Sulla discesa del col du Fus d'Avenir continuano Kangert per l'Astana e Kennaugh per la Sky a tenere alta l'andatura. Davanti Cunego si ferma facendosi riassorbire dal gruppo nel tentativo di aiutare i propri capitani - Horner e Rui Costa - si fermano anche Selvaggi per la Bardiani e Denfils per la IAM Cycling causando pure il riassorbimento di Voigt che, lontanissimo dai primi, si rialza. Nel gruppo di Mohoric smette di dare cambi anche Tony Gallopin - salta l'accordo con il corridore della Cannondale e i due vengono riassorbiti dal gruppo di Mikel Nieve. La situazione vede quindi, prima del Col du Cassefroid, Ulissi, Wegmann, Peraud, Pirazzi ed Ellissonde in testa alla corsa con 1'12'' di vantaggio su Nordhaug, Kern, Malacarne, Albasini, 3'05'' su Mohoric, Gallopin, Nieve, Lofvkist, Kiserlovski e Denfil e 4'17'' sul gruppo dei migliori - non abbastanza per Diego Ulissi che, all'approccio della nuova salita, decide di rompere gli indugi e di attaccare.
L'attacco di Ulissi fa saltare immediatamente prima Wegmann poi il vincitore dell'Angliru Ellissonde - evidentemente non al meglio nella tappa di oggi - Peraud riesce a tenere per un centinaio di metri prima di arrendersi al ritmo superiore del corridore Lampre mantenuto solamente da Stefano Pirazzi. Lo stesso fa Nieve che accelera ulteriormente il ritmo dando uno strappo nel proprio gruppo rimanendo con la compagnia del solo Kiserlovski. Dietro è Losada insieme ad Izagirre a provare ad imprimere una accelerazione al ritmo tenuto da Kangert che però si sposta facendo subentrare il proprio compagno, Fabio Aru.
Grazie al lavoro dell'italiano viene riassorbito il gruppo di Lovkist mentre nelle retrovie del gruppo cominciano a perdere contatto alcuni uomini importanti come Daniel Navarro e Geraint Thomas. Nieve riesce a mantenere una ventina di secondi di vantaggio ma il ritmo imposto dal corridore dell'Astana rimane qualcosa di impressionante e di violento - si staccano tra gli altri prima Gerrans, Pelizotti, Moser, De Gendt, Kennaugh poi anche il vincitore del Tour 2011, Samuel Sanchez mentre davanti continua l'azione di Nieve che rientra sul gruppo di Kiserlovski. Ai -5 dalla vetta troviamo davanti Ulissi e Pirazzi con 24'' di vantaggio su Peraud, 1'45'' sul gruppo di Albasini, 3'00'' sul gruppo Nieve e 3'22'' sul gruppo dei migliori dove ad uscire, stavolt, sono i fratelli Schleck.
Frank esce portandosi a ruota Andy - segue l'attacco Michael Kwiatowski dell'Omega-Pharma che ha a sua volta Jurgen Van den Broeck alla sua ruota. Grazie al ritmo tenuto da Frank Schleck i quattro riescono a recuperare e tornare sul gruppo di Nieve prima della cima mentre dietro è l'Astana a continuare a tenere le danze. Mille metri dopo l'attacco si sposta infatti Fabio Aru per lasciare spazio per Janez Brajkovic, incaricato di tirare per buona parte della salita - si staccano Vanendert e Anton, Voeckler, Pineau, Seeldrayers ma, soprattutto, Bradley Wiggins. La Cima del Cassefroids va a Stefano Pirazzi che batte Diego Ulissi nella volata per i punti, quindi Peraud a 1'05'' dalla coppia al comando poi, a 1'20'' il gruppo degli Schleck che ha riassorbito il gruppo Nieve durante la salita - proprio lo Sky insieme a Nordhaug sono stati gli unici due corridori di tale gruppo a tenere il passo di Frank Schleck - a 1'45'' il gruppo dei migliori; succede invece poco sulla discesa che vede Peraud riassorbito dal gruppo degli Schleck - gruppo che guadagna ancora su Ulissi che si presenta ai piedi della Croix-Nicelle con 55'' di vantaggio sugli Schleck e 1'06'' sul gruppo dei migliori composto da 28 corridori. Comincia quindi la Croix Nicelle con Ulissi che rilancia l'azione lasciando Pirazzi alle proprie spalle - nemmeno il tempo, però, per la telecamera di inquadrarlo poiché dietro si accende la bagarre con lo scatto secco di Purito Rodriguez.
Contador richiude immediatamente sul corridore della Katusha che non sembra, comunque, aver dato fondo alle proprie energie - Quintana si riporta immediatamente sotto insieme a Nibali e Valverde, Porte, Horner, Betancour e Mollema completano la rosa dei corridori che riescono a rimanere davanti anche dopo il recupero del gruppo dei fratelli Schleck e dopo il distacco di Kwiatowski, Fulgsang, Rolland, Gilbert, e Rui Costa ultimi ad arrendersi alla sparata di Purito - più indietro Basso, Evans, Pinot, Talansky, Andy Schleck e Jurgen Van den Broeck. Purito termina quindi l'azione ma non c'è surplace davanti poiché a fare il vuoto è subito Bauke Mollema.
L'olandese va via cogliendo tutti di sorpresa intenti a marcarsi, è Quintana a portarsi in prima posizione allungando il gruppo e causando il ricongiungimento sia con Ulissi che con Pirazzi doppiati sia dal gruppo principale che da quello di Rui Costa, Kwiatowski e Gilbert. In cima alla Croix-Nicelle è quindi Mollema a transitare per primo con 8'' di vantaggio su Quintana, Valverde, Nibali, Rodriguez, Contador, Porte, Horner e Betancour i quali mantengono 22'' su Ulissi, Kwiatowski, Henao e Rui Costa e 41'' su Pirazzi, Fulgsang, Gilbert, Moreno e Rolland. E' quindi Vincenzo Nibali a dare il cambio a Quintana sia per disegnare le curve in discesa sia per assicurarsi che non rientrino i rivali pericolosi già staccati - il tempo, comunque, per il gruppo, di approcciare il Col du Pavillon e Quintana è ancora davanti a fare ritmo.
Su una salita pedalabile il lavoro del colombiano mette tutti in fila causando il ricongiungimento con Bauke Mollema, poi staccato - ma il ritmo del colombiano, seppur sostenuto, su una salita così non riesce ad eliminare nessuno degli avversari diretti. Di ben altro impatto è invece il secondo scatto di Purito Rodriguez, ai -2 dalla cima
L'attacco del Katusha fa saltare Quintana che ha evidentemente speso troppo per il compagno Valverde costretto ad intervenire in prima persona - Porte si porta immediatamente a chiudere riportando indietro tutti nell'ultimo chilometro di ascesa per un gruppo ormai allungatissimo, gruppo da cui risale Alberto Contador che fa la sua sparata ai -300 dalla cima.
Il vincitore dell'ultimo Tour de France riesce a prendere non più di una ventina di metri transitando per primo sull'ultimo GPM di giornata - 2 i secondi di vantaggio su Valverde, Porte, Rodriguez e Betancour, 5 quelli su Vincenzo Nibali, 12 quelli su Quintana ed Horner. Porte si porta immediatamente davanti nei 1800 metri di falsopiano che separano la cima dall'inizio della discesa per chiudere sullo spagnolo che viene raggiunto proprio in prossimità dell'ultimo tratto di gara dove Nibali si riporta sui primi andando poi davanti anche se il ritmo non sembra essere quello a lui congeniale per fare selezione - almeno fino al momento della Flame Rouge dove l'Italiano, in corrispondenza di un tornante, prova la sparata.
Nibali riesce a prendere non più di una decina di metri dallo stesso Contador che cerca di evitare che l'Italiano prenda troppo margine - è Porte ad intervenire direttamente negli ultimi 500 metri chiudendo il buco, esiguo, lasciato dal tentativo del vincitore del giro 2013 e provando, forse, ad anticipare una volata che viene lanciata da Purito Rodriguez quando mancano 300 metri alla linea bianca. Lo spagnolo ha però alla sua ruota il connazionale Valverde, ben più veloce in questi arrivi la cui ruota è battuta però da Betancour che prova ad uscire ai -150 ingaggiando col vincitore della Vuelta Andalucia una volata fino all'ultimo metro. Lo spagnolo non si fa però intimidire dal colombiano e dalla rimonta di Rodriguez riuscendo a cogliere, finalmente, dopo nove anni, quella vittoria di tappa che gli mancava alla Parigi > Nizza: va ad Alejandro Valverde la tappa di Cours-la-Ville.
Secondo posto quindi per Rodriguez, terzo per Betancur, quarto per un Contador che si è gestito ma ha dimostrato di essere in palla, quinta piazza per Richie Porte, sesta per Nibali che perde 2'', settima per un buonissimo Chris Horner a 18'' insieme a Nairo Quintana, 26'' di ritardo per Mollema, 37'' per Kwiatowski per una classifica che vede ora nell'uomo da battere proprio il vincitore di tappa, nuovo leader della generale e dopo aver vinto la tappa regina dando un segnale chiarissimo a tutti gli avversari: chi vorrà vincere la corsa verso il sole dovrà fare i conti con lui.
Direttore di corsa.