycling / 2016 - vincitore Liége-Bastogne-Liége (Slagter), vincitore Giro di Lombardia (Uran), una tappa al Criterium du Dauphiné (Van Baarle), 5° generale al Tour de France (Uran), 7° generale al Giro d'Italia (Talansky), 2° scalatore al Tour de France (Rolland), 2° supercombattivo al Tour de France (Rolland)
Ag2r La Mondiale / 2015 - 1 tappa al Tour de France (Bardet), 8° generale al Tour de France (Bardet)
Lotto Belisol / 2014 - una tappa al Criterium du Dauphiné (Greipel)
Garmin-Sharp / 2013 - maglia bianca al Criterium International (Talansky)
Astana ProTeam / 2012 - una tappa al Tour de France (Vinokurov), una tappa al Criterium du Dauphiné (Vinokurov), maglia a pois al Criterium International (Muravyev)


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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Gigilasegaperenne »

Postato il video riassuntivo del Tour 2012.
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alluddha
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da alluddha »

Sagan <3
Leggi il mio immenso palmares
Spoiler!
2011 Omega Pharma - Lotto
Tour de France
3 vittorie di Tappa (2a tappa: Jurgen Van Den Broeck, 4a Tappa: André Greipel, 15a tappa: Philippe Gilbert)
Due giorni in maglia verde: André Greipel
Quinto Classifica Generale: Jurgen Van Den Broeck

2012 Liquigas-Cannondale
Parigi-Nizza (4a Tappa: Vincenzo Nibali / Maglia Verde: Vincenzo Nibali / Generale: 3°Vincenzo Nibali)
Criterium International (Generale: 4° Sylwester Szmyd)
Parigi - Roubaix (9° Peter Sagan) - Freccia Vallone (3° Vincenzo Nibali) - Liegi Bastogne Liegi (5° Vincenzo Nibali)
Parigi-Tours (1° Peter Sagan) - World Port Classics (Generale: 4° Peter Sagan)
Tour de France
3 Vittorie di Tappa (1a tappa: Peter Sagan, 9a e 11a tappa: Vincenzo Nibali)
Primo Classifica a Punti Maglia Verde: Peter Sagan
Terzo Classifica Generale: Vincenzo Nibali
1 g. in Maglia Gialla, Bianca. - 21 g. in Maglia Verde - 3 g. in Maglia a Pois - 1 G. Casco Giallo.

2013 Team Sky
Parigi-Nizza (3a Tappa: Edvald Boasson Hagen, 5a Tappa Chris Froome, 7a Tappa: Bradley Wiggins / Generale: 2° Chris Froome, 4° Bradley Wiggins / 1° Class. a Squadre)
Criterium International (Generale: 5° Rigoberto Uran)
Parigi - Roubaix (5° Edvald Boasson Hagen) - Liegi Bastogne Liegi (2° Rigoberto Uran)
Parigi - Tours (3° Edvald Boasson Hagen) - World Port Classic (2a Tappa: Bradley Wiggins / Generale: 1°Bradley Wiggins, 2° Edvald Boasson Hagen / 1° Class. a Squadre)
Giro del Delfinato (5a Tappa Bradley Wiggins /Generale: 3° Bradley Wiggins, 4° Generale Chris Froome / 1° Class. a Squadre)
Tour de France
2 Vittorie di Tappa (14a 18a: Chris Froome)
Secondo Classifica Generale: Chris Froome
Decimo Classifica Generale: Bradley Wiggins

2014 Team Sky
Parigi-Nizza (4a Tappa: Geraint Thomas / Generale: 1° Richie Porte, 12° Bradley Wiggins / 1° Class. a Squadre)
Criterium International (Generale: 1° Chris Froome, 12° Dario Cataldo)
Parigi - Roubaix (2° Edvald Boasson Hagen) - Liegi Bastogne Liegi (14° Sergio Henao)
World Port Classic (Generale 10° Edvald Boasson Hagen / 3° Class. a Squadre)
Giro del Delfinato (1a Tappa: Bradley Wiggins, 7a e 8a: Chris Froome / Generale: 1° Chris Froome, 9° Bradley Wiggins 14° Richie Porte / Maglia Verde: Chris Froome / 1° Class. a Squadre)
Parigi-Tours: (5° Bradley Wiggins, 8° Ben Swift)
Tour de France
Vittoria Finale: Chris Froome
1 Vittorie di Tappa (9a: Bradley Wiggins)
Sesto Classifica Generale: Bradley Wiggins

2015 Team Giant-Alpecin
Parigi-Nizza (2a Tappa: John Degenkolb, 8a Tappa: Tom Dumoulin)
Criterium International (Generale: 3° Tom Dumoulin, 1b Tappa: Tom Dumoulin)
Parigi - Roubaix (1° John Degenkolb)
World Port Classic (2a Tappa: Marcel Kittel / Generale: 1°Marcel Kittel, 3° Luka Mezgec / 1° Class. a Punti / 1° Class. a Squadre)
Giro del Delfinato (8a Tappa: Tom Dumoulin)
Tour de France
5 Vittorie di Tappa (1a: Tom Dumoulin; 2a, 3a e 17a: Marcel Kittel; 11a: Warren Barguil)
Primo Classifica a Punti Maglia Verde: Marcel Kittel
Settimo Classifica Generale: Warren Barguil
8 g. in Maglia Gialla; 13 g. in Maglia Verde; 10 g. in Maglia Bianca

2016 Team Katusha
Dubai Tour (Generale: 4° Alexander Kristoff, 2a Tappa: Alexander Kristoff)
Parigi Nizza: (Generale: 7° Ilnur Zakarin, 3a e 8a Tappa: Ilnur Zakarin)
Tirreno-Adriatico: (Generale: 5° Joaquim Rodriguez, 10° Simon Spilak)
Milano-Sanremo: (6° Alexander Kristoff)
Criterium International (1a Tappa Alexander Kristoff)
Parigi - Roubaix (6° Alexander Kristoff)
Freccia Vallone: (3° Joaquim Rodriguez)
Tour de Yorkshire (Generale 2° Joaquim Rodriguez)
Giro del Delfinato (5a Tappa: Sven Erik Bystrom, 7a Tappa: Joaquim Rodriguez / Maglia a Pois: Joaquim Rodriguez)
Tour de France
1 Vittorie di Tappa (3a: Alexander Kristoff)
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Gigilasegaperenne
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Gigilasegaperenne »

Sagan c=======3
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Cristiano Ronaldo
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Cristiano Ronaldo »

Non riesco a vedere il video.
2016 - Team Sky
Liegi-Bastogne-Liegi
3° posto - Sergio Henao
Giro D'Italia
1° Classificato 8a tappa Sorrento > Vietri sul Mare (54.1 km) - Vasil Kiryenka
1 giorno in maglia rosa - Mikel Landa
Criterium du Dauphine
1° Classificato 4a Tappa: Crest > Villard de Lans - Les Glovettes (181 Km) - Mikel Landa
1° Classificato 6a Tappa: Le Bourget-du-Lac > Aix-les-Bains (51,5 Km) - Chris Froome
3° posto - Mikel Landa
Vincitore della maglia verde - Mikel Landa
Vincitore della classifica a squadre
Tour de France
2 giorni in maglia gialla - Vasil Kiryenka
2014 - 2016 ASO
2013 - Team Saxo - Tinkoff
Paris - Nice
Vincitore della maglia gialla - Alberto Contador
Criterium International
Vincitore della maglia gialla - Roman Kreuziger
Vincitore della maglia verde - Roman Kreuziger
1° classificato 2a Tappa Fort de France > Montagne Pelee (170 km) - Roman Kreuziger
Liegi-Bastogne-Liegi
3° posto - Alberto Contador
Criterium du Dauphine
1° Classificato 6a Tappa: Le Bourget du Lac > Bisanne 1500 (191 Km) - Alberto Contador
2°posto - Alberto Contador
Tour de France
1° Classificato 11a Tappa: Pau > Argeles-Gazost (162 km) - Alberto Contador
1° Classificato 12a Tappa: Bagneres-de-Bigorre > Plateau de Beille (224 Km) - Alberto Contador
1° Classificato 19a Tappa: La Mure > L'Alpe d'Huez (136,5 Km) - Alberto Contador
10 giorni in maglia a pois - 4 Nicholas Roche, 6 Alberto Contador
2 giorni in maglia gialla - Alberto Contador
Vincitore della maglia gialla - Alberto Contador
Vincitore della classifica a squadre

2012 - Team Saxo Bank - Tinkoff Bank
Criterium du Dauphine
1° classificato 3a Tappa: Voiron > Yenne (159,0 Km) Daniel Navarro Garçia
Vincitore della maglia a pois - Daniel Navarro Garçia
Tour de France
1° classificato 13a Tappa: Barcelonnette > Apt (175,5 km) Matteo Tosatto
1 giorno in maglia gialla (Nick Nuyens)
3 premio della combattività (Tappa 5 - Jesus Hernandez Blazquez, Tappa 8 Daniel Navarro Garçia, Tappa 16 - Daniel Navarro Garçia)
2011 - Team Sky Pro Cycling
1° classificato 1a Tappa: Ajaccio > Porto Vecchio (172,5 km) - Edvald Boasson Hagen
Vincitore della maglia verde - Edvald Boasson Hagen
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da emmea90 »

Aggiornato col pereiro
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da emmea90 »

Aggiornato con Gavia e Montevergine
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BubbaDJ
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da BubbaDJ »

Comunque Frank è un pezzo di merda
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da emmea90 »

Premiati fino al Go lance
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EROL95
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da EROL95 »

non finisco a mani vuote |oes
2014- D.S. TEAM GIANT SHIMANO:
Paris-Nice: Vittoria 1a tappa: Marcel Kittel / 1 giorno in maglia gialla: Marcel Kittel / 1 giorno in maglia verde: Marcel Kittel
2013- D.S. MOVISTAR:
Fleche Wallonne:Vittoria di Alejandro Valverde
Criterium du Dauphiné:Vittoria terza tappa: Nairo Quintana/Vittoria maglia bianca: Nairo Quintana
Tour de France:Vittoria maglia bianca: Nairo Quintana / 5° Posto generale: Nairo Quintana / 8° Posto generale: Alejandro Valverde
2012- D.S. RABOBANK :
Criterium du Dauphiné: Steven Kruijwaijk Maglia Bianca/ Robert Gesink 4° posto generale
Tour de France: 10°Posto generale: Robert Gesink-12°Posto generale: Steven Kruijswijk-Vittoria Maglia Bianca: Steven Kruijswijk
2011- D.S. SAXO BANK:
Tour de France:2°Classifica Generale Alberto Contador
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nasdon33
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da nasdon33 »

Il Montevergine no :cry2:
2017 - Team SKY - 5 VITTORIE
Paris - Nice: 3° classificato(Sergio Henao), 2 secondi posti di tappa(Van Poppel, Sergio Henao), 2 giorni in maglia a pois(Sebastian Henao)
Tirreno Adriatico: 1° classificato(Froome), 2 vittorie di tappa(cronosquadre, Froome), 1 terzo posto(Viviani), vittoria classifica di squadre, 4 giorni in maglia azzurra(Froome)
Gent-Wevelgem: 2° classificato(Van Poppel)
Paris-Roubaix: 1° classificato(Stannard)
Liegi-Bastogne-Liegi 4° classificato(Rosa)
Tour de Yorkshire 1° classificato(Moscon), 2 secondi posti di tappa(2 Moscon)
Giro d'Italia: 2° classificato(Froome), 3 vittorie di tappa(2 Froome, 1 Viviani), 1 secondo posto di tappa(Viviani), 4 terzi posti di tappa(Viviani, 3 Froome), vittoria classifica di squadra

Stagioni Passate
Spoiler!
2016 - Etixx - Quickstep - 18 VITTORIE
Dubai Tour: 2 vittorie di tappa(1 Kittel, 1 Gaviria), 2 terzi posti di tappa(2 Kittel), 1° e 2° classifica generale(Kittel e Gaviria), 1° classifica a punti(Kittel), 1° classifica giovani(Gaviria) e 1° classifica a squadre
Strade Bianche: 1° classificato(Stybar)
Paris-Nice: 1 vittoria di tappa(Gaviria), 1 secondo posto di tappa(Stybar), 1 giorno in maglia gialla(Jungels)
Tirreno Adriatico: 2 vittorie di tappa(cronosquadre, Kittel), 1 secondo posto di tappa(Tony Martin) 2 giorni in maglia azzurra(1 Alaphilippe e 1 Kittel)
Milano-Sanremo: 1° classificato(Alaphilippe)
Criterium International: 1 vittoria di tappa(Tony Martin)
Paris-Roubaix: 2° classificato(Terpstra) e 5° classificato(Stybar)
Flecha-Wallone 4° classificato(Daniel Martin)
Tour de Yorkshire 2 secondi posti di tappa(2 Vakoc)
Giro d'Italia: 2 vittorie di tappa(2 Daniel Martin), 3 secondi posti di tappa(1 Trentin, 1 Brambilla, 1 Gaviria), 3 giorni in maglia rosa(Daniel Martin), 4 giorni in maglia azzurra(Brambilla), 10° classifica generale(Daniel Martin), Supercombattivo(Brambilla)
Criterium du Dauphiné: 2 secondi posti di tappa(1 De Plus, 1 Jungels), 2 terzi posti di tappa(1 Brambilla, 1 T.Martin)
Tour de France: 4 vittorie di tappa(Alaphilippe, 2 Kittel, Tony Martin), 4 secondi posti di tappa(1 Alaphilippe, 1 Meersman, 1 Kittel, 1 Tony Martin), 19 giorni in maglia bianca(8 Alaphilippe, 11 Jungels), 10° classifica generale(Jungels) e 1° classifica giovani(Jungels)
Milano - Torino: 3° Classificato(Daniel Martin)
Paris - Tours: 3° Classificato(Petr Vakoc)
Abu Dhabi Tour: 3 vittorie di tappa(3 Gaviria), 1° Classifica a Punti(Gaviria)

2015 - Trek Factory Racing
Paris Roubaix: 6° classificato(Devolder)
Liegi-Bastogne-Liegi: 6° classificato(Mollema)
Criterium du Dauphiné: 1 terzo posto di tappa(Mollema), 8° classifica generale(Mollema)
Tour de France: 3 terzi posti di tappa(2 Cancellara, 1 Nizzolo)
Paris Tours: 2° classificato(D. Van Poppel)

2014 - Team BMC Racing Team
Freccia Vallone: 2° classificato(Gilbert)
Tour de France: 1 terzo posto di tappa(Van Garderen), 5° classifica generale(Van Garderen).
Paris Tours: 3° classificato(S.Sanchez)

2013 - Team Lampre Merida - 2 VITTORIE
Paris-Nice: 1 vittoria di tappa(Scarponi), 1°classifica giovani (Ulissi)
Criterium International: 1 secondo posto di tappa(Malori), 1 terzo posto di tappa(Scarponi), 4° classifica generale(Scarponi)
Paris Roubaix: 1° classificato(Pozzato)
Liegi-Bastogne-Liegi: 5° classificato(Scarponi)
Tour de France: 1 secondo posto di tappa(Scarponi)

2012 - Team Cofidis - Le credit en ligne - 1 VITTORIA
Paris-Nice: 1°classifica giovani (Taaramae)
Tour de France: 1 vittoria di tappa(Duque), 1 secondo posto di tappa(Taaramae), 3° classifica giovani (Taaramae)
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Camenzind
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Camenzind »

Mamma mia, 4 awards!! RULOZ
Palmares

Tour de France
2 Classifica generale
2 Maglie a pois
1 Maglia bianca
16 vittorie di tappa
2 classifiche a squadre

Giro d'Italia
1 Classifica generale
2 vittorie di tappa

Paris > Nice
1 Classifica generale
1 Maglie a pois
1 Maglia bianca
1 Maglia verde
1 vittoria di tappa
1 classifica a squadre

Criterium International
1 Classifica generale
1 vittoria di tappa
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Cancellara91
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Cancellara91 »

Sto facendo un po' di vittorie zizi
2013 - Astana Pro Cycling Team
1° classificato 17à tappa: Dignes-les-Bains > Briançon 211Km - Vincenzo Nibali (Tour de France)
Vincitore Criterium du Dauphine - Nibali Vincenzo
Vincitore Maglia Verde - Nibali Vincenzo (Criterium du Dauphine)
1° classificato 4a Tappa: Pontarlier > Bellegarde-sur-Valserine 210,5 Km - Nibali Vincenzo (Paris>Nice)
Vincitore Maglia Verde - Nibali Vincenzo (Paris>Nice)
Vincitore Maglia a pois - Agnoli Valerio (Paris>Nice)
2012 - Lampre - ISD
1° classificato La Fleche Wallonne - Michele Scarponi
2011 - Lampre - ISD
1° classificato 7a tappa: Pau > Saint-Jean-Pied-de-Port 196 km - Cunego Damiano (Tour de France)
2010 - Lampre - Farnese Vini
1° classificato 5à tappa: Roubaix > Compiegne 176Km - Alessandro Petacchi (Tour de France)
1° classificato 6à tappa Compiegne > Troyes 181Km - Alessandro Petacchi (Tour de France)
Vincitore Maglia Verde - Alessandro Petacchi (Tour de France)
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spartacus
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da spartacus »

potevo anche non venire :asd:
Luca Capuano
2014 ds IAM Cycling
2013 ds Sojasun - 1 Tappa vinta (Simon a Firminy) [best: Simon 52°]
2012 ds Lotto Belisol - 1 Tappa vinta (Greipel a Dusseldorf) [best: Van den Broeck 8°]
2011 ds Movistar Team - 2 giorni in maglia gialla (Kiryienka), Premio della Combattività (Lastras) [best: Kiryienka 23°]
2010 ds Francaise des Jeux - 1 Tappa vinta (Seb. Chavanel a Montpellier), Vincitore Maglia a Pois (Le Mevel) [best: Casar 22°]
2009 ds Rabobank - 2 Tappe vinte (Freire a Mont de Marsan e Tournus), Vincitore Maglia Verde (Freire) [best: Menchov 6°]
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alluddha
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da alluddha »

Bene qui non si vince niente
Leggi il mio immenso palmares
Spoiler!
2011 Omega Pharma - Lotto
Tour de France
3 vittorie di Tappa (2a tappa: Jurgen Van Den Broeck, 4a Tappa: André Greipel, 15a tappa: Philippe Gilbert)
Due giorni in maglia verde: André Greipel
Quinto Classifica Generale: Jurgen Van Den Broeck

2012 Liquigas-Cannondale
Parigi-Nizza (4a Tappa: Vincenzo Nibali / Maglia Verde: Vincenzo Nibali / Generale: 3°Vincenzo Nibali)
Criterium International (Generale: 4° Sylwester Szmyd)
Parigi - Roubaix (9° Peter Sagan) - Freccia Vallone (3° Vincenzo Nibali) - Liegi Bastogne Liegi (5° Vincenzo Nibali)
Parigi-Tours (1° Peter Sagan) - World Port Classics (Generale: 4° Peter Sagan)
Tour de France
3 Vittorie di Tappa (1a tappa: Peter Sagan, 9a e 11a tappa: Vincenzo Nibali)
Primo Classifica a Punti Maglia Verde: Peter Sagan
Terzo Classifica Generale: Vincenzo Nibali
1 g. in Maglia Gialla, Bianca. - 21 g. in Maglia Verde - 3 g. in Maglia a Pois - 1 G. Casco Giallo.

2013 Team Sky
Parigi-Nizza (3a Tappa: Edvald Boasson Hagen, 5a Tappa Chris Froome, 7a Tappa: Bradley Wiggins / Generale: 2° Chris Froome, 4° Bradley Wiggins / 1° Class. a Squadre)
Criterium International (Generale: 5° Rigoberto Uran)
Parigi - Roubaix (5° Edvald Boasson Hagen) - Liegi Bastogne Liegi (2° Rigoberto Uran)
Parigi - Tours (3° Edvald Boasson Hagen) - World Port Classic (2a Tappa: Bradley Wiggins / Generale: 1°Bradley Wiggins, 2° Edvald Boasson Hagen / 1° Class. a Squadre)
Giro del Delfinato (5a Tappa Bradley Wiggins /Generale: 3° Bradley Wiggins, 4° Generale Chris Froome / 1° Class. a Squadre)
Tour de France
2 Vittorie di Tappa (14a 18a: Chris Froome)
Secondo Classifica Generale: Chris Froome
Decimo Classifica Generale: Bradley Wiggins

2014 Team Sky
Parigi-Nizza (4a Tappa: Geraint Thomas / Generale: 1° Richie Porte, 12° Bradley Wiggins / 1° Class. a Squadre)
Criterium International (Generale: 1° Chris Froome, 12° Dario Cataldo)
Parigi - Roubaix (2° Edvald Boasson Hagen) - Liegi Bastogne Liegi (14° Sergio Henao)
World Port Classic (Generale 10° Edvald Boasson Hagen / 3° Class. a Squadre)
Giro del Delfinato (1a Tappa: Bradley Wiggins, 7a e 8a: Chris Froome / Generale: 1° Chris Froome, 9° Bradley Wiggins 14° Richie Porte / Maglia Verde: Chris Froome / 1° Class. a Squadre)
Parigi-Tours: (5° Bradley Wiggins, 8° Ben Swift)
Tour de France
Vittoria Finale: Chris Froome
1 Vittorie di Tappa (9a: Bradley Wiggins)
Sesto Classifica Generale: Bradley Wiggins

2015 Team Giant-Alpecin
Parigi-Nizza (2a Tappa: John Degenkolb, 8a Tappa: Tom Dumoulin)
Criterium International (Generale: 3° Tom Dumoulin, 1b Tappa: Tom Dumoulin)
Parigi - Roubaix (1° John Degenkolb)
World Port Classic (2a Tappa: Marcel Kittel / Generale: 1°Marcel Kittel, 3° Luka Mezgec / 1° Class. a Punti / 1° Class. a Squadre)
Giro del Delfinato (8a Tappa: Tom Dumoulin)
Tour de France
5 Vittorie di Tappa (1a: Tom Dumoulin; 2a, 3a e 17a: Marcel Kittel; 11a: Warren Barguil)
Primo Classifica a Punti Maglia Verde: Marcel Kittel
Settimo Classifica Generale: Warren Barguil
8 g. in Maglia Gialla; 13 g. in Maglia Verde; 10 g. in Maglia Bianca

2016 Team Katusha
Dubai Tour (Generale: 4° Alexander Kristoff, 2a Tappa: Alexander Kristoff)
Parigi Nizza: (Generale: 7° Ilnur Zakarin, 3a e 8a Tappa: Ilnur Zakarin)
Tirreno-Adriatico: (Generale: 5° Joaquim Rodriguez, 10° Simon Spilak)
Milano-Sanremo: (6° Alexander Kristoff)
Criterium International (1a Tappa Alexander Kristoff)
Parigi - Roubaix (6° Alexander Kristoff)
Freccia Vallone: (3° Joaquim Rodriguez)
Tour de Yorkshire (Generale 2° Joaquim Rodriguez)
Giro del Delfinato (5a Tappa: Sven Erik Bystrom, 7a Tappa: Joaquim Rodriguez / Maglia a Pois: Joaquim Rodriguez)
Tour de France
1 Vittorie di Tappa (3a: Alexander Kristoff)
anton99
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Iscritto il: 28/05/2011, 16:37

Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da anton99 »

5 awards RULES

ah no, forse è meglio che sto zitto :asd:
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emmea90
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da emmea90 »

Presentata la Grand Depart RULOZ
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Andrepg
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Andrepg »

Sauber sei finito |gallian
Quanto ti abbiamo trollato |tev

Ah, data l'acquisizione della cittadinanza francese il mio nome cambierà in André du Pin siinc
2014: Movistar Team
Paris Nice: 3° Tappa: Le Creusot > Cours-la-Ville (Valverde), Classifica a Punti (Valverde), Classifica Giovani (Quintana)
2013: Direzione di corsa
2012: Androni Giocattoli - Venezuela
Criterium Dauphiné: 1° Tappa: Briançon > Nyons (Felline)
Tour de France: Premio della Supercombattività (Pellizotti), 19° Tappa: Lescar > Bordeaux (Ferrari), 2° posto Classifica GPM (Pellizotti), 12 Giorni in Maglia a Pois (Felline, Pellizotti), 1 Giorno in Maglia Bianca (Felline), 2 Premi della Combattività (Felline, Pellizotti).
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Cristiano Ronaldo
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Cristiano Ronaldo »

E ora festino a base di coca e Minetti |rulla
2016 - Team Sky
Liegi-Bastogne-Liegi
3° posto - Sergio Henao
Giro D'Italia
1° Classificato 8a tappa Sorrento > Vietri sul Mare (54.1 km) - Vasil Kiryenka
1 giorno in maglia rosa - Mikel Landa
Criterium du Dauphine
1° Classificato 4a Tappa: Crest > Villard de Lans - Les Glovettes (181 Km) - Mikel Landa
1° Classificato 6a Tappa: Le Bourget-du-Lac > Aix-les-Bains (51,5 Km) - Chris Froome
3° posto - Mikel Landa
Vincitore della maglia verde - Mikel Landa
Vincitore della classifica a squadre
Tour de France
2 giorni in maglia gialla - Vasil Kiryenka
2014 - 2016 ASO
2013 - Team Saxo - Tinkoff
Paris - Nice
Vincitore della maglia gialla - Alberto Contador
Criterium International
Vincitore della maglia gialla - Roman Kreuziger
Vincitore della maglia verde - Roman Kreuziger
1° classificato 2a Tappa Fort de France > Montagne Pelee (170 km) - Roman Kreuziger
Liegi-Bastogne-Liegi
3° posto - Alberto Contador
Criterium du Dauphine
1° Classificato 6a Tappa: Le Bourget du Lac > Bisanne 1500 (191 Km) - Alberto Contador
2°posto - Alberto Contador
Tour de France
1° Classificato 11a Tappa: Pau > Argeles-Gazost (162 km) - Alberto Contador
1° Classificato 12a Tappa: Bagneres-de-Bigorre > Plateau de Beille (224 Km) - Alberto Contador
1° Classificato 19a Tappa: La Mure > L'Alpe d'Huez (136,5 Km) - Alberto Contador
10 giorni in maglia a pois - 4 Nicholas Roche, 6 Alberto Contador
2 giorni in maglia gialla - Alberto Contador
Vincitore della maglia gialla - Alberto Contador
Vincitore della classifica a squadre

2012 - Team Saxo Bank - Tinkoff Bank
Criterium du Dauphine
1° classificato 3a Tappa: Voiron > Yenne (159,0 Km) Daniel Navarro Garçia
Vincitore della maglia a pois - Daniel Navarro Garçia
Tour de France
1° classificato 13a Tappa: Barcelonnette > Apt (175,5 km) Matteo Tosatto
1 giorno in maglia gialla (Nick Nuyens)
3 premio della combattività (Tappa 5 - Jesus Hernandez Blazquez, Tappa 8 Daniel Navarro Garçia, Tappa 16 - Daniel Navarro Garçia)
2011 - Team Sky Pro Cycling
1° classificato 1a Tappa: Ajaccio > Porto Vecchio (172,5 km) - Edvald Boasson Hagen
Vincitore della maglia verde - Edvald Boasson Hagen
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Re: Premiazioni Tour Awards 2012

Messaggio da Cancellara91 »

André Du Pin direttore di corsa? :neutral:
2013 - Astana Pro Cycling Team
1° classificato 17à tappa: Dignes-les-Bains > Briançon 211Km - Vincenzo Nibali (Tour de France)
Vincitore Criterium du Dauphine - Nibali Vincenzo
Vincitore Maglia Verde - Nibali Vincenzo (Criterium du Dauphine)
1° classificato 4a Tappa: Pontarlier > Bellegarde-sur-Valserine 210,5 Km - Nibali Vincenzo (Paris>Nice)
Vincitore Maglia Verde - Nibali Vincenzo (Paris>Nice)
Vincitore Maglia a pois - Agnoli Valerio (Paris>Nice)
2012 - Lampre - ISD
1° classificato La Fleche Wallonne - Michele Scarponi
2011 - Lampre - ISD
1° classificato 7a tappa: Pau > Saint-Jean-Pied-de-Port 196 km - Cunego Damiano (Tour de France)
2010 - Lampre - Farnese Vini
1° classificato 5à tappa: Roubaix > Compiegne 176Km - Alessandro Petacchi (Tour de France)
1° classificato 6à tappa Compiegne > Troyes 181Km - Alessandro Petacchi (Tour de France)
Vincitore Maglia Verde - Alessandro Petacchi (Tour de France)
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