13a Tappa: Mirepoix > Frontignan 174,5 Km
Tredicesima frazione del Tour 2013, si parte da Mirepoix per dirigersi verso le Alpi che saranno il giudice finale di questa 100° Grand Boucle. Dopo cinque frazioni in cui la classifica è stata sconvolta saranno oggi nuovamente i velocisti a tornare protagonisti - pronti, via, dei 184 uomini rimasti in gara dopo la squalifica di Turgot è la BMC a provarci con Thor Hushovd.
Viviani e Gallopin seguono immediatamente il norvegese - a lui si accodano anche Engoulvent, Charteau, Kreder, Kessiakoff ed Hardy - davanti però c'è scarsa collaborazione vista la presenza di Hushovd e Viviani con l'Astana a spostarsi mentre dietro la Vacansoleil esclusa dalla fuga prova a ricucire il buco con Flecha. Il primo tentativo va quindi subito a vuoto e sono proprio gli olandesi a rilanciare con Leukemans che esce a ruota di Marczinzksy
Il polacco lancia al belga una vera e propria volata e poi si sposta - a seguire il corridore due volte ai piedi del podio in Fiandre e Roubaix troviamo Arthur Vichot della FDJ, Jonathan Hivert della Sojasun, Angel Luis Mate Mardones della Cofidis, Lucas Sebastian Haedo della Cannondale e Philippe Gilbert della BMC. La fuga ha il beneplacito del gruppo dove si portano a controllarla, inizialmente, due Astana e due Lotto - vale a dire Tanel Kangert, Kevin Seeldrayers, Bart de Clerq e Francis de Greef.
In cima alla Cote de Montreal, dove Gilbert transita per primo, il vantaggio è quindi di 1'13'' sul gruppo - vantaggio che sale progressivamente fino agli 8'23'' nel momento in cui il gruppo entra nella località di Homps e l'Omega impone una prima accelerazione con Velits e Pineau che si portano nelle prime posizioni del gruppo. Al Traguardo volante il vantaggio scende a 6'12'': davanti non c'è volata con Leukemans a passare davanti ad Haedo, Hivert, Gilbert, Vichot e Mate mentre quella del gruppo viene vinta da Kittel che batte Cavendish, Sagan, Rojas, Van Poppel, Degenkolb, Mezgec e Paolini - quindicesimo Ruben Plaza.
Anche Chavanel si porta quindi davanti a dare cambi insieme ad Hansen mentre dietro è l'Euskaltel che si porta in massa davanti per accelerare il proprio ritmo. Al rifornimento posto in località Beziers il distacco è quindi solo di 3'24'' ma la corsa deve registrare una bruttissima caduta nel momento in cui Christophe Riblon sbanda dalla propria bicicletta nel tentativo di prendere il proprio sacchetto coinvolgendo una decina di corridori tra cui anche Jeandesboz e Spilak che vengono costretti al ritiro insieme al francese dell'Ag2r. Ad Agde il vantaggio è quindi nuovamente sceso a 2'10'' - all'arrivo però mancano solamente 30 km e davanti iniziano a saltare gli accordi con Mate che va via appena comincia il tratto sulla costa.
Qui sono quindi Sky e Argos ad accelerare insieme a Saxo ed Omga nel tentativo di allungare il gruppo e portare via un ventaglio - Nibali è tuttavia vigile nelle prime posizioni anche e soprattutto grazie alla strada molto larga e il vento non sembra essere quello ideale visto nella prima parte di Tour. E' quindi nuovamente l'Omega a prendere il comando delle operazioni insieme alla Lotto per il ricongiungimento che avviene a Setè, a poco dal traguardo, nel momento in cui la fuga aveva già ripreso a sua volta Mate non senza averlo apostrofarlo in malo modo.
Sono quindi due i principali treni che si formano nel finale con l'Omega con Martin che si porta dietro Boonen e Cavendish mentre è più compatto quello Argos con Gretsch, Van Rensburg, Dumoulin, Mezgec, Veelers, Degenkolb e Kittel - anche la FDJ prova a formare il suo con Fedrigo, Roux, Demare e Bouhanni mentre la lotto dietro a De Greef e de Clerq porta Bak, Roelandts, Henderson e Greipel.
Vani i tentativi nel finale di anticipare la volata sotto la Flame Rouge da parte di Millar e Farrar che provano ad uscire dal gruppo con Hushovd a ruota ma non vi trovano le condizioni in una strada che negli ultimi 30 chilometri non ha presentato nemmeno l'ombra di una curva. E' l'Omega quindi ad uscire bene davanti nel richiudere il tentativo dei tre con il treno della Lotto un po' dietro - Roelands però recupera posizioni velocemente e riporta Henderson e Greipel a ruota di Degenkolb che però ai -400 non è ancora uscito. E' quindi Cavendish a muoversi per primo ai -200 con il treno Argos andato forse troppo lungo con Kittel ancora con due uomini davanti e Sagan alla propria ruota - non è sorpreso invece André Greipel che riesce a prendere la ruota del britannico e saltarlo ai -100 mostrando forse una condizione spaventosa per la giornata odierna e arrivando al traguardo con mezza bicicletta di vantaggio e tornando alla vittoria al Tour dopo la tappa vinta lo scorso anno in quel di Dusseldorf.
Si deve accontentare del secondo posto Marcel Kittel che parte in ritardo ma riesce a superare Cavendish anche grazie al lavoro di Degenkolb, quarto posto per Sagan, quinto per Hutarovic, sesto posto per Goss, settimo per Rojas Gil per una classifica della maglia verde che vede comunque lo slovacco al comando con 25 punti su Kittel - classifica che sarà aggiornata domani al traguardo volante, non, probabilmente, a quello di tappa del Mont Faron dove torneranno in scena gli uomini di classifica
Direttore di corsa.
