10° Tappa: Saint Flour - Saint Etienne

Tappe e risultati del Tour 2008, partito da Le Mans e vinto da Alejandro Valverde

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10° Tappa: Saint Flour - Saint Etienne

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10^ TAPPA: SAINT FLOUR - SAINT ETIENNE, 199 km

Ancora una tappa di media montagna, che potrebbe favorire una fuga da lontano. Rispetto alla tappa di Saint Flour, infatti, saranno più numerosi gli strappi, anche se saranno solo quattro i Gran Premi della Montagna. Si comincia con il Col de la Fageole, salita di 3a categoria, 9,5 km al 3,5%, nonostante le pendenze arrivino in alcuni tratti all'8%, posto dopo 11 km di corsa. Al 73° km sarà la volta del Col de l'Estival, 2a categoria, 10,5 km al 4,6%, e al 115° si scollinerà sul Col de Pertuis, 11,3 km al 3%, salita di 3a categoria. Dal Pertuis inizierà un tratto di una cinquantina di chilometri, caratterizzati da continui saliscendi, anche se le salitelle non arrivano mai a superare i 3 km di lunghezza. Si tratterà comunque di una fase da seguire con grande attenzione, benchè sia difficile portare attacchi in questo frangente. Al 126° km si transiterà dall'unico traguardo volante con abbuoni di giornata, a Yssingeaux. Giunti a Tracol, attraverso lo strappo più impegnativo dei numerosi previsti dopo il Pertuis, si scenderà verso Bourg Argental, dove la corsa dovrebbe entrare nel vivo. Sarà infatti allora che inizierà la scalata al Col du Grand Bois, 12,1 km al 5,2%, piuttosto regolari. L'ultimissimo tratto di salita è il più pedalabile, ma proprio questo potrebbe consentire una sparata a chi avrà le gambe, in modo da approcciare la discesa con qualche secondo di vantaggio. La difficoltà, per eventuali attaccanti, sarà superare i primi 6 km di discesa, molto veloci ma anche molto pedalabili. Nei 7,5 km seguenti, invece, sarà sufficienti essere dotati di qualità di discesisti per non perdere terreno, mentre si dovrà tornare a spingere sui pedali nella fase finale, per gli ultimi 3 km e mezzo. Non è detto che arrivi la fuga, né che qualche uomo di classifica non possa provare a rosicchiare secondi ai rivali. Difficile comunque pensare a distacchi importanti tra i migliori.
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Re: 10° Tappa: Saint Flour - Saint Etienne

Messaggio da emmea90 »

10^ TAPPA: SAINT FLOUR – SAINT ETIENNE 199 km

Lo conoscevamo diverso. Lo conoscevamo freddo, restìo alle emozioni ma grintoso, evidentemente lo conoscevamo poco. Bernard Kohl, in maglia a pois alla partenza, si concede ai microfoni di ogni emittente, senza lesinare sorrisi, soprattutto alle vallette più carine della carovana.

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Come si parte, si sale, verso la vetta del Col de la Fageole, e in testa sono, come di rito, CSC e Gerolsteiner. Nessuno scatta, anche perché in salita, si sa, si fatica doppio e, spesso, si può guadagnare la metà. La scalata, monotona e senza particolari picchi di emozioni, si conclude con il transito ,scontato, di Kohl in cima, seguito da Piepoli e Zaugg.

Ma è in discesa che qualcosa si muove. Una sagome Credit Agricole sopravanza il plotone, fino a raggiungerne la testa, e poi lo stacca: è Pietro Caucchioli, stufo dell'anonimato in cui stava precipitando la sua partecipazione alla Grand Boucle

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Si avvedono immediatamente dell'occasione Gadret della Ag2r e Lobato della Saunier, seguiti poco dopo da Joly della FDJ. Pietro si rialza, attendendo di essere ripreso dai tre, e quindi, dopo 1 km di discesa, al comando un drappello di quattro corridori, tutti discreti scalatori. All' attacco dell' Estivale, il gap è già ammontato a 1'22", e l'azione potrebbe anche rivelarsi interessante. Nei primi km di scalata, costantemente in testa è Joly, che imprime all'azione un ritmo costante ma non forsennato, sufficiente per acquistare abbastanza margine, tale da ammontare a 3'02" a metà scalata. Dietro il gruppo temporeggia, in quanto la fuga non sembra esser poi così pericolosa. Negli utlimi 5 km di scalata dell' Estivale, davanti si avvicendano Gadret e Caucchioli, che con i loro repentini cambi di ritmo sembrano mettere in leggera difficoltà proprio l'altro francese dell'azione, Joly, il quale si defila di qualche metro. Dietro a tirare sono ancora ,soli, i CSC.

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Primo a scollinare sull' Estival è Gadret, seguito da Caucchioli e Lobato, a 12" Joly, il gruppo, trainato da Kohl che transita davanti a Kolobnev, a 3'13", non in rimonta, ma si è già svegliato. Dopo pochi metri dallo scollinamento Joly ricuce il gap, mentre dietro in testa, a tutta Felix Cardenas, che mette a disposizione le sue qualità di discesista per Soler. A fine discesa, la tirata di Cardenas si avverte: -2'38".



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E' ora la volta del Col de Pertuis, era decisamente facile e poco selettiva, che difficilmente scremerà un gruppo ridotto ora ad una novantina di unità. Davanti è Lobato, ora, a caricarsi la responsabilità di dettare l'andatura, con un orecchio e qualcosa in più di riguardo alla rimonta scandita dietro da Voigt e Cardenas, che su salite così poco ripide e regolari si esaltano. Ed infatti dopo soli 4 km di scalata, il margine della testa di corsa sul plotone maglia gialla scende sotto la soglia dei 2'. Gadret capisce allora che ,se qualcosa bisogna rischiare, non bisogna aspettare più e parte.

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Lo segue Caucchioli, e i due guadagnano subito qualche metro di margine. Abbassa due dentini Lobato, che riprende i due dopo un km di inseguimento, chi ormai è al lumicino è invece Joly.

Il francese del ciclocross continua nel suo forcing, e dopo 3 km di strenua resistenza anche Lobato depone le armi, lasciando i due soli al comando della corsa. Allo scollinamento, dove Gadret prevale su Caucchioli, i due segneranno un vantaggio di 38" su Lobato, 49" su Joly e 1'49" su un gruppo in rimonta, capitanato ancora dai CSC.

TO BE CONTINUED...
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Re: 10° Tappa: Saint Flour - Saint Etienne

Messaggio da emmea90 »

Dopo la vetta del Pertuis, inizia un lunghissimo tratto, di circa 50 km, fatto di saliscendi incessanti, ora più marcati, ora dalle pendenze irrisorie. E' un tratto in cui è difficile organizzarsi per il gruppo, proprio per il continuo alternarsi di salita e discesa, e, inoltre, la CSC non sembra intenzionata a dar fondo a tutte le sue energie, dal momento che fino ad ora ha lavorato solo lei. Gli uomini di Riis cercano allora qualche alleato nel gruppo, e finiscono per trovarlo negli uomini Lampre, che oggi vogliono la vittoria di tappa con Damiano Cunego. A dare una mano alla formazione italiana sopraggiungono anche Zandio e Horrach della Caisse d'Epargne, mossa dallo stesso intento della Lampre, ossia mettere in condizione il suo capitano, in questo caso Alejandro Valverde, di vincere la tappa, come già aveva provato a fare ieri. Grazie al lavoro congiunto delle due squadre, il divario dei due al comando scema lentamente, ma inesorabilmente. Ad ogni modo, al traguardo volante di Yssingeaux, 126° km di corsa, è Caucchioli a transitare per primo, precedendo Gadret. Lobato è a 42'', Joly a 56'', mentre il plotone transita con un ritardo di 1'49''. Al cartello dei 70 km alla conclusione, il distacco è sceso a 1'43'', mentre 10 km più tardi è di 1'25''. Ormai evidente che per i fuggitivi non c'è nessuna possibilità di successo, mentre Joly, rimasto solo, viene riassorbito dal gruppo. Poco dopo tocca a Lobato, anch'egli rimasto isolato dopo la salita del Pertuis.
Ai 50 dall'arrivo, a Caucchioli e Gadret non restano che 55 miseri secondi di vantaggio, che si sono ridotti addirittura a 39 quando il tratto vallonato termina, e inizia una discesa che porterà la carovana verso Bourg Argental. In questo tratto di discesa il divario tra gruppo e fuggitivi non varia più di tanto, e al termine della picchiata sono ancora 35 i secondi che separano Caucchioli e Gadret dal gruppo, che comprende ancora tutti gli uomini di classifica. Un distacco sufficiente per iniziare in testa il Col du Grand Bois, ma di sicuro non abbastanza per poter sperare in un successo parziale.
Ad inizio scalata, come in un film già visto, e per la precisione visto 24 ore fa, sono i Caisse d'Epargne a menare a tutta, allungando parecchio il gruppo.

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I meno scalatori iniziano già a perdere le ruote del gruppo, senza nemmeno cercare di fare sforzi eccessivi per una tappa che a loro non interessa ormai. Il plotone si allunga sempre di più, e dopo 3 km di salita pedalabile, proprio quando vengono ripresi gli ormai esausti Caucchioli e Gadret, arriva il tratto più duro della salita, 1000 metri con una pendenza media dell'8%, in cui è possibile provare a fare la differenza. Alla vetta mancano però troppi chilometri, e Valverde, che, ormai è chiaro, sarà l'uomo che farà la prima mossa, non se la sente ancora di muoversi. L'Embatido mette però davanti Karpets, si incolla alla sua ruota, e ordina al russo di provare una trenata. Karpets esegue prontamente, e sfalda il gruppo con una lunghissima progressione di quasi mezzo km. Alla fine della tirata del russo, Valverde e i due compagni rimasti al suo fianco, Pereiro e lo stesso Karpets, controllano la situazione, e non ci vuole un occhio particolarmente allenato per vedere che la gamba di alcuni corridori, su tutti Menchov e Leipheimer, appannati già nei giorni scorsi, non è delle migliori. Karpets insiste allora nella sua azione per un altro km, fino a quando, spossato, si lascia sfilare. E' ora il turno di Oscar Pereiro, il vincitore a tavolino del Tour de France 2006. Lo spagnolo non si produce in tirate come quelle di chi lo ha preceduto, ma con un'andatura regolare e molto sostenuta screma ulteriormente un drappello che ora conta solamente una ventina di unità. A questo punto è solo questione di tempo perchè Valverde faccia la sua mossa, ma Samuel Sanchez decide di giocare d'anticipo.

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Il basco parte a 4 km dalla vetta, a 2000 metri dalla fine della salita vera, e la sua accelerazione fa male a molti. A seguirlo immediatamente è Valverde, a cui si aggiungono ben presto la maglia gialla Andy Schleck, il fratello Frank, Contador e Evans. Dopo duecento metri circa torna sotto anche la coppia Saunier Duval formata da Piepoli e Gomez Marchante, mentre gli altri, più che non avere le gambe per rispondere, sembrano attendere gli sviluppi dell'azione. Gli sviluppi, però danno torto a chi aveva deciso di restare coperto, perchè a 3 km dalla vetta il vantaggio degli 8 attaccanti è di 9'', che sono già diventati 13 dopo altri 1000 metri. In questo momento non si muove praticamente nulla a livello di scatti, ma ha luogo un inseguimento quasi da pista, con gli 8 davanti e gli 11 dietro (10 di fatto, perchè Popovych non collabora avendo davanti il capitano) che si sfidano in una sorta di cronometro a squadre. A 1 km dalla vetta il margine si è ridotto a 11'', quando ormai le pendenze sono intorno al 3-4%. All'ultimo km davanti c'è un momento di stallo, perchè i due CSC decidono di lasciar perdere. A ridare subito vita al tentativo, o meglio ad iniziarne uno nuovo, è però Alejandro Valverde, che scatta secco a 700 metri dal Gran Premio della Montagna.

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Il primo a seguirlo è Cadel Evans, seguito da Samuel Sanchez. I due riescono a prendere la ruota di Valverde, mentre dietro gli altri 5 riprendono a collaborare, ma dopo essersi guardati in faccia un attimo di troppo, quando ormai i 3 contrattaccanti hanno già guadagnato qualche secondo. In cima al Col du Grand Bois è Valverde a transitare per 1°, seguito da Sanchez e Evans nell'ordine. 4° è Piepoli, che precede Frank Schleck e Marchante, scollinando anche con Contador e la maglia gialla, distanziati tutti di 8''. I restanti uomini di classifica, tutti assieme, sono a 17''. I primi 6 km di discesa sono molto simili agli ultimi 2 di salita, con pendenze molto modeste, che favoriscono i gruppetti più numerosi. I tre infatti pagano qualcosina, e alla fine del tratto in falsopiano hanno solo 6'' su Piepoli, Marchante, Contador e i fratelli Schleck, e 14'' su un gruppetto di 11 che comprende Popovych, Moreau, Danielson, Leipheimer, Menchov, Sastre, Dekker, Cunego, Kloden, Gerdemann e Soler.
Quando però la discesa inizia a farsi più ripida, inizia lo show di Samuel Sanchez.

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Il corridore della Euskaltel pennella ogni singola curva, portandosi dietro i due compagni di fua. Il terzetto resta tale fino a 7 km dalla conclusione, quando un tornante sbagliato costa a Valverde la perdita della ruota di Evans. Il murciano prova a ricucire, ma Sanchez è troppo più forte di lui in discesa, e l'Embatido finisce per vanificare quanto di buono fatto fino a quel momento, commettendo un ulteriore errore, dovuto alla fretta di rientrare, e facendosi così raggiungere dai cinque uomini al suo inseguimento. I due uomini al comando sono ormai irraggiungibili, e volano verso il traguardo, dove si giocheranno il successo di tappa. Evans prova ad anticipare la volata ai 300 metri dall'arrivo, ma Sanchez non si fa sorprendere, si incolla alla sua ruota, andando a saltarlo negli ultimi 100 metri, e andando a trovare il primo successo di tappa in questa edizione della Grande Boucle.

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Il basco precede Evans di una bicicletta e mezzo, mentre il gruppetto dei 6, che giunge con 14'' di distacco, viene regolato da Valverde, che dopo la linea del traguardo batte furiosamente un pugno sul manubrio, sapendo di essersi divorato una grossa occasione per riuscire a vincere una tappa, e provare anche a rientrare in gioco in ottica classifica generale. 4° è Contador, che anticipa di poco Piepoli e Frank Schleck. 7° posto per Andy Schleck, ormai ex maglia gialla, e Gomez Marchante. Cunego vince la volata per il 9° posto, a 24'' dal vincitore, precedendo di poco Moreau. Tutti gli altri uomini di classifica giungono al traguardo in questo gruppetto.
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CLASSIFICA DI TAPPA
1° Samuel SANCHEZ
2° Cadel EVANS s.t.
3° Alejandro VALVERDE +14''
4° Alberto CONTADOR s.t.
5° Leonardo PIEPOLI s.t.
6° Frank SCHLECK s.t.
7° Andy SCHLECK s.t.
8° Josè Angel GOMEZ MARCHANTE s.t.
9° Damiano CUNEGO +24''
10° Christophe MOREAU s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Cadel EVANS
2° Andy SCHLECK +15’’
3° Frank SCHLECK +39’’
4° Mauricio SOLER +1’01’’
5° Alberto CONTADOR +1’11’’
6° Leonardo PIEPOLI +1’26’’
7° Josè Angel GOMEZ MARCHANTE +1’33’’
8° Samuel SANCHEZ +2’21’’
9° Linus GERDEMANN +2’28’’
10° Andreas KLODEN +2’36’’
11° Thomas DEKKER +2’40’’
12° Damiano CUNEGO +2’42’’
13° Carlos SASTRE +3’31’’
14° Denis MENCHOV +3’35’’
15° Levi LEIPHEIMER +3’39’’
16° Tom DANIELSON +3’45’’
17° Alejandro VALVERDE +4’00’’
18° Christophe MOREAU +4’04’’
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Re: 10° Tappa: Saint Flour - Saint Etienne

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CLASSIFICA SCALATORI
1° Bernhard KOHL 93 pt.
2° Frank SCHLECK 64 pt.
3° John GADRET 59 pt.
4° Andy SCHLECK 56 pt.
4° Mauricio SOLER 56 pt.
6° Leonardo PIEPOLI 43 pt.
7° Cadel EVANS 42 pt.
8° Alberto CONTADOR 40 pt.
9° Christophe MOREAU 36 pt.
10° Alejandro VALVERDE 32 pt.

Josè Angel GOMEZ MARCHANTE 21 pt.
Egoi MARTINEZ 20 pt.
Andreas KLODEN 16 pt.
Carlos SASTRE 12 pt.
Linus GERDEMANN 6 pt.
Damiano CUNEGO 2 pt.
Tom DANIELSON 2 pt.

CLASSIFICA A PUNTI
1° Daniele BENNATI 85 pt.
2° Thor HUSHOVD 71 pt.
3° Samuel SANCHEZ 60 pt.
4° Robbie McEWEN 51 pt.
5° Frank SCHLECK 47 pt.
6° Cadel EVANS 46 pt.
7° Robert HUNTER 42 pt.
7°Damiano CUNEGO 42 pt.
7° Andy SCHLECK 42 pt.
10° Oscar FREIRE 38 pt.

Alberto CONTADOR 38 pt.
Alejandro VALVERDE 35 pt.
Danilo NAPOLITANO 35 pt
Erik ZABEL 29 pt.
Mauricio SOLER 29 pt.
Thomas DEKKER 25 pt.
Leonardo PIEPOLI 25 pt.
Alexandre USOV 19 pt.
Heinrich HAUSSLER 12 pt.
Josè Angel GOMEZ MARCHANTE 11 pt.
Roman FEILLU 10 pt.
Jean Patrick NAZON 9 pt.

CLASSIFICA GIOVANI
1° Andy SCHLECK
2° Linus GERDEMANN +2'13''
3° Thomas DEKKER +2'25''
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