Davanti nel mentre la situazione continua ad essere incerta - alcuni stanno dando tutto, altri come Pirazzi e Voeckler non davano un cambio per la classifica GPM - ora chiusa, altri ancora come Izagirre erano completamente fermi in appoggio, probabilmente, a qualche attacco di un compagno. Nel gruppo dietro invece è Rui Costa a fare il grosso del lavoro sulla discesa del Saint-Pancrace insieme a Tschopp e Van den Broeck mentre dietro è Fabio Aru che continua a tenere il ritmo dopo il lavoro sulla salita precedente - ritmo che comunque non impedisce a Talansky di evadere proprio mentre comincia la discesa.
Con uno sforzo comunque notevole il corridore della Garmin riesce a riportarsi sul gruppetto di Rui Costa e Van den Broeck. Al termine della discesa i fuggitivi mantengono tuttavia 3'04'' di vantaggio sul gruppo Basso-Rui Costa-Vdb dove Talansky è riuscito a rientrare: 50'' per questi sul gruppo della maglia gialla di Riche Porte dove è ancora l'Astana a fare ritmo - Pirazzi davanti è quindi il primo a passare al TV nonché unico interessato davanti a Monfort e Zaugg. Comincia quindi la salita di La Turbie e comincia con il vincitore dell'ultima Vuelta a Espana, Chris Horner, che si porta a scandire il ritmo per Rui Costa nelle prime posizioni del gruppo inseguitori.
Dietro appena comincia la salita sono invece Nicolas Roche della Saxo-Tinkoff e Cristophe Riblon dell'Ag2r a rompere gli indugi appena comincia la salita - in gruppo l'Astana controlla comunque saldamente la situazione con Jakob Fulgsang aiutato da Benat Intxausti: la situazione rimane tranquilla fino ai 2 chilometri dallo scollinamento quando ad attaccare è proprio la maglia di campione del mondo, quella di Rui Alberto Faria da Costa.
Si spostano Horner e Vanendert che cede di schianto insieme all'americano - l'accelerazione del campione del mondo stavolta è violentissima e riescono a tenerla solamente Thomas Lovkist e Jurgen Van Den Broeck - in cima è ancora Voeckler a transitare davanti ad Anton, Fedrigo, Pellizzotti e Janse Van Rensburg: in cima il gruppo di testa è rimasto compatto ma ha perso molto a causa dell'accelerazione dei Lampre - 1'07'' il vantaggio di questi sul trio Rui Costa-Vanendert-Lofkvist che ha a sua volta 25'' di vantaggio su Basso, Talansky e Tschopp i quali hanno 12'' su Horner e Vanendert. A 58'' dal gruppo di Rui Costa troviamo quindi Roche e Riblon mentre ad 1'18'' dal portoghese il gruppo della maglia gialla forte di una quarantina di unità. Qui il gruppo di Rui Costa trova il sostegno di Chavanel che si ferma dalla fuga per dare tutto a sostegno del proprio compagno Lofvkist che quindi smette di dare cambi.
Sulla discesa di La Turbie il gruppo di Horner e Vandendert viene quindi recuperato da Roche e Riblon i quali vengono, però, ripresi dal rientro prepotente del gruppo dove grazie al lavoro di Kangert, Intxausti, Izagirre ed Herrada i due attaccanti sono stati ripresi nel falsopiano verso Nizza. Al secondo ed ultimo dei TV in programma, dove Pirazzi prende ancor punti ed abbuono davanti a Selvaggi ed Ellissonde il distacco dei fuggitivi del mattino dal gruppo di Rui Costa è sceso a soli 25'' grazie al preziosissimo lavoro di Chavanel - qui si ferma dal gruppo davanti anche Maxime Monfort per dare una mano sulla salita finale al compagno Van den Broeck mentre 50'' più tardi passa quindi il gruppetto di Basso e Talasnky, ormai nelle mire del gruppo che transita solamente 15'' dopo - a 1'05'' dal gruppetto Rui Costa ed ad 1'50'' dalla testa della corsa dove l'accordo già vacillante salta definitivamente sulle prime rampe del Col d'Eze quando ad attaccare è il vincitore dello Zoncolan 2011, Igor Anton.
Fedrigo, Pellizotti e Santaromita sono gli ultimi ad arrendersi all'attacco del corridore della Movistar che ha decisamente un altro passo e riesce ad andare via con il solo Zaugg alla propria ruota - saltano infatti anche Voeckler e Pirazzi anche e soprattutto viste le energie spese in questi giorni nella lotta per la maglia a pois, saldamente sulle spale del corridore italiano. Dietro non si fa nemmeno in tempo a contare chi si è staccato poiché Rui Costa allunga ancora recuperando uno dopo l'altro i fuggitivi lungo la salita: rimangono con lui solamente Lofkvist e Van den Broeck: ai -2 dalla cima davanti sono rimasti in 5: Rui Costa, Lofkvist, Van Den Broeck, Anton e Zaugg. Anche nel gruppo dei migliori l'approccio alla salita è molto simile a quello della fuga - pronti via, è infatti Daniel Moreno a provare a fare il vuoto.
Il Katusha viene sostanzialmente lasciato partire da Astana e Movistar che rimangono dietro a controllare il gruppo dove è Brajkovic a scandire il ritmo. Porte, Nibali e Contador in gruppo per ora si limitano a guardarsi aspettando l'uno l'attacco dell'altro per tentare di fare la differenza - Moreno guadagna non più di una decina di secondi salvo perdere poi nella seconda parte di ascesa ed essere ripreso proprio dal lavoro del corridore Astana ai -2,5. Alla fine dei tre uomini di classifica il primo a rompere gli indugi è proprio Alberto Contador - ai -2000 dalla vetta.
Lo spagnolo su queste pendenze non sembra comunque riuscire a fare la differenza - Nibali aspetta Porte che decide di chiudere con la squadra avendo a disposizione ben quattro compagni: Henao prima e Wiggins poi fanno la trenata decisiva per riportare sotto quel che resta del gruppo dei migliori sul dorsale numero 1. In cima al Col d'Eze transitano quindi Rui Costa, Zaugg, Anton, Van den Broeck e Lofvkist - a 38'' Fedrigo, Pelizotti e Santaromita, a 45'' il gruppo dei migliori formato da Contador, Nibali, Scarponi, Wiggins, Henao, Porte, Evans, Kwiatowski, Rodriguez, Valverde, Quintana e Betancour. Proprio Purito sembrava voler provare un attacco ma è stato forse anticipato dal connazionale Contador. Ad una ventina di secondi da questi troviamo quindi Brajkovic, Thomas, Nieve, Sanchez, Ulissi, Moreno, Mollema, Peraud e Frank Schleck.
Sulla discesa sono quindi Rui Costa dietro e Nibali davanti a provare ad evadere ma Lofvkist riesce a chiudere sul primo agilmente mentre sul secondo il Treno Sky è arrivato ad imporre un ritmo elevato che riesce a scongiurare ogni attacco anche e soprattutto data la pedalabilità della picchiata verso Nizza - a giocarsi la tappa saranno comunque quelli davanti dato che i cinque mantengono ancora una quarantina di secondi al termine della discesa sulla squadra della maglia gialla - Rui Costa e Zaugg forse gli uomini da battere in volata, volata che prova ad anticipare proprio Lofkvist sotto la Flame Rouge cogliendo di sorpresa il gruppo nella curva a gomito che porta verso la Promenade des Arts
Il suo attacco coglie gli altri quattro di sorpresa - Anton e Van Den Broeck aspettano che sia Rui Costa, più veloce di loro nell'eventuale sprint, a chiudere - il portoghese non sembra però averne per recuperare quando ormai mancano 600 metri alla linea bianca e si porta Zaugg a tentare di ricucire il buco. L'ex corridore della Sky è però irraggiungibile per i quattro compagni d'avventura e riesce finalmente a togliersi una grandissima soddisfazione portando a casa la tappa più importante della Parigi > Nizza, l'ottava, sul traguardo storico della Promenade des Anglais.
A Zaugg la soddisfazione della volata dei battuti su Rui Costa - arriva troppo tardi, invece, il gruppo, per potersi aggiudicare il successo parziale - è Valverde a regolare una volata che lo vede quindi confermare la maglia verde e a portare al Team Sky il primo importante successo stagionale: la Parigi > Nizza 2014 è di Richie Porte.
Direttore di corsa.