Percorso Tour de France 2017

Chris Froome per la quarta, Contador per la gloria prima del ritiro, Quintana per la conferma. Da Liverpool parte uno dei Tour più duri di sempre

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Percorso Tour de France 2017

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Il più duro di Tutti
di Alexis Hemmé Meas
Se ASO nello scorso Tour de France aveva aperto ai cronoman con il ritorno alla tradizione e alle due crono fiume di 50 km ciascuna, il Tour 2017 sarà di aspetto radicalmente diverso e vedrà il ritorno in grande stile degli scalatori.
Nonostante un numero di cime non esagerato (8 HC) sarà aumentato il numero di tappe di alta montagna ad otto oltre ad inasprire mediamente le prove contro il tempo.
Il Tour sarà quindi diviso logicamente in due parti: l'avvicinamento ai Pirenei ed i Massicci Montuosi. La prima partirà in Inghilterra con una tre giorni che vedrà due tappe impegnative (Cronosquadre e Halifax) ed uno sprint che porterà il Tour a Londra, sul traguardo delle Olimpiadi2012.
Il tradizionale attraversamento dell'entroterra della prima settimana sarà però più duro di ciò che i corridori ricorderanno: già dallo sbarco in continente la tappa di Boulogne-sur-Mer sarà tutto tranne che lo sprint a cui si era abituati vista la presenza del Mont Lambert e di un avvicinamento tutto fuorché piatto. Lo stesso sprint di Epernay, così come quello di Tarbes, presenterà una Cote in avvicinamento. Il giorno dopo, a Neres-les-Bains, l'arrivo sarà addirittura in salita. Il primo weekend di gara sarà immediatamente tosto con il Col du Beal - una delle cime più dure del Massiccio Centrale - e la cronometro più lunga del Tour che, però, a differenza delle precedenti edizioni conterrà una salita vera e dura con il Col de Ternant. Subito dopo il riposo Massiccio centrale ancora protagonista con Mende, quindi ultime due tappe di relativa tranquillità a Gaillac e Tarbes.
La seconda parte del Tour cambierà radicalmente il motivo di fondo con sette tappe di alta montagna su otto: si parte al Lac de Payolle con una tappa che il gruppo potrebbe prendere in maniera cauta ma che è quella che permetterebbe di fare distacchi pesanti qualora si osasse sul Tourmalet. A seguire il trittico pirenaico prevederà il secondo ed il terzo arrivo in salita alla Station du Mourtis e al Col de Pal col Tour che tornerà ad Andorra a vent'anni dalla vittoria di Jan Ullrich.
Il giorno di riposo servirà per un maxitrasferimento nel Tour della Francia che porterà al ritorno al Tour del Col de Turini. Un breve intermezzo che porterà il Tour a Sanremo, come omaggio al 100esimo Giro, separerà le due porzioni di quattro e tre tappe di Alta Montagna e aprirà un trittico alpino che riporterà il Tour sulla Bonnette.
In tre giorni i corridori dovranno affrontare 18mila metri di dislivello e tre mostri sacri del ciclismo francese come Bonnette, Alpe d'Huez e Madeleine. A differenza degli anni scorsi non ci sarà una tappa che prevarrà sulle altre per evitare attendismo: ogni giorno può essere buono per recuperare terreno o incrementarlo. E se ciò non bastasse l'ultimo giorno di gara tornerà ad essere a cronometro. Tour 2017: il più duro di tutti.
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Re: Percorso Tour de France 2017

Messaggio da emmea90 »

1a Tappa: Liverpool > Liverpool TTT 25 Km
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Sarà Liverpool ad ospitare la partenza di questa 104esima edizione della Grand Boucle che, per la seconda volta, parte dall'Inghilterra. Non sarà però Londra ad ospitare il primo atto della gara come fu nel prologo dominato da Fabian Cancellara bensì proprio il capoluogo della Merseyside. La cronometro a squadre che si dipanerà per i venticinque chilometri cittadini assegnerà quindi la prima maglia gialla del Tour de France 2017: la partenza sarà data dal Waterfront e dopo una prima parte molto difficile e con sede stradale molto stretta si andrà verso Goodison park con strade molto grandi dove gli specialisti della prova potranno dare il loro meglio. L'arrivo sarà al termine di Penny Lane, proprio in corrispondenza della cattedrale di San Barnaba
PUNTO DI RIFORNIMENTO: St Michaels Irish Centre (59 m, Km 12.6).
RILEVAMENTI INTERMEDI: Goodison Park (39 m, Km 8.9), Liverpool Cathedral (38 m, Km 16.6).

http://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/hd/60352

2a Tappa: Manchester > Halifax 195,5 Km
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Cote de Butt Lane
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Cote de Hainworth
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Cote de Thwaites Brown
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Cote de Lee Lane
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Cote de Gibb Lane
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Cote de Halifax Lane
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Cote de Trooper Lane
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Cote de Birdcage Hill
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Sarà una tappa completamente diversa dalle abituali la seconda del Tour de France 2016, una tappa che vedrà protagonista lo Yorkshire in quello che è un vero e proprio giro delle Fiandre in salsa Britannica. Già dopo 27 chilometri i corridoric capiranno che non sarà una giornata come le altre nel momento in cui verrà affrontato il Col de l'Holme Moss: la salita è la più dura dello Yorkshire con i suoi 3 km all'8% e punte oltre il 10 nel tratto centrale ma sarà solo la seconda di diciassette salite in programma nella giornata odierna - le ultime quattordici tutte negli ultimi novanta chilometri.
Si parte con la Cote de Pennine Hill con 4,2 km al 5,6% seguita dalla più breve Cote de Mount Skip. Sarà solo negli ultimi 70 chilometri, però, che lo scenario cambierà radicalmente con l'introduzione di alcuni muri in pavé che non hanno nulla da invidiare a quelli fiamminghi.
Il primo strappo sarà quello della Cote de Butt Lane: 500 metri al 9% in pavé seguita immediatamente dall'altrettanto dura Cote de Tim Lame: 700 metri al 10,5%. Nemmeno il tempo per i corridori di rifiatare che sarà già Côte de Hainworth coi suoi 1,5 Km al 9,6% ed un tratto centrale in pavé di 400 metri - il blocco di quattro salite si chiuderà quindi con la Cote de Thwaites Brow, una delle salite più dure di giornata. 1,2 chilometri al 10,2% con un tratto centrale di 600 metri ed un pavé decisamente sconnesso. Dopo questa prima fase ci saranno quindi una ventina di chilometri relativamente facili, intervallati solamente dalla Cote de Manywells Brow - 1,8 Km a, 5,5% - dove si potrebbe essere già staccato un gruppetto che proverà ad arrivare alla vittoria parziale.
Tra il gruppo e l'arrivo mancherà quindi solamente un secondo blocco di cinque salite, una più dura dell'altra, tutte nei dintorni di Halifax. Si parte con la Cote de Lee Lane: solamente 900 metri ma al 12,5% di pendenza media e con 500 metri in pavé - quasi un vero e proprio Koppenberg. Seguirà quindi il duro strappo della Cote de Brackbend Lane: 800 metri al 9% che introdurrà uno dei passaggi decisivi della giornata odierna - la Cote de Gibb Lane.
La salita misura 800 metri al 10,8%, la metà in pavé e all'arrivo mancheranno solo venticinque chilometri. Il muro più duro di tutti sarà però il successivo - la Cote de Halifax Lane: 2000 metri, tutti al 10%, una salita che potrebbe tagliare le gambe a qualche corridore da Fiandre e favorire un corridore da Liegi che sarà rimasto nel gruppo dei migliori.
A decidere la gara sarà invece, quasi sicuramente, la Cote de Trooper Lane: 1000 metri al 12,6% con due tratti in pavé per complessivi 500 metri. All'arrivo mancheranno solamente 14 chilometri ed il muro della Cote de Birdcage Hill: 800 metri al 9,7% che non vedranno una vera e propria discesa ma lanceranno direttamente al traguardo di Huddersfield Road. Difficile pensare che il vincitore di una tappa del genere possa non indossare la maglia gialla qualora non abbia perso troppo tempo nella giornata precedente.
TRAGUARDO VOLANTE: Oldham (199 m, Km 82.4).
GPM: Côte de Roe Cross (4° Categoria, 259 m, 2.7 Km al 4.9%, Km 13.9), Côte de Holme Moss (3° Categoria, 522 m, 3.1 Km al 7.9%, Km 30.6), Côte de Pule Hill (4° Categoria, 391 m, 4.6 Km al 4.3%, Km 66.1), Côte de Pennine Hill (3° Categoria, 383 m, 4.2 Km al 5.6%, Km 100.6), Côte de Mount Skip (3° Categoria, 289 m, 3.4 Km al 5.7%, Km 114.1), Côte de Navvy (4° Categoria, 416 m, 3.2 Km al 4.3%, Km 120.7), Côte de Butt Lane (4° Categoria, 231 m, 0.5 Km al 8.8%, Km 128.8), Côte de Tim Lane (4° Categoria, 248 m, 0.7 Km al 10.5%, Km 130.2), Côte de Hainworth (3° Categoria, 272 m, 1.5 Km al 9.6%, Km 136.4), Côte de Thwaites Brow (3° Categoria, 220 m, 1.2 Km al 10.2%, Km 142.7), Côte de Manywells Brow (4° Categoria, 271 m, 1.8 Km al 5.5%, Km 149.6), Côte de Lee Lane (3° Categoria, 282 m, 0.9 Km al 12.5%, Km 163.2), Côte de Brackenbed Lane (4° Categoria, 228 m, 0.8 Km al 9.0%, Km 168.3), Côte de Gibb Lane (3° Categoria, 305 m, 0.8 Km al 10.8%, Km 170.7), Côte de Halifax Lane (3° Categoria, 320 m, 2.0 Km al 10.1%, Km 175.6), Côte de Trooper Lane (3° Categoria, 239 m, 1.0 Km al 12.6%, Km 181.7), Côte de Birdcage Hill (4° Categoria, 171 m, 0.8 Km al 9.7%, Km 193.8).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Rochdale (137 m, Km 91.6).
SETTORI DI PAVE: 1. Côte de Butt Lane (+, 500 m, Km 128.8), 2. Côte de Hainworth (+, 400 m, Km 135.6), 3. Côte de Thwaites Brow (+, 600 m, Km 142.2), 4. Côte de Lee Lane (+, 500 m, Km 163.1), 5. Côte de Gibb Lane (+, 400 m, Km 170.3), 6. Côte de Trooper Lane (+, 100 m, Km 180.8), 7. Côte de Trooper Lane (+, 400 m, Km 181.5).

http://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/hd/60407

3a Tappa: Leicester > London 187 km
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Arriverà al terzo giorno di gara la prima occasione per i velocisti di questo Tour de France 2017. Dopo un primo, importante, trasferimento verso Sud il Tour ripartirà da Leicester muovendosi costantemente in direzione meridionale. Nell'avvicinamento a Londra verranno toccate le città di Northampton, Milton Keynes e Saint-Albans ove è posto il traguardo volante di giornata. Si entrerà quindi a Londra da Watford per un percorso che prevederà un ingresso in Londra per poi andare sulle rive del Tamigi fino a Westminster Bridge. Qua ci si muoverà verso Buckingham Palace sul cui rettilineo d'ingresso - the Mall - sarà posto l'arrivo. Il rettilineo del traguardo è quindi lo stesso dei giochi olimpici di Londra 2012 ma il vincitore per necessità sarà nettamente diverso. Probabile se non certa la maglia verde al vincitore di tappa.
TRAGUARDO VOLANTE: Saint Albans (94 m, Km 137.9).
GPM: Côte de Kensworth Quarry (4° Categoria, 233 m, 2.9 Km al 3.9%, Km 112.8), Côte de Bushey (4° Categoria, 141 m, 1.1 Km al 4.4%, Km 158.3).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Leighton Buzzard (88 m, Km 100.0).

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4a Tappa: Calais > Boulogne-sur-Mer 152.5 Km
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Mont Lambert
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Sarà una tappa piatta ma non per velocisti quella che accoglierà la Grand Boucle 2017 sul Continente con il ritorno della Grand Boucle a Boulogne-sur-Mer, città che mancava al Tour dal 2001.
Non sarà per velocisti perché la giornata presenterà otto salite: le prime si troveranno tra i chilometri 60 e 75: si parte con la Côte de Nielles-lès-Bléquin, 1.3 km al 6,5% seguita dalla Côte de Coulomby, 1.5 km al 6%, quindi alla Côte de la Vallée du Haut-Loquin - pendenze mai oltre il 6%, quindi difficilmente decisive.
La corsa andrà quindi avanti senza un vero e proprio tratto rettilineo ma con qualche mangia-e-bevi che condurrà allo sprint di Samer, posizionato al chilometro 107,5, superato il quale si arriverà ad una delle salite più dure, la Côte de Mont Violette. La salita è sempre corta, come tutte quelle di giornata: 1,3 km ma vedrà pendenze migliori con l'8,8% di media. All'arrivo mancheranno, però, ben 22 chilometri e mezzo al traguardo e soprattutto altre tre salite.
Le prime due - riscontrabili nella Côte d'Herquelingue e nella Côte de Quéhen. La prima sarà 2 km al 4,6% mentre la seconda sarà di 1500 metri al 5,5%, difficile qua vedere attacchi, probabile vedere un riassorbimento della fuga. Chi vorrà provarci potrà farlo sulla Côte du Mont Lambert: 1500 metri al 7,6%, con punte oltre il 10%.
Dalla cima all'arrivo mancheranno solo 6500 metri - chi vorrà fare la differenza potrà provare a farlo già da qua ma è più probabile un arrivo di un gruppo ben più nutrito. Le difficoltà, però, non saranno finite poiché l'arrivo sarà in leggera salita - occhio ai buchi, soprattutto per gli uomini di classifica.
TRAGUARDO VOLANTE: Samer (66 m, Km 107.4).
GPM: Côte de Nielles-lès-Bléquin (4° Categoria, 168 m, 1.3 Km al 6.5%, Km 60.1), Côte de Coulomby (4° Categoria, 202 m, 1.5 Km al 5.9%, Km 65.7), Côte de la Vallée du Haut-Loquin (4° Categoria, 199 m, 1.1 Km al 5.8%, Km 73.4), Côte de Mont Violette (3° Categoria, 170 m, 1.3 Km al 8.8%, Km 114.8), Côte de l'Église (3° Categoria, 109 m, 1.0 Km al 9.8%, Km 130.0), Côte d'Herquelingue (4° Categoria, 103 m, 2.0 Km al 4.6%, Km 137.0), Côte de Quéhen (4° Categoria, 112 m, 1.5 Km al 5.5%, Km 141.1), Côte du Mont Lambert (4° Categoria, 147 m, 1.5 Km al 7.6%, Km 146.3).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Escœuilles (123 m, Km 75.4).

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5a Tappa: Abbeville > Epernay 229 km
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Non sarà una tappa particolarmente impegnativa ma non sarà nemmeno il banale piattone da prima settimana la quinta tappa del Tour 2017.
Si parte da Abbeville per una lunga tappa di trasferimento verso sud-est di 229 chilometri che conterrà a sua volta sei GPM di 4a categoria, nessuno impegnativo come quelli precedenti. Il traguardo volante sarà posizionato al chilometro 103, prima di ogni asperità, permettendo un primo confronto tra i velocisti. La volata, però, dovrà essere conquistata visto che l'ultima salita sarà posizionata a 20 chilometri dall'arrivo: 1,5 Km al 5,9% della Côte de Fleury-la-Rivière con punte dell'8% nell'ultimo chilometro. Nulla di eclatante, difficilmente potrà partire qualche tentativo per la vittoria di tappa ma qualche velocista potrà pagare.
L'arrivo sarà quindi posto in Rue Edoarde Vaillant, al termine di un lungo rettilineo dopo una serie di semicurve che caratterizzeranno l'attraversamento di Epernay: non dovrebbero esserci sorprese per la seconda volata di questo Tour 2017.
TRAGUARDO VOLANTE: Noyon (41 m, Km 103.4).
GPM: Côte du Fond du Pissot (4° Categoria, 144 m, 1.5 Km al 4.7%, Km 120.7), Côte de Vézaponin (4° Categoria, 138 m, 1.6 Km al 4.6%, Km 129.6), Côte de Belleu (4° Categoria, 151 m, 2.2 Km al 4.4%, Km 146.2), Côte d'Anthenay (4° Categoria, 209 m, 1.1 Km al 5.6%, Km 190.6), Côte de Venteuil (4° Categoria, 156 m, 1.6 Km al 4.7%, Km 203.3), Côte de Fleury-la-Rivière (4° Categoria, 264 m, 1.5 Km al 5.9%, Km 210.7).
PUNTI DI RIFORNIMENTO: Roye (87 m, Km 84.0), Fère-en-Tardenois (121 m, Km 168.9).

http://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/hd/60453

6a Tappa: Troyes > Le Creusot 257 Km
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Haut Folin
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Mont Beuvray
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Côte de la Croix de la Libération
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Côte de la Gravetière
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Côte d'Uchon
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Côte de Lavau
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Sarà una delle più impegnative tappe intermedie di questo Tour la sesta frazione della Grand Boucle, la seconda di media montagna che avrà come protagonista il Massiccio del Morvan, troppo spesso dimenticato dalla corsa francese.
La tappa sarà anche una delle più lunghe - in virtù dei suoi 257 chilometri - che la faranno assomigliare più ad una piccola Liegi che ad una vera e propria frazione del Tour. Otto le salite in programma - le ultime sette concentrate negli ultimi novanta chilometri. Si parte con la Côte de Château-Chinon: 4400 metri al 4,3% che inizierà ad accumulare dislivello sotto le gambe dei corridori - corridori che, comunque, arriveranno a questo punto della corsa con un terreno che gli avrà presentato continui saliscendi sotto le gambe.
Si prosegue quindi con la salita di Haut-Folin: la più lunga (quasi 13 chilometri) ma anche la meno pendente (3,6%). Di tutt'altro tipo la salita immediatamente seguente che porterà la carovana sulla cima simbolo del Moran: il Mont Beauvray. La salita sarà la più dura di giornata: 3300 metri, in difficoltà crescente, gli ultimi 1300 metri oltre il 10% di media. Mancheranno ancora 60 chilometri all'arrivo ma sarà già un punto focale della corsa soprattutto per coloro che punteranno al traguardo volante di Autun, posto al termine della discesa.
Superato il traguardo volante sarà quindi la volta della Côte de la Croix de la Libération: 4100 metri al 6,2% con punte oltre l'8 negli ultimi chilometri - nulla che faccia giustificare una selezione così feroce. Seguirà quindi la Cote de la Gravetiere con due chilometri al 6%. Dove chi ne avrà potrà fare la differenza sarà sullo strappo della Cote d'Uchon: un vero e proprio muro di 1700 metri all'11,2% medio ma con punte del 15 nella parte centrale. All'arrivo mancheranno solamente 17 chilometri ed una sola salita che difficilmente potrà creare nuovi distacchi ma facilmente potrà aumentare quelli già creati finora. Sarà quindi tutta in discesa fino a Rue President Wilson dove sarà posto un arrivo che difficilmente ci dirà chi perderà il Tour ma, più facilmente, ci dirà chi lo avrà già perso.
TRAGUARDO VOLANTE: Autun (284 m, Km 217.8).
GPM: Côte de l'Étang de Marrault (4° Categoria, 376 m, 4.5 Km al 4.1%, Km 104.9), Côte de Château-Chinon (4° Categoria, 533 m, 4.4 Km al 4.3%, Km 164.5), Haut-Folin (3° Categoria, 875 m, 12.9 Km al 3.6%, Km 180.9), Mont Beauvray (2° Categoria, 804 m, 3.4 Km al 7.5%, Km 192.8), Côte de la Croix de la Libération (3° Categoria, 574 m, 4.1 Km al 6.2%, Km 223.3), Côte de la Gravetière (3° Categoria, 473 m, 2.8 Km al 6.0%, Km 237.7), Côte d'Uchon (2° Categoria, 641 m, 1.7 Km al 11.2%, Km 240.8), Côte de Lavau (4° Categoria, 463 m, 2.5 Km al 5.3%, Km 250.9).
PUNTI DI RIFORNIMENTO: Nitry (242 m, Km 76.0), Montsauche-les-Settons (572 m, Km 138.8).

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7a tappa: Le Creusot > Neris-les-Bains 196.5 km
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Andrà in scena il 7 di luglio il primo arrivo in salita della Grand Boucle 2017. Sarà principalmente una tappa di trasferimento dal Morvan al massiccio Centrale.
I primi 118 chilometri scorreranno lisci e porteranno i corridori all'unica asperità della tappa che porterà alla Cote de l'Abbaye: 4100 metri al 3,6%. La strada continuerà comunque in pianura fino all'arrivo, attraversando il traguardo volante di Cosne d'Allier, ad una cinquantina di chilometri dalla linea d'arrivo.
Sarà quindi superato Montluçon che la strada tornerà a salire definitivamente per la seconda volta, stavolta quella buona che porterà a Neris-les-Bains. La salita misura solo 2100 metri di cui solo uno sopra il 5% e, soprattutto, non presenterà curve di alcun genere. Difficile pensare ad una selezione pesante, facile pensare che possa favorire alcuni finisseur.
TRAGUARDO VOLANTE: Cosne d'Allier (230 m, Km 145.2).
GPM: Côte de l'Abbaye (4° Categoria, 406 m, 4.1 Km al 3.6%, Km 122.4), Côte de Néris-les-Bains (4° Categoria, 370 m, 2.1 Km al 5.1%, Arrivo).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Moulins (223 m, Km 101.5).

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8a Tappa: Commentry > Col du Beal 188.5 km
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Col de Chansert
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Sarà il massiccio centrale il protagonista del primo weekend di gara del Tour de France 2017 che si apre con la prima tappa di alta montagna della competizione, quella che porterà i corridori ai 1389 metri del Col du Beal, inedito per il Tour ma già affrontato alla Parigi > Nizza della scorsa stagione.
Le asperità si concentreranno tutte negli ultimi 40 chilometri dopo i primi 145 chilometri quasi totalmente piatti ad eccezione di tre GPM di 4° e 3a categoria. Superato Job, però, la strada si inerpicherà fino al Col de Chansert - 9400 metri al 6,4%. Difficilmente la salita potrà essere teatro di attacchi alla distanza, sicuramente rimarrà nelle gambe nel momento in cui si approccerà la salita finale.
Il Col du Beal, infatti, inizierà immediatamente terminata la discesa e sarà una versione più lunga della salita precedente. Non pendenze difficili, quindi, ma una salita che sale costante sotto le gambe dei corridori e che effettuerà una naturale selezione a dietro. Se il tatticismo dei big non prevarrà la prima generale del Tour sarà finalmente delineata.
TRAGUARDO VOLANTE: Olliergues (449 m, Km 121.5).
GPM: Côte de Montgiraud (4° Categoria, 606 m, 2.0 Km al 6.0%, Km 23.3), Côte de Pouzol (3° Categoria, 657 m, 7.1 Km al 4.2%, Km 39.3), Côte du Vernet (3° Categoria, 561 m, 4.3 Km al 5.5%, Km 112.8), Col de Chansert (1° Categoria, 1240 m, 9.7 Km al 6.4%, Km 158.2), Col du Béal (1° Categoria, 1389 m, 13.5 Km al 6.5%, Arrivo).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Peschadoires (292 m, Km 96.7).

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9a Tappa: Riom > Clermont-Ferrand 52.5 km ITT
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Col de Ternant
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Sarà una cronometro anomala per lunghezza, collocamento e tipologia quella collocata alla nona tappa del Tour 2017.
I 52,5 chilometri costituiranno infatti un'anomalia per la Grand Boucle nonostante l'inversione di tendenza tipica nel piazzare una lunga cronometro durante la prima settimana. A differenza delle altre prove, però, la cronometro conoscerà una salita vera - il Col de Ternant, già presente alla Grand Boucle nella tappa di Vulcania. La salita, di 6200 metri al 5,8% renderà questa cronometro - di fatto - adatta agli scalatori permettendo loro di limitare i danni se non addirittura di sopravanzare avversari meno adatti quando la strada si impenna.
L'arrivo di Clermont-Ferrand sarà posto in Boulevard Aristide Brand e sarà l'ideale culmine di una prima settimana in cui il Tour avrà già scritto le prime, importanti, gerarchie pur non avendo ancora - di fatto - affrontato le peggiori difficoltà del proprio percorso.
GPM: Col de Ternant (2° Categoria, 866 m, 6.2 Km al 5.8%, Km 22.5).
RILEVAMENTI INTERMEDI: Malauzat (493 m, Km 10.0), Royat (499 m, Km 32.5), Aubière (380 m, Km 44.2).

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GIORNO DI RIPOSO
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Re: Percorso Tour de France 2017

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10a Tappa: Arpajon-Sur-Cere > Mende - Aerodrome 239.5 km
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Col de Goudard
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Cote de Chabrits
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Cote de la Croix Neuve - Monteé Laurent Jalabert
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Sarà ancora impegnativa la tappa dopo il primo giorno di riposo al Tour 2017. Andrà invece in scena la più classica delle cavalcate Pirenaiche che terminerà nell'Aerodromo di Mende, in cima alla Monteé Laurent Jalabert.
Si inizierà a salire subito: i primi due chilometri saranno all'insù con la Cote de Senilhes e potranno servire a lanciare la fuga di giornata. Si torna a salire dopo una ventina di chilometri con la Côte de Montsalvy: 4,6 Km al 3,7%.
Terminata la lunga discesa sarà quindi dopo pochi chilometri la volta del Col de Florentin-la-Capelle, una delle salite più dure in programma oggi: 8700 metri al 5,3%.
Dopo il traguardo del GPM non ci sarà una vera e propria discesa quanto un lungo altopiano di una decina di chilometri che porterà alla Côte du Causse (3,6 Km al 5%) seguita dal Col de Gabriagues (5,3 Km all'8,1%). La corsa sarà più o meno tranquilla per altri 40 chilometri prima di raggiungere il Col du Cayrol - 8,6 km al 5,7%, meno duro del precedente.
Da qua all'arrivo ci saranno altre sette asperità ma soprattutto la strada salirà sempre e comunque sotto le ruote dei corridori. Al km 144 ci sarà quindi la cima della Côte de Vioulaguet (5,4 km al 5,1%) che anticiperà il traguardo volante di Saint-Geniez-d'Olt, fondamentale per chi vorrà raccogliere dei punti.
Superata la Côte de Falguières e quindi il secondo punto di rifornimento si arriverà ad un duo di salite non propriamente selettive ma ben più vicine al traguardo. Si comincia con la Côte de Saint-Pierre-de-Nogaret (4,3 al 5,6%) che sarà seguita dal Col du Trébatut (8,3 Km al 4,9%) - difficile qua vedere attacchi se non qualche testa di ponte.
La battaglia potrebbe incominciare sulla Côte de Goudard - 4,2 km al 7,6% e con la cima a soli 15 chilometri dall'arrivo. Le pendenze più impegnative saranno nel primo tratto ma non si andrà mai sotto il 5% per tutta la salita - occhio alla discesa, decisamente impegnativa. La Cote de Chabrits inizierà quindi immediatamente dopo e sarà di 2,6 Km al 6,3% - una salita dove non si potrà rifiatare in vista dell'ascesa finale.
Arrivati a Mende la strada tornerà a salire rapidamente verso la Cote della Croix Neuve che sarà affrontata dal lato opposto rispetto a quello che vide trionfare Rodriguez nel 2010: meno dura ma con pendenze ugualmente in doppia cifra che potranno fare la differenza anche tra gli uomini di classifica: è appena iniziata la seconda settimana ma non ci si potrà riposare nemmeno per un secondo.
TRAGUARDO VOLANTE: Saint-Geniez-d'Olt (439 m, Km 155.7).
GPM: Côte de Senilhes (4° Categoria, 743 m, 2.3 Km al 6.1%, Km 2.5), Côte de Montsalvy (4° Categoria, 810 m, 4.6 Km al 3.7%, Km 23.8), Col de Florentin-la-Capelle (2° Categoria, 715 m, 8.7 Km al 5.3%, Km 52.8), Côte du Causse (4° Categoria, 492 m, 3.6 Km al 5.0%, Km 71.8), Col de Gabriagues (2° Categoria, 810 m, 5.3 Km al 8.1%, Km 79.7), Col du Cayrol (2° Categoria, 832 m, 8.6 Km al 5.7%, Km 120.9), Côte de Vioulaguet (3° Categoria, 676 m, 5.4 Km al 5.1%, Km 144.8), Côte de Falguières (4° Categoria, 678 m, 6.6 Km al 3.3%, Km 168.9), Côte de Saint-Pierre-de-Nogaret (3° Categoria, 785 m, 4.6 Km al 5.6%, Km 184.4), Col du Trébatut (2° Categoria, 1075 m, 8.3 Km al 4.9%, Km 196.6), Côte de Goudard (2° Categoria, 1018 m, 4.2 Km al 7.6%, Km 221.3), Côte de Chabrits (4° Categoria, 892 m, 2.6 Km al 6.3%, Km 230.2), Côte de la Croix-Neuve (2° Categoria, 1052 m, 2.8 Km al 10.4%, Km 238.0).
PUNTI DI RIFORNIMENTO: Espalion (343 m, Km 111.9), Saint-Laurent-d'Olt (512 m, Km 175.3).

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11a Tappa: Mende > Gaillac 190.5 km
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Ultimi Km
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Tornerà finalmente a sorridere ai velocisti l'undicesima frazione del Tour de France 2017. Altra tappa di trasferimento dal Massiccio centrale verso i Pirenei che si aprirà comunque in uno scenario ancora relativamente mosso. Le tre salite in programma nei primi 65 chilometri ed un percorso che - tutto sommato - presenta un numero decisamente alto di mangia-e-bevi. Superato il rifornimento al km 110 inizierà quindi un lungo falsopiano a scendere che porterà i corridori verso Valence-d'Albigeois - dove è posto il traguardo volante - per proseguire poi verso Albi e Gaillac.
La totale assenza di curve e i lunghi rettilinei degli ultimi venti chilometri non dovrebbero lasciare spazio alle velleità degli attaccanti - unica difficoltà della volata sarà una rotonda posta agli 800 metri dalla linea bianca ed affrontata, presumibilmente, ad altissime velocità.
TRAGUARDO VOLANTE: Valence-d'Albigeois (460 m, Km 142.0).
GPM: Côte du Cros Haut (4° Categoria, 873 m, 6.6 Km al 3.6%, Km 24.0), Côte du Domal (4° Categoria, 904 m, 1.9 Km al 6.0%, Km 30.3), Côte des Calquières (3° Categoria, 974 m, 5.6 Km al 4.7%, Km 62.5), Côte de Curan (4° Categoria, 985 m, 2.7 Km al 4.5%, Km 88.3).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Villefranche-de-Panat (716 m, Km 110.7).

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12a Tappa: Montauban > Tarbes 186.5 km
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Côte de Souyeaux
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Se solitamente al Tour de France la tappa di trasferimento verso i Pirenei è stata spesso una passeggiata di salute, ciò non si potrà dire per la Montauban > Tarbes del 13 Luglio 2017.
La tappa sembrerebbe in apparenza prefigurarsi, appunto, come il classico piattone di trasferimento. Al di là di qualche cambiamento di pendenza intorno al TV di Mirande non vi sono veri e propri rilievi considerabili come una salita fino al km 177. La salita, di 2.1 km al 5%, sarà pendente solo negli ultimi 500 metri all'8,5%. Difficilmente qualcuno potrà raggiungere il traguardo da qua distante 9 chilometri, ma qualche velocista potrebbe perdere le ruote del gruppo: dalla cima seguirà infatti un breve strappo di 1,5 al 5% non classificato come GPM prima dell'arrivo a Tarbes dove ci sarà una delle pochissime gioie riservate ai velocisti da qua alla fine.
TRAGUARDO VOLANTE: Mirande (156 m, Km 108.9).
GPM: Côte de Souyeaux (4° Categoria, 416 m, 2.1 Km al 5.0%, Km 177.4).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Pavie (141 m, Km 86.9).

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13a Tappa: Tarbes > Lac de Payolle 163 km
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Soulor
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Trabaou
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Tourmalet
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Lac de Payolle
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Inizierà alla tredicesima tappa un nuovo Tour de France. Sarà infatti un vero e proprio Tour de Force che vedrà affrontate 7 tappe di alta montagna in 9 giorni, compreso quello di riposo per un forcing senza sosta che sarà intervallato unicamente dalla tappa di Sanremo.
Aprono nel giorno della festa nazionale francese e come da tradizione negli anni dispari, i Pirenei con una tappa che presenta la più classica delle cime: il Col du Tourmalet. Lasciata Tarbes, senza un trasferimento nella notte, i corridori si muoveranno verso sud dove troveranno, ad Asson, subito il traguardo volante. Una ghiotta opportunità per i velocisti a cui basterà tenere chiusa la corsa per i primi 36,5 chilometri.
La strada inizierà quindi immediatamente a salire fino a raggiungere Ferrieres dove inizierà il Col de Soulor. La salita misura 12 Km al 7,7% e sarà l'ideale per una prima, ma decisa, scrematura del gruppo in attesa di dirigersi verso il Tourmalet. Arrivati ad Argeles-Gazost ci saranno infatti 14 chilometri di falsopiano a salire - non si raggiungerà direttamente, come è solito, Luz Saint-Saveur ma ci si inerpicherà per il Col de Trabaou. La salita è la stessa del duello Armstrong-Ullirch 2003 quando il Tour arrivò a Luz Ardiden. E' più dura della precedente ma presenta le pendenze maggiori subito all'inizio: un aiuto a chi vuole attaccare da lontano se avrà gambe e coraggio per farlo subito.
E' estremamente probabile, invece, che la battaglia scoppi sul Tourmalet posto come asperità clou di giornata: della salita si sa tutto, storia compresa. Sarà affrontata dal versante più duro, quello di Luz Saint-Saveur, con i suoi 18,5 km al 7,7%. La novità rispetto alle precedenti edizioni, però, è che non si arriverà né in cima, né a La Mongie, né a Bagneres-de-Bigorre come nelle precedenti edizioni, bensì nella località del Lac de Payolle.
La salita finale non sarà impegnativa e avrà perlopiù il compito di dilatare eventuali distacchi che si sono venuti a creare sulle precedenti, un po' come l'Aprica al giro d'Italia dopo il Mortirolo. Saranno fondamentali, quindi, compagni in avanscoperta e soprattutto le gambe. Potrebbe essere infatti questa la tappa decisiva per il Tour 2017
TRAGUARDO VOLANTE: Asson (312 m, Km 36.4).
GPM: Col du Soulor (1° Categoria, 1472 m, 12.0 Km al 7.7%, Km 64.9), Col de Trabaou (1° Categoria, 1403 m, 10.3 Km al 7.6%, Km 108.9), Col du Tourmalet (Hors Catégorie, 2120 m, 18.5 Km al 7.7%, Km 137.7), Lac de Payolle (3° Categoria, 1130 m, 7.7 Km al 3.5%, Arrivo).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Pierrefitte-Nestalas (472 m, Km 89.8).

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14a Tappa: Bagneres-de-Bigorre > Station du Mourtis 175 km
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Col de Portet d'Aspet
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Col des Ares
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Sarà perlopiù interlocutoria la seconda tappa del trittico Pirenaico che porterà i corridori alla Station du Mourtis, arrivo inedito per la Grand Boucle 2017.
La tappa non presenterà infatti particolari asperità nei primi 100 chilometri, traguardo volante compreso. Tre le asperità in programma - la prima sarà il Col de Portet d'Aspet, affrontato dal lato meno nobile: 5,7 km al 6,8% con le pendenze più dure affrontate nell'ultimo dove si tocca la doppia cifra. Superata la discesa ed omaggiato Fabio Casartelli, come ad ogni passaggio del Tour, si scenderà per altri sei chilometri intervallati da un breve strappo verso il Col des Ares. I suoi 5,9 Km al 5% difficilmente faranno però vedere attacchi tra i big.
La corsa si deciderà senza ombra di dubbio alla Station du Mourtis. La salita è per la quasi totalità il lato duro del Col de Menté a cui si aggiunge un chilometro per arrivare alla stazione sciistica omonima: la pendenza media è dell'8,5% con punte oltre il 10% all'inizio ed alla fine. Potrebbe bastare a molti corridori prendere la salita fortissimo e trasformarla in una cronoscalata individuale per far segnare distacchi pesantissimi all'arrivo anche in virtù della fatica accumulata nel giorno precedente.
TRAGUARDO VOLANTE: Mane (307 m, Km 75.2).
GPM: Côte de Capvern (3° Categoria, 613 m, 6.7 Km al 4.5%, Km 16.3), Col de Portet d'Aspet (2° Categoria, 1071 m, 5.7 Km al 6.8%, Km 126.8), Col des Ares (3° Categoria, 801 m, 5.9 Km al 5.0%, Km 148.3), Station du Mourtis (Hors Catégorie, 1444 m, 10.8 Km al 8.5%, Arrivo).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Saint-Girons (394 m, Km 96.5).

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15a Tappa: Vielha - Val D'Aran (ESP) > Andorra - Pal (AND) 209.5 km
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Port de la Bonaigua
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Port del Cantó
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Col de la Rabassa
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Col de la Gallina
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Sarà il principato di Andorra il grande protagonista del secondo tappone Pirenaico del Tour 2017, un ritorno che arriva a 20 anni esatti dall'ultima apparizione alla Grand Boucle quando Jan Ullrich ad Arcalis dominò la tappa facendo tappa e maglia.
Superato il confine in nottata la tappa ripartirà in territorio spagnolo, a Vielha, e si inerpicherà immediatamente sul Port de la Bonaigua. La salita, di 22.7 km al 4,8%, non è minimamente selettiva ma è una di quelle che rimane nelle gambe a fine tappa se fatta forte oltre a permettere ad una fuga più o meno corposa di prendere il via.
Superata questa asperità si avrà quindi una trentina di chilometri di falsopiano a scendere prima di affrontare la seconda asperità di giornata - il Port de Cantò. Anche le pendenze di questa ascesa non sono impegnative e serviranno, principalmente, per aumentare il dislivello. La gara vera e propria inizierà una volta entrati in Andorra con un trittico di salite che ha del terribile.
La prima sarà infatti il Col de la Rabassa - coi suoi 13,2 km al 6,9%: subito le pendenze dure, se si vorrà fare selezione bisognerà tirare dritto visto che poi difficilmente nel finale si potrà scattare. Protagonista di giornata sarà senza dubbio il Col de la Gallina, affrontato dal lato più duro e tradizionalmente opposto a quello della Vuelta. 12 Km all'8,4% ma superati i primi è un vero e proprio muro: qua bisognerà attaccare se si vorrà portare a casa un risultato importante nella tappa odierna.
L'arrivo, infatti, sarà posto in cima al col de Pal, dove il Tour arrivò nel 1993 nella tappa vinta dal colombiano Rincon. Non una salita dura come le precedenti ma una salita che arriverà al termine di una tappa da 5800 metri di dislivello a concludere un trittico che potrebbe già aver assegnato al Tour il proprio vincitore.
TRAGUARDO VOLANTE: Andorra la Vella (989 m, Km 192.5).
GPM: Port de la Bonaigua (1° Categoria, 2074 m, 16.1 Km al 5.8%, Km 21.0), Port del Cantó (1° Categoria, 1718 m, 19.2 Km al 5.4%, Km 90.0), Col de la Rabassa (1° Categoria, 1818 m, 13.2 Km al 6.9%, Km 148.8), Col de la Gallina (Hors Catégorie, 1904 m, 11.8 Km al 8.6%, Km 175.8), Andorra - Pal (1° Categoria, 1887 m, 15.7 Km al 5.6%, Arrivo).
PUNTI DI RIFORNIMENTO: Sort (685 m, Km 70.6), Sant Julià de Lòria (900 m, Km 135.3).

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GIORNO DI RIPOSO
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Re: Percorso Tour de France 2017

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16a Tappa: Saint-Martin du Var > Sospel 142 km
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Col de la Sinne
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Col Saint-Martin
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Col de Turini
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Con il solo giorno di riposo in mezzo l'ultima settimana del Tour 2017 si aprirà con una dura e temibile tappa alpina capace di sorprendere chi si uscirà male dal giorno di sosta.
Il Tour visiterà una zona spesso dimenticata e maltrattata dalla corsa francese: quella delle Alpi Marittime, spesso protagonista alla Parigi > Nizza. Tre le salite protagoniste, simili tra loro in lunghezza e pendenza media, profondamente diverse per la distribuzione delle difficoltà.
Dopo 27 chilometri la strada salirà fino ai 1440 metri del Col de la Sinne: la salita è di 12 km al 7,3% ma è decisamente irregolare con due blocchi di 2000 metri ognuno oltre il 10%. Farà selezione, però, soprattutto la discesa, decisamente pericolosa nel primo tratto terminata la quale inizierà senza soluzione di continuità il Col Saint-Martin.
Questa seconda salita si presenta come decisamente più regolare e - ad eccezione del primo chilometro - dura nella parte finale. La discesa sarà però tale solamente nella prima parte mentre sarà più un falsopiano a scendere quello che porterà al ritorno al Tour de France del col de Turini, dopo 44 anni di assenza.
La salita, resa famosa da Bobet nel 1948, è decisamente la più dura di giornata, al limite dell'Hors Categorié, con pendenze che arrivano anche in doppia cifra. L'arrivo non sarà a Nizza ma a Sospel in una tappa che ricorda molto una di quelle dei bei tempi andati al Tour de France. Se qualcuno avrà le gambe, vista la giornata di riposo di ieri e la tappa per velocisti susseguente, potrà fare veramente male alla classifica generale.
TRAGUARDO VOLANTE: La Bollène-Vésubie (510 m, Km 101.8).
GPM: Col de la Sinne (1° Categoria, 1440 m, 12.1 Km al 7.3%, Km 49.3), Col Saint-Martin (1° Categoria, 1501 m, 17.8 Km al 6.0%, Km 81.5), Col de Turini (1° Categoria, 1604 m, 15.3 Km al 7.2%, Km 117.3).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: La Bollinette (428 m, Km 63.6).

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17a Tappa: Contes > Sanremo (ITA) 162 km
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Potranno finalmente tornare a gioire gli sprinter nella tappa in programma il 19 luglio, l'unica che permetterà un riposo agli uomini di classifica, l'ultima prima di Parigi che però quest'anno sarà a cronometro.
Ciò che resta del gruppo partirà da Contes per dirigersi verso l'Italia, in un omaggio ideale che la Grand Boucle farà al Giro numero 100 così come è stato per lo sconfinamento in Francia nel Giro 2013. Città scelta è una città simbolo per il ciclismo italiano come Sanremo che non ospiterà, però, il classico finale bensì una volata di gruppo.
Dopo un breve anello di 100 chilometri che riporterà la corsa in Italia passando per Nizza, dove sarà posto il TV, la corsa andrà verso Monaco e Mentone dove sconfinerà finalmente in Italia attraversando la riviera ligure fino a Sanremo. Non saranno presenti asperità se non qualche mangia-e-bevi tra un paese e l'altro. L'arrivo sarà sul rettilineo di via Roma, il medesimo della Milano > Sanremo ma percorso in senso opposto a quello tradizionale.
TRAGUARDO VOLANTE: Nice (2 m, Km 101.7).
GPM: Côte de Gairaut (3° Categoria, 317 m, 4.5 Km al 6.2%, Km 17.7), Côte de Sirole (4° Categoria, 346 m, 1.7 Km al 7.4%, Km 25.9), Côte du Colombier (4° Categoria, 214 m, 4.6 Km al 3.9%, Km 63.1).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Antibes (2 m, Km 85.1).

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18a Tappa: Albenga (ITA) > Jausiers 260 km
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Colle di Casotto
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Madonna del Colletto
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Col de la Lombarde
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Cime de la Bonette
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Sarà il grande ritorno della Bonette il tema della diciottesima tappa del Tour 2017, la prima del trittico Alpino che chiuderà la corsa.
Dopo una notte italiana il Tour ripartirà da Albenga per quella che è la tappa più lunga: 260 chilometri e 7310 metri di dislivello complessivo - senza dubbio la tappa regina della Grand Boucle. Si inizierà a salire già dalla partenza quando dopo una decina di chilometri i corridori affronteranno il Col san Bernardo dove presumibilmente partirà la fuga di giornata.
Terminata la discesa sarà quindi la volta già della seconda salita - il Colle di Casotto - 12,5 km al 6,3% dove difficilmente si deciderà la corsa ma qualcuno potrebbe già regalare una giornata infernale ai velocisti. Superata la Cote de San Giacomo di Robruent, comunque 5,5 km di salita. Seguirà quindi un lungo falsopiano che costeggerà la valpadana attraversando - tra l'altro - Borgo San Dalmazzo - fino a giungere alla Madonna del Colletto. La salita è breve (circa 6 km), ma è durissima (quasi il 9% di media) - difficile vedere qua un attacco, possibile vedere una intensa scrematura del gruppo se qualcuno vorrà attaccare sulla Lombarde.
Dalla fine della discesa alla successiva salita ci saranno infatti una quindicina di chilometri, tutti a salire, verso Vinadio dove la corsa inizierà a salire per lasciare l'italia. Il col de la Lombarde misurerà 21 chilometri al 6,9% di pendenza media - i più duri i primi che permetteranno a chi oserà subito di avere più spazio per rifiatare successivamente. La salita è però lunghissima e bisognerà sapersi gestire anche perché il traguardo rispetto alla cima sarà ancora molto, molto lontano - quasi 90 chilometri.
Terminata la lunghissima discesa ci saranno altri 15 chilometri da Isola a Saint-Etienne de Tineé prima di incamminarsi sulla salita che probabilmente deciderà la tappa se non addirittura l'intero Tour. La Bonette viene affrontata dal lato sud per la seconda volta, l'altra fu nel 1962 quando fu Bahamontes a transitarvi per primo nella tappa vinta da Daems a Briançon. La salita - di 25,5 chilometri al 6,5% - inizierà relativamente piano i primi cinque chilometri per poi aumentare le pendenze senza mai tuttavia andare in doppia cifra. Sarà una lunga ascesa caratteristica delle salite francesi che arriverà dopo oltre 220 chilometri di gara e premierà soprattutto le doti di fondo dei corridori che sapranno resistere ad altitudini elevate dopo tre settimane di gara. L'arrivo sarà posto a Jausiers, immediatamente ai piedi della salita, non ci sarà quindi troppo spazio oltre la discesa per rialzarsi per coloro che sono stati staccati. Se c'è una tappa da circoletto rosso in quesot Tour de France, è senz'altro questa.
TRAGUARDO VOLANTE: Borgo San Dalmazzo (626 m, Km 114.3).
GPM: Col San Bernardo (2° Categoria, 958 m, 17.6 Km al 4.7%, Km 26.7), Colle di Casotto (1° Categoria, 1372 m, 12.5 Km al 6.3%, Km 46.9), Côte de San Giacomo di Roburent (3° Categoria, 1040 m, 5.5 Km al 4.9%, Km 63.0), Madonna del Colletto (1° Categoria, 1299 m, 6.2 Km al 8.7%, Km 130.5), Col de la Lombarde (Hors Catégorie, 2345 m, 21.0 Km al 6.9%, Km 174.9), Cime de la Bonette-Restefond (Hors Catégorie, 2791 m, 25.5 Km al 6.5%, Km 236.4).
PUNTI DI RIFORNIMENTO: Villanova Mondovì (518 m, Km 86.4), Isola (865 m, Km 195.7).

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19a Tappa: Chorges > Alpe d'Huez 187 km
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Col de Moissiere
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Col de Chailloi
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Col du Noyer
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Col d'Ornon
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Alpe d'Huez
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Sarà una delle giornate più classiche quella del 21 Luglio che porterà i corridori su uno dei traguardi che hanno fatto la storia del ciclismo - quello dell'Alpe d'Huez.
La salita torna al Tour dopo quattro anni quando, nel 2013, fu decisiva per la vittoria finale di un Alberto Contador in giornata di grazia. L'Alpe sarà scalata al termine di una tappa che si presenterà molto diversa da quella del giorno precedente e divisa logicamente in tre parti.
La prima sarà la partenza che presenterà un trittico di tre ascese decisamente impegnative l'una dietro l'altra. Si parte col Col de Moissiere (8,5 km all'8,2%) per seguire con Chaillol (7,5 al 6,4%) e Noyer (7,5 all'8,2%). Imprevedibili gli effetti che ciò potrà avere sulla corsa - valgono tutte le opzioni: dalla fuga bidone al gruppo decimato se non addirittura a qualche big coinvolto. Possibili anche delle teste di ponte se si vorrà attaccare da lontano per recuperare tanti minuti.
Dal termine del Noyer ci saranno quindi un centinaio di chilometri di avvicinamento all'Alpe che non saranno pianeggianti ma presenteranno comunque delle salite, seppur di minore caratura - difficilmente si vedranno attacchi, certamente non ci si potrà riposare. Poi dopo il TV di Valbonnais la strada ricomincerà a salire verso il Col d'Ornon (5,1 Km al 6,6%). La salita sarà il preludio alla scalata finale all'Alpe d'Huez dove presumibilmente si limiterà la battaglia tra i big di questa frazione a meno di una esplosione prematura in partenza. L'ascesa, che non necessita di presentazioni, ha sempre pesato sull'esito del Tour decidendo se non il vincitore, perlomeno i perdenti. Sarà quindi al termine dei 14 chilometri più famosi dell'arco alpino che scopriremo a chi sarà intitolato un nuovo tornante dopo quelli ad Andy Schleck nel 2010 ed Alberto Contador nel 2013.
TRAGUARDO VOLANTE: Valbonnais (782 m, Km 140.3).
GPM: Col de Moissière (1° Categoria, 1567 m, 8.5 Km al 8.2%, Km 14.9), Col de Chaillol (2° Categoria, 1540 m, 7.5 Km al 6.4%, Km 36.2), Col du Noyer (1° Categoria, 1673 m, 7.5 Km al 8.2%, Km 57.6), Côte de Corps (3° Categoria, 931 m, 2.5 Km al 6.3%, Km 85.0), Col de l'Holme (3° Categoria, 1206 m, 7.4 Km al 4.4%, Km 93.8), Côte de La Mure (3° Categoria, 873 m, 4.2 Km al 6.3%, Km 113.8), Col de Malissol (3° Categoria, 1159 m, 2.9 Km al 8.1%, Km 121.0), Côte d'Oris-en-Rattier (4° Categoria, 1013 m, 2.8 Km al 3.8%, Km 127.9), Col d'Ornon (2° Categoria, 1378 m, 5.1 Km al 6.6%, Km 158.7), Alpe d'Huez (Hors Catégorie, 1830 m, 13.8 Km al 8.0%, Arrivo).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Saint-Laurent-en-Beaumont (844 m, Km 104.2).

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20a Tappa: Le Bourg d'Oisans > Les Avanchers - Valmorel 192 km
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Col du Galibier
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Col du Chaussy
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Col de la Madeleine
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Sarà un vero e proprio tappone il conclusivo del Tour 2017. Sebbene non il più duro dei tre e nemmeno il più lungo - le Alpi si concluderanno con una classica cavalcata per la prima volta inferiore ai 200 chilometri. La scelta di ASO per il 2017 è infatti di non privilegiare l'ultima tappa Alpina in particolare in modo da non creare situazioni di attendismo. La cavalcata verso Valmorel presenterà comunque una situazione differente rispetto a quelle a cui eravamo abituati negli ultimi giorni con possibilità concrete per gli uomini di classifica di muoversi anche prima dell'ultima salita.
Si comincia subito all'insù con i corridori che con un minimo trasferimento ripartiranno da le Bourg d'Oisans per dirigersi verso la cima del Galibier, dal lato meno nobile. La salita non è pendente ma è lunga, lunghissima: 43 chilometri ininterrotti di salita sotto le gambe dei corridori su cui potrà sganciarsi una fuga ma che sicuramente lasceranno il segno a fine giornata. Da segnalare la presenza anomala del traguardo volante di questa tappa in salita, al termine del Lautaret. Non è escluso vedere qualche velocista che avrà tenuto duro giocarselo viste le scarse pendenze della prima parte di salita.
Terminata la lunga discesa (con il tratto del Telegraphé in contropendenza) i corridori arriveranno quindi al Col du Chaussy che si aprirà con lo spettacolo dei Lacets de Montvernier. La salita è dura - raramente sotto il 7% con il 7,5% di media e può contribuire già a far vedere i primi attacchi: da qua all'arrivo, infatti, la pianura è minima. Terminato il Chaussy sarà infatti già il momento del giudice - probabilmente finale - di questo trittico alpino: il Col de la Madeleine.
La salita sarà affrontata da un versante inedito per il Tour de France, purtroppo per i corridori, anche quello più duro: 19 chilometri all'8% saranno il teatro dove bisognerà fare l'attacco decisivo se ci sarà molto da recuperare in classifica per portarsi a casa questo Tour. Dopo la discesa che contiene tratti dove bisognerà spingere a tutta ed un brevissimo tratto di pianura, infatti, sarà Valmorel che partirà da Aigueblanche.
L'ultima salita di questa Grand Boucle sarà anche la meno dura di giornata ma arriverà al termine di un trittico da 19mila metri di dislivello in tre giorni, al termine di un Tour con otto tappe di alta montagna ed una cronoscalata e 106 gran premi della montagna. Arriverà da Valmorel, quindi, una sentenza che non sarà però quella definitiva.
TRAGUARDO VOLANTE: Col du Lautaret (2055 m, Km 37.7).
GPM: Col du Galibier (Hors Catégorie, 2637 m, 42.9 Km al 4.4%, Km 46.6), Col du Chaussy (1° Categoria, 1532 m, 14.2 Km al 7.3%, Km 113.2), Col de la Madeleine (Hors Catégorie, 1993 m, 19.1 Km al 8.0%, Km 147.9), Les Avanchers-Valmorel (1° Categoria, 1371 m, 13.4 Km al 6.8%, Arrivo).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Saint-Jean-de-Maurienne (539 m, Km 92.9).

http://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/hd/62589

21a Tappa: Boulogne-Billancourt > Paris - Champs-Elysees ITT 34 km
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Non sarà una passerella l'ultima tappa del Tour 2017 bensì una cronometro individuale che vuole continuare la tradizione di ASO di alternare l'epilogo contro il tempo al tradizionale sprint.
La lunghezza sarà considerevole - 34 chilometri - con un GPM al suo interno, la Cote de Saint-Cloud dopo pochissimi chilometri di gara. Dopodiché il percorso si stenderà piatto nel tradizionale lungosenna parigino - qua invece di passare su Pont Royal i corridori attraverseranno Pont Alexandre per giungere sui campi elisi costeggiando il Grand Palais fino ad arrivare alla Porte du Dauphine, dove si passerà di fronte all'omonima università.
Si entrerà quindi sui campi elisi dall'arc de Triomphe e si percorrerà quindi quasi un intero giro del tradizionale circuito di fine Tour de France. L'arrivo sarà posto come sempre all'altezza della piazza intitolata a Roosevelt e si tratterà della quarta prova contro il tempo del Tour. Nei tre precedenti ribaltò il verdetto della strada fino a quel momento Greg Lemond nel 1989. Non ce la fece, invece, Alberto Contador contro Samuel Sanchez nel 2011 e Chris Froome nel 2014.
GPM: Côte de Saint-Cloud (4° Categoria, 121 m, 1.7 Km al 5.7%, Km 3.4).
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Jardin du Ranelagh (50 m, Km 15.8).
RILEVAMENTI INTERMEDI: Île de Puteaux (32 m, Km 11.3), Tour Eiffel (32 m, Km 18.8), Université Paris-Dauphine (47 m, Km 27.0).

http://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/hd/60488
Direttore di corsa.
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