E se i francesi...

7a Tappa: Le Monêtier-les-Bains > Aigueblanche - Refuge Lachat 145 Km
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Sono solo 145 km contro 220, eppure è aperto il dibattito su quale, tra la 6a e questa 7a, sia la frazione più dura del Delfinato. A dispetto della distanza assai meno esigente, infatti, la penultima tappa offrirà 3 GPM Hors Catégorie e uno di 1a categoria, senza offrire, negli ultimi 70 km, un metro di tracciato che non sia o in discesa o (soprattutto) in salita.
La partenza chiarirà già il tono della giornata, chiamando immediatamente i corridori a salire per 21 km e 700 metri fino al Col du Galibier, ad una pendenza media del 5.3%. Con la probabile battaglia per promuovere la fuga, il gruppo potrebbe esplodere già qui, salvo poi trovar forse modo di ricompattarsi lungo l'interminabile discesa nella valle della Maurienne - molto tecnica nella prima parte ma agevole per due terzi -, inframmezzata soltanto dal versante meno impegnativo del Col du Télégraphe. I 20 km scarsi tra Saint-Michel-de-Maurienne e Pontamafrey rappresenteranno l'unico lungo tratto pianeggiante di giornata, durante i quali si transiterà anche dal traguardo volante di Hermillon (km 71.5). Dal km 74, quindi, si entrerà in quell'infilata senza soluzione di continuità di salite e discese destinata a decidere la tappa e forse l'intero Delfinato, a partire dall'inedita scalata al Col de Chaussy, con i suoi 14 km e 300 metri al 7.2% di pendenza media. Se qualcuno vorrà far saltare il banco, potrà forse provare già qui, anche se la prospettiva di altri due durissime ascese ancora da affrontare, più della pur considerevole distanza dal traguardo (56 km e mezzo), potrebbe tarpare le ali anche ai più coraggiosi.
Alla discesa - estremamente tortuosa nella parte finale - seguirà quasi subito l'attacco della penultima salita, il Col de la Madeleine, con i suoi 17 km e 900 metri all'8%. L'ascesa verrà percorsa su una strada parallela a quella tradizionale, dalle caratteristiche pressoché analoghe, ricongiungendosi con questa per gli ultimi 5 km. In vetta, si sarà ad appena 24 km e mezzo dal traguardo, e in cima ci si potrà aspettare di registrare già delle differenze tra i migliori, anche perché, per incontrare le prime rampe dell'ascesa conclusiva, non si dovrà attendere la fine della classica, lunghissima discesa su La Lechère. Dopo 15 km di picchiata, infatti, si svolterà a sinistra, in direzione del Refuge Lachat: un'altra asperità inedita, di lunghezza media (9.4 km) ma dalla pendenza media elevatissima (9.8%), priva di tratti di respiro e con picchi anche del 15%. Un nuovo mostro che entra nella storia del ciclismo, e che minaccia di presentarsi già in veste di arbitro di questa edizione del Delfinato.
TRAGUARDO VOLANTE: Hermillon (517 m, Km 71.5)
GPM: Col du Galibier (Hors Catégorie, 2632 m, 21.7 Km al 5.3%, Km 22), Col de Chaussy (1a Categoria, 1529 m, 14.3 Km al 7.2%, Km 88.5), Col de la Madeleine (Hors Catégorie, 1990 m, 17.9 Km all'8%, Km 120.5), Refuge Lachat (Hors Catégorie, 1915 m, 9.4 Km al 9.8%, Arrivo)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Saint-Martin-sur-La-Chambre (554 m, Km 102.5)

7a Tappa: Le Monêtier-les-Bains > Aigueblanche - Refuge Lachat 145 Km
Sono solo 145 ma pressochè infernali. La tappa odierna infatti sarà un continuo saliscendi, con ben tre Hors Categorie e un prima categoria a dividere i corridori da Le Monetier-les-Baings e Refuge Lachat.

In partenza subito tratto in contropendenza, non troppo forte ma tra poco inizierà subito il Col du Galibier. Da segnalare i ritiri di Vichot e Bennet che non ripartono questa mattina per una crisi di freddo nella giornata di ieri.

E' Nieve a lanciare il primo attacco di giornata, con la coppia Iam Cycling Reichenbach e Denifl. Dietro è subito la Tinkoff Saxo a prendere in mano la situazione con Sagan che si mette a tirare a tutta per via dell'uomo Sky in fuga. Nieve si guarda dietro, in attesa di qualcosa, ma non succede niente e dopo 6 km il tentativo va in fumo. Anche il blocco Movistar assieme al blocco Tinkoff è presente nella parte iniziale del gruppo. Mentre siamo all'inizio del Galibier

E' Richie Porte a rilanciare l'azione adesso, si accoda di nuovo Nieve, Reichenbach, Navarro, Meintjens, Feillu, Barguil, Fedrigo e Dumoulin. Dietro sono Paulinho, Hernandez, Intxausti, Herrada a tirare con Tiralongo che si aggiunge al blocco Movistar Tinkoff a dare man forte. Intanto è Nieve a mettersi davanti a tutta nella fuga per fare andare via il tentativo, che si mantiene a bagnomaria lungo i primi km di salita. Quando mancano 5 km dalla cima, e il gruppo Porte sta guadagnando è Gesink con Scarponi ad entrare in testa al gruppo a tirare e ad alzare l'andatura. Dietro iniziano a perdere contatto Navardauskas, Dennis e Jungels. Si fermano anche con il gruppetto che si sta staccando anche Rolland, Mollema, Van Garderen, Talansky, Bardet, Peraud, Pozzovivo, gli Yates e gli altri che decidono di non seguire il ritmo elevato dei battistrada e di salire con le proprie gambe, probabilmente per recuperare energie preziose nel tratto successivo grazie al lavoro dei gregari. Davanti restano sul ritmo Nieve solo Mentjens, Barguil e Dumoulin. Il gruppo adesso invece è ridotto a circa 40 unità, mentre perde terreno il gruppetto dietro che preferisce salire del proprio ritmo per il momento. Passaggio in cima al Galibier intanto con Mentjens,Nieve,Porte,Barguil,Dumoulin che transitano nell'ordine, poi a 25'' sprint tra Zakarin partito adesso e Navarro che sta per essere riassorbito dal gruppo, vinto dal russo e quindi Gesink e Scarponi che fanno ritmo in gruppo, gruppo ridottissimo a circa 31 unità adesso. A 40'' circa dal gruppo principale c'è un gruppetto che contiene 14 corridori tra cui Pirazzi, Nerz, Spilak e Amador. Altri gruppetti nel mezzo fino ad arrivare al gruppone di 40 corridori comprendente i capitani di Ag2r, Cannondale, Europcar, Orica e Trek, BMC e Androni, che si lanciano a capofitto in discesa con i gregari per provare a rientrare in questo tratto favorevole al lavoro dei gregari che in questo momento ha 3'10'' dal gruppo principale. Nel gruppo disegna Scarponi la discesa, la fuga ormai sta per essere annullata dal gruppo che continua a spingere. Ai piedi del Telegraphe i distacchi vedono 2'55'' per il gruppo Talansky, mentre ha recuperato Zardini e Pantano, nel mezzo tra i due gruppi 1'01'' per il gruppo Spilak. Forcing di Hernandez sul Telegraphe, che permette al gruppo principale di guadagnare 20'' sui rispettivi gruppi inseguitori. Si ricomincia a scendere ma non cessa il forcing di Movistar, Tinkoff Saxo e Astana. Dietro riprende però a guadagnare il gruppo Talansky, che al termine della discesa ha 2'50'' di ritardo dal gruppo principale. Perde invece il gruppo Spilak che adesso ha 1'30'' di ritardo dal gruppo.

Subentra Cataldo a tirare nel tratto in fondovalle, con anche Rogers della Tinkoff Saxo che da cambi al corridore Astana mentre dietro i gregari delle squadre del gruppo Talansky vanno a tutta per riportare sotto i propri capitani. Quando siamo giunti al traguardo volante di Hermillion al km 71 il gruppo Talansky ha recuperato 30'' e dista adesso 2'15'' dal gruppo maglia gialla...

continua..

Al traguardo volante è Landa a passare per primo, poi Fuglsang e Kangert. Dietro ancora a tutta inseguono le squadre che hanno scelto di affrontare con il proprio passo il Galibier, con L'Europcar, la BMC, la Trek e la Cannondale Garmin tra le più attive, nei 3 kilometri che portano all'inizio del Col de Chaussy riescono a recuperare soli 5''. Davanti non appena inizia la salita prende in mano la situazione Intxausti alzando di molto l'andatura, si sposta Cataldo sfinito e Scarponi collabora con lo spagnolo della Movistar nel fare l'andatura. Dietro sono Slagter, Samuel Sanchez e Voeckler a prendere in mano la situazione dopo che i gregari più adatti alla pianura hanno esaurito il proprio lavoro. Collabora anche Dumoulin della Giant Alpecin, che da una forte trenata al gruppo per un km prima di esaurirsi e spostarsi, lasciando di fatto la situazione di nuovo in mano a Intxausti. Il ritmo di Intxausti si rivela però fatale per il gruppo inseguitore, infatti dopo circa 4 km di salita il ritardo è salito a 2'35''. Ed è proprio in questo momento che si porta davanti Adam Yates con Betancur e Zoidl a fare il ritmo dietro, riuscendo a far recuperare qualcosa al gruppetto inseguitore.

Ai -6 dallo scollinamento del Col de Chaussy il ritardo è sceso a 1'50'' mentre davanti si sposta Intxausti e subentrano Keldermann e Kangert. Ennesimo cambio di ritmo per il gruppo maglia gialla che riprende a guadagnare sugli inseguitori. In cima il ritardo dei due gruppi sarà nell'ordine dei 2'20'' con Mentjens che vince la volata per i punti in cima sprintando su Landa che si è limitato a transitare secondo senza sprint, Vanno a punti anche Kangert, Fulgsang, Intxausti, Aru, Nibali e Valverde, in un gruppo ormai composto da 26 unità. Nel grupp'o all'inseguimento nelle le squadre interessate ad inseguire sono ancora presenti Caruso, Samuel Sanchez e Van Garderen per la BMC, Pozzovivo Peraud e Betancur per l'AG2R, Zoidl e Mollema per la Trek, Voeckler e Rolland per la Europcar, Adam Yates rimasto da solo per la Orica e Talansky, Daniel Martin e Hesjedal per la Cannondale Garmin per un totale di 28 corridori presenti in questo gruppetto vista la presenza di altri corridori staccati che non collaborano. In testa va Fuglsang adesso, a disegnare la discesa per il gruppo maglia giall mentre nel gruppo inseguitore è la coppia BMC Sanchez-De Marchi ad assumersi la responsabilità di fare le traiettorie lungo i 20 km di discesa. Recupera qualcosa il gruppo inseguitore al termine dei 20 km di discesa, precisamente quando siamo giunti a San Martin sur la Chambre, dove termina la discesa e inizia la Madeleine. 2'04'' il distacco adesso mentre inizia la penultima salita di giornata.

Continua la propria azione Fuglsang nel primo km di salita, poi si sposta e parte Valverde con Landa alla sua ruota. Si accoda subito Kruiswick al tentativo, ma anche Porte con a ruota Froome. E' subito la Tinkoff Saxo in blocco a portarsi davanti, mentre Valverde resosi conto di essere stato seguito da Froome e Porte si rialza, stessa cosa fa Landa. Rientrano agilmente i Tinkoff Saxo e tutto il gruppo in testa con invece Mentjens, Intxausti e Barguil in difficoltà. Dietro prende il comando del gruppo Hesjedal, con Daniel Martin e Pozzovivo a fare l'andatura.

Si guardano per qualche centinaia di metri in gruppo, con la Tinkoff in controllo, poi parte Fabio Aru. Si accoda Valverde al tentativo del sardo dell'Astana, Kruiswick mentre Porte non riesce a riportare sotto Froome che reagisce in prima persona portandosi facilmente sulle ruote dei 3. Ancora una volta Aru resosi conto della presenza del keniano della Sky, si rialza e si porta alla ruota di Froome, Valverde non tira e dopo un ulteriore accelerata della Tinkoff per riportarsi sotto a quest'ultimi vengono ripresi. La Tinkoff resta in testa adesso con Kiserloski facendo un'andatura regolare ma da dietro stanno recuperando terreno vista l'andatura irregolare fatta sin'ora sulla Madeleine da parte del gruppo della maglia gialla. Verso la fine della salita si sposta Kiserloski e va in testa Kreuziger nei 2 km che mancano al gran premio della montagna. Il gran premio della montagna viene vinto da Landa, su Quintana che ha effettuato un piccolo scatto per prendere la discesa in testa, poi Majka Kreuziger e Contador, Aru, Nibali, Froome Kiryenka e Valverde. A 1'35'' transita il gruppo inseguitore che ha recuperato circa 30'' sulla Madeleine. I distacchi restano pressoche invariati durante la discesa, se non 5'' guadagnati dal gruppo maglia gialla sul gruppo inseguitore.

Non appena inizia la salita è Quintana a rompere gli indugi e a partire, subito gli altri big 3 si accodano al colombiano della Movistar, intanto cede Landa con Van Den Broeck, Rui Costa, Majka, Frank e Kruijswick mentre a pochi metri dai 4 provano a riportarsi sotto Valverde, Rodriguez, Aru e Pinot approfittando del fatto che i big 4 siano in fase di studio tra loro dopo che Quintana ha rotto gli indugi. Dietro accelera Hesjedal con Talansky a ruota, seguono i due Van Garderen, Rolland e Mollema mentre restano attardati Peraud, Caruso, Yates e Spilak. Valverde si porta davanti a fare ritmo in maniera abbastanza decisa, dietro invece quando mancano 6 km al traguardo Rolland, Mollema, Talansky, Hesjedal e Van Garderen rientrano su Feillu, Mentjens e Kelderman.

Ai -5 si sposta Valverde e parte Quintana con un'attacco ben più deciso, Froome chiude subito, Nibali con Aru faticano ma riescono del proprio passo a rientrare piano piano sui 2 mentre sembra in difficoltà Contador con Rodriguez e Pinot. Resosi conto delle difficoltà del pistolero, si porta subito in testa a fare ritmo Aru per Nibali che vuole guadagnare più tempo possibile sullo spagnolo.

Aru si spreme fino ai meno 3, però non appena il ritmo del sardo cala è Froome a fare una delle sue frullate e a lasciare sul posto i compagni di gara. Nibali e Quintana non riescono a rispondere subito e se ne va tutto solo il capitano del Team Sky. Quintana prova ad alzare l'andatura un pò, mentre Nibali resta a ruota ma un pochino in difficoltà. Dietro Contador prova a fatica a limitare i danni e nonostante le difficoltà ha staccato Rodriguez e Pinot che erano presenti con lui fino a qualche kilometro fa, intanto Froome guadagna a vista d'occhio rispetto agli altri, ormai destinato a vincere la tappa regina del Giro del Delfinato 2015. Quintana accelera ancora e si libera di Nibali quando siamo quasi sotto l'arco dell'ultimo km e mentre Froome percorre gli ultimi metri, di un'epica tappa corsa a tutta dal primo all'ultimo metro.

Vince Froome, secondo con 47'' su Quintana, terzo a 1'03'' si Nibali, quarto a 1'22'' su Aru, quinto 1'58'' su Contador, poi a 2'10'' su Pinot, 2'28'' Rodriguez, 2'33'' Valverde, 2'45'' Van Den Broeck e 2'49'' sulla maglia gialla Landa.

Cambio di maglia gialla, Nibali grazie all'abbuono conquistato al traguardo finale, nonostante i secondi guadagnati da Landa nel traguardo volante, soffia la maglia al compagno di squadra per un solo secondo - Contador è invece sul gradino più basso del podio, a 47'' di distacco dal duo di testa mentre Froome ad 1'16'' rientra clamorosamente in gioco per la vittoria finale che sarà assegnata nella lunga cronometro della giornata di domani.

Classifiche: http://eseifrancesi.altervista.org/fran ... 15&stage=7

I seguenti corridori non hanno terminato la tappa nel tempo massimo
ftm André GREIPEL Lotto - Soudal
ftm Roberto FERRARI Lampre - Merida
ftm Manuele MORI Lampre - Merida
ftm Ramunas NAVARDAUSKAS Team Cannondale - Garmin
ftm Cameron MEYER Orica - GreenEDGE
ftm Moreno HOFLAND Team LottoNL - Jumbo
ftm Sonny COLBRELLI Bardiani - CSF
ftm Edvald BOASSON HAGEN MTN - Qhubeka
ftm Yoann OFFREDO FDJ
ftm Kévin REZA FDJ
ftm Sam BENNETT Bora - Argon 18
ftm Kevin LEDANOIS Bretagne - Séché Environnement
ftm Simon GESCHKE Team Giant - Alpecin

Bella tappa...peccato che ormai siamo tagliati fuori...proveremo a vincere la tappa!

Vorrei fare i complimenti alle squadre Europcar, Ag2r, BMC, Trek, Orica, Androni e Garmin per aver superato il Galibier 2011 come la più grande puttanata mai concepita nella storia di E se i francesi...

Bisogna fare un miracolo per la pois...
Noi ce la metteremo tutta

Non ci ho capito niente di cosa è successo I DS sono tutti impazziti o lo spirito di Andy Schleck continua a aleggiare tra i corridori?

Per ora bene, non abbiamo avuto problemi sul Galibier e molti avversari sono dietro.

Alexis Hemme Méas ha scritto:Vorrei fare i complimenti alle squadre Europcar, Ag2r, BMC, Trek, Orica, Androni e Garmin per aver superato il Galibier 2011 come la più grande puttanata mai concepita nella storia di E se i francesi...

In tal caso, se dovesse servire per qualche award, abbiamo la foto di gruppo

Cos'

Alexis Hemme Méas ha scritto:Vorrei fare i complimenti alle squadre Europcar, Ag2r, BMC, Trek, Orica, Androni e Garmin per aver superato il Galibier 2011 come la più grande puttanata mai concepita nella storia di E se i francesi...

Cos'hanno combinato?

Per una volta che proviamo la fuga, siamo subito stoppati...gli altri invece vanno sempre, anche quando siamo noi a tirare...vabbe...ho fatto la cazzata io a prendere la Sky, dopo che l'anno scorso ha vinto praticamente tutto con Al Luddha, quest'anno manco se corro contro le continental vincerò.

Luigi Fresco ha scritto:Per una volta che proviamo la fuga, siamo subito stoppati...gli altri invece vanno sempre, anche quando siamo noi a tirare...vabbe...ho fatto la cazzata io a prendere la Sky, dopo che l'anno scorso ha vinto praticamente tutto con Al Luddha, quest'anno manco se corro contro le continental vincerò.

Stai insinuando complotti della giuria se gli altri tirano a tutta alla cazzo di cane?

Esatto, è un GOMBLODDO bello e buono

Luigi Fresco ha scritto:Esatto, è un GOMBLODDO bello e buono

Proprio interista piangina

Per chiarezza, spiegatemi le vostre gerarchie, come vedete i 4 big...non ditemi sullo stesso piano però!

Giusto per esserne al corrente..vi ringrazio

Luigi Fresco ha scritto:Per chiarezza, spiegatemi le vostre gerarchie, come vedete i 4 big...non ditemi sullo stesso piano però!

Giusto per esserne al corrente..vi ringrazio

Se fossimo a PCM, Contador, Quintana e Froome più o meno alla pari in montagna, Nibali poco sotto. Fan la differenza forma e tattiche

Tappa postata

Grande vittoria. Diciamo che l'ho chiamata
Peccato per il ritardo, forse avremo un altro secondo posto, ma al Tour la musica cambia. Oggi lo abbiamo dimostrato.

La Sky padrona della corsa non la vedrete più. Ora iniziamo a correre noi sulle ruote.

Anche oggi un risultato buono che ci permette di puntare alla top 10: un obiettivo assolutamente alla portata di Frank visti i distacchi minimi.

Abbiamo provato ad essere protagonisti, cercando in tutti i modi di rientrare nella Top 20. Purtroppo non ci siamo riusciti, ma siamo sicuri di riuscire a fare qualcosa di buono nella tappa di domani.

Alexis Hemme Méas ha scritto:

Luigi Fresco ha scritto:Per chiarezza, spiegatemi le vostre gerarchie, come vedete i 4 big...non ditemi sullo stesso piano però!

Giusto per esserne al corrente..vi ringrazio

Se fossimo a PCM, Contador, Quintana e Froome più o meno alla pari in montagna, Nibali poco sotto. Fan la differenza forma e tattiche

Aru invece è visto tanto sotto? Grazie delle segnalazioni.

Luigi Fresco ha scritto:

Alexis Hemme Méas ha scritto:

Luigi Fresco ha scritto:Per chiarezza, spiegatemi le vostre gerarchie, come vedete i 4 big...non ditemi sullo stesso piano però!

Giusto per esserne al corrente..vi ringrazio

Se fossimo a PCM, Contador, Quintana e Froome più o meno alla pari in montagna, Nibali poco sotto. Fan la differenza forma e tattiche

Aru invece è visto tanto sotto? Grazie delle segnalazioni.

No, non tanto. Diciamo che vale un Majka o poco meglio.

Che Dio sia con Noi

Nico Silvestri ha scritto:Che Dio sia con Noi

E invece corre nella Tinkoff