Alessandro Manzoni Award

Il meglio e il peggio del Tour de France 2012

Moderatore: Direttori di Corsa

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Alessandro Manzoni Award

Sondaggio concluso il 13/10/2012, 16:36

Silvére Saubert
4
25%
Eros de Col
11
69%
Otello Rinaldi
1
6%
Jonathan D'Arkness
0
Nessun voto
 
Voti totali: 16

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emmea90
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Alessandro Manzoni Award

Messaggio da emmea90 »

Alessandro Manzoni Award
C'è modo e modo di presentare qualsiasi testo scritto. C'è chi sceglie la schematicità, chi uno stile a più ampio respiro. Poi ci sono quelli che decidono di infliggere al lettore testi di pesantezza inaudita, versando fiumi di parole dove basterebbe una frase. All'uomo che senza il provvidenziale intervento di un amico avrebbe dedicato 6 capitoli alla storia della Monaca di Monza Aso intitola il premio che rende merito a chi, magari anche scrivendo le tattiche più sensate ed azzeccate del mondo, ha destato negli organizzatori istinti violenti per gli sproloqui con cui le hanno esposte.

NOMINATION
Silvére Saubert
C'è modo e modo di dichiarare le intenzioni durante una tappa. Puntare alla classifica a squadre e ribadirlo in ogni post o nominare mezzo gruppo su cui ogni volta, a seconda, deve chiudere un corridore diverso è il peggiore. Non può non finire in nomination l'uomo alla cui madre sono stati rivolti i peggiori epiteti riservati solamente alle consorti dei direttori di gara degli arbitri della Juventus. A titolo esemplificativo viene riportata la tattica di Genolhac
Spoiler!
anticipo che non ci interessano TV e GPM, a meno che non siano per togliere punti a Pellizotti per la maglia a pois
nella prima parte di corsa (prima del rifornimento) impediremo ai Radioshack, agli Sky e a tutti gli uomini tra la 5° e la 15° posizione in classifica generale di entrare in fuga andando a chiudere prontamente con Kangert, Kessiakoff, Petrov e Bozic. Se il tentativo dovesse essere abbastanza numeroso da impedire un recupero immediato ci inseriremo con un numero pari di uomini a quelli che avrà la Radioshack, i prescelti per andare ad inseguire sono quelli scritti in precedenza nell'ordine in cui li ho messi
se qualcuno dovesse creare un ventaglio ci uniremo al tentativo con tutta la squadra, se fosse necessario per non "mangiare l'erba" a bordo strada, inseriremo anche i 3 capitani nella classica rotazione del ventaglio, però non rimarranno più di un paio di secondi in prima posizione a tirare, quanto basta insomma per non perdere la posizione
se una decina di km prima del rifornimento il gruppo dovesse essere ancora compatto alle spalle della fuga, faremo avanzare la seconda ammiraglia davanti al plotone in vista di un attacco di tutta la squadra al rifornimento, quando comincerà il tratto apposito di Maurie metteremo Kangert, Kessiakoff, Petrov e Bozic in testa a tirare con a ruota i capitani cercando di creare un buco, quindi un paio dei nostri gregari raggiungeranno l'ammiraglia avanzata in precedenza per prendere i sacchetti da distribuire ai compagni
dovessimo avere successo (ovvero se ci fossero dei nostri rivali per la generale (5°>10° pos. nella generale) o più di 7 Radioshack o Sky attardati) i nostri 4 gregari tireranno fino alle pendici del Port de Pailheres, dove prenderanno in mano il gruppetto Vino e Kreuziger (solo se le altre squadre imponessero altrimenti un ritmo cicloturistico, se tireranno altri Vino e Kreuzi staranno a riposo)
se invece il buco non si venisse a creare, o comunque riguardo a quelli che saranno rimasti con noi, sul col du Garavel, Vino si lancerà su tutti gli attacchi consistenti (con almeno altri 3 corridori a meno di 50 minuti in classifica) senza collaborare più di tanto, a meno che il gruppo non si pianti completamente
a partire dal Port du Pailheres, Brajkovic risponderà ai tentativi di almeno un paio di uomini dalla 5° alla 13° pos in classifica, se dovesse andare via un singolo andremo a richiudere mettendo in testa Kreuziger e Kessiakoff se sarà ancora in gruppo
per l'ultima scalata ad Ax rimangono le stesse indicazioni del Pailheres in vista dei correttivi, a meno che Brajkovic non si trovasse senza Kreuziger per cui sarà Vino a richiudere su un singolo 5°-13° o se fosse proprio da solo lo farà in prima persona
poi Vino e Kreuziger saranno sempre necessari al top fino al traguardo per la classifica a squadre
Eros De Col
Come insegna Jonah Falcon, la lunghezza non è tutto. Specie se per due settimane hai scritto porcate alla cazzo di cane dimostrando che non è solo Gesink a non saper mai rendere in un GT ma che comunque anche una Ferrari non renderebbe se guidata da Luca Badoer. Pensate cosa può succedere se a Badoer date in mano non una Ferrari ma una Apecar: probabilmente sarebbe superato da lumache, vecchiette col bastone e, rallentando ulteriormente, anche da Damiano Cunego nel culmine dello sforzo. La tappa in questione è quella di Mont Sainte-Odile arrivo che, nonostante la vicinanza ad un convento, non ha evitato da parte dell'organizzazione dei bestemmioni che persino Germano Mosconi ha definito "volgari e blasfemi"
Spoiler!
Partiamo portando subito nelle prime posizioni Wilko e Boom più Carrara e Westra, cercando di tenere la corsa chiusa per più tempo possibile, e se la fuga va, tenerla sui 4' max e accelerare sul terza categoria. I 4 devono dividersi le tirate in questo modo, fino Corcieux, dove Renshaw farà la volata tirato da Bos, -precisamente i due si portano davanti ai 2km, ai -1 parte a trenata di bos e ai 400m parte Renshaw-, Boom e Carrara e per il resto Kelderman e Westra. Sul col du Las i due devono aumentare l'andatura e cercare di accorciare il vantaggio della fuga, e di prevenire attacchi di big, se questo succede, Wilko da il cambio a LLS prima e Mollema poi, i quali devono andare a riprenderli. Nel fra tempo, alle pendici del col du las, Mollema e LLS portano avanti Gesink e Kruijswijk, i quali devono cercare di rimanere coperti.

Nel successivo tratto di discesa, ancora i due a fare l'andatura.

I due fanno l'andatura pure sulle prime rampe de Le champ du Feu, precisamente per i primi 3 km, all'inizio del tratto duro i 2 si fermano e partono Kruijswijk e Poels, dietro portiamo subito davanti Sanchez e Valls, i quali devono cercare di rallentare il ritmo, di fare da tappo, mentre Mollema copre Gesink, che si porta davanti. In caso di scatti di big indesiderati (Vdb-Nibali-Schleck-Evans-Froome-Wiggins) Gesink si fionda sulla ruota, e raggiunti si ferma e rimane a ruota. Se invece i due riescono ad andare via, anche con altri atleti che non siano i big citati prima, devono andare su al 70/75% (70 nei tratti più duri, 75 dove la salita spiana) cercando di collaborare e di tirare regolarmente, senza staccare Poels e senza andar fuori giri, andare su regolare. Arrivati al Gpm, Poels lascia passare Steven per primo.

Nel gruppo principale invece Gesink deve stare nelle prime posizioni, sempre coperto da Mollema, e cercare principalmente di risparmiare energie, se qualche Big attacca Gesink deve limitarsi a rispondere, una volta raggiunti gli attaccanti deve stare a ruota e non collaborare, per far affaticare gli altri.

Nella discesa Kruijswijk e Poels continuano a darsi cambi regolari, e collaborare, ma sopratutto cercare di alimentarsi bene e recuperare il più possibile, se uno dei due cade, si continua senza guardarsi indietro.

In gruppo Gesink deve cercare ASSOLUTAMENTE E CATEGORICAMENTE di non prendersi alcun rischio, se Nibali attacca, portiamo al massimo LLS davanti a tirare, se invece si è staccato, che lavorino gli altri.
Se Gesink cade, se si fa male, allora che punti al tempo massimo, se invece non si fa niente, i Rabo presenti in gruppo si fermano e cercano di riportarlo in gruppo.

I due di testa all'imbocco della salita continuano a collaborare, questa volta tirando al 75/80%, non curandosi degli scatti di altri compagni di fuga, ma puntando a guadagnare il più possibile. Kruijwijk deve collaborare fino ai 4 dalla vetta, dove deve rallentare e preservare un po' di energie, e magari fingere di stare un po in crisi, ai -3 dare cambi sempre più corti, per affaticare Poels, ai 2500m smettere di tirare e piazzarsi alla ruota di Poels, rispondere in caso attacchi.
Ai 1500m parte Kruijwijk con un primo attacco, per sondare il terreno, ai 1000m e all'inizio del tratto duro, fare l'attacco decisivo. Se invece Poels non si stacca piazzarsi alla sua ruota e cercare di vincerla allo sprint.

Nel gruppo principale invece Gesink si porta davanti e resta calmo per i primi 2km, limitandosi, come già detto prima, a rispondere e stare a ruota; ai -4, portare davanti Bauke, che deve tirare a tutta, cercando di scremare il gruppo, finita la trenata di Mollema, Gesink si porta davanti e prova un primo scatto, leggero e non troppo affaticante, e poi seguiamo a ruota gli altri.
Un successivo scatto lo fa sul tratto più duro della salita, quello al 9.4%, e cercare di portar via un drappello cercando di staccare principalmente Wiggins e Froome, se i due invece riescono a tener testa, piazzarsi alla ruota di Wiggins e limitarsi a ripondere agli attacchi di Evans e fare lo sprint finale, cercando di perdere il meno possibile.
Otello Rinaldi
Premetto che apprezziamo lo sforzo fatto per scrivere in italiano corretto, lo apprezziamo talmente tanto che nonostante Manzoni si rivolterà nella tomba al solo pensiero Otello Rinaldi prende la nomination per la stessa tappa di De Col, consolidando con lo stesso quel feeling che c'è stato nella storia tra Gianni e Pinotto, Stanlio e Ollio, Cochi e Renato e non certo per le competenze ciclistiche.
Spoiler!
Squadra che da inizio tappa si mette in testa al gruppo, a tirare si mette Carrara con Boom della Rabobank, mentre Larsson mantiene De Gendt e Poels in testa al gruppo, Carrara che tira mantenendo un'andatura sostenuta per tenere a freno la fuga sui 4/4.30 di vantaggio fino al traguardo volante, da li si mette in testa Westra accompagnato da Keldermann, Westra che mantiene alta l'andatura per avvicinarsi alla fuga facendo a tutta il Col du Las e conseguente discesa, ad occuparsi di De Gendt e Poels ci si mette Rafael Valls che li mantiene in testa al gruppo, arrivati su Le Champ du Feu Westra usa le sue ultime energie rimaste per tirare nei primi chilometri di salita, fino al tratto duro dove si sposta e parte Poels con Kruiswijk con Valls che porta De Gendt avanti facendo da tappo per fare andare via i due, Poels mantiene l'andatura sul 70% facendo cambi regolare con l'altro olandese sia in salita dove passerà prima Kruiswijk al GPM, sia in discesa, se ci fossero eventuali cadute per i due si continua senza aspettare l'eventuale caduto per non farsi riprendere dal gruppo dietro, mentre i due vanno dietro se Valls non ce la fa a far stare De Gendt davanti, il belga se la deve cavare da solo mettendosi a ruota di Wiggins, se ci sono eventuali attacchi dei big in questa ascesa De Gendt li deve seguire senza muoversi in prima persona (quindi aspetta che qualcun altro scatti per primo per riacciuffare l'attacco), arrivati all'ultima ascesa di giornata Poels si mette a tirare al 77% sempre facendo cambi regolari con Kruiswijk fino ai -2 (inizio del tratto facile) per guadagnare, ai -2 Poels parte forte 90% per staccare Kruiswijk e vincere la tappa, in caso lo staccasse prosegue dritto dando fondo a tutte le energie rimaste, nel caso contrario questo sarà l'unico scatto che farà, e in altri eventuali scatti di Kruiswijk lui si limiterà a rispondere giocandosela poi in volata. Nel caso la fuga non dovesse arrivare Poels si metterà a proteggere De Gendt,i due si metteranno a ruota di Wiggins e Froome, se ci saranno eventuali attacchi De Gendt seguirà in prima persona l'affondo con Poels a ruota, nel caso in cui Poels nn ce la facesse deve cercare di limitare i danni arrivando su col minor scarto possibile per guadagnare secondi per la maglia bianca. Se De Gendt rimane con i primi ai -1.5 scatta per provare a vincere la tappa, mettendoci tutte le forze che gli sono rimaste.
Jonathan D'Arkness
D'Arkness è ormai famoso in gruppo per essere un DS preciso e puntiglioso. Ma arrivare alle dieci righe di tattica per una cronometro è sembrato troppo persino al Andrew O'Simony dei tempi d'oro. L'ultima nomination va quindi a chi come Sauber ha impostato un rigoroso schema attacco-difesa pari a quello di un albero binario ma uscendone fortunato considerando che la sua tattica veniva letta sempre dopo aver superato l'ostacolo Astana. Viene qui riproposta a titolo esemplificativo la tattica del Mont Sainte-Odile
Spoiler!
Kern in fuga dal mattino, aiutato da Bernaudeau ad entrare in fuga. L'obiettivo di Bernaudeau è di far partire la fuga e lavora a tutta nei primi chilometri per far sì che Kern ci riesca.
L'obiettivo di Kern sarà conquistare i primi punti pesanti della maglia a pois. Per cui non fa la volata al GPM di terza, ma tiene le energie per scremare fortemente il gruppetto dei fuggitivi su Le Champ de Feu, dove cerca di scollinare in testa, insistendo poi nella discesa.
Tutti gli altri Voeckler compreso, lavorano per Rolland.
A questo punto due ipotesi:
[*]Se la fuga non è stata ripresa sul Champ de Feu, Voeckler attacca a circa 3 chilometri dalla vetta, cercando di portarsi via Rolland. Se non vengono ripresi, Vockler lavora per il compagno fino a fine discesa successiva, quando Rolland accelera nuovamente. Se vengono ripresi Rolland prova in prima persona nell'ultimo chilometro della salita. Se viene ripreso anche stavolta resta comunque nelle prime posizioni del gruppo di testa, pronto a seguire un eventuale atacco di un discesista (occhi puntati ovviamente su Nibali, ma anche VDB e S.Sanchez, o chiunque altro ci provi). Se c'è ancora Voeckler nel primo gruppo, è invece lui a provarci in discesa, con Rolland che resta con i big a controllare, limitandosi a seguire eventuali attacchi ma senza mai farne in prima persona finché c'è un compagno davanti. Se a fine discesa stanno entrambi nel primo gruppo, Voeckler tiene alto il ritmo finché ne ha, quando poi ci prova di nuovo Rolland.
[*] Se la fuga è stata ripresa, Voeckler prova inizialmente ad andarsene da solo. Con Rolland che si limita a seguire gli attacchi dei big, senza agire in prima persona. Eventualmente, se dopo lo scollinamento i due si ritrovano insieme, Voeckler inizia a lavorare per Rolland, provando ad attaccare insieme prima in discesa, o comunque tenendo l'andatura alta se vengono ripresi, poi forzando l'andatura nella salita finale.
In entrambe le ipotesi, Voeckler cerca di conquistare quanti più punti possibile per la maglia a pois.
In tutto ciò, se Kern ha un vantaggio sotto i due minuti dopo lo scollinamento del Champ de Feu, si ferma ed aspetta un eventuale compagno (ovviamente non se è da solo in testa alla corsa).
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Cadel95
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Re: Alessandro Manzoni Award

Messaggio da Cadel95 »

Il prossimo anno ci sarà anche il sottoscritto :ahahah:
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2013 | Vacansoleil - DCM
Paris - Nice: 10° posto (Thomas De Gendt); 3° posto 3° tappa (Thomas De Gendt)
Paris - Roubaix: 7° posto (Juan Antonio Flecha Giannoni); 10° posto (Björn Leukemans)
Criterium International: 3° posto (Thomas De Gendt); 3° posto 1° tappa B (Thomas De Gendt)
Tour de France: 11° posto (Thomas De Gendt); 3° posto 3° tappa (Johnny Hoogerland); 5° posto 6° tappa (Thomas De Gendt); 2° posto 16° tappa (Wouter Poels)
World Ports Classic: 1° posto 1° tappa (Danny Van Poppel)
Paris - Tours: 2° posto (Juan Antonio Flecha Giannoni)
2012 | Farnese - Selle Italia
World Ports Classic: 3° posto (Andrea Guardini); 2° posto 2° tappa (Andrea Guardini)
Paris - Tours: 2° posto (Filippo Pozzato)
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