Percorso 2012
Inviato: 06/09/2012, 23:32
Paris - Champs-Elysees > Tours(300 km)
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La classica che dagli anni '70 rappresenta la risposta alla domanda "Qual è l'unica grande classica che è Eddy Merckx non ha mai vinto?" diventa anche la soluzione al quesito "Qual è la corsa più lunga del calendario UCI?". Spostando il via sui Campi Elisi parigini, teatro del gran finale del Tour de France, la Paris - Tours soffia infatti il titolo alla Milano - Sanremo, arrivando a lambire la barriera dei 300 km, tetto massimo imposto dall'UCI.
Una trasformazione che si accompagnerà a quella dei chilometri finali, resi più interessanti rispetto al recente passato, pur senza stravolgere lo spirito di una corsa che da sempre sorride ai velocisti ed obbliga gli attaccanti a lavorare di fantasia oltre che di gambe.
Lasciata la capitale, la gara si svilupperà in direzione Sud-Ovest, fino a varcare la Loira nelle vicinanze di Amboise, a 65 km circa dalla conclusione. La planimetria prevede quindi un lungo ricciolo al largo di Tours, puntando verso il capoluogo del dipartimento Indre e Loira soltanto nel finale, per affrontare i quattro strappi in rapida successione destinati a determinare l'esito della competizione. La prima, collocata a 11 km dalla linea bianca, sarà la Côte de Beau Soleil, 500 metri al 5% che potrebbero servire per scaldare i motori e mettere in fila un gruppo verosimilmente ancora folto. Senza soluzione di continuità, al termine della discesa, toccherà quindi alla Côte de l'Epan, ancora mezzo chilometro, ma con una pendenza media dell'8%, la più elevata fra le quattro asperità distribuite nei chilometri finali.
Lo scollinamento sarà a 8 km scarsi dal termine, il primo dei quali da percorrere in falsopiano, prima di iniziare la vera e propria discesa. Affrontata quest'ultima, a lanciare eventuali attaccanti provvederanno due salite quasi gemelle, la Côte du Pont Volant e la Côte du Petit Pas de l'Ane: entrambe con una pendenza media del 7%, la prima di 400 metri e la seconda di 500, non saranno probabilmente sufficienti a tagliar fuori i velocisti, ma basteranno verosimilmente a portar via un'azione di qualche corridore, chiamato quindi a difendere il margine nel breve tratto in discesa e soprattutto nei 3 km e mezzo pianeggianti finali. L'ultimo tratto sarà senz'altro favorevoli agli inseguitori, ma la storia recente della corsa, segnata dalle imprese di Virenque e Dekker, obbligano a non dare per scontato un ricongiungimento.