Percorso 2013

La corsa verso il sole ritorna ad aprire la stagione.

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emmea90
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Percorso 2013

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Nel cuore delle Alpi
di Alexis Hemmé Meas
Sarà una Parigi > Nizza diversa quella che prenderà il via da Créteil il 3 Marzo 2013. Sarà una Nizza diversa sia per il percorso che, a distanza di 33 anni dalla vittoria di Duclos Lassalle torna ad avere non il massiccio centrale ma le Alpi e le prealpi come centro cella corsa - non solo come giudice finale. Il via sarà dato con una cronometro a squadre di 24 chilometri - molto simile a quella che il 29 Giugno le squadre si troveranno di fronte al Tour de France e, proprio per questo, da non sottovalutare: tale esercizio mancava nella corsa verso il sole dal 1993 quando sul Circuit de Roanne ad aggiudicarsi la tappa fu la Once di Alex Zulle che poi avrebbe vinto quell'edizione - non è una passerella o un prologo iniziale ma una cronometro vera che, quindi, potrà già dare i primi, significativi, distacchi.
A fare da intermezzo con le prime battaglie per la classifica ci sarà quindi la Borgogna con la tappa di Dijon, città che torna ad accogliere la corsa dopo 67 anni e tre presenze che hanno visto altrettante affermazioni di corridori transalpini: difficile che vi sia una quarta affermazione visto che i velocisti presenti alla corsa non si lasceranno sfuggire delle due occasioni a loro dedicate quella più facilmente conquistabile. Lunedì 5 Marzo, infatti, la corsa si sposterà nello Jura e nel Doubs, dipartimenti lasciati fuori dalle ultime edizioni del Tour de France ma non dimenticati da ASO nelle sue corse: sarà la prima di due tappe dedicate a fuggitivi e finisseur ma che non escludono le prime bagarre tra gli uomini di classifica e che, qualora si formassero dei gap consistenti con i fuggitivi, potrebbero regalare delle sorprese nella generale. La prima di queste vedrà un inedito arrivo a Pontarlier - città inedita per la Parigi > Nizza ma che ha ospitato in passato l'arrivo di ben tre tappe della Grand Boucle: l'arrivo non sarà in salita come nel 1985 quando ad imporsi fu Jorgen Pedersen e nemmeno presenterà le asperità relativamente lontano dal traguardo come nel 2002 con la vittoria di Erik Dekker. Il giorno dopo sarà la volta di Bellegarde-sur-Valserine a debuttare nella prima corsa World Tour francese della stagione con quella che si presenta come la tappa di più difficile interpretazione: punto focale sarà la Cote d'Echallon che alcuni corridori del gruppo hanno già affrontato in partenza della tappa di Cret du Merle del Tour de France 2011 vinta da Andy Schleck su John Gadret.
Giovedì 7 Marzo sarà il giorno da marcare col circoletto rosso sul proprio calendario con la Nizza che presenterà la sua giornata campale nella tappa incentrata sulla durissima scalata alla Cote de Laffrey - salita già presente otto volte al Tour de France ma che mai aveva avuto un arrivo immediatamente successivo, arrivo individuato nella scalata alla stazione sciistica di La Chaud: l'ultima battaglia tra i big della generale arriverà quindi nella tappa di Gap che tornerà alla Paris > Nice dopo l'apparizione nell'edizione 2004 con la vittoria di Denis Menchov e non sarà il col de Manse ma un arrivo totalmente inedito a fare la differenza.
I velocisti rimasti in gara avranno quindi la seconda chance il 9 Marzo - questa volta senza insidie prima del gran finale che tornerà contro il tempo come nel 1996 o meglio come nel 1977 data la presenza del Col d'Eze all'interno della prova contro il tempo che la renderà meno adatta agli specialisti proprio come la cronometro di Orcieres del Tour de France numero 100. Sarà quindi una Nizza che si presenterà aperta a varie soluzioni per la vittoria dove corridori non specialisti delle prove contro il tempo come Andy Schleck non si presenteranno eccessivamente penalizzati così come non lo sarà il campione del mondo Philippe Gilbert: sarà una Nizza dove conteranno testa e gambe e dove vedendo il percorso non banale è difficile fare a priori il nome di un favorito o di un sicuro vincitore.

1a Tappa: Créteil > Evry (TTT) 24,0 Km
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E' una cronosquadre ad aprire la Paris - Nice 2013, imponendo subito ai pretendenti al successo e alle loro squadre il massimo sforzo. Il via sarà dato da Créteil, alle porte di Parigi, e il tracciato muoverà in direzione Sud, attraversando le località di Montgeron, Draveil e Soisy-sur-Seine, prima di attraversare la Senna e giungere in quel di Evry. Il traguardo sarà collocato in Rue Henri Rochefort, al termine di 24 km sostanzialmente pianeggianti, animati altimetricamente soltanto da un lieve falsopiano intorno a metà percorso e da un breve strappo ad un paio di chilometri dal termine. Chi riuscirà a vestirsi di giallo al termine di questa prima frazione avrà buone chance di preservare le insegne del primato almeno per la giornata successiva.
INTERTEMPI: Villeneuve Saint-Georges (Km 7,5), Champrosay (Km 18)

2a Tappa: Montreau-Fault-Yonne > Dijon 238,5 Km
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Côte de Baulme-la-Roche
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Prima tappa in linea, ed è subito la volta della frazione più lunga in programma negli otto giorni di gara francesi. La partenza sarà collocata ad una cinquantina di chilometri dal traguardo della cronosquadre d'apertura, e i corridori non troveranno sostanziali difficoltà per più di 200 dei 238 km e mezzo previsti, superando a Montbard il primo ed unico traguardo volante di giornata. Soltanto nei pressi di Sombernon il percorso si farà più nervoso, con una serie di saliscendi che culmineranno, a poco più di 21 km dalla conclusione, nella Côte de Baulme-la-Roche, 4 km e 800 metri di ascesa al 4,4% di pendenza media. Allo scollinamento non seguirà una discesa, ma un tratto di mangia-e-bevi di quasi 15 km, durante i quali sarà fondamentale per le squadre dei velocisti riuscire a riorganizzare rapidamente l'inseguimento ai possibili attaccanti. Difficile sarà infatti recuperare più di tanto nei 7 km conclusivi, in leggera ma costante discesa fino a raggiungere Dijon, che in Avenue Victor Hugo offrirà un arrivo aperto anche a soluzioni diverse dalla volata a ranghi compatti.
GPM: Côte de Baulme-la-Roche (3a Categoria, 560 m, 4,7 Km al 4,7%, Km 217)
TRAGUARDO VOLANTE: MontBard (Km 150,5)


3a Tappa: Auxonne > Pontarlier 167,5 Km
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Côte de Omans
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Côte de Echevannes
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Côte de Hautepierre-le-Chatelet
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Côte de La Main
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Molto più breve della frazione precedente, ma non per questo meno significativa: la terza tappa della Paris - Nice, 167,5 km da Auxonne a Pontarlier, proporrà infatti una seconda metà di tracciato quanto mai accidentata, che potrebbe consentire a qualche volenteroso di dare un primo scossone alla classifica generale, o quantomeno dar vita ad un finale di difficile lettura tattica.
L'avvio sarà relativamente tranquillo, con quasi 65 km di quasi totale assenza di difficoltà prima dell'approccio alla facile Côte de Morre, 5 km al 5,5% di media posta a poco meno di 100 km dal termine. Un tratto di saliscendi e una nuova sezione pianeggiante accompagneranno quindi gli atleti ai 70 km conclusivi, dove la corsa entrerà nel vivo e le azioni potrebbero cominciare. Ad aprire la fase più calda della giornata sarà la Côte d'Ornans, 7 km e mezzo al 3,9% buoni quasi esclusivamente per scaldare i motori. Un tratto in quota e la successiva discesa condurranno a Vuillafans, dove i corridori troveranno lo sprint intermedio, appena prima della terza scalata, verso i 637 metri della Côte d'Echevannes, dove si giungerà al termine di 5,4 km al 5,2% di pendenza. Ancora una volta, al GPM non seguirà immediatamente la picchiata, che sarà invece preceduta da 7 km di pianura e leggera salita.
Lo snodo cruciale della frazione arriverà però ai -21 dal traguardo: si tratta della Côte de Hautepierre-le-Chatelet, 4,7 km al 7,1%, di gran lunga la salita più impegnativa sul menù del giorno. Qui potrebbero arrivare le offensive più pericolose, anche se gli eventuali attaccanti dovranno cercare, dopo il Gran Premio della Montagna, di tener duro sulla pedalabilissima Côte de La Main (5 km e 100 metri al 3,4% di pendenza media, vetta a 10 km dall'arrivo), e soprattutto nel tratto pianeggiante finale, dove soltanto un paio di curve potranno spezzare il ritmo degli inseguitori.

GPM: Côte de Morre (3a Categoria, 421 m, 5,0 Km al 5,5%, Km 69,5); Côte d'Ornans (2a Categoria, 613 m, 8,0 Km al 3,7%, Km 105); Côte d'Echevannes (2a Categoria, 637 m, 5,6 Km al 5,0%, Km 125); Côte de Hautepierre-le-Chatelet (1a Categoria, 797 m, 4,7 Km al 7,1%, Km 146,5); Côte de La Main (3a Categoria, 836 m, 5,5 Km al 3,2%, Km 157,5);
TRAGUARDO VOLANTE: Vuillafans (Km 119,5)


4a Tappa: Pontarlier > Bellegarde-sur-Valserine 210,5 Km
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Station des Rousses
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Cret Pourri
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Côte de Larrivoire
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Côte de Viry
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Côte d’Echallon
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Côte de Montanges
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Seconda ed ultima tappa oltre i 200 km, globalmente una delle più impegnative della corsa, benché dal finale meno selettivo rispetto alle due frazioni che seguiranno. Le fatiche degli atleti cominceranno dopo 45 km e mezzo, anche se la Côte de Foncine le Bas ben difficilmente potrà mettere in difficoltà qualcuno, con i suoi 3500 metri al 3,9%. Non troppo più impegnativo il successivo Col de la Savine, 2,2 km al 4,7% di pendenza media, collocato al chilometro 55 di gara. Per trovare un'ascesa più selettiva bisognerà attendere la salita della Station des Rousses, 5 km e 300 metri all'insù per una media del 6,3% che in realtà rappresentano soltanto la sezione più significativa di una salita che fra interruzioni, spianate e riprese durerà quasi 15 km. Ad un tratto in quota e alla successiva, lunga discesa seguirà quindi la salita più lunga in programma, quella di Crêt Pourri, 14 km al 4,9% di pendenza. La fatica potrebbe iniziare a farsi sentire, ma al momento dello scollinamento mancheranno ancora qualcosa come 95 km per giungere a Bellegarde-sur-Valserine.
Per tornare a salire bisognerà attendere circa 25 km, quando sarà la volta della Côte de Larrivoire, 6 km e 300 metri al 4,7%, con vetta al km 148. Dopo la discesa, i corridori non avranno nemmeno il tempo di tirare il fiato prima di risalire verso gli 822 metri della Côte di Viry, 8,1 km al 4,7%. Al termine della successiva picchiata i velocisti eventualmente rimasti in gruppo potranno giocarsi il traguardo volante di Oyonnax, situato 174 km dopo la partenza, in corrispondenza del quale si comincerà ad affrontare la salita che potrebbe dare il tono al finale di tappa: se interpretata con coraggio, la Côte d'Echallon - 6,4 km al 6,6% - potrebbe dare il là ad un finale esplosivo, a dispetto dei 29 km che separeranno il Gran Premio della Montagna dalla linea d'arrivo; viceversa, una condotta attendista rimanderebbe qualsiasi bagarre alla ben più agevole Côte de Montanges, 3100 metri al 4,6% di pendenza media, posta a soli 11 km dal termine. Quand'anche la battaglia si accendesse solamente sull'ultima erta, il successivo di un'eventuale offensiva non sarebbe affatto compromesso, vista la natura estremamente nervosa dei chilometri che separano la cima dallo striscione d'arrivo: discesa, salita, pianura, ancora discesa e infine un ultimo chilometro di pianura si susseguiranno fino a Bellegarde-sur-Valserine, dove potrebbe presentarsi tanto un gruppetto di attaccanti quanto un drappello di alcune decine di uomini selezionate dai ben 8 GPM previsti.

GPM: Côte de Foncine le Bas (3a Categoria, 937 m, 3,5 Km al 3,9%, Km 45,5); Col de la Savine (3a Categoria, 988 m, 2,2 Km al 4,7%, Km 55); Station des Rousses (1a Categoria, 1113 m, 5,3 Km al 6,3%, Km 70,5); Crêt Pourri (1a Categoria, 1127 m, 14,0 km al 4,9%, Km 115); Côte de Larrivoire (2a Categoria, 726 m, 6,4 km al 4,6%, Km 148); Côte de Viry (2a Categoria, 822 m, 8,1 km al 4,5%, Km 165); Côte d’Echallon (1a categoria, 976 m, 6,7 km al 6,2%, Km 181); Côte de Montanges (3a Categoria, 592 m, 3,4 al 4,0%, Km 199)
TRAGUARDO VOLANTE: Oyonnax (Km 174)


5a Tappa: Bellegarde-sur-Valserine > La Chaud - Saint Honoré 1500 176,5 Km
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Col du Bois du Fournet
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Côte de Laffrey
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La Chaud
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E' la stazione sciistica di La Chaud - Saint Honoré 1500 ad ospitare l'arrivo in salita della Paris - Nice 2013, onore che lo scorso anno era toccato a Le Boréon. Si tratta di una frazione moderatamente lunga, ma le tre salite collocate negli ultimi 50 km dovrebbero essere sufficienti a provocare sensibile selezione, e a riscrivere la classifica maturata nelle prime quattro giornate di gara.
Ai corridori saranno risparmiati trasferimenti, facendo ripartire la corsa da Bellegarde-sur-Valserine, dove si era conclusa la quarta tappa. La prima asperità sarà la Côte de la Croix-Rouge, 5 km al 6,1% di pendenza media, posta dopo 16 km e mezzo di gara. Allo scollinamento seguirà però un lunghissimo tratto interlocutorio, che si esaurirà di fatto solo in quel di Grenoble, dove al km 125 i velocisti potranno sprintare per il traguardo volante quotidiano. Incamerati i punti, le ruote veloci del gruppo dovranno farsi da parte, lasciando spazio ai pretendenti alla maglia gialla: sarà infatti subito il momento dell'ascesa al Col du Bois du Fournet, 8 km e 400 metri al 6,6%. In cima mancheranno poco meno di 40 km, pertanto non è da escludere che qualche big rimasto attardato possa provare la fortuna già su queste rampe.
Più probabile appare tuttavia che la battaglia si infiammi sulle ultime due salite, a cominciare dalla Côte de Laffrey, 7600 metri all'insù ad una media dell'8,3%. L'ascesa presenta punte del 12%, e rappresenta di gran lunga l'ostacolo più impervio sul menù della giornata. Ad invitare alla battaglia sarà anche l'esigua distanza del GPM dall'arrivo - appena 18 km -, anche se manca fra le due salite un tratto di discesa. Sarà infatti prevalentemente pianura ad accompagnare i contendenti ai 6,9 km conclusivi, quelli che riprendono a salire verso La Chaud, per una pendenza media del 6,8%, frutto di un andamento piuttosto regolare.
Se qualcuno dovesse riuscire a prendere di forza la testa della classifica in questa tappa, la Paris - Nice potrebbe aver trovato il suo padrone, benché a disposizione degli avversari restino almeno due ghiotte occasioni per ribaltare nuovamente le sorti della gara.
GPM: Côte de la Croix-Rouge (2a Categoria, 698 m, 5,0 Km al 6,1%, Km 16,5); Col du Bois du Fournet (1a Categoria, 775 m, 8,6 Km al 6,4%, Km 135); Côte de Laffrey (1a Categoria, 927 m, 6,7 Km all'9,1%, Km 157); Saint-Honoré-Station (1a Categoria, 1490 m, 7,3 Km al 6,0%, Arrivo);
TRAGUARDO VOLANTE: Grenoble (Km 125)


6a Tappa: La Mure > Gap 137,5 Km
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Col du Festre
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Le Puy Cevrier
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Côte de la Rochette
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Côte de Jaussads
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Tutt'altro che riposante la giornata successiva all'arrivo in quota di La Chaud, malgrado il chilometraggio estremamente contenuto possa rendere meno pesanti i postumi delle scalate della tappa precedente.
La sesta frazione prenderà le mosse da La Mure, con una partenza sostanzialmente in salita, verso gli 846 metri della Côte des Terrasses, 3 km e mezzo al 5,7% di pendenza media. Nei chilometri seguenti, il tracciato si manterrà mosso, ma senza incontrare asperità significative fino all'attacco del Col du Festre, 14,4 km al 4,1% che termineranno al chilometro 45, e rappresenteranno il punto più alto toccato nel corso della giornata. Alla discesa farà seguito un tratto di falsopiano sempre tendente a scendere verso Gap, dove si transiterà una prima volta per il traguardo volante giornaliero, al km 78,5. Una decina di chilometri circa più avanti sarà dunque la volta di affrontare la terza ascesa in programma, quella che introdurrà di fatto nella fase calda di gara. Si tratta del Puy Cervier, ascesa di 8 km ad una media del 4,4%, frutto di una continua alternanza di tratti piuttosto impegnativi ed altri estremamente agevoli. Una volta in cima, mancheranno meno di 40 km alla conclusione, animati da altri due Gran Premi della Montagna.
Il primo sarà quello della Côte de la Rochette, 6 km al 6% di pendenza, con scollinamento leggermente più in alto rispetto alla celeberrima tappa del Tour de France 2003, conquistata da Vinokourov e passata alla storia per il taglio per i campi di Lance Armstrong nel tentativo di schivare Joseba Beloki. Allo scollinamento saranno ancora diciotto e mezzo i chilometri da percorrere. I primi sei scarsi saranno in discesa, per poi tornare a salire - per l'ultima volta - verso i 1135 metri della Côte de Jaussauds, 3300 metri di ascesa al 7,3% di media. Il GPM è collocato a meno di 10 km dal termine, quasi tutti in discesa, ad eccezione degli ultimi 1300 metri.
GPM: Côte des Terrasses (3a Categoria, 846 m, 3,5 Km al 5,7%, Km 4,0); Col du Festre (1a Categoria, 1441 m, 14,4 Km al 4,1%, Km 45); Puy Cervier (2a Categoria, 1042 m, 8,0 Km al 4,5%, Km 99,5); Côte de la Rochette (1a Categoria, 1216 m, 6,2 Km al 5,6%, Km 119,0); Côte de Jaussauds (2a Categoria, 1135 m, 4,0 Km al 6,5%, Km 128);
TRAGUARDO VOLANTE: Gap (Km 78,5)


7a Tappa: Digne-les-Bains > Cannes 182 Km
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Collocata al penultimo giorno, a vestire i panni della proverbiale quiete prima della tempesta, ecco l'ultima tappa per velocisti della Paris - Nice, probabilmente l'unica frazione davvero interlocutoria della corsa. I 182 km che collegano Digne-les-Bains a Cannes offrono infatti ben poche opportunità di sventare un arrivo in volata, con appena un Gran Premio della Montagna, la Côte de la Bégude Blanche - 4500 metri al 5,1% di pendenza media -, distante quasi 160 km dal traguardo.
Ad onor del vero, la prima metà di tappa, a dispetto della carenza di asperità significative, si manterrà piuttosto nervosa, offrendo ad un gruppetto di coraggiosi la possibilità di imbastire una fuga e di alimentarla. La seconda fase di gara degraderà però via via verso un profilo quasi completamente pianeggiante, agevolando il compito delle squadre dei velocisti.
La maggiore insidia potrebbe semmai essere rappresentata dal vento, incognita posta dai 45 km finali completamente in costa, a cominciare subito dopo il traguardo volante di Fréjus (km 137,5). Le correnti spiranti dal mare potrebbero rappresentare l'unico fattore di scompiglio in un gruppo che, altrimenti, si dovrebbe dirigere senza particolari patemi verso l'ultimo sprint della Paris - Nice 2013.
GPM: Côte de La Bégude Blanche (3a Categoria, 726 m, 4,5 Km al 5,1%, Km 25);
TRAGUARDO VOLANTE: Frejus (Km 137,5)


8a Tappa: Nice > Nice (ITT) 32,5 Km
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Col d'Eze
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Si chiude con una tappa a cronometro la settantunesima Paris - Nice, ma non sarà una prova contro il tempo per specialisti. I 32 km e mezzo con partenza e arrivo a Nice saranno infatti caratterizzati dalla scalata all'ascesa simbolo della Corsa del Sole, il Col d'Eze, teatro dell'ultimo scontro, sia pure a distanza, fra i restanti pretendenti alla maglia gialla finale.
Dopo la partenza, i corridori pedaleranno in pianura per un paio di chilometri, prima dello strappo di un chilometro e mezzo del Boulevard de Cimiez. Un chilometro abbondante di discesa tecnica, un paio di chilometri ancora in pianura, e finalmente sarà il momento del Col d'Eze, con i suoi 9 km e 600 metri al 4,7% di pendenza media, ad andamento piuttosto discontinuo, ma con rampe che arrivano a sfiorare il 10%. In vetta mancheranno ancora 17 km, di cui uno e mezzo in pianura prima della discesa, 11 km anch'essi a scalini. Conclusa la picchiata su Nizza, ai corridori sarà richiesto un ultimo sforzo di 4 km e mezzo, da compiere su un tracciato pianeggiante ma piuttosto tortuoso, sul quale sarà necessario trovare ancora la forza di rilanciare l'andatura e limare secondi potenzialmente decisivi. Soltanto dopo la lunga volata solitaria sulla Promenade des Anglais l'edizione 2013 della Paris - Nice potrà conoscere il suo padrone.
GPM: Col d'Eze (1a Categoria, 501 m, 8,0 Km al 5,9%, Km 15,5);
INTERTEMPI: Col des Quatre Chamins (Km 10), Col d'Eze (Km 15,5), Col de Villefranche (Km 25,5)



Riepilogo
Totale km: 1169
Tappe di alta montagna: 1
Arrivi in salita: 1
Tappe di collina/media montagna: 4 (3 in linea, 1 cronometro)
Tappe pianeggianti: 3 (2 in linea, 1 cronosquadre)
Cronometro individuali: 1
Km cronometro individuali: 32,5
Cronometro a squadre: 1
Km cronometro a squadre: 23,5
Totale GPM 1a categoria: 11
Totale GPM 2a categoria: 7
Totale GPM 3a categoria: 10
Totale GPM: 28

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