13° Tappa: Avignone - Gap

Il percorso della seconda edizione, partita da Nantes e che vide trionfare Cadel Evans

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13° Tappa: Avignone - Gap

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13a TAPPA: AVIGNONE - GAP 177 km

Dopo la cronoscalata del Mont Ventoux, i velocisti dovrebbero tornare protagonisti in questa frazione con poca vera pianura, ma neppure una salita tale da essere classificata come Gran Premio della Montagna, fatta eccezione per la facilissima Cote de Malaucène (399 m), 2,7 km al 3,5%, dopo 42 km, salita di 4a categoria. Dalla città della "cattività" si riparte alla volta del teatro di numerosi arrivi nella storia della Grande Boucle, nonché di uno dei finali più drammatici che la storia del ciclismo ricordi: quello del Mondiale 1972, in cui Marino Basso beffò il connazionale Franco Bitossi ad una manciata di metri dalla linea bianca.
Si tratta, come detto, di una frazione pensata soprattutto per i velocisti, anche se non è da escludersi qualche variazione sul tema. Il percorso senza vera pianura potrebbe infatti favorire il successo di una fuga a lunga gittata, specie se si considera la collocazione di questa tappa all'interno della Grande Boucle, stretta tra la cronoscalata del Mont Ventoux e le Alpi. Proprio la prospettiva di scalare le vette alpine potrebbero però indurre le squadre dei velocisti ad un ultimo sforzo per garantire ai loro sprinter un'altra chance di portare a casa una tappa, prima di una quattro-giorni dedicata esclusivamente a chi ha confidenza con la montagna.
Da segnalare, nel finale, la breve discesa che porta a Gap, che termina ad appena 1500 metri dall'arrivo, e che potrebbe mettere le ali a qualche discesista coraggioso. I traguardi volanti sono posti a Vaison-la-Romaine dopo 52 km e a Veynes dopo 151.

GPM: Cote de Malaucène (4a categoria, 399 m, 2,7 km al 3,5%, km 42)
TRAGUARDI VOLANTI: Vaison-la-Romaine (km 52); Veynes (km 151)


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Re: 13° Tappa: Avignone - Gap

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13a TAPPA: AVIGNONE - GAP 177 km

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A quasi un anno di distanza dall' ultima volta, Cadel Evans torna sul gradino più alto del podio giallo accompagnate da due miss, abbraccia di nuovo il leone di peluche, getta ancora il mazzo di fiori: Cadel Evans è di nuovo leader della classifica generale del Tour. Contador è però più vicino, Menchov lo può tallonare ora forte della terza piazza virtuale conquistata, Carlos Sastre ed Andy Schleck minacciano battaglia sulle Alpi. Oggi per Cadel è riposo, forse non per la sua squadra, ma domani si arriva già a Cuneo: dopodomani è Jafferau. La partenza da Avignone è accompagnata da un Sole splendente ma grandi coltri di nuvole minacciano invece Gap, la sede dell'arrivo. Partenza rilassatissima da parte del plotone ed al kilometro 8 parte il primo tentativo:

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Il giovane basco della Fuji-Servetto è seguito da due nomi ben più blasonati: Jens Voigt e Sylvain Chavanel. Allo scatto dei tre si accoda immediatamente anche Dominque Rollin, del Cervèlo Test Team. I Silence non guadagnano neppure le prime posizioni del plotone, sembrano assolutamente indifferenti alla riuscita o meno di una fuga, è per questo che partono anche Jens Voigt, Christopher Frohlinger (ora candidato principale al premio combattività del Tour) ed Mikhail Ignatiev. Dopo altri 700 metri, sempre più sorpresi dal totale disinteresse del team di Evans per la corsa, partono anche Inigo Landaluze e, soprattutto, David Moncoutié, attualmente fuori dai trenta della generale per la terribile crisi patita nella tappa di Pla d' Adet.

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Gli attaccanti si uniscono quasi subito, formato un gruppo di testa di nove corridori. Il plotone della maglia gialla avanza invece, quasi come se nulla fosse, ad andatura turistica ed alla sua guida vi è solo Vanendert, che sgambetta però per diletto, giusto per tenere caldo il muscolo. Gli effetti sono riscontrabili dopo pochissimo: già al kilometro 25 gli attaccanti hanno 1' 03" sul plotone. Al primo ed unico GPM di giornata, conquistato senza volata da Johannes Frohlinger su Voigt e Landaluze, è già più che triplicato a 3' 47". Dieci kilometri dopo, al primo traguardo volante di giornata, i battistrada transitano ancora senza sprint, importante segnale dell'accordo del gruppo di testa, trainati da Voigt, Rollin e Ignatiev, plotone già a 5' 11", ma nulla si muove. Moncoutié comprende allora che, oltre ad un' importante chances per la vittoria di tappa, quella che sta ricevendo è un' ottima opportunità per rientrare in generale. Il francese collabora più di tutti, le stime della regia transalpina segnalano addirittura che, dal kilometro 52 al kilometro 100, si sobbarchi il 28% del lavoro. I risultati sono evidenti: al kilometro 75 distacco di 9' 34", al kilometro 100 supera il quarto d'ora e si attesta sui 18' 27". Quando mancano solo 77 kilometri al traguardo, anche i velocisti comprendono che non ci sono più possibilità di giocarsi la tappa. Nessuna squadra sembra preoccupata da Moncoutié in ottica generale, ed i Silence non si dannano affatto, nonostante sia a soli 5'07" dalla maglia gialla. David comprende invece che è l'occasione della vita e, infischiandosene del successo di tappa, dà tutto nei due tronconi di falsopiano che anticipano la discesa finale. Ai 125 kilometri di gara sono 20' 39" quelli che dividono i battistrada dal plotone, 22' 19" al dopo 150.000 metri: Moncoutié ad 1' dalla maglia gialla, nessun altro dei battistrada rischia di rientrare in generale. Moncoutié dà tutto ciò che ha, sempre aiutato dai compagni di fuga, sino all' imbocco della discesa finale, kilometro 170, quando si lascia sfilare e si piazza, esausto ma soddisfatto, in ultima ruota: il francese è maglia gialla virtuale, dal momento che il suo gruppetto anticipa di 27' 38" il plotone di Evans. Si rivela qui il vero obiettivo dei Silence e di Thomas Cooke, che hanno forse considerato il simbolo del primato, più che un onore un onere in vista delle tappe alpine: la squadra di Evans e Van Den Broeck non tira, infatti, neppure adesso.In cima alla discesa si manifestano le prime avvisaglie di pioggia. Prima che si irripidisca la picchiata, parte, sicuro di essere sconfitto in volata, Inigo Landaluze

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Convinto come il basco di non potersi giocare la tappa in volata, attacca anche Johannes Frohlinger. La coppia attaccante si cimenta in una discesa kamikaze, sperando di incamerare un margine sufficiente da poter gestire in testa gli ultimi 1500 metri di tappa. Gli altri battistrada sono però trainati da uno specialista come Chavanel, ed ai -1500 il distacco è di soli 4". I due vengono ripresi dai cambi abbastanza regolari dagli avversari ai -800, è lì che parte in contropiede Mikhail Ignatiev.

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Il baby-prodigio del ciclismo russo su pista e non solo assume la sua classica ed alquanto singolare posizione aereodinamica, così tanto accentuata da toccare quasi la canna orizzontale con il ventre. Dietro è Jens Voigt a guidare l'inseguimento, quasi come su pista, ma il tedescone non vuole portare in carrozza i compagni di fuga al traguardo, sembra anzi intenzionato a giocarsi le sue chances in volata. Parte allora una trenata micidiale di Benat Intxausti, ma il basco non porta gli altri con se e fa un buco di una 40ina di metri. Quando siamo ai -530, ognuno fa la sua volata. Ignatiev pedala a velocità abbondantemente superiori ai 55 orari ed anche Intxausti sembra aver acquisito un buon passo. Dietro parte lunghissimo Flecha, alla sua ruota Chavanel e Rollin, Voigt parte due o tre metri alla loro sinistra. Ignatiev avanza come un treno sino al traguardo, che taglia senza neppure esultare. Si concederà ai festeggiamenti solo qualche metro dopo aver passato la linea bianca. Alle sue spalle Chavanel e Rollin rinvengono come fulmini su Intxausti, ma il basco ha più fame, ci tiene di più anche se è solo secondo posto e si difende dalla rimonta dei due, che pervengono nell' ordine suddetto. Quinto Flecha, sesto Voigt, settimo Frohlinger, ottavo Landaluze e nono Moncoutié: quel corridore che "non capiva perché doparsi" ha realizzato il suo sogno, i rilevamenti cronometrici dicono che il vantaggio si è addirittura dilatato ulteriormente ma a lui basterebbe vestire in giallo anche solo per 1" di vantaggio. Daniele Bennati, che ottiene comunque un punto da uno sprint di soli 25 metri, giunge a 27' 43", Moncoutié e tutta la Cofidis possono esultare.

CLASSIFICA DI TAPPA
1°Mikhail IGNATIEV- Team Katusha
2°Benat INTXAUSTI- Fuji-Servetto s.t.
3°Sylvain CHAVANEL- Quickstep s.t.
4°Dominique ROLLIN- Cervèlo Test Team s.t.
5°Juan Antonio FLECHA- Rabobank s.t.
6°Jens VOIGT- Team CSC Saxo Bank s.t.
7°Johannes FROHLINGER- Team Milram s.t.
8°Inigo LANDALUZE- Euskaltel Euskadi s.t.
9°David MONCOUTIE'- Cofidis, Le Credit en ligne s.t.
10° Daniele BENNATI- Liquigas Doimo + 27' 43"
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CLASSIFICA GENERALE:
1° David MONCOUTIE
2° Cadel EVANS +4’06’’
3° Alberto CONTADOR +4’10’’
4° Denis MENCHOV +4’32’’
5° Lance ARMSTRONG +4’58’’
6° Roman KREUZIGER +5’10’’
7° Samuel SANCHEZ GONZALEZ +6’01’’
8° Andreas KLODEN +6’03’’
9° Carlos SASTRE CANDIL +6’21’’
10° Andy SCHLECK +6’26’’
11° Vincenzo NIBALI +7’28’’
12° Oscar PEREIRO SIO +9’12’’
13° Christian VANDEVELDE +9’43’’
14° Frank SCHLECK +9’49’’
15° Alejandro VALVERDE +10’13’’
16° Juan José COBO +10‘17‘‘
17° Linus GERDEMANN +10‘42‘‘
18° Vladimir KARPETS +11’04’’
19° Kim KIRCHEN +11’41’’
20° Levi LEIPHEIMER +13’06‘‘
21° Michael ROGERS +13‘32‘‘
22° Ivan BASSO +14‘21’’
23° Juan Mauricio SOLER HERNANDEZ +14’32’’
24° Jurgen VAN DEN BROECK +15’02’’
25° Rein TAARAMAE +17’08’’
26° Kevin SEELDRAYERS +17’52’’

CLASSIFICA A PUNTI:
1° Oscar FREIRE GOMEZ 83
2° Mark CAVENDISH 72
3° Daniele BENNATI 69
4° Thor HUSHOVD 68
5° Andy SCHLECK 60
6° Alberto CONTADOR 58
7° Tyler FARRAR 53
8° Alejandro VALVERDE 51
9° Fabian CANCELLARA 47
10° Sylvain CHAVANEL 41

Heinrick HAUSSLER 38
Mikhail IGNATIEV 37
Koldo FERNANDEZ DE LARREA 32
Samuel SANCHEZ GONZALEZ 31
Cadel EVANS 31
David ZABRISKIE 30
Carlos SASTRE CANDIL 29
Frank SCHLECK 28
Gert STEEGMANS 28
Roman KREUZIGER 26
Edvald BOASSON HAGEN 26
Lance ARMSTRONG 25
Denis MENCHOV 25
Greg VAN AVERMAET 25
Andreas KLODEN 25
Andrey AMADOR BIPKAZACOVA 24
Samuel DUMOULIN 22
Filippo POZZATO 22
Leonardo DUQUE 22
Gerald CIOLEK 22
Juan Mauricio SOLER HERNANDEZ 22
Benat INTXAUSTI 20
Dominique ROLLIN 20
Murilo FISCHER 19
Jens VOIGT 18
George HINCAPIE 16
Kurt Asle ARVESEN 16
Carlos SASTRE CANDIL 15
Fabian WEGMANN 14
Giampaolo CHEULA 11
Tom BOONEN 11
Aleksandr KUSCHYNSKI 10
Juan Antonio FLECHA 10
Sergey LAGUTIN 10
Juan Antonio FLECHA 10
Frederik WILLEMS 8
Alessandro BALLAN 8
Koos MORENHOUT 6
Maxime MONFORT 6
Marcel SIEBERG 6
Yaroslav POPOVYCH 6
Stuart O’GRADY 6
Wim STROETINGA 6
Julien EL FARES 6
Johannes FROHLINGER 6
Haimar ZUBELDIA 5
Mickael BOURGAIN 5
Alberto CONTADOR 5
Samuel DUMOULIN 4
Gustav ERIK LARSSON 4
Kasten KROON 4
Daniel MORENO FERNANDEZ 4
Cyril DESSEL 4
Daniele RIGHI 4
Martijn MAASKANT 3
Inigo LANDALUZE 3
Vincenzo NIBALI 3
David MONCOUTIE 2
José Ivan GUTIERREZ PALACIOS 2
Steve COZZA 2
Christian VANDEVELDE 2
Chris FROOME 2
Sandy CASAR 2
Fabio SABATINI 2
Christian KNEES 2
Yoann LE BOULANGER 2
John LEE AUGUSTYN 2
Linus GERDEMANN 1

CLASSIFICA SCALATORI:
1° Haimar ZUBELDIA 96
1° Andy SCHLECK 96
3° Alberto CONTADOR 84
4° Carlos SASTRE CANDIL 68
5° Juan Mauricio SOLER HERNANDEZ 60
6° Rein TAARAMAE 57
7° Cadel EVANS 56
8° Denis MENCHOV 44
9° Koos MORENHOUT 43
10° Johannes FROHLINGER 42

Roman KREUZIGER 38
John Lee AUGUSTYN 33
David DE LA FUENTE 33
Yaroslav POPOVYCH 28
Fabian WEGMANN 24
Kansantsin SIUTSOU 19
Serge PAUWELS 16
Inigo LANDALUZE 15
Frank SCHLECK 14
Amael MOINARD 14
Volodymir GUSTOV 13
Daniel MORENO FERNANDEZ 13
Mikel ASTARLOZA 12
Leonardo DUQUE 12
Lance ARMSTRONG 12
Mikhail IGNATIEV 11
Aleksandr KUSCHYNSKI 10
Sandy CASAR 9
Pietro CAUCCHIOLI 9
Samuel SANCHEZ GONZALEZ 8
Chris FROOME 8
Alessandro BALLAN 7
Vincenzo NIBALI 6
Julien EL FARES 5
José Ivan GUTIERREZ PALACIOS 5
Christian VANDEVELDE 4
Leonardo DUQUE 4
David MONCOUTIE 4
Juan Antonio FLECHA 3
Cyril DESSEL 3
Pierrick FEDRIGO 3
Thomas VOECKLER 3
Jurgen VAN GOOLEN 3
Alan PEREZ 3
Linus GERDEMANN 2
Joost POSTHUMA 2
Alejandro VALVERDE 2
Jens VOIGT 2
Maxime MONFORT 1
Dominique ROLLIN 1
Nicolas JALABERT 1
Steve COZZA 1
Giampaolo CHEULA 1
Paolo LONGO BORGHINI 1
Kurt Asle ARVESEN 1
Sergey LAGUTIN 1
Christophe LE MEVEL 1
Matthew LLOYD 1

CLASSIFICA GIOVANI (UNDER 25):
1° Roman KREUZIGER
2° Andy SCHLECK +1’16’’
3° Vincenzo NIBALI +2’18‘‘
4° Rein TAARAMAE +11‘58‘‘
5° Kevin SEELDRAYERS +12’42’’
Direttore di corsa.
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