Percorso Dubai Tour 2016

La corsa di apertura negli Emirati Arabi

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emmea90
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Percorso Dubai Tour 2016

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Dubai Tour 2015
L'inizio del trittico del deserto
di François Graisses
Grazie all'unione che quest'inverno ha coinvolto ASO ed RCS, tutte le corse di marca italiana son passate sotto la marca ASO. In conseguenza di ciò, anche il Dubai Tour, la prima corsa emiratina di RCS, è passata sotto il controllo dell'agenzia francese, andando a formare un interessante trittico di corse mediorientali che, per molti corridori, costituirà probabilmente il vero e proprio inizio della stagione. Il copione è rimasto sostanzialmente invariato rispetto all'anno scorso, con la frazione decisiva che dovrebbe risultare quella di Hatta Dam. La vera novità è l'inserimento di una prima frazione meno scontata rispetto al passato, anche se probabilmente sarà anch'essa preda dei velocisti. In ogni caso, la corsa risulterà un vero e proprio giro della conurbazione di Dubai, andando a toccare la gran parte, se non tutti, i punti significativi dell'emirato più ricco e popoloso degli Emirati Arabi Uniti.

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Tappa 1: Dubai Marine Club > Fujairah: 181.5 Km
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Si apre con una frazione per velocisti la terza edizione del Dubai Tour, la prima sotto la nuova gestione ASO. Se però nel 2014 la prima frazione era stata una crono, e nel 2015 una tappa da velocisti completamente pianeggiante, quest'anno la frazione inaugurale punterà verso est, verso la zona montuosa dell'Emirato, andando ad offrire un percorso quantomeno più variegato rispetto al passato. La partenza è fissata al Dubai Marine Club, di fronte al Palm Jumeirah, vero e proprio simbolo della città. I primi 40 km fino allo sprint intermedio della Silicon Oasis saranno quindi buoni soprattutto per mandar via la fuga di giornata, che andrà a giocarsi i primi punti validi per la classifica dei traguardi volanti proprio nella Silicon Oasis, ove verrà affrontato praticamente un giro panoramico al suo interno. Da qui in poi, la strada tenderà sempre a salire, ma in modo molto leggero. Al chilometro 101 sarà fissato il punto di rifornimento fisso, nella località di Fossil Rock. Da qui mancheranno una ventina di chilometri abbondante prima di andare ad affrontare quanto di più simile ad una salita si possa riscontrare in questo percorso. Solo un chilometro, ma le pendenze arrivano fino all'8,3%, e non è detto che qualcuno non possa aumentare l'andatura al fine di staccare qualche velocista in giornata non positiva, sfruttando anche il fatto che per una quindicina di chilometri la strada sarà un continuo su e giù fino ad arrivare nel punto più alto della Sheikh Khalifa Rd. Poi sarà discesa, per nulla tecnica e molto veloce, al termine della quale è posto anche un traguardo volante, a Kalba Port, con altri punti e abbuoni in palio. 2 chilometri e si entra nel circuito finale intorno a Fujairah, sulla costa opposta al Dubai Marine Club. Il circuito misura circa 8 km e sarà percorso due volte e mezza, all'esaurimento delle quali conosceremo il vincitore della prima volata del Dubai Tour nonché primo leader della corsa.
TRAGUARDI VOLANTI: Silicon Oasis (20 m, Km 46), Kalba Port (3 m, Km 163.5).

Tappa 2: Dubai Marine Club > Palm Jumeirah (Atlantis): 190 Km
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Si ritorna al Dubai Marine Club, per affrontare la prima tappa classificabile come del tutto piatta. La seconda tappa del Dubai Tour infatti, a meno di bizze meteorologiche riguardanti il vento, dovrebbe essere facile preda dei velocisti più puri. La planimetria di tappa si presenta molto contorta, e risulta così un vero e proprio giro panoramico di Dubai e delle varie oasi che la circondano. Da un punto di vista prettamente tecnico, non c'è molto da dire sulla frazione, che si presenta completamente priva di spunti interessanti. Dopo la partenza, si circumnaviga il centro di Dubai per recarsi in direzione del Dubai Investments Park, ovvero il cuore economico della città, che sarà però solo sfiorato dalla corsa, che invece si recherà verso il Dubai Camel Racing Club, ovvero la pista delle corse dei cammelli. Qui sarà posizionato il primo dei due sprint intermedi odierni, con la prevedibile lotta che vedrà coinvolti, quasi sicuramente, i soli fuggitivi, che si giocheranno i punti in uno sprint peraltro posizionato in leggera salita. Sarà questo il punto più distante da Dubai al quale si giungerà, poiché, dopo aver attraversato la località di Al Lisaili, ci si recherà nuovamente verso Dubai, iniziando il contorto giro previsto dalla planimetria. Si girerà intorno all'Hamdan Sports Complex, ove è posto anche il punto di rifornimento fisso, e poi si riprende la marcia verso Dubai. Dopo l'ingresso in città, ci si recherà dapprima verso il Dubai Science Park, poi verso il Jumeirah Village Circle, che sarà però solo sfiorato dalla corsa, infine verso le Jumeirah Islands, attraversate in toto dopo essere passati anche dall'ultimo sprint intermedio della corsa, a Dubai Springs. Dopo un giro panoramico del Marine Club, ci si dirigerà infine verso Palm Jumeirah, dove sarà piazzato l'arrivo non prima di aver percorso in ambo i sensi l'estremità ovest della penisola artificiale. Arrivo quindi posto su uno stradone, al termine di una volata che molto probabilmente vedrà tutti i velocisti più forti sfidarsi a ranghi completi, a meno che il vento del deserto non provochi sconquassamenti imprevisti.
TRAGUARDI VOLANTI: Camel Racing Club (86 m, Km 61), Dubai Springs (2 m, Km 160).

Tappa 3: Dubai Marine > Hatta Dam: 176.5 Km
Planimetria
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Alla terza tappa arriva quella che può essere considerata la tappa regina del Dubai Tour, o quantomeno quella che presenta le principali asperità della corsa. Non parliamo certo di vette alpine, e anzi la quota massima raggiunta è di 469 metri, ma il finale di tappa promette di delineare chi ha buone possibilità di presentarsi quantomeno sul podio al termine della quarta tappa. Come in tutte le tappe, la partenza è fissata al Marine Club, e come nella prima tappa ci si dirige verso est, verso la zona montuosa. Il tracciato è molto lineare, e andrà a tagliare in orizzontale tutto il deserto fin quasi al confine con l'Oman. Lungo la strada è posizionato il primo traguardo intermedio di giornata, a Lahbab, posto tra le altre cose a 105 metri sul livello del mare. La strada fino al confine con lo stato omanita infatti tende tutta leggermente a salire. Giunti al confine, si andrà ad aggirarlo, recandosi invece verso la località di Al Malaiha, dove è posto il rifornimento di giornata. Qui mancheranno 20 km all'imbocco di quella che viene definita come la prima salita di giornata, ma in realtà la Shaikh Kalba Rd non rappresenta una vera e propria salita. Piuttosto è un lungo stradone con pendenze che qui e lì spiccano, come ad esempio il primo strappo all'imbocco che sfiora il 9%. Nel complesso però sarà molto più simile ad un falsopiano, con una pendenza media che, dilazionata negli 11,5 km, risulta essere appena al 2,9%. Allo scollinamento si affronterà una discesa non particolarmente tecnica, seppur appena più veloce nella prima parte un po' più ripida, che conduce a Munay. Qui è posto l'ultimo traguardo volante di giornata, che, in caso i fuggitivi non fossero già più in avanscoperta, potrebbe rappresentare un buon antipasto di ciò che potrà essere tra 20 chilometri. Dopo Munay la discesa diventa un falsopiano digradante, che porta i corridori all'imbocco della salita di Huwaylat, il probabile spartiacque della corsa. I dati altimetrici della salita, infatti (5,4 km al 3,4%), nascondono una netta divisione in due tronconi: uno più lungo in falsopiano, uno breve ma più ripido, di circa 1100 metri con pendenza media del 7%. E' qui che potrebbero sorgere i primi attacchi, ma questi possono aver seguito solo in caso di formazione di un buon gruppetto di corridori. Infatti, al termine della breve discesa, inizierà un falsopiano che potrebbe tagliare le gambe a qualunque attaccante solitario, che per quanto possa tenere qui, rischia di pagare il conto del suo sforzo sul muro di Hatta Dam, non lunghissimo perché misura appena 300 metri, ma con pendenze fortissime fino al 17%. Sarà poco più di una volata quindi, ma abbastanza dura da poter scavare distacchi di qualche secondo, fondamentali nell'economia di una corsa come questa.
TRAGUARDI VOLANTI: Lahbab (105 m, Km 61.5), Munay (277 m, Km 152).

Tappa 4: Dubai Marine > Burj Khalifa: 138 Km
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L'ultima tappa del Dubai Tour 2016 è anche la più breve delle quattro, ed è l'unica che si dipana completamente all'interno della città di Dubai. La frazione partirà, per la quarta ed ultima volta, dal Marine Club, e descriverà in senso antiorario una specie di circuito aperto. Dopo aver attraversato tutta la zona industriale della città la frazione andrà verso Ras Al Khor, località che ospita 5 bacini artificiali e che in questo caso funge anche da arrivo per il traguardo intermedio, il primo di giornata e il penultimo della corsa. Dopo aver girato all'interno del Mushrif Park, ed aver toccato il punto più orientale dell'intera frazione, si ritornerà verso il centro di Dubai, percorrendo la D97 e dirigendosi verso le Mamzar Beach, che saranno affiancate dalla corsa per la quasi totalità della loro estensione, prima di dirigersi verso il rifornimento posizionato di fronte alla Corniche Deira. Superato questo sprint, si attraverserà il bacino di Dubai Creek e si arriverà all'ultimo sprint intermedio della corsa, dove il leader della speciale classifica riservata ai traguardi volanti potrà dichiararsi ufficialmente vincitore di essa. Quindi, superato lo sprint, si percorrerà per intero la D94, che sarà percorsa in ambo i sensi fino ad arrivare al Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo con i suoi 828 metri di altezza. Sarà ai piedi di questo gigante che sarà incoronato il vincitore della terza edizione del Dubai Tour, il primo targato ASO.
TRAGUARDI VOLANTI: Ras Al Khor (6 m, Km 42), Port Rashid (2 m, Km 104).
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bugo96
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Re: Percorso Dubai Tour 2016

Messaggio da bugo96 »

Percorso abbastanza lineare, anche se il vento potrebbe cambiare le carte in tavola.
2017:Trek-Segafredo
Vincitore 6a tappa Tirreno-Adriatico--->Nizzolo
Vincitore 3a tappa Tour of Yorkshire--->Felline
Vincitore 13a tappa Giro d'Italia--->Nizzolo
Vincitore 16a tappa Giro d'Italia--->Pantano

2016: Trek-Segafredo
Vincitore 5a tappa Parigi-Nizza--->Theuns
Vincitore 4a tappa Tirreno-Adriatico--->Arredondo
Vincitore 7a tappa Tirreno-Adriatico--->Cancellara
Vincitore Parigi-Roubaix--->Cancellara
Vincitore 12a tappa Giro d'Italia--->Nizzolo
Vincitore 16a tappa Tour de France--->Hesjedal
Vincitore Giro del Piemonte--->Felline

2015: IAM Cycling
Vincitore 5a tappa Critérium du Dauphiné---> Frank
Vincitore 9a tappa Tour de France---> Frank
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Lory94ITA
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Re: Percorso Dubai Tour 2016

Messaggio da Lory94ITA »

Oltre al muro della diga di Hatta, l'unica possibilità di fare distacchi potrebbe essere il vento, ma dubito che ne incontreremo molto.
2017
Ds Orica-Scott

Omloop Het Nieuwsblad: 8° posto (Jens Keukeleire)
Strade Bianche: 3° posto (Michael Albasini)
Tirreno-Adriatico: vincitore 4° tappa (Adam Yates); 1° posto classifica giovani (Adam Yates); 1° posto classifica a punti (Adam Yates); 2° posto classifica generale (Adam Yates); 5 giorni in maglia bianca (Adam Yates); 4 giorni in maglia rossa (Adam Yates)
Milano - Sanremo: 10° posto (Simon Gerrans)
La Fleche Wallonne: 5° posto (Simon Gerrans)
Liege-Bastogne-Liege: vincitore (Michael Albasini); 1° posto classifica scalatori (Simon Gerrans)
Tour de Yorkshire: 9° posto classifica generale (Roman Kreuziger); 1° posto classifica scalatori (Roman Kreuziger)
Giro d'Italia: vincitore 1° tappa (Simon Yates); vincitore 3° tappa (Orica-Scott (cronometro a squadre)); 3 giorni in maglia rosa (Simon Yates); 1 giorno in maglia ciclamino (Simon Yates); 6 giorni in maglia bianca (Simon Yates)

Stagioni precedenti
Spoiler!
2016
Ds Orica - BikeExchange (8 vittorie)

Dubai Tour: 6° posto classifica generale (Caleb Ewan)
Strade Bianche: 10° posto (Simon Yates)
Tirreno-Adriatico: vincitore 6° tappa (Michael Matthews); 1° posto classifica giovani (Simon Yates); 6 giorni in maglia bianca (Simon Yates)
Milano-Sanremo: 2° posto (Michael Matthews)
Paris-Roubaix: 9° posto: (Matthew Hayman)
Fleche Wallonne: vincitore (Michael Albasini); 6° posto (Simon Gerrans)
Tour de Yorkshire: 1° posto classifica corridori britannici (Simon Yates); 4° posto classifica generale (Michael Albasini); 9° posto classifica generale (Simon Yates); 2 giorni in maglia di miglior corridore britannico (Simon Yates)
Giro d'Italia: vincitore 8° tappa (Esteban Chaves); vincitore 18° tappa (Michael Matthews); 1° posto classifica giovani (Adam Yates); 8° posto classifica generale (Esteban Chaves); 17 giorni in maglia bianca (Luke Durbridge 1, Adam Yates 16)
Critérium du Dauphiné: vincitore 1° tappa (Orica - GreenEDGE (cronometro a squadre)); 1° posto classifica giovani (Adam Yates); 5° posto classifica generale (Adam Yates); 10° posto classifica generale (Esteban Chaves); 1 giorno in maglia gialla (Luke Durbridge); 7 giorni in maglia bianca (Luke Durbridge 1, Adam Yates 6)
Tour de France: vincitore 15° tappa (Esteban Chaves); 2 giorni in maglia gialla (Michael Matthews); 1 giorno in maglia bianca (Adam Yates)
Milano-Torino: vincitore (Simon Yates)
Gran Piemonte: 3° posto (Simon Yates)
Il Lombardia: 4° posto (Simon Yates)
Paris-Tours: vincitore (Simon Gerrans)
Abu Dhabi Tour: 2° posto classifica generale (Simon Yates); 1° posto classifica giovani (Simon Yates); 2 giorni in maglia bianca (Simon Yates)

2015
Ds Orica - GreenEDGE (3 vittorie)

Paris-Nice: vincitore 5° tappa (Adam Yates)
Critérium International: 6° posto classifica generale (Simon Yates)
Lìege - Bastogne - Lìege: 10° posto (Simon Gerrans)
Critérium du Dauphiné: vincitore 1° tappa (Orica - GreenEDGE (cronometro a squadre)); 2 giorni in maglia gialla (Luke Durbridge 1, Adam Yates 1); 1 giorno in maglia a pois (Simon Yates)
Tour de France: vincitore 7° tappa (Michael Matthews); 3 giorni in maglia bianca (Simon Yates); 6 giorni in maglia verde (Michael Matthews)
Paris - Tour: 7° posto (Simon Gerrans)

2014
Vice-ds Team Europcar (0 vittorie)

Critérium du Dauphiné: 10° posto classifica generale (Pierre Rolland)
Tour de France: 10° posto classifica generale (Pierre Rolland)
Paris - Tour: 4° posto (Thomas Voeckler)
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