Percorso 2012 - Il processo
Bulbarelli: Un saluto, gentili amici telespettatori da.................... Parigi. E' con grande piacere che vi parliamo dall'esterno del Palais des Congrès della capitale francese...
Marino: Il piacere di stare all'aperto con 3°C e il 95% di umidità, quando tutti i giornalisti seri di questa terra a quest'ora sono dentro.
Bulbarelli: Marino, l'importante è che siamo qui a parlare del Tour de France 2012 e del percorso appena presentato, il dove è ininfluente.
Marino: Per parlare così, deduco che non hai saputo del lauto buffet preparato dal cuoco della Villa Beaumarchais.
Regia: Veramente non è più così lauto, dopo il raid ordito da Auro mentre gli altri seguivano la presentazione.
Bulbarelli: Balani, ti pregherei di non metterti anche tu a spostare il discorso dal percorso alla mia alimentazione.
Marino: Giusto Auro, perché mai i contribuenti dovrebbero sapere che un vicedirettore di Raisport va a farsi un viaggio spesato a Parigi nel periodo festivo per andarsi a rimpinzare ad un buffet al quale non è stato invitato? *ammicca*
Bulbarelli: Marino, ti invito a considerare che senza le mie abilità diplomatiche saremmo ancora sotto la Tour Eiffel.
Marino: Non credo che per sentirsi rispondere "Mettetevi dove cazzo vi pare, basta che non mettiate piede nel palazzo" siano necessarie delle abilità diplomatiche eclatanti.
Bulbarelli: Non mi hanno detto esattamente così.
Marino: Hai ragione, l'addetto ha aggiunto anche un "Panzone di merda".
Bulbarelli: Marino! Quello che hai detto è politicamente molto scorretto.
Marino: Hai ragione Auro, chiedo scusa per aver detto "merda" in diretta tv.
Bulbarelli: Non intendevo quello.
Marino: Ah, devo avere frainteso *ammicca*
Bulbarelli: Marino, smettila di ammiccare. Il grande comunicatore non ammicca mai.
Marino: Ah, quindi il sorrisino che l'ex Premier tiene sempre stampato in faccia è lì perché a furia di tirarsi la pelle, oltre ad avere la pelle del culo all'altezza del mento, gli è anche rimasta un'espressione sola?
Bulbarelli: Marino! Questa trasmissione sta prendendo una pessima piega...
Marino: E' la stessa cosa che ho pensato io quando mi hanno detto chi avrebbe condotto.
Bulbarelli: Basta così, io direi di andare subito a parlare del percorso. Marino, le prime due parole che ti vengono in mente?
Marino: Marino Bartoletti.
Bulbarelli: A parte quelle.
Marino: Un po' di figa?
Bulbarelli: Sono quattro, e comunque intendevo due parole sul percorso.
Marino: Oh fuck.
Bulbarelli: Perché?
Marino: Ho visto la presentazione dietro Cavendish, e non ha detto altro.
Bulbarelli: Riteneva il percorso troppo duro?
Marino: No, l'organizzazione ha annunciato controlli più severi su chi si aggrappa alle ammiraglie.
Bulbarelli: Non era quello che intendevo quando ho detto che volevo un commento sul percorso. E comunque non avevamo il pass.
Marino: Sì, ma sono entrato presentandomi come Damiano Cunego.
Bulbarelli: E come hai fatto a dargliela a bere?
Marino: Mi è bastato fingere una crisi di fame a metà della rampa d'ingresso.
Bulbarelli: Basta così, ho capito che da Marino non tirerò fuori nessun commento tecnicamente valida. Vediamo se abbiamo più fortuna con Davide Cassani.
Marino: Mi sembri un po' come quelli che dopo che il medico non è riuscito a curarli si rivolgono al cartomante.
Bulbarelli: Cassani!
Cassani: G-gazie Augo. C-ghedo si tgatti di un Tug molto impegnativo, sopgattutto peg la pghesenza di una fgazione in pagticolaghe, sulla quale mi piaceghebbe spendeghe due pagole.
Marino: Dove per"due parole" si intende uno sproloquio che potrebbe indurre anche i telespettatori più fedeli a preferire una puntata di "All'opera" con Antonio Lubrano?
Bulbarelli: Più che altro, vorrei capire perché diamine Cassani è vestito come durante le ricognizioni.
Marino: Si vede che ormai si veste sempre così per andare in macchina.
Bulbarelli: Eh?
Marino: Lascia stare Auro, questa era troppo sottile per te.
Cassani: Posso paglaghe?
Bulbarelli: Naturalmente Davide.
Cassani: Sì, c-ghedo che il Tug si decidegà quasi esclusivamente nella fgazione che pagtigà da Le Monetier-les-Bains peg concludegsi a Isola 2000. La stazione sciistica fgancese è già stata sede di un agghivo di tappa nel 1993. A tal pgoposito, vogghei ghicogdaghe che...
Bulbarelli: Ehm... scusa Davide... io... io non vorrei togliere a Beppe Conti il suo spazio.
Marino: Spero tu intenda metaforicamente, perché dal punto di vista fisico lo hai fatto quando nel 2003 hai sfondato la barriera della tonnellata.
Bulbarelli: Marino, la tua ironia è fuori posto.
Marino: Già, anche perché quando ci sei tu nella stanza di posto non ce n'è più per nessuno.
Bulbarelli: Io andrei da Gigi Sgarbozza.
Marino: Ma sì, caso mai ci fosse ancora qualche folle sintonizzato.
Bulbarelli: Marino, ti prego di non trattare i giornalisti Rai come se fossero sterco.
Marino: Auro, da quando usi vocaboli così sopra le righe?
Bulbarelli: Hai ragione Marino, chiedo scusa ai nostri telespettatori. Intendevo "come se fossero delle nullità".
Marino: Veramente io mi riferivo al termine "giornalisti".
Bulbarelli: Sgarbozza, subito!
Sgarbozza: Sì Auro, devo dire ghe vaccio vadiga a drovare una risbosda alla dua dobanda...
Bulbarelli: Forse anche perché non te l'ho ancora fatta.
Sgarbozza: Ah eggo, sì, deve ezzere beqquello.
Bulbarelli: Gigi, quali corridori vedi più adatti al tracciato proposto da La Sègue e Hemme Méas?
Sgarbozza: Siguramente Dabiano Gunego, guesdo è il suo Durr, ne sono siguro.
Marino: E' solo il 7 gennaio, ma potremmo avere già sentito la cazzata dell'anno.
Bulbarelli: Marino, sei pregato di rispettare le opinioni altrui.
Marino: Questa è una frase condivisibile, ma piuttosto curiosa se pronunciata da uno che para il culo alla Chiesa ad ogni piè sospinto.
Bulbarelli: Non capisco dove tu voglia arrivare.
Marino: Al fatto che la Chiesa sta storicamente al rispetto delle opinioni discordanti come Ruby Rubacuori ad una cintura di castità.
Bulbarelli: Marino, ti ricordo che non sono certo i cattolici che si sono spesso macchiati di atti atroci contro chi pratica altre religioni.
Marino: Ok, ora è ufficiale: abbiamo la cazzata dell'anno.
Bulbarelli: I recenti fatti nigeriani parlano chiaro.
Marino: Già, una ignobile violazione di copyright.
Bulbarelli: Eh?
Marino: Come, chi vuole sterminare in base a principi religiosi non deve pagare i diritti d'autore a chi ha brevettato la Santa Inquisizione?
Bulbarelli: Io cambierei argomento, perché la conversazione sta finendo su temi un po' troppo spinosi.
Marino: Giusto, seguiamo l'esempio di Minzolingua.
Bulbarelli: Beppe Conti, parentesi storica subito!
Conti: Sì Auro, oggi presentazione del novantanovesimo Tour de France, al Palais des Congrès di Parigi. La corsa...
Marino: Ma è Beppe Conti o un Ansa?
Bulbarelli: Marino, ti prego di lasciar lavorare Beppe.
Marino: Sfondi una porta aperta, Auro, sono anni che aspetto di veder lavorare Conti...
Conti: Farò finta di non aver sentito, Marino.
Marino: Un po' come fai finta di non aver appena letto su wikipedia le quattro cazzate su Anquetil e Poulidor che propini ogni volta al pubblico?
Conti: Marino, posso dirti che oggi mi sembri più acido del solito?
Marino: Hai ragione Beppe, mi dispiace che dobbiate pagare voi per gli errori di Jarod Parker.
Bulbarelli: Cosa vorrebbe dire?
Marino: Che è naturale essere nervosi se chiedi al tuo magnaccia di fiducia "qualcosa di esotico" e lui ti manda in camera un ugandese di 2 metri e 10.
Bulbarelli: Non voglio sapere come è andata a finire.
Marino: Se è per quello non è successo niente, la cosa che mi ha scioccato è sapere che Jarod Parker ha nella sua scuderia anche un ugandese di 2 metri e 10.
Bulbarelli: Io direi di lasciar parlare Conti.
Conti: Grazie Auro. Il Tour partirà per la seconda volta da Berlino, come accadde nel 1987. In quella occasione il successo finale andò a Stephen Roche, che entrò nella storia conquistando nello stesso anno Giro d'Italia, Tour de France e campionato del mondo. Ricordiamo di quell'anno l'ignobile gesto di Sappada, quando l'irlandese tradì il compagno Visentini in maglia rosa.
Marino: Vedo che a distanza di 25 anni ti tira ancora il culo, Beppe *ammicca*
Conti: Nego assolutamente.
Marino: Quindi i buchi sulla foto di Roche appesa alla porta della tua stanza non li hai fatti tu con delle freccette?
Conti: Al massimo con dei sas... ehm...
Marino: Touché *ammicca*
Bulbarelli: Marino, mi vedo costretto a ripeterti di non ammiccare alla telecamera.
Marino: Mi sottometto umilmente *ammicca*
Bulbarelli: Va bene, lasciamo stare. Piuttosto, visto che deridi il pronostico di Sgarbozza, chi vedi favorito dal tracciato?
Marino: Direi che un Contador in forma, con una Saxo che riesca ad attuare qualcosa di più arguto di qualche fuga a pene di levriero di Porte, va considerato il favorito principale.
Bulbarelli: Gli Schleck ancora piazzati?
Marino: I chilometri a cronometro sono tanti, l'acume tattico dei fratelli resta sempre quella di uno scimpanzé lobotomizzato, e quest'anno non avranno neanche la HTC a chinarsi a 90 come neanche Mara Carfagna nei bagni di Montecit...
Bulbarelli: Marino! Quindi, secondo te la fusione Radioshack - Leopard sarà fallimentare?
Marino: Non ho detto questo. Credo anzi che Andy e Frank porteranno in dote ad Armstrong qualcosa che gli mancava.
Bulbarelli: Uomini di classifica nel fiore degli anni?
Marino: No, due coglioni.
Bulbarelli: Marino! Tra l'altro questa battuta non mi è nuovissima...
Marino: Cos'è, se lo faccio io è copiare, se lo fa Luttazzi è citare?
Bulbarelli: Io darei la linea ad Alessandra De Stefano.
Marino: Dai Auro, si fa per scherzare, non essere sadico...
Bulbarelli: Non è una punizione, è in scaletta.
Marino: Ah, allora mi correggo, non è sadico, è pirla.
Bulbarelli: Alessandra!
*Video*
De Stefano: Eccoci con Filippo Pozzato. Filippo, che cazzo ci fai qui, visto che la tua squadra non è invitata?
Pozzato: Speravo ci fosse la sorella di Basso.
De Stefano: Ah, ecco. Andiamo allora da Damiano Cunego. Damiano, quale tappa vedi adatta alle tue caratteristiche?
Cunego: Penso che quella del Mont du Chat mi si addica particolarmente.
De Stefano: Sei sicuro di non aver guardato l'altimetria al contrario?
Cunego: Da anni ho deciso di non raccogliere questa facile ironia.
De Stefano: Il vero dramma è che da anni sembri aver deciso di non raccogliere più risultati. No, no, sto solo scherz... ahia... no... ouch... no... ehm... sì, eccoci qui con... uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuh... Andynoooooooooooooooooooooo... Andynucciooooooooooo...
Schleck: Oh shit, take her out...
De Stefano: Andyno, fanno di tutto per separarci! Ma non temere, riusciremo a prevalere sulle avversità... Iu caming beeeeeeeeec tu miiiiiiii, is aghenst ol oooooooods, en dez uot aiv gat ta feeeeeeeeeeis... no, no, la prego... ahia... no... crash... ahi... no, no... ehm... bene... siamo qui con Vincenzo Nibali. Vincenzo, tu potresti essere il primo siciliano a vincere il Tour de France. Perché non sfrutti la tua sicilianità per arrivare a cogliere questo risultato?
Nibali: Beh, io uso la tenacia, la caparbietà che la mia terra...
De Stefano: No, non hai capito. Intendevo dire che potresti fare agli organizzatori un'offerta che non possono rifiutare... no, Vincenzo, non fare così, si faceva per dir... ahia... no... Ivan, Ivan! Stranamente Ivan Basso non si è voluto fermare a parlare con noi... in compenso ecco però Alessandro Petacchi. Alessandro, stanotte lo facciamo sotto la Tour Eiffel?
Petacchi: Non so di cosa tu stia parlando.
De Stefano: Non fare finta di non capire, o dico a tutti che quando ci siamo conosciuti mi hai detto "Piacere, Alejet. Ale lo vedi, il jet te lo faccio vedere in camera". No, dai... ahi, no, no... Michele, Michele! Michele Scarponi, eccoci qui. Michele, Cunego pochi giorni fa ha dichiarato che punta a fare classifica al Tour. Ora capisci come si sente Alonso quando ad inizio anno deve sorbirsi Massa che dice di non sentirsi un secondo pilota?
Scarponi: Beh, dipende, c'è anche il Giro, vedremo di dividerci i compiti nel modo ottimale.
De Stefano: Cioè Scarponi al Tour e Cunego in poltrona?
Scarponi: Damiano può cogliere risultati importanti anche in Francia.
De Stefano: Penso anch'io che alla Route du Sud possa dire la sua. No, dai... ahia... ma no, non è vero... no... ouch...
*In studio*
Bulbarelli: Purtroppo abbiamo avuto un problema con il collegamento.
Marino: Sì, l'inviata.
Bulbarelli: Marino, basta denigrare i membri della nostra squadra.
Marino: E tu smettila di ridacchiare quando Alessandra fa battute sui siciliani.
Bulbarelli: Non so a cosa tu ti riferisca.
Marino: Forse al fatto che hai avuto un'erezione che neanche davanti ad un piatto di trippa.
Bulbarelli: Marino, ti ricordo che non siamo qui per parlare della mia alimentazione, ma del Tour 2012 e del suo bellissimo perc...
*SPINGARDINO*
Zomegnan: Lurida mongolfiera ripiena, completi quella frase e le faccio tanti di quei fori con questo spingardino che si auto-mangerà scambiandosi per una forma di Leerdammer.
Bulbarelli: Le chiedo umilmente scusa.
Zomegnan: Così va meglio.
Marino: La vedo piuttosto nervoso.
Zomegnan: Dire che sono nervoso è riduttivo come dire che Sgarbozza non è astemio. Quei figli di meretrici di Lasègue e Hemme Méas mi avevano promesso 35 HC, e si sono fermati a 10.
Bulbarelli: Un indegno raggiro.
Marino: Io direi che gliel'hanno proprio messo nel culo *ammicca*
Zomegnan: Ne riparleremo quando Lasègue vedrà che scherzo gli ho combinato.
Bulbarelli: Altri rapimenti?
Zomegnan: No, ho fatto chiudere salite.ch e cyclingcols.
Marino: Doveva essere molto arrabbiato.
Zomegnan: Perché?
Marino: Adesso come farà a masturbarsi davanti al profilo dello Zoncolan?
Zomegnan: Come si permette, Magnum PI del forlivese?
Bulbarelli: Questa volta devo dare ragione a Zomegnan, non è questo il mod...
Zomegnan: E' ovvio che prima l'avevo salvato, imbecille.
Bulbarelli: Ehm... già...
Zomegnan: Ora scusate ma devo salutarvi, che non sono sicuro che devo sistemare un bug di Vegni.
Bulbarelli: Come, prego?
Zomegnan: Mauro Vegni, ho paura che abbia preso un virus. Sono un paio di giorni che risponde a singhiozzo ai miei comandi e ogni tanto si blocca quando parla.
Bulbarelli: Ho paura di non capire...
Zomegnan: Vedo che il folto esercito dei suoi lipidi ha ormai annientato le scarne forze dei neuroni, impadronendosi anche del suo cervello. Non mi dica che non ha capito che Vegni è un automa comandato dal sottoscritto.
Marino: Avrebbe dovuto vedere quella volta che ci ha messo mezzora a capire che non c'era un tizio che aveva rovesciato della cioccolata nel water, ma che quella cosa marr...
Bulbarelli: Ringraziamo Sua Santità Angelo Zomegnan per il prezioso contributo. Silvio Martinello, quale spunto di riflessione ci proponi oggi?
Marino: Io direi "I 100 modi per scroccare soldi pubblici senza saper fare un cazzo".
Bulbarelli: Martinello!
Martinello: Sì Auro, abbiamo notato una certa eccitazione tra i presenti relativamente alla tappa di Isola 2000. Abbiamo cercato di capire allora come mai l'interesse si è concentrato su questa tappa. Abbiamo considerato l'altimetria, preparandone una versione simmetrizzata rispetto all'asse z sul piano tridimensionale, per poi calcolare l'area volumetrica del cono formato dalla cima della Bonette con le sopracciglia di Beppe Bergomi. Abbiamo ricalcolato il dato in litri al minuto, e abbiamo quindi applicato il postulato di De Gea, trovando un risultato a dir poco sconcertante.
Bulbarelli: Cioè?
Martinello: E' una tappa di montagna.
Bulbarelli: Grazie Silvio, interessantissimo come sempre.
Marino: A me interesserebbe soprattutto il postulato di De Gea.
Martinello: Se ben ricordo, mi pare affermi che "qualsiasi sia il cross, io esco a cazzo".
Bulbarelli: Grazie a Martinello. Pietro Plastina, cosa dice la rete?
Plastina: Chi?
Bulbarelli: Hai ricevuto qualche e-mail?
Plastina: Sì.
Bulbarelli: Bene...
Plastina: ...
Bulbarelli: ...
Plastina: Ah, le devo leggere?
Bulbarelli: Non so, fai un po' tu...
Plastina: Ah, allora se non ti secca magari le leggo tra un attimo, che ho una pellicin... ah, eri sarcastico? Bene, allora... ci scrive Massimo da Isernia, che dice: "Davide Cassani potrebbe parlare di quella tappa del 1993 di cui diceva prima?"
Marino: L'idea era buona, devo ammettere, peccato che si sia dimenticato di non scrivere con l'account [email protected].
Bulbarelli: C'è altro, Pietro?
Plastina: Sì, abbiamo ancora una lunga di liste di mail.
Bulbarelli: Quante, visto che il tempo stringe?
Plastina: Una. Perché quella faccia, Auro?
Marino: Non ti preoccupare, un bel timballo di cozze e gli passa.
Plastina: Sì, dunque... ci scrive Mara C. da Roma, che dice: "Smettetela di parlare di me come se la smollassi facilmente al primo che passa".
Bulbarelli: Giusto, Marino, non è questo il modo di parlare di un'onorevole, nonché ex ministro della Repubblica.
Marino: Hai ragione Auro, sappiamo tutti che per meno di 500 non si slaccia neanche la camicet...
Bulbarelli: Marino! Basta così, io mando la sigl... Silvio, è successo qualcosa?
Martinello: Orca troia...
Bulbarelli: Che c'è?
Martinello: Se Marino era acido oggi per colpa di Jarod Parker, mi sa che la prossima volta sarà peggio...
Bulbarelli: Perché?
Martinello: Prima ho sentito che Marino aveva chiesto di non mandarle la solita 18enne, ma una un po' più grande...
Bulbarelli: E allora?
Martinello: Ho visto chi è scesa dalla macchina della scuderia Jarod Parker...
Bulbarelli: Embé?
Martinello: Guarda là...
Marino: Questo è troppo, adesso il pisano mi sente...
Bulbarelli: Basta così, questo è troppo, sigla!
Sgarbozza: Beh, io guasi guasi un benzierino...
Bulbarelli: Ho detto sigla!