Alessandro Manzoni Award

Il meglio e il peggio del Tour de France 2013

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Alessandro Manzoni Award

Sondaggio concluso il 23/11/2013, 18:35

Luigi Sacco
18
86%
Michele Brancaleone
1
5%
Jonathan D'Arkness
2
10%
 
Voti totali: 21

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emmea90
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Alessandro Manzoni Award

Messaggio da emmea90 »

ALESSANDRO MANZONI AWARD
C'è modo e modo di presentare qualsiasi testo scritto. C'è chi sceglie la schematicità, chi uno stile a più ampio respiro. Poi ci sono quelli che decidono di infliggere al lettore testi di pesantezza inaudita, versando fiumi di parole dove basterebbe una frase. All'uomo che senza il provvidenziale intervento di un amico avrebbe dedicato 6 capitoli alla storia della Monaca di Monza Aso intitola il premio che rende merito a chi, magari anche scrivendo le tattiche più sensate ed azzeccate del mondo, ha destato negli organizzatori istinti violenti per gli sproloqui con cui le hanno esposte.

Luigi Sacco
La loquacità di certi si capiva già in una estate passata a redigere paginate di dossier antidoping su Contador. La prima nomination è per il DS della Vacansoleil capace di scrivere due paragrafi di tattica anche per una cronometro includendovi in essa tutti i casi possibili per ognuno dei nove corridori causando un'ora di perdita di tempo solamente per capire che cazzo volesse fare. Ad aggravare il tutto il fatto che queste siano state fatte in orari in cui gli unici PC accesi sono quelli su Youporn. Si riporta, qui di seguito, come esempio, la tattica del Mont Faron.
Spoiler!
Fuga
Proveremo a mandare in fuga due corridori insieme: un passista che tirerà nella prima parte e uno scalatore che tirerà nella seconda. A provarci per primi saranno De Gendt con Flecha che verranno lanciati da Hoogerland. Se il belga dovesse vedere che il gruppo lo insegue perché troppo avanti in classifica (se invece non dovesse venire inseguito lui in particolare ci dovrà riprovare con lo stesso metodo), dovrà fermarsi e farsi riprendere per riposare e non spendere troppe forze per l'arrivo, lasciando spazio a Poels che proverà a partire insieme a Van Poppel, lanciati sempre da Hoogerland.
Parte fino al TV
Se De Gendt sarà in fuga dovrà dare cambi sporadici, per non far innervosire i compagni di avventura; il grosso del lavoro lo farà Flecha che dovrà menare forte con l'obiettivo di far guadagnare più secondi possibili al capitano, cercando però di gestirsi al fine di lasciare il capitano da solo soltanto sull'ultima salita.
Se invece sarà in gruppo, dovrà rimanere costantemente nelle prime 15 posizioni al fine di evitare ventagli e frazionamenti, coadiuvato dai passisti della squadra. Nel caso in cui il belga dovesse rimanere indietro in un ventaglio, tutta la squadra si metterà a tirare a tutta (tranne Rujano).
Se invece ci sarà Poels, l'olandese non dovrà dare un cambio rimanendo a ruota, facendo lavorare Van Poppel nel tratto di strada a lui più congegniale, con il velocista olandese che però cercherà di gestirsi al fine di lasciare il compagno belga da solo soltanto sull'ultima salita.
Van Poppel farà lo sprint al traguardo volante sia se sarà in fuga (in quel caso però, se nessun altro farà la volata, dovrà cercare di passare davanti senza troppo sforzo) sia se sarà in fuga. Nel caso ci sarà Flecha in fuga, lo spagnolo farà la volata (non sforzandosi troppo se nessuno combatterà per i punti in palio).
Col de la Gineste
Se De Gendt sarà in fuga dovrà dare cambi sporadici, per non far innervosire i compagni di avventura; il grosso del lavoro lo farà Flecha che dovrà menare forte con l'obiettivo di far guadagnare più secondi possibili al capitano, cercando però di gestirsi al fine di lasciare il capitano da solo soltanto sull'ultima salita.
Se invece sarà in gruppo, dovrà rimanere costantemente nelle prime 15 posizioni al fine di evitare ventagli e frazionamenti, coadiuvato dai compagni della squadra.
Se invece ci sarà Poels, l'olandese non dovrà dare un cambio rimanendo a ruota, facendo lavorare Van Poppel, con il velocista olandese che però cercherà di gestirsi al fine di lasciare il compagno belga da solo soltanto sull'ultima salita.
Nessuno farà la volata per il GPM.
Parte fino al Mont Faron
Se De Gendt sarà in fuga dovrà dare cambi sporadici, per non far innervosire i compagni di avventura; il grosso del lavoro lo farà Flecha che dovrà menare forte con l'obiettivo di far guadagnare più secondi possibili al capitano, cercando però di gestirsi al fine di lasciare il capitano da solo soltanto sull'ultima salita.
Se invece sarà in gruppo, dovrà rimanere costantemente nelle prime 15 posizioni al fine di evitare ventagli e frazionamenti, coadiuvato dai compagni della squadra. Nel caso in cui il belga dovesse rimanere indietro in un ventaglio, tutta la squadra si metterà a tirare a tutta (tranne Rujano).
Se invece ci sarà Poels, l'olandese inizierà a dare cambi sporadici in testa al gruppetto (anche se il compagno si dovesse essere staccato), facendo lavorare maggiormente Van Poppel, con il velocista olandese che però cercherà di gestirsi al fine di lasciare il compagno belga da solo soltanto sull'ultima salita.
Mont Faron
Se De Gendt sarà in fuga inizierà a dare cambi regolari rispondendo ad ogni scatto lungo la salita nel tentativo di arrivare nel primo gruppo negli ultimi 300 metri quando scatterà per cercare di vincere la tappa. Se dovesse essere riassorbito dal gruppo cercherà di salire il più regolare possibile per limitare i danni, cercando di sfruttare il fatto di non aver tirato molto in fuga.
Nel caso in cui fosse in gruppo, dovrà salire regolare cercando di perdere meno tempo possibile dai migliori.
Se dovesse esserci Poels in fuga, l'olandese inizierà a dare cambi regolari rispondendo ad ogni scatto lungo la salita nel tentativo di arrivare nel primo gruppo negli ultimi 300 metri quando proverà a scattare per vincere la tappa.
Michele Brancaleone
Se Manzoni era Milanese non possiamo dimenticarci del fatto che la nostra lingua ebbe origini toscane. Non se ne è dimenticato nemmeno il DS Astana, dimostrando di avere una lingua più lunga del proprio naso - il che è tutto dire per un discendente diretto di Pinocchio. Si riporta, di seguito, la tappa dell'Alpe d'Huez.
Spoiler!
Fuga: Uno fra Agnoli e Kangert deve andare per forza in fuga.

Prima parte di gara: Il fuggitivo dovrà collaborare poco nella prima metà di gara e intensificare via via il proprio apporto, soprattutto da quando comincia la salita di Notre Dame. Esso dovrà dare maggiormente appoggio ai corridori Europcar e Euskaltel che sono in fuga in modo da aiutarli a poter vincere la tappa.
Nel gruppo Seeldrayers, Kessiakoff e l'altro uomo papabile per la fuga che invece non è entrato dovranno controllare l'andatura del gruppo, tenendo l'azione a 10'-11' . Se dovesse attaccare in questa fase un uomo pericoloso per la classifica generale (ovvero con meno di 11') allora si terrà la fuga a circa 3'-4'. Nibali protetto da Aru, Brajkovic e Fuglsang deve stare nelle prime 20 posizioni del gruppo.

Montee de Villard-Notre-Dame + discesa: Sulla salita Agnoli (Kangert) dovrà aiutare i corridori Europcar ed Euskaltel. Se però il gruppo è vicino e la fuga non ha speranze, allora il belga si metterà a ruota e non appena ripreso si metterà al servizio di Nibali. Nibali in questa fase deve stare attento a rimanere nelle prime 5-6 posizioni del gruppo, onde evitare sparate improvvise di Froome e Contador. Brajkovic in questa fase dovrà dare manforte a Seeldrayers, Kessiakoff e Agnoli (Kangert). Se si portano altre squadre a tirare allora Fuglsang, Aru e Brajkovic devono tenere Nibali comunque nelle primissime posizioni. Se in questa fase attacca qualcuno sarà Aru ad andare dietro e fare da stopper. Se attaccano uno fra Froome e Contador sarà Nibali assistito da Fuglsang a doversi muovere.
In discesa, soprattutto a ridosso della parte tecnica, se a poco dal gruppo (circa 30"-40") c'è un Astana, allora Nibali dovrà guadagnare anche soli 10" sul gruppo e farsi scortare fino all'imbocco dell'Alpe cercando di far spendere di più gli inseguitori per venirlo a prendere e giocare così una maggiore freschezza nella prima parte di salita.
Se invece nessun Astana è vicino allora tutti tranquilli.

Alpe d'Huez: Qui è essenziale rimanere a ruota di Contador e Froome. Se attaccano, Nibali deve andare dietro, magari assistito da Fuglsang e Aru (o chi rimasto in gruppo) e nel caso dal fuggitivo ripreso. L'imperativo è NON STACCARSI dai due per cercare di tenere la maglia. Non curiamo gli altri big sull'ultima salita.
Se Nibali stesse bene, allora dovrà tentare l'allungo a 3-4km dalla vetta, in modo che riesca a sfruttare un pezzo di salita sempre dura, per poi rilanciare nell'ultima parte leggermente più semplice per cercare di guadagnare.
Se nel primo km di ascesa, nessuno attacca dovrà essere Fuglsang ad allungare, in modo che Nibali lo possa usare più in avanti come sostegno nel caso di un allungo di Froome o Contador.

Volevo aggiungere che anche con i Belkin ho stipulato un accordo per la fuga, per cui anche il loro uomo deve essere aiutato al fine di arrivare fino alla fine come quelli Euskaltel e Europcar.
Jonathan D'Arkness
D'arkness è spesso un tipo prolisso, lo sappiamo. Certo, non sarà al livello dei Vacansoleil, ma va premiato l'impegno con cui riesce a rendere elaboratissima una tattica che potrebbe essere riassunta in "mandamene due in fuga, il più debole tira e speriamo che l'altro arrivi"
Spoiler!
Fuga: Si inseriscono in ogni tentativo, sin dal primo chilometro, sempre, come minimo, in due, con le coppie già formate Casar-Jeannesson e Fédrigo-Geniez. Se si muove qualche uomo per la maglia bianca si aggiunge anche Pinot (quindi in quel caso si sarebbe minimo in tre), che sin dall'inizio si piazza nelle posizioni di testa del gruppo in modo da farsi trovare pronto. Per quanto riguarda Pinot, stesso discorso se si inserisce qualcuno che attualmente è nei primi 25 della generale. Anche se in fuga c'è qualcuno dei nostri, se dal gruppo c'è un nuovo attacco, l'altra coppia (e Pinot eventualmente) prova comunque ad inserirsi.
Atteggiamento prima parte: Pinot resta sempre nelle prime 25-30 posizioni del gruppo, scortato da Fédrigo, Jeannesson, Casar o Geniez (nell'ordine a scalare in base a chi è in fuga). I velocisti invece, vengono scortati da Vichot e Roux (per tutta la tappa).
Madeleine: Nei chilometri precedenti alla salita Pinot sale, scortato dai compagni, nelle primissime posizioni in modo che se qualcuno prova ad attaccare si aggiunge anche Pinot (scortato da uno dei quattro citati in precedenza). I fuggitivi proseguono cercando l'accordo con gli altri per andare avanti tutti assieme (se arriva Pinot si mettono a lavorare per lui). Se è in fuga Casar si prende qualche punto GPM, senza strafare.
Croix de Fer: Nei chilometri precedenti alla salita Pinot sale, scortato dai compagni, nelle primissime posizioni in modo che se qualcuno prova ad attaccare si aggiunge anche Pinot (scortato da uno dei quattro citati in precedenza). I fuggitivi proseguono cercando l'accordo con gli altri per andare avanti tutti assieme (se arriva Pinot si mettono a lavorare per lui). Se è in fuga Casar si prende qualche punto GPM, senza strafare. Se nessuno si è mosso prima, negli ultimi cinque chilometri Pinot prova a uscire in prima persona scortato da un compagno che lo aiuta soprattutto nello scatto iniziale in modo che poi lui possa proseguire di buon ritmo, nella speranza di trovare altri compagni per strada o qualcuno che lo segua nello scatto con cui proseguire l'azione.
Télegraphe: Nei chilometri precedenti alla salita Pinot sale, scortato dai compagni, nelle primissime posizioni in modo che se qualcuno prova ad attaccare si aggiunge anche Pinot (scortato da uno dei quattro citati in precedenza). I fuggitivi proseguono cercando l'accordo con gli altri per andare avanti tutti assieme (se arriva Pinot si mettono a lavorare per lui). Se è in fuga Casar si prende qualche punto GPM, senza strafare. Se nessuno si è mosso prima, negli ultimi cinque chilometri Pinot prova a uscire in prima persona scortato da un compagno che lo aiuta soprattutto nello scatto iniziale in modo che poi lui possa proseguire di buon ritmo, nella speranza di trovare altri compagni per strada o qualcuno che lo segua nello scatto con cui proseguire l'azione.
Galibier: Se ci sono ancora i fuggitivi a coppie: nel caso di Casar-Jeannesson il primo lavora per il secondo; nel caso di Fédrigo-Geniez, anche. In tutti i casi si prova a tenere un buon ritmo per poi scattare dietro chi ci prova e giocarsi il miglior piazzamento. Nel caso ci sia Pinot, i suoi compagni fanno il ritmo al massimo nel primo tratto e Pinot poi accelera nuovamente quando non ne hanno più per arrivare in solitaria al traguardo. Se Pinot o chiunque è con i big, prova a seguirli e ottenere il massimo.
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Marquetz
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Re: Alessandro Manzoni Award

Messaggio da Marquetz »

Quando un premio per le mie tattiche minimal? :asd:
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Re: Alessandro Manzoni Award

Messaggio da emmea90 »

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