2a Tappa: Anversa > Rotterdam 163 Km
Inviato: 21/09/2012, 22:53
2a Tappa: Anversa > Rotterdam 163 Km
Sulla carta, la corsa, potrebbe essersi decisa ieri. Sulla carta, appunto, perché oggi a fare selezione non sarà né la lunghezza né eventuali ventagli dato il percorso nell'entroterra ma a decretare il vincitore della World Ports Classic 2012 saranno le nove curve poste nel centro di Rotterdam dove ieri si è partiti e oggi si arriverà a concludere la due-giorni. Ad aprire la fuga di giornata, appena la corsa lascia Anversa, è una maglia Rabobank, quella di Luis Leon Sanchez.
Al tentativo dell'uomo Rabobank si accodano immediatamente Fouchard e Dumolin della Cofidis, Proni e Giordani della Farnese Vini, Sheydyk e Buts della Lampre, Pichot, Turgot e Pelucchi dell'Europcar. Ancora una volta il gruppo lascia andare la fuga nella prima parte di gara con il vantaggio che al chilometro quindici di gara è già ad un minuto e mezzo e dove, al traguardo volante posto in località Brecht Dumolin sprinta transitando davanti a Giordani e Buts, a controllare la fuga l'Astana che porta due uomini davanti nelle prime parti di gara: al secondo traguardo intermedio posto ad Hejiningen il vantaggio è a quattro minuti e, a transitare davanti, è ancora il francese della Cofidis con Luis Leon Sanchez e Proni dietro di lui - qui il distacco da recuperare è di soli quattro e 30 e sempre qui anche l'Omega Pharma, della maglia azzurra, comincia a lavorare.
La fuga viene quindi neutralizzata alla periferia di Rotterdam, a sette chilometri dall'arrivo, poco dopo cominciano a formarsi i primi treni con la Rabobank che prova a fare la parte del leone e Oscar Freire che prova ad anticipare i velocisti tentando un disperato attacco ai -3000 metri: alla sua ruota si porta Matteo Trentin dell'Omega Pharma che però non dà un cambio facendo finire nel nulla il tentativo dello spagnolo proprio mentre il gruppo sta percorrendo uno dei ponti più famosi del mondo, l'Erasmus Bridge
Si entra quindi nel tortuoso finale che vede da affrontare negli ultimi tre chilometri ben nove curve, quattro di queste a gomito. E' nella prima di essere che l'Ag2r prova un disperato assalto con Martin Elmiger che evade portandosi dietro di se Anthony Ravard. I due riescono a prendere un po' di vantaggio sganciandosi da Gazvoda e Goddaert il quale era alla ruota del corridore di Nantes: il vincitore di una tappa del Tour di Vallonia 2010 però non si sposta dalle prime posizioni del gruppo ma si infila in mezzo ai treni Omega e Rabobank cercando di disturbarli - se a questo ci si aggiunge la sede stradale stretta il danno, seppur involontario, dei due corridori francesi è evidente; non essendo avvezzi alle alte velocità della volata Gazvoda tocca male la curva andando a sbattere contro la ruota di Iglinsky: il gruppo è a terra.
Il treno Kazako esce però dalla caduta con tre uomini davanti: oltre a Bozic ci sono anche Guarnieri e Grivko - non è andata invece decisamente bene a Sagan, Kittel e Goss tagliati fuori dalla volata perché alla ruota di Tom Boonen, anch'esso cascato: riescono invece a sfilarsi dal corridore Belga Guardini, Ferrari e Daniel Oss che riesce a contare su riflessi migliori di quelli del compagno slovacco. Decimati i treni Omega Pharma e GreenEdge, il primo con Grabsch e Keisse per Ciolek, rimasto in piedi, il secondo che può contare su Julian Dean per il solo Howard. Completano il quadro dei superstiti Alessandro Petacchi per la Lampre, Bos e Renshaw per la Rabobank, Kristoff e Freire, che aveva rilanciato l'azione per la Katusha, Corbel per la Cofidis, Van Groen per la Veranda Willem's, Barta e Benedetti per la NetApp.
L'Omega prova quindi a tirare la volata per Ciolek, riprendendo Elmiger che nel frattempo ha staccato Ravard dopo aver esaurito la sua azione - la Rabobank lancia la volata con Theo Bos riprendendo quindi il francese quando al traguardo mancano 700 metri e lanciando Mark Renshaw che, per via del treno decimato, parte decisamente lungo ai -400. Alla sua ruota si porta Guardini che lo salta quando mancano 200 metri - potenza sufficiente per saltare il corridore con il dorsale numero uno, ma, purtroppo per il giovane italiano, non sufficiente a vincere la tappa: la seconda tappa e la vittoria della World Ports Classic 2012 vanno alla Vacansoleil, con il giovanissimo Kenny Van Hummel che dopo tanti piazzamenti al Tour può festeggiare così la sua seconda vittoria del 2012
Sulla carta, la corsa, potrebbe essersi decisa ieri. Sulla carta, appunto, perché oggi a fare selezione non sarà né la lunghezza né eventuali ventagli dato il percorso nell'entroterra ma a decretare il vincitore della World Ports Classic 2012 saranno le nove curve poste nel centro di Rotterdam dove ieri si è partiti e oggi si arriverà a concludere la due-giorni. Ad aprire la fuga di giornata, appena la corsa lascia Anversa, è una maglia Rabobank, quella di Luis Leon Sanchez.
Al tentativo dell'uomo Rabobank si accodano immediatamente Fouchard e Dumolin della Cofidis, Proni e Giordani della Farnese Vini, Sheydyk e Buts della Lampre, Pichot, Turgot e Pelucchi dell'Europcar. Ancora una volta il gruppo lascia andare la fuga nella prima parte di gara con il vantaggio che al chilometro quindici di gara è già ad un minuto e mezzo e dove, al traguardo volante posto in località Brecht Dumolin sprinta transitando davanti a Giordani e Buts, a controllare la fuga l'Astana che porta due uomini davanti nelle prime parti di gara: al secondo traguardo intermedio posto ad Hejiningen il vantaggio è a quattro minuti e, a transitare davanti, è ancora il francese della Cofidis con Luis Leon Sanchez e Proni dietro di lui - qui il distacco da recuperare è di soli quattro e 30 e sempre qui anche l'Omega Pharma, della maglia azzurra, comincia a lavorare.
La fuga viene quindi neutralizzata alla periferia di Rotterdam, a sette chilometri dall'arrivo, poco dopo cominciano a formarsi i primi treni con la Rabobank che prova a fare la parte del leone e Oscar Freire che prova ad anticipare i velocisti tentando un disperato attacco ai -3000 metri: alla sua ruota si porta Matteo Trentin dell'Omega Pharma che però non dà un cambio facendo finire nel nulla il tentativo dello spagnolo proprio mentre il gruppo sta percorrendo uno dei ponti più famosi del mondo, l'Erasmus Bridge
Si entra quindi nel tortuoso finale che vede da affrontare negli ultimi tre chilometri ben nove curve, quattro di queste a gomito. E' nella prima di essere che l'Ag2r prova un disperato assalto con Martin Elmiger che evade portandosi dietro di se Anthony Ravard. I due riescono a prendere un po' di vantaggio sganciandosi da Gazvoda e Goddaert il quale era alla ruota del corridore di Nantes: il vincitore di una tappa del Tour di Vallonia 2010 però non si sposta dalle prime posizioni del gruppo ma si infila in mezzo ai treni Omega e Rabobank cercando di disturbarli - se a questo ci si aggiunge la sede stradale stretta il danno, seppur involontario, dei due corridori francesi è evidente; non essendo avvezzi alle alte velocità della volata Gazvoda tocca male la curva andando a sbattere contro la ruota di Iglinsky: il gruppo è a terra.
Il treno Kazako esce però dalla caduta con tre uomini davanti: oltre a Bozic ci sono anche Guarnieri e Grivko - non è andata invece decisamente bene a Sagan, Kittel e Goss tagliati fuori dalla volata perché alla ruota di Tom Boonen, anch'esso cascato: riescono invece a sfilarsi dal corridore Belga Guardini, Ferrari e Daniel Oss che riesce a contare su riflessi migliori di quelli del compagno slovacco. Decimati i treni Omega Pharma e GreenEdge, il primo con Grabsch e Keisse per Ciolek, rimasto in piedi, il secondo che può contare su Julian Dean per il solo Howard. Completano il quadro dei superstiti Alessandro Petacchi per la Lampre, Bos e Renshaw per la Rabobank, Kristoff e Freire, che aveva rilanciato l'azione per la Katusha, Corbel per la Cofidis, Van Groen per la Veranda Willem's, Barta e Benedetti per la NetApp.
L'Omega prova quindi a tirare la volata per Ciolek, riprendendo Elmiger che nel frattempo ha staccato Ravard dopo aver esaurito la sua azione - la Rabobank lancia la volata con Theo Bos riprendendo quindi il francese quando al traguardo mancano 700 metri e lanciando Mark Renshaw che, per via del treno decimato, parte decisamente lungo ai -400. Alla sua ruota si porta Guardini che lo salta quando mancano 200 metri - potenza sufficiente per saltare il corridore con il dorsale numero uno, ma, purtroppo per il giovane italiano, non sufficiente a vincere la tappa: la seconda tappa e la vittoria della World Ports Classic 2012 vanno alla Vacansoleil, con il giovanissimo Kenny Van Hummel che dopo tanti piazzamenti al Tour può festeggiare così la sua seconda vittoria del 2012