Ivan Basso Award

Il meglio e il peggio del Tour de France 2012

Moderatore: Direttori di Corsa

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Ivan Basso Award

Sondaggio concluso il 13/10/2012, 16:43

Vincenzo Nibali
6
43%
Chris Froome
1
7%
Fabian Cancellara
4
29%
Joaquim Rodriguez
3
21%
 
Voti totali: 14

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Gigilasegaperenne
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Iscritto il: 18/05/2011, 14:47

Ivan Basso Award

Messaggio da Gigilasegaperenne »

Ivan Basso Award

A volte, anche avere una gamba esaltante non è sufficiente per convincere un corridore ad attaccare, procrastinando ogni eventuale offensiva all'ultima salita dell'ultima tappa. Spesso abortendo poi l'attacco a causa di una condizione non più così straordinaria. In onore dell'uomo che ha fatto dell'attesa un'arte, raccogliendo l'eredità di Gianbattista Baronchelli come nessuno pensava fosse possibile, Aso destina un premio a chi è riuscito a non approfittare di una gamba eccezionale vegetando tutto il giorno sulle ruote degli avversari, guadagnando l'1% di quanto avrebbe potuto, o addirittura niente.

NOMINATION

Vincenzo Nibali
Correre per difendere il secondo posto è un atteggiamento che difficilmente incontra grandi simpatie; ma se dormendo perdi pure il secondo posto mentre marchi la maglia gialla, allora sei pronto a farti etichettare come "coglione". Dopo un Tour speso all'attacco soprattutto nella prima parte, il siciliano ha infatti pensato bene di passare all'attesa nella giornata più dura, quando la condizione stratosferica di Cadel Evans avrebbe potuto ancora porre qualche dubbio sul nome del vincitore.

Chris Froome
Ora, a posteriori può essere una nomination un po' forzata, visto che in fin dei conti ha colto il risultato pieno. Però ecco, diciamo che restare nella scia di un compagno di squadra per tutta la salita più dura del giorno e forse del Tour, mentre davanti ci sono i due avversari più pericolosi che guadagnano, è una cosa che ci saremmo aspettati più da un altro corridore. Ad esempio da uno della Radioshack.

Fabian Cancellara
Ecco, uno come Cancellara. Che poi, lo sappiamo tutti che Cancellara in realtà è un attaccante nato, perciò, a meno che non sia stato posseduto per tre settimane dallo spirito di Andy Schleck, è probabile che sia stato qualcuno a dirgli di non muoversi nei molti finali nervosi proposti dal Tour. Qualcuno che potrebbe aver pensato di mettere i bastoni fra le ruote a Sagan e Gilbert con un finisseur come Frank Schleck.

Joaquim Rodriguez
Pur senza rinverdire i fasti del celeberrimo harakiri di Schleck nella tappa del Granon dell'anno passato, è probabile che la dormita di Purito sul Tourmalet spunti in più di una nomination. Lo scalatore catalano, dopo aver gettato solidissime basi per la conquista della maglia a pois a suon di vittorie di tappa e risultati che lo hanno proiettato anche nella top 5 della generale, ha infatti atteso che decedesse il pontefice per muoversi sulla salita simbolo dei Pirenei, senza nemmeno potersi consolare con l'effettiva dipartita del vescovo di Roma.
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