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Il percorso della seconda edizione, partita da Nantes e che vide trionfare Cadel Evans

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Il comune di San Sebastiàn annuncia ai suoi abitanti e al mondo del ciclismo in generale di aver acquisito i diritti necessari ad ospitare l'arrivo di una tappa della prossima edizione del Tour de France. Previsto un passaggio sull'erta che ha contribuito all' imposizione della città come sede di una delle classiche più prestigiose del circuito Pro Tour: lo Jaizkibel.


L'arrivo a San Sebastiàn incrementa notevolmente le quotazioni di Barcelona come sede della Grand Depart del prossimo Tour. Altre candidate paiono essere Rennes, Montpellier e Nantes.
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TOUR DE FRANCE: LE INDISCREZIONI SUL PERCORSO

Rimbalzano dalla Francia le prime voci sul possibile tracciato del Tour de France 2009, di cui già si conosce una sede d'arrivo: la città basca di San Sebastian, che ha dato l'annuncio ufficiale poche ore fa.

Come ogni anno, a poche settimane dalla presentazione ufficiale del percorso del Tour de France, si rincorrono voci e indiscrezioni sulle città candidate ad ospitare partenze e arrivi delle ventuno frazioni della Grande Boucle. Nelle ore scorse, la città basca di San Sebastian ha annunciato di aver raggiunto un accordo con l'organizzazione del Tour per ospitare un arrivo di tappa. La notizia potrebbe rafforzare la candidatura di Barcellona, già nota, come sede del Grand Départ della corsa transalpina, anche se la capitale della Catalogna dovrà vincere la concorrenza di Montpellier, Nantes e Rennes.
Le indiscrezioni che da sempre interessano di più gli appassionati del pedale sono però quelle riguardanti le tappe di montagna, e allora veniamo immediatamente alle voci sulle candidature a riguardo. Per quanto riguarda i Pirenei, numerose sono le località candidate: Luz Ardiden, Guzet Neige, Saint Lary Soulan (probabilmente, in questo caso, con arrivo sul Pla d'Adet), Gourette (verosimilmente con conclusione in cima al Col d'Aubisque), Foix. Difficile dire chi sia in vantaggio, anche se la vicinanza di Gourette al confine spagnolo potrebbe far pensare ad un vantaggio per quest'ultima, magari con l'Aubisque abbinato al Pourtalet. Si parla anche di Pla de Beret e Jaca, ma i due arrivi già previsti in terra spagnola rendono queste ipotesi poco probabili, anche perché esse comporterebbero una scalata anticipatissima dei Pirenei.
Meno si sa per quanto riguarda le Alpi: oltre a Courchevel, Alpe d'Huez, Briançon e Morzine, candiate quasi ogni anno, giungono voci riguardanti la Svizzera e l'Italia. Non sono note le località, ma pare che nell'edizione 2009 della Grande Boucle, oltre a quello spagnolo, vi sarà come minimo un altro sconfinamento. Sempre a proposito di montagne, potrebbe essere interessata ad ospitare il Tour Millau, che nel 1987 vide un arrivo sulla Causse Noir. Più difficile, anche se in questi giorni se ne è parlato, un remake dell'indimenticabile tappa del Puy de Dome della passata stagione.
Al di fuori delle montagne, sono interessate ad una tappa anche Tolosa, Perpignan, Marsiglia, Caen e Nizza. Si è parlato anche di una cronometro con arrivo di fronte a Mont Saint Michel, ma la prova risulterebbe di difficile collocazione, per quanto si tratti certamente di un'ipotesi affascinante. Più probabile che una prova contro il tempo, probabilmente l'ultima prima di Parigi, possa ospitarla una città tra Troyes, Orléans e Digione.
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TOUR DE FRANCE: UNA TAPPA A CUNEO

L'Italia sembra aver vinto il braccio di ferro con la Svizzera per ospitare il Tour de France 2009, ed è ormai certo che Cuneo ospiterà una partenza o un arrivo di tappa della prossima Grande Boucle.

Non c'è ancora nulla di certo sul percorso del Tour de France 2009, nel senso che neppure una delle ventuno frazioni è delineata, se non nelle menti degli organizzatori Mathieu La Sègue e Jacques Messapique. Tuttavia, dopo l'annuncio di San Sebastian come sede di tappa, è giunta oggi una nuova certezza: Cuneo ospiterà la Grande Boucle di quest'anno, anche se non è chiaro se lo farà come partenza o arrivo. Data la notizia, proviamo ad ipotizzare quelli che potrebbero essere i possibili itinerari in ciascuno dei due casi.
Qualora il Tour dovesse arrivare a Cuneo, l'itinerario più probabile è quello che prevede il passaggio in Italia attraverso il Colle della Maddalena, anche se resterebbe a quel punto da appurare il finale. La corsa potrebbe puntare direttamente su Cuneo, oppure affrontare qualche altra salita, come il Colle della Fauniera (la cui distanza dal traguardo, 50 km circa, impedirebbe probabilmente di assistere ad attacchi da parte dei big). Lo sconfinamento potrebbe avvenire anche attraverso il Colle di Tenda, più impegnativo della Maddalena, o l'ancor più duro Colle dell'Agnello.
Nel caso in cui Cuneo dovesse invece essere partenza di tappa, sono praticamente infinite le possibilità. Alcune voci parlano della possibilità che il Tour proponga una tappa con arrivo a Sestriere, attraverso Agnello, Izoard e Monginevro, oppure Maddalena, Vars, Izoard e Monginevro. Altri ipotizzano addirittura che il Tour possa proporre per la prima volta la mitica Cuneo - Pinerolo del 1949, come omaggio ai 60 anni dalla più grande impresa di Fausto Coppi (Maddalena, Vars, Izoard, Monginevro e Sestriere sarebbe in questo caso i colli da scalare, anche se con 50 km dall'ultima vetta al traguardo). Possibile però anche che dopo un eventuale arrivo a Cuneo si ritorni in Francia per una frazione comunque alpina.
Vi sono comunque alcune indiscrezioni piuttosto sorprendenti, e che andrebbero in una direzione opposta a quanto detto in apertura: l'Italia non avrebbe vinto il braccio di ferro con la Svizzera, ma semplicemente la direzione del Tour avrebbe deciso di accontentare entrambe, proponendo tanto un arrivo in terra italiana quanto uno in territorio elvetico. In tal caso, probabile che venga tagliata una tappa pirenaica, per far spazio ad un'ulteriore frazione alpina.
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TOUR DE FRANCE: MESSAPIQUE ANNUNCIA UNA SCALATA INEDITA

Le dichiarazioni del co-direttore di corsa di origini pugliesi spalancano le porte di nuovi, suggestivi scenari e c'è chi arriva ad ipotizzare vette considerate, sino a pochissimi anni fa, impraticabili.

"Il prossimo Tour de France prevede un arrivo in salita inedito, forse sconosciuto anche ai più, che garantirà però uno spettacolo senza eguali e ,di fatto, precedenti nella storia della corsa e del ciclismo in generale". Parole forse esageratamente altisonanti, promesse che fanno palpitare i grandi fan del ciclismo, soprattutto se pronunciate da chi l'anno scorso portò il Tour sul Puy de Dome prima della passerella finale di Parigi. Messapique è chiaro, coinciso, svela gli ambiziosissimi intenti della direzione della Grand Boucle, ci mette la faccia. Certi quindi che l'arrivo in questione non deluderà le attese, proviamo a cimentarci in un tentativo di intuizione di essa. Tenendo conto anche della relativa vicinanza temporale con l'annuncio di Cuneo quale sede di partenza o arrivo di tappa, pare ben quotato il Colle delle Finestre, anche se ,in tal caso, le parole di Messapique andrebbero reinterpretate: l'arrivo andrebbe posto in cima al vicino Sestriere, e la scalata inedita potrebbe sì risultare decisiva per l'esito della corsa, ma non si tratterebbe tuttavia della sede di arrivo. Meno realizzabile, ma solo per motivi logistici, la scalata dell' Angliru. L'Angliru al Tour sarebbe effettivamente un inedito di notevolissima entità, ma prevederebbe forse un kilometraggio esagerato in terra spagnola, specie in caso la partenza avvenga da Barcelona. Infine, l'ipotesi più incredibile, ma ,forse, anche la più interessante: il Pic du Midi, ossia la cima del Tourmalet. L'ipotesi varrebbe da sola il Tour, ma il sito risulterebbe pressoché impraticabile, non fosse perché qualche voce sostiene di aver visto uomini dell' organizzazione del Tour misurare le dimensioni dell' Osservatorio. Parcheggio della carovana?
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