World Tour: a Kreuziger anche l'Amstel Gold Race
Inviato: 17/05/2013, 16:01
Tutti aspettavano Sagan, molti puntavano sul tris di Gilbert, ma per il secondo anno consecutivo l’Amstel Gold Race ha premiato un outsider. Nel 2012 fu l’italiano Enrico Gasparotto a giungere primo al traguardo sul Cauberg, oggi invece ha trionfato il ceco Roman Kreuziger con un arrivo in solitaria sul nuovo arrivo della prima corsa del trittico delle Ardenne, spostato in avanti di due chilometri rispetto alle 46 precedenti edizioni.
L’atleta della Saxo ha interpretato al meglio il tracciato in terra olandese, affrontando con disinvoltura i 34 “berg” e lanciandosi all’attacco poco prima dell’ultimo assalto al Cauberg, a 7 km dal traguardo, mentre i compagni di fuga valutavano il da farsi.
Il 26enne Kreuziger, che nel suo palmares vantava finora il Giro di Svizzera e il Giro di Romandia oltre all'ultimo Criterium International, ha preceduto di una ventina di secondi un gruppetto che è stato regolato sul traguardo di Alejandro Valverde, e che comprendeva vedette quali l’australiano Simon Gerrans, il belga Philippe Gilbert, giunti nell’ordine alle spalle dello spagnolo, e gli italiani Enrico Gasparotto e Giampaolo Caruso, rispettivamente ottavo e nono. Il più deludente tra gli attesi protagonisti è stato lo slovacco Peter Sagan, ritrovatosi isolato nella parte finale della corsa ed esposto a numerosi attacchi.
La Stampa
L’atleta della Saxo ha interpretato al meglio il tracciato in terra olandese, affrontando con disinvoltura i 34 “berg” e lanciandosi all’attacco poco prima dell’ultimo assalto al Cauberg, a 7 km dal traguardo, mentre i compagni di fuga valutavano il da farsi.
Il 26enne Kreuziger, che nel suo palmares vantava finora il Giro di Svizzera e il Giro di Romandia oltre all'ultimo Criterium International, ha preceduto di una ventina di secondi un gruppetto che è stato regolato sul traguardo di Alejandro Valverde, e che comprendeva vedette quali l’australiano Simon Gerrans, il belga Philippe Gilbert, giunti nell’ordine alle spalle dello spagnolo, e gli italiani Enrico Gasparotto e Giampaolo Caruso, rispettivamente ottavo e nono. Il più deludente tra gli attesi protagonisti è stato lo slovacco Peter Sagan, ritrovatosi isolato nella parte finale della corsa ed esposto a numerosi attacchi.
La Stampa