Tour di Sera - 15a tappa: Ajaccio > Vallée de la Restonica 193.5 km
Bulbarelli: Guarda che carino...
Marino: E' il nostro nuovo inviato?
Bulbarelli: Marino, rispetta i colleghi.
Marino: I colleghi li rispetto, mi riferivo ad Alessandra.
Bulbarelli: Se fossimo in diretta dovrei farti il cazziatone, ma obiettivamente hai ragione. Ormai si è ridotta in uno stato pietoso, sembra una zitellona assetata di cazzo.
Marino: Potrei capire se saltasse addosso a Kittel o quando voleva il pene di Petacchi, ma come cazzo si fa ad invaghirsi di Uran?
Bulbarelli: Infatti, quei sudamericani narcotrafficanti che si lavano giusto se piove.
Marino: Veramente io intendevo solo dire che è un cesso.
Bulbarelli: Anche... che poi dico, sempre corridori... ci sono tante altre persone al seguito del Tour...
Marino: ...
Bulbarelli: Cos'hai da guardare?
Marino: Non è che per caso hai delle fantasie su Alessandra?
Bulbarelli: Chi, io? Ma va...
Marino: Del resto, una volta mi dicesti che non ti masturbi mai due volte pensando alla stessa donna, e ai tuoi ritmi tre miliardi e mezzo di donne finiscono alla svelta.
Bulbarelli: Marino, ancora con questa storia che mi masturbo?
Marino: Sarà anche una storia, ma allora mi sai dire che razza di film sarebbero quelli che compaiono sulla tua nota spese?
Bulbarelli: Hai letto la mia nota spese?
Marino: Non sviare la domanda.
Bulbarelli: Non svio niente, chi cazzo ti ha autorizzato a mettere le mani sulla mia nota spese?
Marino: "Via col ventre", "Ventimila seghe sotto Mary"...
Bulbarelli: Sì, ho capito, non c'è bisogno...
Marino: "Unire l'utero al dilettevole", "Il glande freddo", "Cappuccetto rotto", "Altrimenti c'arrapiamo"...
Bulbarelli: Ok, basta...
Marino: "Biancaneve sotto i nani", "Penerentola", "Penocchio", "Qualcuno violò il suo buco del culo", "Erezione a catena"...
Bulbarelli: Hai finito?
Balani: Infatti, adesso smettetela.
Marino: Vuoi che cominci con te?
Balani: Io non ho nulla da nascondere.
Marino: Eppure, guardando qui, sulla tua nota spese...
Balani: Come cazzo fai ad avere la nota spese di tutti?
Marino: Di questo non ti preoccupare... ecco, questi sembrano interessanti... "L'importanza di chiavarsi Ernesto"?
Balani: Non è quello che potresti pensare.
Marino: E lo stesso immagino che valga per "Johnny stai chino" e "Un trans chiamato Desiderio".
Balani: Non sono cose da discutere in diretta.
Bulbarelli: In... in diretta? Nazareno, giuro che io... ahem... buoooooooooooooooooooonaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaseraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, gentili................. amici............................
Marino: Telespettatori?
Bulbarelli: Proprio così, telespettatori. Siete collegati con Corte, in Corisca, ai piedi della salita di Vallée de la Restonica, dove oggi si è conclusa la quindicesima tappa del Tour de France. Che tappa è stata, Marino?
Marino: L'ennesimo festival della stronzata.
Bulbarelli: Immagino tu ti riferisca per l'ennesima volta ai DS, vero?
Marino: Esatto, ai DS e a Topo Gigio, che suppongo sia il loro consulente tattico.
Bulbarelli: Marino, dovresti rispettare maggiormente chi fa il suo lavoro con dedizione e serietà.
Marino: Spero vivamente che fra queste persone non rientri il DS della IAM Cycling, ad esempio, perché sarebbe allarmante se con dedizione e serietà partorisse una tattica come quella di oggi.
Bulbarelli: Mi è sembrata una tattica come tante altre.
Marino: Appunto, è quello il problema: non è la prima stronzata cosmica del Tour, ma una stronzata cosmica al pari di tante altre.
Bulbarelli: Posso sapere cos'hai da ridire oggi?
Marino: Ad esempio potrei aver da ridire sull'opportunità di far scattare Frank da solo a 2 km dalla cima del Vizzavona con Sky e Tinkoff schierate in forze in testa al gruppo.
Bulbarelli: Infatti, quando ha visto che non aveva guadagnato granché si è fermato.
Marino: E c'era bisogno di fare l'esperimento per capire che non sarebbe andato da nessuna parte.
Bulbarelli: Se non si prova, come si fa ad esserne sicuri?
Marino: Che discorso sarebbe, Auro? E' come se io mi ingozzassi come un maiale di qualsiasi schifezza per scoprire se divento davvero un trippone, quando posso dare un'occhiata a te ed esserne sicuro.
Bulbarelli: Ancora con questo umorismo sul mio peso?
Marino: Bastava che mi lasciassi continuare a parlare della tattica della IAM.
Bulbarelli: Non hai ancora finito?
Marino: Facendo passare sotto silenzio l'idea di scattare ai piedi della salita finale, in un tratto con pendenze che fanno rimpiangere gli arrivi a Montevergine di Mercogliano?
Bulbarelli: Basta così?
Marino: Che poi Pinot ha fatto la stessa cosa, e ricordandosi chi c'è sull'ammiraglia della FDJ, non era difficile capire che doveva essere una stronzata.
Bulbarelli: Adesso che ti sei sfogato, possiamo andare oltre?
Marino: Non prima di aver fatto notare che pure il DS Movistar ha pensato bene di mandare al macello Valverde facendolo sfiancare in quel tratto di salita, ottenendo effetti meno devastanti di una loffa al profumo di violetta.
Bulbarelli: Che cazzo di paragone sarebbe?
Marino: La violetta vanifica l'utilità della loffa, Auro, mi pare evidente.
Bulbarelli: Perché la loffa sarebbe utile?
Marino: Come arma di coercizione sicuramente.
Bulbarelli: E tu parli per esperienza, vero?
Marino: Posso offrirti un saggio anche in trasmissione, se ti azzardi a domandare a Conti e Garzelli se il Jandri sarà decisivo.
Bulbarelli: Non ho ancora guardato la scaletta del duello.
Marino: Io sì, e la nota diceva "Jandri/Contador-doppietta/Barguil-giallo".
Bulbarelli: Mi sembrano tutti argomenti interessanti.
Marino: Non quando sono già stati trattati diciotto volte in quattordici puntate.
Bulbarelli: Possiamo andare avanti?
Marino: Non credo sia una buona idea, Auro.
Bulbarelli: E perché?
Marino: Vedo le facce di Pancani e Martinello nei monitor di servizio.
Bulbarelli: E infatti do la linea a loro: parola alla postazione.
Martinello: Va che fregna.
Pancani: La metterei in posizione carpiata per facilitare la penetrazione.
Bulbarelli: Silvio! Francesco!
Pancani: Eh? Ah! Auro!
Martinello: Ci siamo, Auro. Ci stavamo portando avanti con il lavoro.
Bulbarelli: Non mi sembrava.
Martinello: Stavamo studiando la planimetria della cronometro di Cannes.
Marino: Noto delle curve molto marcate.
Bulbarelli: Marino, ti ci metti pure tu?
Marino: Non fare il bacchettone, non credere che non abbia riconosciuto il tuo computer.
Bulbarelli: Francesco, che tappa è stata?
Pancani: Beh, Auro, una tappa nella quale Vincenzo Nibali ha scritto un'altra grande pagina del suo romanzo, quello che si conclude con la conquista della maglia gialla e la passerella trionfale sugli Champs Elysées.
Marino: Un romanzo fantasy, quindi.
Pancani: Marino, fai poco lo spiritoso: questa è una storia di cui si parlerà ancora tra decenni.
Marino: Se è per quello, conosco un fantasy di cui si parla da due millenni.
Pancani: Non capisco di cosa tu stia parlando.
Marino: Auro sì, è già sparito a fare la telefonata riparatoria al Vaticano.
Pancani: Sta di fatto che oggi Vincenzo ha compiuto non uno, ma due passi avanti verso la maglia gialla, sbarazzandosi di Chris Froome come irrisoria facilità nel finale.
Marino: Posso chiederti dove hai guardato la tappa?
Pancani: In che senso?
Marino: Nel senso che sul mio monitor si vedeva che gli dava un pugno di secondi all'ultimo chilometro, ma magari voi avete immagini diverse *ammicca*
Pancani: Sono i primi scricchiolii nella fortezza della Sky, Marino.
Marino: E degli scricchiolii di Contador che gli dà mezzo minuto cosa mi dite?
Pancani: Marino, quello di Contador è un nome che in classifica andrebbe messo tra parentesi, nemmeno da calcolare.
Marino: Nel senso che tanto non lo batte di sicuro?
Pancani: Questo umorismo è fuori luogo, Marino, sai benissimo che intendevo dire un'altra cosa.
Martinello: Infatti, basta aspettare che l'antidoping faccia il suo corso.
Marino: Ritirando la licenza alla Astana?
Pancani: Marino, ancora con questo complotto?
Bulbarelli: Rieccomi... avete finito di punzecchiarvi voi due? Io avevo dato la linea alla postazione soprattutto per sentire l'approfondimento di Silvio Martinello.
Martinello: Sì, grazie Auro. Oggi ho deciso di approfondire le ragioni per le quali la fuga è riuscita a sopravvivere al ritorno del gruppo sulla salita finale. Abbiamo monitorato l'evoluzione del wattaggio medio per chilo di Romain Bardet, confrontandolo con la VAM relativa fatta registrare il giorno precedente da Alberto Contador, aggiungendo quindi alla differenza fra le due il coefficiente di Maxwell applicato all'elettromagnetismo ristretto dei corpi caldi. Abbiamo infine ricavato una media pesata tra questo dato e il tasso di colesterolo rilevato nelle analisi cui Auro si è sottoposto dopo il cenone di San Silvestro.
Marino: Quindi infinito?
Bulbarelli: Marino, lascia lavorare. Dicevi, Silvio? Cos'hai trovato?
Martinello: Che avevano troppo vantaggio sotto la salita.
Bulbarelli: Non fa una grinza. Andiamo ora da Alessandra De Stefano per le interviste... ah, non è pronta? Cosa? Ah... come sarebbe a dire "E' in custodia presso la gendarmeria"? E cosa... Nazareno, ti dispiacerebbe chiarire?
Balani: L'hanno beccata nella stanza dell'antidoping.
Bulbarelli: Avete sentito, gentili telespettatori? La nostra inviata è stata fermata prima di poter portare a termine una spinosa inchiesta sulla piaga delle sostanze illecite nel ciclismo.
Marino: Secondo me è stata fermata prima di poter spiare i corridori che producevano il campione di urina per le analisi.
Bulbarelli: Marino, questa è un'idea disgustosa, oltre che inverosimile.
Marino: Sarà inverosimile, ma casualmente è capitato oggi che hanno sorteggiato Uran per l'antidoping.
Bulbarelli: Marino, basta così, andiamo avanti con la trasmissione. Chiamo accanto a me Beppe Conti e Stefano Garzelli per il confronto di oggi.
Bulbarelli: Allora, pronti? Cominciamo dal primo spunto...
Marino: Auro, io ti ho avvertito, eh.
Bulbarelli: Il Jandri sarà dec...
*Bartoletti mette una mano sulla pancia*
Bulbarelli: Ehm... intendevo... Contador può fare dopp...
*Bartoletti contorce la faccia sforzandosi*
Bulbarelli: No... Barg...
*Bartoletti si gira*
Bulbarelli: Nibali è ora il favorito per vincere il Tour de France?
Marino: Salvo sul gong.
Bulbarelli: Marino, lascia parlare. Dicevamo, Beppe?
Conti: Certo che è il favorito, Auro. La domanda è solo quando deciderà di prendere la maglia gialla, non se la vestirà o meno a Parigi.
Garzelli: Io penso che sia difficile, Froome ha un bel vantaggio, Contador è in ripresa, e Quintana è il più favorito dai tapponi dell'ultima settimana.
Conti: Ma Nibali ha dalla sua la fantasia, il coraggio.
Garzelli: Questo sì, ma il coraggio non basta di per sé.
Conti: Eppure il coraggio bastò alla Mercatone Uno per vincere un Giro d'Italia.
Garzelli: In che senso?
Conti: Nel senso che ci voleva un bel coraggio per presentarsi al Giro con te capitano.
Garzelli: Stronzate.
Conti: Hai ragione, il capitano era Pantani.
Garzelli: Io mi sono guadagnato i gradi sul campo.
Conti: Semmai li perse Pantani nella tappa dell'Abetone.
Garzelli: Per merito mio.
Conti: Il tuo merito fu quello di beccare più di un minuto e mezzo?
Garzelli: Sta di fatto che le gambe per vincere il Giro le avevo io.
Conti: Le gambe per vincere il Giro le aveva Casagrande, che però non aveva la balia a scortarlo sull'Izoard.
Bulbarelli: Ok, ok, basta così. Seconda domanda: quanto sarà importante Fabio Aru nell'ultima settimana?
Conti: Assolutamente fondamentale, sarà lui l'ago della bilancia.
Garzelli: Importante sì, ma l'ago della bilancia saranno le gambe dei quattro favoriti.
Conti: Un po' come le tue nel tappone di Briançon?
Garzelli: Che fai insisti?
Conti: Certo che insisto. E se lo avessero fatto anche Simoni e Casagrande quel giorno come anche nella tappa di Bormio, ti avrebbero mandato cul culo per terra.
Garzelli: Sta di fatto che ho un Giro in tasca, e ne avrei due se non fossi stato incastrato.
Conti: Incastrato da quello che ti ha detto: "Ma no, figurati se ti controllano per questa sostanza"?
Garzelli: Adesso...
Bulbarelli: Fermi, fermi! Basta così, questo duello vi infiamma troppo. Abbiamo la De Stefano? No? Beh, a questo punto andiamo da Pietro Plastina.
Plastina: Ciao Auro.
Bulbarelli: E' tutto quello che hai da dire?
Plastina: Bel tempo.
Bulbarelli: Intendevo chiedere se hai delle mail.
Plastina: Una.
Bulbarelli: Ti dispiace leggerla?
Plastina: Ma no, figurati, tanto era per te.
Bulbarelli: Allora forse non è il caso...
Plastina: Ci scrive Paola da Mantova, che dice: "Auro, è arrivata la Polizia a chiedermi se è mio l'elefante che è stato fotografato in moto dall'autovelox il mese scorso. Ne sai qualcosa?"
Bulbarelli: Assolutamente no.
Marino: Io sì. Prego la regia di mandare l'immagine.
Bulbarelli: Basta così, chiudiamo la trasmissione! L'appuntamento è per... eh? Mi dicono da Roma che è arrivata Alessandra De Stefano. Linea allora alle sue interviste.
De Stefano: Eccomi, Auro. Sono riuscita a fermare il vincitore di tappa, Ryder Hesjedal. Ryder, au das it fil tu uin et de Tur?
Hesjedal: I guess it feels great, but I don't know for sure, as I didn't win today.
De Stefano: Sì, dice che è una sensazione fantastica e che vuole ringraziare la squadra, i compagni e soprattutto l'équipe della Rai che permette di diffondere le immagini nelle case di milioni di persone. Ryder, vud iu laic to celebreit in mai rum tunait?
Hesjedal: What? In your room? Holy shit, no!
De Stefano: Shit? No, Ryder, io certe cose le faccio solo con Rigo, mi spiace. Siamo ora con Purito Rodriguez. Purito, è vero che nella botte piccola c'è il vino buono?
Rodriguez: Eh?
De Stefano: Non fare finta di non capire, Purito.
Rodriguez: Cosa stai dicendo?
*La De Stefano infila una mano nei pantaloncini di Rodriguez*
De Stefano: Questo sto dicendo...
Rodriguez: Che schifo! Aiuto!
De Stefano: Su, su che ti piace... ahia, no... no, Purito, la gendarmeria ancora no, mi hanno appena liberata... ahia... ouch... ahi...
Bulbarelli: Non il modo migliore di chiudere la trasmissione, devo dire.
Marino: E perché dovremmo chiudere?
Bulbarelli: Perché abbiamo esaurito i segmenti?
Marino: Non proprio, perché per fortuna in Rai c'è ancora qualcuno che sa trovare ospiti e sa intervistarli.
Bulbarelli: Fazio?
Marino: Io, idiota. Siamo in compagnia dell'uomo che ristabilisce l'equilibrio dell'universo compensando l'esistenza di Stephen Hawking: il DS della FDJ, Francesco Palma. DS Palma, Danilo Gallinari è nato l'8 agosto '88 e quindi ha scelto il numero 8 di maglia, ha l'8 come numero preferito e via discorrendo. Nella sua condizione, quanto è contento di non essere nato il 9 settembre '99?
Palma: In effetti sarebbe stato un tantino complicato, per quanto io abbia ovvie preferenze per il numero 3.
Marino: DS Palma, Karl Krauss un giorno disse: "Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi". Possiamo dire che lei è la Fossa delle Marianne degli idioti?
Palma: Al confronto, in una carovana che ha "goduto" della presenza di ds come Parker, De Col e Tamburini, e che ancora oggi vede presenti personaggi come Saubert, mi sento sicuramente di un livello superiore per abilità e palmares.
Marino: Dunque, Palma, un articolo recentemente pubblicato dall'Equipe, che sottolineava il malumore dei francesi per i risultati di Thibaut Pinot, affermava che lei è "un direttore sportivo di acclarata incapacità, che in ogni squadra in cui è stato ha fatto più danni della grandine". Non trova anche lei che sia eccessivo definirla "direttore sportivo"?
Palma: Sto facendo quello che posso con una squadra decimata dai ritiri ed incapace di guidare decentemente una bicicletta, e comunque siamo alla terza settimana, quella più adatta a noi, ci faremo valere.
Marino: DS Palma, lei mi ha recentemente aggredito perché avevo insinuato che ascoltare Marco Masini attira la sfiga. Possiamo convenire che essere sfigati, invece, non è la conseguenza dell'ascolto di Masini, ma solo la causa?
Palma: Gli oltre 7 milioni di dischi venduti nel corso della carriera del cantautore fiorentino testimoniano l'idiozia di certe riflessioni.
Marino: Palma, lei in questi anni ha dovuto fare i conti con il dileggio di molti colleghi che la trattavano da stupido. Ci racconta di quella volta che ha acceso un fiammifero per guardare se ci fosse ancora benzina nel serbatoio?
Palma: Trovo queste accuse totalmente false e prive di fondamento, anche perchè solitamente non guido io l'ammiraglia, quindi non mi occupo di queste cose.
Marino: Signor Palma, come risponde a Laurent Jalabert, che alla tv francese ha dichiarato, in riferimento alla decisione di ingaggiarla da parte della Française de Jeux: "E' un DS disastroso per una squadra disastrosa: è' come mettere Schettino a condurre una gondola che imbarca acqua"?
Palma: Capisco che, dopo gli avvenimenti della Katusha, il paragone con Schettino sia stato abbastanza quotato in questi anni, e capisco anche la frustrazione di Jalabert, per quanto non accetti accuse e critiche da una persona che ha fatto ciò che ha fatto in passato, e che ha infangato l'onore di questo sport.
Marino: Veniamo alla stretta attualità. Lei ha dichiarato di aver optato per far uscire Pinot di classifica. Ecco, prima di uscirci, non sarebbe prima il caso di entrarci?
Palma: Eravamo ancora a bagnomaria, in una posizione che non ci permetteva né di lottare per i piani alti né di avere campo libero dagli altri uomini di classifica, credo sia stata la decisione più giusta.
Marino: DS Palma, come si comporta nei suoi confronti la carovana del Tour, sapendo che lei ha un serio handicap? E come reagisce quando scopre che le mancano anche due dita?
Palma: Detto da uno che è lo zimbello della tv italiana fa abbastanza ridere, lo sa?
Marino: DS Palma, gira voce che lei, durante i ritiri, ascolti Marco Masini in presenza dei suoi corridori. Come pensa di recuperare il loro rispetto?
Palma: So benissimo che lei Masini lo ha anche votato a Sanremo, quanto l'hanno pagata per gettargli merda addosso ora?
Marino: La domanda giusta sarebbe quanto mi ha pagato Masini per votarlo a Sanremo. Ad ogni modo, Palma, lei oggi ha mandato all'attacco Thibaut Pinot sulle prime rampe della salita di Vallée de la Restonica, che presentano pendenze più da falsopiano che da salita vera e propria. Non sarebbe il caso di smettere di stilare le proprie tattiche sulla base delle ricognizioni di Davide Cassani?
Palma: Ho voluto fidarmi del ct in quanto spero un giorno di poter sedere al suo posto in ammiraglia, ma purtroppo ci sono state delle incomprensioni e la tattica ne ha risentito.
Marino: Quindi lei ambisce al ruolo di C.T.? Non le sembra che il ciclismo italiano sia già abbastanza in difficoltà?
Palma: Abbiamo avuto come C.T. uno che aveva come tattica "Li lascio liberi nel finale", ora non posso farlo io?
Marino: Tornando al Tour... DS Palma, lei dispone di una squadra votata all'attacco, ma quando è partita la fuga di 20 corridori che ha rivoluzionato la classifica l'ha mancata clamorosamente. Ci dica, questa scelta di tempo ce l'ha solo nelle corse in bicicletta, o è un pioniere della disciplina ancora non olimpica del "peto durante il minuto di silenzio"?
Palma: Il problema è che gli attaccanti che ho a disposizione sono pippe cosmiche, quanto alla disciplina credo che lei sia il precursore oltre che inarrivabile talento.
Marino: Ora, mi permetta di rubare il lavoro a Beppe Conti... mi fermo un attimo per permettere agli spettatori meno svegli di cogliere l'ironia... aspetto ancora un attimo per permettere anche a lei di coglierla... ecco, dicevo: mi permetta di chiederle un'indiscrezione di mercato di mercato: a quando la firma con la Katusha per l'anno prossimo?
Palma: Per ora sto bene in FDJ, spero di poter ottenere il rinnovo e poter avere una squadra più adatta ai grandi giri per l'anno prossimo. Non ho nessuna intenzione di lasciare la squadra.
Marino: Restando in tema: lei è stato DS della corazzata russa nel 2012 e nel 2014, e c'è chi la vorrebbe ancora sulla stessa ammiraglia nel 2016. C'è un motivo particolare per cui la Katusha ci tiene a far cagare negli anni pari?
Palma: Credo comunque di aver vinto abbastanza da meritare la stima dell'ambiente, quindi mi fa piacere l'interessamento ma per ora sto bene qui.
Marino: Palma, ci può spiegare il fatto che la FDJ sia l'unica squadra che non parla di "vice-DS", ma di "DS di sostegno"?
Palma: Lo dice il nome stesso, non si parla di vice ma di semplice sostegno perchè in FDJ comando io.
Marino: In conclusione, vuole mandare un messaggio a qualche altro DS?
Palma: Si, vorrei dire al ds Katusha che è un incapace patentato e al ds Ag2r che lo vedrei meglio in mezzo ai campi di patate che in un ammiraglia.
Marino: Molto bene, ringraziamo il DS Palma per il suo tempo e la sua disponibilità, oltre che per non averci dato quelle risposte da prete che sono la prassi di quasi tutti i DS.
Bulbarelli: Bene, a questo punto io direi che possiamo conclud...
*SPINGARDINO*
Zomegnan: Cosa credere di concludere, Colosseo di lipidi?
Bulbarelli: Mi perdoni vostra Soavità, pensavamo di averla scampat... ehm... pensavamo che oggi non ci avrebbe illuminati con la sua presenza.
Zomegnan: E pensava male come al solito, mammuth tosato. Dov'è finito Palma?
Bulbarelli: Se n'è appena andato.
Zomegnan: Lo avete lasciato andare prima che potessi intervistarlo io?
Bulbarelli: Ci scusi, Vostra Ineffabilità, ma non sapevamo...
Zomegnan: Fa niente, adesso lo trovo.
Bulbarelli: La prego, Vostra Immensità, non esageri, già gli mancano due dita.
Zomegnan: E' ovvio che gli manchino di due dita, nessuno può dire che il tappone del Gardeccia è eccessivo all'indomani d Crostis e Zoncolan.
Bulbarelli: Ah, quindi... beh, aveva di certo le sue ragioni.
Zomegnan: Certo che avevo le mie ragioni, arcipelago di lardo. E adesso scusi ma vado a cercarlo.
Bulbarelli: Ci mancherebbe... e grazie ancora. Bene, direi che ora abbiamo concluso. Ringrazio il mio compagno di viaggio Marino Bartoletti, che anche oggi ha esondato il tonico dell'unzione.
Marino: Eh?
*Pernacchia di Bulbarelli*
Marino: Porco Dio.
Bulbarelli: Buona serata a tutti e appuntamento a martedì.