
Sotto una pioggia sempre più battente la Saxo Bank si porta immediatamente nelle prime posizioni della corsa - l'intento degli uomini di Contador sembra essere quindi chiaramente quello di far selezione o - almeno - rendere difficile la vita della maglia gialla. Si portano davanti immediatamente anche Quintana, Sanchez, Evans, Kwiatowski mentre dietro cominciano a staccarsi le prime vittime del forcing saxo: Rolland, Gesink, Pinot, Szmyd, Navarro, Le Mevel, Taaramaae, Jeannesson, Roche, Peraud, Gadret, Basso, Anton e Brajkovic ma, soprattutto, rimane indietro la maglia gialla di Bradley Wiggins scortato da Henao, anche lui in difficoltà.
Il gruppo si fraziona ancora sulla seconda parte di ascesa, quella più tecnica, dove davanti la Saxo prova a rilanciare con Uran e Froome, unici rimasti nelle prime posizioni per il Team Sky, che provano a riportarsi a fatica nelle zone di Contador, Evans e Quintana ma vengono tagliati fuori quando, in ultima posizione per la Saxo, Chris Sorensen scivola sull'asfalto bagnato venendo costretto al ritiro e spaccando in due il gruppo degli attaccanti.
Davanti rimangono quindi Evans, Nibali, Agnoli, Sanchez, Quintana, De Gendt, Contador, Kreuziger, Majka, Rogers, Kloden e Kwiatowski mentre dietro con Froome ed Uran rimangono Van Garderen, Rodriguez, Moreno, Van den Broeck, Vanendert, Mollema, Ulissi, Martin, Talansky, Horner, Peraud e Pauriol.
Ai piedi del Perthus il gruppo di testa mantiene quindi 5'53'' di vantaggio sul gruppo di Valverde il quale, a sua volta, ha una quarantina di secondi di vantaggio su quello di Nibali perdendone 20'' sulla discesa, 35'' di ritardo per il gruppo Froome che ha, a sua volta 25'' di vantaggio su quello della maglia gialla.
All'attacco del Perthus, quindi, davanti cominciano a capire che la fuga potrebbe arrivare e a provare a lasciare indietro qualcuno sulla salita più dura di giornata, stavolta, è Michele Scarponi

Nieve si porta a richiudere sul corridore della Lampre portandosi dietro a ruota Casar, Kiserlowski e Riblon che chiudono: non ce la fa a seguire Gilbert e non ce la fa a seguire Ryder Hesjedal che si stacca insieme agli altri della fuga del mattino. Dietro la Saxo, presente in massa nel drappello staccatosi sulla discesa del Peyrol, prende in mano il ritmo della gara con Micheal Rogers causando il distacco di Agnoli, Kloden e Kwiatowski - ancora più indietro è sorprendentemente la Katusha prima con Moreno poi, nel chilometro finale, con Rodriguez, ad aumentare il ritmo nel gruppo Froome nel tentativo, vano, di richiudere - ritmo che però sorprende Uran che non riesce, anche per il lavoro svolto sul Perthus, a tenere le ruote del capitano isolando così - di fatto - la maglia gialla.
In cima al Perthus è quindi Nieve il primo a transitare su Riblon, Casar e Kiserlowski con 4'45'' di vantaggio sul gruppo di Alejandro Valverde che ritrova in cima Kessiakoff e Paulihno che si sono fermati per ritrovare i propri capitani al termine della discesa il cui gruppo sulla salita del Perthus grazie al lavoro di Rogers ha ormai rosicchiato quasi tutto il vantaggio su quello di Valverde, dove a tirare era Capecchi, e dove i secondi di vantaggio sono 12 mentre ne accusa 45'' da questo gruppo quello di Froome e Rodriguez mentre è già ad 1'15'' il ritardo di quello di Bradley Wiggins. Distacco destinato ad aumentare appena Nibali si porta davanti provando ad andare via sulla corta ma difficilissima discesa ben più tecnica di quella già difficile affrontata in precedenza.

Nibali riesce ad andare allungando il gruppo di Contador, rientrando e superando il gruppo di Valverde che si ricongiunge con quello dello spagnolo mentre dietro Capecchi, Agnoli, Rogers e Kloden insieme ad un Moser che ormai senza speranze per la tappa prova a salvare la gamba rientrano nel gruppo di Froome sul quale Uran riesce a rientrare in discesa insieme a Voeckler, Vanendert e Talansky oltre ad Henao che lascia Wiggins e si rilancia all'inseguimento insieme a Brajkovic. Ai piedi del Perthus e - quindi - prima del Col de Cere i distacchi stavolta vedono dietro ai fuggitivi, con 4'21'' da recuperare, Evans, Nibali, Aru, Fulgsang, Kessiakoff, Sanchez, Valverde, Rui Costa, Quintana, De Gendt, Rujano, Contador, Kreuziger, Majka, Paulinho e Betancur - con 1'25'' di ritardo da questi Froome, Uran, Henao, Van Garderen, Agnoli, Brajkovic, Rodriguez, Voeckler, Van Den Broeck, Vanendert, Mollema, Ulissi, Martin, Talansky, Capecchi, Rogers, Horner, Kloden, Moser e Kwiatowski - a 2'34'' dal gruppo Nibali invece troviamo Wiggins, Frank, Moreno, Anton, Rolland, Gesink, Kruijswijk, Intxausti, Szmyd, Navarro, Le Mevel, Taaramaae, Hoogerland, Pinot, Jeannesson, Roche, Peraud, Gadret, Basso e Pauriol.
A tirare nel primo gruppo sono quindi gli uomini di Movistar, Saxo e Astana: Aru, Fulgsang, Kessiakoff, Rui Costa, Majka, Paulinho e, in quantità minore, Kreuziger e Valverde mentre dietro a lavorare sono Uran, Henao, Vanendert e Daniel Martin con un accordo che rischia di saltare quando inizia il Col de Cere e quando Van Garderen prova a partire.

L'americano, insieme a Kwiatowski, prende una quindicina di secondi di vantaggio nel momento dello scollinamento dove sono Nieve e Casar in fuga a prendere i punti in palio. 3'55'' di distacco per il gruppo di Contador dai primi mentre Froome e Rodriguez accusano 2'05'' dal gruppo di Contador e Nibali - 1'03'' più indietro quello di Wiggins. Sulla Cote de la Chevade i due vengono ripresi dal ritmo di Uran ed Henao che ormai sono pancia a terra per limitare i danni al capitano - a favore di Froome il fatto che davanti perdano cinque uomini: Aru, Kessiakoff, Rui Costa, Majka e Paulinho si staccano dopo aver fatto la loro parte del lavoro meno che sulla penultima salita di giornata ci provi già Nairo Quintana.

Il colombiano attacca sperando di arrivare al traguardo o - quantomeno - di favorire una successiva azione di Valverde con Kreuziger e Fulgsang che si portano a tutta davanti nel tentativo di chiudere sul colombiano. In cima è Kiserlowski a battere nieve per i 2 punti con 3'12'' su Quintana, 3'25'' di vantaggio sul gruppo di Nibali che a sua volta ha 2'20'' da Contador mentre è naufragata la gialla di Wiggins a 3'18'' dallo spagnolo.
Sulla salita Prat de Bouc i cinque rimasti davanti cominciano a marcarsi fino ai -3 dove è Sandy Casar a piazzare il primo attacco.