11° Tappa: Beziers - Carpentas

Il percorso della seconda edizione, partita da Nantes e che vide trionfare Cadel Evans

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11° Tappa: Beziers - Carpentas

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11a TAPPA: BEZIERS - CARPENTRAS 208 km

Dopo il giorno di riposo, un'altra giornata tutto sommato di recupero per i grandi della classifica generale. I 208 km da Beziers a Carpentras rappresentano sostanzialmente l'ultimo biliardo prima di Parigi, in quanto, montagne e crono a parte, anche le altre frazioni normalmente classificabili come tappe di trasferimento presentano qualche difficoltà. Dopo le montagne, spesso sono le fughe a farla da padrone, ma è obiettivamente difficile pensare che gli sprinter, ancora relativamente freschi a metà Tour, possano lasciarsi sfuggire una simile occasione di aggiungere una vittoria al loro score personale, e di dare battaglia per la conquista della maglia verde.
L'unica variante sul più che probabile tema della tappa, ossia fuga ripresa nel finale e conseguente volata, potrebbe essere rappresentata dalla logistica della tappa, che si snoda per buona parte sulla costa: le correnti che interessano la zona potrebbero infatti infastidire il gruppo in fasi di andatura molto elevata. Difficilissimo comunque pensare ad un epilogo diverso dalla volata a ranghi compatti.

GPM: Cote de Domazan (4a categoria, 141 m, 1 km al 6,2%, km 172)
TRAGUARDI VOLANTI: Frontignan (km 54), Avignon (km 186)


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Re: 11° Tappa: Beziers - Carpentas

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Se ci si limitasse a buttare una rapida occhiata alla generale, si penserebbe che il tappone pirenaico si sia quasi rivelato uno spettacolo fino a se stesso, una tappa tanto avvincente quanto inutile ai fini della generale, ed invece no. L' Aubisque, il Tourmalet, l'Aspin e l'ascesa finale a Pla d'Adet hanno emesso un unico grande verdetto comprensivo: nella Grand Boucle di quest'anno regna l'equilibrio. Samuel Sanchez è sì ancora maglia gialla, ma il margine su Evans consiste in soli 3". Terzo è Kloden, apparso uno dei più affaticati sulle vette, ma che ha a sua volta dimostrato di che entità sia la sua superiorità a crono da potergli permettere di vivere di rendita anche sulle vette più aspre. Quarto Menchov a soli 18" da Evans, che sarebbero la metà senza l'incidente nel prologo. Quinto l'indistruttibile Lance Armstrong, 6° il primo degli italiani, popolo così poco abituato a vedere un proprio connazionale così in alto in generale: lo squalo dello Stretto, Vincenzo Nibali. E' dalla 7a posizione che si supera il minuto, ma i nomi sono pericolosissimi: Contador a 1'00", Kreuziger ad 1'12", Sastre ad 1'34", Andy Schleck a 2'44", troppo attendista verso Pla d'Adet, già dalla cronoscalata del Ventoux dovrà pensare ad immagazzinare un margine tale da poter affrontare la crono in tranquillità. Oggi però gli uomini da generale si fanno da parte: è di nuovo la volta dei velocisti. E' anche la tappa del 14 luglio, la tappa cui tutta la Francia può assistere, ed a tal proposito non indifferenti sono state le polemiche di coloro che volevano potesse cadere in tale data la cronoscalata del Ventoux. Proprio per onorare l'anniversario della presa della Bastiglia, scatta per primo uno dei francesi più titolati in attività: Frederic Guesdon.

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Al decano della Francaise des Jeux si uniscono immediatamente Julien El Fares, Cofidis, e Clément Lhotellerie, della Vacan Soleil. Il gruppo avanza ad andatura affatto turistica, ma i fuggitivi godono comunque di qualche libertà. Rispondono quindi, dopo qualche minuto, anche Nicolas Vogondy della Agritubel, Samuel Dumoulin e Leonardo Duque della Cofidis ma, soprattutto, T-Blanc Thomas Voeckler.

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I sette al comando, anche grazie al comune patriottismo, trovano subito un buon accordo e pedalano di buona lena. Alle loro spalle però la situazione è particolare, si avverte che qualcosa bolle in pentola, ciclisti di maglie diverse e senza, apparentemente, nessun interesse comune confabulano prolungatamente. Intorno al venticinquesimo kilometro di corsa, quando il gruppo ancora sonnecchia, una maglia nera, quella di Heinrich Haussler, vincitore della terza frazione della corsa.

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Al tedesco si accodano immediatamente altri sette corridori: il compagno di squadra Brett Lancaster, Langeveld e Moerenhout della Rabobank, Maaskant e Dean della Garmin-Slipstream, O' Grady e Voigt della Saxo Bank, Hincapie e Boasson Hagen del Team Columbia-Highroad. Gli otto tirano in doppia fila, il gruppo è allungatissimo dal vento proveniente dal mare. In breve si realizza l'obiettivo delle squadre attaccanti: al kilometro 34 di corsa il gruppo si sfalda in due tronconi. Il primo comprende le squadre dei corridori in testa al gran completo, più l'Euskaltel di Samuel Sanchez ed una quindicina di corridori delle altre squadre, tra cui spiccano le presenze di Alejandro Valverde e Jurgen Van den Broeck. Dietro sembrano Milram, Silence, Liquigas, Caisse d'Epargne, Quickstep, Katusha, Fuji e soprattutto Astana a doversi sobbarcare l'inseguimento. Le squadre, forti anche della superiorità numerica, non si affannano però immediatamente per richiudere, anche perché si tratterebbe unicamente di energie sprecate, dato il lavorone e l'andatura che sfiora i 50 km/h tenuta in testa. Dopo 41 kilometri di corsa, il gruppo maglia gialla riprende i fuggitivi, gruppo Evans a 29". Il vantaggio però quasi raddoppia al traguardo volante di Frontignan: Freire parte lungo ed anticipa d'astuzia Hushovd e Cavendish. Gruppo Evans-Contador a 43", trainato da Vanendert e Aerts per i Silence, Kuschynski per la Liquigas, Rovny per la Katusha e Iglinsky e Brajkovic per l'Astana. Il plotone maglia gialla, sembra invece prodursi in una cronosquadre di gruppo, davanti tirano in doppia fila, tutti sono pancia a terra e l'effetto sorpresa sta dando i propri frutti. Al kilometro 75 il distacco supera il minuto e sfiora quasi i due: 1' 24". Quando si lascia la costa per addentrarsi nel territorio provenzale, il gap sfiora i 2', attestandosi sull' 1' 53". Cambio di uomini al comando del gruppo maglia gialla, trainato ora da un lunghissimo treno composto da: Rollin, Florencio e Gustov per la Cervèlo; Alan Perez, Gorka Verdugo e Koldo Fernandez per l'Euskaltel; Fabian Cancellara, Gustav Larsson e Karsten Kroon per i Saxo Bank; Joost Postuma e Juan Antonio Flecha per i Rabobank; Vicente Reynes, Marcel Sieberg e Maxime Monfort per gli High Road. Nel gruppo Evans-Contador entrano però in gioco anche le squadre dei tre velocisti rimasti attardati e Katusha, Milram e Quickstep affiancano Liquigas, Astana e Silence nell' inseguimento. Si preannuncia un finale thrilling, con il duello tra le squadre dei velocisti e grandi passisti come Cancellara, Larsson, Flecha e Sieberg, kilometri al traguardo 110. In testa, dopo una ventina di kilometri di collaborazione intensa, forse stremati dalle fatiche delle tappe precedenti, gettano la spugna Florencio, Gustov e Moerenhout, che si lasciano assorbire dalla pancia del plotoncino, al kilometro 125 il gap tra i due schieramenti è di 1' 38". Al rifornimento posto al kilometro 150, per il quale i gregari scattano, di modo da anticipare i rispettivi plotoni e non rallentarne la marcia, il distacco è sceso ulteriormente ma non di troppo: 1'03". Sulla Cote de Domazan punti concessi a Moerenhout, secondo e terzo senza sprint Alan Perez e Maxime Monfort, gap che scende sotto il minuto: 54". Ultimo traguardo distante solo 22 kilometri dall' arrivo di Carpentras: distacco di 37", Hushovd su Freire e Koldo. Ai -15 è di 25", 17" ai -10. Salgono in cattedra quindi Cancellara e Larsson, che danno tutto, forse, con colpevole ritardo. La corsa vive di momenti: a tratti il margine sembra sufficiente, da altre inquadrature, per altri telecronisti, seguendo altre impressioni i due gruppi paiono invece prossimi al ricongiungimento. Persino Evans dà qualche trenata in testa, ai -4 si muove anche Sua maestà, le Roi Americain, Lance Armstrong.

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Il sette volte vincitore della Grand Boucle piazza una sferzata micidiale, che sfiora quasi i 60 km/h. La trenata dura più di 700 metri, poi Lance si lascia sfilare esausto ma il suo lavoro ha causato un poderoso effetto volano che lancia a velocità siderali gli uomini Hoste, Gutierrez Palacios e Lang. I tre assumono la posizione da crono, cambi regolari, quasi computerizzati, quasi come regolati da un metronomo. Il gruppo maglia gialla appare invece pervaso dalla stanchezza. Cancellara e Larsson tuttavia insistono, voglio farsi perdonare la pigrizia dei kilometri precedenti, ma il loro cuore non può sconfiggere le gambe degli inseguitori. Il ricongiungimento avviene ai -1200, ma lo svizzero e lo svedese non se ne accorgono. Lanciano quindi una volata velocissima, Maaskant prova ad uscire dal gruppo ma il suo tentativo rimbalza appena esce al vento, i velocisti delle squadre facenti parte del vecchio gruppo Evans-Contador devono invece riuscire a guadagnare quanto prima le posizioni di testa. Volata aticipissima, priva del benché minimo abbozzo di treno. Hushovd parte lunghissimo ai -350, alla sua ruota, nell' ordine, Freire, Koldo Fernandez e Tyler Farrar. Ai -280 prova ad uscire Koldo in anticipo, ma guadagna pochi metri a Freire, restando sempre dietro al pluri-campeon. Ai -220, esce però come un siluro, come una cannon-ball, Mark Cavendish.

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Il folletto dell' Isola di Mann salta agilmente il treno, sempre guidato da Hushovd, il solo Tyler Farrar con una virata che sa di schiaffo alle leggi della fisica ne guadagna la ruota. Cavendish porta l'americano in carrozza per il secondo posto, il velocista Garmin comprende che non si può neppure tentare di saltare l'assoluto dominatore della tappa odierna.

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E' doppietta per il britannico, mentre si conferma in continua crescita Farrar. Freire agguanta la piazza d'onore saltando Hushovd nel finale, quinto Koldo Fernandez, sesto Arvesen, settimo Dumoulin. Straordinarie le rimonte compiute da Bennati e Ciolek, che però non valgono più del 8° e del 9° posto. Decimo un pur brillante Tom Boonen.

Mentre si accavallano le interviste ai protagonisti di tappa, mentre sembra archiviata la pratica odierna, giungono le immagini di uno stremato Robert Gesink, che taglia il traguardo evidentemente dolorante. Tutti, troppo presi dalla suspense causata dal ventaglio, avevano fatto attenzione alla posizione dell' olandese, ritardo odierno di 13'27", quasi certo il suo ritiro.
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CLASSIFICA DI TAPPA
1° Mark CAVENDISH- Team Columbia-High Road
2°Tyler FARRAR- Garmin-Slipstream s.t.
3°Oscar FREIRE GOMEZ- Rabobank s.t.
4°Thor HUSHOVD- Cervèlo Test Team s.t.
5°Koldo FERNANDEZ DE LARREA- Euskaltel Euskadi s.t.
6°Kurt Asle ARVESEN- Team CSC Saxo Bank s.t.
7°Samuel Dumoulin- Cofidis, le credit en ligne s.t.
8°Daniele BENNATI- Liquigas Doimo s.t.
9°Gerald CIOLEK-Team Milram s.t.
10° Tom BOONEN- Quickstep s.t.
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CLASSIFICA GENERALE:
1° Samuel SANCHEZ GONZALEZ
2° Cadel EVANS +3’’
3° Andreas KLODEN +15’’
4° Denis MENCHOV +21’’
5° Lance ARMSTRONG +45’’
6° Vincenzo NIBALI +48’’
7° Alberto CONTADOR +1’00’’
8° Roman KREUZIGER +1’12’’
9° Carlos SASTRE CANDIL +1’34’’
10° Andy SCHLECK +2’44’’
11° Oscar PEREIRO SIO +3’35’’
12° Juan José COBO +4’05’’
13° Christian VANDEVELDE +4’05’’
14° Frank SCHLECK +4’42’’
15° Alejandro VALVERDE +4’45’’
16° Kim KIRCHEN +4’50’’
17° Vladimir KARPETS +5’06’’
18° Linus GERDEMANN +5’19’’
19° Levi LEIPHEIMER +5’48’’
20° Jurgen VAN DEN BROECK +6’11’’
21° Michael ROGERS +6’30’’
22° Ivan BASSO +8’32’’
23° Juan Mauricio SOLER HERNANDEZ +9’14’’
24° Kevin SEELDRAYERS +10’27’’
25° Rein TAARAMAE +11’02’’

David MONCOUTIE +21’14’’

CLASSIFICA A PUNTI:
1° Oscar FREIRE GOMEZ 83
2° Mark CAVENDISH 72
3° Thor HUSHOVD 68
3° Daniele BENNATI 68
5° Tyler FARRAR 53
6° Alejandro VALVERDE 51
7° Fabian CANCELLARA 47
8° Andy SCHLECK 40
9° Heinrick HAUSSLER 38
10° Alberto CONTADOR 33

Koldo FERNANDEZ DE LARREA 32
Samuel SANCHEZ GONZALEZ 31
David ZABRISKIE 30
Gert STEEGMANS 28
Edvald BOASSON HAGEN 26
Sylvain CHAVANEL 26
Carlos SASTRE CANDIL 25
Frank SCHLECK 25
Greg VAN AVERMAET 25
Andreas KLODEN 25
Andrey AMADOR BIPKAZACOVA 24
Samuel DUMOULIN 22
Filippo POZZATO 22
Leonardo DUQUE 22
Gerald CIOLEK 22
Cadel EVANS 21
Juan Mauricio SOLER HERNANDEZ 20
Lance ARMSTRONG 19
Murilo FISCHER 19
Denis MENCHOV 17
George HINCAPIE 16
Kurt Asle ARVESEN 16
Carlos SASTRE CANDIL 15
Fabian WEGMANN 14
Roman KREUZIGER 11
Giampaolo CHEULA 11
Tom BOONEN 11
Aleksandr KUSCHYNSKI 10
Juan Antonio FLECHA 10
Sergey LAGUTIN 10
Frederik WILLEMS 8
Mikhail IGNATIEV 8
Alessandro BALLAN 8
Koos MORENHOUT 6
Maxime MONFORT 6
Marcel SIEBERG 6
Yaroslav POPOVYCH 6
Stuart O’GRADY 6
Wim STROETINGA 6
Julien EL FARES 6
Haimar ZUBELDIA 5
Mickael BOURGAIN 5
Alberto CONTADOR 5
Samuel DUMOULIN 4
Gustav ERIK LARSSON 4
Kasten KROON 4
Daniel MORENO FERNANDEZ 4
Cyril DESSEL 4
Daniele RIGHI 4
Martijn MAASKANT 3
Vincenzo NIBALI 3
Johannes FROHLINGER 2
José Ivan GUTIERREZ PALACIOS 2
Steve COZZA 2
Christian VANDEVELDE 2
Chris FROOME 2
Sandy CASAR 2
Fabio SABATINI 2
Dominique ROLLIN 2
Christian KNEES 2
Juan Antonio FLECHA 2
Yoann LE BOULANGER 2
John LEE AUGUSTYN 2

CLASSIFICA SCALATORI:
1° Haimar ZUBELDIA 96
2° Andy SCHLECK 64
3° Carlos SASTRE CANDIL 60
4° Rein TAARAMAE 57
5° Juan Mauricio SOLER HERNANDEZ 56
6° Alberto CONTADOR 44
7° Koos MORENHOUT 43
8° Johannes FROHLINGER 39
9° Cadel EVANS 36
10° John Lee AUGUSTYN 33
10° David DE LA FUENTE 33

Yaroslav POPOVYCH 28
Denis MENCHOV 28
Fabian WEGMANN 24
Kansantsin SIUTSOU 19
Serge PAUWELS 16
Roman KREUZIGER 14
Inigo LANDALUZE 14
Amael MOINARD 14
Volodymir GUSTOV 13
Daniel MORENO FERNANDEZ 13
Mikel ASTARLOZA 12
Leonardo DUQUE 12
Mikhail IGNATIEV 11
Aleksandr KUSCHYNSKI 10
Sandy CASAR 9
Pietro CAUCCHIOLI 9
Samuel SANCHEZ GONZALEZ 8
Frank SCHLECK 8
Chris FROOME 8
Alessandro BALLAN 7
Vincenzo NIBALI 6
Julien EL FARES 5
José Ivan GUTIERREZ PALACIOS 5
Christian VANDEVELDE 4
Leonardo DUQUE 4
David MONCOUTIE 4
Juan Antonio FLECHA 3
Cyril DESSEL 3
Pierrick FEDRIGO 3
Thomas VOECKLER 3
Jurgen VAN GOOLEN 3
Alan PEREZ 3
Joost POSTHUMA 2
Alejandro VALVERDE 2
Maxime MONFORT 1
Dominique ROLLIN 1
Nicolas JALABERT 1
Steve COZZA 1
Giampaolo CHEULA 1
Paolo LONGO BORGHINI 1
Kurt Asle ARVESEN 1
Sergey LAGUTIN 1
Christophe LE MEVEL 1
Matthew LLOYD 1

CLASSIFICA GIOVANI (UNDER 25):
1° Vincenzo NIBALI
2° Roman KREUZIGER +24’’
3° Andy SCHLECK +1’56’’
4° Kevin SEELDRAYERS +9’39‘‘
5° Rein TAARAMAE +10’14’’
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