Percorso Tirreno - Adriatico 2016

Sette tappe per un piccolo giro d'Italia in avvicinamento alla Sanremo

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emmea90
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Percorso Tirreno - Adriatico 2016

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Tirreno > Adriatico 2016
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Il ritorno dei Muri
di Alexis Hemme Meas
La Tirreno Adriatico 2016 ritornerà ad essere una corsa per vallonari. E ritornerà a farlo nell'anno in cui la Milano-Sanremo torna al sabato, offrendo una preparazione adeguata per la corsa con tappe dove spesso sarà necessario conservare energie e preservare le proprie doti di fondisti.
Si parte da Lucca con una classica cronometro a squadre che permetterà ai direttori sportivi di testare le proprie formazioni contro il tempo per la prima maglia blu. Si continua quindi con il classico arrivo di Indicatore dove saranno i velocisti ad essere protagonisti prima di una tre giorni che deciderà la vittoria finale della corsa. A Todi sarà di scena uno dei due arrivi in salita - preceduto da quello di Poggio Civitella - che comincerà a scremare il parco dei concorrenti in vista di quello che seguirà due giorni dopo.
Sarà infatti lo scontro tra vallonari e scalatori il tema di questa Tirreno 2016 con una tappa a disposizione a testa per sparare le proprie cartucce: questi ultimi potranno farlo nella tappa di Sassotetto che presenterà sicuramente una battaglia campale nell'ascesa più impegnativa della Tirreno-Adriatico. Chi avrà resistito bene avrà quindi un gradito ritorno nella tappa del giorno successivo: quello dei muri di Porto Sant'elpidio, nella tappa dove Vincenzo Nibali costruì il suo successo di fronte a Chris Froome e ad Alberto Contador. 252 chilometri e mezzo che potranno confermare o ribaltare le gerarchie anche e soprattutto considerato che il lunedì torneranno in scena i velocisti - o ciò che di loro ne resta.
Si chiuderà, quindi, con la tradizionale cronometro di San Benedetto del Tronto che difficilmente rivoluzionerà la classifica a meno di microdistacchi finali da ribaltare per una settimana che promette spettacolo con sette tappe per sei tipologie di corridori diversi.


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eseifrancesi/races/2016/25/1

1a Tappa: Lucca > Capannori TTT 13,5 Km
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La prima Tirreno-Adriatico targata ASO si apre a Lucca, con una cronosquadre che in 13,5 chilometri porterà dalla cittadina delle mura a Capannori. La crono, di lunghezza piuttosto contenuta, si configura come una tappa che potrebbe fornire già una prima griglia di partenza in vista delle tappe che conteranno per la classifica generale. Oltre che breve, il percorso è anche completamente pianeggiante, e si incontreranno lungo il tracciato molti tratti del tutto rettilinei. Subito dopo la partenza da Viale Camillo Benso si affronteranno un paio di svolte a 90 gradi, prima a sinistra, successivamente a destra, che apriranno al tratto meno tecnico dell'intera frazione, un tratto che, fatta eccezione per qualche semicurva e una rotonda, sarà un unico lungo rettilineo sino alla cittadina di Lunata, dove, al chilometro 5, sarà posto il primo rilevamento intermedio. Già qui, presumibilmente, le squadre maggiormente dotate di cronoman potenti avranno fatto una differenza sintomatica della situazione, differenza che può essere verificata 4 chilometri più tardi, al secondo rilevamento intermedio di Porcari. Qui mancheranno altri 4 chilometri alla conclusione, i meno scorrevoli dell'intera frazione, tutti all'interno della città di Capannori, dove è posto lo striscione d'arrivo. In generale, le differenze non dovrebbero essere particolarmente marcata, ma tra dei leader con una buona squadra per la prova e altri con una squadra inadeguata, potrebbero già iniziare a ballare dei secondi importanti.
RILEVAMENTI INTERMEDI: Lunata (19 m, Km 4.6), Porcari (13 m, Km 9.3).


2a Tappa: Lamporecchio > Indicatore 156 Km
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Torna il traguardo di Indicatore alla Tirreno, località toccata più volte come sede di tappa dalla corsa negli ultimi anni. La partenza della seconda frazione è posta a Lamporecchio, e il tratto iniziale della corsa, ovvero i primi 35 chilometri circa, saranno parecchio semplici, fatta eccezione per una semplice salitella che conduce a Montespertoli, neanche degna di essere classificata come GPM. Diverso sarà con la salita successiva, ascesa che condurrà i corridori ai 306 metri di San Pancrazio (1,7 km al 7,7%), salita che presenta un tratto centrale durissimo, ben oltre il 10%, ma che ad oltre 100 chilometri dalla conclusione scorrerà via di andatura. Discorso simile si farà anche per la salita successiva, quella di San Casciano in Val di Pesa (2,5 km al 6,8%), ascesa più regolare rispetto alla precedente ma con la stessa utilità ai fini della tappa. Dopo la discesa, si affronterà un nuovo tratto tranquillo della corsa, prima di andare ad affrontare la terza ed ultima salita di giornata, il Poggio alla Croce (4,6 km al 5,5%), altra ascesa con un tratto mediano abbastanza ripido (e si parla di punte al 14%), ma utile solo per assegnare, in modo probabilmente definitivo, la maglia verde a fine giornata. Da qui, le squadre dei velocisti avranno abbondante terreno per recuperare margine alla fuga di giornata. Al chilometro 83 è posizionato lo sprint intermedio di Figline Valdarno, mentre 13 chilometri più avanti si trova il rifornimento di Montevarchi. Superato anche quest'ultimo punto di riferimento, la corsa si dirigerà verso le colline intorno ad Arezzo, per affrontare un tratto di percorso abbastanza mosso, ma senza particolari ascese, e poi raggiungere immediatamente Indicatore, per percorrere due giri di un circuito che misura 12,6 km. Sarà un circuito molto veloce e privo di particolari curve, ma una rotonda a -1300 metri dal traguardo rischia di permettere anche eventuali azioni da finisseur, che dovranno poi essere mantenute nel veloce ultimo chilometro che porta allo striscione conclusivo. In definitiva, tappa molto semplice, dove i velocisti si giocheranno le loro carte prima di lasciare la scena, il giorno dopo, agli uomini di classifica.
TRAGUARDI VOLANTI: Figline Valdarno (122 m, Km 83.3), Poggio Bagnoli (297 m, Km 118.7).
GPM: San Pancrazio (2° Categoria, 306 m, 1.7 Km al 7.7%, Km 42.3), San Casciano in Val di Pesa (2° Categoria, 293 m, 2.5 Km al 6.8%, Km 49.2), Poggio alla Croce (2° Categoria, 488 m, 4.6 Km al 5.5%, Km 74.5).
RILEVAMENTO INTERMEDIO: Montevarchi (142 m, Km 96.2).


3a Tappa: Castiglion Fiorentino > Todi 173 Km
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Prima tappa mossa della Tirreno-Adriatico, e, con ogni probabilità, sarà già oggi un buon test per verificare la reattività degli uomini di classifica. Il percorso negli ultimi chilometri infatti impone di mantenere la massima attenzione per non perdere secondi preziosi. Si parte da Castiglion Fiorentino, e anche quest'oggi i primi 30 chilometri di corsa scorreranno via abbastanza tranquilli, fatta eccezione per gli scontati tentativi di fuga. Dopo la fase iniziale, si incontrerà il primo dei 6 GPM odierni, la scalata verso Montepulciano (4 km al 6,2%), ascesa non durissima divisa in due settori da un falsopiano. Allo scollinamento, la corsa presenterà un settore molto movimentato con discesine alternate a continui strappetti sino a Chianciano, dove inizia poi l'ascesa a Poggio Bianco, appena 1 chilometro di scalata al 4,5%, che ne fanno l'ascesa più semplice della tappa. Senza soluzione di continuità, un altro settore di mangia-e-bevi condurrà i corridori all'imbocco dell'ascesa di Monte Cetona (4,9 km al 5,2%), il tetto della tappa coi suoi 784 metri. La media è però condizionata da due tratti in pianura che inframezzano due tratti di ascesa durissimi, entrambi con diversi gradoni al 13-14%, se non oltre. Ultimata l'ascesa, ci sarà una trentina di chilometri scarsi abbastanza agevole, prima che la strada cominci nuovamente a salire verso Acquapendente, dove però sarà posto solo il rifornimento (km 94). Superata Acquapendente, la strada continuerà in leggera ascesa per qualche chilometro, prima di scendere verso la località di Fontanelle di Bardano, dove inizia la dura ascesa di Rocca Ripesena (1,6 km al 9,3%), un vero e proprio muro piazzato però troppo distante dal traguardo per essere realmente selettivo. In ogni caso, il gruppo potrebbe già essere forte di circa un'ottantina di unità al momento del ritorno in pianura -pianura che, peraltro, durerà appena 10 chilometri. Il tempo di organizzarsi, quindi, prima che cominci la quinta ascesa di giornata, la più dura, con ogni probabilità: il Poggio Civitella (8,9 km al 6,1%), da non confondere però con l'omonima salita che porta nei pressi di Montalcino. Diversa sarà la tipologia dell'ascesa, comunque molto irregolare nel tratto dai -4 alla vetta. L'ascesa potrebbe vedere già dei primi attacchi convinti, anche alla luce del fatto che, alla fine della discesa, a Pontenaia (dove si trova lo sprint intermedio), mancheranno 6000 metri al traguardo, 5800 dei quali in salita per raggiungere Todi, in fondo all'ultima ascesa di giornata (5,8 km al 4,2%). La salita è affrontata da uno dei lati più facili, e non permetterà grossa selezione, alla luce di un settore centrale pressoché pianeggiante. Sarà questione tra finisseur probabilmente, ma il terreno per attaccare già, per eventuali coraggiosi, c'è. Bisognerà vedere chi avrà il coraggio di rischiare alla vigilia della tappa regina, ma se qualcuno decidesse di farlo, potremmo assistere ad un gran bel finale.
TRAGUARDI VOLANTI: Orvieto Scalo (128 m, Km 126.1), Pontenaia (161 m, Km 167.1).
GPM: Montepulciano (2° Categoria, 534 m, 4.0 Km al 6.2%, Km 34.8), Poggio Bianco (2° Categoria, 514 m, 1.0 Km al 4.5%, Km 50.3), Monte Cetona (2° Categoria, 784 m, 4.9 Km al 5.2%, Km 64.6), Rocca Ripesena (2° Categoria, 348 m, 1.6 Km al 9.3%, Km 117.1), Poggio Civitella (1° Categoria, 726 m, 8.9 Km al 6.1%, Km 148.5), Todi (2° Categoria, 400 m, 5.8 Km al 4.2%, Arrivo).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Acquapendente (351 m, Km 93.6).


4a Tappa: Todi > Sassotetto 211 Km
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La tappa regina della Tirreno 2016. Ben 211 chilometri ed oltre 4500 metri di dislivello attenderanno i corridori, che ripartiranno da Todi per risparmiare la fatica di un trasferimento in pullman, in vista di una frazione dove si faticherà e non poco. Sin dalla partenza, i corridori inizieranno ad assaggiare le prime rampe di salita, che condurranno sino alla località di Bastardo, senza però classificazione GPM. Dopo 35 chilometri circa di trasferimento, la corsa raggiungerà Spoleto, dove inizia la prima ascesa ufficiale della tappa, la salita di La Fornace (11,2 km al 4%). L'ascesa in realtà sarà molto semplice, nonostante la lunghezza, con pochi tratti davvero pendenti. Dopo la discesa e un successivo tratto intermedio, la corsa affronterà un'infilata pressoché continua di 3 GPM, anche se nessuno particolarmente duro. preceduta dallo sprint di Norcia (km 90), ai piedi della prima delle tre ascese. Si comincia da Montebufo (12,6 km al 3,9%), media però condizionata da un tratto in falsopiano e addirittura in leggera discesa che separa i due tronconi in cui è sezionata l'ascesa. Una lunga discesa è quel che separa l'ascesa di Montebufo da quella di Rasenna, la terza di oggi (10,7 km al 5,2%) e la prima che sale di un gradino come livello di difficoltà, nel complesso della frazione. Seppur anch'essa divisa a metà da un tratto di falsopiano/lieve discesa, quando la strada punterà verso l'alto le pendenze non saranno mai particolarmente banali, con un tratto particolarmente ripido ad un chilometro circa dalla vetta. Breve discesa, di circa 6 chilometri, e si riprende a salire, per concludere l'infilata di ascese col Monte Cavallo (5,7 km al 5,5%). L'ascesa risulta breve e anche abbastanza irregolare, alternando gradoni al 10% a sezioni ben più agevoli. In ogni caso, allo scollinamento, mancheranno ancora ben 70 chilometri al traguardo, completamente privi di GPM se si esclude la salita finale. Non saranno però del tutto piatti, ma, superato il rifornimento di Pieve Torina (km 155), saranno presenti ancora un paio di ascese (di cui una che misura ben 10 chilometri), che però, grossomodo, non dovrebbero sconvolgere più di tanto gli equilibri né fare particolare selezione. Selezione che sarà riservata totalmente alla dura ascesa finale, antipasto del Giro d'Italia in cui sarà percorsa come prima salita. L'ascesa di Sassotetto (10,1 km al 7,6%) è la più impegnativa della Tirreno, ed è sicuro che gli uomini di classifica si scornino senza respiro su un'ascesa che, probabilmente, potrà lasciare molti più segni di quanto dica il disegno della tappa, specie alla luce di un settore di salita prossimo alla fine con pendenza media del 10%. Chi alzerà le braccia qui, ai 1281 metri della cima, potrà dirsi quasi sicuramente maglia azzurra, ma non certamente vincitore della Tirreno, poiché il meglio, o peggio, a seconda dei punti di vista, arriverà 24 ore dopo.
TRAGUARDI VOLANTI: Norcia (571 m, Km 90.2), Sarnano (517 m, Km 198.5).
GPM: La Fornace (2° Categoria, 714 m, 11.2 Km al 4.0%, Km 55.2), Montebufo (2° Categoria, 1119 m, 12.6 Km al 3.9%, Km 103.5), Rasenna (2° Categoria, 1018 m, 10.7 Km al 5.2%, Km 131.1), Monte Cavallo (2° Categoria, 1188 m, 5.7 Km al 5.5%, Km 141.2), Sassotetto (1° Categoria, 1281 m, 10.1 Km al 7.6%, Arrivo).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Pieve Torina (477 m, Km 155.3).


5a Tappa: Tolentino > Porto Sant'Elpidio 252,5 Km
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Probabilmente la tappa più bella della Corsa dei due Mari. I muri fermani tornano alla Tirreno e lo fanno in grande stile, dopo il meraviglioso precedente del 2013, quando Nibali mandò in tilt tutti i piani della Sky ribaltando la corsa (tappa che, ricordiamo, fu vinta da Peter Sagan). Partenza fissata a Tolentino, e i primi 45 chilometri saranno i più agevoli dell'intera frazione, praticamente un lungo trasferimento tutto in leggera discesa che appunto dalla città di partenza porta i corridori al primo passaggio da Porto Sant'Elpidio. I corridori pur entrando nel circuito proseguiranno quindi verso Fermo dove troveranno le prime tre salite di giornata - nessuna classificata come GPM ma non per questo agili: si comincia con uno strappo di 3,7 Km al 5,3% che porterà i corridori verso Capodarco superato il quale inizierà la salita verso Fermo che sarà premiata con il primo traguardo volante del giorno.
La salita è divisa in tre parti - nella prima le pendenze più dure con un chilometro all'11,3% con punte del 17% quindi nel secondo dei tre chilometri si rifiaterà per poi risalire verso il TV posto al termine di uno strappo al 9%. Discesa verso Misericordia e breve risalita con uno strappo all'8% prima di rientrare nel circuito vero, da percorrere per tre volte.
La prima delle salite in programma sarà quella verso il Monte Urano - 2,8 km al 6,4% con punte tra il 9 e l'11% nella parte centrale - salita dove si potranno vedere le prime schermaglie e dove i primi corridori potranno provare a fare selezione. Seguirà quindi quella che è probabilmente la salita più facile delle cinque in programma verso Montegranaro - quattro chilometri, mai sopra il 7% e con un lungo falsopiano al termine dal quale poi i corridori raggiungeranno Villa San Filippo.
Qua si entra nel vivo della corsa con la risalita verso il Santuario della Madonna di Loreto (3,6 Km al 4,4%) e quindi la successiva doppia ascesa verso i muri di Montegranaro e Sant'Elpidio a Mare.
Il primo dei due - 1,3 km al 10,6% - è sicuramente il più duro ed è quello che non solo presenta pendenze al 20% ma ha anche una successiva discesa ripida - fu qua che si spaccò il gruppo nella tappa del 2013 permettendo a Nibali di mettere il primo tassello verso la vittoria. Il secondo fu nel muro immediatamente seguente - quello di Sant'Elpidio a Mare: la salita, di 2,8 km al 7,5% - presenterà la sua parte più ripida nel finale dove si tornerà a toccare punte in doppia cifra - è qua che Nibali attaccò insieme a Sagan e Gilbert ponendo le basi per la vittoria finale: dalla cima mancheranno infatti 11 chilometri al traguardo che presenterà, al penultimo giro, uno sprint con abbuoni.
Il circuito sarà quindi percorso per tre volte interamente a differenza della tappa del 2012 per un totale di 252 chilometri e 3400 metri di dislivello - una piccola Liegi marchigiana che potrà ribaltare la classifica offrendo alla Tirreno 2015 il proprio vincitore prima della cronometro finale.
TRAGUARDI VOLANTI: Fermo (290 m, Km 66.4), Porto Sant'Elpidio (2 m, Km 193.4).
GPM: Monte Urano (2° Categoria, 244 m, 2.9 Km al 6.3%, Km 93.1), Montegranaro (2° Categoria, 211 m, 1.2 Km al 10.8%, Km 114.7), Sant'Elpidio a Mare (2° Categoria, 229 m, 2.7 Km al 7.3%, Km 121.8), Monte Urano (2° Categoria, 244 m, 3.0 Km al 6.4%, Km 152.0), Montegranaro (2° Categoria, 212 m, 1.3 Km al 10.2%, Km 173.7), Sant'Elpidio a Mare (2° Categoria, 226 m, 2.5 Km al 7.7%, Km 180.7), Monte Urano (2° Categoria, 226 m, 2.8 Km al 6.3%, Km 210.8), Montegranaro (2° Categoria, 209 m, 1.2 Km al 10.2%, Km 232.7), Sant'Elpidio a Mare (2° Categoria, 223 m, 2.9 Km al 6.4%, Km 240.1).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Porto Sant'Elpidio (2 m, Km 136.3).


6a Tappa: Porto San Giorgio > Alba Adriatica 155 Km
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Forse la tappa più strana della Tirreno. 155 chilometri da Porto San Giorgio ad Alba Adriatica, considerati pianeggianti, ma nel corso della tappa la pianura sarà ben poca. Dopo neanche 10 chilometri di strade tranquille, la tappa prende già ad incresparsi, si giunge a Petritoli dopo un lungo falsopiano, oltre 15 chilometri, già probabilmente importante in quanto la fuga potrebbe partire verosimilmente qui, in una tappa che probabilmente si configura come adattissima agli attaccanti della prima ora. Discesa e, dopo un tratto in falsopiano, si approccia il primo vero GPM di giornata, a Montedinove (6,3 km al 4,1%). Un tratto intermedio di una decina di chilometri porterà poi il gruppo a risalire verso Ripaberarda, dove inizierà a tutti gli effetti la discesa, che condurrà di nuovo il gruppo in pianura. In questo tratto piano si incontrerà, al chilometro 69, il rifornimento fisso di Villa San Giuseppe, prima di dirigersi di nuovo verso la zona collinare, e affrontare l'impegnativo strappo di Monsampolo del Tronto (con punte fino al 14%), prima di continuare a salire in maniera più graduale fino al traguardo intermedio di San Savino. La successiva discesa apre poi immediatamente al GPM più duro di giornata, a Ripatransone (4,2 km al 5,8%), altra salita che torna alla Tirreno dopo qualche anno di assenza e che assegnerà punti come GPM di seconda categoria. La stessa categoria la assume anche l'ultima salita odierna, quella di Montefiore dell'Aso (7,4 km al 4%), ascesa dalla pendenza media bassa ma condizionata dal presenza di un tratto pressoché piano a metà del chilometraggio. Una volta scollinati al chilometro 108, non ci saranno più ascese per i restanti 47 chilometri. La tappa può quindi sembrare abbastanza favorevole agli sprinter, ma è pur vero che un'andatura sostenuta sulle salite presenti nei primi 100 chilometri potrebbe trasformare questa tappa in un succulento anticipo di Sanremo, almeno per quanto riguarda la tipologia dei corridori che potrebbero giocarsi le proprie carte sul traguardo di Alba Adriatica. Allo stesso modo, dopo le fatiche del trittico, il gruppo potrebbe decidere di mandare una fuga di uomini fuori classifica e prendersi una giornata di completo relax, alla vigilia della crono che darà l'assestamento definitivo alla classifica generale.
TRAGUARDI VOLANTI: San Savino (277 m, Km 84.7), Grottammare (5 m, Km 132.6).
GPM: Montedinove (2° Categoria, 465 m, 6.3 Km al 4.1%, Km 40.0), Ripatransone (2° Categoria, 335 m, 4.2 Km al 5.6%, Km 94.3), Montefiore dell'Aso (2° Categoria, 377 m, 7.4 Km al 4.0%, Km 108.0).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Villa San Giuseppe (62 m, Km 69.3).


7a Tappa: San Benedetto del Tronto > San Benedetto del Tronto 10 Km
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La classica crono finale della Tirreno-Adriatico a concludere la corsa. Ancora una volta, a San Benedetto del Tronto si terrà la prova a crono che, dal 2011 a questa parte, conclude la corsa. Sono appena 10 i chilometri da percorrere, tutti sul lungomare sambenedettese. La partenza è posizionata in Viale Tamerici, praticamente sul molo, e dopo un paio di svolte ci si immette sul lungo rettilineo di Viale Guglielmo Marconi, che sarà percorso in ambo i sensi di marcia dai corridori. Corridori che, all'andata, si dirigeranno in Viale Alfredo Scipioni, prima di imboccare via Fratelli Cervi, dove è posto l'intermedio, alla metà esatta del tracciato. Quindi, dopo aver percorso via Clara Maffei, i corridori si reimmetteranno su viale Guglielmo Marconi, e di affrontare l'interminabile rettilineo di circa 4 chilometri che conduce sino all'arrivo, posizionato in viale Bruno Buozzi. La prova, dal chilometraggio contenuto, non è adatta a regalare particolari distacchi, ma se la corsa fosse particolarmente incerta giunti a questo punto, allora i lunghi rettilinei della prova potrebbero emettere ben più di una semplice sentenza, come già fu nel 2012, quando, proprio qui, si consumò la sconfitta di Chris Horner, beffato da Vincenzo Nibali proprio nella crono conclusiva.
RILEVAMENTO INTERMEDIO: Via F.lli Cervi (2 m, Km 5.2).
Direttore di corsa.
KenianoBianco96
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Re: Percorso Tirreno - Adriatico 2016

Messaggio da KenianoBianco96 »

Che percorso duro per una Tirreno...praticamente una frazione per velocisti e l'ultima veramente dura da conquistare per loro...prevedo distacchi ampi..
Per il Team Sky presenti Landa e Viviani, Froome incerto.
2013 - Katusha Team
1° classificato Liegi-Bastogne-Liegi - Joaquim Rodriguez Oliver
1° classificato Maglia Pois Tour de France - Joaquim Rodriguez Oliver
1° classificato Terza Tappa Tour de France - Luca Paolini
1° classificato Ottava Tappa Tour de France - Joaquim Rodriguez Oliver
1° classificato Ventesima Tappa Tour de France - Joaquim Rodriguez Oliver

2014 - Lampre-Merida
1° classificato Liegi Bastogne Liegi - Rui Alberto Faria Da Costa
1° classificato Premio Super-combattività Tour de France - Rui Alberto Faria Da Costa
1° classificato Tredicesima Tappa Tour de France - Rui Alberto Faria Da Costa
1° classificato Quindicesima Tappa Tour de France - Chris Horner

2015 - Sky Pro Cycling
1° CLASSIFICATO TOUR DE FRANCE - CHRIS FROOME
1° classificato Prima Semitappa Criterium International - Elia Viviani
1° classificato Settima Tappa Criterium du Dauphinè - Chris Froome
1° classificato Tredicesima Tappa Tour de France - Chris Froome

2016 - Sky Pro Cycling
1° classificato Quinta tappa Tirreno Adriatico - Michael Kwiatkowski
1° classificato Tirreno Adriatico - Michael Kwiatkowski
1° classificato Criterium International - Chris Froome
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novaranelcuore
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Re: Percorso Tirreno - Adriatico 2016

Messaggio da novaranelcuore »

La tappa dei muri farà sfracelli con la sua lunghezza e Sassotetto potrà favorire gli scalatori. Percorso molto aperto: proveremo a farci vedere.
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bugo96
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Re: Percorso Tirreno - Adriatico 2016

Messaggio da bugo96 »

Forse faranno più selezione i muri che il Sassotetto...Arredondo ci sarà.
2017:Trek-Segafredo
Vincitore 6a tappa Tirreno-Adriatico--->Nizzolo
Vincitore 3a tappa Tour of Yorkshire--->Felline
Vincitore 13a tappa Giro d'Italia--->Nizzolo
Vincitore 16a tappa Giro d'Italia--->Pantano

2016: Trek-Segafredo
Vincitore 5a tappa Parigi-Nizza--->Theuns
Vincitore 4a tappa Tirreno-Adriatico--->Arredondo
Vincitore 7a tappa Tirreno-Adriatico--->Cancellara
Vincitore Parigi-Roubaix--->Cancellara
Vincitore 12a tappa Giro d'Italia--->Nizzolo
Vincitore 16a tappa Tour de France--->Hesjedal
Vincitore Giro del Piemonte--->Felline

2015: IAM Cycling
Vincitore 5a tappa Critérium du Dauphiné---> Frank
Vincitore 9a tappa Tour de France---> Frank
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losqualo90
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Re: Percorso Tirreno - Adriatico 2016

Messaggio da losqualo90 »

Avevo le idee chiare sui programmi dei vari ciclisti per il doppio impegno Nizza-Tirreno, beh dopo aver visto questo percorso li ho cambiati, bel percorso e poi sono tornati i muri


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2017
DS Team Sunweb
Strade Bianche: Michael Matthews 7°
Paris Nice: Warren Barguil 8°
Milano-Sanremo: Michael Matthews 4°
Gent-Wevelgem: Michael Matthews 10°
Giro d'Italia: Vincitore 5° tappa (Michael Matthews), vincitore 9a e 21a tappa (Tom Dumoulin)
4° cl.gen. Tom Dumoulin, 2° cl.punti Michael Matthews
3 giorni in maglia rosa (Tom Dumoulin)
Criterium du Dauphune: vittoria 1° tappa (Tom Dumoulin)


2016
Ds Iam Cycling (2 vittorie)
Abu Dhabi Tour: Vincitore 3° tappa (Jarlinson Pantano); Vincitore classifica finale (Jarlinson Pantano)
Paris-Roubaix: 8°Heinrich Huassler
Giro d'Italia: Mathias Frank 15°


2015
Vice Ds Orica - GreenEDGE (1 vittoria)
Tour de France: vincitore 7° tappa (Michael Matthews); 3 giorni in maglia bianca (Simon Yates); 6 giorni in maglia verde (Michael Matthews)
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