Percorso Giro d'Italia 2016

La novità della stagione. Chi vincerà la prima maglia rosa targata ASO?

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emmea90
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Percorso Giro d'Italia 2016

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Una corsa per attaccanti
di Alexis Hemme Meas
Si apre all'insegna della tradizione il primo Giro d'Italia di Amaury Sport Organisation. Dopo l'eccellente lavoro fatto da Mauro Vegni nel 2015, la direzione di corsa ha voluto forzare gli aspetti caratteristici della propria visione del ciclismo che hanno reso grande il Tour de France in questi ultimi anni, portandoli anche al Giro d'Italia.
Partirà quindi dall'anfiteatro di Pola con un prologo - un'anomalia per le corse di questi anni - il primo grande giro della stagione. Successivamente ai 7.8 km che assegneranno la prima maglia rosa, sarà quindi affrontata una tappa in linea in territorio Croato, con arrivo a Fiume, che potrà già stabilire e ribaltare le gerarchie stabilite ventiquattro ore prima.
I velocisti entreranno quindi in gioco nella terza tappa, che porterà la carovana in Italia, a San Donà di Piave, dopo aver attraversato anche il territorio sloveno. Si proseguirà quindi verso Sud, con il San Luca teatro della prima vera battaglia tra i big in un finale da Liege-Bastogne-Liege. Dopo la seconda occasione per le ruote veloci, sul traguardo di Ancona (preceduto però dall'insidioso transito sul Conero), sarà quindi la volta di fare sul serio: il 12 maggio andrà in scena, infatti, un arrivo inedito ad Ascoli Piceno nella prima tappa "Strade Bianche" del Giro, con 4 cime finali sterrate che esporranno i corridori ai primi veri rischi della corsa: non sapremo, qua, chi vincerà il giro, ma probabilmente alcuni dovranno abbandonare i loro sogni di gloria.
Non ci sarà quindi per i corridori nemmeno il tempo di rifiatare, poiché saranno tre giorni terribili quelli che seguiranno - tre giorni in cui la classifica potrà essere continuamente riscritta: si parte con il muro di Guardiagrele, anticipato dal Passo Lanciano, là dove Alberto Contador, campione in carica, scrisse la storia della Tirreno-Adriatico 2014, per proseguire con l'arrivo al Vesuvio, primo traguardo in quota - l'unico di prima categoria oltre al Monte Beigua.
La prima settimana di corsa si concluderà quindi con una maxicronometro di 50 chilometri, l'ideale per i cronoman per recuperare il terreno perduto dagli scalatori nei giorni precedenti. Dopo un meritato riposo, torneranno quindi protagoniste le ruote veloci, con l'arrivo a Foligno, prima di due tappe toscane tra Chianti e Pistoia che non dovrebbero provocare - sulla carta - grandi distacchi, ma dove qualcuno potrà provare a far saltare il banco. Altra occasione per velocisti, quindi, in quel di La Spezia, prima del secondo blocco di montagne, aperto dall'arrivo in salita più duro del Giro 2016, quello al Monte Beigua. Sarà però probabilmente la tappa successiva quella destinata a segnare la storia di questo Giro: l'arrivo in Valle Varaita, là dove Simoni pose il sigillo al suo secondo Giro nel 2003, nel giorno della caduta di Pantani e Garzelli, per una tappa che si preannuncia epica. L'arrivo pedalabile costringerà chi vorrà scavare grossi distacchi ad attaccare quantomeno sul Sampeyre, dopo aver valicato l'Esischie, Cima Coppi di questo Giro.
L'ultima settimana inizierà quindi con una durissima cronoscalata che ricorderà, in parte, quella affrontata dai corridori durante il Tour de France 2013 verso Orcières Merlette: protagoniste stavolta due salite simbolo del Giro di Lombardia come San Fermo e Civiglio, prima dell'arrivo all'Alpe del Viceré. Sarà protagonista anche la Valcava, il giorno seguente, nella tappa verso Iseo che porterà i corridori ad affrontare i Colli di San Fermo come ultima asperità verso il traguardo: chi avrà gambe potrà provare a dare un colpo, anche perché il giorno successivo offrirà l'ultima chance ai velocisti, sul traguardo di Marostica.
Le due tappe da cui uscirà il vincitore del Giro d'Italia vedranno protagoniste le Dolomiti: si parte con l'accoppiata Manghen-Pampeago per arrivare sul traguardo di Carezza, in una tappa molto simile alla Val Varaita, dove i distacchi dovranno essere fatti sulle salite più dure; l'ultima tappa, invece, arriverà in discesa, a Selva di Val Gardena, dopo una successione di sei passi dolomitici di intensità differente - su tutti Giau e Fedaia che tornano ad essere affrontati dai versanti della tappa del rifugio Gardeccia dove Contador chiuse definitivamente il Giro d'Italia 2011. Per il vincitore, quindi, gloria ed onori nel ritrovato circuito di Milano che mostrerà al mondo le nuove e le vecchie meraviglie del capoluogo lombardo, capitale del ciclismo italico, dopo un percorso che, come nel caso del Tour, privilegerà coraggio, estro e fantasia, costringendo chi insegue a dover anticipare la propria azione anziché attendere l'ultima salita. Un Giro che si preannuncia duro e per uomini duri. Un Giro che rimane la corsa più dura del mondo, nel paese più bello del mondo.


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Prologo: Pula - Pola 7.8 km
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Scatterà dalla Croazia il primo Giro d'Italia dell'era ASO, con un cronoprologo di 7 km e 800 metri da disputarsi tra le vie di Pola. Una scelta che permetterà di visitare un'area storicamente legata a doppio filo all'Italia e di portare il Giro a casa di appassionati stranieri, in uno scenario suggestivo, proseguendo l'opera di internazionalizzazione della Corsa Rosa, senza tuttavia comportare pesanti trasferimenti nei primi giorni di gara. La partenza sarà collocata dinanzi al Castello veneziano che sovrasta Pola, prima che il percorso inizi a zigzagare per la città istriana, proponendo un disegno tortuoso che potrebbe non essere dei più adatti agli specialisti, spezzando più volte il ritmo e costringendo spesso a rilanciare l'andatura.
Il primo ed unico intertempo sarà rilevato nei pressi dello stadio Aldo Drosina, casa di Pula e Istria Pola. Da lì il tracciato, dopo essersi inizialmente allontanato dal centro della città, tornerà nei pressi della rampa di partenza. Dopo circa 6 km, i corridori giungeranno nei pressi del porto, percorrendo quindi 1200 metri di lungomare, prima di dirigersi verso l'Arena, all'ombra della quale verrà piazzato lo striscione d'arrivo. Uno scenario spettacolare in cui il più veloce vestirà una prima maglia rosa che sarà già messa a rischio l'indomani, nel secondo appuntamento croato.
RILEVAMENTO INTERMEDIO: Stadion Aldo Drosina (3 m, Km 4.7)


1a tappa: Rovinj - Rovigno > Rijeka - Fiume 165.8 km
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Arriverà già alla prima domenica di Giro la sfida tra gli uomini di classifica per la seconda maglia rosa della corsa, in quella che sarà la prima tappa in linea. La frazione che porterà la carovana da Rovigno verso Fiume si configura, infatti, come una frazione adatta a diversi tipi di soluzione diversi da uno sprint di gruppo.
Dopo i primi 100 chilometri planimetricamente tortuosi ma altimetricamente irrilevanti e i due sprint con abbuoni, collocati nella parte iniziale di tappa, la corsa vera inizierà superato l'abitato di Vranja, quando sotto le ruote dei corridori inizierà il Monte Maggiore, che assegnerà - presumibilmente - la prima maglia blu del Giro 2016. La salita non è lunghissima (7.4 Km) ma è dura (9.0% di media con punte del 14%) ed è presumibile che già a questo punto della gara possa avvenire una pesante selezione, nonostante i 50 chilometri che separano la vetta dall'arrivo di Fiume.
La lunga discesa condurrà quindi la carovana verso la periferia di Fiume, in particolare verso l'abitato di Matuji, dove comincerà l'ascesa verso Kastav, la prima di tre salitelle che potranno favorire azioni di eventuali finisseur e probabilmente anche la più facile, con i suoi 2.5 km al 4.5%. Seguiranno quindi otto chilometri di falsopiano prima di affrontare la seconda salita, verso Drenova, anche questa poco impegnativa: 4.5 km al 4.8% - i più duri, al 7.6%, nella parte iniziale.
Di diverso tono, invece, l'ultima ascesa in programma, quella che da Lukezi conduce a Grobvnik. I 2.7 km al 7% cominceranno con un vero proprio muro, un primo chilometro al 9.3% di media, con picco del 12.4% nella seconda metà. Dalla cima mancheranno solo 7 chilometri, quasi tutti in discesa, prima del traguardo, posto di fronte al Park Kazalinski, dove qualche nome potrà già essere depennato dalla lista dei favoriti.
TRAGUARDI VOLANTI: Marseti (389 m, Km 43.2), Cerovlje (276 m, Km 90.2)
GPM: Gracisce (4a Categoria, 443 m, 5.1 Km al 5.2%, Km 74.7), Ucka - Monte Maggiore (2a Categoria, 964 m, 7.4 Km al 9.0%, Km 114.9), Kastav (4a Categoria, 326 m, 2.5 Km al 5.4%, Km 132.2), Drenova (4a Categoria, 385 m, 4.5 Km al 4.8%, Km 146.0), Grobnik (4a Categoria, 415 m, 1.7 Km al 9.3%, Km 153.4)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Pazin (285 m, Km 82.3)


2a tappa: Rijeka - Fiume > San Donà di Piave 187.9 km
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Alla terza tappa, arriva la prima occasione per velocisti del Giro d'Italia. Dopo l'ultima nottata in Croazia, il plotone ripartirà da Rijeka, muovendosi alla volta del confine sloveno. Dopo appena 5 chilometri scarsi di corsa ufficiale, i corridori incontreranno già la prima salita di giornata, il GPM di Jušici. La salita misura 4.5 km per una pendenza media del 6%, e c'è da scommettere che farà particolarmente gola a coloro i quali tenteranno la fuga nei primi chilometri di giornata. Arrivati in vetta non ci sarà discesa, ma falsopiano dapprima tendente a salire; poi, dopo una breve discesa, inizia la salita di Starod (5.2 Km al 4.5%), che porterà i corridori a valicare il confine con la Slovenia. Sarà proprio qui, infatti, in corrispondenza del punto più alto del tracciato, che i corridori diranno addio alla Croazia e dirigeranno la loro avanzata verso l'Italia. Il passaggio sloveno è, in pratica, altimetricamente irrilevante, essendo tutto in leggera discesa. Leggera discesa che continuerà anche varcato il confine con l'Italia, terminando di fatto nei pressi di Monfalcone, dove è posto il rifornimento. Da qui, sarà un piattone fino all'arrivo, in piena Pianura Padana.
Qualche chilometro dopo il rifornimento è posizionato lo sprint intermedio di Cervigliano del Friuli, seguito, a distanza di una trentina di chilometri, dal secondo, posizionato a Latisana. Da qui in poi non ci sarà nessun altro intralcio all'avanzare del gruppo verso l'arrivo di San Donà di Piave, in quello che è annunciato come uno scontato sprint di gruppo. Fattore da non sottovalutare è però il vento, che, svolgendosi la gran parte della tappa a poca distanza dal mare, potrebbe rappresentare ben più di una semplice incognita.
TRAGUARDI VOLANTI: Cervignano del Friuli (3 m, Km 116.0), Latisana (2 m, Km 144.3)
GPM: Jusici (4a Categoria, 314 m, 4.5 Km al 6.0%, Km 9.8), Starod (4a Categoria, 671 m, 5.2 Km al 4.5%, Km 30.3)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Monfalcone (5 m, Km 97.1)

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3a tappa: Padova > Bologna - San Luca 172.5 km
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Seconda tappa di media montagna, e ancora una volta il percorso sembra accompagnare verso una frazione dallo svolgimento tutt'altro che lineare. Si partirà da Padova, e la carovana si dirigerà ad inizio frazione verso i Colli Euganei, dove verrà scalato il primo GPM di giornata, quello di Passo Roverello (2.7 km al 7.8%), salita che posta in altro contesto avrebbe di sicuro incentivato attacchi, ma che posta ad inizio frazione interesserà probabilmente i soli fuggitivi. Al termine della discesa è posto poi il primo traguardo volante di giornata, a Valle San Giorgio, seguito subito da uno strappetto abbastanza ripido che si arrampica sino alla località di Sassonegro. Una volta qui, almeno per la prima metà di gara, i concetti orografici saranno esauriti, e la corsa si manterrà su un copione molto simile a quello del finale della tappa precedente, ancora nel cuore della Pianura Padana.
Al chilometro 89 si incontra il rifornimento di Pontelagoscuro, che spacca praticamente a metà la tappa. Dopo il rifornimento si viaggerà ancora in pianura, ma le velocità si faranno man mano più sostenute al fine di riprendere la fuga. Lo scenario cambierà radicalmente dopo il secondo sprint, a Bologna. Due chilometri dopo il traguardo volante, infatti, ci si addentra tra le colline che circondano la città felsinea, che saranno teatro di un finale quantomai esplosivo.
Si parte con l'ascesa a Monte Donato (2.9 km al 6.1%), la più lunga ma anche la meno ripida delle quattro salite finali, condizionata da un falsopiano che separa due tratti della salita abbastanza impegnativi, seppur mai oltre il 10%. Al termine della discesa inizia subito lo strappo di Via di Barbiano (2.1 km al 7%), che, dopo una prima parte praticamente di falsopiano, nella seconda parte presenta pendenze fino al 12%, dove potrebbe esplodere definitivamente la battaglia. Il tempo di completare la breve discesa, e subito si riprenderà a salire, con il Colle dell'Osservanza (1 km al 10.3%). E' questa la salita più breve del lotto, ma le pendenze sono da togliere il fiato: si arriva al 15% nel centro della salita, dopo un tratto di 600 metri in cui non si scende mai sotto l'11%. La salita non è immediatamente seguita da discesa, ma al termine ci sarà anzi un falsopiano che permetterà a coloro che hanno preso un po' di margine di scavare un ulteriore solco nei confronti degli avversari, solco fondamentale per arrivare con un po' di vantaggio ai piedi del San Luca, la salita regina di oggi (1.9 km al 9.9%). La salita, teatro delle battaglie per il Giro dell'Emilia, non necessita di presentazioni. L'ultima volta al Giro risale al 2009, e in cima al Santuario arrivò per primo Gerrans, fuggitivo della prima ora. Difficile ipotizzare lo stesso scenario questa volta: uno scontro tra i corridori del gruppo per la vittoria e, probabilmente, la maglia rosa, è l'ipotesi più gettonata.
TRAGUARDI VOLANTI: Valle San Giorgio (22 m, Km 30.8), Bologna (61 m, Km 146.9)
GPM: Passo Roverello (4a Categoria, 253 m, 2.7 Km al 7.8%, Km 21.3), Monte Donato (4a Categoria, 276 m, 2.9 Km al 6.1%, Km 155.1), Via di Barbiano (4a Categoria, 241 m, 2.1 Km al 7.0%, Km 162.1), Colle dell'Osservanza (4a Categoria, 201 m, 1.0 Km al 10.3%, Km 166.6), San Luca (3a Categoria, 249 m, 1.8 Km al 9.9%, Arrivo)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Pontelagoscuro (6 m, Km 88.9)


4a tappa: Lugo > Ancona 194.3 km
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Al Giro d'Italia ritorna protagonista la pianura, ma, a differenza della tappa di San Donà di Piave, gli sprinter dovranno questa volta sudare e non poco per conquistare la possibilità di giocarsi la vittoria di tappa. Si parte da Lugo, che torna ad ospitare una partenza dopo il Giro 2014. Per i primi chilometri ci si muoverà in direzione litoranea, andando a sfiorare Ravenna e poi lanciandosi lungo la Riviera romagnola, attraversando tra le altre Rimini, Cesenatico e Bellaria. I primi 100 chilometri della corsa saranno praticamente un lungo piattone, peraltro pressoché rettilineo.
Dopo il rifornimento, posto a Cattolica, al chilometro 97, lo scenario cambierà, seppur non in maniera particolarmente inquietante. Si andrà ad affrontare la spettacolare Strada Panoramica Adriatica, che già nel recente passato era stata attraversata dal Giro, in particolare durante la mega crono che da Gabicce portava a Saltara. In questo caso, però, il passaggio sarà probabilmente ininfluente ai fini della tappa, ma la strada molto stretta e ricca di curve consiglia a tutti di tenere massima attenzione già qui. A metà dell'altopiano sarà piazzato il primo traguardo volante di giornata, in quel di Fiorenzuola di Focara, al chilometro 110. Terminata la strada e la discesa, si piomberà a Pesaro, e da qui la strada riprenderà lo stesso copione seguito nei primi chilometri, spezzato solo dal secondo traguardo volante di giornata a Marotta, al chilometro 150.
I corridori proseguiranno quindi la loro corsa verso Ancona, ma a circa 6 chilometri scarsi dal traguardo lo scenario cambierà radicalmente, quando la corsa andrà ad affrontare il Monte Conero, 1.4 chilometri di salita all'8,9%. Verosimilmente la lotta per prendere in testa lo strappo sarà feroce, e i velocisti, o almeno i più puri di essi, potrebbero essere respinti dalle alte pendenze della salita. Terminata questa, si plana verso Ancona, per 5 chilometri di discesa man mano digradante. Il traguardo ben si adatta ai finisseur, ma sarà decisiva l'organizzazione delle squadre dei velocisti più resistenti, alcuni dei quali potrebbero resistere alla salita.
TRAGUARDI VOLANTI: Fiorenzuola di Focara (154 m, Km 110.3), Marotta (1 m, Km 150.0)
GPM: Monte Conero (4a Categoria, 166 m, 1.4 Km al 8.9%, Km 190.1)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Cattolica (4 m, Km 97.1)

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5a tappa: Macerata > Ascoli Piceno 255.4 km
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Alla quinta tappa arriva una delle frazioni più dure di tutto il Giro, fatto abbastanza inusuale essendo solo nelle Marche, ma la tappa che da Macerata porta ad Ascoli Piceno non ha niente da invidiare a molte cavalcate alpine del recente passato, presentando inoltre come variabile di non poco conto lo sterrato. I corridori avranno almeno 35 chilometri di falsopiano per acclimatarsi con la giornata, prima di iniziare da subito una delle salite più impegnative della tappa. se non la più dura. Si scala infatti il Sassotetto, protagonista in passato alla Tirreno-Adriatico. In questo caso, sarà la salita di apertura di una tappa monstre, e non è detto che la selezione non possa iniziare sin da qui, lungo i 12,2 chilometri al 7,5%. Si scollina al chilometro 51, e in fondo alla discesa sarà posizionato il primo traguardo volante della giornata, a San Lorenzo al Lago (km 66). Quest'ultimo precede l'inizio della seconda scalata di giornata, il Valico di Cupi. La salita, in realtà, in molti punti assomiglia molto più ad un falsopiano che ad una salita vera, presentando anche un breve tratto in contropendenza. Allo scollinamento non seguirà discesa, ma un tratto in falsopiano che culmina con uno strappetto molto breve, al termine del quale si inizierà una breve discesa che conduce in località Castelfantellino di Ussita. Qui si approccerà la terza salita di giornata, quella di Frontignano (6,2 km al 6,9%), salita che presenta un settore centrale abbastanza impegnativo ma che non ha punti di clamorosa difficoltà. Ben più impegnativa sarà la salita di Passo di Gualdo (9,5 km al 7,8%), tetto di giornata coi suoi 1487 metri di altitudine. La salita nella prima parte toglie letteralmente il fiato: pendenze non più basse del 9% e mai oltre il 14%. Probabilmente la selezione verrà anche da sé, su queste rampe, pur non ancora particolarmente feroce. Verso la cima le pendenze si addolciscono, pur rimanendo abbastanza interessanti. Dopo lo scollinamento al chilometro 116 (dove mancheranno ancora oltre 140 chilometri al traguardo), non ci sarà discesa ma un tratto in altopiano che porta alla scalata della facile Forca di Presta (4,6 km al 4,7%), probabilmente la salita più facile di oggi ma che inserita nel complesso provvederà a far accumulare nelle gambe dei corridori quel tanto di acido lattico che potrebbe risultare decisivo alla fine. Tra l'altro nel tratto finale della salita le pendenze andranno a raggiungere il 10%. Seguirà a questa scalata la fase più tranquilla della corsa, una ventina di chilometri scarsi di discesa digradante che conducono al rifornimento fisso di Acquasanta Terme. Il rifornimento è piazzato ai piedi della quinta ascesa di giornata, il Valico di San Martino (10,6 km al 4,8%), salita nel complesso molto regolare e mai con pendenze particolarmente alte. Lo scollinamento è posto al chilometro 164, e sarà stata l'ultima salita in asfalto. Superata infatti la discesa dal Valico e l'ultimo traguardo volante a Valle Castellana (km 177) i corridori approcceranno la prima salita sterrata della corsa, quella di San Gregorio (6,5 km al 7,3%), non durissima ma completamente su strada sterrata. Dalla cima al chilometro 188 mancheranno ancora 67 chilometri e tre salite molto impegnative. Superata la discesa da San Gregorio e un breve tratto di pianura, i corridori inizieranno il primo dei due muri presenti nella parte finale di tappa, quello di Sala (3,9 km al 9,4%), anch'esso completamente sterrato. Questo è il punto dove la corsa potrebbe realmente esplodere, facendo uscir fuori i valori di fondo dei corridori necessari alla vittoria di una corsa di tre settimane. In cima sarà presente un falsopiano stile Redoute, ed è proprio lì che il duro sforzo impiegato per arrampicarsi sulle rampe del muro potrebbe essere pagato carissimo da qualcuno che non si trovasse immediatamente pronto a replicare al cambio di ritmo. In ogni caso, prima dell'imbocco del secondo muro, mancheranno circa 15 chilometri, ma è anche vero che chi dovesse trovarsi da solo rischia di pagare un bello scotto al traguardo. Il secondo muro, dicevamo, ovvero il muro di Mozzano. E' il più impegnativo dei due (3,2 km all'11%), e probabilmente opererà una selezione quasi decisiva tra i corridori rimasti in gruppo. Selezione che potrebbe diventare ancor più feroce sull'ultima salita di giornata, il Valico di Castel Trosino, che consta di ben 10,4 km al 6,9%, di cui 6,6 in sterrato. Sarà l'ultima fatica di una tappa pazzesca, che terminerà in fondo alla discesa dal Valico, ad Ascoli Piceno. E' più che probabile che chi vincerà qui avrà grandi chances di aggiudicarsi il Giro, ma la strada verso Milano sarà ancora molto lunga
TRAGUARDI VOLANTI: San Lorenzo al Lago (671 m, Km 66.6), Valle Castellana (643 m, Km 177.0).
GPM: Sassotetto (2a Categoria, 1438 m, 12.2 Km al 7.5%, Km 51.3), Valico di Cupi (4a Categoria, 972 m, 8.4 Km al 3.8%, Km 75.5), Frontignano (3a Categoria, 1195 m, 6.2 Km al 6.9%, Km 99.0), Passo di Gualdo (2a Categoria, 1487 m, 9.5 Km al 7.8%, Km 115.8), Forca di Presta (4a Categoria, 1525 m, 4.6 Km al 4.7%, Km 128.2), Valico di San Martino (3a Categoria, 934 m, 10.6 Km al 4.8%, Km 164.8), San Gregorio (3a Categoria, 990 m, 6.5 Km al 7.3%, Km 188.2), Muro di Sala (3a Categoria, 663 m, 3.9 Km al 9.4%, Km 206.4), Muro di Mozzano (2a Categoria, 546 m, 3.2 Km al 11.0%, Km 225.9), Valico di Castel Trosino (2a Categoria, 892 m, 10.4 Km al 6.9%, Km 244.0)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Acquasanta Terme (381 m, Km 151.8)
SETTORI DI STERRATO: 1. San Gregorio (++, 6600 m, Km 188.2), 2. Sala (+++, 7000 m, Km 209.6), 3. Mozzano (++++, 3000 m, Km 225.9), 4. Castel Trosino (+++, 6600 m, Km 244.6)

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6a tappa: Ascoli Piceno > Guardiagrele 180.3 km
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Dopo le fatiche della quinta tappa, anche nella sesta i corridori dovranno faticare e non poco per arrivare all'agognato traguardo di Guardiagrele, al termine di una tappa che però è decisamente meno lunga e meno impegnativa nel complesso rispetto alla precedente. L'inizio di tappa sarà immediatamente in salita, con la scalata del Valico di Gabbiano (5,9 km al 7%), buona per lanciare la prima fuga di giornata che, probabilmente, partirà quasi subito. Dopo lo scollinamento inizierà una fase molto tranquilla della corsa, punteggiata da un paio di strappetti nella parte iniziale ma nulla che possa spaventare più di tanto i corridori. Saranno circa 100 i chilometri da affrontare in questa situazione di tranquillità, che sarà turbata probabilmente dal solo traguardo intermedio di Montesilvano, al chilometro 80. Al chilometro 104 sarà la volta del rifornimento di Galliani, che precederà di pochi chilometri l'imbocco della seconda salita di giornata, il GPM di Chieti (2,3 km all'8,9%). Si sale lungo Via Fieramosca, già attraversata dalla Tirreno-Adriatico, ma al contrario di quest'ultima qui non sarà il punto decisivo della corsa, bensì un semplice GPM intermedio, come può essere considerato anche il GPM successivo, a Casalincontrada (2,1 km all'8,2%). Quest'ultimo è preceduto da uno strappetto di circa un chilometro che conduce a Manoppello, dove è posizionato il secondo traguardo volante di giornata. Da qui ci si dirige verso Lettomanoppello, dove comincia il mostro di giornata, il Passo Lanciano (12,4 km all'8,3%). Lungo la salita sono presenti diversi passaggi molto impegnativi, ed è verosimilmente qui che arriverà il grosso della selezione, pur mancando ancora 29 chilometri dopo lo scollinamento. Al termine della discesa verso Pretoro la strada riprenderà a salire sotto forma di un falsopiano via via più marcato che conduce sino alla località di Anello. Dopo una tecnica discesa verso San Leonardo, inizia un tratto di salita al 5% che conduce fino all'imbocco del muro vero e proprio. La salita di Guardiagrele, dati alla mano, misura 1,8 km al 9,6%, ma se ci riferiamo solo al Muro, ecco che i dati diventano di 0,6 km al 22,2%. Si tratta di uno strappo che ha pochi precedenti nella storia del ciclismo, e che probabilmente metterà in crisi le gambe di molti, che rischiano di pagare nel tratto finale in falsopiano. La tappa ripercorre per intero il finale della 5a tappa della Tirreno 2014, vinta da Contador. Chissà che qualche big deluso dalla giornata di ieri non possa decidersi a giocare di azzardo.
TRAGUARDI VOLANTI: Montesilvano (2 m, Km 80.2), Manoppello (212 m, Km 134.7)
GPM: Valico di Gabbiano (3a Categoria, 569 m, 5.9 Km al 7.0%, Km 6.5), Chieti (4a Categoria, 270 m, 2.3 Km al 8.9%, Km 108.8), Casalincontrada (4a Categoria, 300 m, 2.1 Km al 8.2%, Km 125.7), Passo Lanciano (1a Categoria, 1310 m, 12.4 Km al 8.3%, Km 151.0), Muro di Guardiagrele (3a Categoria, 555 m, 1.8 Km al 9.6%, Arrivo)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Galliani (94 m, Km 103.9)

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7a tappa: Rivisondoli > Vesuvio 227.5 km
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Alla settima tappa arriva il primo vero arrivo in salita. Torna protagonista il Vesuvio dopo 7 anni dall'ultima scalata, al termine di una tappa non durissima ma ancora molto lunga, dato che potrebbe ancora mettere in difficoltà qualcuno. Si parte dall'Appennino abruzzese, in quel di Rivosondoli, e la prima metà della frazione si configura come molto mossa e particolarmente adatta alla partenza di una fuga anche numerosa. L'unica salita categorizzata, però, è il Colle Martino (4,9 km al 7,1%), al chilometro 38. Superata un'altra salitella presso Isernia, dopo una breve discesa si rimarrà in altopiano per qualche chilometro. Qui sarà posto anche il primo traguardo volante di giornata, a Bojano (km 78,9). Un'altra salitella condurrà i corridori verso Santa Caterina, dove sarà invece posto il rifornimento. Qui inizierà anche una discesa che condurrà i corridori ai piedi dell'infinito Monte Taburno, 17,6 km al 5,3%. I dati, peraltro, sono sfalsati da alcuni tratti in contropendenza che influiscono sulla pendenza media della salita, che in ogni caso presenta pendenze non eccessive ma molto regolari. Dalla vetta però mancheranno ancora 80 chilometri all'arrivo, ed è ben poco probabile assistere a qualche attacco, se non qualche coraggioso che provi a portar via un gruppetto di seconde linee. In ogni caso, dal termine della discesa in poi, la strada sarà in gran parte pianeggiante, con solo qualche increspatura qua e là peraltro nella zona delle pendici del Vesuvio. Al chilometro 209 è posto il traguardo volante di Caravita, che precede uno strappo al 7% che, difatti, fa da antipasto alla salita vera e propria del Vesuvio, affrontato dal versante di Ercolano. La salita consta di 11,6 km al 7,5% che saranno il campo di battaglia per la prima vera sfida in salita tra gli uomini di classifica, alla vigilia di una tappa che promette di riscrivere decisamente la classifica.
TRAGUARDI VOLANTI: Bojano (503 m, Km 78.9), Caravita (44 m, Km 209.0)
GPM: Colle Martino (3a Categoria, 764 m, 4.9 Km al 7.1%, Km 38.4), Monte Taburno (2a Categoria, 1067 m, 17.6 Km al 5.3%, Km 143.0), Vesuvio (1a Categoria, 991 m, 11.6 Km al 7.5%, Arrivo)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Santa Caterina (521 m, Km 103.7)

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8a tappa: ITT Sorrento > Vietri sul Mare 54.1 km
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E' forse la tappa più bella dell'intero Giro la maxi cronometro che da Sorrento porta a Vietri sul Mare. Quella che da molti è considerata una tra le strade più belle dell'intera penisola italiana, quella della Costiera Amalfitana, coi suoi paesaggi da cartolina, verrà attraversata per intero in una corsa che minaccia di riscrivere i verdetti dei terribili tre giorni che ci han portati fino a qui. Sorrento torna ad ospitare una partenza a distanza di 3 anni dall'ultima volta, nella tappa che portava a Marina di Ascea e vinta da Luca Paolini. Anche in quel caso, la carovana percorse per intero la strada della Costiera, ma questa volta, essa sarà decisiva sia per la tappa e, forse, anche per l'intero Giro. Come detto partenza da Sorrento, e dopo 3 chilometri la strada inizierà già a salire con l'unico GPM di giornata, la salita di San Pietro (3,7 km al 5,9%), con scollinamento al chilometro 7. Pendenze non eccessive, a parte dei passaggi al 10%, ma di sicuro sarà complicato trovare il ritmo giusto per affrontare questa prova. Dopo una discesa già tecnica ma comunque abbastanza veloce si inizia a risalire verso il secondo rilevamento intermedio di Positano, con un paio di gradoni che superano di gran lunga il 13%, pur non meritando la categorizzazione GPM. Superata Positano, ci si dirige verso alcune delle località più belle della Costiera, come ad esempio Praiano e Vettica. I passaggi saranno spesso complicati, essendoci spesso gli attraversamenti dei centri cittadini molto suggestivi ma alquanto stretti. In ogni caso, superata Praiano, ci si recherà verso Conca dei Marini, dove è posto il terzo rilevamento, sulla splendida balconata da cui è visibile gran parte della costa e anche una buona parte del percorso, nonostante la strada verso Vietri sia ancora molto lunga. Ci saranno infatti ancora da attraversare ben 26 km, durante i quali la corsa toccherà Amalfi, già attraversata dal Giro lo scorso anno nella tappa di Gragnano, e poi si recherà verso Minori e Maiori. A Minori è posto il rifornimento fisso, all'inizio della salita che conduce in cima al promontorio di Capo d'Orso, ultima difficoltà altimetrica di un certo conto. In fondo alla discesa è posto l'ultimo rilevamento intermedio, ad Erchie. Da qui mancheranno 9 chilometri particolarmente filanti, forse gli unici dell'intera frazione. Una crono che non sorride per niente ai passisti puri, mentre gli scalatori con spiccate attitudini all'esercizio della crono hanno una gran possibilità di mettere fieno in cascina per le tappe successive oppure di recuperare parte del tempo perso nei giorni precedenti.
GPM: San Pietro (4a Categoria, 299 m, 3.7 Km al 5.9%, Km 7.0)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Minori (13 m, Km 35.8)
RILEVAMENTI INTERMEDI: Positano (203 m, Km 13.3), Conca dei Marini (81 m, Km 28.1), Erchie (68 m, Km 45.2)

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Giorno di riposo

9a tappa: Guidonia > Foligno 189.2 km
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La seconda settimana di Giro si apre con un percorso favorevole alle ruote veloci. La carovana partirà da Guidonia per dirigersi verso Foligno con un percorso decisamente mosso ma non abbastanza da impedire uno sprint a ranghi compatti. Le due difficoltà altimetriche saranno affrontate nella prima parte di gara e saranno riscontrate nei GPM di Cantalupo in Sabina (2,3 al 6,5%) e Pizzuti (2,2 al 6,9%) superati i quali la carovana si dirigerà verso il primo traguardo volante di San Gemini, posto al termine di un falsopiano a salire ove il risultato potrà essere diverso da quello di una normale volata. L'arrivo sarà posto in viale Battisti, con una semicurv nel finale, a 200 metri dall'arrivo, dove qualcuno potrà provare ad anticipare il probabile sprint a ranghi compatti
TRAGUARDI VOLANTI: San Gemini (323 m, Km 99.1), Deruta (167 m, Km 155.4)
GPM: Cantalupo in Sabina (4a Categoria, 230 m, 2.3 Km al 6.5%, Km 47.9), Pizzuti (4a Categoria, 337 m, 2.2 Km al 6.9%, Km 52.9)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Acquasparta (284 m, Km 109.4)

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10a tappa: Bastia Umbra > Greve in Chianti 206.0 km
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Si apre a Bastia Umbra una due-giorni toscana destinata a imprimere una seria svolta nella classifica di questa 99esima edizione del giro d'Italia - 7 i GPM in programma per un totale di 3200 metri di dislivello - si parte con il GPM di Rassinata al Km 78 - 10,5 km al 4,7% per proseguire con il ben più duro muro del monte lignano - 3,8 km al 10,2% che culmineranno al 100° chilometro di gara.
Superati i due TV - negli ultimi 50 km - si farà sul serio: si parte col Monte Luco, il più duro dei GPM da qui alla fine, con i suoi 5,8 km all'8,2% che aprirà ad un finale quasi da classica con quattro GPM in successione. Si parte con il 4a categoria di Lecchi in Chianti - 10,5 km al 4,7% per proseguire poi con Radda in Chianti meno duro del precedente (2,6 al 4,9%) - sulla carta si può fare differenze sulla salita di Albiola, la più dura, con i suoi 3,8 km all'8,2% e poi amplificarli sul finale Poggio del Sugame ma è decisamente più probabile che tutti i corridori da classiche non si lascino perdere questa occasione mentre gli uomini di classifica punteranno prevalentemente alla tappa di domani.

TRAGUARDI VOLANTI: Pieve al Toppo (247 m, Km 117.4), Mercatale Valdarno (267 m, Km 143.6)
GPM: Rassinata (3a Categoria, 856 m, 10.5 Km al 4.7%, Km 78.0), Monte Lignano (3a Categoria, 718 m, 3.8 Km al 10.2%, Km 100.0), Monte Luco (2a Categoria, 782 m, 5.8 Km al 8.2%, Km 151.7), Lecchi in Chianti (4a Categoria, 509 m, 3.5 Km al 6.2%, Km 170.4), Radda in Chianti (4a Categoria, 515 m, 2.6 Km al 4.9%, Km 177.9), Albiola (3a Categoria, 700 m, 3.8 Km al 8.2%, Km 185.2), Poggio del Sugame (4a Categoria, 532 m, 3.5 Km al 5.5%, Km 199.4)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Policiano (287 m, Km 108.5)

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11a tappa: Figline Valdarno > Pistoia 197.6 km
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Tappa gialla ma da circoletto rosso quella che affronteranno i corridori il 18 maggio 2015 quando la carovana affronterà una gara interamente in territorio toscano da Figline Valdarno a Pistoia. Dei sette GPM in programma, infatti, i due più duri saranno collocati nel finale della frazione e potranno scavare qualche minimo solco nella classifica generale.
Dopo un avvio movimentato, dove sarà in palio anche qualche punto al traguardo volante di Arcetri, la carovana supererà Firenze e lo farà passando per le salite di Fiesole (affrontata anche al Mondiale 2013) e Pratolino. Si proseguirà quindi per Lamporecchio dove, dopo il rifornimento, sarà affrontata una delle salite più note ai cicloamatori: il San Baronto. La salita è breve - 3,8 km - ma abbastanza dura per permettere qualche attacco o, in alternativa, rimanere nelle gambe dei corridori per ciò che seguirà. Dopo Serravalle pistoiese - ove è posto il secondo sprint con abbuoni - inizierà infatti per il gruppo la salita verso Avaglio che misurerà 10 chilometri al 6,9% - dalla cima mancheranno 50 chilometri, troppi per attaccare, non certo per imporre una forte scremata al gruppo in vista dell'ascesa finale verso Sammommè. L'ascesa inizierà a 20 chilometri dall'arrivo e misurerà 5,9 chilometri all'8,2%: dalla cima sarà tutta discesa verso il traguardo di Pistoia: chissà che in una frazione così qualche big non ne approfitti provando a portarsi a casa qualche secondo

TRAGUARDI VOLANTI: Arcetri (112 m, Km 31.3), Serravalle Pistoiese (130 m, Km 135.7)
GPM: Poggio alla Croce (3a Categoria, 488 m, 6.7 Km al 5.4%, Km 7.1), Fiesole (4a Categoria, 293 m, 4.1 Km al 5.3%, Km 43.9), Pratolino (3a Categoria, 490 m, 4.4 Km al 8.0%, Km 52.7), Il Pinone (3a Categoria, 425 m, 8.2 Km al 4.6%, Km 96.9), San Baronto (3a Categoria, 342 m, 3.8 Km al 7.1%, Km 116.0), Avaglio (2a Categoria, 816 m, 10.0 Km al 6.9%, Km 150.4), Sammommè (2a Categoria, 714 m, 5.9 Km al 8.2%, Km 183.2)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Lamporecchio (59 m, Km 111.6)

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12a tappa: Pistoia > La Spezia 133.2 km
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Si presenterà al dodicesimo giorno di gara la terza occasione per i velocisti di questo Giro d'Italia 2016. La carovana partirà da Pistoia e si dirigerà verso il mare passando per Lucca, Montecatini e costeggiando le zone di Pisa intorno al Lago di Massaciuccoli. Raggiunta la Versilia la corsa proseguirà quindi sulla costa che da Viareggio porterà i corridori a Marina di Carrara, esponendoli al solito vento laterale che proviene dal mare ed aumentando le possibilità di un ventaglio proprio nel momento in cui il gruppo affronterà i due traguardi volanti del giorno.
Nel finale la corsa affronterà quindi un paio di mangia-e-bevi che non dovrebbero impedire al gruppo di disputare la probabilissima volata sul traguardo di Viale Italia, di fronte ai giardini pubblici dove la larghezza della sede stradale e la pressoché assenza di curve nel finale non dovrebbero riservare sorprese.

TRAGUARDI VOLANTI: Viareggio (1 m, Km 84.8), Marina di Massa (1 m, Km 103.5)
GPM: Compignano (4a Categoria, 180 m, 2.3 Km al 6.0%, Km 55.1)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: La Presa (-1 m, Km 68.8)

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13a tappa: Chiavari > Monte Beigua 187.3 km
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Sarà un weekend impegnativo quello che dovranno affrontare i corridori al termine della seconda settimana di gara. Si parte con il Monte Beigua, l'arrivo in salita più duro di questo giro 2016 che arriverà al termine di una tappa che presenterà altre difficoltà altimetriche.
La prima sarà dopo 38 chilometri di gara, quando da Sori i corridori saliranno in cima al Monte Fasce: 10 chilometri appena sotto il 7% di media, abbastanza per scremare il gruppo qualora i corridori lo vogliano. Alla salita non seguirà immediatamente una discesa, quanto - piuttosto - un lungo falsopiano prima della lenta picchiata verso Genova ove sarà posto il primo traguardo volante di giornata.
Attraversato il capoluogo ligure la corsa si dirigerà quindi verso nord per affrontare una delle ascese più famose del giro d'italia, quella verso il Santuario della Madonna della Guardia - la salita è breve (7,7 km) ma dura (8,2%) e soprattutto darà inizio ad una fase centrale di corsa nella quale si potrà pensare veramente di fare la differenza con qualche attacco da lontano o - perlomeno - portare avanti compagni di squadra all'evenienza. Dopo la discesa, infatti, seguiranno altre due ascese rispettivamente verso Pietralavezzara e Piani di Praglia - diverse in lunghezza, ma uguali in pendenza.
L'altopiano successivo al GPM porterà quindi ad una fase di relativo ricompattamento del gruppo visti i successivi 50 chilometri tra pianura e discesa nei quali sarà collocato anche il traguardo volante di Arenzano. Il finale sarà quindi durissimo - in pochi chilometri la corsa andrà oltre i mille metri di quota. La salita, inedita per il giro d'Italia, sarà divisa in tre tronconi: nella parte iniziale e finale le pendenze saranno prevalentemente tra il 6 ed il 7% mentre tra i -10 e i -7 dalla cima le pendenze andranno spesso in doppia cifra. E' lì che si potrà attaccare per sconvolgere la classifica di questo 99esimo giro d'Italia

TRAGUARDI VOLANTI: Genova (28 m, Km 57.3), Arenzano (7 m, Km 157.7)
GPM: Monte Fasce (2a Categoria, 754 m, 10.6 Km al 6.9%, Km 38.1), Madonna della Guardia (2a Categoria, 718 m, 7.7 Km al 8.2%, Km 81.2), Pietralavezzara (3a Categoria, 603 m, 6.2 Km al 7.6%, Km 97.1), Piani di Praglia (2a Categoria, 867 m, 9.8 Km al 7.3%, Km 113.7), Monte Beigua (1a Categoria, 1263 m, 14.3 Km al 8.2%, Arrivo)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Campomorone (127 m, Km 90.7)

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14a tappa: Finale Ligure > Chianale - Valle Varaita: 236.2 Km
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A 12 anni di distanza dalla vittoria di Dario Frigo il Giro ripropone quasi interamente una delle tappe che hanno fatto la storia della corsa rosa, quella di Valle Varaita con un arrivo che posizionato dopo Esischie e Fauniera porterà i corridori ad una giornata epica caratterizzata dalla presenza di oltre 7100 metri di dislivello.
La tappa partirà da Finale Ligure e partirà subito in salita con i 15 chilometri al 6,5% del Colle di Melogno, ove presumibilmente partirà la fuga del mattino. Non ci sarà un metro di pianura per i primi 79 chilometri - poi la corsa andrà verso Cuneo passando i due traguardi volanti di giornata - entrambi posti nel tratto di riposo ed entrambi eventualmente appetibili per i velocisti che avranno saputo resistere alla partenza.
Superato quello di Pradleves la carovana salirà quindi verso la Cima Coppi 2016 - individuata nel col d'Esischie, posto qualche centinaio di metri sotto il GPM della Fauniera: la salita è lunga (17 km) ed è dura (8,5% di media) con pendenze che continueranno a crescere sotto le ruote dei corridori arrivando anche al 17% nel finale, due chilometri prima del GPM al quale seguirà una discesa che molto spesso è stata evitata al giro d'Italia perché ritenuta troppo difficile e tecnica per i ciclisti.
Terminata la discesa sarà quindi ora di un'altra salita, non così lunga ma altrettanto dura, verso il Colle di Sampeyre: 15 i chilometri in programma, 8,7% la media - qua nel 2003 ci fu l'affondo decisivo di Simoni che staccò Pantani e Garzelli i quali poi capitolarono lungo la successiva discesa - non meno difficile, né tecnica, rispetto a quella precedente.
Difficile ipotizzare il gruppo dei migliori ancora compatto ai piedi della salita finale verso valle Varaita che avrà più il compito di accentuare i distacchi esistenti che di crearne di nuovi. L'arrivo sarà posto a quota 1812 metri, al termine dell'abitato di Chianale al termine di una tappa dove il giro potrebbe aver trovato il suo padrone.

TRAGUARDI VOLANTI: Cuneo (531 m, Km 117.5), Pradleves (806 m, Km 141.2)
GPM: Colle di Melogno (2a Categoria, 1031 m, 15.1 Km al 6.5%, Km 17.1), Colle di Quazzo (3a Categoria, 1098 m, 7.3 Km al 6.1%, Km 34.2), Colla di Casotto (2a Categoria, 1346 m, 11.6 Km al 6.5%, Km 55.1), San Giacomo di Roburent (4a Categoria, 1052 m, 5.4 Km al 5.2%, Km 71.8), Colle di Esischie (Cima Coppi, 2365 m, 17.4 Km al 8.5%, Km 161.5), Colle di Sampeyre (1a Categoria, 2267 m, 15.7 Km al 8.5%, Km 198.4), Chianale - Valle Varaita (3a Categoria, 1812 m, 19.1 Km al 4.2%, Arrivo)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Caraglio (582 m, Km 128.9)

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Giorno di riposo

15a tappa: Cernobbio > Alpe del Vicerè: 44.8 Km - Cronometro Individuale
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Dopo il giorno di riposo, il Giro riparte con un'altra tappa fondamentale: la terza ed ultima cronometro, che porterà i corridori da Cernobbio all'Alpe del Vicerè, dopo 45 km fitti di salite.
Subito dopo la partenza, i corridori avranno dovranno pedalare in salita verso il Monte Olimpino, per poi scendere brevemenete e risalire fino al GPM di San Fermo della Battaglia, posto al km 10. La discesa porterà al rilevamento intermedio di Breccia (km 13.1), prima di raggiungere l'abitato di Como. Proprio all'uscita dal capoluogo provinciale avrà inizio la terza asperità di giornata, la più aspra incontrata fino a quel punto: il breve ma durissimo Civiglio, 3 km e 800 metri al 10.5% di pendenza media. La vetta arriverà poco prima di metà percorso (km 21.2), e sarà seguita da una brevissima discesa e da un lungo tratto sostanzialmente pianeggiante, tendente perlopiù a scendere, che rappresenterà il frangente più ostico della prova per gli scalatori, per il resto in grado di difendersi più che bene su un percorso tanto arduo.
Superato l'intermedio di Cassano (km 26.1), poco prima di quello di Pallavicino (km 36.6) la strada riprenderà a salire leggermente, su pendenze che si faranno via via più impegnative, fino a sfociare nella vera e propria ascesa dell'Alpe del Viceré. Si tratta di una salita di 6.2 km all'8.2% di media, che porterà il tempo di percorrenza complessivo della prova ben oltre l'ora, e minaccia di rimodellare la classifica uscita dai primi 40 km circa. Una cronometro, dunque, nella quale la corretta gestione dello sforzo potrebbe pesare anche più della predisposizione alla specialità.

GPM: San Fermo della Battaglia (4a Categoria, 392 m, 2.1 Km al 6.9%, Km 9.6), Civiglio (2a Categoria, 618 m, 3.8 Km al 10.5%, Km 21.2), Alpe del Vicerè (2a Categoria, 883 m, 6.2 Km al 8.2%, Arrivo)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Como (212 m, Km 17.1)
RILEVAMENTI INTERMEDI: Breccia (313 m, Km 13.1), Cassano (416 m, Km 26.1), Parravicino (307 m, Km 36.6)


16a tappa: Erba > Iseo: 166.8 Km
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Sarà una tappa molto strana quella che seguirà l'ultima cronometro individuale del giro - una tappa insidiosa, come tutte le tappe di media montagna - che prevederà quattro colli, due di seconda e due di prima categoria.
Partendo da Erba la carovana si dirigerà verso Torre de Busi per affrontare la celeberrima salita di Valcava che dopo 46 chilometri di gara darà ufficialmente il via alle danze.
Al termine della discesa, quindi, seguirà il primo sprint con abbuoni posto in località Cabrozzo ed un primo tratto in falsopiano di una quindicina di chilometri dopo il quale comincerà il GPM di Salmezza. La salita, che misura 6,8 chilometri all'8,2%, si divincolerà fino a quota 1089 permettendo i primi importanti attacchi o una forte scrematura del gruppo.
Affrontato quindi il secondo ed ultimo traguardo volante si proseguirà verso il vero e proprio muro del Colle Gallo - solo 4,6 chilometri ma al 9,7% - punto focale della tappa. Dalla cima, infatti, mancheranno al traguardo solo una cinquantina di chilometri intervallati dalla salita dei Colli di San Fermo.
La salita non è lunga - 9,3 km, ma è dura (8,4%) e arriva al termine di una cavalcata che ad inizio terza settimana può far male - bisognerà però aver coraggio e muovere le gambe per fare distacchi in virtù dei quasi 15 chilometri di pianura che mancheranno dalla fine della discesa all'arrivo e che fanno di questa tappa l'ideale più per chi deve cercare l'impresa per ribaltare minuti che per chi vorrà vedere uno scontro campale fra i big

TRAGUARDI VOLANTI: Cabrozzo (333 m, Km 68.1), Nembro (327 m, Km 106.8)
GPM: Valcava (1a Categoria, 1331 m, 10.3 Km al 8.6%, Km 46.7), Salmezza (2a Categoria, 1089 m, 6.8 Km al 8.2%, Km 93.7), Colle Gallo (2a Categoria, 808 m, 4.6 Km al 9.7%, Km 118.1), Colli di San Fermo (1a Categoria, 1090 m, 9.3 Km al 8.4%, Km 139.1)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Ponte Merlo (418 m, Km 82.8)


17a tappa: Brescia > Marostica: 170.6 Km
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Andrà in scena il 26 maggio la penultima tappa per velocisti del Giro 2016 - meritato riposo prima di una due giorni decisiva per le sorti della classifica. Il percorso, da Brescia a Marostica, non presenta particolari difficoltà altimetriche ad eccezione delle salite delle Torricelle e di Tovolo poste dopo 70 e 126 chilometri di gara, non in posizioni ideali per evitare una volata a ranghi compatti.
L'arrivo sarà posto a Marostica, in Via Roma, al termine di un lunghissimo rettilineo che non dovrebbe dare spazio ai fuggitivi - a meno che il gruppo non decida, per una volta, di lasciar fare.
TRAGUARDI VOLANTI: Soave (30 m, Km 99.2), Vicenza (37 m, Km 145.3)
GPM: Le Torricelle (4a Categoria, 274 m, 3.2 Km al 6.0%, Km 70.3), Covolo (4a Categoria, 249 m, 2.2 Km al 7.1%, Km 126.3)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: San Martino Buon Albergo (46 m, Km 85.3)


18a tappa: Bassano del Grappa > Carezza - Karersee: 207.9 Km
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Sono le Dolomiti le grandi protagoniste di questo finale di giro d'Italia in una due giorni destinata a ribaltare classifiche e riscrivere gerarchie. Si parte da Bassano del Grappa in una tappa decisamente più leggera di quella che seguirà - ma non certo meno importante visto l'ultimo arrivo in quota del giro.
Dopo 60 chilometri pianeggianti la carovana affronterà la prima cima di giornata, individuata nel passo Gobbera: 6,2 km al 5,6% - un antipasto di ciò che seguirà che presenterà ben altre lunghezze e pendenze. Superato il passo Brocon (13 km al 6,5%), infatti, i corridori affronteranno una lunga discesa verso Castelnuovo, ove è posto il primo traguardo volante e dove inizierà il Passo Manghen.
La salita è la più lunga di questa due giorni con i suoi 22,3 chilometri e - soprattutto - è decisamente dura per la propria lunghezza visto il 7,3% di pendenza media con le maggiori pendenze concentrate nei cinque chilometri finali - mai sotto il 9%. Ciò che resterà del gruppo dovrà quindi affrontare l'ultima situazione di riposo di questa frazione nel falsopiano verso Cavalese (dove è posto il secondo TV) e la successiva salita verso il Passo Pampeago.
Di fronte ai corridori si presenterà, quindi, un vero e proprio muro di 10,3 km al 10% di media - si passerà per il traguardo storico dell'Alpe di Pampeago dove si sono spesso decisi dei giri d'Italia per proseguire verso la cima, oltre il passo, e discendere quindi verso Ponte Nova dove inizierà la salita verso Carezza.
La salita finale - 11,9 Km al 6,1% - non sarà della lunghezza della precedente ed è destinata più ad ampliare i distacchi esistenti che a crearne di nuovi. Come spesso accade in questo giro, quindi, anche in questa tappa chi vorrà fare distacchi dovrà attaccare prima dell'ultima salita: se l'attacco avrà successo, però, il distacco accumulato potrà essere pesante e potrebbe, già alla 19esima tappa, decidere le sorti di questo giro
TRAGUARDI VOLANTI: Castelnuovo (351 m, Km 122.2), Cavalese (999 m, Km 167.2)
GPM: Passo Gobbera (3a Categoria, 983 m, 6.2 Km al 5.6%, Km 68.3), Passo Brocon (2a Categoria, 1616 m, 13.6 Km al 6.5%, Km 88.9), Passo Manghen (1a Categoria, 2029 m, 22.3 Km al 7.4%, Km 145.3), Passo di Pampeago (1a Categoria, 1994 m, 10.3 Km al 9.9%, Km 181.8), Carezza - Karersee (2a Categoria, 1624 m, 11.9 Km al 6.1%, Arrivo)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Pieve Tesino (834 m, Km 108.7)


19a tappa: Bolzano > Selva di Val Gardena: 205.6 Km - Alta Montagna
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Sarà un tappone Dolomitico da 6800 metri di dislivello a determinare il vincitore finale di questa 99esima edizione del Giro d'Italia. Si parte da Bolzano e si parte immediatamente in salita con i corridori che affronteranno il GPM verso Auna di Sopra. La salita, di media lunghezza e pendenza, potrà quindi lanciare un primo gruppo di attaccanti che potranno essere determinanti nelle cime a seguire.
Terminata la prima discesa vi sarà quindi un breve fondovalle di nove chilometri prima di salire verso il Passo delle Erbe, affrontato dal Versante del Passo Eores: una salita lunga (19,9 km) e dura nonostante la sua pendenza media (6,6%) vista la spianata nel finale di tappa. Superata la cima, quindi, dopo una breve discesa si salirà proprio verso il Passo delle Erbe, quindi discesa verso Piccolino - ove è posto il rifornimento - e lunga salita verso il Valparola. La salita vera sarà di 9,8 km al 6,6% ma sarà preceduta da un costante falsopiano a salire che al termine della giornata rimarrà - sicuramente - nelle gambe dei corridori. Terminata la discesa inizierà, quindi, la fase focale della tappa con il Passo Giau, affrontato dal versante di Cortina d'Ampezzo.
La salita non è lunga (8,4 km) ma è dura (8,3%) ed offre un trampolino ideale di lancio per tutti quei corridori che vorranno ribaltare il giro d'Italia anche e soprattutto in vista di una discesa abbastanza tecnica dove Vincenzo Nibali provò a fare il vuoto nel 2011 - e proprio come nel 2011, una volta superato Caprile, si andrà su per il Passo Fedaia verso la Marmolada. La salita, di 13 km al 7,8% - è estremamente disomogenea - e parte molto facile nella prima parte per arrivare poi a toccare anche il 15-20% di pendenza nella parte finale. E' sicuramente questo il punto focale della tappa, quello che permetterà a chi ne avrà voglia di provare a vincere il giro d'Italia confermando o ribaltando la classifica in vigore.
Scesi per Canazei, infatti, i corridori affronteranno nel finale il Passo Sella, ultimo giudice di questo giro: 10,5 km al 7,3% - nulla di eccezionale se non fosse posto al termine di 6861 metri di dislivello e più di 80 GPM affrontati al termine delle tre settimane - chi dovrà attaccare dovrà farlo a fondo poiché la picchiata finale, verso Selva di Val Gardena, non ammetterà microdistacchi o attacchi a poco dalla cima. Solo il più duro vincerà questo Giro 2016.
TRAGUARDI VOLANTI: Caprile (1001 m, Km 156.9), Canazei (1449 m, Km 184.7)
GPM: Auna di Sopra (2a Categoria, 1358 m, 10.9 Km al 7.3%, Km 18.8), Passo Eores (1a Categoria, 1861 m, 19.9 Km al 6.6%, Km 70.7), Passo delle Erbe (4a Categoria, 1976 m, 3.2 Km al 5.6%, Km 76.5), Passo di Valparola (2a Categoria, 2177 m, 9.8 Km al 6.6%, Km 118.5), Passo Giau (1a Categoria, 2217 m, 8.4 Km al 8.3%, Km 140.9), Passo Fedaia (1a Categoria, 2048 m, 13.1 Km al 7.8%, Km 171.3), Passo Sella (1a Categoria, 2222 m, 10.5 Km al 7.3%, Km 195.4)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Piccolino (1090 m, Km 91.6)


20a tappa: Dalmine > Milano 102.2 km
Planimetria
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Altimetria
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Ultimi km
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Si chiuderà a Milano il 99esimo giro d'Italia, il primo dell'era ASO. Da Dalmine partirà, quindi, quella che è la classica tappa passerella verso Milano, che ASO ha intenzione di rilanciare e valorizzare cercando di creare una tradizione così come i Campi Elisi per Parigi. L'approccio verso Milano sarà da Est, dove la corsa raggiungerà la strada Padana Superiore nei pressi dell'abitato di Bellinzago Lombardo. Poco più avanti, a Gorgonzola, il primo dei due traguardi volanti con abbuoni che potranno eventualmente riscrivere le poche differenze di classifica ancora in vigore all'ultima tappa - oppure, più probabilmente - assegnare la maglia a punti.
Passati Bussero, Cassina de Pecchi, Cernusco sul Naviglio e Vimodrone, ove è posto l'ultimo rifornimento.
L'avvicinamento a Milano avverrà quindi per Via Padova fino a raggiungere Piazzale Loreto da dove i corridori saranno immessi nel circuito direttamente sul rettilineo finale di Corso Buenos Aires. I corridori passeranno quindi per la prima delle sei volte sotto il traguardo, posto in porta Venezia, salvo proseguire diritti per Corso Venezia fino a Piazza San Babila. Qua si virerà verso Ovest per Corso Matteotti fino a Piazza Meda, ove è posto il famoso Disco di Arnaldo Pomodoro - proseguendo dritti per Via Catena e Via Case rotte si costeggerà, quindi, Palazzo Marino e Piazza della Scala passano di fianco al teatro più famoso al mondo. Via Verdi e Via Cusani porteranno quindi la carovana in Largo Cairoli, là dove il Castello Sforzesco svetta, imponente, sulla città meneghina - si passerà quindi vicino a Parco Sempione, dal lato dell'Arena Civica intitolata a Gianni Brera per dirigersi, quindi, verso Porta Garibaldi e la zona nuova, costeggiando Piazza Gae Aulenti, ove è posto il grattacielo Unicredit, ed il Bosco Verticale di Boeri.
Dal moderno all'antico, Piazza della Repubblica porterà i corridori sul rettilineo che conduce in Piazza duca d'Aosta, ove svetta l'imponente stile fascista della Stazione Centrale di Milano. Costeggiata quindi Via Soperga e Viale Brianza si tornerà in Piazzale loreto e Corso Buenos Aires per un circuito di 9 chilometri e mezzo da ripetere per sei volte, al termine del quale, il giro avrà ufficialmente il suo vincitore.
TRAGUARDI VOLANTI: Gorgonzola (133 m, Km 24.3), Milano - Porta Venezia (3° passaggio) (121 m, Km 63.9)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Vimodrone (127 m, Km 36.4)

http://eseifrancesi.altervista.org/maps ... ckid=39447

Distanza totale 3491.66 Km
Arrivi in salita 7
Tappe di alta montagna 5
Arrivi in salita nelle tappe di alta montagna 4
Tappe di media montagna 7
Arrivi in salita nelle tappe di media montagna 2
Tappe di pianura 6
Arrivi in salita nelle tappe di pianura mosse 0
Tappe a cronometro individuale 3
Chilometri a cronometro individuale 106.69
Tappe a cronometro a squadre 0
Chilometri a cronometro a squadre 0
Totale GPM 82
Cima Coppi 1
Totale 1° Categoria 12
Totale 2° Categoria 22
Totale 3° Categoria 19
Totale 4° Categoria 28
Direttore di corsa.
Squiz
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Re: Percorso 2016

Messaggio da Squiz »

Bello, penso sia uno dei percorsi più equilibrati che abbiate tracciato in tutti questi anni. Mi sembra che ci sia spazio per tutti e non manca nulla clap :pact:
Per la tappa in casa mia preparate un po di asfalto per il tratto Guardia-Campomorone perchè attualmente mi sa che nemmeno in MTB la fai bene :asd: E aggiungete un GPM di 4^ categoria sul Turchino, è pur sempre una salita con un storia che lo merita :angel: Poi vabbe l'arrivo sul Beigua... :beer: :ave:
P.S: Occhio ai 500 metri prima dell'abitato di Alpicella: lì è uno dei tratti più duri della salita, molto sopra alla doppia cifra |zome3
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losqualo90
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Re: Percorso 2016

Messaggio da losqualo90 »

Giro che strizza molto l'occhio ai passisti-scalatori, probabilmente noi punteremo a qualche tappa, dato che porteremo sicuramente Pelucchi
2017
DS Team Sunweb
Strade Bianche: Michael Matthews 7°
Paris Nice: Warren Barguil 8°
Milano-Sanremo: Michael Matthews 4°
Gent-Wevelgem: Michael Matthews 10°
Giro d'Italia: Vincitore 5° tappa (Michael Matthews), vincitore 9a e 21a tappa (Tom Dumoulin)
4° cl.gen. Tom Dumoulin, 2° cl.punti Michael Matthews
3 giorni in maglia rosa (Tom Dumoulin)
Criterium du Dauphune: vittoria 1° tappa (Tom Dumoulin)


2016
Ds Iam Cycling (2 vittorie)
Abu Dhabi Tour: Vincitore 3° tappa (Jarlinson Pantano); Vincitore classifica finale (Jarlinson Pantano)
Paris-Roubaix: 8°Heinrich Huassler
Giro d'Italia: Mathias Frank 15°


2015
Vice Ds Orica - GreenEDGE (1 vittoria)
Tour de France: vincitore 7° tappa (Michael Matthews); 3 giorni in maglia bianca (Simon Yates); 6 giorni in maglia verde (Michael Matthews)
lucatb99
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Re: Percorso 2016

Messaggio da lucatb99 »

Giro davvero bello, malgrado probabilmente la Direct Energie non parteciperà
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NICONICK
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Re: Percorso 2016

Messaggio da NICONICK »

Giro che non ci piace, faremo le dovute valutazioni prima delle scelte definitive
2016: Astana Pro Team

Vincitore 4a Tappa "Paris - Nice": Ussel > Chalmazel --> Vincenzo Nibali
Vincitore 7a Tappa "Paris - Nice": Digne-les-Bains > Menton --> Vincenzo Nibali
Vincitore "Paris - Nice" --> Vincenzo Nibali
Vincitore Classifica a Punti "Paris - Nice" --> Vincenzo Nibali
Vincitore Classifica GPM "Paris - Nice" --> Vincenzo Nibali
Vincitore Classifica a Squadre "Paris - Nice"
Vincitore 2a Tappa "Criterium International": Saint-Etienne > Mont Pilat --> Fabio Aru
Vincitore Classifica a Squadre "Criterium International"
Vincitore 6a Tappa "Giro d'Italia": Ascoli Piceno > Guardiagrele --> Michele Scarponi
Vincitore 13a Tappa "Giro d'Italia": Chiavari > Monte Beigua --> Fabio Aru
Vincitore 2a Tappa "Criterium du Dauphinè": Gap > Mont Ventoux --> Tanel Kangert
Vincitore "Criterium du Dauphinè" --> Tanel Kangert

2015: Astana Pro Team

Vincitore 3a Tappa "Paris - Nice": Moulins > Chastreix-Sancy --> Fabio Aru
Vincitore "Liegi - Bastogne - Liegi" --> Vincenzo Nibali
Vincitore 6a Tappa "Critérium du Dauphiné": Embrun > Serre Chevalier - Col du Granon --> Vincenzo Nibali
Vincitore "Critérium du Dauphiné" --> Vincenzo Nibali
Vincitore Classifica GPM "Critérium du Dauphiné" --> Mikel Landa
Vincitore Classifica a Punti "Critérium du Dauphiné" --> Vincenzo Nibali
Vincitore Classifica a Squadre "Critérium du Dauphiné"
Vincitore 14esima Tappa "Tour de France": Calvi > Ajaccio --> Vincenzo Nibali

2014: Astana Pro Team

Vincitore 6a Tappa "Paris - Nice": Privas > Die - Pont de Quart --> Vincenzo Nibali
Vincitore Maglia a Pois "Criterium International" --> Michele Scarponi
Vincitore Classifica a Squadre "Criterium International" --> Astana Pro Team
Vincitore Classifica GPM "Liegi - Bastogne - Liegi" --> Michele Scarponi
Vincitore 6a Tappa "Critérium du Dauphiné": Les Aveniers > Les Karellis --> Fabio Aru
Vincitore 11a Tappa "Tour de France": Saint Martin d’Heres > Die – Pont de Quart --> Vincenzo Nibali
Vincitore 16a Tappa "Tour de France": Pau > La Mongie --> Fabio Aru
Vincitore 17a Tappa "Tour de France": Bagneres-de-Bigorre > Saint-Lary Soulan - Pla d’Adet --> Vincenzo Nibali


2013: Team Europcar

Vincitore 10a Tappa "Tour de France": Saint-Flour > Florac --> Thomas Voeckler
Vincitore Premio Supercombattivo "Tour de France" --> Thomas Voeckler


2013: Bardiani - CSF Inox

Vincitore GPM "La Fleche Wallone" --> Stefano Pirazzi
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young
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Re: Percorso 2016

Messaggio da young »

Il percorso ci piace, senza HC ma con tante possibilità di attaccare giorno per giorno, e tra l'altro inizierò la Brescia-Marostica passando da casa dopo una ventina di km :beer:
2017: LottoNL-Jumbo
Tirreno-Adriatico (7° Robert Gesink), Giro d'Italia (12° Steven Kruijswijk)

2016: Lotto-Soudal
Milano-Sanremo (4° André Greipel), Parigi-Roubaix (7° Tiesj Benoot), Tour de France (vittoria 7° tappa André Greipel), Milano-Torino (9° Jelle Vanendert), Parigi-Tours (4° Tim Wellens)

2015: BMC Racing Team
Parigi-Nizza (8° Tejay Van Garderen), Parigi-Roubaix (5° Greg Van Avermaet), Freccia Vallone (8° Philippe Gilbert), Liegi-Bastogne-Liegi (4° Philippe Gilbert), Tour de France (vittoria 4° tappa cronosquadre, 4 giorni in maglia gialla, 5° Tejay Van Garderen), Parigi-Tours (6° Greg Van Avermaet)

2014: Trek Factory Racing
Parigi-Nizza (vittoria 7° tappa Fabian Cancellara), Criterium International (6° Frank Schleck), Parigi-Roubaix (1° Fabian Cancellara), World Ports Classic (3° Giacomo Nizzolo), Tour de France (vittoria 3° tappa Fabian Cancellara)

2013: Omega Pharma-Quickstep
Parigi-Nizza (vittoria 2° tappa Mark Cavendish), Criterium International (vittoria 2° semitappa Tony Martin), Parigi-Roubaix (4° Sylvain Chavanel, 9° Gert Steegmans), Freccia Vallone (4° Sylvain Chavanel), Giro del Delfinato (vittoria prologo Tony Martin), Tour de France (vittoria 4° e 21° tappa Mark Cavendish, 3 giorni in maglia gialla, 16° Michal Kwiatkowski), World Ports Classic (5° Alessandro Petacchi), Paris-Tours (6° Sylvain Chavanel)

2012: Omega Pharma-Quickstep
Parigi-Roubaix (1° Tom Boonen, 5° Niki Terpstra), Freccia Vallone (9° Sylvain Chavanel), Giro del Delfinato (vittoria prologo con Tony Martin), Tour de France (vittoria 4° tappa Tom Boonen, 7° tappa Tony Martin, premio combattività 19° tappa Niki Terpstra), World Ports Classic (vittoria 1° tappa e 2° posto in generale Tom Boonen), Parigi-Tours (7° Sylvain Chavanel)
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bugo96
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Re: Percorso 2016

Messaggio da bugo96 »

Giro veramente molto interessante: speriamo in un periodo di forma di Arredondo, che può puntare a molte tappe. Anche io tra l'altro passerò da casa. :beer:
2017:Trek-Segafredo
Vincitore 6a tappa Tirreno-Adriatico--->Nizzolo
Vincitore 3a tappa Tour of Yorkshire--->Felline
Vincitore 13a tappa Giro d'Italia--->Nizzolo
Vincitore 16a tappa Giro d'Italia--->Pantano

2016: Trek-Segafredo
Vincitore 5a tappa Parigi-Nizza--->Theuns
Vincitore 4a tappa Tirreno-Adriatico--->Arredondo
Vincitore 7a tappa Tirreno-Adriatico--->Cancellara
Vincitore Parigi-Roubaix--->Cancellara
Vincitore 12a tappa Giro d'Italia--->Nizzolo
Vincitore 16a tappa Tour de France--->Hesjedal
Vincitore Giro del Piemonte--->Felline

2015: IAM Cycling
Vincitore 5a tappa Critérium du Dauphiné---> Frank
Vincitore 9a tappa Tour de France---> Frank
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zagor92
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Re: Percorso 2016

Messaggio da zagor92 »

Un Giro con molte tappe adatte ai nostri corridori, ma per la vittoria finale sarà molto dura
2017 BMC Team
Paris-Nice:
Vincitore prologo Igny > Palaiseu - Stefan Kung
Vincitore 6a tappa Colmars > Guillames - Richie Porte
Vincitore Maglia Verde - Richie Porte
Ronde Van Vlaanderen:
Vincitore - Greg Van Avermaet
Giro d'Italia:
12 giorni in maglia rosa - Richie Porte

2016 Movistar Team
Tour of Yorkshire:
Vincitore 3a tappa Burnley > Sheffield - Alejandro Valverde
Vincitore Maglia azzurra - Alejandro Valverde
Vincitore Maglia verde - Alejandro Valverde
Giro d'Italia:
Vincitore prologo Pula-Pola > Pula-Pola - Adriano Malori
Vincitore 5a tappa Macerata > Ascoli Piceno - Alejandro Valverde
10 giorni in maglia rosa - 1 Adriano Malori, 9 Alejandro Valverde
Tour de France:
Vincitore 2a tappa Dinard > Saint Malo - TTT
Vincitore 12a tappa La Mure > Pra Loup - Nairo Quintana
Vincitore Maglia a Pois: Nairo Quintana

2015 Team Cannondale - Garmin
Criterium International:
Vincitore 2a tappa Mulhouse > Colmar - Andrew Talansky
Vincitore maglia gialla - Andrew Talansky
La Flèche Wallone:
Vincitore - Tom Jelte Slagter
Vincitore Classifica a Squadre
Tour de France:
Vincitore premio Supercombattività: Ryder Hesjedal
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Sauber96
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Località: Pau

Re: Percorso Giro d'Italia 2016

Messaggio da Sauber96 »

Interessante, le crono non ci fanno paura
Apprezziamo molto la pauata di Iseo
Silvére Saubert - D.S.


Cannondale Pro Cycling / 2016 - vincitore Liége-Bastogne-Liége (Slagter), vincitore Giro di Lombardia (Uran), una tappa al Criterium du Dauphiné (Van Baarle), 5° generale al Tour de France (Uran), 7° generale al Giro d'Italia (Talansky), 2° scalatore al Tour de France (Rolland), 2° supercombattivo al Tour de France (Rolland)
Ag2r La Mondiale / 2015 - 1 tappa al Tour de France (Bardet), 8° generale al Tour de France (Bardet)
Lotto Belisol / 2014 - una tappa al Criterium du Dauphiné (Greipel)
Garmin-Sharp / 2013 - maglia bianca al Criterium International (Talansky)
Astana ProTeam / 2012 - una tappa al Tour de France (Vinokurov), una tappa al Criterium du Dauphiné (Vinokurov), maglia a pois al Criterium International (Muravyev)


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italyswiss
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Re: Percorso Giro d'Italia 2016

Messaggio da italyswiss »

La Bora-Argon si congratula con la direzione del Giro d'Italia, autori di un percorso unico e soprendende. Terreno adatto per conquistare delle tappe.
2017 - Bora Hansgrohe
Omloop Het Nieuwsbald 2o Posto: Peter Sagan
Parigi-Nizza 5o Posto Generale: Rafal Majka
Tirreno Adriatico Vincitore 2a Tappa: Peter Sagan
Milano - San Remo Vincitore: Peter Sagan
Ronde van Vlanderen 2o Posto: Peter Sagan
Paris - Roubaix 5o Posto: Peter Sagan

2016 - Bora Argon 18
Tour de France Vincitore 5a Tappa: Scott Thwaites
KenianoBianco96
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Re: Percorso Giro d'Italia 2016

Messaggio da KenianoBianco96 »

Bello, a Landa non piace, a Froome tantissimo. Attenzione....
2013 - Katusha Team
1° classificato Liegi-Bastogne-Liegi - Joaquim Rodriguez Oliver
1° classificato Maglia Pois Tour de France - Joaquim Rodriguez Oliver
1° classificato Terza Tappa Tour de France - Luca Paolini
1° classificato Ottava Tappa Tour de France - Joaquim Rodriguez Oliver
1° classificato Ventesima Tappa Tour de France - Joaquim Rodriguez Oliver

2014 - Lampre-Merida
1° classificato Liegi Bastogne Liegi - Rui Alberto Faria Da Costa
1° classificato Premio Super-combattività Tour de France - Rui Alberto Faria Da Costa
1° classificato Tredicesima Tappa Tour de France - Rui Alberto Faria Da Costa
1° classificato Quindicesima Tappa Tour de France - Chris Horner

2015 - Sky Pro Cycling
1° CLASSIFICATO TOUR DE FRANCE - CHRIS FROOME
1° classificato Prima Semitappa Criterium International - Elia Viviani
1° classificato Settima Tappa Criterium du Dauphinè - Chris Froome
1° classificato Tredicesima Tappa Tour de France - Chris Froome

2016 - Sky Pro Cycling
1° classificato Quinta tappa Tirreno Adriatico - Michael Kwiatkowski
1° classificato Tirreno Adriatico - Michael Kwiatkowski
1° classificato Criterium International - Chris Froome
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novaranelcuore
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Iscritto il: 01/03/2014, 22:26

Re: Percorso Giro d'Italia 2016

Messaggio da novaranelcuore »

C'è molto terreno per noi e proveremo a fare del nostro meglio anche se Pinot si concentrerà molto probabilmente sul Tour. Geniez potrà partecipare per centrare la top 10
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Bruseghin94
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Messaggi: 74
Iscritto il: 18/01/2012, 18:02

Re: Percorso Giro d'Italia 2016

Messaggio da Bruseghin94 »

Corsa spettacolare, piace molto alla CCC, proveremo sicuramente ad esserci per far bene.
La caccia alle tappe sarebbe aperta.
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enrico96
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Iscritto il: 09/12/2013, 20:23

Re: Percorso Giro d'Italia 2016

Messaggio da enrico96 »

Passiamo per le nostre case ma il giro capovolge i nostri schemi iniziale.Ci sono però tante tappe dove far bene.
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mike4296
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Iscritto il: 07/04/2014, 16:13

Re: Percorso Giro d'Italia 2016

Messaggio da mike4296 »

Dopo aver visto il percorso la Wanty - Groupe Gobert è convinta di avere le carte in regola per qualche piazzamento nei primi di tappa e, chissà, magari strappare una vittoria.
2017: Cannondale - Drapac Pro Cycling Team
Vincitore classifica GPM Criterium du Dauphiné: Pierre Rolland

2016: Team Wanty Groupe Gobert
Vincitore classifica sprint intermedi Dubai Tour: Danilo Napolitano
17o posto La Fleche Wallonne: Enrico Gasparotto
8o posto Lìege - Bastogne - Lìege: Enrico Gasparotto
24o posto Paris-Roubaix: Marco Marcato

10o posto 1a tappa Tour de Yorkshire: Enrico Gasparotto
Vincitore 2a tappa Tour de Yorkshire: Enrico Gasparotto
2o posto 4a tappa Giro d'Italia: Enrico Gasparotto
3o posto 5a tappa Giro d'Italia: Enrico Gasparotto
5o posto 12a tappa Giro d'Italia: Enrico Gasparotto
4 giorni in maglia rossa Giro d'Italia: Enrico Gasparotto

9o posto Giro del Piemonte: Enrico Gasparotto
8o posto Paris Tours: Enrico Gasparotto
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Camenzind
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Re: Percorso Giro d'Italia 2016

Messaggio da Camenzind »

Ho riguardato il percorso, mamma mia quanto è duro, non lo ricordavo così tosto
Palmares

Tour de France
2 Classifica generale
2 Maglie a pois
1 Maglia bianca
16 vittorie di tappa
2 classifiche a squadre

Giro d'Italia
1 Classifica generale
2 vittorie di tappa

Paris > Nice
1 Classifica generale
1 Maglie a pois
1 Maglia bianca
1 Maglia verde
1 vittoria di tappa
1 classifica a squadre

Criterium International
1 Classifica generale
1 vittoria di tappa
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