20a TAPPA: TROYES – PARIGI 220 km
Cade l' Evans. Cade spesso dalla prima piazza della classifica generale, spesso nell' ultima settimana, spesso per il poco coraggio, per la poca cinicità, perché, semplicemente, gli altri sono stati più forti. Questa volta invece no. L'australiano è stato in grado di difendersi dalle aggressivissime offensive di Sastre, e a Pla d' Adet, e sullo Jafferau, e verso Courchevel; dalla fresca irruenza di Andy Schleck ed Alberto Contador; è stato, soprattutto, in grado di rispondere, nella tappa più semplice del trittico alpino, su quel Mont Revard che tanto innocuo pareva se messo in confronto agli Hors Categorie della Grand Boucle. Per Contador è ancora secondo posto, per Sastre ancora terzo, a tre anni di distanza dall' ultimo podio giallo su cui, per altro, il corridore di Avila non salì. Oggi spazio alla gran passerella, campo alle ruote veloci, champagne per Evans, per Soler, per Freire che ha ipotecato la maglia verde e per Andy, che ha riconfermato la maglia bianca, la sua supremazia tra gli under 25. Dopo soli 8 kilometri di corsa, per confermare il pieno merito con cui ha conseguito il primato di corridore più combattivo di questa Grand Boucle, parte Johannes Frohlinger.
L'ultima tappa, però, è solo passerella, sino all' ingresso di Parigi, è solo un' allegra scampagnata per le strade dell' Ile de France. Rabobank, Cervèlo, Garmin e Columbia si impegnano quindi a ricucire e poi è di nuovo festa. A Nogent sur Seine, kilometri 51, Evans precede Freire e Soler, nel trionfo di colori delle maglie di leader. Ovazione all' ingresso in Parigi e provano subito la sortita Carrara e Casar.
Li segue immediatamente la prima sorpresa e maglia bianca del Tour, Andrey Amador. Il trio prende subito il largo ed ai -40, dopo 11 kilometri di sortita, ha già 31" di vantaggio. Ai -30 ammonta a 58", ai -20 1'07". Ai -15 risalgono però le prime posizioni la High Road, la Quickstep, la Cervèlo, la Rabobank e la Garmin. Sale in cattedra, quindi, Serge Pauwels che, sino al tunnel, dà una trenata micidiale. All' uscita dalla galleria si sposta il belga Cervèlo e parte una rasoiata micidiale di Heinrich Haussler. Subito alla sua ruota le squadre di Vandevelde, Menchov, Sastre e Kirchen, ma Lang e Kloden mantengono strenuamente le ultime ruote degli attaccanti, che dopo 800 metri sono costretti a desistere. Haussler insiste per un altro kilometro, ma alla fine è anche il suo turno. I tre fuggitivi detengono un vantaggio di 31", ai -7. Sono però ora gli Astana a prendere le redini del plotone con Vaitkus in primissima ruota. Davanti è Matteo Carrara a rilanciare, ai -4, lasciandosi alle spalle i due compagni di fuga. Amador e Casar vengono ripresi ai -2300, Carrara è a soli 8". Ai -2, in testa sono, incredibilmente, Kloden e Contador. Il tedescone lancia una frustrata micidiale con a ruota Contador ed Armstrong si ferma quasi come in surplace. Lestissimi a richiudere sui due Astana Oscar Freire e Thor Hushovd alla sua ruota, mentre con uno scatto secco ci provano Martjin Maaskant e Robert Hunter. L'olandese riprende e rilancia su Contador, Kloden, Hushovd, Hunter e Freire, che ormai sembrano aver fatto il buco sul plotone. Il corridore Garmin insiste e ai -900 riprende e stacca Carrara. Dietro è allora volata lunghissima di Kloden per richiudere, di risposta Contador che prova ad anticipare i due velocistoni. Maaskant si rialza sui pedali ai -530, prova a resistere alla rimonta lanciata da Freire in maglia verde, sembra potercela fare, può farcela, può emulare Cancellara. Si alza, dopo l'ultima inversione ad U, quando comincia il lunghissimo rettilineo finale e vede il traguardo ma, solo pochi secondi dopo, vede sfrecciargli accanto a velocità doppia la maglia verde con a ruota Hushovd ed Hunter. Ai -200 Hushovd esce dalla ruota di Freire, trascinandosi dietro Hunter, ai -170 avviene il sorpasso ed ai -90 Hunter prova ad uscire dalla ruota del vichingo ma rimbalza al vento. I Campi Elisi sorridono, per la seconda volta al trentunenne scandinavo.
Secondo Hunter, terzo Freire. Ad 1" Maaskant, mentre dopo altri 2" Kloden anticipa Contador, che non riesce a far segnare il distacco sul resto del plotone al traguardo, grazie ad una impressionante rimonta di Cavendish, che si impone su Bennati e Boonen, decimo Carrara. Sipario.
CLASSIFICA DI TAPPA:
1° Thor HUSHOVD- Cervèlo Test Team
2° Robert HUNTER- Barloworld s.t.
3° Oscar FREIRE- Rabobank s.t.
4° Martjin MAASKANT- Garmin Chipotle +1"
5° Andreas KLODEN- Astana +3"
6° Alberto CONTADOR- Astana s.t.
7° Mark CAVENDISH- Team Columbia High Road s.t.
8° Daniele BENNATI- Liquigas s.t.
9° Tom BOONEN- Quickstep s.t.
10° Matteo CARRARA- VacanSoleil s.t.
CLASSIFICA GENERALE FINALE:
1° Cadel EVANS
2° Alberto CONTADOR +17’’
3° Carlos SASTRE +20’’
4° Andy SCHLECK +39’’
5° Lance ARMSTRONG +40’’
6° Denis MENCHOV +1’33’’
7° David MONCOUTIE +2’40’’
8° Andreas KLODEN +3’36’’
9° Samuel SANCHEZ GONZALEZ +3’47’’
10° Roman KREUZIGER +4’30’’
11° Christian VANDEVELDE +8’32’’
12° Frank SCHLECK +9’21’’
13° Vincenzo NIBALI +9’33’’
14° Linus GERDEMANN +9’41’’
15° Kim KIRCHEN +10’19’’
16° Juan Mauricio SOLER HERNANDEZ +11’05’’
17° Juan José COBO +11’52’’
18° Oscar PEREIRO SIO +12’01’’
19° Vladimir KARPETS +13’20’’
20° Levi LEIPHEIMER +14’17’’
21° Michael ROGERS +17’52’’
22° Ivan BASSO +18’45’’
23° Jurgen VAN DEN BROECK +23’14’’
24° Rein TAARAMAE +23’40’’
25° Kevin SEELDRAYERS +33’10’’