16° Tappa: Brignoles - Avignone

Tappe e risultati del Tour 2008, partito da Le Mans e vinto da Alejandro Valverde

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16° Tappa: Brignoles - Avignone

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16^ TAPPA: BRIGNOLES - AVIGNONE, 160 km

Finalmente, dopo il trittico alpino, tornano di scena i velocisti. Non ci sono infatti particolari difficoltà da registrare per i 160 km da Brignoles ad Avignone, con soli 2 GPM, entrambi di 4a categoria, posti nella prima metà di gara. Il primo sarà la Cote de Saint Maximin la Sainte Baume, dopo 26 km, seguita dalla Cote de Celony, la cui vetta è posta 73 km dopo il via da Brignoles. Due anche i traguardi volanti: a Trets, dopo 40 km, e a Aix-en-Provence, dopo 67. La seconda parte di tappa è invece facilissima, con il preciso intento di non affaticare eccessivamente i corridori dopo le tremende fatiche delle tre giornate trascorse sulle Alpi, con 15 colli scalati in 3 giorni (5 Hors Catégorie, 6 di 1a categoria, 2 di 2a, uno di 3a, uno di 4a), e prima della cronometro del giorno successivo, che potrebbe stravolgere una classifica così corta.
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Re: 16° Tappa: Brigoles - Avignone

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Dopo un giorno di riposo e una tre-giorni alpina che ci ha consegnato 2 vittorie italiane, entrambe con Leonardo Piepoli, una nuova maglia gialla, Alberto Contador, un nuovo re delle salite, Valverde, in crisi sui Pirenei, il più forte sulle Alpi, quattro uomini raccolti in 56'' in classifica generale, si torna finalmente ad una tappa pianeggiante, per la gioia dei corridori ed il rammarico del pubblico. Quest'oggi il menù non propone infatti nulla di proibitivo, con solo un paio di GPM di 4a categoria a rendere meno piatta una frazione comunque tra le più facili di questa edizione, complice il kilometraggio poco impegnativo.
Il via viene dato da Brignoles, dopo si respira un'aria di falsa tranquillità. Oggi nessuno avrà di che preoccuparsi, e i migliori dovranno premurarsi solo di non commettere sciocchezze che potrebbero costare loro secondi preziosi. Tuttavia, la tensione per la cronometro di domani già si avverte. Contador, Andy Schleck, Evans e Valverde possono vincere questo Tour, lo sanno, sono raccolti in soli 56'', e tutti hanno, chi più chi meno, buone possibilità. Evans è il più forte a cronometro, e domani potrà approfittarne, esattamente come Valverde, il migliore in salita, ha a disposizione la tappa del Puy de Dome. Contador a crono va più forte di Valverde e meno di Evans, in salita fino ad ora è stato al livello dell'australiano, e rispetto allo spagnolo ha 56'' di vantaggio già prima della crono. Andy Schleck è un'incognita, non ha mai provato le crono lunghe e pianeggianti del Tour, ma lo scorso anno al Giro nell'ultima settimana andava più forte di tutti. In più, proprio in quanto incognita, nessuno, forse nemmeno lui, conosce i suoi reali limiti. Tutti possono vincere, tutti sono tesi, erano anni che al Tour non si respirava un'atmosfera del genere, che l'attenzione dei media di tutto il mondo non era così alta. Finalmente, dopo due edizioni tormentate, nessun uomo di classifica ha avuto problemi di carattere extra-sportivo, o quando meno non riguardante il Tour. Abbiamo una lotta serrata tra quattro grandi atleti. Il Tour è aperto, l'adrenalina a mille.
Oggi, però, non è giornata per i grandi protagonisti di questo Tour. Per molti arriverà la fuga, per altri sarà sprint di gruppo. Difficile dire quale sia l'ipotesi più probabile, ma di certo non si uscirà da queste due. La partenza è abbastanza tranquilla, con un'andatura moderata, attorno ai 35 km/h. Dopo 11 km di nulla, il primo a dar fuoco alle polveri è Inaki Isasi (Euskaltel).

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Il più lesto a fiondarsi alla sua ruota è Benoit Salmon (Agritubel), che si accoda prontamente al basco.

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I due trovano velocissimamente un accordo, e nel breve volgere di pochi km guadagnano qualcosa come 33''. Il gruppo non pare avere alcuna intenzione di reagire, dato che entrambi non danno alcuna preoccupazione per quanto riguarda la classifica generale, né per qualche altra graduatoria secondaria. E' allora che David Loosli (Lampre), decide di evadere dal plotone, per provare a ricucire sulla coppia al comando.

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Lo svizzero si troverebbe a dover lottare da solo contro due corridori probabilmente poco disposti ad aspettare un terzo. Per sua fortuna, il corridore della Lampre trova il sostegno, di un suo connazionale, Patrick Calcagni (Barloworld).

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I due, al 18° km, accusano una trentina di secondi dai primi 2. Davanti insistono, ma senza esagerare, perchè due compagni di fuga con cui dividere la fatica possono fare molto comodo. E' così che Loosli e Calcagni riescono a riportarsi sotto ai primi 2 in 6 km, giusto in tempo per transitare rispettivamente 1° e 3° sul GPM di 4a categoria della Cote de Saint Maximin la Sainte Baume, con Salmon tra i due. Al transito sul GPM, il gruppo accusa un distacco di 1'26''. I quattro proseguono di comune accordo, e al traguardo volante di Trets (km 40), il loro margine è già aumentato a 2'14''. Frattanto, allo sprint con abbuoni passa 1° Salmon, seguito da Isasi e Loosli. Il vantaggio continua a crescere, perchè sono solo le squadre dei velocisti a cercare di tenere la corsa cucita, dal momento che agli uomini di classifica la fuga non interessa minimamente. Il gruppo accusa perciò un ritardo addirittura di 3'55'' al 67° km, quando i fuggitivi transitano dal traguardo volante di Aix-en-Provence, vinto da Isasi su Loosli e Calcagni, senza battaglia. Nessuno nel plotone prende in mano la situazione in modo deciso, e ai fuggitivi bastano i 6 km che portano da Aix-en-Provence al secondo e ultimo GPM di giornata, la Cote de Celony (4a cat.), per portare il margine a 4'21''. Per la cronaca, il GPM vede transitare per primo Isasi, con Salmon e Calcagni nell'ordine alle sue spalle.
Il gruppo resta a guardare, senza abbozzare alcuna reazione, fino a metà percorso, quando il distacco è salito addirittura a 5'04''. I quattro iniziano a crederci, dato che, nonostante il margine non sia poi enorme, il gruppo mantiene un'andatura costante ma non eccessiva. Attorno a metà gara, però, quasi fosse un punto convenuto per iniziare a forzare, gli uomini della Crédit Agricole di Thor Hushovd si portano al comando per ridurre il distacco.

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In 10 km, gli uomini della formazione francese riescono a portare il distacco a 4'21'', e a 60 km dal traguardo il margine dei quattro di testa è ridotto a solamente 3'39''. Decisamente troppo poco per sperare di farcela, specialmente quando a dare man forte ai Crédit Agricole arrivano anche i Milram di Erik Zabel.

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Quando i corridori transitano sotto il cartello dei 50 km alla conclusione, i quattro di testa, che ormai cercano di dare il massimo, tentando il tutto per tutto, hanno 3'01'', già scesi a 2'32'' quando all'arrivo mancano 40 km. Siccome però piove sempre sul bagnato, ecco accorrere in soccorso delle due formazioni già al comando anche i Liquigas di Daniele Bennati.

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I quattro ormai si sono arresi, e a 30 km dalla conclusione hanno solamente 1'40'' di margine. Isasi prova quindi una mossa disperata, e prova a ripartire, subito stoppato però da Loosli, e quindi dagli altri compagni di fuga. La mossa del basco, forse anche un po' troppo anticipata come tempismo, causa anche la perdita dell'accordo per qualche km, e ai -25 il gruppo incombe a 57''. E' allora Loosli a riprovarci, ancora stoppato, stavolta da Salmon, a cui si accodano quindi Isasi e Calcagni. E' proprio quest'ultimo a dare l'ultimo disperato assalto, ancora però bloccato, questa volta da Isasi. Salmon e Loosli tornano ancora sotto, ma a 20 km dalla conclusione il plotone è a 13''. 2 km dopo, il ricongiungimento è cosa fatta. Ormai tutte le squadre dei velocisti sono schierate davanti, e a Liquigas, Milram e Crédit Agricole si sono aggiunti anche i Quick Step di Steegmans e gli AG2R di Usov e Nazon. Il ritmo nel finale è forsennato, si viaggia costantemente oltre i 50 km/h, ed è per questo che la rasoiata di Wiggins ai -8 e quella di Maaskant ai -5 non sortiscono gli effetti sperati.
Da lì in avanti la velocità del gruppo è tale da consentire nemmeno di provare a lanciare un attacco, e sarà quindi certamente volata. All'ultimo km, è Tosatto a prendere in mano la situazione, e a pilotare davanti De Jongh e Steegmans. Quest'ultimo, però, disegna male una curva ai 600 dalla linea bianca, e viene clamorosamente infilato da Hushovd, che si fa praticamente tirare la volata dai Quick Step. Alla sua ruota c'è Steegmans, seguito a sua volta da Freire. Un treno parallelo, pilotato da Pippo Pozzato, vede invece Bennati alla ruota del vice-campione italiano, con Zabel e McEwen nell'ordine alla sua ruota. La volata è molto convulsa, e prova ad anticiparla Hunter, che parte lunghissimo a quasi 300 metri dalla fine, con a ruota Danilo Napolitano. Il sudafricano però si pianta non appena si trova il vento in faccia, e Napolitano prova a passarlo sulla destra, dove però è già partita la volata di Hushovd. Il velocista della Lampre deve perciò sedersi e aspettare il passaggio del norvegese, perdendo velocità, e la possibilità di giocarsi la tappa. Davanti è testa a testa tra Bennati e Hushovd fino ai 100 dall'arrivo, quando dalla ruota dell'italiano esce Erik Zabel. Altrettanto fa Steegmans, che esce dalla scia di Hushovd, mentre Freire prova a sua volta a passare Steegmans. McEwen ai 50 dal traguardo, dopo essere rimasto incollato a Zabel, esce dalla scia del berlinese, e prova il colpaccio. Bennati e Hushovd non mollano, Zabel e Steegmans provano a saltarli, Freire e McEwen rimontano da dietro. Sono in 6 a giocarsi la vittoria di tappa, e se non ci fosse il fotofinish bisognerebbe sancire un pari tra tutti. Per fortuna, però, il fotofinish c'è, e sarà lui a determinare il vincitore della frazione odierna. Nessuno dei 6, sul traguardo, ha avuto il coraggio di alzare le braccia, per timore di una figuraccia, e perchè per nessuno è possibile sapere chi ha vinto. Forse qualcuno si è reso conto di non avercela fatta, ma di certo, essendo passati in 6 quasi alla pari, allineati da una parte all'altra dell'ampia sede stradale, è impossibile vedere dov'era quello dalla parte opposta. I sei vivono attimi di tensione indicibile, potrebbero aver vinto una tappa del Tour o essere solo sesti, tutto per una questione di pochissimi centimetri, quando non di millimetri. Finalmente, dopo un attento esame del fotofinish, viene annunciato il nome del vincitore: Erik Zabel.

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Un po' a sorpresa, il 38enne tedesco della Milram torna dopo parecchi anni sul gradino più alto di una tappa del Tour de France, precedendo, nell'ordine, Bennati, 2°, Freire, 3°, Steegmans, 4°, Hushovd, 5°, e McEwen, 6°. La Top 10 è completata da Usov, 7°, Napolitano, 8°, che nel finale è riuscito comunque a trovare una buona rimonta, Dean, 9°, e Robert Forster, 10°.
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CLASSIFICA DI TAPPA
1° Erik ZABEL
2° Daniele BENNATI
3° Oscar FREIRE
4° Gert STEEGMANS
5° Thor HUSHOVD
6° Robbie McEWEN
7° Alexandre USOV
8° Danilo NAPOLITANO
9° Julian DEAN
10° Robert FORSTER

CLASSIFICA GENERALE
1° Alberto CONTADOR
2° Andy SCHLECK +10’’
3° Cadel EVANS +27’’
4° Alejandro VALVERDE +56’’
5° Leonardo PIEPOLI +2’08’’
6° Josè Angel GOMEZ MARCHANTE +3’39’’
7° Frank SCHLECK +4’21’’
8° Andreas KLODEN +4’52’’
9° Thomas DEKKER +6’13’’
10° Mauricio SOLER +6’51’’
11° Damiano CUNEGO +7’33’’
12° Samuel SANCHEZ +8’19’’
13° Linus GERDEMANN +8’39’’
14° Carlos SASTRE +9’46’’
15° Denis MENCHOV +10’01’’
16° Tom DANIELSON +10’10’’

CLASSIFICA GIOVANI
1° Andy SCHLECK
2° Thomas DEKKER +6’03’’
3° Linus GERDEMANN +8’29''

CLASSIFICA SCALATORI
1°Leonardo PIEPOLI 239 pt.
2° Alejandro VALVERDE 127 pt.
3° Bernhard KOHL 121 pt.
4° Cadel EVANS 118 pt
5° Alberto CONTADOR 117 pt.
6° Andy SCHLECK 108 pt.
7° Josè Angel GOMEZ MARCHANTE 89 pt.
8°Christophe MOREAU 80 pt.
9° Frank SCHLECK 73 pt.
10° Mauricio SOLER 62 pt.

Andreas KLODEN 32 pt.
Damiano CUNEGO 27 pt.
Egoi MARTINEZ 20 pt.
Carlos SASTRE 12 pt.
Linus GERDEMANN 6 pt.
Tom DANIELSON 2 pt.

CLASSIFICA A PUNTI
1° Daniele BENNATI 105 pt.
2° Alejandro VALVERDE 90 pt.
3° Leonardo PIEPOLI 89 pt.
4° Thor HUSHOVD 87 pt.
5° Samuel SANCHEZ 80 pt.
6° Cadel EVANS 75 pt.
7° Alberto CONTADOR 68 pt.
7° Oscar FREIRE 68 pt.
9° Damiano CUNEGO 65 pt.
9° Andy SCHLECK 65 pt.

Robbie McEWEN 63 pt.
Erik ZABEL 58 pt.
Danilo NAPOLITANO 58 pt
Frank SCHLECK 52 pt.
Robert HUNTER 44 pt.
Josè Angel GOMEZ MARCHANTE 38 pt.
Alexandre USOV 38 pt.
Mauricio SOLER 33 pt.
Thomas DEKKER 28 pt.
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