Percorso 2016

A Siena la classica del Nord più a Sud d'Europa

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emmea90
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Strade Bianche 2016

Il fascino dell'antico
di François Graisses
Dopo la svolta epocale dell'acquisizione del Giro d'Italia e del brand ad esso legato da parte di ASO, la Strade Bianche diventa la corsa di apertura del calendario della società francese. Una svolta che, a ben vedere, è impressa anche nel percorso, che per la prima volta in 10 edizioni sforerà la fatidica cifra dei 200 km, proponendo un percorso molto più duro del solito anche nella parte finale, che solitamente prevedeva i settori di sterrato più brevi. Non si tratterà di una Classica delle Ardenne trapiantata in Italia però, perché manterrà il canovaccio tecnico che la rende un unicum all'interno del calendario ciclistico grazie ai suoi 13 settori di sterrato a cui saranno aggiunte delle vere e proprie salite su questo terreno nella zona del Chianti. Percorso quindi più duro che per una corsa che aprirà la stagione consegnando già all'albo d'oro un vincitore importante - con un sapore di Giro delle Fiandre già ad inizio Marzo.

Planimetria
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Altimetria
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Ultimi Km
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Parte da Colle Val d'Elsa la decima edizione della Strade Bianche, che presenterà ben 13 settori di sterrato, per un totale di ben 89,4 chilometri interamente su strada polverosa e irregolare. Dopo la partenza i corridori avranno subito una prima fase di continui saliscendi, tanto per acclimatarsi e prendere confidenza con una corsa che si prevede decisamente impegnativa. Dopo 19,8 km i corridori approcceranno il primo settore di sterrato del giorno, ancorché uno dei più semplici, quello di San Leonardo. Soli 2100 metri di strada bianca, che nel finale presentano uno strappetto al 6%. Usciti da questo primo tratto, occorreranno circa 15 km prima di approcciare il secondo settore, quello di Vidritta, probabilmente il più facile di tutti, con i suoi 2000 metri. Come il primo, anche questo settore è categorizzato con una sola stelletta. Il primo settore impegnativo è quello di Bagnaia, 6500 metri con una salita di 2,89 km al 5,3% che conduce proprio al centro abitato che dà il nome al settore, salita con punte anche al 9%.
Si scenderà di un gradino di difficoltà col settore successivo, a Radi, 4400 metri privi di particolari difficoltà, che precede un altro settore piuttosto facile, quello di Murlo, tutto in leggera discesa e per questo motivo categorizzato con una sola stelletta. Subito dopo questo settore, si affronterà un duro strappo di 1 chilometro all'8%, che condurrà i corridori all'imbocco di quello che probabilmente fungerà da primo spartiacque della corsa odierna, il settore di Poggio Civitella, settore di massima difficoltà (5*) nonché il più lungo, con i suoi 14,9 km. Il settore presenta pendenze durissime - formalmente sono 5,9 al 6,2% ma la parte iniziale va oltre il 10%, come si è avuto modo di constatare anche al Giro d'Italia 2010, quando Cadel Evans batté un indomito Cunego a Montalcino, e proprio per questo, con un gruppo presumibilmente compatto, è plausibile pensare ad un mutamento della situazione in gruppo. Dopo la fine del settore, un ulteriore strappo condurrà i corridori verso la prima vera e propria discesa di giornata, che a sua volta apre ad un altro settore tra i più complicati in assoluto, quello di Lucignano d'Asso. Categorizzato a 4* ma molto lungo (anche qui si superano i 10 km), costituirà un'ideale continuazione del settore di Poggio Civitella nel caso qualche coraggioso avesse tentato azioni da lontano.
Terminato questo settore però i corridori torneranno sull'asfalto, e non lasceranno più questa superficie fino al chilometro 131, allorquando si approccerà quello che fino allo scorso anno era il settore più duro della Strade Bianche, il settore di Monte Sante Marie con il suo muro all'interno (2,26 Km al 5,4, con punte del 10% nella parte iniziale). Non necessita di presentazioni, questo tratto, che per i suoi numerosi saliscendi è considerato tra i punti più importanti della corsa nonostante alla propria uscita, però, mancheranno ancora 90 km dall'arrivo, ma soprattutto una quindicina scarsa ad un settore inedito, quello di Vincenti, soli 5800 metri ma a 5 stelle. Il settore è preceduto da un breve strappo, inedito, di 4,57 Km al 4,5% con le pendenze più dure nella parte finale dove si va oltre l'8.
Al termine della discesa inizierà quindi la salita verso Vincenti, la più dura di giornata, interamente in serrato. Formalmente la salita misura 6700 metri al 6,7% ma è una salita irregolare, con picchi ben oltre il 10% all'inizio e nella parte finale e con uno scollinamento a quota 700 metri. Dalla cima mancheranno quindi una settantina di chilometri e altri 4 settori - ma non ci sarà un metro di pianura. Subito dopo la discesa, molto tecnica, infatti, passato il comune di Gaiole in Chianti, sede di partenza della corsa fino al 2013, si riprende a salire. La salita consiste di un primo muro - in sterrato - con punte al 12% e un falsopiano successivo, che dovrebbe consentire di scavare anche qualche margine in caso di attacco.
Terminato quindi il settore 4, e la successiva salita, si affronterà una discesa con un importante tratto in contropendenza che porterà quindi ciò che resta del gruppo sull'ultimo settore del trittico, quello della Strada del Mandorlo. Il settore è uno dei più lunghi - 10 km - e ancora una volta sarà in salita: 5,6 km al 4,6 ma con punte pesanti oltre il 10%, ancora una volta nella parte iniziale. La salita - ultima di giornata - terminerà al chilometro 201 - non lo sterrato che lascerà due chilometri di tregua prima di approcciare il settore della Strada di Vagliagli. Il settore sarà affrontato con una leggera discesa, che esalterà le doti di coloro che meglio san portare la bici.
Ciò che resta del plotone sarà quindi sottoposto all'ultimo settore di giornata, quello delle Tolfe, approcciato al contrario rispetto al tradizionale percorso delle strade Bianche - dopo un mangia-e-bevi all'8%. Dall'uscita mancheranno quindi 14 chilometri all'arrivo in Piazza del Campo, dopo il Muro di Via Santa Caterina, che dopo 3500 metri di dislivello e 13 settori di sterrato eleggerà il degno erede di Zdenek Stybar

SALITE - Bagnaia (366m, 2,9 Km al 5,3%, Km 48,5), Bibiano (236m, 1 Km all'8%, Km 72,5), Poggio Civitella (501m, 5.9 Km al 6,2%, Km 81,5), Monte Sainte Marie (313m, 2.3 Km al 5,4%, Km 138,8), Montebenichi (457m, 4.5 al 4,5%, Km 158), San Vincenti (780m, 6,7 Km al 6,7%, Km 167), Gaiole In Chianti (569m, 5,2 al 4,3%, Km 183,5), Strada del Mandorlo (588m, 5,6 Km al 4,6%, Km 201)
SETTORI DI STERRATO: 13. San Leonardo (+, 2100 m, Km 21.9), 12. Vidritta (+, 2000 m, Km 37.8), 11. Bagnaia (+++, 6500 m, Km 49.1), 10. Radi (++, 4400 m, Km 59.5), 9. Murlo (+, 5500 m, Km 71.3), 8. Poggio Civitella (+++++, 14900 m, Km 87.7), 7. Lucignano d'Asso (++++, 11800 m, Km 114.6), 6. Monte Sante Marie (++++, 13600 m, Km 144.2), 5. San Vincenti (+++++, 5800 m, Km 166.1), 4. Gaiole in Chianti (+++, 4700 m, Km 183.2), 3. Strada del Mandorlo (++++, 10000 m, Km 200.9), 2. Strada di Vagliagli (++, 6200 m, Km 209.3), 1. Le Tolfe (++, 1900 m, Km 221.0).
Direttore di corsa.
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