8° Tappa: Mont-de-Marsan - San Sebastian

Il percorso della seconda edizione, partita da Nantes e che vide trionfare Cadel Evans

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8° Tappa: Mont-de-Marsan - San Sebastian

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8a TAPPA: MONT-DE-MARSAN - SAN SEBASTIAN 204 km

Seconda tappa impegnativa del Tour, questa volta un vero e proprio antipasto di Pirenei, 24 ore prima di approcciare davvero le prime grandi montagne della Grande Boucle. La corsa effettua il primo sconfinamento di questa edizione, andando a far visita ai Paesi Baschi, in una città dalla tradizione ciclistica straordinaria: dal 1981 la Classica di San Sebastian anima ad agosto le strade della zona con le più grandi firme del ciclismo internazionale per quanto riguarda le corse di un giorno. Nel 1997, la località arrivò ad ospitare addirittura un’edizione dei Campionati del Mondo che vide un’inattesa affermazione di Laurent Brochard. Dopo una prima metà di gara piuttosto agevole, e dopo aver scavalcato il risibile Col de Pinodieta, i corridori avranno modo di scaldare i motori sul Col de Lizarrieta, 8 km al 4,8%, salita posta a 61 km dal termine. Dopo la discesa ed una trentina di kilometri pianeggianti, la corsa entrerà nella fase decisiva con l’Alto de Jaizkibel, la salita simbolo della Classica di San Sebastian, 9,2 km al 4,8% di media. L’ascesa presenta i primi 3 km al 5,3%, prima di spianare per 2000 metri circa. Dopo un altro kilometro facile, il 7° kilometro di salita presenta una pendenza media dell’8,5%, ed è probabilmente lì che si assisterà ai primi attacchi importanti, magari anche da parte di qualche uomo di classifica desideroso di recuperare in fretta un eventuale distacco accusato a cronometro. Dopo altri 2 km al 6,9% di media, i corridori scollineranno, e da quel punto mancheranno 17 km al termine. I primi 8 saranno in discesa, mentre i successivi 9 saranno sostanzialmente piatti, ma induriti da un paio di strappetti che potrebbero agevolare il compito di eventuali attaccanti, uno ai -6 presso Errenteria, l'altro ai -2, già in San Sebastian.

GPM: Col de Pinodieta (4a categoria, 176 m, 1,8 km al 6,6%, km 123); Col de Lizarrieta (2a categoria, 441 m, 8 km al 4,8%, km 143); Alto de Jaizkibel (2a categoria, 455 m, 9,2 km al 4,8%, km 187)
TRAGUARDI VOLANTI: Peyrehorade (km 71); Cambo-les-Bains (km 115)


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Re: 8° Tappa: Mont-de-Marsan - San Sebastian

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8a TAPPA: MONT-DE-MARSAN - SAN SEBASTIAN 204 km

LA CORSA:

Il decimo cambio di maglia nella prima settimana ,testimone di un Tour combattutissimo, senza dominatori o dominati in nessun campo, vede come oggetto la maglia verde e come estremi Thor Hushovd, che la lascia dopo averla detenuta per quattro tappe e Daniele Bennati, che ne prende possesso senza aver conseguito ancora un successo di tappa: come il suo predecessore, d'altronde.

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I motivi d'interesse della tappa odierna sono però ben altri: prevista la seconda ascesa vera del Tour, l' Alto de Jaizkibel (9,2 km al 4,8 %), posto però molto più a ridosso del traguardo rispetto al Pic de Nore, e dopo 178 kilometri di corsa. La salita simbolo della Clasica de San Sebastian e del ciclismo basco in generale potrebbe rilevare i primi ,magari criptici, segnali sulla preparazione in salita degli aspiranti al podio dei Campi Elisi. Quella di oggi è ,però, soprattutto la tappa dell' Euskaltel-Euskadi, autrice finora di un buon Tour con il secondo posto di Koldo Fernandez a Poitiers e il settimo posto provvisorio del proprio leader Samuel Sanchez, attesissimo e marcatissimo sicuro protagonista di giornata.

Sono proprio i baschi ad accendere la miccia già dal 7° kilometro di gara col proprio uomo con il giovane passista Alan Perez:

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Gli si accodano immediatamente Haussler e Vanendert, ma i tre si guardano troppo, intimoriti forse dal notevole kilometraggio, e il gruppo li riassorbe senza neppure aumentare l'andatura. Parte quindi in controbalzo un altro Cervélo, Brett Lancaster, seguito da Christoper Froome, Barloworld, Johannes Frohlinger, cui si attacca immediatamente la maglia a pois Koos Moerenhout, e Samuel Dumoulin della Cofidis. Il quintetto procede da subito compatto ed il gruppo non sembra momentaneamente intenzionato a ricucire. Accortosi della situazione evade dal plotone anche il campione del mondo, finora in ombra alla Grand Boucle: Alessandro Ballan.

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All' iridato si accodano Mattew Lloyd, Nicolas Portal, Heinrich Haussler ed altri due Cofidis: Julien El Fares e Leonardo Duque. I due gruppetti si congiungono abbastanza presto in un gruppo di testa che ammonta ad undici unità. Plotone guidato dai Saxo della maglia gialla Cancellara. Al venticinquesimo kilometro di corsa, i battistrada hanno 28" di vantaggio. Gap che si dilata regolarmente e dopo altri venticinque kilometri sfiora il minuto. Buono il lavoro dietro dei Saxo, che riescono a contenere il margine nonostante siano in inferiorità numerica rispetto ai fuggitivi, tra cui non collabora Froome. Il primo traguardo volante è posto a Peyrehoade, kilometro 71, ed è vinto agilmente da Haussler, che precede i due Cofidis Dumoulin e Duque. Perde d'intensità il lavoro Saxo a fronte del gran passo dei fuggitivi: distacco quasi triplicato a 2' 47". Supera i 3' sotto il secondo traguardo volante di giornata, a Campo-les-Bains, che vede immutato l'ordine di transito. Sette kilometri dopo si affronta il primo GPM di giornata: il Col de Pinodieta , quasi due kilometri con pendenze che sfiorano il 7%: Frohlinger impone sin da subito un passo notevole, che divide il gruppo battistrada in due tronconi: il primo comprendente lo stesso Frohlinger, Ballan, Duque e Alan Perez, il secondo, nel quale resta ingabbiato Moerenhout, gli altri componenti della fuga. In cima transita primo Frohlinger su Ballan e Alan Perez, assolutamente irrilevante il distacco tra i due mini-gruppetti che si ricongiungono al termine della discesa. Il plotone a 3' 29", distacco che aumenterà notevolmente ai piedi del Col de Lizarrieta, prima erta rilevante della tappa odierna, superando i 4'. Davanti è subito Ballan a fare il passo, ed è un passo notevole che non permette a gente come Haussler e Dumoulin di stare con il resto del gruppo, dopo tre kilometri di salita si stacca anche Koldo Fernandez. A metà erta qualcosa si muove anche nel plotone: scatta secco Amets Txurruka.

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Al generosissimo basco si accodano altri due Cofidis: il promettente estone Rein Taaramae e Amael Moinard, seguiti a loro volta da altri due Euskaltel: Landaluze e Astarloza. Ai cinque si uniscono altri tre corridori, indossanti sempre la stessa maglia: sono i tre Cervélo Serge Pauwels, Volodymir Gustov e Xavier Florencio, già vincitore sul traguardo di S. Sebastian. Per aspettare i compagni di squadra si fermano anche Alan Perez e Brett Lancaster dal gruppo di testa, mentre non rallentano i due Cofidis restanti che avrebbero potuto altrimenti dare un notevole contributo al nuovo plotoncino attaccante. Ai -1300 metri scatta Koos Moerenhout, seguito da Ballan, Duque e Frohlinger: i quattro fanno subito il vuoto ma ,ancora una volta, l'olandese è beffato da Frohlinger che lo passa ai -400, evitando anche la rimonta di Duque e passando nuovamente in testa. Secondo il colombiano della Cofidis, terzo Moerenhout, quarto Ballan. A 7" seguono El Fares, Lloyd, Froome e Portal. Ad 1' 29" Lancaster,Haussler, Fernandez, Alan Perez e Dumoulin che attendono il gruppeto di Cervélo, Cofidis ed Euskaltel a 3' 57". Plotone sulle 140 unità a 5'19".

TO BE CONTINUED...
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Re: 8° Tappa: Mont-de-Marsan - San Sebastian

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Dalla vetta del Col de Lizarrieta mancano ancora 61 km per arrivare a San Sebastian. Davanti, bastano pochi chilometri di discesa perché El Fares, Lloyd, Froome e Portal si riportino su Frohlinger, Duque, Morenhout e Ballan. Tra gli otto la collaborazione non è però particolarmente convinta, perché i due Cofidis sanno di avere dietro tre compagni di squadra, mentre gli altri non sono convintissimi della bontà dell'idea di spremersi con due uomini della stessa formazione che hanno tutta l'intenzione di salvare una mezza gamba. I due Cofidis comunque danno cambi abbastanza regolari, e consentono al drappello di mantenere, a 50 km dal traguardo, e a 25 circa dall'inizio del Jaizkibel, un vantaggio di 3'36'' sul drappello di Astarloza, mentre il gruppetto nel mezzo è ormai a 3'12'', prossimo al ricongiungimento con i contrattaccanti. I due plotoncini inseguitori si riunsicono a 48 km dalla conclusione, e pagano in questo momento 3'31'' dalla testa della corsa. Dietro, però, Arvesen e O'Grady hanno preso ancora in mano le redini dell'inseguimento, dopo aver rifiatato un po', coadiuvati adesso da Geraint Thomas e Robert Hunter, ancora in gruppo. Il distacco del plotone è a questo punto di 4'55''. I chilometri successivi sono sostanzialmente un inseguimento a squadre, in cui il secondo e il terzo treno mantengono sostanzialmente lo stesso passo, recuperando sul primo: ai -40 i battistrada hanno 2'55'' sui più diretti inseguitori e 4'19'' sul gruppo; a 30 km dal traguardo, i distacchi sono calati rispettivamente a 2'14'' e 3'28''. A Hondarribia, ai piedi dell'Alto de Jaizkibel, i battistrada hanno 2'07'' sui più diretti inseguitori e 3'20'' sul gruppo. Da segnalare nel gruppo Astarloza lo straordinario lavoro di Heinrick Haussler, velocista oggi consacrato alla causa di corridori più scalatori di lui.
Non appena i primi approcciano la salita, è Alessandro Ballan a prendere in mano l'iniziativa, scandendo un passo deciso. E' però una decisa accelerazione di Frohlinger a scremare il drappello.

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Alla sua ruota restano Ballan, Duque, Lloyd e Morenhout, mentre El Fares, Froome e Portal perdono qualche metro. Nel drappello alle loro spalle è invece Gustov a scandire il passo, con la collaborazione di Landaluze e Moinard. In gruppo, frattanto, è la Fuji - Servetto Juanjo Cobo, con Intxausti, a prendere in mano la situazione, ma quest'ultimo viene sopravanzato di forza da Jens Voigt, che si piazza in testa a scandire un ritmo forsennato. Anche il tedesco, a sua volta, non resta però a lungo al comando del plotone dei primi della generale, venendo a propria volta sopravanzato da Josep Jufre. Il cambio all'altro corridore della Fuji - Servetto arriva da un altro Saxo Bank, la maglia gialla Fabian Cancellara. Non ci vuole Sherlock Holmes per rendersi conto che le due squadre hanno in mente qualcosa, e il primo effetto di questo loro forcing è uno sparpaglio generale di corridori, con appena una sessantina di uomini capaci di restare davanti. Dopo i primi 3 km di scalata, Ballan, Frohlinger, Duque, Lloyd e Morenhout hanno 24'' su El Fares, Froome e Portal, e 1'19'' su Taaramae, Moinard, Florencio, Gustov, Pauwels, Astarloza, Txurruka e Landaluze, che hanno staccato i corridori che li avevano attesi dopo il secondo GPM di giornata, mentre il gruppo è a 2'06''. Nel tratto pianeggiante dal 3° al 5° km di scalata, è Jurgen Van Goolen a tenere alto il ritmo in gruppo, consentendo al plotone di recuperare qualche altro secondo sui battistrada, portandosi a 1'52''. Mancano ancora 4 km e spiccioli al vetta dell'Alto de Jaizkibel quando la corsa, in gruppo, si infiamma davvero, con la trenata di Karsten Kroon.

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A far scaldare il già bollente tifo basco non è però tanto l'accelerazione dell'olandese, quando piuttosto il fatto che alla sua ruota si incolli Frank Schleck. Andy, in precedenza alla ruota del fratellino, si sposta repentinamente sulla destra, facendo il buco a Frank. Bastano 200 metri perché Kroon si faccia da parte, ed è allora proprio il più grande dei fratelli più famosi di Lussemburgo a partire.

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Il primo a rispondere all'attacco di Frank Schleck è Alberto Contador, a sua volta marcato strettissimo da Valverde e Ivan Basso. Su di loro si porta anche Karpets, che addirittura rilancia in faccia a Frank Schleck. A questo punto, non può esimersi dal replicare anche Samuel Sanchez, alla cui ruota si portano però come ombre Evans, Menchov e Sastre. Tengono anche Nibali, Kreuziger, mentre Andy Schleck, dopo essersi consultato qualche istante con l'ammiraglia, si riporta sotto con un'impressionante progressione sui pedali. Si riportano sotto anche Soler, Pereiro e Armstrong, mentre, salendo regolare, anche Gesink ritrova le ruote dei migliori. Resta invece sorprendentemente in gruppo Andreas Kloden, che si pone ora in seconda ruota nel plotone, trainato da Yaroslav Popovych. Arrivano quindi Juanjo Cobo e Kim Kirchen, con l'aggiunta dei quali il numero dei componenti del gruppo dei migliori sali a 18. Paga l'essere rimasto un po' indietro nel gruppo Linus Gerdemann, che riesce però ad accodarsi approfittando di qualche istante di studio tra i big, grazie all'aiuto di Wegmann. Sono quindi 20 i componenti del gruppo dei migliori, che è però destinato a sfaldarsi nuovamente: Cobo non è soddisfatto del risultato ottenuto con questa prima selezione, e riparte proprio nel tratto più duro della salita, al 9%.

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Frank Schleck non gli lascia un metro, e altrettanto fanno Contador, Evans, Menchov, Armstrong, Andy Schleck, Samuel Sanchez, Valverde e Kreuziger. Come spesso gli accade, paga invece un po' il cambio di ritmo Sastre, che riesce però a riportarsi sotto in un secondo tempo. Restano quindi davanti in 11, mentre Gerdemann, Wegmann, Nibali, Basso, Soler, Kirchen, Gesink, Karpets e Pereiro restano più indietro. Ancora più indietro il gruppo, con Kloden che ai -3 dalla vetta paga 13''. Nel mentre, davanti, un'accelerazione di Taaramae ha fatto sì che restassero con lui solamente Pauwels e Astarloza, e il trio, collaborando, si riporta prima su El Fares, Portal e Froome, lasciandoli sul posto, quindi su Ballan, Frohlinger, Morenhout, Duque e Lloyd. Pauwels si pone al comando a scandire il ritmo, e in cima al Jaizkibel, a 17 km dal traguardo, il drappello di testa è ridotto a cinque unità: Taaramae, Pauwels, Astarloza, Duque e Ballan. Il loro margine è però di pochissimi secondi rispetto ai migliori, anche perché, in vista del GPM, Samuel Sanchez lancia un altro attacco.

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Alla ruota del capitano della Euskaltel si fionda Cadel Evans, che si porta però dietro il serpentone degli altri big, con Sastre ancora abbarbicato all'ultima ruota. L'accelerazione di Sanchez consente ai migliori di scollinare ad appena 11'' dai primi, e di riprendere Frohlinger, Morenhout e Lloyd. Questi ultimi due, gregari di Menchov ed Evans rispettivamente, si mettono immediatamente al comando a fare l'andatura, e conducono il drappello per oltre metà discesa, prima che sia Evans in persona, più che altro per ragioni di sicurezza a farsi carico dell'andatura. Pauwels, Astarloza, Taaramae, Duque e Ballan vengono raggiunti, proprio mentre Amael Moinard, scollinato ad appena 50 metri dai big, riesce finalmente a chiudere quel piccolo gap, quasi al termine della discesa. La composizione del drappello di testa, al termine della discesa del Jaizkibel, vede dunque Frank e Andy Schleck, Moinard, Lloyd, Morenhout, Frohlinger, Taaramae, Ballan, Duque, Pauwels, Astarloza, Sanchez, Evans, Menchov, Contador, Sastre, Armstrong, Valverde, Cobo e Kreuziger. 20 uomini che hanno un vantaggio di 17'' sul gruppetto composto da Gerdemann, Wegmann, Basso, Nibali, Gesink, Kirchen, Soler, Karpets, Pereiro e un Vandevelde capace di rientrare con una super discesa malgrado un guaio meccanico sulla salita, che gli ha fatto perdere alcuni secondi nella fase calda. Kloden rimane invece nel plotone principale, forte di una trentina di unità, che paga 32'' in fondo alla discesa.
Se qualcuno, a questo punto, si attendeva un finale di tappa tranquillo, bastano 100 metri dello strappetto di Errenteria per dissuaderlo: Frank Schleck lo prende in testa, seguito dal fratello; Frank è seduto, poi si alza sui pedali, inizia ad accelerare, accelerare, accelerare. Non ha l'aria di uno scatto, anche perché Andy, alla sua ruota, resta seduto, ma è proprio questo a renderlo letale. Tra bandiere basche che impazzano, Frank aumenta ancora il ritmo, Andy non si sposta ma perde 1, 2, 3, 5, 10 metri. Un improvviso rallentamento del più piccolo dei fratelli genera il più classico dei buchi. Toccherebbe al terzo, Astarloza, chiuderlo, ma il basco ha troppi chilometri di fuga nelle gambe. Ci pensa allora Samuel Sanchez a reagire, con un'altra, brusca accelerazione.

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Dietro Sanchez, per disgrazia degli altri componenti del gruppetto, ci sono Pauwels e Sastre, entrambi, per motivi diversi, non in grado in questo momento di replicare allo scatto di Samuel. Ci prova allora un generosissimo Evans, che però parte con un handicap di qualche metro, che non riesce più a chiudere. Sanchez e Schleck si ricongiungono quasi in cima allo strappo, e hanno lentamente acquisito 50 metri di vantaggio sugli avversari, sospinti dal pubblico basco in festa. Astarloza e Schleck vanno in testa a rompere i cambi, e nessuno può o vuole farsi carico dell'inseguimento, fino a quando Lloyd, Pauwels e Moinard, benché stremati, non si portano in testa. Sanchez e Schleck, ormai a San Sebastian, dopo lo strappetto di 6-700 metri che ha messo loro le ali, se ne trovano davanti un secondo, di 1 km circa, che termina a 2 km dal traguardo. Anche se non avessero più gambe, ci penserebbero i tifosi baschi a fornirle ai due, o quanto meno a fornirle a Sanchez, che sulle ali dell'entusiasmo prende di petto la salitella. Samuel però prende lo strappo forse con troppa baldanza, e a metà della salitella lascia passare Frank Schleck. Il lussemburghese però, anziché dare un cambio, piazza un autentico scatto, l'ultima cartuccia che gli resta da sparare, sapendosi battuto in volata al 99%. Sembra un allungo della disperazione, fatto più per poter dire di averci provato fino in fondo che per reale convinzione di vincere. E invece Sanchez fatica, si alza sui pedali ma si curva sul manubrio nello sforzo di seguire Schleck. Frank guadagna 5 metri, si volta, sembra quasi intenzionato a rialzarsi, ma vedendo quel piccolo, preziosissimo margine ritorna a guardare davanti a sé e riparte. Sanchez non molla, resta sui pedali e tenta di reagire, ma Schleck continua a guadagnare terreno. In cima all'ultimo strappo il suo margine è di 30 metri. Pochi, pochissimi, ma quando le gambe vengono a mancare possono essere irrecuperabili. Fino a 800 metri dal traguardo la strada scende, ma Sanchez non ha recuperato nemmeno un metro. L'entusiasmo dei tifosi baschi scema, inizia a diffondersi la paura. Sanchez viene incitato dalla sua gente, continua a scattare e si alza sui pedali, ma Schleck, pur restando seduto, ha ormai trovato il passo giusto, con il lungo rapporto. I 30 metri diventano 40, poi 50. A 30 metri dalla linea bianca, Frank Schleck può alzare le braccia.

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4'' dopo, molto più che deluso, taglia il traguardo Samuel Sanchez, mentre i tifosi baschi sono ammutoliti. Per il 3° posto, Ballan, che aveva allungato sull'ultimo strappo, viene raggiunto allo sprint, lanciato da Valverde, che viene però beffato sulla linea da Leonardo Duque, che va a cogliere un meritatissimo 3° posto per la Cofidis. Per loro il ritardo è di 9''. Il drappello di Ivan Basso, la cui composizione è rimasta immutata, conclude con 24'', appena 6 meno del gruppo di Kloden, che chiude con 30'' di distacco da Frank Schleck. Per il tedesco, arriva comunque un risultato che è ben più di una consolazione: Cancellara, com'era logico che fosse, si è lasciato staccare sul Jaizkibel, ed è quindi il corridore della Astana il nuovo leader della generale.

CLASSIFICA DI TAPPA:
1° Frank SCHLECK 5h 13’ 42’’
2° Samuel SANCHEZ GONZALEZ +4’’
3° Leonardo DUQUE +9’’
4° Alejandro VALVERDE s.t.
5° Alessandro BALLAN s.t.
6° Lance ARMSTRONG s.t.
7° Juan José COBO s.t.
8° Denis MENCHOV s.t.
9° Alberto CONTADOR s.t.
10° Cadel EVANS s.t.
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Re: 8° Tappa: Mont-de-Marsan - San Sebastian

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CLASSIFICA DI TAPPA:
1° Frank SCHLECK 5h 13’ 42’’
2° Samuel SANCHEZ GONZALEZ +4’’
3° Leonardo DUQUE +9’’
4° Alejandro VALVERDE s.t.
5° Alessandro BALLAN s.t.
6° Kim KIRCHEN s.t.
7° Juan José COBO s.t.
8° Denis MENCHOV s.t.
9° Alberto CONTADOR s.t.
10° Cadel EVANS s.t.

Roman KREUZIGER +9’’
Carlos SASTRE +9''
Andy SCHLECK +9''
Kim KIRCHEN +24''
Robert GESINK +24''
Christian VANDEVELDE +24''
Juan Mauricio SOLER HERNANDEZ +24''
Ivan BASSO +24''
Vincenzo NIBALI +24’’
Vladimir KARPETS +24’’
Oscar PEREIRO SIO +24''
Linus GERDEMANN +24''
Andreas KLODEN +30’’
Michael ROGERS +30''
Levi LEIPHEIMER +30''
José Angel GOMEZ MARCHANTE +30''
Kevin SEELDRAYERS +30''
David MONCOUTIE +30''

CLASSIFICA GENERALE:
1° Andreas KLODEN
2° Lance ARMSTRONG +30’’
3° Samuel SANCHEZ GONZALEZ +34’’
4° Vincenzo NIBALI +47’’
5° Juan José COBO +49’’
6° Cadel EVANS +54''
7° Denis MENCHOV +1'12''
8° Roman KREUZIGER +1'42''
9° Alberto CONTADOR +2'31''
10° Vladimir KARPETS +2'53''

Oscar PEREIRO SIO +2'54''
Linus GERDEMANN +3'06''
Michael ROGERS +3'15''
Kim KIRCHEN +3'22''
Robert GESINK +3'48''
Christian VANDEVELDE +3'55''
Carlos SASTRE +4'24''
Andy SCHLECK +4'25''
Alejandro VALVERDE +4'30''
Levi LEIPHEIMER +4'43''
Frank SCHLECK +4'58’’
Ivan BASSO +5’31’’
José Angel GOMEZ MARCHANTE +5’53’’
Kevin SEELDRAYERS +7’12’’
David MONCOUTIE +8’06’’
Juan Mauricio SOLER HERNANDEZ +10’15’’

CLASSIFICA A PUNTI:
1° Daniele BENNATI 65 pt.
2° Oscar FREIRE GOMEZ 62 pt.
3° Thor HUSHOVD 58 pt.
4° Alejandro VALVERDE 51 pt.
5° Fabian CANCELLARA 47 pt.
5° Mark CAVENDISH 47 pt.
7° Heinrick HAUSSLER 38
8° Tyler FARRAR 33 pt.
9° David ZABRISKIE 30 pt.
10° Gert STEEGMANS 28 pt.

Edvald BOASSON HAGEN 26 pt.
Sylvain CHAVANEL 26 pt.
Frank SCHLECK
Andreas KLODEN 25
Koldo FERNANDEZ DE LARREA 24
Samuel DUMOULIN 22
Filippo POZZATO 22
Leonardo DUQUE 22
Samuel SANCHEZ GONZALEZ 20
Andrey AMADOR BIPKAZACOVA 20
Fabian WEGMANN 20
Gerald CIOLEK 20
Lance ARMSTRONG 19
Murilo FISCHER 19
George HINCAPIE 16
Greg VAN AVERMAET 13
Cadel EVANS 11
Kurt Asle ARVESEN 10
Aleksandr KUSCHYNSKI 10
Tom BOONEN 10
Juan Antonio FLECHA 10
Sergey LAGUTIN 10
Denis MENCHOV 9
Frederik WILLEMS 8
Alessandro BALLAN 8
Roman KREUZIGER 7
Alberto CONTADOR 7
Giampaolo CHEULA 7
Mikhail IGNATIEV 6
Koos MORENHOUT 6
Maxime MONFORT 6
Marcel SIEBERG 6
Wim STROETINGA 6
Julien EL FARES 6
Haimar ZUBELDIA 5
Mickael BOURGAIN 5
Alberto CONTADOR 5
Gustav ERIK LARSSON 4
Kasten KROON 4
Cyril DESSEL 4
Daniele RIGHI 4
Martijn MAASKANT 3
Johannes FROHLINGER 2
José Ivan GUTIERREZ PALACIOS 2
Steve COZZA 2
Fabio SABATINI 2
Dominique ROLLIN 2
Christian KNEES 2
Juan Antonio FLECHA 2
Yoann LE BOULANGER 2

CLASSIFICA SCALATORI:
1° Johannes FROHLINGER 30 pt.
2° Koos MORENHOUT 29
3° Haimar ZUBELDIA 18
4° Inigo LANDALUZE 14
5° Rein TAARAMAE 10
6° Leonardo DUQUE 8
6° Serge PAUWELS 8
8° Mikel ASTARLOZA 6
8° Alessandro BALLAN 6
10° Julien EL FARES 5

David DE LA FUENTE 4
Leonardo DUQUE 4
Juan Antonio FLECHA 3
Cyril DESSEL 3
Pierrick FEDRIGO 3
Thomas VOECKLER 3
Alan PEREZ 1
Dominique ROLLIN 1
Samuel SANCHEZ GONZALEZ 1
Nicolas JALABERT 1
Steve COZZA 1
Giampaolo CHEULA 1
Paolo LONGO BORGHINI 1
Kurt Asle ARVESEN 1
Sergey LAGUTIN 1
Christophe LE MEVEL 1
Matthew LLOYD 1

CLASSIFICA GIOVANI (UNDER 25):
1° Vincenzo NIBALI
2° Roman KREUZIGER +55’’
3° Robert GESINK +3‘01‘‘
4° Andy SCHLECK +3’38’’
5° Kevin SEELDRAYERS +6’25‘‘
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